Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

venerdì 8 marzo 2013

Voci sulla data del conclave: il 12 marzo.

Cattedra di San Gregorio, al Celio
Confermato!
Ci giunge voce sulla data del Conclave per il prossimo 12 marzo. Ovviamente si tratta di voci da fonti serie, pur se prive di conferma ufficiale.

Se così fosse, la data cadrebbe nella solennità di San Gregorio Magno: il Papa che nonostante la malferma salute, esplicò una multiforme e intensa attività nel governo della Chiesa, nella sollecitudine caritativa e nell'azione missionaria. Autore e legislatore nel campo della liturgia e del canto sacro, elaborò un Sacramentario che porta il suo nome e costituisce il nucleo fondamentale del Messale Romano. Lasciò scritti di carattere pastorale, morale, omiletico e spirituale, che formarono intere generazioni cristiane specialmente nel Medio Evo e arricchiscono la copiosa vena aurea delle grandi ricchezze - da non oltrepassare, come purtroppo accade da oltre 50 anni - della nostra Fede bimillenaria.

Ci asteniamo volutamente dal toto-papa, perché non serve a nulla né rafforzare i timori né alimentare le speranze, seppur tenui, su una scelta legata alla tradizione. Continuiamo nell'attesa orante.

E cogliamo l'occasione per dare notizia sulla prosecuzione dell'iniziativa promossa fin dall'inizio della Sede Vacante, della recita del Santo Rosario, insieme al Veni Creator ed alla Preghiera a San Michele Arcangelo, Principe delle Milizie del Cielo affinché venga presto eletto un degno Vicario di Nostro Signore Gesù Cristo per riconfermare con fermezza i Fedeli nella Fede e instaurare omnia in Christo. Fin dal 28 febbraio, ogni sera alle ore 20 presso l'Obelisco di Piazza San Pietro, si ritrovano molte persone di buona volontà, che sono via via aumentate, alle quali si uniscono visitatori e pellegrini di ogni nazionalità. Tra essi molti sacerdoti, tra cui anche Officiali della Curia e dell'Ecclesia Dei. La foto a lato documenta la seconda sera di preghiera. Si continuerà fino alla fine del Conclave.

13 commenti:

RIC ha detto...

Padre Lombardi entra nella sala della conferenza stampa agitando un ramo di mimose. DISGUSTOSO!!

Amicus ha detto...

Se tornasse il benemerito Mons. Benigni, quello del Sodalitium Pianum, dopo l'"extra omnes" chiuderebbe le porte della Sistina e getterebbe via la chiave...

Anonimo ha detto...


l'aspetto 'mondano' della Chiesa.
Non credo che sia questo che si aspettano le donne!

Anonimo ha detto...

Le nostre voci ci parlano dei vescovi tedeschi che insistono sul diaconato femminile e sull'incremento della collegialità...

Anonimo ha detto...

Non mi preoccuperei molto riguardo a cio'. Se a Nostro Signore fosse piaciuta la collegialita' non avrebbe inventato il Primato petrino, e se a Nostro Signore la collegialita' non piace, per il noto principio di Gamaliele, non durera' a lungo.... Felice

Jacobus ha detto...

Siamo quasi al traguardo.
Preghiamo che la situazione, che forse ci siamo meritati negli ultimi 50 anni venga sanata, per non vedere di peggio...

Anonimo ha detto...

oggi spottone al tg5 x o'malley

Luisa ha detto...

Non posso che rallegrarmi che finalmente finisca lo spettacolo indegno che hanno fornito a noi cattolici, e al mondo, quei cardinali che sembrano considerare e vivere l`elezione di un Papa alla stessa stregua di un`elezione politica o manageriale, cosidette fonti autorevoli( di che autorità si tratti l`hanno deciso loro i vaticanisti), voci evidentemente anonime, americani su un palco, vaticanisti porta acqua di quelle voci, che quello spattacolo prenda fine!

Rafminimi@infinito.it ha detto...

Sapete come rispose Dracula a chi gli offriva una pasticca Valda?
- Buon Sangue. NON MENTE!-
Il testo che segue è una ricerca scolastica sulla "Festa della Donna", realizzata dalla mia primogenita. Al tempo aveva 14 anni.
lm

rafminimi@infinito.it ha detto...

