Premessa
Dell'intervista sotto citata - dalla connotazione peraltro prevalentemente mondialista (riferimenti alla responsabilità universale centrata sull'ecologia) con elementi di collegialità e alcune sfumature sulle prese di posizione già note in ordine ai temi caldi sinodali -, ho ripreso soltanto la dichiarazione enfatizzata da Tornielli. La dichiarazione del cardinale - di per sé - non fa altro che riconoscere una evidente lacuna di questo pontificato e ribadire una funzione della CDF, normalmente di supporto più che di strutturazione teologica (resta da vedere cosa si intende con questa espressione1) di un pontificato, con i limiti già evidenziati nella riflessione che segue. Ma il bergoglismo spinto non ci sta. Ed eccoci coinvolti nel perpetuarsi della dialettica mediatica in luogo di quella più propriamente istituzionale...
Il nuovo compito della Dottrina della Fede secondo Müller
Dell'intervista sotto citata - dalla connotazione peraltro prevalentemente mondialista (riferimenti alla responsabilità universale centrata sull'ecologia) con elementi di collegialità e alcune sfumature sulle prese di posizione già note in ordine ai temi caldi sinodali -, ho ripreso soltanto la dichiarazione enfatizzata da Tornielli. La dichiarazione del cardinale - di per sé - non fa altro che riconoscere una evidente lacuna di questo pontificato e ribadire una funzione della CDF, normalmente di supporto più che di strutturazione teologica (resta da vedere cosa si intende con questa espressione1) di un pontificato, con i limiti già evidenziati nella riflessione che segue. Ma il bergoglismo spinto non ci sta. Ed eccoci coinvolti nel perpetuarsi della dialettica mediatica in luogo di quella più propriamente istituzionale...
Il nuovo compito della Dottrina della Fede secondo Müller
[...] Il porporato tedesco, intervistato da «La Croix», ha infatti dichiarato: «L'arrivo sulla Cattedra di Pietro di un teologo come Benedetto XVI è probabilmente un'eccezione. Anche Giovanni XXIII non era un teologo di professione. Papa Francesco è anche più pastorale e la Congregazione per la Dottrina della Fede ha una missione di una strutturazione teologica di un pontificato». Dunque, da quanto dichiara Müller, l'ex Sant'Uffizio deve «strutturare teologicamente» il pontificato di Papa Francesco. Ed è probabilmente per questo motivo che il Prefetto interviene così spesso pubblicamente, come mai è accaduto prima. [...]Osservazioni
Secondo l’articolo 48 della Costituzione apostolica sulla Curia Romana «Pastor bonus» (Giovanni Paolo II 1988), «compito proprio della Congregazione per la dottrina della fede è di promuovere e di tutelare la dottrina della fede e i costumi in tutto l’orbe cattolico». Quello di strutturare teologicamente un Pontificato rischia di porre una Congregazione al di sopra del Papa, al quale spetta presiedere l'intera Curia, nella sua veste di «Pastore e Dottore supremo di tutti i fedeli».
La Chiesa, peraltro, non è mai stata priva di 'pastoralità', che è l'esercizio concreto dei suoi munera; ma mai prima d'ora così subdolamente assolutizzata fino a sganciarla dalla dottrina che è garanzia di fedeltà alla Verità [vedi e anche].
La dichiarazione d'intenti ha una sua rilevanza perché significa riconoscere all'attuale pontificato una carenza teologica, constatata fin dall'inizio da molti fedeli attoniti e perplessi come noi, brutalmente tacitati da corifei improvvisamente divenuti papolatri. Infatti, se è norma e prassi inevitabile che un Pontefice abbia i suoi consulenti e collaboratori, sul loro lavoro tuttavia è la grazia di stato insieme alla formazione che gli consente di dire l'ultima autorevole parola, un tempo anche sancita in maniera solennemente e adeguatamente definitoria dalla cattedra di Pietro, invece che lanciata con stile esclusivamente pragmatico e pressappochista da cattedre inadeguate e inopportune come i media. Il che peraltro sta avvenendo anche con questa comunicazione che non sappiamo dove andrà a parare.
