Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

mercoledì 8 ottobre 2014

Il Sinodo e la premiata ditta Kasper & C. Sul tema della comunione ai divorziati risposati non si gioca soltanto la morale familiare, ma si rischia di profanare tre sacramenti in sola volta: il matrimonio, la confessione e l’eucaristia.

Anche ieri, come ogni settimana, Alessandro Gnocchi ha risposto ai lettori di Riscossa Cristiana [qui]. Il quesito riguarda le dichiarazioni del card. Baldisseri, e i conseguenti timori del lettore:
[...]“Dobbiamo calare la dottrina autentica nella realtà attuale della famiglia. Noi camminiamo nella storia, la religione cristiana non è ideologia, la famiglia di oggi è diversa, se neghiamo questo restiamo a 2000 anni fa”. Dunque, la situazione della famiglia di duemila anni fa era esattamente quella che S. E. Baldisseri, S. E. Kasper e – pare – il regnante Pontefice vorrebbero instaurare, e che Nostro Signore condannò una volta per sempre.
Perciò mi domando e le domando, caro Dott. Gnocchi: da quale parte sta veramente il “vecchio”? E da quale il “nuovo”?
Ma le pongo anche un altro, più pressante e angoscioso quesito, sperando che Ella sappia illuminarmi. Ove mai il Sinodo – Dio non voglia! – facesse proprie le eresie proferite da Kasper e da Baldisseri, per di più prescrivendole come vincolanti al popolo cattolico, cosa dovremo fare noi semplici fedeli?
Caro Terzi,

penso che la prima delle sue due domande sia retorica, poiché mi pare di capire che lei sappia bene dove sta il “nuovo” e dove sta il “vecchio”.

Quanto al secondo quesito, una risposta onesta deve partire da un’altrettanto onesta constatazione: se anche il Sinodo non facesse proprie le teorie a-cattoliche della premiata ditta Kasper & C, il giorno dopo la sua conclusione ci troveremmo comunque dentro una Chiesa che, nella maggior parte dei suoi membri, le condivide e, anzi, le pratica già.
La situazione, dunque, è ben più grave di quanto molti immaginino poiché non ci troviamo alla vigilia della probabile immissione nel Corpo Mistico di Cristo di nuove teorie corrosive, ma della possibile conclamata approvazione da parte del vertice.

E anche qui bisogna essere onestamente realisti: sul fatto che il vertice sia l’azionista di maggioranza della premiata ditta Kasper & C non vi possono essere dubbi. Lo sta dicendo da quel terrificante “Buonasera” con cui si presentò al mondo al momento dell’elezione. E poi lo ha ribadito al primo “Angelus” in cui, dopo il terrificante “Buongiorno”, si affrettò a dire: “In questi giorni ho potuto leggere un libro di un cardinale – il cardinale Kasper, un teologo in gamba, un buon teologo – sulla misericordia. E mi ha fatto tanto bene, quel libro, ma non crediate che faccia pubblicità ai libri dei miei cardinali! Non è così! Ma mi ha fatto tanto bene, tanto bene”. E ora, in apertura di Sinodo, se la prende con “i cattivi pastori” che “caricano sulle spalle della gente pesi insopportabili che loro non muovono neppure con un dito” [Omelia in apertura del Sinodo qui]. E il giorno prima aveva fustigato “i capi del popolo” secondo cui “tutto si riduce al compimento dei precetti creati dalla loro febbre intellettuale e teologica” [Meditazione mattutina, Domus Sanctae Martae, 3 ottobre qui]. E, se ancora ci fosse qualcuno che riesce onestamente a intravedere una briciola di “continuità” in quanto sta avvenendo, eccolo a spiegare che “il mondo è cambiato e la chiesa non può chiudersi nelle presunte interpretazioni del dogma” [Intervista a La Nacion, qui].1

Come vede, caro Terzi, è tutto già detto. Ma il caso che lei prospetta è infinitamente più grave poiché dare il crisma del documento alla devastazione di aspetti tutt’altro che secondari della dottrina è ben altro che intrattenersi in amabili conversari con Scalfari.

