Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

mercoledì 1 aprile 2015

Fino a che punto un prete dovrebbe parlare?

Da marymagdalen.blogspot.ca. Si tratta della testimonianza di uno dei firmatari della « Lettera dei 500 sacerdoti », di cui abbiamo parlato qui
Le voci di non adeguamento al nuovo corso rivoluzionario non sembrano più né contenute né isolate. E lo fanno in foro pubblico perché ormai non c'è altra scelta. Tempi inediti richiedono comportamenti inediti.


Fino a che punto un prete dovrebbe parlare? Questa è la domanda posta dal cardinale Vincent Nichols [l'arcivescovo di Westminster], durante i suoi ultimi interventi sui media riguardo ai temi che saranno affrontati dal Sinodo. Questa volta si tratta di quello che oggi è conosciuto come « la lettera dei 500 sacerdoti ».

Il rito dell'ordinazione, oggi, ci dice che compito del sacerdote è «predicare il Vangelo». L'autore della Lettera a Timoteo (San Paolo) dice: «Annunzia la parola, insisti in ogni occasione opportuna e importuna, riprendi, rimprovera, esorta, con pazienza integra e cura d'istruire». (2 Timoteo 4: 2)

Ho cercato di essere fedele alla promessa solenne che ho fatto durante la mia ordinazione sacerdotale «difendere tutto ciò che la Chiesa Cattolica insegna», e quindi mi sono sentito in dovere di essere firmatario di questa lettera sul Catholic Herald, che chiede una maggiore chiarezza e afferma la dottrina della Chiesa su il matrimonio.

Per ognuno dei firmatari che conosco, non si è trattato di un atto «politico», ma piuttosto di un'affermazione della nostra fede nel carattere sacro del matrimonio come la Chiesa ha sempre insegnato. Da parte mia, fare tutto il possibile per promuovere la dottrina della Chiesa, anche attraverso la sottoscrizione della presente lettera fa parte della mia funzione sacerdotale. So che un giorno starò davanti a Dio e sarò giudicato per come ho esercitato o omesso di esercitare il mio ministero sacro.

Il nostro amato Santo Padre ha più volte sottolineato la necessità di sincerità e di apertura, di parresia, nei discorsi su questo tema, ciò fa parte del «casino» che ha invitato i giovani a fare a Rio al ritorno nella loro diocesi.

Per quanto riguarda il Sinodo, i vescovi non vi partecipano come individui, ma come capi delle chiese locali, in questo senso sono responsabili davanti al loro clero e al loro popolo, devono anche tener conto, non delle opinioni, ma della fede della loro chiesa locale.

Il Cardinale ha suggerito che il clero dovrebbe limitare le sue osservazioni allo «svolgersi della discussione nella propria diocesi». Ebbene nella mia diocesi, il nostro vescovo (1) che si è dimesso da due anni, ha detto: «Mi sono preoccupato di non fare della morale sessuale una priorità»; il problema è ciò che questa «cura» mostra e temo che questi 15 anni si rifletteranno nel processo di consultazione.
La procedura, nella mia diocesi, consiste nella discussione di un giorno su un documento che inizia suggerendo che coloro che difendono l'insegnamento della Chiesa sono paragonabili ai donatisti (4). Si dice che il documento, che si presenta semplicemente come della Conferenza Episcopale e non reca alcuna firma, è stato effettivamente scritto dallo stesso Cardinale che ha fatto chiaramente conoscere la sua posizione in numerose occasioni.

I sacerdoti di Westminster (di cui il Cardinal Nichols è l'attuale vescovo, ndt) che conosco sono scettici sulla procedura di consultazione nelle loro diocesi; è triste che il loro arcivescovo abbia ora aggiunto l'intimidazione a questo scetticismo, cosa che, in una diocesi che ha sempre avuto la reputazione di essere «senza padre» non fa che aggiungersi alle sue ferite profonde.

