Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

lunedì 6 aprile 2015

Bisogna proprio dar soddisfazione a Martin Lutero?

Ringrazio di cuore il nostro lettore Marius per la condivisione del suo lavoro, che potete leggere dopo questa presentazione :  una riflessione di grande interesse nella temperie attuale, nella quale registriamo segnali sconcertanti in vista del 2017 che «vedrà luterani e cattolici festeggiare insieme la loro testimonianza del Vangelo di Gesù Cristo, centro della loro fede comune» (!?) come se la Riforma non avesse creato una frattura tuttora insanabile, tranne che per le assurde omologazioni da parte cattolica frutto della primavera postconciliare.
L'evento temuto è alle porte e Marius ci fornisce questi link [qui] - [qui].
Approfittiamo per inserire il rimando ad un precedente articolo su questo tema, che a sua volta contiene i link a diverse altre riflessioni, per chi ha interesse ad approfondire.

Avevamo programmato la pubblicazione dello scritto di Marius prima di conoscere la seguente notizia diffusa dall'ANSA. E dunque la nostra introduzione si allunga...
«A Colle Oppio una piazza per Martin Lutero. Lo ha stabilito una delibera di giunta approvata lo scorso 13 marzo… I tempi della ‘scomunica’, con la bolla Decet Romanum Pontificem emanata da Leone X, sono finiti. A deciderlo è stata la giunta capitolina, che lo scorso 13 marzo ha approvato una delibera con la quale vengono denominate nuove aree di pubblica circolazione. E tra queste, al primo punto, c’è proprio una piazza dedicata al monaco riformatore tedesco che nel XVI Secolo gettò le basi del più grande scisma che abbia mai scosso la cristianità occidentale… il luogo scelto dal Campidoglio è il Rione Monti nel Municipio I, esattamente il Parco di Colle Oppio, lungo viale Fortunato Mizzi, dove presto dovrà essere inaugurata Piazza Martin Lutero».
Ci risulta al riguardo lo stupore sarcastico di Vittorio Messori in una sua mail: «Al sindaco di Roma vorrei inviare i Tischreden, i Discorsi a tavola di fra’ Martino, vedrà tutto l’amore per Roma e la riconoscenza che l’Urbe gli deve». Per non parlare del vulnus alla Chiesa e alla civiltà occidentale.

Inoltre, altro comunicato ANSA del 22 gennaio scorso: "Cattolici e luterani possono fare molto" insieme, e una "testimonianza cristiana condivisa è particolarmente necessaria davanti alla diffidenza, alla insicurezza, alle persecuzioni e alle sofferenze sperimentate da tante persone nel mondo di oggi". Lo ha detto il Papa ricevendo in udienza la delegazione ecumenica della Chiesa Luterana di Finlandia, in occasione dell'annuale pellegrinaggio ecumenico a Roma, per celebrare la festa di sant'Enrico, patrono del Paese.

Non possiamo che prendere atto e andare avanti, soffrendo e offrendo, sgomenti per lo strano silenzio dei pastori che dovrebbero reagire, silenzio che alla fine rischia di diventare connivenza. Invitandovi a riflettere attentamente sulla piega presa dal cosiddetto "Dialogo dottrinale" e, in particolare, sul recente Documento Dal conflitto alla comunione (con i luterani). (M.G.)

È una domanda che ogni cattolico prima o poi dovrà porsi. All’erta, però! il tempo stringe.
Infatti il 5° centenario della riforma luterana si sta avvicinando a grandi passi. 
In occasione di questo storico anniversario v’è chi non sta affatto perdendo tempo: a ritmo incalzante porta avanti un ambizioso progetto affinché entro il 2017 la sospirata unità ecumenica tra cattolicesimo e protestantesimo praticamente sia cosa fatta. 
Attenzione, non si tratta di un’unità intesa come davvero si dovrebbe, cioè come un ritorno - reditus dei cristiani separati all’unico ovile della Chiesa Cattolica Apostolica Romana, dalla quale 500 anni fa essi si erano distaccati.
È piuttosto una pseudo-unità, ispirata al ritrovarsi tutti insieme appassionatamente, partendo dal desiderio di per sé lodevole di essere finalmente di nuovo in comunione, glissando però sui veri motivi per cui la divisione divenne effettiva e definitiva, fattori di fondo che a tutt’oggi non sono per nulla superati; si tende piuttosto a sottovalutarli, a porli in secondo piano per fare risaltare i sentimenti e le buone intenzioni che oggi, a bocce ferme, ci possono accomunare, come se ciò bastasse per soddisfare le esigenze intrinseche della verità.  

Questo è il motto di riferimento: “È più quel che ci unisce che quello che ci divide.” Bello slogan, di certo molto accattivante.
Ma noi cristiani possiamo essere davvero uniti soltanto sulla base della verità tutta intera, altrimenti l’unità sarà parziale ed effimera, fondata sull’umano, per cui non rifletterà per nulla la vera volontà di Gesù Cristo, che è Via, Verità e Vita. Per Lui il nostro parlare deve essere “sì, sì; no, no”, cioè dobbiamo dire “pane al pane, vino al vino”, senza cui non si avranno che mezze verità, vuoti raggiri e imposture vicendevoli ammantate da gentilezze e sorrisi, cose sempre alquanto inopportune, a maggior ragione quando c’è di mezzo Dio e la sua legge. 

Le effettive divergenze evidentemente sussistono a livello dottrinale, cioè sulla sostanza di ciò che noi siamo tenuti a credere, sull’essenza della nostra fede. Quando Lutero ruppe con la Chiesa Cattolica lo fece con libera cognizione di causa, mise nero su bianco le sue tesi, ne fece una sua ben definita dottrina alternativa che divulgò ufficialmente. Non si trattava soltanto di reazioni emotive dovute a contrasti personali o a problemi reali della Chiesa di allora. È certo buona cosa superare i conflitti cercando di comporre le emotività generate dai vecchi contrasti, ma a livello di contenuti della fede non può valere la medesima dinamica, pena scadere irrimediabilmente nella palude del compromesso. O forse qualcuno deve purtroppo ammettere di essere già incline o addirittura ormai deciso a relativizzare i dogmi della fede? Ma ciò che per sua natura è assoluto non può essere relativizzato. Attualmente si tende ad una specie di quadratura del cerchio, a trovare delle formulazioni fumose e contorte per asserire che in fondo crediamo tutti la stessa cosa, ma solo con qualche leggera nuance di trascurabile differenza. Trascurabile? Sì, ma solo agli occhi di chi aspira a tutti i costi a questo falso ecumenismo: pur di vederlo realizzato al più presto si sfuma e si sminuisce l’importanza di cose basilari, che non vengono presentate così come lo erano sempre state, cioè con la formulazione chiara, ben definita ed inequivocabile della perenne tradizione cattolica, ma in modo diluito, sfilacciato, verbosamente contorto al fine di poter sostenere con maggior comodità che è soltanto questione di sapersi intendere coi termini. 
Al proposito si consultino i due link in calce, in cui si può facilmente constatare che quanto ho sopra evocato viene affermato addirittura in veste ufficiale dalle autorità ecclesiastiche medesime.

