Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

sabato 16 marzo 2013

La Chiesa non è pauperista e non rifiuta i simboli

Non si inginocchia alla Consacrazione
Estraggo dai numerosi commenti che hanno arricchito le nostre discussioni, la sottoriportata riflessione di un lettore, alla quale aggiungo che è nostra intenzione non metter l'accento su un per alcuni versi giustificato ma forse prematuro allarmismo. Ci riproponiamo invece di cogliere man mano che li incontreremo nelle parole e nei gesti del nuovo Papa, i segnali concreti della sua visione e soprattutto gestione della Chiesa e del Papato, confidando nella Grazia di stato e pregando che sia accolta e vissuta. Indipendentemente dal fatto che sia stata davvero pronunciata, l'espressione rivolta a Mons. Marini in occasione del rifiuto dei simboli del Papato riportata dai media: «Sono finite le carnevalate!», sta diventando troppo rapidamente l'etichetta da appioppare alla liturgia cattolica tradizionale. E questo non può non allarmarci. Ma l'integrità della nostra fede nonostante tutto non correrà rischi se non interverranno atti - Dio non voglia, perché sarebbe gravissimo - che ne vanifichino l'esercizio consentito fino ad oggi dal Summorum Pontificum. [nell'immagine a lato notiamo come il Papa non si inginocchia alla Consacrazione; il che potrebbe dipendere da difficoltà fisiologiche, ma dovrebbe essere esplicitato al popolo perché c'è chi se ne serve alla grande per escludere la Presenza Reale del Signore]

Sbagliano gravemente coloro che sottovalutano i preoccupanti segnali di rifiuto dei simboli, della ricchezza, anche materiale, dei riti e dei paramenti liturgici, in nome di pauperismo che è sempre stato condannato dalla Chiesa. Ci si dimentica chi, nel Vangelo, condannò lo "spreco" degli unguenti? Era Giuda. Ci si dimentica la severa risposta di Gesù? (Gv 12,8 - « Gesù allora disse: "Lasciala fare, perché lo conservi per il giorno della mia sepoltura. I poveri infatti li avete sempre con voi, ma non sempre avete me" »). Mai la Chiesa è stata pauperista, neppure quella, così mitizzata dai progressisti, "delle origini". Ci ricorda, con gusto del paradosso ma nel rispetto della verità storica, Nicolas Gomez Davila: "La Chiesa Cattolica è stata l'ultima creazione del patriziato romano”.

C’è un’estetica sublime del Sacro, che rimanda e allude all’identità metafisica del Vero, del Bello e del Buono. Rifiutare l’estetica, in nome di un’intellettualistica e, come è stato giustamente osservato, orgogliosa e compiaciuta “semplicità”, significa rifiutare il portato ontologico e metafisico, e non solo didattico e anagogico, della Bellezza e dei simboli, il che porta a una desacralizzante banalizzazione, alla sciatteria liturgica e al semplicismo dottrinario tipicamente protestante. L’estetica non è orpello, ma attributo del Vero, e il rifiuto del Bello è rifiuto della Verità. San Carlo Borromeo viveva personalmente in sobria povertà, ma le sue chiese, i suoi arredi liturgici, i suoi riti erano ricchi e fastosi, perché a maggior gloria di Dio.

Riguardo a San Francesco, sarebbe utile ricordare le pagine di Franco Cardini, che ci hanno ammonito su quanto la mielosa immagine corrente di questo grande Santo sia lontana dalla realtà. San Francesco fu ben altro del “santino” ribelle, ecologista, animalista e vagamente panteista che la vulgata corrente ci propone e ci propina. Ci si dimentica la sua educazione militare e cavalleresca, nonostante fosse di origine mercantile? Ci si dimentica che la “povertà” da lui predicata era per sé e per il suo ordine, come peculiare carisma, ma non estensibile, neppure come modello ideale, a tutti? Ci si dimentica della sua indefettibile obbedienza al Papa e alla dottrina? E riguardo alla “semplicità”, anche rituale e architettonica, forse che la Basilica di Assisi è povera quanto una “chiesa” protestante? Ci si dimentica che quando i suoi seguaci, dopo la sua morte, vollero assolutizzare il principio della povertà, incorsero in una severa condanna papale?

Per questo i primi atti liturgici e le prime comunicazioni, verbali e non verbali, del Regnante Pontefice, augurandoci che Lui si presuma tale, e non semplicemente “Vescovo di Roma”, non possono non ispirare una prudente ma preoccupata perplessità. Ci sorreggano, nell’oscura ora presente, le promesse di Cristo. 

52 commenti:

Anonimo ha detto...

uno dei migliori testi letti qui

Anonimo ha detto...

