Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

giovedì 18 luglio 2024

Pellegrini diversi, storie diverse

Nella nostra traduzione da The Catholic Thing troviamo un ritratto dell’"America profonda” dove la “gente” da cui ha le sue origini il nuovo vicepresidente scelto da Trump è denominata con termine dispregiativo hillbillies (zotici che risiedono nelle aree rurali e montuose degli Usa), oppure redneck (colli rossi, per colpa del sole che abbronza chi lavora nei campi), insomma “spazzatura bianca”, la classe operaia e media bianca americana messa ai margini (anche) dalla globalizzazione. Il nostro Occidente Europeo, una volta faro di civiltà è troppo interconnesso con quello Atlantico di matrice protestante e vive nel suo declino la stessa crisi morale e materiale. Quel contesto USA in cui un ex marine povero, che poi è finito nelle università di élite e nell’alta finanza, può avere un ruolo decisivo nel nostro futuro. L'articolo conclude sul fare la nostra parte come credenti. Buona lettura!

Pellegrini diversi, storie diverse
Il pellegrinaggio a Canterbury di Thomas Stothard, 1833
[collezione privata]
Invecchiando si diventa saggi, o almeno così si spera. La saggezza può anche essere accompagnata da una serie di sogni strani e vividi. Un esempio: negli anni di scuola, non avevo alcun interesse per The Canterbury Tales di Geoffrey Chaucer. Scritti alla fine del XIV secolo, questi racconti sono una raccolta di ventiquattro storie semplici e audaci raccontate dai pellegrini londinesi in viaggio verso il santuario di San Tommaso Becket a Canterbury, in Inghilterra. Sono un classico della letteratura medievale. Non mi interessavano, mi sono sempre sembrati terribilmente noiosi, ma recentemente, durante un lungo viaggio, li ho ascoltati su CD. Me ne sono subito appassionato, tanto che, da allora, hanno invaso il sonno ristoratore di molte mie serate… sebbene in un modo leggermente diverso.

Nel mio sogno, l’attuale occupante della Casa Bianca, insieme al suo staff, al vicepresidente e all'intero pool di mezzi di informazione di BosWash (vedi sotto), si imbarcano in un pellegrinaggio verso una convention lontana. Per principio, e nel rispetto del Green New Deal, prendono un autobus ecologico, alimentato da una batteria elettrica… che, purtroppo, ha bisogno di fermarsi ogni paio d’ore per ricaricarsi.

E poiché l’autobus è molto grande, così come la sua batteria — che pesa più di 8.000 libbre — la ricarica richiede una quantità di tempo imbarazzante. La buona notizia, nel mio sogno, è che il percorso interstatale che scelgono ha molte aree di sosta con stazioni di ricarica Tesla e un generoso assortimento di “locande” di fast food.

E così, i pellegrini trascorrono le ore di ricarica elettrica mangiando e raccontandosi storie scurrili, come:
  • Il racconto del neurologo del presidente.
  • Il racconto del vicepresidente schiamazzante
  • Il racconto del sondaggista del partito nervoso
  • L’arrogante racconto della First Lady
  • Il racconto del portavoce evasivo
  • Il racconto del parente mascalzone
  • Il racconto del presidente del partito depresso
  • Il racconto del subdolo reporter di BosWash
E così via.

Fortunatamente, mi sveglio sempre prima che qualche brutto incidente politico — come per esempio una sparatoria nella Pennsylvania occidentale — interrompa il pellegrinaggio. Ora possiamo mettere da parte il mio sogno, come l’ennesima immaginazione fantasiosa. Ma non dovremmo ignorare quella curiosa parola: “BosWash”. Ecco perché.

Il termine “BosWash” venne usato per la prima volta da Herman Kahn e Anthony Wiener in un rapporto del 1967 sul corridoio della costa orientale densamente popolato e altamente urbanizzato — in effetti, una megalopoli — che si estende da Boston a Washington, D.C. Lo stesso rapporto denominava “SanSan” il corridoio che va da Francisco a San Diego.

