Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

lunedì 13 aprile 2015

Seminaristi bavaresi in visita dal Papa emerito

Sei seminaristi di Eichstätt (*), accompagnati dal Rettore del Seminario, in pellegrinaggio di una settimana a Roma, hanno assistito all'Udienza generale e salutato Francesco e sono anche stati ricevuti a Mater Ecclesiae.
Benedetto XVI si è mostrato molto interessato sui progressi dell'università cattolica di Eichstätt-Ingolstadt, della quale è dottore honoris causa: ha contribuito alla sua creazione quando era arcivescovi di Monaco e Frisinga nel 1980. (www.donaukurier.de)
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 (*) Eichstätt: città situata al centro della Baviera, tra Monaco e Norimberga. Ospita  l'Università Cattolica d'Eichstätt-Ingolstadt, oggi la sola università cattolica tedesca e anche la più piccola università della Baviera.  

13 commenti:

Luisa ha detto...

OT.
A proposito di esperti voluti da Bergoglio al Sinodo sulla famiglia.
Non mi ricordo se è già stata menzionata la notizia data da Rorate Caeli secondo la quale il card. Danneels, presente al Sinodo per volontà del papa, nel 1990 era intervenuto personalmente presso il re Baldovino affinchè firmasse la legge sull`aborto, una delle piì liberali al mondo.
Sarà anche interressante osservare se papa Bergoglio accetterà la rinuncia del card. Léonard, nominato da Benedetto XVI per i suoi 75 anni, in effetti i favoriti alla sua successione sono due iperliberali e "poulains" di Danneels, fra i quali Bonny così apprezzato dalle lobby lgbt.
Sapendo che Danneels fa parte dei più vicini a Bergoglio, che è spesso a Roma,nessun dubbio che tenterà di influenzare il papa.

http://benoit-et-moi.fr/2015-I/actualite/l-expert-de-la-famille-du-pape-franois.html

F ha detto...

@ L'origine bavarese è stata a suo tempo uno dei motivi per cui ho trovato nell'elezione di Ratzinger un motivo di consolazione. La Baviera è stata per secoli un vero e proprio bastione del Cattolicesimo. Questo secondo due filoni: anzitutto la devozione popolare fortemente interiorizzata ( e qui è il caso di ricordare la mistica stigmatizzata Therese Neumann ); in secondo luogo l'attitudine culturale, favorita dalla dinastia dei Wittelsbach, che all'inizio dell'800 ha favorito la nascita di un circolo di intellettuali cattolici capaci di confrontarsi senza remore e senza soggezione con le elaborazioni del pensiero contemporaneo, particolarmente con la filosofia e la scienza, poste in collegamento con la teologia. Il nome più illustre è quello di Joseph Goerres, riconvertito dal Giacobilismo, che fu scrittore politico e pubblicò un'opera formidabile e purtroppo pochissimo conosciuta: la "Mistica cristiana" divisa in
"Mistica divina, naturale e diabolica", gigantesca raccolta critica dei fenomeni preternaturali relativi alla vita dei santi, agli influssi demoniaci e al campo del paranormale. Questo nell'ambito della "Scienza romantica della n
Natura" , mossa alla ricerca della connessione fra materia, anima e spirito in maniera non
pretenziosa nè dilettantesca, ma con ricerche
estremamente precise. Ricordo i nomi del
medico fisiologo Oken e dell'ingegnere
minerario e filosofo Von Baader. Purtroppo il
movimento fu sopravanzato a metà del secolo dal positivismo agnostico, ateo, meccanicistico, imperniato su Darwin come figura chiave capace di sfrattare la Divinità dalla natura, che diffuse tra i giovani intellettuali l'idea della incompatibilità fra scienza e fede, i cui effetti sono sotto gli occhi di tutti. A mio parere Ratzinger ha una base di devozione popolare e di identità cattolica assolutamente infrangibile, come è stato a suo tempo per gli abitanti delle zone prealpine e alpine ( Renzo e Lucia, Andreas Hofer ); su questa base si è innestata l'esigenza di dare al pensiero religioso una configurazione razionale: da qui la sua "mens subtilis" che lo ha messo in grado di cogliere la profondità e complessità dei problemi, pur non avendo in tasca le soluzioni. Assolutamente splendifo il discorso al Reichstag sulla fondazione del Dirityo Naturale. Ho letto di un signore ebreo
che diceva: "Voi cattolici avrte un grandissimo
papa e non ve ne accorgete".

Anonimo ha detto...

La Baviera è stata per secoli un vero e proprio bastione del Cattolicesimo.
MA anche la patria degli Illuminati di BAVIERA.