Comunque, dopo 48 della proclamazione del Summorum Pontificum, il vescovo di Buenos Aires ha fatto celebrare la Messa in rito antico nella chiesa di San Michele Arcangelo.

http://edant.clarin.com/diario/2007/09/17/sociedad/s-03001.htm

Anonimo ha detto...

al magistrale commento di Silente c'è poco da aggiungere, se non questa considerazione:
il livello di allarme espresso da tanti cattolici vigilanti non è affatto da chiamarsi allarmismo.
e' ORA DI SVEGLIARSI e chiamare le cose col loro nome: questo si chiama INGANNO, lupi in veste di agnelli!
Ritengo che mai come ora la prudenza non è mai troppa, poichè senso che siamo GIA' entrati pienamente nel grande inganno descritto da S. Paolo.
State attenti perchè i discorsi melliflui di questo sedicente vescovo di Roma sono di natura tale da ingannare non molti, ma MOLTISSIMI in tutto il mondo, milioni di piccoli ignari, ma anche DOTTI teologi e preti potranno essere avviluppati nelle spire narcotiche di quel mieloso buonismo pauperista che trasuda da suoi gesti e parole.
Ed è VENEFICO.
Ve lo posso assicurare io, come già ha fatto la blogger Miserere testimone del DISASTRO di fede che costui ha seminato nella sua diocesi argentina.
LO STESSO identico disastro è quello che ha devastato la diocesi di quel vescovo ieri citato da Mil, il quale per anni ha usato lo stesso linguaggio pastorale, mieloso, stucchevole, intriso di buonismo "stare con gli ultimi, poveri deboli ecc. ecc." terzomondismo trito, faccia (pubblica) mite-suadente-abbracciante con grande immenso amore tutto il mondo...E nel contempo una grande feroce opposizione, implacabile verso TUTTO CIO' che è Tradizione: verso la Messa antica, verso il cattolicesimo DI SEMPRE, soffocando senza pietà TUTTI i tentativi, tutte le umili suppliche a lui rivolte da sacerdoti e fedeli in merito al MP. Ha schiacciato duramente tutti i poveri preti che osassero avanzare una linea pro-Tradizione....e TUTTI al 100% si sono piegati al suo diktat: tutti don abbondi, poichè il suo metodo è quello che voi ben sapete:
"O ti adegui O ti caccio via!".
Cari cattolici, se non volete cadere nella trappola di questo apparente papa, state ben attenti e certi che costui USERA' sicuramente lo stesso metodo sopra descritto:
O VI ADEGUATE AI SUOI PROVVEIDMENTI QUALUNQUE ESSI SIANO,
COMPRESO STRONCAMENTO TRADIZIONE E MESSA NO,
OPPURE VI DENOMINERA'"NON CATTOLICI", come fece Muller verso la FSSPX.
Cattolico avvisato, mezzo salvato.
Vi ho parlato perchè conosco DAL VIVO, SULLA PELLE di una diocesi strangolata la terribile esperienza del SOFFOCAMENTO TOTALE DELLA TRADIZIONE E DEL CATTOLICESIMO TOUT-COURT, da parte di ceerti vescovi dalla faccia pubblica "mite, dolce e francescana" e spietata dentro le mura delle curie, pronti a stroncare chiunque osi aprire bocca come CATTOLICO DI SEMPRE.
Il francescanesimo di facciata sarà la suadente maschera che satana userà per trascinare all'apostasia milioni di ingenui, passando per la FASE dell'indifferenza = TUTTE LE RELIGIONI SONO BUONE, BASTA ESSERE BUONI CON I POVERI, e allora Dio c i ama e siamo nel giusto !
quindi persecuzione al cattolico tradizionale, che si deve censurare ed emarginare nelle parrocchie, COME IN TUTTA LA CHIESA.
VEDRETE !

RIC ha detto...

Grazie Mic per questo commento che cosi' bene e puntualmente manifesta le nostre preoccupazioni

don Camillo ha detto...

«Sono finite le carnevalate!», sta diventando troppo rapidamente l'etichetta da appioppare alla liturgia cattolica tradizionale.

Cara Mic, cerchiamo di distinguere bene! Le carnevalate e grosse sono state gli usi improprio di alcuni oggetti, alcuni abbigliamenti legati ad un preciso significato stravolto però ad opera di Cerimonieri ignorati e monsignori "liturgisti" presuntuosi e compiacenti. Un esempio tra tutti l'uso del FANONE: ne parlammo qui!

http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2012/10/quando-il-fanone-e-un-semplice.html

Potremmo poi parlare del pallio?!

Prima un archeologismo rosso:
Poi un neo-compromesso.

http://malvino.ilcannocchiale.it/mediamanager/sys.user/10431/papapallio.jpg

Insomma, se ci sono delle reazioni spropositate noi amanti della Tradizione liturgica come potremmo difendere la cosiddetta "riforma benedettina" che ha reso ridicolo e carnevalesco il tutto?

RIC ha detto...

E di questo cosa diciamo??????

http://www.lastampa.it/Page/Id/1.0.1608757999

Cesare Baronio ha detto...

A proposito di "carnevalate", date un'occhiata a queste foto:

http://opportuneimportune.blogspot.gr/2013/03/sono-finite-le-carnevalate.html

BELLARMINO ha detto...