Del tutto improprio - quasi un salvataggio in angolo - appare il confronto col Pontificato di Giovanni XXIII, che aveva una formazione preconciliare di certo non superficiale ma le fumoserie le aveva attinte altrove [vedi] e, per l'esercizio del munus magisteriale, poteva giovarsi della collaborazione di una Curia ancora improntata a Pio XII. Oggi, invece, la scuola renana ha fatto scempio di quanto ancora era rimasto della gloriosa scuola romana e il Rio della Plata, col suo orizzonte soltanto periferico in un clima esclusivamente postconciliare, sta facendo il resto [vedi qui e in più tutti i Memoranda sulla colonna destra in alto del blog]. Ora, evidentemente quelle che noi chiamiamo voragini - rispetto alle fessure precedenti, e che abbiamo rigorosamente documentato soprattutto nei Memoranda -, devono apparire inquietanti persino a chi non si era mai dimostrato particolarmente amante della Tradizione.
Ancora un inedito che non sappiamo dove porterà questa chiesa 2.0.
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1. Osserva un lettore: c'è il rischio che ciò che Müller chiama strutturazione non sia il chiarimento della dottrina bergogliana, ma lo spegnimento delle luci per renderla meno ovviamente eretica.
La Chiesa, peraltro, non è mai stata priva di 'pastoralità', che è l'esercizio concreto dei suoi munera; ma mai prima d'ora così subdolamente assolutizzata fino a sganciarla dalla dottrina che è garanzia di fedeltà alla Verità [vedi e anche].
La dichiarazione d'intenti ha una sua rilevanza perché significa riconoscere all'attuale pontificato una carenza teologica, constatata fin dall'inizio da molti fedeli attoniti e perplessi come noi, brutalmente tacitati da corifei improvvisamente divenuti papolatri. Infatti, se è norma e prassi inevitabile che un Pontefice abbia i suoi consulenti e collaboratori, sul loro lavoro tuttavia è la grazia di stato insieme alla formazione che gli consente di dire l'ultima autorevole parola, un tempo anche sancita in maniera solennemente e adeguatamente definitoria dalla cattedra di Pietro, invece che lanciata con stile esclusivamente pragmatico e pressappochista da cattedre inadeguate e inopportune come i media. Il che peraltro sta avvenendo anche con questa comunicazione che non sappiamo dove andrà a parare.
Del tutto improprio - quasi un salvataggio in angolo - appare il confronto col Pontificato di Giovanni XXIII, che aveva una formazione preconciliare di certo non superficiale ma le fumoserie le aveva attinte altrove [vedi] e, per l'esercizio del munus magisteriale, poteva giovarsi della collaborazione di una Curia ancora improntata a Pio XII. Oggi, invece, la scuola renana ha fatto scempio di quanto ancora era rimasto della gloriosa scuola romana e il Rio della Plata, col suo orizzonte soltanto periferico in un clima esclusivamente postconciliare, sta facendo il resto [vedi qui e in più tutti i Memoranda sulla colonna destra in alto del blog]. Ora, evidentemente quelle che noi chiamiamo voragini - rispetto alle fessure precedenti, e che abbiamo rigorosamente documentato soprattutto nei Memoranda -, devono apparire inquietanti persino a chi non si era mai dimostrato particolarmente amante della Tradizione.
Ancora un inedito che non sappiamo dove porterà questa chiesa 2.0.
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1. Osserva un lettore: c'è il rischio che ciò che Müller chiama strutturazione non sia il chiarimento della dottrina bergogliana, ma lo spegnimento delle luci per renderla meno ovviamente eretica.
35 commenti:
SE NE SONO ORMAI ACCORTI TUTTI, della cappellata fatta quel 13 marzo !
MA il Signore saprà raddrizzare le righe storte...
RR
Un papa sotto tutela. Chi lo avrebbe potuto immaginare appena due anni fa...il rischio di porre una congregazione al di sopra del papa esiste. Ma in una situazione di emergenza come quella attuale suona quasi da ultima spiaggia x un pontificato alla deriva.
Non si puo' certo escludere che, come scrive Luisa, l'articolo di Tornielli possa prefigurarsi come un avvertimento nei confronti di Mueller. Che non mi pare pero', da buon tedesco, personaggio da impaurirsi piu' di tanto. Soprattutto ora che si rende conto da un lato di non essere solo. Dall'altro (le foto di ieri di Piazza San Pietro e l'impietoso confronto con gli anni passati lo confermano) che l'effetto novita' si sta un po' spegnendo. Personalmente, tuttavia, continuo a temere la micidiale accoppiata Sinodo-Giubileo della "misericordia". Quella sara' la madre di tutte le battaglie dell'attuale pontificato.