A questo punto non posso che fare appello alla capacità di giudizio razionale di chi legge, perché se ci si fonda solo sul principio di autorità e sulla relativa fiducia nell’istituzione evidentemente la mia presente riflessione per il lettore sarebbe completamente inutile. Tuttavia, considerato che il Creatore ci ha fatti dotati di raziocinio, vediamo almeno di porci delle domande e di cercare delle risposte senza preclusioni, per sincero amore della verità.

Non tutti sanno che questa dinamica dell’unità a tutti i costi non è una novità degli ultimissimi anni, perché è da almeno mezzo secolo che ha avuto inizio in modo ufficiale, e tutti la stiamo tranquillamente subendo senza neppure rendercene conto.
Forse qualcuno ancora ignora che durante il Concilio Vaticano II i protestanti parteciparono alla fabbrica della nuova messa (quella ormai in uso e che ben conosciamo) e poi hanno ammesso la possibilità di utilizzarla, in quanto essa risponde in pieno alla loro fede riformata. 
Dunque Martin Lutero ne sarebbe soddisfatto e, se tornasse fra i vivi, l'adotterebbe. 
Qual è dunque quella cosa così importante della S.Messa (nella forma come Lutero la conobbe) che da mezzo secolo è stata ridimensionata al punto tale da soddisfare le esigenze di Lutero e dei suoi seguaci?

Ce lo dice Lutero stesso. Prima nel suo Contra Enricum Regem Angliae (Werke, t. X, sez. II ):
«Quando avremo fatto crollare la Messa, penso che avremo fatto crollare tutto il Papato. Perché è sulla Messa, come su roccia, che il Papato intero si appoggia, con le sue dottrine e diocesi, con i suoi monasteri e ministeri e collegi e altari, cioè con tutto il suo ventre».
E in seguito, nella sua predica sulla prima Domenica d'Avvento (Werke, t. XV, p. 774):
«Io sostengo che tutti i lupanari, gli omicidi, gli stupri, gli assassinii e gli adultèri messi insieme, sono meno cattivi di quell'abominio che è la Messa papista».
«Dichiariamo in primo luogo che non è mai stata nostra intenzione abolire totalmente il culto di Dio, ma soltanto purgare quello in uso di tutte le aggiunte con cui è stato insozzato: parlo di quell'abominevole Canone, che è una silloge di lacune fangose; si è fatto della Messa un sacrificio; si sono aggiunti degli offertori.
La Messa non è un sacrificio o l'azione del sacrificatore. Consideriamola come sacramento o come testamento. Chiamiamola benedizione, eucarestia, o mensa del Signore, o Cena del Signore, o memoria del Signore.
La si chiami in qualsiasi altro modo, a patto che non la si sporchi col nome di sacrificio o di azione».
Chissà se esiste un sacro antidoto che ci può risanare e riscattare dagli equivoci di mezzo secolo a questa parte e da quelli che ci attendono nei prossimi due anni?
Certo che esiste! È appunto la Santa Messa Cattolica Tradizionale di sempre, che sempre fu celebrata fino al 1969 e perfino durante il Concilio stesso, proprio quella che fu talmente di scandalo a Lutero al punto da farne un sacrilego ed assurdo paragone coi peggiori abominii. 
Per essere veramente ecumenici, non secondo strategie umane, ma ecumenici secondo il volere di Dio, noi dobbiamo pregare che gli odierni seguaci di Lutero possano anzitutto riconoscere il suo errore e di conseguenza vogliano ritornare all’autentica unità dell’unico ovile di Cristo riscoprendo che Egli continuamente si dona a noi attraverso l’azione di rinnovo incruento sull’altare del suo Sacrificio sulla Croce, che Egli offrì al Padre per liberarci da quel male che era penetrato irrimediabilmente nella vita dell’uomo a causa del peccato originale. 

Certo, la Messa non fu l’unico oggetto della contesa. Anzi i fattori scatenanti la ribellione di 500 anni fa furono altri, parte dei quali lo scorrere della storia ha già risolto da sé.
Ma il vero significato della Messa non si evolve, non è soggetto al variare del tempo. Su ciò non si può transigere. Però tocca anzitutto a noi cattolici riscoprirlo!

Sì, ri-scoprirlo, perché è innegabile che il nostro concepire la Messa, da ben 50 anni, come un “banchetto” al posto che come “il Sacrificio” ci ha separati dalle nostre radici autenticamente cattoliche avvicinandoci con mite inconsapevolezza alla succitata irosa concezione luterana. Tra l’avvicinamento e l’assimilazione il passo è breve e, senza una seria presa di coscienza, per il 2017 il dado è tratto. 

Ma chi ha ancora un briciolo di coscienza cattolica non può non desiderare che finalmente sia ripareggiata la verità. Per il bene non solo nostro, ma evidentemente di tutti, anche dei separati! Affinché pure i nostri fratelli protestanti possano ritrovare le loro antiche radici salvifiche, dobbiamo noi per primi dar loro il buon esempio, riscoprendo la vera eredità che Cristo ci ha consegnato intatta attraverso la Tradizione ininterrotta della Chiesa e che, dopo una battuta d’arresto di qualche decennio, grazie alla legge universale per la Chiesa sancita da Benedetto XVI con il suo Summorum Pontificum, dal 2007 è ridiventata patrimonio fruibile per ogni cattolico di buona volontà: la S.Messa di sempre.
Marius

44 commenti:

mic ha detto...

Grazie Marius. Semplicemente autenticamente fedele.
Infatti Tradizionale = fedele! :)

RAOUL DE GERRX ha detto...

"… lo strano silenzio dei pastori che dovrebbero reagire, silenzio che alla fine rischia di diventare connivenza"…

Dans le village du Portugal où je vis, à 40 km de Fátima, le curé de la paroisse a fait récemment imprimer, à l'occasion de je ne sais quelle "Journée de l'œcuménisme" (ici, il y a tous les jours des journées de ceci ou de cela, la propagande mondialiste est bien organisée, même dans les coins les plus reculés du pays), une affiche appelant catholiques et baptistes à célébrer leur unité… "Unidos numa mesma fé"…
Catholiques et baptistes partageant déjà la même foi… C'est pas beau, ça ?
Voilà qui devrait plaire à notre Imbroglio 1er et à son copain Scalfari !

Franco ha detto...