Ho,invece, la vaga impressione che le carnevalate,dopo otto anni di buona liturgia, riprenderanno alla grande in San Pietro. Povero Mons. Marini (Guido)a dover assistere, magari, a quelle buffonate a cui il nuovo Papa(?) era sollecito a partecipare quando era arcivescovo.
E già fa fatica ,Bergoglio, a inginocchiarsi davanti al Corpo e Sangue di Cristo, fatica che invece non si risparmiava per farsi benedire dai protestanti della sua diocesi.

Anonimo ha detto...

PS2... poi andrò "altrove", se (come temo) alla Redazione non è gradito chi vuole aprire gli occhi agli ingenui che si cullano nelle belle parole di un seduttore di masse cieche e stolte...
Dite a don Camillo di farsi un giretto nella diocesi di B. Forte e avrà un quadro ESATTO= anteprima di ciò che sta per diventare la Chiesa in mano a questo vescovo-di-Roma: copia conforme.
Egr. Redazione, potete anche non pubblicare questo mio ultimo avviso, tanto ho capito che vi piace stare a rimirare la mielata trappola....che prima o poi scatterà per CHIUNQUE resta lì a conteplarla scioccamente, in attesa del PEGGIO, dopo tanti segni evidenti di pericolosità !

Anonimo ha detto...

"Forms are the food of faith" diceva Newman...

Anonimo ha detto...

Ho le stesse preoccupazioni i simboli vanno rispettati e anche la Chiesa che per fortuna sopravvive ai Papi.Mi sembra che sivoglia mettere in cattiva luce i predecessori gli altri erano mondani per croce d'oro?o per scarpe rosse questo essere alternativi a tutti i costi mi puzza un pò. Sono seriamente preoccupata spero che la messa non diventi il carnevale di Rio de janeiro comunque nella chiesa molta melassa non c'è un sano pensiero critico va bene tutto e il contrario di tutto sono confusa

dal web ha detto...

grida angosciate salgono (invano) dall'orbe cattolico:
(un fedele argentino inorridito)
Fiquei horrorizado com a liturgia do novo "bispo de Roma" UMA PROFANAÇÃO, UM SACRILÉGIO, UMA HERESIA.
QUANDO ESTAVA NA ARGENTINA PERSEGUIU OS BONS CATÓLICOS, NÃO SÓ OS TRADICIONALISTAS LIGADOS Á MISSA TRIDENTINA, MAS A TODOS OS BONS CATÓLICOS.
SERÁ REALMENTE PAPA?
---------------
come si fa a definire costui "regnante pontefice" ? ma scherziamo ?
con tutti gli orrori che ha fatto e continua a fare, ( v. denuncia di Baronio di poco fa) senza più trovare OSTACOLI SUL SUO CAMMINO, come un Attila della Chiesa !
dobbiamo diventare ciechi e stolti per credere che sia un vero papa ?

Stefano78 ha detto...

Insomma, se ci sono delle reazioni spropositate noi amanti della Tradizione liturgica come potremmo difendere la cosiddetta "riforma benedettina" che ha reso ridicolo e carnevalesco il tutto?

..per esempio sviluppandola per il MEGLIO e per come DEVE, senza RADICALISMI INUTILI E DANNOSI, che generalizzano SEMPRE senza vedere i SEMI di bene?

Anonimo ha detto...

Il francescanesimo di facciata sarà la suadente maschera che satana userà per trascinare all'apostasia milioni di ingenui, passando per la FASE dell'indifferenza = TUTTE LE RELIGIONI SONO BUONE, BASTA ESSERE BUONI CON I POVERI, e allora Dio c i ama e siamo nel giusto !
quindi persecuzione al cattolico tradizionale, che si deve censurare ed emarginare nelle parrocchie, COME IN TUTTA LA CHIESA.
VEDRETE !


Ho pubblicato, ma ho già detto che rifiuto questa presa di posizione nettamente negativa, che può essere realistica in quanto basata su testimonianze argentine sul card. Bergoglio.

Tuttavia ho già detto che mi rifiuto di Cadere in conclusione aprioristiche e che mi riservo di trarne con maggiori concreti elementi riferito al pontificato di Papa Francesco, che spero davvero non si consideri un primus inter pares, ma il Vicario di Cristo.

Anche un regresso rispetto alla liturgia tradizionale non lo vedo incombente, perché richiederebbe provvedimenti netti, che questo tipo di pastori evita di prendere. Cercano di trasmettere più con la prassi e col comportamento (in questo caso informale e anticonformista, salvo una maggiore consapevolezza e appropriazione del ruolo che riveste) che con atti di governo.

E dunque, ancora una volta vedremo e preghiamo che a noi e alla Chiesa sia risparmiata una nuova rivoluzione, che non è aggiornamento né rinnovamento, ma deformazione e deviazione dalla Via Maestra.

Anonimo ha detto...

In Curia vige un clima poliziesco e di terrore: nessuno osa mandare mail, temendo che siano sotto controllo; alcuni sono sull'orlo del collasso cardiaco, altri a un passo dall'ictus.
-------
da
"Prelati sull'orlo di una crisi di nervi"
link cit.

