Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

mercoledì 11 maggio 2016

Danilo Quinto. All’Europa servono solo le impronte di Cristo

Diceva Jan Patočka in una delle sue opere più belle, Platone e l’Europa:
«Quello che qui si costituisce, con questa filosofia della cura dell’anima, è ciò che farà la specificità della vita europea. L’Europa è nata da questo motivo, vale a dire dalla cura dell’anima, ed è morta per il fatto che si è lasciata velare nuovamente nell’oblio. L’interiorità caratteristica del cristianesimo è contenuta in Platone solo in embrione, nell’idea della libertà e della sua connessione con la finitezza, con la mortalità e della cura dell’anima. Ma, nondimeno, da questo embrione è nata l’Europa; tutto è nato da qua». Attento e preoccupato profondamente sull’Europa del proprio tempo, Patočka aggiungeva: «Si parla continuamente dell’Europa in senso politico, ma si tralascia la questione di sapere che cosa sia esattamente e da dove sia nata. Sentiamo parlare d’integrazione dell’Europa. Ma l’Europa è dunque qualcosa che possa essere integrata? Si tratta di un concetto geografico o puramente politico? No, e se vogliamo affrontare la questione della nostra situazione presente, dobbiamo innanzitutto comprendere che l’Europa è un concetto che si basa su fondamenti spirituali».
Ho pensato al grande filoso ceco, alla sua idea di Europa, ai suoi fondamenti spirituali, ai suoi drammatici e profondi problemi attuali, mentre ascoltavo Mons. Luigi Negri, Vescovo di Ferrara-Comacchio, nell’intervento che concludeva il convegno organizzato dal Comitato Verità e Vita e da Vita Humana International, che si è svolto a Roma il giorno prima della Marcia per la Vita.

Per grazia e gloria di Dio, ci sono pastori che si occupano della cura delle anime a loro affidate. Lo fanno in modo semplice, diretto, pregnante.
«La grande resistenza ai totalitarismi del XIX e XX secolo – ha detto Negri - che la Chiesa Cattolica unica ha sostenuto, non soltanto nel contesto europeo, ma anche mondiale, è stata l’esperienza di vita delle comunità ecclesiali, delle famiglie, dei gruppi vari, che forti di quest’esperienza vissuta, si sono opposti alla mentalità dominante, anche quando quest’opposizione ha significato, per moltissimi cristiani e uomini di buona volontà, morire nei campi di concentramento, dove si esprimeva la volontà di sostituire, alla realtà, la propria ideologia». Per il Vescovo di Ferrara, «l’ideologia di oggi è questo misto di tecno-scientismo che riduce l’uomo a puri funzionamenti di carattere fisico o psicologico o affettivo e che riduce la realtà che circonda l’individuo a oggetti, compresi gli altri uomini, da manipolare, da ridurre o da assorbire alla propria visione ideologica».
Questa, in sintesi, la sfida che questo nostro tempo ci propone, che avversa «i principi che non possono essere messi in discussione, altrimenti detti non negoziabili», ha affermato Negri, «espressione di un autentico amore all’umanità, propria e di tutti gli uomini, che, nell’esperienza della fede cristiana, trova il massimo di approfondimento e il fondamentale sostegno per la loro verificazione ed attuazione».

L’esperienza della fede cristiana è un’esperienza di Verità. «’Veritatem facientis in caritate’, diceva San Giovanni – ha ricordato Negri – ovvero bisogna che facciamo la Verità e che la comunità sia un luogo dove si fa esperienza della Verità. Facendo esperienza della Verità, si incrementa la nostra umanità, che diventa ragione del nostro opporci alla mentalità irrealistica del mondo, perché, in sostanza, il mondo non ha una visione organica a sistematica del problema della vita e di tutti i suoi svolgimenti, ma ha un’immagine assolutamente ideologica, nella quale sono messi in evidenza soltanto gli aspetti che sono indiscutibili per la cultura, la filosofia, la scienza, la tecnica e quant’altro accade nel corso dello svolgimento delle vicende umane e storiche». Per il Vescovo di Ferrara, vanno recuperate – per affermare quest’esperienza di Verità, «una forte teoria, un’intelligente pratica morale e soprattutto un impeto missionario. Sulla consapevolezza di questa realtà nuova e definitiva si incontrano gli uomini. In quest’incontro nella Verità corriamo il rischio quotidiano di proporre ai nostri fratelli uomini una Verità e un Bene che non è a loro disposizione, ma che certamente non possono non desiderare nel profondo del loro cuore».

