Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

domenica 24 marzo 2013

Domenica delle Palme

Stralcio dall'Omelia di oggi, Domenica delle Palme:
[...] 2. Seconda parola. Perché Gesù entra in Gerusalemme, o forse meglio: come entra Gesù in Gerusalemme? La folla lo acclama come Re. E Lui non si oppone, non la fa tacere (cfr Lc 19,39-40). Ma che tipo di Re è Gesù? Guardiamolo: cavalca un puledro, non ha una corte che lo segue, non è circondato da un esercito simbolo di forza. Chi lo accoglie è gente umile, semplice, che ha il senso di guardare in Gesù qualcosa di più; ha quel senso della fede, che dice: Questo è il Salvatore. Gesù non entra nella Città Santa per ricevere gli onori riservati ai re terreni, a chi ha potere, a chi domina; entra per essere flagellato, insultato e oltraggiato, come preannuncia Isaia nella Prima Lettura (cfr Is 50,6); entra per ricevere una corona di spine, un bastone, un mantello di porpora, la sua regalità sarà oggetto di derisione; entra per salire il Calvario carico di un legno. E allora ecco la seconda parola: Croce. Gesù entra a Gerusalemme per morire sulla Croce. Ed è proprio qui che splende il suo essere Re secondo Dio: il suo trono regale è il legno della Croce! Penso a quello che Benedetto XVI diceva ai Cardinali: Voi siete principi, ma di un Re crocifisso. Quello è il trono di Gesù. Gesù prende su di sé... Perché la Croce? Perché Gesù prende su di sé il male, la sporcizia, il peccato del mondo, anche il nostro peccato, di tutti noi, e lo lava, lo lava con il suo sangue, con la misericordia, con l’amore di Dio. Guardiamoci intorno: quante ferite il male infligge all’umanità! Guerre, violenze, conflitti economici che colpiscono chi è più debole, sete di denaro, che poi nessuno può portare con sé, deve lasciarlo. Mia nonna diceva a noi bambini: il sudario non ha tasche. Amore al denaro, potere, corruzione, divisioni, crimini contro la vita umana e contro il creato! E anche - ciascuno di noi lo sa e lo conosce - i nostri peccati personali: le mancanze di amore e di rispetto verso Dio, verso il prossimo e verso l’intera creazione. E Gesù sulla croce sente tutto il peso del male e con la forza dell’amore di Dio lo vince, lo sconfigge nella sua risurrezione. Questo è il bene che Gesù fa a tutti noi sul trono della Croce. La croce di Cristo abbracciata con amore mai porta alla tristezza, ma alla gioia, alla gioia di essere salvati e di fare un pochettino quello che ha fatto Lui quel giorno della sua morte. [...]
E poi ai giovani [...] La portate per dire a tutti che sulla croce Gesù ha abbattuto il muro dell’inimicizia, che separa gli uomini e i popoli [tra loro, ma soprattutto da Dio (Ef 2,18). Gli uomini sono riconciliati tra loro perché, in Cristo sono riconciliati con Dio], e ha portato la riconciliazione e la pace. Cari amici, anch’io mi metto in cammino con voi, da oggi, sulle orme del beato Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI. Ormai siamo vicini alla prossima tappa di questo grande pellegrinaggio della Croce. Guardo con gioia al prossimo luglio, a Rio de Janeiro! Vi do appuntamento in quella grande città del Brasile! Preparatevi bene, soprattutto spiritualmente nelle vostre comunità, perché quell’Incontro sia un segno di fede per il mondo intero. I giovani devono dire al mondo: è buono seguire Gesù; è buono andare con Gesù; è buono il messaggio di Gesù; è buono uscire da se stessi, alle periferie del mondo e dell’esistenza per portare Gesù! Tre parole: gioia, croce, giovani.

27 commenti:

don Camillo ha detto...

Molto ma molto bella!

Anonimo ha detto...

si, finora il papa ha parlato come un curato, in modo semplice e dottrinalmente ineccepibile. I segnali sono contrastanti.

RIC ha detto...

Veramente bella!

Anonimo ha detto...

A proposito di correttezza di dottrina :

E Gesù sulla croce sente tutto il peso del male e con la forza dell’amore di Dio lo vince, lo sconfigge nella sua risurrezione.

Gesù sconfigge il male proprio sulla Croce con la sua obbedienza, quel "fiat" che ha ribaltato un terribile non serviam che ha contagiato Adamo, grazie alla quale il Padre lo ha risuscitato. La Risurrezione è la conseguenza.
"Per noi Cristo si è fatto obbediente fino alla morte, alla morte di croce. Per questo Dio l’ha esaltato e gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni altro nome" (Fil 2, 8-9)

Anonimo ha detto...

Comunque un'omelia è pur sempre parziale, ma lui o chi ha scritto una cosa così centrale non dovrebbe oltrepassarla...

Anonimo ha detto...