Dunque il sindaco di Roma, quello che il papa ha abbracciato tanto calorosamente, è MARIN LUTERO; meno male che la piazza con il nome dell'eresiarca sarà a Colle OPPIO, nome che sa di addormentamento e sballo da droga. Ven da dire che la profezia della Emmerick non solo si sta rivelando esatta, ma anche suscettibile di doveroso ampliamento: Roma perderà la fede... e anche la trebisonda. Oltretutto Marino-Martino, amico e scrittore a quattro mani con Martini, quello che la Chiesa è in ritardo di due secoli ( o forse di cinque, partendo dal 1517 ), dimentica che la Roma che attira i turisti, a parte il Colosseo e altri resti più o meno smozzicati degli edifici imperiali, è la Roma della grande arte di committenza papale e cardinalizia, da Raffaello a Michelangelo a Caravaggio, e la Roma barocca della Controriforma, tesa a esaltare il potere papale e l'unicità-universalità della Chiesa Una, Santa, Cattolica e Apostolica... e Romana.
Io tuttora ho molte remore a comunicare a parenti e amici le mie riserve su questo papa, che piace tanto e che dice molte cose evangeliche e commoventi. Però trovo che di fatto da due anni i modernisti più o meno soft, più o meno virulenti, di sentono completamente "sdoganati" e si danno a fatti e discorsi che con Benedetto XVI si concedevano, ma di straforo e abbastanza sottotraccia.
Ritengo che la volontà di trattenere e castigare dei pastori dipenda dalla loro adesione interiormente certa alla dottrina; da qui la forza di resistere agli attacchi massmediatici che vengono o verrebbero sferrati in risposta a ogni provvedimento disciplinare serio. Evidentemente questa adesione certa e pacificante manca, tranne che in vescovi come mons. Luigi Negri, che tempo fa scrisse una lettera pastorale durissima dopo il passaggio di un parroco al Protestantesimo.
Sono stati colpiti i Francescani dell'Immacolata, ma non sacerdoti come don Giorgio de' Capitani il quale ( controllare sul suo blog ) pubblica in occasione della Pasqua di Risurrezione frasi di questo calibro: "La Chiesa si è inventata la confessione per purificarsi di quei peccati che mettono a rischio la sua STRUTTURA MOSTRUOSA."
"La fede della Chiesa è CADAVERICA, nel
senso che adora un Cristo storico che è morto
per sempre.""Non ho sentito in questi giorni un papa o un vescovo parlare di quel Cristo della fede che è stato umiliato e tradito da una Chiesa, a cui interessa solo difendersi e protestare solo perchè i Cristiani vengono ammazzati, quando da secoli LA CHIESA HA UCCISO L'UOMO e la sua libertà vitale".
Questo sacerdote rappresenta un caso estremo, ma è sintomatico che il provvedimento più grave che è stato preso contro di lui è consistito nel trasferimento per raggiunti limiti di età come residente in altra parrocchia.

Luisa ha detto...

Segnalo una riflessione notturna del Mastino, riguarda anche la piazza Martin Lutero, e leggete quel che dice sulla prossima enciclica ecologista e da chi è scritta:

http://www.papalepapale.com/develop/questo-venerdi-santo-non-finira-a-pasqua-agonia-e-catarsi-della-chiesa-di-qui-al-2017/

Mazzarino ha detto...

Non fidatevi di Koch e di Muller. Sono i maggiori azionisti dell'azienda che distribuisce ai cattolici di tutto il mondo i cappellini rossi con su scritto JO CONDOR. Ci siamo, come previsto fin dal 2009, la Chiesa Cattolica, in catene dal CVII, finalmente potrà prostrarsi in ginocchio, in una camera d'albergo di Stoccolma pagata da Kasper, di fronte al tedesco Maiale di Sassonia. Tutto sommato era meglio il Vitello. Almeno era d'oro.

Angelo ha detto...

Il Mastino fa il doppio gioco. E' intelligente e sa tenere i piedi in sette staffe. Farà carriera, in questo paese del piffero.

bernardino ha detto...

Si stà camminando a passi da giganti verso quella chiesa mondialista che non è più la Chiesa Cattolica.
Si stà attualizzando la profezia della Beata Emmerich; infatti anche il sindaco di Roma stà per dare a Roma una piazza intitolata a Lutero ""al grande scisma""
e sembra che chi dovrebbe gridare dai tetti, invece ci va a braccetto.
Questo è l'ecumenismo voluto da G.XXIII e compagni. I grandi Papi si stanno rivoltando dentro le bare.
La grande moschea c'è già, dunque il falso ecumenismo è attuato..
A quando una grande manifestazione dentro la basilica vaticana? nel 2017?
Invece di celebrare il bicentenario di Fatima, si celebra il quinto centenario di Lutero che voleva abolire la Messa ed il Papato.
Ma tutto questo ci ha pensato il concilio vat.II.
Oggi ne vediamo tutte le conseguenze - tutti insieme appassionatamente.

mic ha detto...

Ho letto l'articolo e anche i commenti e mi chiedo dov'è la coerenza di lettori in altri contesti (persino isolani) 'papisti' ad oltranza, che bacchettano me che sottolineo da due anni queste stesse cose (ed altre di non minore gravità) commentandole sulla base del Magistero perenne. E qui esaltano il Mastino, il quale tira fuori un 'pezzo' mirabile di reazione sana, ma certo non diverso negli intenti di affermazione della verità.

mic ha detto...

... ma lasciamo correre. E' un pensiero che potevo risparmiarmi di esternare, nella gioia della Pasqua.
Ma è la mia umanità che vien fuori e che chiedo al Signore di tenere a bada se è orgoglio o vanità ferita, concedendomi la grazia di trasformarla secondo la Sua volontà, "indurendo il volto" - ché è questo che serve ora - libera da ogni meschineria, mia e altrui.

Anonimo ha detto...

[...]
Molti offrono le loro sofferenze perché il papa e i vescovi diventino virili e indomiti difensori dei cristiani perseguitati e della verità, così come pregarono e offrirono per il Sinodo di ottobre (ottenendo la sconfitta, almeno momentanea, di Kasper e compagni).

Anche questi sono i miracoli della preghiera. Occorre però anche dire pane al pane e vino al vino.

Del resto papa Bergoglio, dall’inizio del suo pontificato, chiede proprio preghiere e “parresia”, cioè il parlar chiaro.

Bisogna parlar chiaro ai pastori, memori delle parole di santa Caterina da Siena a certi pavidi ecclesiastici: “Aprite gli occhi e guardate la perversità della morte che è venuta nel mondo e singularmente nel corpo della Santa Chiesa. Ohimé, scoppi lo cuore e l’anima vostra a vedere tante offese a Dio!…Ahimé, basta tacere! Gridate con centomila lingue. Vedo che, per lo tacere, il mondo è guasto, la Sposa di Cristo è impallidita!”.

E’ appunto con la preghiera e la “parresia”, che si può aiutare papa Francesco nel suo ministero.

LA CORTE DEI SILENZI

Invece non lo aiuta, anzi lo induce a “silenzi complici”, quella corte che sempre e comunque lo esalta, lo acclama, lo incensa quasi replicando la gag di Ettore Petrolini nei panni di Nerone, adulato “a prescindere”.

Un giorno Bergoglio disse che “la corte è la lebbra del papato”. E’ vero. Anche del suo papato. Lui stesso, in una intervista, disse che la “francescomania” è da lui percepita come un’aggressione.

La papolatria è spesso una maschera dietro cui ci si mette comodamente al caldo. E a volte mitizzare il papa è anche un modo per non prendere sul serio ciò che lui dice.

Pure nelle scorse settimane si sono visti certi responsabili di realtà ecclesiali pesantemente corretti dal papa, che hanno eluso le sue parole tramite l’esaltazione della persona di Bergoglio come fosse un’apparizione celeste.