Grazie, caro RIC della segnalazione.
Come vedi è servita a seguire in diretta quel che accade e a farci riflettere.
"strutturare teologicamente un pontificato" !???!! Cos'è uno scherzo? Addirittura ex post. Strutturare teologicamente un'operetta di terzordine per turisti, recitata da un vdr che non crede in un Dio cattolico. Che ha trasformato la lavanda dei piedi degli apostoli nel bacio di galeotti piedi unisex, e che se lo chiami "Pontefice" ti strapazza come ha fatto col povero sacerdote in talare a S.Marta!?? Non è cotto solo Bergoglio, lo sono anche quasi tutti i cardinali che ormai si sentono in libera uscita e sono già impegnati nelle "primarie" per il nuovo presidente. Muller deve smarcarsi dagli imbarazzanti coautori del libro pre-sinodo e cerca la scia del presidente uscente. La sola "teologia" che hanno in comune è quella comunista della "liberazione". E' primavera, il sole di teilhard e quello dell'avvenire ridono. Sta per arrivare l'enciclica di Boff.. Repetita Juvant: Occhio ai cappellini rossi con su scritto Jo Condor.
Un papa sotto tutela. Chi lo avrebbe potuto immaginare appena due anni fa...
Credo che occorrerà fare i conti con la sua renitenza nei confronti della teologia e, soprattutto, col suo autoritarismo che appare allergico a qualunque tipo di "tutela".
Ma penso che l'autoritarismo potrebbe e dovrebbe cedere, se ci fosse qualcuno con gli attributi per esercitare un'autentica Autorità fondata sulla Roma perenne...
Il Card. Mueller nell'intervista a de la Croix non dice niente di nuovo, e sembra addirittura condiscendente con la futura enciclica ecologista o sull'ecologia. Nel dire del Card. Mueller le "esperienze" (vivenze?) del Papa argentino sono importanti per l'unificazione del mondo secondo l'unica umanità, l'unica terra, l'unica responsabilità universale (sic). Notevole è il fatto che filosoficamente molte cose, se non tutto, si voglia adeguare al genere comune, invece che alla differenza specifica. In questo modo non possibile alcuna definizione, e l'affermazione del card. Mueller della dottrina della Chiesa in merito divorziati risposati potrebbe diventare un mero capriccio arbitrario se si rimane nel piano della generalità (umana, planetaria, ecc.)
Buona Pasqua!
Si sono svegliati?
Strutturare teologicamente questo pontificato significa in qualche modo mettere la sostanza dentro una vuota forma. E' come se alla porta di una pasticceria ci fosse un tizio che riempe in corsa di crema i bignè a quelli che escono per non far fare brutta figura al pasticcere che li ha lasciati vuoti. Siamo messi bene.
Iuvant non juvant ovviamente. Ormai mi tocca scrivere e parlare più in Inglese che in Italiano....
Questa dichiarazione del card. Müller era passata inosservata. Così il nostro T. Ha deciso di farla osservare con l'intento, malevolo, di additare Müller come "nemico" di questo Pontificato, che abbisognerebbe di struttura non possedendone una.
Insieme, lo accusa di parlare troppo e di voler introdurre modifiche alla Dottrina.
Insomma, improvvisamente, la Dottrina torna ad essere fondamentale per il nostro.
Non conosco, ovviamente, le intenzioni del Cardinale e neppure capisco benissimo cosa intenda parlando di "strutturare un pontificato".
Ho solo il sospetto che Müller non durerà a lungo li dov'è.
Il tredici marzo, sia il gruppo dei renani che gli altri gruppi , sapevano chi erano i sudamericani e come la pensano sulla chiesa; in fondo là la TdL sfonda dappertutto ma con metodi diversi dalla Dottrina Cattolica Romana bimillenaria.
Dunque perchè è accaduto? cosa c'è dietro?
Ringrazio Epiphanio per l'accenno al resto dell'intervista, che allarga le chiavi di lettura e che approfondirò.