Festa della donna (?!?)
Fin dai tempi della Rivoluzione francese, i rivoluzionari hanno cercato di
sostituire le feste cristiane con altre ricorrenze. Il calendario giacobino
festeggiava Solone, Caio Gracco e, in ogni caso, gli eroi della storia
greco-romana o attrezzi da lavoro come l'annaffiatoio. Uno del tentativi più
riusciti è la festa dell'8 marzo. Riguardo le sue origini si tramandano di
anno in anno delle vere e proprie leggende. Si tratta però di una mitologia
indotta, un misto di fatti veri e meno veri ricostruiti con fantasia in
piena Guerra Fredda. Ufficialmente, si narra che la leader socialista Clara
Zetkin, avrebbe lanciato tale proposta nel corso del Congresso di
Copenhagen nel 1910, per commemorare le operaie morte nell'incendio della
Triangle Shirtwaist Factory di New York. Oggi è chiaro che i fatti si
svolsero diversamente. Tale tragedia si è verificato realmente (e fu
immane), ma fece vittime anche fra gli uomini e oltretutto avvenne nel 1911,
oltre un anno dopo il supposto "proclama". Nella minuziosa ricostruzione
storica offerta dal libro "8 marzo. Storie, miti, riti della giornata
internazionale della donna" di Tilde Capomazza e Marisa Ombra (ed. Utopia,
Roma, 1991), si legge una versione molto diversa. La data dell'8 marzo fu
stabilita a Mosca nel 1921, durante la "Seconda conferenza mondiale delle
donne comuniste". la conferenza decise di stabilire quella data come
"Giornata internazionale dell'operaia" in onore della prima manifestazione
delle operaie di Pietroburgo contro lo zarismo, nel 1905. La "Festa della
donna" fu istituita in questo modo. Il femminismo nasce per opera di
donne del ceto medio, che già prima del 1850 avevano cominciato a
mobilitarsi per il diritto di voto. Quando poi, al volgere del XX secolo,
venne fondato il Partito Socialista internazionale, le sue donne si divisero
fra quelle disposte ad allearsi con le femministe "borghesi", e quelle che
invece ritenevano le borghesi troppo moderate anzi fuori strada, perché non
attaccavano a fondo l'istituto familiare.

Rafminimi@infinito.it ha detto...

Questa divisione può spiegare la
ricostruzione dell'8 marzo come iniziativa di protesta per il terribile
incendio di New York, che risultava tanto più efficace quanto più ne
rimaneva nascosta la radice sovietica. Questa versione fu riportata infatti
per la prima volta in Italia dal settimanale"La lotta", edito dalla sezione
bolognese del Partito Comunista Italiano. Era il 1952, e quell'anno l'Unione
Donne Italiane, settore femminile della CGIL, distribuì alle sue iscritte
una valanga di librettini minuscoli, 4 cm x 6, da attaccare agli abiti
insieme a una mimosa (fiore scelto, a quanto narra una delle protagoniste di
tale evento, Marisa Rodano, figlia del capo del piccolo Partito della
Sinistra Cristiana, alleato del PCI, Franco, per un'insieme di motivi che
vanno dalla sua disponibilità quasi gratuita, ai simbolismi legati al suo
presentare un fiore che sullo stesso stelo possiede entrambi i sessi). Nel
libretto c'era un resoconto dell'incendio di New York. Due anni dopo, il
settimanale della CGIL, "Il lavoro", perfezionò il racconto con un
fotomontaggio che ritrae un signore arcigno in pelliccia e bombetta dal nome
inventato che si fa largo fra masse di donne tenute indietro da poliziotti
muniti anche di feroci cani. Così la data dell'8 marzo si è diffusa a tappe
alterne, soprattutto in Europa. In alcuni paesi è salita alla ribalta solo
da pochi anni. Negli Stati Uniti, dove le manifestazioni delle donne hanno
sempre incluso le più svariate associazioni femminili, le donne socialiste
tenevano già una "Festa della donna" nel 1907, che però non è mai diventato
un appuntamento diffuso. È da pochissimo che si tenta di far acquistare
visibilità in USA all'"International Women's Day".

RIC ha detto...

Per coloro che parlano lo spagnolo (ma anche per coloro che non lo parlano perchè in questo caso il filmato mi sembra ben comprensibile) segnalo un'omelia pronunciata la scorsa domenica da un sacerdote che non ha paura di dire la verità e di difendere il Papa dall'altare. Ho trovato il link nel sito la Ciguena de la Torre.
Suggerisco di partire dal minuto 6.25:
http://www.magnificat.tv/es/node/3108/29

D J ha detto...

Visto che che gli uomini hanno perduto la Fede, Dio li abbandonerà finchè non si ravvedino, i porporati tedeschi premono per il diaconato alle donne, il primate d'austria comunione per divoziati e Gay, i francesi apertura per islamici e protestanti, gli italiani Dio ne scampi e liberi, politicanti e basta.
Bertone Sodano e Re che fino a ieri erano i peggiori nemici si sono alleati per bloccare gli americani e caldeggiano il cardinale di San Paolo, uomo di curia fino a ieri e colluso con la teologia della liberazione e anche detto il chierichetto di Re, sarebbe un burattino nelle mani della vecchia guardia. Scola è troppo vicino alla ideologia cellina e troppo tiepido in poche parole né carne né pesce, il Filippino ha coperto i pedofili ma in quanto salesiano uomo di bertone.
Preghiamo San Giuseppe affinchè apra gli occhi ai cardinali o se proprio non ci riesce che glieli possa chiudere prima che entrino in conclave.