Ora davanti al “mea culpa” papale del venerdì santo è prevedibile che la macchina dell’incenso voglia neutralizzare la portata di quell’ammissione.

Invece occorre capire cosa il Papa concretamente propone alle istituzioni internazionali e al mondo per mettere fine al “silenzio complice”. E cosa farà lui.

[...]
Del resto al di là dei gruppi terroristi c’è un problema islamico generale e bisogna esigere – a chiare parole e con iniziative serie – la fine delle persecuzioni e delle discriminazioni contro i cristiani in tutti gli stati musulmani.

Si capisce che il papa creda nel dialogo come la via per ottenere una certa reciprocità. E’ giusto. Ma era proprio necessario, mentre in Iraq si perpetravano massacri di cristiani che rifiutavano di farsi musulmani, recarsi nella moschea di Istanbul per fare addirittura un atto di adorazione rivolto alla Mecca?

E non si citi a sproposito la visita in moschea di Benedetto XVI che non ha mai fatto un gesto simile di adorazione e che comunque aveva parlato molto chiaro a Ratisbona.

Poi è arrivata pure la gaffe sul “pugno” dopo la strage di Parigi, che è stata usata da certi ultras islamici.

UNA SVOLTA

Ma ora, dopo il mea culpa di venerdì, ci aspettiamo una svolta. Ci aspettiamo che – affacciato a quella finestra – papa Bergoglio, con tutto il prestigio di cui gode sui media, svegli tutti i potenti della terra, mobiliti la sua diplomazia, che faccia sentire a tutti il grido di dolore dei cristiani perseguitati, che indica preghiere continue di tutta la Chiesa, che lanci una grande iniziativa umanitaria per i cristiani perseguitati.

Se lo farà saremo tutti con lui a dire basta col “silenzio complice”.
Antonio Socci

http://www.antoniosocci.com/il-mea-culpa-del-papa-sul-silenzio-complice/

Rafminimi ha detto...

MARIN LUTERO.
Che già era MARIN Aborto (non solo sostenuti, ma anche operati con le sue mani)e MARIN Espianto d'organi (Idem con patate); MARIN Eutanasia etc.
E l'elenco sarebbe lungo. Motivo in più, per chi non vive a Roma, per non andarci. E sofferenza in più, per chi, come la nostra gentile padrona di casa, ohilei, ci vive.

mic ha detto...

E l'elenco sarebbe lungo. Motivo in più, per chi non vive a Roma, per non andarci. E sofferenza in più, per chi, come la nostra gentile padrona di casa, ohilei, ci vive.

Sofferenza in più perché il Colle Oppio (a un passo dal Colosseo dove sono morti tanti martiri e dal Laterano, Sede dell'Antichissimo Patriarchio) è un bellissimo e vasto giardino pubblico, che sorge in gran parte sulla Domus Aurea di Nerone, che per me è familiare perché è uno dei luoghi più frequentati dei miei giochi di bambina e di quelli dei miei figli...

mic ha detto...

Qui a Roma in particolare è netta la sensazione che i luoghi più sacri della cristianità sono occupati dai nuovi barbari...

lister ha detto...

@ Mic
"[...] mi chiedo dov'è la coerenza di lettori in altri contesti (persino isolani) 'papisti' ad oltranza, che bacchettano me che sottolineo da due anni queste stesse cose (ed altre di non minore gravità) commentandole sulla base del Magistero perenne [...]"

La differenza, Mic, sta nel fatto che il novello Giano -da gran para...o- ha la capacità, non vergognandosene, di schiaffeggiare la guancia che ha appena baciato e di baciare l'altra guancia che ha appena schiaffeggiato. Così il lettore occasionale non può o non vuole ricordare ciò che è stato scritto poco prima ed applaude all'uscita del momento: sia esso pro o contro le... papate. Ma guai a contraddirlo: maleducato com'è, ti offende.

Tu no. Tu sei sempre coerente con la tua linea, con la Verità e per questo ti apprezziamo e ti ringraziamo. :)

A. ha detto...

E l'elenco sarebbe lungo. Motivo in più, per chi non vive a Roma, per non andarci. E sofferenza in più, per chi, come la nostra gentile padrona di casa, ohilei, ci vive.

Sofferenza in più perché il Colle Oppio (a un passo dal Colosseo dove sono morti tanti martiri e dal Laterano, Sede dell'Antichissimo Patriarchio) è un bellissimo e vasto giardino pubblico, che sorge in gran parte sulla Domus Aurea di Nerone, che per me è familiare perché è uno dei luoghi più frequentati dei miei giochi di bambina e di quelli dei miei figli.
Ed è anche il luogo dove La FSSPX celebrò la sua Messa giubilare nel corso dell'Anno Santo del 2000. Infatti, fummo autorizzati ad entrare in forma pellegrinante nelle basiliche (ricordo il "LAUDA SION" cantato lungo via Merulana, con alcune persone che si associavano al canto, e molte altre che si domandavano : "Ma questa *manifestazione* ci la sta facendo"? Al che, un vecchio frate si chiese:"Ma fino ad oggi, quale tipo di anno santo hanno visto"?!?) ma non di celebrare in una Chiesa. Del resto, per 6mila persone, si doveva celebrare appunto solo in una chiesa davvero grande.

mic ha detto...

C'è da dire che Socci si è sentito toccato dalle parole del papa
per le decapitazioni e sgozzamenti di 144 giovani cristiani inermi, il giovedì santo, in Kenya, da parte di un commando islamista, che ha provocato quello che lui chiama il significativo “mea culpa” dello scorso venerdì santo.

"... Il papa ha infatti letto questa bella preghiera: “nel Tuo viso schiaffeggiato vediamo il nostro peccato, in Te vediamo i nostri fratelli perseguitati, decapitati e crocifissi per la loro fede in Te, sotto i nostri occhi e spesso con il nostro silenzio complice”.

E poi torna alla realtà e dice:
...
"Il “silenzio complice” davanti al macello dei cristiani, la reticenza davanti ai loro carnefici (oggi perlopiù musulmani e comunisti), la sudditanza di fronte ai poteri mondani che vogliono sottomettere la Chiesa, tutto questo ricorda il rinnegamento di Pietro.
Ma ora anche papa Bergoglio farà come Pietro?
Ci sarà un cambiamento vero e concreto?....

Anonimo ha detto...

Perchè stupirsi? Abbiamo una Chiesa Cattolica che di fronte allo scempio della sistematica eliminazione dei cristiani, oramai quasi totalmente compiuta, dall'intero Medio Oriente riesce a pronunciare solo qualche ambiguo e frettoloso discorsetto di circostanza andando poi a braccetto senza problemi con i mandanti e sorvolando sugli esecutori. Figuriamoci se la medesima Chiesa, quella del Dio che non è cattolico, benedetta congiuntamente da Papa Bergoglio e dal Cardinal Scalfari non è in perfetta, gaudente e consapevole sintonia con questa iniziativa.
Come si dice: siamo solo all'inzio.
Miles

mic ha detto...