Su questo tema della comunione ai divorziati risposati non si gioca soltanto la morale familiare, ma si rischia di profanare tre sacramenti in sola volta: il matrimonio, la confessione e l’eucaristia.
Non si pone abbastanza l’attenzione sul fatto che indurre peccatori impenitenti a comunicarsi significa costringerli a magiare la propria condanna e, più ancora, oltraggiare sacrilegamente Corpo, Sangue, Anima e Divinità di Nostro Signore Gesù Cristo.
Mi rendo conto che, messa in questi termini, la questione diventa enorme. Ma, proprio per questo, diventa chiara. Chiunque chieda di profanare e oltraggiare Gesù Cristo, non solo non merita obbedienza, ma va combattuto.

Lei, caro Terzi, mi dirà allora: “ma chi dovremo seguire nella nostra resistenza?”. Anche qui l’enormità di una simile eventualità deve tenerci sul chi vive, ma non atterrirci. Il Signore non ci lascerà soli e, al momento opportuno susciterà la guida giusta. Lo farà coi suoi tempi, che sono sempre più saggi dei nostri, anche se a noi paiono lunghi e dolorosi. Ma lo farà al momento giusto. Noi dobbiamo soltanto preoccuparci di essere pronti confidando nel fatto che i piani del demonio hanno sempre qualche falla. Ma per essere pronti bisogna evitare di abbeverarsi alle fonti avvelenate della nuova dottrina, della nuova morale, della nuova liturgia che in questi ultimi cinquant’anni hanno dissodato il terreno per la seminagione dei nemici di Cristo. Non si abbatta, caro Terzi, ce la faremo, noi o chi per noi.

Alessandro Gnocchi 
Sia lodato Gesù Cristo
_____________________________
1. [ndR] Citazione intera: «Il mondo è cambiato e la Chiesa non può chiudersi nelle presunte interpretazioni del dogma. Dobbiamo avvicinarci - ha aggiunto - ai conflitti sociali, nuovi e vecchi, e cercare di dare una mano di conforto, non di stigmatizzazione e non solo d’impugnazione».

21 commenti:

viandante ha detto...

E intanto leggo su "La Bussola quotidiana":

Che la strada, da questi primi scambi di battute, si stia indirizzando verso un cambiamento della prassi lo dimostrano anche le parole del Preposito Generale della Compagnia di Gesù, padre Adolfo Nicolas, intervistato da Vatican Insider: “La discussione, libera e franca, si sta indirizzando verso il cambiamento, l’adeguamento pastorale alla mutata realtà dei tempi odierni. È un segno epocale perché invece in questi anni ci sono state forze che hanno tentato di riportare indietro la Chiesa rispetto alla grande stagione conciliare”.

Ci voleva una nuova ventata d'aria fresca... (altrimenti detto, prepariamoci al gelo!)

Josh ha detto...

dunque,
che senso ha più confessarsi, anche per i non divorziati e risposati,
visto che vengono fatte passare per buone e anzi sigillate situazioni di peccato che ora hanno accesso all'Eucarestia come nulla fosse?

Questa perplessità ovviamente vale se l'Eucarestia è il Signore sacramentato,
perchè se è solo un dolcetto per la cena comune a cementare la "società" parrocchiale, beh allora
tout se tient.

Turiferario ha detto...

La ventata d'aria fresca è Gnocchi, che si legge sempre con piacere. Mi chiedo solo che credibilità potrà conservare una Chiesa che per duemila anni sostiene l'indissolubilità del matrimonio, accetta in suo nome uno scisma, si batte a lungo con tenacia contro le legislazioni civili che introducono il divorzio, e poi alla fine ci viene a dire che anche se divorzi e ti risposi sei un discoletto ma va tutto bene. All'inizio il mondo batterà le mani, ma quando un Papa, un vescovo, un parroco, un semplice fedele cercherà di affermare qualcosa sarà facile tappargli la bocca dicendo "sì, vabbè, siete quelli che per duemila anni avete imposto fregnacce a tutti e adesso vi siete pure ricreduti...".

