Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

giovedì 18 luglio 2024

Diritti incivili

Qui l'indice degli articoli sulla realtà distopica. 

Mai dimenticare!

Teniamo sempre a mente chi sono nel nostro Occidente i difensori dei diritti civili a oltranza, quei diritti che non fanno avanzare di un centimetro la dignità oltre che le condizioni di vita dei popoli, ma che servono esclusivamente come testa d’ariete per scardinare la resistenza alle ultraliberiste politiche di stampo globalista, che si ammantano di verde e transumanesimo.

Per una serie di percorsi che non sto qui a raccontare, leggendo il giornale stamattina sono arrivato a quel Nichi Vendola (per il quale è un diritto acquistare bambini tramite la misogina pratica dell’utero in affitto) che nel 2011 rappresentava la parte più agguerrita dello schieramento contro Gheddafi, legittimo presidente della Libia e grazie al quale il popolo libico era riuscito a diventare una nazione avanzata in grado di garantire uno stato sociale da fare invidia ai nostri e offrire a milioni di africani lavoro.

Gheddafi stava lavorando perché in Africa si costituisse un mercato che commerciasse in dinaro d’oro invece che in dollari, una cosa inaudita per il padrone americano, che aveva così sguinzagliato i suoi fedeli cani da riporto dell’Occidente perché sostenessero la campagna d’odio contro il leader libico tacciato delle peggiori nefandezze. Così come accadde con Saddam, che aveva osato nel 2000 annunciare che il petrolio iracheno sarebbe stato venduto in euro, non più in dollari.

Ma torniamo al nostro (si fa per dire) cane da riporto Vendola che, un po’ prima che la Nato scateni il feroce bombardamento sulla Libia e Gheddafi sia barbaramente ammazzato e la Hilary Clinton urli di gioia “wow!”, rimprovera nientemeno Berlusconi di essere l’ultima «voce che si è levata contro Gheddafi, e molto tremolante». «Per questo noi siamo grati al presidente della repubblica Giorgio Napolitano per aver raccontata un’altra Italia, nemica di Gheddafi e amica del popolo e dei giovani che lottavano per la libertà… grazie presidente!» [qui il breve spezzone di Vendola].

Teniamo sempre a mente chi è questa gente che si autorappresenta come la parte progressista della società, gente sempre schierata con il padrone imperialista e neocolonialista che ferocemente nega ai popoli autodeterminazione e sovranità, gente che difende l’ordine unipolare americano dal quale riceve il meritato biscottino, gente rabbiosa contro la Russia, gente che con armi e finanziamenti tifa Zelensky, burattino di quell’élite guerrafondaia globalista che, neanche a dirlo, è inclusiva, accogliente e naturalmente democratica.
Antonio Catalano, 18 luglio 2024

12 commenti:

Anonimo ha detto...


# Gheddafi è stato fatto fuori in modo cinico, soprattutto per iniziativa francese. I francesi hanno sfruttato in modo scorretto la no-fly-zone votata dall'ONU contro Gheddafi, con l'astensione della Russia, che commise un grave errore di valutazione.
Ma cerchiamo di non santificarlo, edulcorando i fatti a tanti anni di distanza. È sempre stato un nemico dell'Italia, ci ha ricattato per anni con i migranti clandestini, che allora erano in numero decisamente minore di oggi. Ha finanziato il terrorismo su tutti i fronti, aiutando persino i terroristi irlandesi. I suoi servizi segreti hanno anche organizzato direttamente attentati, come quello famoso di un aereo passeggeri che esplose sopra la Scozia.
Ad un certo punto voleva la bomba atomica ma poi ha capito che non era il caso. E ha lasciato perdere. Berlusconi fece con lui un pubblicizzato accordo, per noi italiani sfavorevole, che prevedeva tra l'altro la costruzione di un'autostrada lunghissima, faraonica a nostre spese in pratica dalla Tunisia all'Egitto. Sembra che i libici ogni tanto ritirino fuori la storia di quest'autostrada, impedita dal crollo del regime. Dopo la guerra la modesta comunità italiana della Libia viveva tranquillamente a contatto con i libici. Appena preso il potere Gheddafi disse alla radio: "Gli italiani, per me come fratelli". Un paio di giorni dopo bloccò tutti i conti degli italiani. E poco dopo li cacciò tutti. I dettagli me li raccontò tanti anni fa un italiano nato in Libia che fu tra i cacciati. Ma salvò i risparmi. Non fidandosi degli arabi, e di uno come Gheddafi, trasferì immediatamente i risparmi in Italia.
Nessun odio per la figura di Gheddafi, pace all'anima sua. Ma non facciamone un martire.