Tenendo ben presenti queste indicazioni di Mons. Negri, a chi invoca l’affermazione di un nuovo umanesimo per l’Europa – che sta realizzando, da un lato, con le pratiche abortive e anti-nataliste e dall’altro, da un’accoglienza sconsiderata a coloro che sono oggetti del traffico degli esseri umani, la più grande catastrofe della sua storia - potremmo ricordare che cosa significava per Patočka la cura dell’anima:
«un'aspirazione a incarnare l'eterno nel tempo e nel proprio essere, un'aspirazione, nello stesso tempo, a resistere all'uragano del tempo, a resistere a tutti i pericoli che questo comporta, a resistere quando la cura dell'anima mette a rischio l'uomo (…) [Socrate] è il primo che oppone alla tirannide segreta, e ai rivestimenti ipocriti dell'antica morale, l'idea che l'uomo orientato, nel pieno senso del termine, alla ricerca della Verità, l'uomo che esamina ciò che è buono, senza saper lui stesso ciò che è positivamente buono, ma rifiutando semplicemente le false opinioni, sembrerà necessariamente il più cattivo e il più nocivo degli uomini, mentre in realtà è il migliore, e, al contrario, colui che adotta l'atteggiamento della massa sembrerà il migliore, mentre la sua essenza più profonda rappresenta il peggio, e il conflitto inevitabile fra questi due non potrà che concludersi con la rovina dell'uomo del bene».
Grazie a Socrate e a Platone, sostiene Patočka, grazie all’immenso patrimonio della filosofia greca, l’essere umano scopre la possibilità del pensiero. L’idea - non astratta, ma concreta - di Europa, nasce in base a questi presupposti, ai quali si aggiunge, a complemento determinante, l’annuncio contenuto nel prologo del Vangelo di Giovanni. Con la Rivelazione, all’essere umano viene consegnata la realtà della sua piccolezza e della sua grandezza e, insieme, la verità originaria: l’essere la sua anima creata e immaginata a somiglianza di Dio. L’homo, inteso come genere appartenente alla famiglia degli ominidi, diventa uomo attraverso la consapevolezza, la presa di coscienza dell’idea che forma su di sé: l’essere stato creato a immagine e somiglianza di Dio. E’ il Cristianesimo a produrre questa nuova umanità - la nuova generazione umana, si potrebbe dire - e questo avviene con il realizzarsi di un fatto storico: quando il Verbo si fa carne e viene ad abitare in mezzo a noi.

Karl Lowith, il filosofo tedesco di origine ebraica, nella sua opera Da Hegel a Nietzsche. La frattura rivoluzionaria nel pensiero del secolo XIX, scrive:
«Il mondo storico in cui si è potuto formare il ‘pregiudizio’ che chiunque abbia un volto umano possieda come tale la ‘dignità’ e il ‘destino’ di essere uomo, non è originariamente il mondo, oggi in riflusso, della semplice umanità, avente le sue origini nell’’uomo universale’ e anche ‘terribile’ del Rinascimento, ma il mondo del Cristianesimo, in cui l’uomo ha ritrovato attraverso l’Uomo-Dio, Cristo, la sua posizione di fronte a sé e al prossimo». 
L’idea della persona è il dono che il Cristianesimo fa al mondo e che fonda la civiltà europea. Viene scoperta la persona umana come sorgente di diritti, come un mistero non manipolabile da nessun potere, unica, irripetibile. Nessun’altra cultura possiede questa verità, intuita e svelata da Socrate e consegnata alla coscienza dell’essere umano dal messaggio di amore di Cristo. Per opera dello Spirito Santo, il Verbo si diffonde e sceglie il luogo, il territorio del mondo che duemila anni fa costituiva il centro dell’Europa di allora. Il Verbo evangelizza il mondo pagano, cuore dell’Impero Romano e si fa di nuovo martire attraverso i suoi testimoni, che riescono, con la sola forza della fede, a porre le premesse per convertire un impero. Al Quo vadis, domine, che Pietro pronuncia dove la via Appia incrocia l’Ardeatina, Gesù risponde Vado in città a farmi crocifiggere un’altra volta e sulla pietra dell’Appia lascia le sue impronte. All’Europa manca solo questo: riscoprire la grandezza e la bellezza di quelle impronte. 
Danilo Quinto - http://daniloquinto.tumblr.com/

13 commenti:

Anonimo ha detto...


@ Mons. Negri sui totalitarismi - un charimento

Mons. Negri, come riportato nel testo, ha detto: "la resistenza ai totalitarismi del XIX e XX secolo, che la Chiesa Cattolica unica ha sostenuto etc.".