Ecco che cos'è la "Roma" conciliare: un
clima degno della Roma neroniana.
Descritto in modo lucido e tagliente da un novello Tacito.
la Roma che ha perso la Fede, è quella BABELE che disse Gesù Cristo alla Beata Emmerich:
"Vedi quella ? è una babele!"
Grazie, rev.mo Baronio,
per l'impietosa Luce della Verità, che non lascia spazio adilluosioni buoniste !
Grazie per il sì sì no no.
Maledetto l'uomo che confida nell'uomo.

Anonimo ha detto...

spero davvero non si consideri un primus inter pares, ma il Vicario di Cristo.

cosa ??

mi scusi Mic, ha mai visto costui dirsi e mostrarsi come "Vicario di Cristo" ? le risulta da qualche parola o gesto ?
dobbiamo negare l'evidenza, dopo i gesti orribili e altamente SIGNIFICATIVI, che lei stessa ha pubblicato, ben documentati su tutti i media, web, TV e stampa ?
dopo che tutto il mondo ha preso atto che non si chiama "papa" e non vuol essere papa, cioè Monarca istituito da Cristo a capo della Sua Chiesa ? e che quindi non agirà affatto da papa, ma come un qualunque vescovo-fratello per incantare i fissati dell'egalitarismo marxista pauperista ? ?
Guardi : è un par tra pares, altro che primus.....ma userà tutta la prepotenzsa di cui ha già dato prova....
ma lei forse non vuol vedere più la realtà COM'ESSA E'... mi dispiace !

Anonimo ha detto...

Insomma, se ci sono delle reazioni spropositate noi amanti della Tradizione liturgica come potremmo difendere la cosiddetta "riforma benedettina" che ha reso ridicolo e carnevalesco il tutto?

Caro don Camillo,
infatti il ridicolo e il carnevalesco non appartengono ai paramenti ma al loro uso scisso dal significato che hanno. Ripristinare 'forme' prive della loro sostanza non ha senso.

Sinceramente non credo che, nonostante le contraddizioni e le ambiguità, Benedetto XVI vedesse solo le 'forme' e non la sostanza.
Il problema sta nel predominio della temperie conciliarista, che ha espunto anche la sostanza e ora sembra voler completare l'opera già avanzata di demolizione.

In ogni caso non c'è stata nessuno "riforma benedettina". C'è stato solo un timido tentativo di richiamare l'attenzione esemplarmente su elementi della Tradizione: troppa esemplarità e niente governo. E' questo il problema.

Anonimo ha detto...

Egr. Redazione, potete anche non pubblicare questo mio ultimo avviso, tanto ho capito che vi piace stare a rimirare la mielata trappola....che prima o poi scatterà per CHIUNQUE resta lì a conteplarla scioccamente, in attesa del PEGGIO, dopo tanti segni evidenti di pericolosità !

Ripeto che non mi va di alimentare gli allarmismi e le fughe in avanti negative a tutti i costi. Saremo ben vigili e speriamo di non dover trarre le stesse conclusioni a ragion veduta.
Ancora voglio credere nella Grazia di stato. Non possiamo dare per scontato che siano questi i tempi della persecuzione e speriamo di non doverlo constatare...

don Camillo ha detto...

Dite a don Camillo di farsi un giretto nella diocesi di B. Forte e avrà un quadro ESATTO= anteprima di ciò che sta per diventare la Chiesa in mano a questo vescovo-di-Roma: copia conforme.

Non ti ho risposto prima perchè non capisco quale sia il nesso tra Francesco e B.Forte. Si conoscono? sono gesuiti entrambi? hanno scritto libri insieme? Passano insieme le vacanze? Hanno studiato nella stessa università? Insomma dacci qualche elemento in più... per poter fondare quel che affermi.

Anonimo ha detto...

ma l'avete vista la sua

Messa coi pupazzoni ?

http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=RwS9umpEkvs

vi sembra uno che ha rispetto di Nostro Signore,
con una orrida messa-carnevale come quella ?
mettendo pure Gesù come mascherone di Viareggio a girotondo ??

Antonio ha detto...

Anche un regresso rispetto alla liturgia tradizionale non lo vedo incombente, perché richiederebbe provvedimenti netti, che questo tipo di pastori evita di prendere.

Non direi, basta pensare al caso di Mons. Lefebvre: ricordiamo la netta presa di posizione di Paolo VI, e le comiche speculazioni di Giovanni Paolo II sulla "incompleta nozione di tradizione" che la Fraternità riterrebbe. Questo tipo di "pastori" sono pronti ad inginocchiarsi di fronte a tutti ed a tutto, tranne che alla Verità. E comunque, a lume di naso, questo Bergoglio mi pare ben peggiore degli ultimi due Pontefici.

don Camillo ha detto...

In ogni caso non c'è stata nessuno "riforma benedettina". C'è stato solo un timido tentativo di richiamare l'attenzione esemplarmente su elementi della Tradizione: troppa esemplarità e niente governo. E' questo il problema.