Molto forte e anche bello quello che ho letto qui, che traduco, evidentemente detto a braccio perché non lo vedo nel testo:

"Non dobbiamo credere al maligno che ci dice : non puoi far niente contro la violenza, la corruzione, l'ingiustizia, contro i tuoi peccati ! Non dobbiamo mai abituarci al male assicurando che "col Cristo, possiamo trasformare sia noi stessi che il mondo".

Anonimo ha detto...

Ma è vero che il santo padre ha affidato al sig. Bianchi da Bose la prefazione ad un suo testo?

Luciana Cuppo ha detto...

"Col Cristo possiamo trasformare sia noi stessi che il mondo"; ma e' Cristo che ci trasforma in Lui. Qui pare che Cristo sia strumentalizzato per trasformare noi e il mondo - in che cosa, precisamente?

don Camillo ha detto...

"Col Cristo possiamo trasformare sia noi stessi che il mondo"


Questo è la spiritualità ignaziana pura pura. Difatti le accuse che muovettero (al tempo) ai cosiddetti "Esercizi Ignaziani" furono che si parlava poco in questi esercizi dell'azione della Grazia Santificante. Diciamo che è una specie di "peccato veniale", che Francesco si porterà dietro, forse non piacerà ad alcuni ma a me fa ricordare l'ardore e lo zelo dei primi anni di ministero.

Io li feci puri puri come si facevano nel '700, con la pesata prima e dopo! Un vero MESE di addestramento militare, altro che ritiro "con le suore" che fanno ora nei seminari, che mi ha cambiato totalmente!

hpoirot ha detto...

Molto ma molto bella ... talmente bella che oggi Magdi Allam ha dichiarato di lasciare questa Chiesa che non riconosce!

Dalla prima pagina del Giornale Magdi Cristiano Allam, pochi anni fa convertitosi al cattolicesimo, annuncia di non amare più la Chiesa: “Credo nel Gesù che ho amato sin da bambino, leggendolo nei Vangeli e vivificato da autentici testimoni – religiosi e laici cristiani – attraverso le loro opere buone, ma non credo più nella Chiesa. La mia conversione al cattolicesimo, avvenuta per mano di Benedetto XVI nella notte della Veglia Pasquale il 22 marzo 2008, la considero conclusa ora in concomitanza con la fine del suo papato...

Don Camillo, ci mancava solo che ci tirasse fuori una predica non buona, ha appena negato formalmente il primo comandamento!! E questo Magdi Allam lo ha capito...

http://www.giornalettismo.com/archives/844925/magdi-allam-non-credo-piu-nella-chiesa/

dice Magdi Allam ha detto...

Dalla prima pagina del Giornale Magdi Cristiano Allam, pochi anni fa convertitosi al cattolicesimo, annuncia di non amare più la Chiesa: “Credo nel Gesù che ho amato sin da bambino, leggendolo nei Vangeli e vivificato da autentici testimoni – religiosi e laici cristiani – attraverso le loro opere buone, ma non credo più nella Chiesa. La mia conversione al cattolicesimo, avvenuta per mano di Benedetto XVI nella notte della Veglia Pasquale il 22 marzo 2008, la considero conclusa ora in concomitanza con la fine del suo papato. Sono stati 5 anni di passione in cui ho toccato con mano la vicissitudine del vivere da cattolico salvaguardando nella verità e in libertà ciò che sostanzia l’essenza del mio essere persona come depositario di valori non negoziabili, di un’identità certa, di una civiltà di cui inorgoglirsi, di una missione che dà un senso alla vita”.

RIC ha detto...

Se Magdi Allam considera conclusa la sua conversione al cattolicesimo dopo meno di un mese dalla fine del Pontificato di Benedetto, vuol dire che forse non si trattava di una conversione così convinta..

Anonimo ha detto...

Caro RIC,
non è la conversione che non è convinta, è l'impatto con la cruda realtà ecclesiale nella quale siamo tutti immersi. Senza una guida sacerdotale illuminata e forte, è difficile rimanere saldi in questa barca governata non si sa come in frutti procellosi.

nb ha detto...

concordo don hpoirot e con M. Allam.

L'identità cattolica va ora rapidamente verso l'annebbiamento totale in milioni di coscienze e, di conseguenza verso la sua abolizione NATURALE, molto spontanea, come un "orpello" inutile, un vecchio vestito o accessorio di cui disfarsi, per accedere all'universale abbraccio di brothers-ALL-over-the-world.

Dal Soglio di Pietro ci verrà insegnata, con esempi, gesti e discorsi abilmente MESCOLATORI di vero e falso, una "nuova" veste di cristiani da indossare, in continuo cambiamento per essere ADEGUATI a ttutti i credenti sparsi nel mondo: per ora è un pan-cristianesimo naturalista e ottimista, aperto a tutte le novità, che ci dice giuliva e "teneramente" incoraggiante: "allegria...chi vuol esser lieto sia, fiducia nel futuro, qualunque esso sia ecc.",
(abolendo di soppiatto dalla coscienza la Prudenza e vigilanza raccomandate da Gesù stesso, contro i "leoni ruggenti" di satana), poi vedremo il resto di qeusta "spensieratezza dottrinale e morale" ben travestita da moralismo (di transizione....)

nb ha detto...