In genere, si considera il "totalitarismo" un fenomeno del XX secolo (comunismo, fascismo, nazismo, anche se l'inclusione del fascismo non e' del tutto corretta, perche' quel regime fu per fortuna un totalitarismo a meta'). Quale sarebbe stato allora il totalitarismo del XIX secolo? Forse bisognerebbe chiarire. Se si intende come "totalitaria" l'Europa degli Stati liberali costituzionali ma anticlericali il termine non puo' esser accettato. Oppure, puo' esserlo; ma allora bisogna allora chiarire in che modo si intende il concetto di totalitarismo, un modo evidentemente piu' ampio del consueto, che va spiegato.
Che poi la Chiesa Cattolica sia stata l'unica a lottare contro il totalitarismo nel XX secolo, su questo molti non sarebbero d'accordo, dato che furono le Democrazie Occidentali, sia pure alleate con Stalin, a sconfiggere Hitler. Se, di nuovo, si vuole sostenere che queste Democrazie erano in realta' Stati totalitari, lo si puo' certamente fare: pero' bisognerebbe (anche qui) chiarire che il concetto di totalitarismo, come categoria politica, lo si intende in modo nuovo ed allargato. Che andrebbe spiegato. A. R.

Mah! ha detto...

Boh! Sinceramente Mons Negri parla un po' troppo con la lingua ciellina, spesso fa tanti arzigogoli, quando potrebbe parlare più semplice. Quella parola ricorrente di far "esperienza" sa di neolingua, la vita cristiana non è esperienza, è lotta, il cattolicesimo va vissuto, non va fatta esperienza, come se fosse una cosa che si prova e poi magari si passa ad altra esperienza. Lo so che il senso voluto da Mons Negri è quello buono, ma preferisco i discorsi chiari, semplici, diretti. Perchè alla fine non so se tutti quelli che ascoltano ci capiscono qualcosa.
Se bisogna far esperienza di vita cattolica si inizi con il riformare i seminari: messa tradizionale, rintrodurre S.Tommaso d'Aquino, si mandino al macero Enzo Bianchi, Bruno Forte, e altri eretici. Facciamo far esperienza a sti poveri seminaristi, da farli uscire veri sacerdoti secondo il Cuore di Gesù.

Luisa ha detto...

Segnalo:



"Esercizi di lettura. La "Amoris laetitia" del cardinale Müller2

"Con la "Amoris laetitia" sta accadendo nella Chiesa cattolica qualcosa di simile a quanto accadde mezzo secolo fa con la "Humanae vitae". A parti rovesciate.
....
Colpisce che un discorso di tale portata il cardinale Müller l'abbia pronunciato non a Roma ma in Spagna e senza che abbia avuto particolare pubblicità. "L'Osservatore Romano" l'ha del tutto ignorato.
Perché agli effetti pratici il suo impatto è minimo.
Come marginale, irrilevante, è ormai il ruolo del prefetto della congregazione per la dottrina della fede.

Con Francesco è cambiata infatti la forma del magistero papale.

La chiarissima "Humanae vitae" di Paolo VI fu travolta dalle fumosità di vescovi e cardinali dissenzienti.
Mentre invece la "Amoris laetitia" è vittoriosa proprio grazie alla sua calcolata vaghezza. Perché a tutti i livelli della Chiesa come nella pubblica opinione è ormai passato ciò che non vi è scritto a chiare lettere, ma solo fatto intuire."


http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1351295

Terribile ma lucidissima e realistica osservazione di Magister.

Luisa ha detto...

Leggendo l`intervento del card. Müller si potrebbe pensare meglio quello che niente, si potrebbe dire: accontentiamoci dei pochi Pastori che hanno osato commentare l`AL mettendola sui binari dell`ortodossia ma assolvendo a priori Bergoglio, obbligandolo pure lui a restare nei limiti della Dottrina, il papa vuol dire...il papa si riferisce ...
Si potrebbe ma io, vedendo i risultati concreti e devastanti che l`AL già sta provocando, aspetto che un Pastore abbia il coraggio di dire la verità fino in fondo e cioè che Jorge Bergoglio con l`aiuto del suo cerchio ravvicinato e ristretto di consiglieri (fra i quali Kasper con la sua teologia in ginocchio, santa e cocciuta, Bergoglio dixit) ha VOLUTAMENTE e ASTUTAMENTE redatto l`AL in quel modo per far PASSARE il suo intento di raggirare, sconvolgere e calpestare la Dottrina.
Ogni altro linguaggio è vano e sterile, perchè sul terreno le cose vanno come le vuole il vescovo di Roma.
Possibile che i Pastori che sono sconvolti da quel che è riuscito a fare Bergoglio non possno mettersi insieme per esigere dal papa che lui stesso dia la sola interpretazione possible, anche se quella che potrebbe dare non sarebbe che la conferma di quel che molti già stanno attualizzando, anche se sarebbe la conferma del tradimento della Parola del Signore?

Questi poveri fratelli dimenticati ha detto...