Ringrazio anche Fabiola e Luisa.
In ogni caso Muller, seppure si è recentemente mostrato più conservatore di Bergoglio in tema di morale, non è certo un amante dalla tradizione. Basta pensare ai suoi legami con la TdL et alia...
Muller è un ammiratore di Gutierrez, che crede all'innocenza dell'uomo senza la grazia. Sono tutti pelagiani. Cio che Muller chiama strutturazione non sarà il chiarimento della dottrina bergogliana, ma lo spegnimento delle luci per renderla meno ovviamente eretica.
Due commenti su FB all'articolo di Tornielli, di due fans bergogliani, stile cerchio magico (ciellini, ahimè).
" prove di ingabbiamento di un pontificato..." Alver Metalli
"Un Papa sotto custodia. La fotografia migliore della solitudine di Francesco. Osservatori e vigilanti al posto di collaboratori. Molti, nella Chiesa, attendono alla finestra che questo pontificato passi. Con ciò si misura la distanza tra la gente comune, che ama e stima profondamente il Papa, e l'apparato ecclesiastico, inerte e assente." Massimo Borghesi
E non sono gli unici.
Ora siamo all'eroe solitario, amato dalla ggente ma osteggiato dall'apparato di potere ecclesiastico.
Chiaro perché la dichiarazione di Müller non doveva passare inosservata?
Mi preme sottolineare 2 cose, tranne pochi, tutti sapevano chi era colui che era stato da loro stessi designato ad occupare il posto di Ratzinger, cassato da anni e che alla fine si è tolto elegantemente di mezzo prima che scoppiassero altri bubboni,o per non partecipare da papa allo scisma non più latente ed inarrestabile della KK, chi sapeva tutto sta ancora lì ai comandi e quindi.....anche ad un profano quale io sono, quel 13 marzo era parso qualcosa di oscuramente sinistro, tralascio il fulmine, che quello era stato devastante per me, ma adesso anche la famiglia Brambilla in vacanza si è accorta dell'inganno : il re è completamente nudo e non sa neanche mettere in fila 5 parole di senso compiuto e cattolico . Tornando a bomba sulle piazze, beh, un po' (moltissimo in verità) ci ho goduto, anche se sono convinto che a Ratzinger non gliene importasse una cippa di chi c'era o meno, però.......non so se lo scriba si riposizionerà, certo che lui ed i bolognesi e tutti i vaticanzisti danno il voltastomaco ed a volte sono patetici nel loro intestardirsi nel dire che il cerchio argentino è in effetti un quadrato perfetto, la corrente renana è già passata coi suoi danni al seguito, il Rio de la Plata dilaverà tutto e si ripartirà, oì dodeka erano coloro che cambiarono il mondo, ora ci rimettiamo nelle Sue mani, in fondo chi sa scrivere su righe storte se non Colui che il mondo attuale disprezza e vuole cancellare? Animo, non praevalebunt, quanto a Jo Condor, lasciamolo stare, non c'ha la mutua, se ben ricordo lo spot di quando ero bambino. Anonymous.
Che Bergoglio non ami i teologi , non è che l'abbiamo capito, l'ha pure detto, guarda caso sull'argomento del papa "emerito", diceva :" so che i teologi non sono d'accordo, ma così ho deciso..," Come dire " a me della teologia m'interessa niente anche se avessero ragione.., sicchè
Ora siamo all'eroe solitario, amato dalla ggente ma osteggiato dall'apparato di potere ecclesiastico.
Chiaro perché la dichiarazione di Müller non doveva passare inosservata?
Ci sono cascati in pieno e ci saranno altri a enfatizzare, purtroppo anche in mala fede...
Alla diffusione purtroppo abbiamo contribuito anche noi, sia pure in chiave critica.
E' difficile sottrarsi a questo tsunami mediatico e tuttavia, visto che siamo al fronte, non ci si può sottrarre dal fare la nostra parte.
Nel primissimo concilio ( Gerusalemme ) Paolo di Tarso, frequentatore delle più rinomate scuole rabbiniche, carattere focosissimo ma "mens subtilis", con una visione storico-cosmico-angelologica-soterologica, in pratica iniziatore del concetto di Peccato Originale ( parallelismo fra Adamo e Cristo ) diede una "sistemazione teologica" a Simon Pietro di Betsaida, capo e "roccia" della Chiesa: in pratica la spada nella roccia.