E' questo il punto ma Ratzinger sapeva bene che il suo successore sarebbe stato LUI! Tutti i segreti del conclave che l'ha eletto Papa sono oramai noti e arcinoti.

Anonimo ha detto...

Guardi : è un par tra pares, altro che primus.....ma userà tutta la prepotenzsa di cui ha già dato prova....
ma lei forse non vuol vedere più la realtà COM'ESSA E'... mi dispiace !


Se davvero, dagli atti che verranno e che dovremo attendere prima di trarre conclusioni da questi segni iniziali, sarà un primus tra pares, è lui stesso ad aver rifiutato il Papato, dunque penso che non potremmo riconoscerlo Papa.
Ma questa è una conclusione terribile che io potrei che formulare tremando e che non potrei permettermi di proclamare perché non mi compete. Potrei solo esprimere quel che mi dice la mia coscienza di fedele cattolica.

Doppiamo aspettare gli atti da Papa. come saggiamente suggerisce Mons. Gherardini

Anonimo ha detto...

rispondo a don Camillo:

assolutamente nessun rapporto diretto, per carità.
Volevo semplicemente dirle che g li stessi effetti disastrosi del PAUPERISMO ingannatore (perchè falsifica la carità = solo Chiesa orizzontale, immanente) si avranno nella Chiesa, COME si sono avuti purtroppo nelle diocesi con vescovi di STESSA FORMA MENTIS, cioè buonista-pauperista-marxista, per i quali la Chiesa è un Ente socio-assistenziale e NIENT'ALTRO !
pensavo fosse chiaro da tutto ciò che ho detto sopra.
Vescovi che odiano la Tradizione, facendo credere che la santità sia solo l'aiuto MATERIALE ai poveri.
Ma non le sa cento volte lei meglio di me queste cose ?
Ho letto nel suo sito, don Camillo, quelle pagine molto istruttive sulla Chiesa MARXISTIZZATA, a partire dal cv2: gliele devo ricordare io ?

il guaio è iniziato lì:
Chiesa materiale, TERRENA, che non si occupa più della salus animarum, ma solo DEL BENESSERE TERRENO, della fraternità-goiustizia sociale, senza alcun orizzonte di Vita eterna.
Ciò che lei ha scritto in quelle sue pagine istruttive, don Camillo, si stanno REALIZZANDO ORA, in questa materializzazione marxista e IMMANENTISTA della Chiesa !
Ffacciamo un regno-di-dio a MISURA DI UOMO, COME ONU ecc., non come Dio vuole, ma secondo diritti umani !

Anonimo ha detto...

ancora x don Camillo:

il paragone tra Bergoglio e Forte è stato fatto dal redattore di Mil, e le assicuro che è VEROSIMILISSIMO e rende bene l'idea di ciò che STA ACCADENDO E ACCADRA' nella Chiesa, come è accaduto in quella diocesi.
Si tratta che hanno la stessa MENTALITA' DI BASE, che li spinge allo stesso metodo "pastorale" di trasformazione/deformazione del cattolicesimo e della Chiesa.
Mi ha compreso don Camillo ?
lo spero, per amore di Nostro Signore e delle anime di questo povero Gregge sbandato, dopo che il vero Pastore è stato percosso !
...che la Madonna ci custodisca.

hpoirot ha detto...

riporto qui l'impressionnante discussione che ho appena sentito su Radio Notre Dame, la voce ufficiale della CEF francese.

"...ho veramente l'impressione che con papa Francesco abbbiamo eletto più che il papa il un vescovo di Roma, un papa par intra pares che lascera' molta autonomia alle diocesi accontentandosi di vegliare senza sorveglaire... é una grande svolta ... é quello che aspettavamo tutti... ecc ecc..."

Non riporto tutto ma il tono é dato!! In 24 ore siamo tornati indietro di 30 anni...

Antonio ha detto...

Dobbiamo aspettare gli atti da Papa

Vedrai, vedrai quanto saranno confortanti! Intanto, ha ripristinato la mensa nella Cappella Sistina, ha mandato a quel paese Marini, ha scritto ai fratelli maggiori, si è inchinato di fronte ai papa boys (per non parlare dei suoi rapporti col Bnai Brith). A forza di vigile attesa ci facciamo complici della devastazione: te lo dico senza rancore, Mic. Ormai, abbiamo tutti gli elementi per valutare.

Anonimo ha detto...

Papa Francesco oggi ha detto ai giornalisti non credenti di non dimenticare che sono figli di Dio ... ma 'figli' di Dio non si diventa col Battesimo? ...

Anonimo ha detto...

E' significativo il fatto che sui blog e Forum stranieri si riscontrano le nostre stesse perplessità.

Rispetto a chi si fa chiamare o chiamano "papa dei poveri", su Le Forum Catholique oggi si chiedono se in duemila anni c'è mai stato un "papa dei ricchi"... e in ogni caso il Papa è il Papa sia dei ricchi dei poveri, anche perché non va dimenticato che la povertà evangelica riguarda i "poveri in spirito", coloro cioè che si riconoscono bisognosi dei aiuto (del Signore) e lo chiedono.