Anonimo ha detto...

Sembrava che le tesi palesemente non cattoliche kasperiane fossero minoranza invece, stando a quanto riporta la moderata bussola quotidiana, le proporzioni sono invertite...non è che su ciò abbiano avuto influenza le ultime uscite papali? Io sono sconcertato e preoccupato: l'andazzo mi sembra devastante,addirittura qualcuno sembra voler aprire all'omosessualità, non sono mai stato apocalittico, però penso che questa sia la crisi più grave di tutti i tempi per la Chiesa. Se arriviamo a mettere in discussione la legge naturale e le parole esplicite di Gesù la chiesa non ha più a che fare con Dio, è diventata solo in affare per uomini. Penso che gnocchi centri in pieno la questione, la preoccupazione è tanta, la follia protestante si sta impadronendo della chiesa, a quando i matrimoni gay? Se buttano a mare le parole esplicite di Cristo non avranno problemi a buttare a mare pure le lettere paoline
John

viandante ha detto...

Caro John, è la differenza tra tempi difficili e tempi apocalittici!
Tempi difficili ve ne sono sempre stati nella storia della Chiesa e la stessa salvezza per ognuno di noi non è mai stata facile.
Però al di là delle persecuzioni e delle sofferenze, la fede della Chiesa era chiara.
In tempi apocalittici sembra che tutto cada, tutto quanto abbiamo creduto è attaccato non solo dai nemici esterni ma anche da quelli interni.E non rimane che chiedere la grazia dell'umiltà e della perseveranza. Senza dimenticare le nostre armi "nucleari": sacramenti e rosario! L'apologetica da sola non è sufficiente.

Anonimo ha detto...

Viandante,
Concordo. Infatti se la Chiesa fosse compatta nella verità non temerei i nemici esterni, ma che la maggior parte dei padri sinodali possa pensarla come kasper mi fa pensare solo ad un obnubilamento della mente che non ti fa più vedere nemmeno l'ovvio. Il fumo di satana è diventato nebbia fitta: preghiamo
John

Josh ha detto...

aggiungo che è pazzesco sostenere che:

“Dobbiamo calare la dottrina autentica nella realtà attuale della famiglia. Noi camminiamo nella storia, la religione cristiana non è ideologia, la famiglia di oggi è diversa, se neghiamo questo restiamo a 2000 anni fa”.

In realtà la famiglia a cui parlano Gesù e gli Apostoli era una famiglia con divorzio (quella ebraica) e quella grecoromana (con infedeltà e immoralità varie), c'era l'omosessualità etc.
Non mi pare tanto diversa da quella di oggi.
L'affermazione su riportata detta da Baldisseri, così come cose simili sono state dette da kasper e Bergoglio significa che:

-credono, insieme ai modernisti e alla Nouvelle Theologie (condannate nella Pascendi e nell'Humani Generis) che la dottrina cambi.

Invece Cristo ha già dato con chiarezza i suoi statuti per sempre e valgono fino alla fine dei tempi. Ma se anche i Comandamenti dicono che è già adulterio guardare la donna altrui con desiderio, ora invece sigilliamo una situazione di adulterio praticato e continuato? E Gesù di chiedere di essere ben oltre i Comandamenti.

_credono che il messaggio di Gesù non sia per sempre, ma sia qualcosa da aggiornare al mondo (eresia) volta per volta, in una sorta di concezione trasformistica (ed hegeliana-storicistica) del dogma come nulla fosse dato per sempre

_credono falsamente che Gesù parlasse solo ai contemporanei, e non a quelli venuti dopo: ma se è così è già caduta la nozione stessa di Chiesa come 'redenti da Cristo'. redenti da che?