Nel caso concreto, mettere sotto tutela il VdR, non sarebbe male. In generale, però, è l'ennesima vittoria della collegialità; è l'ennesima ferita a come Gesù vuole il papato.
Qualunque cosa accada, è un disastro.
iniziatore del concetto di Peccato Originale ( parallelismo fra Adamo e Cristo )
Paolo iniziatore del concetto di peccato originale?
Per caso il peccato originale è un concetto?
E il parallelismo (Adamo Cristo) lo ha "inventato" Paolo di Tarso o non fa parte del compimento della Storia della salvezza?
E non mi pare che in quella sede fosse questa la spada infilata nella roccia, ma l'applicazione o meno della legge mosaica anche ai gentili convertiti.
Siccome la cosiddetta "rivoluzione" bergogliana non c'è, e la gente, sia quella che la voleva per coprirsi le proprie vergogne, sia quella che la temeva, se ne sono accorti, allora ecco partire il mantra dl povero, povero, papiccio, solo e circondato da infidi curiali pronti a fargli la pelle. Quei curiali che han fatto il bello ed il cattivo tempo sotto l' ultimo GPII, ma tutti zitti perché nonsi poteva parlar male di GPII, malato e politicamente utile contro il cattivo di Bush che voleva fare la guerra a Saddam. Quegli stessi curiali buoni e cari perché ostacolavano BXVI e facevano uscire ogni schifezza dalla Curia, buttandogliela addosso, e tutti i media ad applaudire. Ora i curiali sono nuovamente sporchi e cattivi.
Ma chi vogliono imbrogliare? Chiunque sia stato ora a Roma, intesa come S.Pietro e dintorni, e ci fosse stato prima sotto GPII e BXVI, si è accorto a pelle della
differenza, dell' aria di decadenza, sporcizia, miseria umana e spirituale che vi alligna. Tornielli e c. Han voglio di scrivere articoli come questo, le immagini sono eloquenti, le chiese semivuote anche a Pasqua, le TV che non trsmettono più niente di religioso durante i giorni del Triduo, se non la Via Crucis, sono
segnali più che eloquenti.
E poi : sempre in ritardo sul mondo, quando lo si vuole inseguire.
L' enciclica sul clima, l' ambiente...quando ormai ci sono fiumi di articoli che sconfessano il global warming man-made, che dimostrano come sono stati sprecati
MILIARDI per inseguire le fonti di energia rinnovabili, che sono sempre meno convenienti rispetto al petrolio, quando a causa della crisi economica non si inquina più, perché non si produce più, quando la decrescita c'è, ma non è affatto felice, quando sono proprio i paesi del cosiddetto Terzo Mondo ad inquinare di più, a sprecare più risorse, quando è sempre più evidente che sono solo gli Europei a preoccuparsi dell' ambiente, mente tutti glì altri se ne fregano altamente
( v. situazione in California, in Cina) , la chiesa, volutamente minuscolo, se ne esce con un' enciclica sull' ambiente che, visti gli autori, sarà peggio di una risoluzione ONU, scientificamente infondata, teologicamente povera e ed eterodossa e lessicalmente prolissa ed in burocratese !
Poi si chiedono perché l' Islam faccia sempre più proseliti in Occidente !
Rr
Che Tornielli abbia ripreso oggi solo quelle quattro righe dell`intervista del card. Müller del 29 marzo scorso, ( non senza en passant graffiarlo dicendo che dà molte interviste...), e ignorando il resto, non è di certo un caso, c`è un messaggio chiaro che passa e il mittente non è lui ma colui del quale si è fatto il portavoce.
Per questo ho detto nel mio commento nel post precedente :attento cardinal Müller l`ira papale non è lontana.
Il fatto è, che ciò piaccia o meno a Tornielli, che la teologia non è il forte di papa Bergoglio, quanto poco egli abbia in simpatia i teologi non si priva di dircelo, e non deve stupirci, ma un papa lacunoso in teologia è un rischio che la Chiesa non può permettersi, un papa consapevole di questa sua debolezza sa che deve in umiltà ricorrere al sostegno di chi ne sa più di lui, lo ha fatto Giovanni Paolo II con l`allora cardinal Ratzinger, lo fa probailmente Bergoglio, ma il problema è a chi egli fa fiducia.