Anonimo ha detto...

accadon cose molto strane nei blogs cattolici, in quest'ora di caos...

Vorrei sapere se il "don camillo" che ha poco fa postato su Mil è lo stesso che scrive qui o un suo clone provocatorio;
è incomprensibile il senso del suo commento che inveisce verso tutti i fedeli perplessi e sconcertati, affibbiando loro un'etichetta: ""siete conservator-protestanti"!
non parlate male del papa ecc.""
tempo di buio e caos, a chi dar retta, con chi "ritrovarsi" nella stessa FEDE autenticamente CATTOLICA?
(raddoppiare prudenza e diffidenza verso tutti i sedicenti "tradizionalisti"; tempi di Giovedì Santo del Corpo Mistico ....siate prudenti come serpenti....)

Cesare Baronio ha detto...

Avremo anche un "Papa dei poveri", ma sarebbe il caso di ricordare ad esempio che San Pio X, che pure teneva in gran conto lo splendore dei riti e il decoro degli Ecclesiastici, aveva venduto la propria croce pettorale preziosa facendosene fare una identica ma di cocci di vetro: l'apparenza era sempre la stessa, ma il ricavato era stato donato segretamente ai poveri.
Viceversa, Bergoglio non userà i paramenti preziosi del Sacello Apostolico, ma ne ha ordinati di nuovi a Serpone di Napoli, i quali rappresentano una spesa cospicua e che si sarebbe potuta evitare, ma sembrano semplici.
Ipocrisia, povertà speciosa, demagogia d'accatto.

E poi auspica "una Chiesa povera per i poveri"!
Povera Chiesa, con questo "Vescovo di Roma"...

hpoirot ha detto...

ma 'figli' di Dio non si diventa col Battesimo? ...

Non per il Concilio, non per il beato GPII.

Ecco un'estratto di uno studio sulla questione dell'abbe de la Rocque (SPX)


La dimensione universale dell’Incarnazione

Secondo questa dottrina il rapporto dell’uomo con Cristo è profondamente modificato. Non è più Cristo il cammino verso il cielo – Lui che è via, verità e vita – Cristo al quale l’uomo deve incorporarsi per giungere alla salvezza. No. Nella concezione di Giovanni Paolo II, sarà più giusto dire che, al contrario, è l’uomo che ha in se stesso il cammino della salvezza – la voce della sua coscienza – cammino che Cristo è venuto a rafforzare in ogni uomo.
Questa è l’interpretazione che Giovanni Paolo II dà dell’espressione conciliare che gli è così cara: «Con l’incarnazione il Figlio di Dio si è unito in certo modo ad ogni uomo».
Per Giovanni Paolo II l’Incarnazione ha reso tutti gli uomini, in maniera ancora più profonda, figli adottivi di Dio. Citiamo ancora Giovanni Paolo II:

«Ricordando che “il Verbo si fece carne”, che cioè il Figlio di Dio è diventato uomo, dobbiamo prendere coscienza di quanto sia diventato grande, attraverso questo mistero – cioè attraverso l’incarnazione del Figlio di Dio – ogni uomo! Cristo infatti è stato concepito nel grembo di Maria ed è divenuto uomo per rivelare l’Amore eterno del Creatore e Padre e per manifestare la dignità di ciascuno di noi»


http://www.sanpiox.it/public/index.php?option=com_content&view=article&id=316:immanenza-incarnazione-e-redenzione-in-giovanni-paolo-ii-o-il-modernismo-di-un-papa&catid=64&Itemid=81

hpoirot ha detto...

Ecco perché Papa Francesco, alla fine dell'incontro con gli operatori delle comunicazioni, invece di impartire la benedizione apostolica, ha detto (in spagnolo), che benediceva tutti in silenzio nel rispetto della coscienza di ciascuno (!?), sapendo che tutti sono figli di Dio.

Il Concilio, il Concilio, sempre e solo il Concilio ...

Icabod ha detto...

Oggi incontro pubblico con la stampa. E dunque sensibile a coloro che non sono credenti o non cattolici e non dà alcuna benedizione, anche se essi sono in casa del Papa? Spirito di Assisi o cosa?
Kyrie eleison!

Luisa ha detto...

E ancora una volta il successore di Papa Benedetto si presenta come Vescovo di Roma, aspetto di leggere il suo discorso ai giornalisti, ma mi sembra che abbia detto, sottolineando che è Cristo a guidare la Chiesa, che non vale nemmeno il "titolo" di Successore di Pietro, certo è che, sotto lo sguardo attonito di Mons. Gänswein, che discretamente con un gesto della mano indicava a Celli che doveva esserci la benedizione, il novello vescovo di Roma ha prima salutato e abbracciato molti presenti e poi, dicendo che fra i presenti c`erano molti non credenti e non cattolici, non ha dato la sua benedizione, ricordando loro che tutti sono figli di Dio.
Mah!

Anonimo ha detto...