Annarè ha detto...

ma è ero che durante il Sinodo il Papa avrebbe detto che il matrimonio rimane indissolubile, ma anche dentro le coppie di fatto si trovano elementi di santificazione? Se è vero sta accadendo come per la Chiesa, che rimane vera, ma anche nelle altre religioni poi si trovano elementi di salvezza. Come si è distrutto il sacro matrimonio tra Chiesa e Cristo, così si vuole distruggere il sacramento del matrimonio tra uomo e donna?

Annarè ha detto...

In ogni epoca di forti eresie sono sorti santi forti e splendidi che hanno assieme alla Madonna distrutto ogni errore: basti ricordare S.Francesco e S.Domenico contro le eresie dei Catari e
degli albigesi. Dov'è il nostro santo? O i nostri santi?
Che il buon Dio ce li riveli presto, perchè qui è proprio un disastro nucleare.

Hilarius ha detto...

Qui ho scritto un commento su una piccola parte delle prime dichiarazioni del "politburo-sinodale" diramate con la pravda vaticana ieri: http://lafededeinostripadri.blogspot.co.at/2014/10/considerazioni-sinodali-1-sul-reiterato.html

Anonimo ha detto...

Come si è distrutto il sacro matrimonio tra Chiesa e Cristo, legame SPONSALE eterno e indissolubile [che ESCLUDE altri eventuali-concorrenti legami con falsi dèi, i quali sarebbero adulterio di fronte al Vero Dio]
così si vuole distruggere il sacramento del matrimonio tra uomo e donna.
Punto.

Anonimo ha detto...

Per la domanda delle 9.39:
Sinodo - Seconda Congregazione Generale
http://www.news.va/it/news/seconda-congregazione-generale:
"Inoltre, è stato sottolineato come anche situazioni imperfette debbano essere considerate con rispetto: ad esempio, unioni di fatto in cui si conviva con fedeltà ed amore, presentano ELEMENTI DI SANTIFICAZIONE e di verità. Essenziale, quindi, guardare innanzitutto agli elementi positivi, affinché il Sinodo infonda coraggio e speranza anche a forme imperfette di famiglia, che possono essere valorizzate, secondo il principio della gradualità. Bisogna amare davvero le famiglie in difficoltà".

Ma nel matrimonio naturale non c'è santità, anche se ci può essere benissimo perfezione vivendo secondo le virtù (cioè secondo le virtù naturali trattate da Aristotele nell'Etica a Nicomaco), anche se Agostino diceva che le virtù dei pagani sono vizi ("vitia sunt potius quam virtutes": De civitate Dei, XIX, 25*).
Per il cristiano la santità non è la perfezione morale, ma la partecipazione, da peccatori pentiti, alla vita di grazia ottenutaci dai meriti di Cristo, nel nostro caso vivendo nella grazia del sacramento del matrimonio (altro che convivenze!).

* censurato nella tr. it. degli agostiniani (ww.augustinus.it/italiano/cdd/index2.htm): "non devono essere considerate virtù ma impulsi"[sic!]).
Antonio V.

bernardino ha detto...

Avete seguito l'intervento (scontro) tra Bruno Forte e Muller al sinodo di ieri?

bernardino ha detto...

NON E' FRANCESCO - di Antonio Socci -

tempo fà, feci un paragone dove credo intravedere un nuovo Atanasio nella persona del Papa (emerito) B.XVI; non sò quanto potrei sbagliare, visto che leggendo il libro di Socci, nel capitolo ""Il mistero della rinuncia"" pag. 77, leggo:
""Anzitutto per la storia di Joseph Ratzingher che prima da cardinale poi da Papa, con mitezza ma indomito coraggio, per tutta la vita ha difeso e sostenuto la fede della Chiesa, diventando il simbolo della lotta per l'ortodossia come un nuovo Atanasio, un nuovo Ilario di Poitiers.
Ma la differenza colossale è anche e soprattutto nella "rinuncia" tanto che quello di Benedetto XVI è un caso unico nei duemila anni di storia della Chiesa"". ...continua

viandante ha detto...