CORNICE

Gesù sconfigge il male proprio sulla Croce con la OBBEDIENZA, quel "fiat" che ha ribaltato un terribile non serviam che ha contagiato Adamo, grazie alla quale il Padre lo ha risuscitato. La Risurrezione è la conseguenza.

CORNICE
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(è da temere che le cornici saranno via via buttate via, come cestinate, come zavorre nel "nuovo-mondo-ultracristiano", nella DISCARICA di un PASSATO bimillenario ritenuto inutile, che favorirà amnesia e oblio progressivo dei dogmi cattolici, e nell'annacquamento-appiattimento-mistificazione che procederà senza tregua, SOTTILMENTE/abilmente operato "dall'alto, a danno delle pecore "resettate" giorno dopo giorno, docili, incantate ad ogni "balocco" e luccichio di falsi gioielli, in pieno oblio del loro "precedente" cattolicesimo....ormai superato dalle ventate di "novità" lanciate al galoppo, sulla testa di milioni di poveri gonzi, paghi del panem ete circenses di una via "larga e comoda"....)

don Camillo ha detto...

Don Camillo, ci mancava solo che ci tirasse fuori una predica non buona, ha appena negato formalmente il primo comandamento!! E questo Magdi Allam lo ha capito...

Dove e quando Francesco ha negato "formalmente il I Comandamento"?

Anonimo ha detto...

Don Camillo, ci mancava solo che ci tirasse fuori una predica non buona, ha appena negato formalmente il primo comandamento!!

Credo che si riferisca all'uguaglianza di tutte le religioni... la mancata benedizione per rispetto agli altri credo e non-credo...

don Camillo ha detto...

Da farci un post:

http://www.effedieffe.com/index.php?option=com_content&task=view&id=249254&Itemid=142

Antonio ha detto...

Guardate che a M. Allam non importa nulla di dottrina e liturgia. La sua fu una conversione politica, un misto di ambizione e ignoranza. Prova ne sia che è a favore del liberalismo e totalmente in sintonia con le eresie giudaizzanti oggi così in voga. Strano che questo HPoirot non lo abbia capito.

don Camillo ha detto...

Questo papa è la dimostrazione incontrovertibile dell'esistenza della grazia: la sua sola presenza allontana i pagliacci!

Anonimo ha detto...

Attenzione però:

'Infine prendo atto che la Chiesa è fisiologicamente tentata dal male, inteso come violazione della morale pubblica, dal momento che impone dei comportamenti che sono in conflitto con la natura umana, quali il celibato sacerdotale, l'astensione dai rapporti sessuali al di fuori del matrimonio, l'indissolubilità del matrimonio, in aggiunta alla tentazione del denaro.'

Questa deriva à la Lutero proietta un'ombra sinistra sulle motivazioni di fondo della mossa di Allam.

da twitter ha detto...

"Dopo l'Islam, Magdi Allam lascia anche il Cattolicesimo. Panico tra i buddisti."

Anonimo ha detto...

Io non sparerei su Magdi Allam.
Non ne conosco la politica e non ragiono dunque in termini politici,
ma quel che viene stigmatizzato da Blondet nel link segnalato non è altro che la sua confusione (dettata ovviamente da mancato approfondimento formativo comune purtroppo a una massa considerevole di cristiani postconciliari) tra la Chiesa visibile (non tutta, ma quella egemone) e l'Una Santa Cattolica e Apostolica nel suo mistero di Corpo mistico del Signore.

Anonimo ha detto...

Trovo comunque paradossale che sia un ex-musulmano che debba ricordarci la dignità e la portata della nostra civiltà e della nostra cultura (forgiate anche dal cristianesimo) e i valori non negoziabili.
Anche se il cristianesimo può incarnare e affermare quei valori e fecondare - anche purificandola e trasfigurandola - ogni cultura solo dopo aver incarnato e affermato la Verità... è la Verità, nella Persona del Signore e della sua Rivelazione, che viene oscurata, purtroppo.

Anonimo ha detto...

Questa deriva à la Lutero proietta un'ombra sinistra sulle motivazioni di fondo della mossa di Allam.

Ho già detto cosa ne penso delle dichiarazioni di Magdi Allam.
Da quando scriveva sul Corriere molto prima della conversione l'ho sempre considerato una persona intellettualmente onesta. Per il resto anche lui ha preso evidentemente degli abbagli, ma forse non è tutta sua la responsabilità.

Anonimo ha detto...

Concordo con te, cara Mic. Rispetto profondamente anch'io la decisione di Magdi Allam. Credo che molti altri cattolici che amano veramente il Cristo lo seguiranno.

Antonio ha detto...

Ho sentito in TV che ha chiesto agli ebrei di pregare per lui. Un ulteriore passo preso l'apostasia.