Per chi ha detto che il cardinale, a 48 ore dal Summorum aveva introdotto il VO a Buenos Aires.

Di fatto quella Messa non c'è più e i testimoni di oggi la dichiarano imbastardita...

Purtroppo non basta un articolo del 2007 per smentire la realtà,
confermata e testimoniata ancora in questi ultimi giorni da chi la vive, sulla ostilità dell'allora card. Bergoglio alla Messa Antica.
Vedremo cosa farà il Vescovo di Roma, ora che ha nuove responsabilità e ha ricevuto un mandato che va al di là delle sue preferenze personali.

Anonimo ha detto...


Francesco è un gesuita: ha obbedito al papa in 48 ore, ma a modo suo ;-)

Luisa ha detto...

Mi correggo, ho letto su Vatican Insider il discorso, ha detto:

Cristo è il Pastore della Chiesa, ma la sua presenza nella storia passa attraverso la libertà degli uomini: tra di essi uno viene scelto per servire come suo Vicario, Successore dell’Apostolo Pietro, ma Cristo è il centro, il riferimento fondamentale, il cuore della Chiesa. Senza di Lui, Pietro e la Chiesa non esisterebbero né avrebbero ragion d’essere. Come ha ripetuto più volte Benedetto XVI, Cristo è presente e guida la sua Chiesa. In tutto quanto è accaduto il protagonista è, in ultima analisi, lo Spirito Santo. Egli ha ispirato la decisione di Benedetto XVI per il bene della Chiesa; Egli ha indirizzato nella preghiera e nell’elezione i Cardinali."

Anonimo ha detto...

Complimenti per l'aricolo sono d'accordo su tutto.Chiedo rispetto oltre che dei poveri anche dei fedeli prima ti insegnano il primato petrino poi arriva un papa che si definisce vescovo uno usa le scarpe rosse l'altro nere uno ha una liturgia l'altro un'altra uno è il papa dei poveri gli altri dei ricchi??insomma la chiesa appunto non è neanche del papa ma di cristo e allora un pò più di uniformità di comportamenti grazie

viandante ha detto...

Condivido la scelta di metodo di Mic, cioé quella di giudicare l'agire di papa Francesco per i fatti che man mano si presentano.
Preferisco dare fiducia al papa e dovermi ricredere poi, piuttosto che sbarrare subito la strada sia a lui che alla Grazia di stato di cui, se lo vuole, può godere.

Detto questo non sono sprovveduto al punto da non sapere di dover vigilare.
Chiaramente, ma penso su questo non ci siano dubbi da parte di nessuno, é ancora un papa postconciliare (ammesso che non si consideri semplice Vescovo di Roma). Questo ci dice già molto. Aspettiamo a vedere come sarà declinato questa volta il Concilio.

Temo comunque che solo un castigo sentito sulla pelle da ognuno di noi potrà risollevare lo stato della fede tra i popoli. È un po' quello che indirettamente mi pare abbia scritto Roberto de Mattei in questo articolo: http://www.corrispondenzaromana.it/francesco-i-sulla-cattedra-di-pietro/

Amicus ha detto...

"In tutto quanto è accaduto il protagonista è, in ultima analisi, lo Spirito Santo. Egli ha ispirato la decisione di Benedetto XVI per il bene della Chiesa; Egli ha indirizzato nella preghiera e nell’elezione i Cardinali."

Beh, questo lo dice Papa Bergoglio: il quale sa benissimo che, invece, in questi ambiti non è stata promessa alcuna assistenza infallibile da parte del Paraclito.
E poi, per quanto riguarda lui: davvero lo Spirito Santo vuole che sia eletto Papa un vescovo che partecipa a rituali ebraici,in pieno accordo con chi rinnega Nostro Signore Gesù Cristo?
Davvero lo Spirito Santo vuole che sia eletto Papa un vescovo che profana la S. Messa con le pagliacciate viste nel video che sta girando in rete da qualche giorno?
Evidentemente no.
Quanto ai poveri, bisogna amarli in
spirito di carità, che è amore soprannaturale. Chi compie le azioni suddette ha spirito soprannaturale?
Infine, il punto cruciale, ossia il Primato papale di giurisdizione; il 'vescovo di Roma' Francesco dovrà dirci cosa ne pensa: si ritiene solo un 'primus inter pares'? I presupposti non sono fausti: ma saremo vigili e non permetteremo a
nessuno di minare il Papato e la Chiesa che su di esso si regge. San Roberto Bellarmino è stato chiarissimo in proposito.
Che la Madonna ci aiuti.

letto su mil ha detto...

Credo la Chiesa
MULTIPLA
PAUPERISTA
CONCILIARE
COLLEGIALE

Anonimo ha detto...

La guida della Chiesa deve sottostare alla legge dell'alternanza? Un conto è la Curia, che avrà pure le sue umanissime fazioni e potrà pure essere gestita in continuità o in rottura a seconda di chi comanda; ma nelle cose di diritto divino - dottrina, liturgia - i Papi possono avere un colore? Possono permettersi rivoluzioni? Possono permettersi di allontanarsi così sfacciatamente e rapidamente da chi li ha preceduti, senza dare spiegazioni, come se fosse scontato?