@ Antonio V.

* censurato nella tr. it. degli agostiniani (ww.augustinus.it/italiano/cdd/index2.htm): "non devono essere considerate virtù ma impulsi"[sic!]).

Sollevi un'altro grande problema che si sta insinuando in modo subdolo nella letteratura cattolica: in molte delle ultime pubblicazioni riguardanti un po' tutti i santi, numerose sono le censure o le modifiche apportate ai testi per "aggiornarli" e renderli comprensibili all'uomo di oggi!
Ma d'altronde hanno cambiato le parole della S.Messa, guarda un po' se non cambiano le biografie dei santi.

Anonimo ha detto...

Grazie a Gnocchi per le sue chiare analisi e grazie anche a mic che ha inserito i link di riferimento delle citazioni.
Ci sono dei blog che contestano a Gnocchi le citazioni riferite al papa. Almeno qui risulta la fonte inequivocabile.

Rr ha detto...

Le coppie di fatto che conosco, ed ho conosciute, sono, ed erano, tali perche': uno dei due e'/era gia' sposato, separato ed in attesa di divorzio, oppure lui non ha/aveva nessuna intenzione di sposare lei, perché non la riteneva /ritiene all' altezza di essere sua moglie, oppure sono/erano giovani, in attesa di un lavoro più stabile, oppure e'/era arrivato un figlio, e lui non si vuole/voleva essere incastrato...
Non mi sembra, non mi e' mai sembrato, che ci siano/ fossero molte virtu', aristoteliche o no, in queste coppie. Che infatti poi finiscono, se non arrivano al matrimonio, molto male, peggio che nelle separazioni tra coniugi.
Rr

bernardino ha detto...

Ho quasi finito di leggere ""Non è Francesco" di A.Socci; ora mi domando e domando anche a qualcuno di voi che stà leggendo oppure ha già letto il libro, se trova riscontro qualcosa di ciò che dice Socci (e sembra che ci siano prove probabili che alcune cose importanti della universi Dominici Gregis sia accaduta) chi è attualmente il Papa, Vicario di Cristo? Benedetto ha abdicato? oppure è ancora Lui il Papa regnante (cioè non emerito cosa che non esiste)? La Chiesa di Roma si trova in sede vacante? Bergoglio è un semplice cardinale di Santa Romana Chiesa? e tutti gli atti pontifici dal 13 marzo 2013 che valore hanno, sono nulli? e nel caso le beatificazioni e le canonizzazioni? e il sinodo che si stà svolgendo che valore avrebbe?
In quale stato si trova oggi la Chiesa cattolica Apostolica Romana? nelle mani Di Cristo?
Possibile che si stiano verificando le profezie di Fatima e della Beata Emmerich?
Come pensate finirà questa situazione se è davvero così ingarbugliata?
Nella S.Messa, durante il canone romano dobbiamo pregare semplicemente per il Papa in forma generica?
Mi sarebbe utile una risposta della Dr.ssa Guarini, oppure del Prof. De Mattei, o anche se il Dr. socci facesse una proposta ne sarei veramente lieto.

Anonimo ha detto...

Il silenzio del papa emerito Benedetto può essere interpretato in tanti modi, anche come lo interpreta Socci.
Forse sa qualcosa che noi non sappiamo, forse lo fa per il bene della Chiesa, per evitare uno scisma.
ma se davvero , come sembra, il Sinodo deciderà per le tesi non cattoliche di Kasper e soci, il papa emerito non potrà più tacere, perchè CHI TACE ACCONSENTE. Non potrà accondiscendere allo scempio della retta dottrina e retta pastorale .
Se il papa Emerito non dirà nulla a difesa dell'ortodossia allora vuol dire che è è in sintonia col suo successore, come sostengono altri.

ilfocohadaardere ha detto...