Perchè non è esatto dire che non ascolta nessuno, ascolta chi gli pare e sembra, mi ripeto, che il suo consigliere e ghost writer sia "Tucho" Fernandez.
Questo, sì, è preoccupante.
Woytila era laureato in filosofia e s' intendeva di teologia molto, ma molto di più di Bergoglio che è, al massimo, laureato in lettere. In più aveva al suo fianco Ratzinger.
Se poi come teologo consultore si "usa" Tucho?!!!!che si vuole di più? -avete mai visto la sua foto pubblicata
su Rorate coeli mesi fa?
Rr
Scrive Rosa:
"L' enciclica sul clima, l' ambiente...quando ormai ci sono fiumi di articoli che sconfessano il global warming man-made, che dimostrano come sono stati sprecati
MILIARDI per inseguire le fonti di energia rinnovabili, che sono sempre meno convenienti rispetto al petrolio, quando a causa della crisi economica non si inquina più, perché non si produce più, quando la decrescita c'è, ma non è affatto felice, quando sono proprio i paesi del cosiddetto Terzo Mondo ad inquinare di più, a sprecare più risorse, quando è sempre più evidente che sono solo gli Europei a preoccuparsi dell' ambiente, mente tutti glì altri se ne fregano altamente
( v. situazione in California, in Cina) , la chiesa, volutamente minuscolo, se ne esce con un' enciclica sull' ambiente che, visti gli autori, sarà peggio di una risoluzione ONU, scientificamente infondata, teologicamente povera e ed eterodossa e lessicalmente prolissa ed in burocratese !"
Come non essere d'accordo?. L'ecologismo, e l'animalismo suo tributario, sono una ideologia anticristiana, intrisa di odio per la vita, per il Creato, per l'uomo, per la storia.
C'è una preoccupante sottovalutazione, da parte cattolica, dei pericoli dell'ecologismo, delle sue radici demoniche, delle sue connessioni con - ad esempio - l'aborto e l'eutanasia, spesso in nome di uno pseudo-paganesimo che divinizza una presunta Gea, in realtà costruzione ideologica moderna del tutto estranea al pensiero antico.
E' bizzarro: c'è una modernità che accusa falsamente il Cattolicesimo di pensiero anti-scientifico citando a sproposito il processo a Galileo (che venne blandamente condannato per ragioni teologiche, non "scientifiche"), ma non ascolta gli scienziati veri sempre più scettici nei confronti del terrorismo ecologista che preconizza - ci siamo dimenticati le "previsioni", totalmente fallaci e smentite dalla realtà, del "Club di Roma"? - la fine del mondo per il prossimo decennio, predizione ovviamente rinnovabile, in caso di ovvia smentita, per quello successivo?
DOGMI, TEOLOGIA, MISERICORDIA E FUMO...
Il peccato originale non è un’invenzione del pensiero.
Il peccato originale è successo, a causa della superbia umana, tentata da un angelo ribelle.
Il peccato originale ha avuto effetti devastanti tra le cose “visibili” (la “terra”) mostrandosi laddove lo hanno permesso la ribellione di una parte delle creature invisibili e la disobbedienza a Dio accettata dal vertice delle creature visibili, l’uomo, creato ad immagine e somiglianza di Dio, somma invidia di Lucifero.
Il peccato originale ha turbato l’armonia della creazione visibile.
Il peccato originale ha segnato fisicamente e non solo psicologicamente l’umanità e l’intero universo.
Non è che Dio ne sia il responsabile: Dio, creando l’uomo libero, ne ha rispettato la libertà di disobbedire.
Dio ha preso atto della disobbedienza che ha precipitato l’uomo nel disastro, a cominciare dalla morte.
Dio, misericordioso, non ha abbandonato l’uomo, ma l’ha redento, facendo sì che il figlio prendesse carne.
Dio si è incarnato in una donna preservata dal peccato originale.
Dio, misericordioso, ci ha dato Gesù, vero Dio e vero uomo, per fare giustizia del peccato dell’uomo.
Dio ha elargito misericordia, passando attraverso la croce, sconfiggendo Satana e la morte.