Veramente, questo non ha proprio capito dove l'hanno messo.

Un'altra ermeneutica ha detto...

Si sa che nella capitale argentina, come arcivescovo viaggiava in autobus, ma sempre con l’abito talare, mai in clergyman. Anche questo è un segno che la dice lunga. Benedetto XVI aveva sostituto la tiara nel suo stemma pontificale, con la mitria vescovile (segno simbolico di profondo significato); Papa Francesco ha immediatamente sottolineato, appena eletto, di sentirsi Pontefice della Chiesa universale in quanto Vescovo di Roma, ribadendo impicitamente la romanicità del cristianesimo.

Anonimo ha detto...

Il Santo Padre Francesco ha espresso la volontà che i Capi e i Membri dei Dicasteri della Curia Romana, come pure i Segretari, nonché il Presidente della Pontificia Commissione dello Stato della Città del Vaticano, proseguano, provvisoriamente, nei rispettivi incarichi donec aliter provideatur.
Il Santo Padre desidera, infatti, riservarsi un certo tempo per la riflessione, la preghiera e il dialogo, prima di qualunque nomina o conferma definitiva.

Bollettino Ufficiale Santa Sede (16 marzo 2013)

Anonimo ha detto...

Oggi neanche la benedizione apostolica ai giornalisti per rispettare la coscienza di ciascuno...
Ma credenti e non credenti erano anche in piazza la sera del 13!

Anonimo ha detto...

Invece secondo me e' imminente una diversa impostazione della liturgia papale. Non mi sembra il tipo che soprassiede: uscire solo in veste sul balcone, usare le scarpe nere, rifiutare i paramenti e la predica in latino nella Sistina. Martedi' vedremo..... Felice

don Camillo ha detto...

Ho letto nel suo sito, don Camillo, quelle pagine molto istruttive sulla Chiesa MARXISTIZZATA, a partire dal cv2: gliele devo ricordare io?


Assolutamente no, le ricordo bene... ma aspettiamo prima i dare un giudizio definitivo... Francesco non mi pare proprio B.Forte! I suoi gesti eclatanti sono solo gesti che vogliono scardinare luoghi comuni sulla Chiesa... chi sta su Facebook sa di cosa parlo... per il momento aspettiamo... La Messa l'ha celebrata in modo casereccio (da gesuita) ma con molta DEVOZIONE! E la mancanza di benedizione "solenne" l'ho apprezzata molto.. visto che è verissimo che c'erano molti non credenti e molti di altre religioni...

don Camillo ha detto...

Vorrei sapere se il "don camillo" che ha poco fa postato su Mil è lo stesso che scrive qui o un suo clone provocatorio

Ovviamente sì sono io... e l'ho fatto in modo provocatorio visto fui insultato e bannato da Enrico, Roberto e vigliachetti vari perchè semplicemente criticavo azioni e scritti di B16, che andavano contro la Chiesa Cattolica e la Tradizione...

Su MiL sembrano delle donnicciole isteriche...

per piacere manteniamo TUTTI la calma e la serenità! E aspettiamo cose più sostanziose che discorsetti, fervorini, prediche a braccio e "gesti" che lasciano il tempo che trovano!

letto su Forum Catholique ha detto...

Dobbiamo aspettarci una Messa-tango?
Apparentemente, la Tradizione non ha più avvenire, al pari della liturgia.

Il video che ci mostra il Papa in conversazione con i suoi cardinali somiglia più a una vasta buffonata che ad un momento altamente solenne.
Siamo lontani dalle bidonvilles di Buenos Aires !

Ci si discosta alla velocità della folgore caduta sulla basilica di San Pietro da tutti gli sforzi di Sua Santità Benedetto XVI per far tornare alla messa di sempre, verso Dio e non verso il popolo, questo gregge ribelle composto da una moltitudine di pecore che ha bisogno di apprendere o di ri-apprendere a volgersi verso Dio.
Inoltre, è certo caritatevole soccorrere i poveri, ma ciò non impedisce di impegnarsi per la salvezza delle anime dei ricchi e dei potenti. Anch'essi fanno parte del gregge!
Trascurarli, è trascurare di far tutto il possibile per insegnar loro la carità che impedirebbe ai poveri di cadere ancor più in basso nella loro miseria.
Dove stiamo andando?

Non ci resta che pregare per quanto abbiamo appena visto a apprendere che dopo martedì non sia la realtà.

Latinista ha detto...

D'accordo, mic, d'accordo, don Camillo, aspettiamo. Però questi primi pochi gesti non stanno proprio lasciando il tempo che hanno trovato.

Pietro C. ha detto...

Condivido totalmente la preoccupazione dell'articolista. Nel mio blog ho espresso identica cosa. Vi do le mie coordinate: http://traditioliturgica.blogspot.it/
Si osservi particolarmente il post "Liturgia e pauperismo".