Profughi cristiani a Papa: "FAI QUALCOSA PER NOI"

VIDEO tra i cristiani iracheni rifiutati dall’Europa

Erbil. “La nostra tragedia non fa più notizia. Per questo siamo stati dimenticati anche se ancora vittime di un orribile conflitto. Abbiamo perso tutto e tanti cristiani vivono in miseria”. Le parole amare di padre Jalal Yako.
L’intero documentario sarà presentato il 7 giugno a Cremona, intanto qua sotto una breve anticipazione:

http://www.occhidellaguerra.it/tra-i-cristiani-iracheni-rifiutati-dalleuropa/

Anonimo ha detto...

Suppongo che sia meglio per tutti che il Card.Muller resti a quell'incarico , si esprima con prudenza e carita' ma ribadendo la verita' . Se si opponesse frontalmente otterrebbe di essere rimosso oltre a lacerare ulteriormente la Chiesa . Nonostante tutto il diavolo fa sempre le pentole e non i coperchi , si serve dei disobbedienti per mistificare , confondere e poi...voila' rende noti tutti i loro magheggi , per ridere alle loro spalle . Per trenta denari , come Giuda , tradiscono il loro Maestro . Preghiamo per loro , raccomandiamoli alla Vergine Addolorata , se Dio permette le Croci e' sempre per un bene maggiore .
http://www.iltimone.org/30547,News.html

DaniloQuintoBlog (ufficiale) ha detto...

Mi permetto di segnalare la mia "Lettera d'amore a Marco Pannella", pubblicata sulla mia pagina FB, sul mio sito http://daniloquinto.tumblr.com, su Gloria.Tv https://gloria.tv/video/y7VMC4GhLu5 (dove finora ha avuto 3.400 visualizzazioni), su Radio Spada e su altri siti.
Nei giorni in cui viene approvato il matrimonio sodomitico, è necessario fare quello che ci chiede di fare Cristo: pregare perchè questa persona si salvi dalla sua ideologia.
Il matrimonio sodomitico fa parte, infatti, di quell'ideologia dei cosiddetti diritti civili che, a partire dal divorzio, ha portato alla dissoluzione dei principi dell'ordine naturale, scritti da Dio nell'anima di ogni essere umano.
E' necessario che Pannella se ne renda conto, al termine della sua vita terrena, che si penta pubblicamente prima della sua morte. Se così avvenisse, tante persone - avvinghiate a quest'ideologia - ne comprenderebbero le conseguenze. Preghiamo perchè sia così. Vi ringrazio.

Rr ha detto...

Segnalo Blondet sui Principi dell'Europa
( scusate , ma con l'Pad nriewco a mettere i link).
Blondet, qui, al suo meglio.

Anonimo ha detto...

Bello anche il commento di Farouk, ineccepibili entrambi......Rosa oggi per leggerti e capirti ci voleva Champollion, l'egittologo di Rosetta :D.Anonymous.

Anonimo ha detto...

Poveretti , mentono sapendo di mentire : hanno gia' scelto da tempo con Chi stare .

Quest'anno 2016 si celebra l'apparizione dell'Angelo in Portogallo :
"In tutti i modi possibili, offrite a Dio un sacrificio in atto di riparazione per i peccati con cui è offeso e di supplica per la conversione dei peccatori. Attirate così sulla vostra patria la pace. Io sono il suo angelo custode l'Angelo del Portogallo. Soprattutto accettate e sopportate con sottomissione la sofferenza che il Signore vi manderà".
«E scomparve.
«Queste parole dell'Angelo si incisero nel nostro spirito, come una luce che ci faceva comprendere chi era Dio: come ci amava e voleva essere amato; il valore del sacrificio, e come gli era gradito; come, per riguardo a esso, convertiva i peccatori».

http://www.reginamundi.info/madonna-di-fatima/apparizioni-angelo-fatima.asp

in diretta da Fatima ore 19.30 ora italiana
http://www.reginamundi.info/madonna-di-fatima/santuario-fatima.asp

Venghino siori, venghino... ha detto...

GERMANIA, POLIZIOTTE MOLESTATE SESSUALMENTE DA IMMIGRATI IN CENTRO DI ACCOGLIENZA

Secondo il sindacato di polizia le agenti vittime di abusi da parte dei richiedenti di asilo stanno aumentando. E le preoccupazioni per la loro sicurezza cresce

http://www.ilgiornale.it/news/mondo/germania-poliziotte-molestate-sessualmente-immigrati-centro-1257528.html

Rr ha detto...

Anonymous,
non Champollion ( so chi è), ma il mio antenato rabbino 😏😏.

In Germania non lo sanno che se metti la paglia , specie se secca, vicino al fuoco, specie se giovane, brucia ?

Rr ha detto...

E se invece di insegnare loro la buona educazione, li rimandassero indietro?