Non conoscevo quanto dice A.
Se avessi conosciuto allora la FFSPX quella celebrazione non me la sarei persa.

bernardino ha detto...

@ Antonio Socci:

SE SON ROSE FIORIRANNO.

STAREMO A VEDERE.

NOI NEL FRATTEMPO PREGHIAMO E ABBIAMO FEDE E SPERANZE NEL DIVINO. SE L'ONNIPOTENTE HA DECISO, SENTIREMO E VEDREMO UN NUOVO INIZIO.

A CRISTO NULLA E' IMPOSSIBILE; INFATTI DISSE AI SUOI ANDATE IN TUTTO IL MONDO E PREDICATE IL MIO VANGELO E CONVERTITE NEL MIO NOME - CHI VI SEGUIRA' SARA' SALVATO.

LA NOSTRA FEDE IN CRISTO E' INCROLLABILE.

Mazzarino ha detto...

Per l'anonimo delle 10.53 o ancor meglio per Socci:
nostro silenzio colpevole o Nostro silenzio colpevole?
Me lo sono chiesto tutto il Sabato Santo. Poi ho concluso che per Bergoglio puà essere molto importante, ma per la Chiesa Cattolica è comunque irrilevante. Quel naso da clown, quei vescovi sculettanti, quei balli in Piazza San Pietro, quelle superficiali pubbliche piazzate, quell'arringare la folla brasiliana aizzandola come rockstar heavy metal, quella preghiera nei giardini vaticani e soprattutto quella rivolto alla Mecca... sono segni indelebili impressi per sempre sul suo volto di vdr. In tutto questo tempo in cui si è sempre levato l'urlo dei martiri cristiani d'Africa ed Oriente ha obbedito ad Obama col "silenzio" e la copertura di grasse risate. Capisce solo dopo due anni che cosa significa essere Papa? Dopo due anni di recitazione e teatro! Occorrevano centinaia di cattolici sgozzati perché i suoi occhi cominciassero a rivelare il peso di una seppur lieve preoccupazione? Caro Socci, questo non basta renderlo Papa ora per allora, dovresti saperlo. Game over. E' proprio il caso di dire che, nostro o Nostro, il gioco è finito. Tutti a casa! Le periferie esistenziali della Patagonia hanno urgente bisogno di un vescovo. Cercheremo di far finta che tutto sia stato un brutto sogno. Il Papa vero c'è sempre stato. Tanto vale, a questo punto, ufficializzarne l'interim ancora per qualche anno. Ovviamente niente più sinodo, fumisterie conciliari, Lutero, ed eresie varie. Così la ricostruzione potrebbe risparmiarsi almeno le fondamenta. Che il vescovificato Bergogliano sia concluso lo hanno ormai capito tutti. A questo punto sarebbe meglio concludere anche il "musical" prima del Sinodo! La Chiesa Cattolica in agonia ed i suoi nuovi martiri non si meritano le immagini e neppure il ricordo di quest'operetta recitata in S.Pietro. Caro Socci: realtà non sentimento. Non eri un ciellino?

bernardino ha detto...

Cara Mic. Sabato notte ho partecipato e servito la liturgia e la S.Messa di Resurrezione (la Madre di tutte le Veglie) nella San Pio X a Vigne.
Ti giuro sono ritornato come ai miei vent'anni, quando servivo la Veglia Pasquale prima degli anni 70 - Lo spirito sale al cielo; è meraviglioso dalla benedizione del fuoco al canto del Gloria.
B. XVI ci ha ridonato col S.P. una delle più belle della Chiesa cattolica, la S.Messa in latino, che è la base centrale di tutta la Dottrina Cattolica.

Angelo ha detto...


Lungo l’intero giorno,
lungo l’intera via che porta a questo mondo
e cancella ogni via che porti a questo mondo,
lungo la dura tenda
di pioggia e lacerazione
di caos e di ragione,
lungo i due fili della duplice lama
di intenzioni e di esitazioni
come te, come te, signore,
noi siamo consegnati a quella morte
che con più denti dell’amore morde
e separa la rosa
dal bacio e dalla fiamma e dalle stelle le nevi
e l’emozione dall’intellezione
e il mondo ricompone
ma atrocemente, ma come attraverso il fuoco,
per chi, Despota puro, dal puro Nome sarà salvato
e dal sepolto Sole e
dal tremendo
Dono.
C. Campo, "Diario Bizantino"

mic ha detto...

Niente più fumisterie conciliari, bisognerebbe dirlo anche al papa emerito.

Silvano M. ha detto...

Benedetto, abbiamo sbagliato, ti chiediamo scusa, quando tu ci chiedevi di pregare per non indietreggiare davanti ai lupi..., non ti abbiamo preso sul serio, pensavamo ad una delle esagerazioni paoline,ma ora l'abbiamo capito. Adesso però ritorna

Rr ha detto...

Le parole del Venerdì Santo, dell' Angelus di ieri...parole LETTE, SCRITTE da altri, con ben altro italiano e stile. Parole per altro generiche, mai che si nomino con nomi e cognomi i colpevoli, nomi e cognomi che basta leggere un qualsiasi articolo ben fatto di un giornale non allineato e si trovano, ammesso che la Segreteria di Stat non sappia niente( a proposito esiste ancora un Ssegretario di Stato ?).
I dante causa gli han suggerito di LEGGERE, niente uscite a braccio, per il momento.
Quelle se le deve riservare ad un futuro prossimo,
quando, passata l' attenzione mediatica per la Pasqua, bisognerà pure rivitalizzare un po' d' interesse intorno a se', ormai molto scemato.
Ehi il momento, l' atmosfera ora è strana, come sospesa, poco leggibile, sembra quasi che si siano accorti d aver tirato troppo la corda e preferiscano l' understatement...
Bisogna stare ancora più con gli occhi aperti, fidarsi poco di tutti. Unica, piena fiducia, solo in Nostro Signore. Che le cose le ha dette chiare, si si, no no. E non c' è bisogno di grandi esegesi, in realta'.

Rr

Rr ha detto...

La cosa divertente e paradossale è che fra due anni, a parte i cattolici da CVII, non ci sarà nessun altro a festeggiare, che' di luterani ed altri protestanti ormai non se ne vedono più.
Rr

Anonimo ha detto...

Purtroppo non è stato un brutto sogno, di solito i sogni svaniscono all'alba, invece qui, quando riapri gli occhi, rivedi sempre lo stesso incubo, io penso sarebbe meglio, invece di fare pulci a specchietto a Papa Benedetto, di rendergli grazie eternamente per aver ridato libertà di celebrazione ad un rito peraltro mai abolito da nessun papa, non stiamo a sottilizzare sullo spessore dei fumi da Oppio ed oppio, Ratzinger di più onestamente non avrebbe potuto fare, visto come lo avversavano, anche dalle lande desolate della Tierra del fuego lo prendevano a sputazzi e se ne infischiavano bellamente delle sue direttive, sperare che torni non penso sia possibile, pregare perché tutto sia compiuto in fretta sì. Una notizia a corollario : il nunzio in USA ha chiesto il permesso alle autorità per la costruzione di una barriera anti attentati intorno alla nunziature, alta 1,80 mt. per proteggere il vdr durante la prossima visita in USA, la mia domanda da scemo perso, ma ancora ragionante, quando BXVI si recò in USA, pendeva all'ONU, su di lui, una richiesta di incriminazione per crimini contro l'umanità riguardo ai casi di pedofilia, le probabilità di attentati erano uguali, ma a nessuna fulgida mente clericale passò mai per la testa di chiedere una cosa del genere, delle 2 una, o speravano in un bravo cecchino a Ground Zero o a BXVI non gliene fregava un accidente di essere protetto, tanto che ha sempre rifiutato il giubbotto antiproiettile......forse che la incolumità del vdr è più preziosa???'L'audience è in netto calo, urge inventarsi qualcos'altro, il tempo scorre inesorabilmente e non giocherà a loro favore per sempre. Lupus et Agnus.