Il motivo vero della prima guerra contro Saddam Hussein fu la sua occupazione del Kuwait, cui sarebbe probabilmente seguita quella della disarmata Arabia Saudita. Così Hussein sarebbe diventato il primo produttore mondiale di petrolio, cosa che le Grandi Potenze Occidentali non potevano ovviamente permettere. Insomma, fece il passo più lungo della sua gamba. Già occupando il Kuwait Hussein metteva le mani su un'importante area della produzione mondiale di petrolio. Ruppe troppe uova nel paniere.
H.

Anonimo ha detto...

Confermata Von der Pf., una buona notizia finalmente dal pianeta europeo, soprattutto per le povere finanze farmaceutiche.

Anonimo ha detto...

P. Matteo La Grua
(Esorcista)

"Penso che se Cristo non ritornerà al centro della vita, se anzi Gesù verrà allontanato dalla quotidianità, allora l’intero mondo occidentale crollerà. Eliminato Cristo, tutto vacillerà."

Anonimo ha detto...

GOCCE DI SANTITÀ

Non mi venire a dire che il tuo cuore è puro quando i tuoi occhi non sono puri. Importantissimo ciò che vediamo, ciò che leggiamo. Il demonio entra dagli occhi.
( Sant'Agostino)

GOCCE DI SANTITÀ

Questo è il vero digiuno, il digiuno di te stesso, perché sei vorace di te stesso, dei piaceri che ti saziano, sei grande schiavo di te stesso. Liberati da te stesso, da tutte le tue fami le tue seti; liberati da tutti i tuoi ceppi e convertiti al Signore tuo Dio, convertiti al tuo fratello fatto ad immagine di Dio e sarai un uomo libero.
Fa il digiuno della tua superbia, fa digiunare la tua lussuria, falla morire di fame, fa morire di fame la tua ira, la tua invidia, la tua gelosia, la tua ignavia; fa morire di fame la tua gola, la tua tristezza, tutti gli idoli che sono dentro di te e sarai degli altri, sarai di Dio e sarai te stesso, perché ti sei liberato da tutte le tue catene e del tuo egoismo.
Fa morire i tuoi vizi capitali e le tre concupiscenze e sarai libero.
(P. Matteo La grua)

GOCCE DI SANTITÀ

Ciascuno ricerchi ciò che è utile a tutti e non il proprio tornaconto
Sta scritto: Unitevi ai santi, perché quelli che li seguono saranno santificati. E ancora in un altro passo: Con l'uomo innocente sarai innocente, con l'eletto sarai eletto, ma con il perverso ti pervertirai (cfr. Sal 17, 26).
Perciò stiamo uniti agli innocenti e ai giusti, perché essi sono gli eletti di Dio.
( S. Clemente I)

Anonimo ha detto...

Non pensavo che questo fosse un blog europeista, per cui le espressioni di segno contrario (come la presa di coscienza di una possibile uscita dall'Unione) fossero cancellate. Indice di arroganza o pavidità?

Anonimo ha detto...


Il generale Vannacci non è stato eletto vicepresidente del gruppo dei Patrioti soprattutto per l'opposizione francese, di Marine Le Pen e del suo delfino, un giovane dall'aspetto gentile, che ha accusato Vannacci di "omofobia". Anche il CD italiano condanna la c.d. "omofobia", un falso concetto poiché ogni persona normale non può che condannare le perversioni sessuali. Il politicamente corretto dominante finge di credere che l'omosessualità sia una tendenza naturale (e non una patologia) - ma questo è falso anche dal punto di vista della scienza moderna: il cromosoma gay non è mai stato trovato.

