Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

mercoledì 17 ottobre 2012

Un rovesciamento di prospettiva rivelatore di un cambiamento profondo.

Già lo diceva Aristotele : una rondine non fa primavera. Certamente, ma può indicare una tendenza e, associata ad altre, aprire la strada ad un autentico cambiamento. La notizia di cui voglio rendervi partecipi ha in sé nulla di particolare. Non è che l'annuncio di u n ritiro sacerdotale destinato a preti e seminaristi, organizzato a Roma dai padri passionisti, congregazione religiosa fondata in Italia nel 1720, da Paolo della Croce (1694-1775). [in realtà il ritiro è organizzato dall'Amicizia Sacerdotale Summorum Pontificum ed è ospitato dai padri passionisti -ndT]

Questo ritiro si svolgerà dal 3 al 9 febbraio prossimi e sarà tenuto dal cardinal Raymond Leo Burke. In esso sarà di rigore il silenzio e si chiede ai partecipanti di portare l'abito del loro stato (talare o abito religioso). Essi dovranno portare la loro berretta e il Breviarium Romanum ed inoltre la biancheria necessaria per celebrare individualmente la Messa. Dunque non ci saranno concelebrazioni, dato già di per sé importante.

Ma il rovesciamento di prospettiva si trova altrove, esattamente nel fatto (mi si perdoni il gioco di parole)  che la liturgia ordinaria di questo ritiro sarà la forma extraordinaria del rito romano e che se ne concederà la celebrazione della forma ordinaria.

Una piccolo scalino, nel quadro di un semplice ritiro di preti a Roma, il cambiamento iniziato dal motu proprio Summorum Pontificum dunque diviene operante Un cambiamento, o più esattamente, una inversione di prospettiva e di priorità che non attende che divenire più universale.
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[Fonte: Blog francese Summorum pontificum]

6 commenti:

Anonimo ha detto...

più che organizzato dai padri passionisti tale ritiro viene da essi ospitato (non so se con entusiasmo o meno...).

matteo ha detto...

L'autore scrive:
Ma il rovesciamento di prospettiva si trova altrove, esattamente nel fatto (mi si perdoni il gioco di parole) che la liturgia ordinaria di questo ritiro sarà la forma extraordinaria del rito romano e che se ne concederà la celebrazione della forma ordinaria.

Si risponde:
Questo non è un giro di parole, ma un'autentica violazione del SP. E quel "se ne concederà" è a dir poco rivelatore del disprezzo verso la forma ordinaria, ritenuta Messa di serie B. da parte di chi se ne concederà?
Si comprende che questo sia il trattamento che a parti inverse vi viene offerto, quasi a volervi ghettizzare come chiesa nella Chiesa, e di questo c'è da dispiacersene da parte di tutti, ma certo non vi fa onore il ripercorrerlo a rovescio.

Davvero tutto ciò può aiutare la Chiesa a ritrovare la strada?

Anonimo ha detto...

Questo non è un giro di parole, ma un'autentica violazione del SP. E quel "se ne concederà" è a dir poco rivelatore del disprezzo verso la forma ordinaria, ritenuta Messa di serie B. da parte di chi se ne concederà?

Il disprezzo lo vede solo chi lo nutre.
E' evidente che il discorso è ironico e allusivo al fatto che di solito è la forma straordinaria ad essere "concessa" (e nemmeno sempre!), mentre invece -secondo le disposizioni del Papa- essa ha pieno diritto di cittadinanza...

Ed ovvio che nell'evento ci sarà posto per tutt'e due le forme, in obbedienza alla volontà del Papa, mentre è altrettanto ovvio che gli organizzatori dell'evento prediligano la forma extraordinaria; il che non impedisce loro di rispettare gli altri. Altro che disprezzo! Cosa c'entra?

Anonimo ha detto...

in realtà il blogger Matteo ha una gran paura del "rovesciamento" di prospettiva su cui l'art. punta il fuoco dell'attenzione: l'intuizione dell'A. è giusta e quindi, a Dio piacendo, un giorno futuro il rovesciamento avverrà, la Chiesa tornerà sui suoi passi sbagliati, in un vero cammino di conversione, (smaltita l'ubriacatura di falsa pentecoste conciliare) alla Vera e Sacra Liturgia, pura e integra, vero culto reso a Dio, non all'uomo-assemblea, senza più macchie di modernismi profanatori, alla Vera e Santa Dottrina di Cristo, senza più adeguamenti profani al mondo carnale e caduco ecc.
Sono tantissimi (modernisti e conservatori dell'idolo-concilio e dei suoi frutti, specie la Messa bugniniana) a nutrire un profondo sacro terrore per quel rovesciamento che prima o poi avverrà: sarà il ritorno della Verità sul suo Trono, nella Chiesa e nelle coscienze.
Sarà quel rovesciamento compiuto, il ritorno dei figli smarriti, confusi e "allontanati" preda di mille incertezze (v. discorso di mons. Fisichella), ritorno definitivo alla Casa del Padre, da cui l'intero Gregge di Cristo non doveva mai allontanarsi, in cerca di allettanti novità (cfr. S. Paolo, 2Tm,3-4).
Sarà il ristabilimento definitivo della Verità, ora così infangata e stravolta, (nella Dottrina, nella pastorale, nella Liturgia)resa irriconoscibile, spodestata dalla menzogna in mille modi arroganti e assurde mistificazioni, tutte da smascherare, secondo il santo insegnamento di S. Pio X. (v. "Pascendi Dominici Gregis")

(anni fa il bravo M. Veneziani ha scritto un libro: "Rovesciare il 68". Giunge l'ora di rovesciare la sovversione....)

viandante ha detto...

Ma stiamo scherzando Matteo?
Prima di tutto il linguaggio non mi sembra molto adatto già quando inizia la sua risposta parlando di violazione del SP, inoltre visto che si parla di un ritiro organizzato dall'Amicizia Sacerdotale Summorum Pontificum, mi chiedo se non ha mai pensato che forse anche in un ritiro d'allenamento di una società di calcio in genere si gioca a calcio e non a basket?
Infine sarebbe forse il caso di non confondere la ghettizzazione con la difesa della propria identità cattolica, anche se sicuramente ha ragione: nella Chiesa postconciliare non c'è molto posto per chi non sa dialogare ed assecondare il mondo.

Comunque apprezzo la sua domanda: vedo che anche lei ritiene che la Chiesa ha perso la strada ed ha difficoltà a ritrovarla!
Chissà come ha fatto a perderla...

Dante Pastorelli ha detto...

Come ha fatto a perderla? Chiedetelo a Dante (Alighieri): s'era perso nella selva oscura e con lui tutta l'umanità, parte umana della Chiesa compresa. Le tre fiere ancor oggi impediscono il cammino, in paticolar modo la lupa. Ed anche noi dobbianmo passare dalla sofferenza, alla purificazione per conseguir la beatudine.
L'ironia di MIC non era difficile coglierla.