Dio ha redento l’uomo, adottandoci a figli in Cristo: non per natura (decaduta), ma per grazia.
Perciò Cristo è necessario, ed è l’unico salvatore possibile per l’umanità schiava del peccato.
E’ sotto gli occhi di tutti che l’uomo non è “naturalmente buono”: proprio l’illuminismo che ha preteso di liberarlo dalle fatiche tramite la scienza e la tecnica, la filantropia e la solidarietà sociale, ha innescato le peggiori stragi, che continuano, per un’umanità scontenta, triste e sempre più invischiata negli inganni del principe di questo mondo.
Ma senza il peccato originale, di quale misericordia parliamo?
La Chiesa “senza dogmi”, la chiesetta 2.0, di quale misericordia parla? Di quella di Dio o della “sua”?
E che misericordia può dispensare chi non ne ha per chi non la pensa come lei, dentro la stessa famiglia?
Rosa, Rosa, today you're politically uncorrect, what the heck, you can't say these things:D by the way, il vdr ha un diploma di perito chimico, di lauree, fosse anche in nientologia, nemmeno l'ombra, lascia perdere il Tucho, utile se hai un rubinetto che perde, nulla più, adesso visto che il terrorismo AlGoriano non attacca più, in UK si sono inventati il terrorismo dei microbi resistenti agli antibiotici e profetizzano decine di migliaia di morti nei prossimi 20 anni per non ben precisate pandemie che coinvolgerebbero l'occidente, se non si corre ai ripari investendo nella ricerca medico scientifica (?) e blablabla e la gente ormai col cervello ampiamente prosciugato si beve tutto, altro che mate y bombillos.....en passant pare che la famosa enciclica sia stata redatta non solo dal Tucho, ma anche da Leo Boff, per la serie al peggio non c'è mai fine, ma noi abbiamo il nostro piazzista di tovagliati fiorentini che lotto lotto fa fuori tutti quelli che gli danno ombra, manco fosse Wild Bill Hancock.......e la nave va verso l'iceberg. Anonymous.
Il compito principale della CDF è ermeneutico. Adesso bisogna fare l'ermeneutica di uno papato alla luce del papato. Questa dichiarizione di Don Müller è un riconoscimento di rottura tra teologia e papato...
@ Silente
E dai ancora con l'animalismo anticristiano... intanto quale animalismo? Esistono diverse versioni, da quello più sfrenato a quello più "tenue". Specifichi prima di generalizzare a vanvera e vedere male anche dove non c'è. Io sono cattolico romano e pure animalista. Ho visto tante di quelle bestie maltrattate e torturate che mi fanno pena quelli che sparano cavolate sull'animalismo anticristiano. Anche gli animali sono CREATURE create e volute dallo stesso Dio che noi adoriamo e preghiamo. Quando li creò Dio vide che era cosa buona dice la Scrittura. Volere e pretendere che muoiano con una morte dignitosa prima di essere macellate invece che barbaramente sgozzate è anticristiano? Volere che siano trattate con cura e non maltrattate è anticristiano? Volere che smettano le torture con catene, uncini e sbarre di ferro per i cuccioli addestrati negli zoo è anticristiano e demoniaco? Finiamola di dire cavolate per favore. Credo che certe posizioni, caro Silente, siano solo deleterie e facciano davvero odiare la Chiesa e la sua Tradizione se queste sono le tesi. Le ricordo che il 17 gennaio, giorno di Sant'Antonio Abate, si era soliti benedirli gli animali. Questo non significa arrivare agli estremismi dei vegani che non mangiano carne, per questo non bisogna mai generalizzare quando si critica.
Mi consentite/ perdonate una "caduta" nel "Narcisismo"?
http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2013/07/un-nodo-teologico-da-sciogliere-homo.html
In particolare il mio commento in cui do delle risposte ad un Questionario sul peccato originale.
Per favore, smentite il mio seguente commento pessimistico rafminimi@infinito.it ha detto...
"dATEMI 5 righe, scritte da chicchessia, che parlino di qualunque argomento, fosse pure matematica o metereologia,e con la firma in calce, ed io ne saprò ricavare quanto basta per ottenere la CONDANNA A MORTE di chi le ha scritte" (Otto von Bismarck).