Oggi il “SanSan” ha un controllo sproporzionato sullo sviluppo di nuove tecnologie e sul commercio con l’Asia. E mentre le tendenze demografiche cambiano, e sempre più persone fuggono dagli stati democratici del nord-est, il BosWash continua a fare la parte del leone per quanto riguarda i media d’élite americani e le istituzioni di leadership politica, culturale e intellettuale.

Di conseguenza, i due corridoi costieri possono sembrare quasi come nazioni all’interno di una nazione. Sono lontani da quelle colonie oscure e spaventose come lo Utah, il Dakota, il Texas, la Florida e l’Arkansas — e non solo in termini chilometrici. Eppure esercitano un’enorme influenza su ogni aspetto della vita americana, il che può facilmente alimentare sia un senso di diritto che un disprezzo per le preoccupazioni e le convinzioni del “paese dei cavalcavia”. Ciò ha delle conseguenze.

Qualunque opinione si abbia di un candidato come Donald Trump — i suoi difetti sono evidenti — bisogna riconoscere che egli è, almeno in parte, un prodotto di coloro che, nelle nostre classi illuminate, disprezzano non solo lui, ma anche i milioni di semplici cittadini con cui si connette, visceralmente, nell’entroterra americano. Gli appelli elitari all’unità e a un’identità nazionale comune sono assurdi e offensivi quando masse di semplici cittadini americani vengono liquidate come razziste, omofobe, proto-fasciste e potenzialmente insurrezionaliste dagli stessi leader che affermano di rappresentarle.

Il risultato è un pozzo profondo di frustrazione popolare che porta a ulteriore rabbia e divisione, e infine ad atti di violenza. Il bigottismo e il fanatismo “progressista” non sono gli unici ingredienti dell’epidemia di rabbia di oggi, ma ne detengono una quota generosa.

Come ho fatto notare in precedenza, storici come il britannico Tom Holland e altri ritengono che le attuali crisi nelle democrazie occidentali, compresi gli Stati Uniti, siano simili alla fase avanzata della Repubblica Romana. La rabbia è autoalimentata e sempre tossica. Rovina le persone, dissolve i legami sociali, mina la giustizia e avvelena le culture. Non è necessario che continui. Possiamo cambiare. Ma se non lo facciamo, finisce male. Cosa possiamo fare come credenti? Ho già provato a rispondere, recentemente, qui e qui. Ma in questi giorni ho riflettuto soprattutto su un passo del Libro del Siracide:
Anche il rancore e l’ira sono un abominio, il peccatore li possiede. Chi si vendica avrà la vendetta dal Signore ed egli terrà sempre presenti i suoi peccati. Perdona l’offesa al tuo prossimo e allora per la tua preghiera ti saranno rimessi i peccati. Se qualcuno conserva la collera verso un altro uomo, come oserà chiedere la guarigione al Signore? Egli non ha misericordia per l’uomo suo simile, e osa pregare per i suoi peccati? Egli, che è soltanto carne, conserva rancore; chi perdonerà i suoi peccati? Ricòrdati della tua fine e smetti di odiare, ricòrdati della corruzione e della morte e resta fedele ai comandamenti. Ricòrdati dei comandamenti e non aver rancore verso il prossimo, dell'alleanza con l’Altissimo e non far conto dell’offesa subìta. (27, 30 - 28, 7)
Non siamo impotenti. Il rinnovamento inizia a partire da ognuno di noi. Anche se vivessimo in una zona di fuoco incrociato sui social media, ma possiamo rifiutarci di farne parte. Possiamo scegliere di vivere diversamente, di lavorare per una nazione più santa e più umana, di allontanarci dalla rabbia e iniziare così l’opera di seminare di nuovo il mondo intorno a noi con una testimonianza di virtù, lasciando il resto a Dio. Suona un po’ bigotto, debole e poco pratico. Ma ha funzionato a Gerusalemme. Ha funzionato per Paolo. Ha funzionato per Agostino mentre il mondo romano andava in pezzi. Dopotutto è stato Agostino (tra tanti altri) a ricordarci che siamo tutti solo pellegrini in questo mondo. E un buon pellegrino mostra agli altri la Via da seguire nel suo passaggio. Questo è il nostro compito particolare… e il nostro racconto personale.
Francis X. Maier, 17 luglio 2024

[Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio]
_____________________
A I U T A T E, anche con poco,
l'impegno di Chiesa e Post-concilio anche per le traduzioni
(ora che sono sola ne ho un gran bisogno)
IBAN - Maria Guarini
IT66Z0200805134000103529621
Codice BIC SWIFT : UNCRITM1731

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Sì,  esiste un'altra America, diverse altre Americhe e certamente i semplici buoni onesti americani sono quelli che rendono possibile ancora il galleggiamento dell'America e delle Americhe. Così  è  ovunque, malgrado gli stupratori del mondo, tra noi esistono, nascosti, uomini quasi santi, già santi, sale e lievito del mondo.
m.a.

O Dio, tu sei il mio Dio, all'aurora ti cerco, di te ha sete l'anima mia, a te anela la mia carne, come terra deserta, arida, senz'acqua. ha detto...

Thursday 18th July 2024: Saint Camillus de Lellis
https://www.youtube.com/watch?v=BxFWutdj1mI
Sacred Heart Church - Limerick - ICKS

Anonimo ha detto...

I Santi non esitarono a prendere le armi , quando ció si rese necessario per la difesa del popolo e della fede.

Anonimo ha detto...

Siccome a loro farebbe molto comodo se ci ammazzassimo in molte e sparse guerre civili, dobbiamo evitarlo con tutta la nostra determinazione. Non dobbiamo cadere nelle loro provocazioni. Possiamo forse dedicare loro i Salmi Imprecatori. Informiamoci  con i migliori Sacerdoti dei nostri e facciamoci consigliare quali sono i più efficaci.
m.a.

Rieletta la von der Leyen ha detto...

Perché Fratelli d'Italia ha votato contro Ursula von der Leyen
"La ricerca di un consenso a sinistra fino ai Verdi hanno reso impossibile il nostro sostegno a riconferma della presidente Ursula von der Leyen", ha spiegato il capodelegazione di Fratelli d'Italia al Parlamento europeo Carlo Fidanza. Per Fidanza, la rielezione di von der Leyen non dà "seguito al forte messaggio di cambiamento uscito dalle urne del 9 giugno". In ogni caso, ha assicurato, "questo non pregiudica il nostro rapporto di lavoro istituzionale che siamo certi possa portare a alla definizione di un ruolo adeguato in seno alla prossima commissione che l'Italia merita". Nicola Procaccini, co-presidente dei Conservatori europei, ha aggiunto: "Per noi votare a favore di von der Leyen avrebbe significato andare contro ad alcuni dei nostri principi. Alcune tematiche ci hanno reso impossibile votare a favore. D'altra parte vogliamo avere un rapporto estremamente costruttivo", perché nel corso della legislatura "la partita si giocherà sui contenuti".

Anonimo ha detto...

Ursula von der Leyen è sposata con il medico tedesco Heiko von der Leyen... chi è il direttore di Orgenesis, di proprietà di Pfizer... la stessa società con cui Ursula ha firmato un contratto da 71 miliardi di euro per acquistare un astronomico 4,6 miliardi di dosi (10 per cittadino)

Anonimo ha detto...

San Camillo de Lellis, confessore. Gv 15, 12-16 :

In illo témpore : Dixit Iesus discípulis suis : Hoc est præcéptum meum, ut diligátis ínvicem, sicut diléxi vos. Maiórem hac dilectiónem nemo habet, ut ánimam suam ponat quis pro amícis suis. Vos amíci mei estis, si fecéritis quæ ego præcípio vobis. Iam non dicam vos servos : quia servus nescit, quid fáciat dóminus eius. Vos autem dixi amícos : quia ómnia, quæcúmque audivi a Patre meo, nota feci vobis. Non vos me elegístis : sed ego elégi vos, et posui vos, ut eátis, et fructum afferátis : et fructus vester maneat : ut, quodcúmque petiéritis Patrem in nómine meo, det vobis.