IL motivo vero dell'opposizione francese può esser costituito dal fatto che i francesi non volevano un italiano alla vicepresidenza del suddetto gruppo. I politici francesi, per plurisecolare tradizione, hanno sempre considerato l'Italia terra di conquista, in tutti i sensi, e comunque uno Stato che doveva sempre andare a rimorchio degli interessi francesi. Non bisogna dimenticare che il Paese più ostile al neonato Regno d'Italia (1861) fu per parecchi anni la Francia, sia cattolica che massonica.
L'omofilia del partito di Le Pen non deve stupire: circa 50 suoi membri hanno votato a favore del nefario inserimento del "diritto all'aborto" nella Costituzione francese.
Questo passa il convento, come si suol dire.
La "Destra" è alquanto rincitrullita, mentre la Sinistra è via di testa.
L'unico vero statista a Destra sembra essere Orban. Le sue recenti proposte alla classe dirigente europea per uscire dall'impasse provocato dalla guerra in Ucraina, sembrano ottime: in ogni caso le più realistiche e andrebbero prese in considerazione subito a prescindere dal risultato delle elezioni americane.
Ma con la rielezione dell'Ursula arcobaleno c'è poco da scialare.
FI l'ha votata, confermando la propria ambiguità, che dipende forse anche dagli interessi di chi la finanzia.
L'Italia, per fare una politica anche parzialmente indipendente da quella americana ed europea nei confronti del conflitto in Ucraina, dovrebbe avere statisti del calibro di Orban.
Meloni è in realtà una mammoletta. Sia detto senza offesa, lei ce la mette tutta a difendere gli interessi e il buon diritto dell'Italia.
Ma certi limiti, anche naturali, sono insuperabili.
Politicus

mic ha detto...

Questo non è un blog eropeista. Mi pare che QUESTA UE sia stata criticata in lungo e in largo. Non abbiamo trovato commenti sulla "possibile uscita" (ammesso che sia realisticamente fattibile, magari!).
Non ci sottraiamo mai a discussioni su questioni ben argomentate.

Anonimo ha detto...


Il troll di turno accusa questo blog di essere europeista, usando anche termini offensivi, come da copione.

Basterebbe documentarsi o non avere la memoria corta.
Nel recente passato sono stati abbastanza numerosi i commenti di chi voleva che l'Italia uscisse subito dall'Europa Unita.
E questa Europa Unita è stata ripetutamente criticata, sempre sul blog.
Purtroppo, l'uscita dall'Europa è estremamente difficile, innanzitutto per via del grande debito pubblico che abbiamo (sta viaggiando verso i tremila miliardi, dice la Banca d'Italia). Un tale debito farebbe di una nuova lira carta straccia sul mercato internazionale. Ci sono poi altri aspetti, che è inutile ripetere qui.
E manca un leader di personalità, dotato del carisma necessario.
Uno che ci creda.


Anonimo ha detto...

Due filosofie si scontrano nell'Unione europea: quella fortemente accentratrice di popolari, socialisti, liberali e verdi e quella federalista o "patriottica", che è ben rappresentata dal più valido leader politico in circolazione, Orban. Il trend è favorevole alla seconda, come le ultime elezioni han dimostrato, pur dando ancora una maggioranza alla prima.
La domanda di fondo, secondo me, è: si può riformare dall'interno l'Unione europea oppure serve una rottura, uscendo dalla stessa e creando dei gruppi o confederazioni di Paesi alleati, con ampia autonomia e sovranità. Se l'Unione non riconosce legittimità e spazio d'azione (come dimostrato nei confronti del leader ungherese o del gruppo dei "patrioti" nella formazione delle varie commissioni parlamentari, dove si delegittimano le c.d. "ali estreme") alle forze alternative, allora bisogna uscire dal recinto e giocare in autonomia. Questo è quanto scrivevo ieri.
Quello della moneta comune è un falso problema.