Non essendo Sua Eminenza un Primate, il suo intervento deve essere considerato rivolto esclusivamente al proprio clero, il che sembra indicare che non si dovrebbe nemmeno parlare di matrimonio, per paura che le discussioni divengano pubbliche.
Egli mette i sacerdoti in una posizione molto difficile. Siamo tenuti a predicare e insegnare e difendere la fede cattolica, ma, secondo lui, non sui media, il che significa probabilmente sulla pubblica piazza, e intanto i cardinali, compreso lui stesso, lo fanno.
Che significa allora questo questo «sui media»?
Ho sempre considerato questo blog come un'estensione del mio pulpito, nello stesso senso gli amici considerano gli scritti polemici o gli articoli. A meno che le porte siano sigillate e non si sia giurato silenzio, il pulpito è un foro pubblico. Sua Eminenza si aspetta davvero che il suo clero taccia sulla materia oggetto di profonda preoccupazione per molti cattolici? Se parlare di matrimonio è escluso, cos'altro vuole censurare?

Mi pare interessante notare che la Diocesi di Westminster sembri accogliere ogni sorta di intervento eccentrico che si allontana dalla fede, ma Sua Eminenza attacca il clero ortodosso che esprime le sue convinzioni ortodosse nel Forum discreto del Catholic Herald.
[Traduzione di Chiesa e post-concilio]
__________________________
1. Tra il 1977 e il 2001, Cormac Murphy-O'Connor, il presunto promotore della squadra-Bergoglio all'ultimo conclave - involontariamente terminato in una biografia agiografica di Francesco di Austen Ivereigh, portavoce dello stesso O'Connor - era a il capo della diocesi di Arundel e Brighton, prima di diventare arcivescovo di Westminster e presidente della Conferenza Episcopale, e poi è stato fatto cardinale da Giovanni Paolo II. Era accusato di coprire le azioni di un prete pedofilo, Michael Hill.
2. Il donatismo è una dottrina cristiana giudicata scismatica ed eretica a posteriori dalla storiografia cattolica, sorta nell'Africa romana al IV e V secolo. Prende il nome dal Donato il Grande, vescovo di Case Nere (Cellae Nigrae) in Numidia. Il punto critico principale dei Trinitari donatisti con la Chiesa riguardava il rifiuto della validità dei sacramenti amministrati dai vescovi che non erano riusciti a resistere alla persecuzione di Diocleziano (303-305) e detti traditores, in quanto avevano compiuto una traditio, cioè la consegna dei testi sacri ai pagani. Fu condannato nel concilio di Cartagine (411)

4 commenti:

(((†))) - Radio Vobiscum - [Podcast] ha detto...

`
Laudetur Iesus Christus ! Semper laudetur !

Carissimi Ascoltatori, carissimi Amici,

E' ora in onda:

CONFERENZE - “La presenza di satana nel mondo” - (1a parte) - “Angeli e demonio nella Rivelazione” - A cura di don Pierpaolo Petrucci FSSPX - IV° Convegno dei Giovani - Albano Laziale - 13/03/2015.

http://radio-vobiscum.tumblr.com/post/115206492721/podcast

Buona ascolto a tutti !

(((†))) - Radio Vobiscum - [Podcast]

« Una voce cattolica nella tua vita »

RadioVobiscum.Org

« A mani giunte ! Preghiamo l’Immacolata »

@RadioVobiscum

radiovobiscum(chiocciola)bluewin.ch

« Tradidi quod et accepi »

(((†)))

Anonimo ha detto...

ma, non dimentichiamo che il Cardinal vigente di Westminster è successore e amico al ex-Cardinale di Westminster, il Murphy-O'Connor che ha organizatto è condotto la campagna insieme con il Cardinale Kasper per eleggere Cardinale Bergoglio (secondo il testimonio del ex-segretario personale di ex-Cardinale di Westminster).

Quindi, non fa sorprese che Nichols denuncia 500 sacerdoti della sua nazione che anno avuto la temerità per criticale la tesi del teologo, Kasper...

Non fingiamo che non sanno che stanno faccendo...


Romano

mic ha detto...

per Romano,
l'ho inserito come nota 1. mettendo anche il link all'informazione più dettagliata.

mic ha detto...

Eponymous flower:

Il Card. Nichols cambia tono.

http://eponymousflower.blogspot.com.es/2015/04/breaking-news-cardinal-nichols-changes.html