RIC ha detto...

Ma cosa ha sulle spalle Papa Benedetto??

mic ha detto...

Non riesco a capire. Ma comunque la croce è visibile sopra.

Anonimo ha detto...

Parrà strano, ma il sud della Baviera che confina col Tirolo e l'Austria, è ancora legatissimo alla religione cattolica, io ci sono stato più volte e sono rimasto stupito dalla massiccia partecipazione alla messa domenicale, alla devozionalità, ai tanti ritratti di Andreas Hofer esposti dappertutto e soprattutto dalle poesie religiose stampate sulla moquette di tanti piccoli alberghi dispersi fra montagne mozzafiato, i crocifissi lignei alti 2 o 3 metri, bellissimi, e in ogni angolo ce n'è uno con fiori sempre freschi, per chi come me viene dal deserto dei tartari......rossi, uno shock difficile da superare, penso che su quanto si dice della scristianizzazione dell'Europa, qualche piccolo distinguo bisogna farlo....fuori da Altoetting ci sono file kilometriche che neanche da padre Pio, sinceramente mi sono sentito un estraneo in tutti i sensi, non solo geografici, molti amici miei stranieri mi hanno fatto la stessa osservazione, grande papa disprezzato e poco considerato, il tempo farà giustizia di tutte le cose, almeno spero....Lupus et Agnus.

Rr ha detto...

Lupus,
il cielo di Baviera che, come quello lombardo, è così bello, quando è bello, di un azzurro come quello di certi occhi...
Ricordo anche che la Rosa bianca era composta da molti bavaresi...
Rr

Rr ha detto...

Mix,
credo sia uno scialle.
Rr



Anonimo ha detto...

Sì, la Rosa bianca era composta da bavaresi cattolici e da luterani come Sophie Scholl ed il fratello....visto il film? Duro, bellissimo,indimenticabile. Se per occhi azzurri intendi quelli di un un bavaro specifico, mi spiace, ma ha gli occhi verdi, trasparenti, come quelli di mia madre, quando l'ho visto dal vivo, abbastanza vicino da distinguerne il colore, mi è venuto un groppo in gola....ti lascio con una frase bellissima di Sophie 'Meglio un dolore insopportabile che un apatico vegetare, meglio una sete bruciante, preferisco chiedere dolore,dolore, dolore, che sentire un vuoto, non è forse anche il dolore un dono di Dio?'Quanto alle montagne, beh, per un marittimo come me, (anche se non so nuotare), è un ricordo struggente, soprattutto quando al tramonto prendono colorazioni che vanno dal giallo ocra pallido al rosso porpora.....lasciamo perdere. Lupus et Agnus.

mic ha detto...

Lupus,
una vecchia reminiscenza: L'importanza della rosa bianca per il futuro dell'Europa (il link è a un sito che non seguo più da anni ma che non dismetto perché è una miniera di documenti e segna un pezzo del mio percorso...)

E' importante per i rimandi ai discorsi di Romano Guardini

http://www.nostreradici.it/rosa_bianca.htm

Rr ha detto...

Lupus,
a me erano sembrati azzurri, ma forse ero più lontana di te, e poi quel giorno a Milano c' era tanto, tanto sole e luce, che persino i miei viravano al chiaro, ed io, ovviamente, da " sardegnola" non ce li ho ne' azzurri, ne' verdi.
Sulle montagne...non tutte hanno quei colori. Ce li hanno le Dolomiti ed alcune altre catene delle Alpi. Dipende da quanto calcare, quarzo e fossili ci sono.
Per altro, le Alpi nacquero dal mare, quindi, a volte, ne hanno i colori. Certo, poi dipende dal mare...
Rr

Anonimo ha detto...

Proprio di Dolomiti parlavo, sugli occhi, fidati, mi pareva di rivedere mia madre e.....tu sai benissimo il perché......grazie del link, bello, interessante una miniera di informazioni, tra l'altro mio suocero, buonanima, si fece 2 anni di campo lavoro a scavare gallerie fra le foreste austro-bavaresi, degli austriaci, che erano i soldati ed aguzzini, parlò sempre male perché li trattavano peggio delle bestie, dei bavaresi aveva un ricordo bellissimo, li aiutavano come potevano erano anche loro alla fame ed allo stremo, ma riuscivano a dare loro qualcosa da mangiare, fossero pure patate fradicie....quando ne parlava lo faceva con affetto e riconoscenza e lui non era certo tipo da complimenti. Lupus et Agnus.

bernardino ha detto...

@ RIC. - secondo me, una specie di mantellina.