Silente ha detto...

Occorre sempre ricordare che l' appeasement nei confronti degli eretici, la rinuncia alla loro condanna e alla loro conversione hanno una precisa origine: il concilio vaticano secondo, in particolare il combinato disposto della Lumen Gentium (quella dell'abominevole "Subsistit in) e di "Unitatis Redintegratio", dove si sostiene che anche eretici e scismatici appartengono "alla Chiesa di Cristo" e che quindi questa non è più solo la Chiesa Apostolica Romana, come insegna la Dottrina di sempre.
Lo ricorda molto bene il professor Paolo Pasqualucci, nel suo testo Unam Sanctam, laddove scrive:
"...per il Concilio, ciò che sussiste nella Chiesa Cattolica e (in modo imperfetto) nelle Chiese e nelle comunità degli Acattolici è proprio la Chiesa di Cristo, quella del Simbolo. Quest'idea non è forse alla radice dell'ecumenismo attuale, che, proprio per questo, non vuol convertire più nessuno? Se anche "gli altri", gli Acattolici, appartengono comunque alla Chiesa di Cristo, nonostante le loro "carenze", che bisogno c'è di convertirli?" (Paolo Pasqualucci, Unam Sanctam, Solfanelli, Chieti 2013, pag. 150).

Silente

Rr ha detto...

Ma il Nunzio in USA non era quello che aveva fatto le bucce in Vaticano ai giardinieri e poi si offese che Benedetto lo avrà promosso a Washington, sec.lui rimuovendolo? Quello che aveva un problemuccio di eredità col fratello, anche lui monsignore? Perché costuire muri - han tutti imparato da Israele ?- costa. E poi, l' FBI, la CIA, l' NSA, la Guardoa nazionale e l'esercito USA non sono più in grado di proteggere l' incolumità di un Capo di Stato straniero in visita ? O sperano tanto nel kamikaze Muslim che si fa saltare abbracciando il VdR, Allah Akbar?

Rr

Angelo ha detto...

Silente: ora basta con la piaggeria.
Mic: puoi confermare quella notizia? Ne va della nostra salvezza, oltre che di quella del mons. Sua carità Rev. P. David Pagliarani.

mic ha detto...

Semplicemente per mostrare a Silente - che lo chiedeva, incuriosito - il perché non pubblico Angelo, il più assiduo dei commentatori, ma di gran lunga il più provocatorio. ;)

Mazzarino ha detto...

Concordo. Niente più fumisterie conciliari, SOPRATTUTTO al Papa che, nessuno sa il perché, molti chiamano emerito.

Anonimo ha detto...

Lo ha detto il Papa ricevendo in udienza la delegazione ecumenica della Chiesa Luterana di Finlandia,
Proprio coloro con i quali la Chiesa Ortodossa ha rotto le relazioni non strettamente socio-umanitarie, causa le loro scelte pro-gay e pro-"ordinazioni" femminili.

Luís Luiz ha detto...

Bergoglio sarà ucciso dai suoi amici. Non perderanno questa occasione per creare un super martire del NWO e portare un colpo mortale contro la Chiesa, se la Chiesa fosse mortale. L'assassino sarà probabilmente musulmano, ma non si può escludere un tradizionalista cattolico.

tralcio ha detto...

Profezie di Caterina Emmerick (tra il 1820 e il 1823). Quando si dice preveggenza... Ebbene sì, la Chiesa è "indietro 200 anni"... o quasi, visto che sta succedendo quello che una suora vide 195 anni fa.

Rileggetevele una per una...

"Vidi anche il rapporto tra i due papi... Vidi quanto sarebbero state nefaste le conseguenze di questa falsa chiesa. L’ho veduta aumentare di dimensioni; eretici di ogni tipo venivano nella città [di Roma]. Il clero locale diventava tiepido, e vidi una grande oscurità... Allora la visione sembrò estendersi da ogni parte. Intere comunità cattoliche erano oppresse, assediate, confinate e private della loro libertà. Vidi molte chiese che venivano chiuse, dappertutto grandi sofferenze, guerre e spargimento di sangue. Una plebaglia selvaggia e ignorante si dava ad azioni violente. Ma tutto ciò non durò a lungo".

"Vidi ancora una volta che la Chiesa di Pietro era minata da un piano elaborato dalla setta segreta, mentre le bufere la stavano danneggiando. Ma vidi anche che l’aiuto sarebbe arrivato quando le afflizioni avrebbero raggiunto il loro culmine. Vidi di nuovo la Beata Vergine ascendere sulla Chiesa e stendere il suo manto su di essa. Vidi un Papa che era mite e al tempo stesso molto fermo... Vidi un grande rinnovamento e la Chiesa che si librava in alto nel cielo".

"Vidi una strana chiesa che veniva costruita contro ogni regola... Non c’erano angeli a vigilare sulle operazioni di costruzione. In quella chiesa non c’era niente che venisse dall’alto... C’erano solo divisioni e caos. Si tratta probabilmente di una chiesa di umana creazione, che segue l’ultima moda, così come la nuova chiesa eterodossa di Roma, che sembra dello stesso tipo...".

tralcio ha detto...

... segue
"Ho visto di nuovo la strana grande chiesa che veniva costruita là [a Roma]. Non c’era niente di santo in essa. Ho visto questo proprio come ho visto un movimento guidato da ecclesiastici a cui contribuivano angeli, santi ed altri cristiani. Ma là [nella strana chiesa] tutto il lavoro veniva fatto meccanicamente. Tutto veniva fatto secondo la ragione umana... Ho visto ogni genere di persone, cose, dottrine ed opinioni.

C’era qualcosa di orgoglioso, presuntuoso e violento in tutto ciò, ed essi sembravano avere molto successo. Io non vedevo un solo angelo o un santo che aiutasse nel lavoro". Allora venne il Salvatore in persona vestito con l’abito sacerdotale...

"Vedo altri martiri, non ora ma in futuro...

Vidi le sette segrete minare spietatamente la grande Chiesa. Vicino ad esse vidi una bestia orribile che saliva dal mare...

In tutto il mondo le persone buone e devote, e specialmente il clero, erano vessate, oppresse e messe in prigione. Ebbi la sensazione che sarebbero diventate martiri un giorno.