Condivido con tutti quelli che l'abbiano qui ed altrove espressa,la preoccupazione profonda per ciò che si sta delineando (e non solo-diciamolo francamente- dall'apertura del Sinodo, perché avevamo davvero mille indizi-1000- di dove si sta tentando di "spingere" la Chiesa da parte della gerarchia, sin dal suo vertice). Ciò premesso, chiedo a me stesso e a tuti voi: smettiamola di dire "la Chiesa sta andando", "la Chiesa distrutta", "la Chiesa demolita", etc. No! Non arretriamo neppure di un millimetro- sin dal modo di esprimerci- nelle nostre Verità di Fede, nei nostri preziosissimi Dogmi. LA CHIESA, anche oggi, anche in questa battaglia diabolica in corso, E', e rimane (fino al Ritorno di Cristo), UNA, SANTA, CATTOLICA. La Chiesa non viene meno, non è distrutta, non è annientata, non è vinta. Il perché lo sappiamo tutti noi cattolici, e deriva- grazie a DIO!!- dalle indefettibili promesse di Cristo. Sembra ozioso a qualcuno il mio sottolinearlo? Io credo che sia importante, e lo dico prima a me che a voi.Parliamo come DIO COMANDA!E rileggiamoci un po' di San Paolo, ci farà bene: "In realtà l'ira di Dio si rivela dal cielo contro ogni empietà e ogni ingiustizia di uomini che soffocano la verità nell'ingiustizia,poiché ciò che di Dio si può conoscere è loro manifesto; Dio stesso lo ha loro manifestato.Infatti, dalla creazione del mondo in poi, le sue perfezioni invisibili possono essere contemplate con l'intelletto nelle opere da lui compiute, come la sua eterna potenza e divinità;essi sono dunque inescusabili, perché, pur conoscendo Dio, non gli hanno dato gloria né gli hanno reso grazie come a Dio, ma hanno vaneggiato nei loro ragionamenti e si è ottenebrata la loro mente ottusa.Mentre si dichiaravano sapienti, sono diventati stolti".."Che diremo dunque in proposito?Se Dio è per noi,chi sarà contro di noi?Egli che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha dato per tutti noi,come non ci donerà ogni cosa insieme con lui?Chi accuserà gli eletti di Dio?Dio giustifica.Chi condannerà?Cristo Gesù,che è morto,anzi,che è risuscitato,sta alla destra di Dio e intercede per noi?Chi ci separerà dunque dall'amore di Cristo?Forse la tribolazione,l'angoscia,la persecuzione,la fame,la nudità, il pericolo, la spada?Proprio come sta scritto:Per causa tua siamo messi a morte tutto il giorno,siamo trattati come pecore da macello.Ma in tutte queste cose noi siamo più che vincitori per virtù di colui che ci ha amati.Io sono infatti persuaso che né morte né vita, né angeli né principati, né presente né avvenire,né potenze, né altezza né profondità, né alcun'altra creatura potrà mai separarci dall'amore di Dio, in Cristo Gesù, nostro Signore".(Rm 8)

viandante ha detto...

Chiaro che la Chiesa è una, santa, cattolica e apostolica.
Chiaro che come corpo mistico di Cristo è già sin d'ora partecipe della sua gloria.
Ma la Chiesa è pure crocifissa, viene crocifissa ogni giorno sempre più.
La croce è sempre presente, non facciamo finta di non vederla o di vergognarci. Anche la Chiesa avrà, dovrà avere il suo Calvario.
È tramite la croce che giunge a noi la salvezza.
Consci - questo è vero, è la speranza cristiana - che comunque Cristo ha già vinto la morte ed il peccato.