Per favore, leggete con attenzione ciò che scrivo. Già mi capita, ogni tanto, di pensare che forse Gorgia di Lentini, ha esagerato un po', ma, in linea di massima l'esperienza offre qualche base al suo scetticismo estremo. Non mi portate a pensare che forse il tempo è meglio passarlo a mangiare caramelle che a scrivere su internet.
24 luglio 2013 11:23
"Sembra che l'attuale pontificato non abbia una struttura teologica". (Andrea Tornielli).
Finalmente codeste sono delle santissime parole. Forse Tornielli voleva stoppare Müller. In ogni caso ad agpffermato una evidenza scientifica.
Correggo una cosa sbagliata che ho scritto sopra. Non zoo ma circhi. Chiedo scusa.
A proposito di diocesi vacanti in Germania: c'è Berlino. E poi il card. Lehmann, vescovo di Meinz, ha già compiuto 78 anni ...
@ Piave,
tralascio i suoi insulti - la violenza verbale e no sembra essere una cifra degli animalisti - e arrivo al sodo. Se fosse possibile, la farei parlare con il mio adorato gatto Artù, che le potrebbe raccontare quanto io maltratti gli animali. Lei, in buona o in mala fede, equivoca tra affetto per gli animali (o, più esattamente, per alcuni animali) e ideologia animalista. Quest'ultima è una malvagia ideologia che equipara, ontologicamente, gli animali all'uomo, in nome di un perverso egualitarismo tra gli esseri che rinnega la Creazione, descritta dalla Bibbia, laddove, nella Genesi, si afferma che il Creato è in funzione dell'uomo: "...e domini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutte le bestie selvatiche e su tutti i rettili che strisciano sulla terra." E ancora: "...riempite la terra, soggiogatela e dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e su ogni essere vivente che striscia sulla terra".
L'animalismo è la negazione di un ordine gerarchico del Creato, dell'unicità ontologica della creatura umana (in quanto dotata di anima), del provvidenziale disegno che Dio ha pensato per l'uomo. In questo senso l'animalismo è demoniaco.
E' ovvio che un maltrattamento inutile degli animali sia male. Ma è altrettanto male (ed è un male ben peggiore) un vegetarianismo militante che vuole impedire di mangiare carne, un animalismo fanatico che vuole, ad esempio, il divieto della caccia o della corrida o della pesca della balena o, ancora peggio, della necessaria sperimentazione medico-farmaceutica sugli animali.
L'animalismo sembra caratterizzarsi per una violenza cieca e anti-umana, dagli atti di pura pirateria di Greenpeace agli assalti agli allevamenti o ai laboratori. Questo è molto, molto significativo. E dovrebbe far riflettere chi si considera, al contempo, cattolico e animalista. Ciò è impossibile: occorre scegliere.
Per Silente e Piave,
vorrei chiudere qui questa diatriba sull'animalismo, argomento sfiorato e diventato materia di un contendere che rischia di protrarsi all'infinito, tornando ai punti chiave che l'articolo può invitare a sviluppare.
BISOGNA CHE "TUTTI" SI RICORDINO CHE GESU'DISSE A PIETRO: PASCI I MIEI AGNELLI (I FEDELI)
PASCI LE MIE PECORELLE ( I PRETI E I CONSACRATI) PASCI LE MIE PECORELLE ( I VESCOVI , I CARDINALI E TUTTA LA CONGREGAZIONE DELLA DOTTRINA DELLA FEDE)E NON VICEVERSA
Anonimo ha detto...
BISOGNA CHE "TUTTI" SI RICORDINO CHE GESU'DISSE A PIETRO: PASCI I MIEI AGNELLI (I FEDELI)
PASCI LE MIE PECORELLE ( I PRETI E I CONSACRATI) PASCI LE MIE PECORELLE ( I VESCOVI , I CARDINALI E TUTTA LA CONGREGAZIONE DELLA DOTTRINA DELLA FEDE)E NON VICEVERSA. Proprio per questo motivo,
Nel caso concreto, mettere sotto tutela il VdR, non sarebbe male. In generale, però, sarebbe l'ennesima vittoria della collegialità; è l'ennesima ferita a come Gesù vuole il papato.
Qualunque cosa accada, è un disastro.
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