"Vidi la Chiesa di San Pietro: era stata distrutta ad eccezione del Santuario e dell’Altare principale. San Michele venne giù nella chiesa, vestito della sua armatura, e fece una pausa, minacciando con la spada un certo numero di indegni pastori che volevano entrare".

"Vidi cose deplorevoli: stavano giocando d’azzardo, bevendo e parlando in chiesa; stavano anche corteggiando le donne. Ogni sorta di abomini venivano perpetrati là. I sacerdoti permettevano tutto e dicevano la Messa con molta irriverenza. Vidi che pochi di loro erano ancora pii, e solo pochi avevano una sana visione delle cose. Vidi anche degli ebrei che si trovavano sotto il portico della chiesa".

La dottrina protestante e quella dei greci scismatici devono diffondersi dappertutto. Ora vedo che in questo luogo la Chiesa viene minata in maniera così astuta che rimangono a mala pena un centinaio di sacerdoti che non siano stati ingannati.

Tutti loro lavorano alla distruzione, persino il clero. Si avvicina una grande devastazione".

"Quando vidi la Chiesa di San Pietro in rovina, e il modo in cui tanti membri del clero erano essi stessi impegnati in quest’opera di distruzione - nessuno di loro desiderava farlo apertamente davanti agli altri -, ero talmente dispiaciuta che chiamai Gesù con tutta la mia forza, implorando la Sua misericordia.

Allora vidi davanti a me lo Sposo Celeste ed Egli mi parlò per lungo tempo... Egli disse, fra le altre cose, che questo trasferimento della Chiesa da un luogo ad un altro significava che essa sarebbe sembrata in completo declino. Ma sarebbe risorta. Anche se rimanesse un solo cattolico, la Chiesa vincerebbe di nuovo

perché non si fonda sui consigli e sull’intelligenza umani".

Poi vidi che tutto ciò che riguardava il Protestantesimo stava prendendo gradualmente il sopravvento e la religione cattolica stava precipitando in una completa decadenza. La maggior parte dei sacerdoti erano attratti dalle dottrine seducenti ma false di giovani insegnanti, e tutti loro contribuivano all’opera di distruzione.

tralcio ha detto...

... e termino

In quei giorni, la Fede cadrà molto in basso, e sarà preservata solo in alcuni posti, in poche case e in poche famiglie che Dio ha protetto dai disastri e dalle guerre".

"Vedo molti ecclesiastici che sono stati scomunicati e che non sembrano curarsene, e tantomeno sembrano averne coscienza. Eppure, essi vengono scomunicati quando cooperano (sic) con imprese, entrano in associazioni e abbracciano opinioni su cui è stato lanciato un anatema.

Era come se la gente si stesse dividendo in due fazioni".

"Vidi che molti pastori si erano fatti coinvolgere in idee che erano pericolose per la Chiesa. Stavano costruendo una Chiesa grande, strana, e stravagante. Tutti dovevano essere ammessi in essa per essere uniti ed avere uguali diritti: evangelici, cattolici e sette di ogni denominazione.

Così doveva essere la nuova Chiesa... Ma Dio aveva altri progetti".

"Nel centro dell’inferno ho visto un abisso buio e dall’aspetto orribile e dentro di esso era stato gettato Lucifero, dopo essere stato assicurato saldamente a delle catene…Dio stesso aveva decretato questo; e mi è stato anche detto, se ricordo bene, che egli verrà liberato per un certo periodo cinquanta o sessanta anni prima dell’anno di Cristo 2000.

"Gli ebrei ritorneranno in Palestina e diverranno cristiani verso la fine del mondo."

Rr ha detto...

Oggi pomeriggio ho scritto che di luterani e protestanti in genere ce ne saranno ben pochi tra due anni.
Ora ho letto che il Caucus delle chiese nere d' America, circa 16000 congregazioni rappresentanti 16 milioni (MILIONI) di Ameriacni neri, ha tagliato ogni rapporto con la confessione Presbiteriana americana a causa delle decisioni prese riguardo gli omosessuali, ammessi ad essere pastori, ed al matrimonio, non più definito come l' unione tra un uomo ed una donna, ma come l' unione tra due persone.
Rr

Luisa ha detto...

Rosa, ieri uno storico delle religioni ha detto, ciffre in mano, che la religione che cresce di più nel mondo è il pentecostalismo.

Paolo Pasqualucci ha detto...

QUALCHE CITAZIONE DA LUTERO, CHE SI SPERA UTILE AGLI SMEMORATI E FEDIFRAGHI (1)

1. SUL "SOLA FIDES", CHE BASTA PER SALVARCI L'ANIMA (dall'opuscolo: "Della liberta' del Cristiano")

1.1 "Percio' e' chiaro che l'anima ha bisogno, per vivere e giustificarsi, della sola parola di Dio, e che e' giustificata per mezzo della sola fede senza alcuna opera".
1.2 "E' una dignita' altissima e unica, una forza vera e onnipotente dello spirito, non trovare nulla tanto buono o cosi' cattivo che non cooperi con me al bene, purche' io abbia fede. Null'altro, tuttavia, mi occorre per salvarmi, bastando che la sola fede eserciti la forza e il potere della sua liberta'. Non siamo solo dei re totalmente liberi, ma anche sacerdoti per sempre, e cio' e' molto superiore al potere regale, perche in questa funzione siamo degni di presentarci davanti a Dio, di pregare per gli altri e di di insegnarci vicendevolmente le cose divine".
1.3 "La fede, poi, nasce e si conserva se si predica il motivo per cui Cristo e' venuto, che cosa ha portato e donato, e per quale uso e vantaggio essa sia da accettare. Cio' avverra' se si insegna chiaramente la liberta' cristiana che abbiamo ricevuto da Lui, e per quale motivo tutti noi cristiani siamo re e sacerdoti, il che ci rende signori di tutte le cose e ci da' la fiducia che qualunque cosa facciamo e' gradita a Dio".
1.4 "A chi non ha fede, nessuna opera buona serve per giustificarsi e salvarsi, e, all'opposto, nessuna cattiva opera rende cattivo o dannato l'uomo: solo l'incredulita' rende la persona, e quindi le sue opere, cattive e dannate".

2. SULLA S. MESSA (dall'opuscolo: "Messa in volgare e ordine del servizio divino").

2.1 "...molte lamentele e recriminazioni si fanno sentire su certe forme delle nuove messe, perche' ciascuno fa quello che gli piace".
2.2 "Infatti non voglio in nessun modo togliere la lingua latina dal culto, perche' a me interessa di fare tutto per la gioventu'. E se lo potessi, e la lingua greca e quella ebraica ci fossero familiari come il latino, e se possedessero una musica e un canto belli come il latino, si dovrebbe una domenica dopo l'altra tenere la messa, cantare e leggere in tutte e quattro le lingue: tedesco, latino, greco ed ebraico.".
2.2 "Poiche' la parte piu' importante e piu' elevata di tutto il servizio divino e' la predicazione e l'insegnamento della parola di Dio, precediamo nel modo seguente con la predicazione e la lettura...".
2.3 "Lasciamo ancora sussistere gli indumenti per la messa, l'altare, le candele, finche' seguiamo quest'uso o preferiamo cambiarlo. Ma se qualcuno in questo vuole procedere diversamente, lo lasciamo fare. Pero' nella vera messa, fra veri cristiani, l'altare non dovrebbe rimanere com'e' e il sacerdote dovrebbe volgersi sempre verso il popolo, come, senza dubbio, ha fatto Cristo durante la Cena. Ma attendiamo che il tempo sia maturo per cio'...".

rr ha detto...