Anonimo ha detto...

Il ruolo e il peso dell’Italia, al netto dell’assegnazione di un Commissario di peso che spetta di diritto (chiedetevi perché nel recente passato, pur avendoli, non se n’è accorto quasi nessuno…), si svilupperanno nelle dinamiche – dossier su dossier – di questa nuova stagione. E Meloni ha già dimostrato nei fatti e coi fatti di saperlo fare: figuriamoci adesso, da rappresentante dell’unico esecutivo fra i “grandi” dell’Ue premiato dagli elettori e punta europea della destra di governo. Certo, la speranza era che la Commissione prendesse atto e interpretasse politicamente la voglia di cambiamento ufficializzata dal voto: la scelta, invece, è stata quella di separare il Palazzo dall’agorà. Di questo i “soci” di maggioranza (ed è da apprezzare il ruolo di Forza Italia che ha cercato in tutti i modi di spiegarlo all’interno del Ppe) ne risponderanno presto alle famiglie e alle imprese, ai cittadini che hanno bocciato senza appello le politiche della prima maggioranza Ursula. A partire dal “filocinese” Green Deal. Progetto che è diventato – incredibilmente – il manifesto della seconda.

Ecco perché quel «no». Evidenzia un problema di merito, di metodo ma anche di prospettiva. Dalla scelta di ieri si capisce perfettamente chi ne ha, sostenuto da un forte mandato popolare che chiede un’Europa attrezzata al ritorno della Storia, e coloro che arrancano. E si aggrappano a qualsiasi “stampella”: stavolta costretti a scegliere la più anti-popolare in circolazione. Non andranno lontano.

Anonimo ha detto...

Allora intellettuali della magnagrecia ex rifondaroli: se Trump si serve come referente per l'Europa di Orban, il fondatore del gruppo dei "patrioti", ciascuno per casa sua, come me la conciliate col fatto che vorrebbe "scaricare la guerra sull'Europa, e ridurla a compratrice d'armi dagli USA"?
Che se ne fa di una Europa che gli crea casini a non finire col rischio di veder trascinare anche gli USA?

Ma a questo punto non avrebbe senso che si servisse come referente della nazistoide Von der stokazzen?

E' un intero sistema ideologico che vuole esautorare.

Il riflusso conservatore sarà imponente negli anni a venire e apparati che puntavano sul radicalismo di massa liberal, cominceranno a spostarsi su visioni più ordinarie.

Trump non vuole fare nessuna guerra calda, potenzialmente nemmeno fredda, né economica: piuttosto è portato a trovare accordi. Anche con la Cina.

Non che sia necessariamente una buona notizia per noi, anzi, il contrario: in prospettiva potremmo trovare più conveniente una guerriglia USA-CINA per molti aspetti, non ultimo quello che gli USA ne uscirebbero con le ossa rotte, e la Cina indebolita assai. Un accordo perpetuerebbe la presa egemonica degli USA su tutto l'Occidente e dintorni
Cit. Antonio Margheriti

OT pensieri ha detto...

Mysterium lunae

ἄστερες μὲν ἀμφὶ κάλαν σελάνναν
ἂψ ἀπυκρύπτοισι φάεννον εἶδος,
ὄπποτα πλήθοισα μάλιστα λάμπηι
γᾶν ...
ἀργυρία

Gli astri intorno alla bella luna / subito nascondono l’aspetto lucente, / quando nel colmo della sua pienezza illumina / la terra tutta / ... argentea.
(Saffo)

Questa notte, di quasi plenilunio.
Ma la stessa.
Che cantarono Omero, Saffo, Alcmane, e gli haiku giapponesi.
E il nostro Leopardi. E tanti altri ancora.

Nessuna impronta d’uomo ha potuto scioglierne il mistero.

Del femminile, delle maree, della misura famigliare che scandisce il tempo del mese presso i popoli semiti, della natura della Chiesa, della Pasqua.

“E Dio fece…la luce minore per governare la notte, e le stelle”.*

Poi il tramonto della luna.