Oh, Luisa,
lo so che il pentecostalismo cresce a migliaia e migliaia soprattutto nelle periferie esistenziali tanto attratte dai dollàri dei perfidi Yankees, ma credo che Lutero si rivolti nella tomba e nel sacello di fuco in cui brucia all'Inferno) ogni volta che li sente nominare.
RR

Paolo Pasqualucci ha detto...

QUALCHE ALTRA CITAZIONE DA LUTERO (1483-1546) ETC. (2)

3. SULLA SANTA COMUNIONE

3.1 "La cosa significata, ossia l'effetto di questo sacramento e' la comunione dei santi [...] Percio'ricevere questo sacramento nel pane e nel vino non e' altro che ricevere un segno certo di questa comunione e incorporazione con Cristo e tutti i santi, come se si dia ad un cittadino un contrassegno, un documento firmato o una parola d'ordine..."

3.2 "Chi dunque e' scoraggiato, indebolito dalla sua coscienza peccaminosa, spaventato dalla morte, o comunque ha il cuore aggravato, se vuol esserne liberato, s'avvicini soltanto lietamente al sacramento dell'altare e deponga il suo carico nella comunita', e cerchi aiuto nella totalita' del corpo spirituale..."

3.3 "Per questa stessa ragione coloro che non hanno sventure, o sono privi di angoscia, o non sentono la loro infelicita', non ricevono nessun giovamento da questo santo sacramento, e ne ricevono ben poco; poiche' esso e'dato soltanto a coloro che hanno bisogno di consolazione e forza, che hanno un cuore depresso, che soffrono tentazioni dal peccato o sono anche caduti in esso. Quale frutto dovrebbe produrre negli spiriti liberi e sicuri, che non ne hanno bisogno e non lo desiderano?"

3.4 "Egli [Cristo] vuole che facciamo un uso frequente del sacramento, perche' ci ricordiamo di lui, e seguendo il suo esempio ci esercitiamo in quella comunione"[...] "..questa e' la vera comunione e il vero significato di questo sacramento: siamo trasformati l'uno nell'altro e diventiamo una comunita' per mezzo dell'amore, senza il quale nessuna trasformazione puo' avvenire".
(Dal "Sermone sul sacramento del corpo di Cristo").

3.5 "La transustanziazione che avverrebbe nel sacramento dell'altare fu inventata da san Tommaso. Io penso che restino pane e vino, come l'acqua resta acqua nel battesimo; come quando predico, la mia voce resta una voce umana, eppure in realta' e' la potenza di Dio, come la chiama Paolo" (Dai "Discorsi a tavola", ed. Einaudi, 1969, p. 21).
3.6 "Non si deve tributare alcun culto al sacramento. Io mi inginocchio, si', ma per rispetto. Quando poi mi metto a letto, lo prendo senza inginocchiarmi. Infatti e' una cosa libera, com'e' libero baciare la Bibbia o non baciarla..." (ivi, p. 59)

Paolo Pasqualucci ha detto...

CITAZIONI DA LUTERO (3) - FINE

4. Lutero appese le sue 95 tesi il 1mo nov. 1517, contestandovi non solo gli abusi provocati dalla predicazione delle indulgenze ma la stessa autorita' papale. Fu l'inizio dello scisma e della rivolta contro la Chiesa. L'appropriazione dei beni della Chiesa da parte dei nobili e il clima generale di ribellione fu all'origine di disordini sociali che assunsero toni rivoluzionari nella "guerra dei contadini", le cui feroci bande erano guidate dall'ala estremista del protestantesimo (Muenzer etc.). Lutero incito' i principi a sterminarli, il che avvenne nel 1525, nella battaglia di Frankenhausen. Nell'opuscolo "Contro le empie e scellerate bande dei contadini", scrisse: "Ma quanti periranno tra i contadini saranno tutti anime dannate: infatti impugnarono la spada contro la parola e l'obbedienza di Dio e sono creature del demonio".
5. Scrisse anche due violenti libelli contro gli Ebrei, incitando a distruggere le loro sinagoghe e case, a mandarli raminghi come gli zingari, etc. (Non li ho letti, cito da: R. Lewin, "Luthers Stellung zu den Juden"[La presa di posizione di L. verso gli Ebrei], 1911, rist. anast. Scientia, Aalen, 1973, p. 82).
6. Nella celebre Lettera a Leone X, che dovette scomunicarlo, scrisse, tra l'altro: " E' finita per il Seggio di Roma, l'ira di Dio lo ha colto senza rimedio"; "Ma che io debba rinnegare la mia dottrina, e' cosa da non parlarne nemmeno, e nessuno deve attentarsi a chiederlo...ne' tollerero' regole o imposizioni nell'interpretazione della Scrittura".
7. Qualche passo dai celebri "Discorsi a tavola", raccolti da segretari e ammiratori.
" Satana m'incalza ad ogni istante. Mi sta alle calcagna continuamente" (ed. cit., p. 44); "Non puoi restare scapolo senza peccare. Il matrimonio poi e' un ordine e una creazione di Dio. Non e' dunque impulso di Satana quando uno desidera sposarsi con una vergine onesta; Satana infatti odia questo genere di vita. Suvvia, in nome di Dio, arrischiati sulla sua benedizione e creazione!" (p. 50); "Agostino lo divoravo ma quando in Paolo mi si schiuse la porta perche' conobbi cos'era la giustificazione della fede, allora Agostino era spacciato" (p. 59); "Contro le tradizioni umane non conosco esempio migliore del culo; non si lascia stringere, vuol far da padrone e basta. Percio' il papa ha vietato tutto, fuorche' cacare" (p. 92); "Gli Italiani ridono di noi perche' crediamo a tutto cio' che dice la Scrittura. Il papa dice che Cristo e' un bastardo, perche' nacque da una vergine, ma una vergine che genera, e' una puttana. Tanto credono alla Scrittura..." (p. 129); "Se mai battezzero' un Giudeo, voglio portarlo sul ponte sull'Elba, appendergli una pietra al collo, buttarlo di sotto e dire: 'Io ti battezzo in nome di Abramo', perche' non matengono la parola" (p. 153); "[Lutero] va scritto Lyder, con la y greca, non Luther; Lydewig, Lyder, Lydegarius, Lytringen, che un tempo devastarono Roma" (p. 195).

aloap ha detto...

Il punto 3.3 è impressionante,lascia sgomenti anche sul piano psicologico e lascia capire come nella cultura dell'area luterana sì siano sviluppate espressioni appunto di angoscia e depressione:pensiamo a Schopenhauer,Nietzsche...e nel cinema a Ingmar Bergman che pure considero un grande.