Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

sabato 13 luglio 2024

Retorica vs. realtà nel documento di lavoro 2024 del Sinodo

Nella nostra traduzione da Catholic culture un'interessante riflessione sull'Instrumentum laboris per la seconda sessione del Sinodo [vedi]. Sinodo: Instrumentum laboris, “istituire un ministero dell’ascolto qui. Vedi qui l'indice dei precedenti. Precedente specifico sulla sinodalità, prodromi e conseguenze qui.

Retorica vs. realtà nel documento di lavoro 2024 del Sinodo

Alcuni cattolici potrebbero sentirsi rassicurati nell'apprendere che il documento di lavoro per la riunione del Sinodo sulla sinodalità del 2024 non tocca le questioni più controverse dibattute durante i mesi di preparazione alla sessione di ottobre. Ma una lettura più attenta dell'instrumentum laboris rivela un divario spaventoso tra le aspirazioni degli organizzatori del Sinodo e le realtà del governo del Vaticano sotto la guida di Papa Francesco.

Inoltre, l'instrumentum non fornisce una risposta chiara alla domanda che innumerevoli cattolici si sono posti: cosa significa esattamente "sinodalità"? La risposta più ovvia si trova nell'affermazione che la sinodalità "comporta ascolto reciproco, dialogo, discernimento comunitario e creazione di consenso". Se una Chiesa sinodale è prima di tutto una Chiesa in ascolto, possiamo aspettarci che a ottobre le gerarchie ecclesiastiche saranno nuovamente invitate ad ascoltare le proposte di cambiamento radicale nell'insegnamento e nella prassi cattolica. Quindi il fatto che le questioni controverse non siano affrontate direttamente nell'instrumentum non è una garanzia che le stesse non saranno affrontate durante la sessione di ottobre.

Ciò che resta non detto
È vero che la parola “omosessuale” non compare da nessuna parte nell’instrumentum laboris. Il documento insiste sull’inclusione delle donne nella leadership della Chiesa, ma afferma specificamente che la questione dell’ordinazione delle donne come diacono non sarà affrontata nella sessione di ottobre.

Ma queste non sono le uniche parole vistosamente assenti nel documento preparatorio di 30 pagine. Non c'è nemmeno una sola menzione del matrimonio: sicuramente un documento cruciale da affrontare oggi per la Chiesa. E quando mancano anche parole come "peccato", "sacrificio", "salvezza" e "redenzione", il lettore dovrebbe rendersi conto che questo documento omette una parte consistente del messaggio predicato dagli evangelisti cristiani nel corso dei secoli.

Poiché l'argomento del documento è la sinodalità, è forse ancora più inquietante che l'instrumentum non dica nulla sul "Cammino sinodale" scelto dalla conferenza episcopale tedesca: un percorso che si allontana dalla dottrina e dalla disciplina cattolica consolidata. Al contrario, l'instrumentum sollecita il "riconoscimento delle conferenze episcopali come soggetti ecclesiali dotati di autorità dottrinale...". Quindi, se i vescovi tedeschi esprimono un giudizio dottrinale e la Chiesa universale un altro, in che modo la Chiesa sinodale e in ascolto aiuta i fedeli perplessi a trovare la loro strada?

Di nuovo, è vero che l'instrumentum laboris non approva alcun cambiamento importante nella dottrina o nella disciplina cattolica. Ma il documento approva fortemente la richiesta di qualche tipo di cambiamento, affermando: "Senza cambiamenti tangibili, la visione di una Chiesa sinodale non sarà credibile". A ottobre, quindi, sentiremo senza dubbio altre richieste di cambiamento radicale. Il documento di lavoro potrebbe non approvare tali richieste, ma le sollecita.

Teoria vs. pratica
La sinodalità, sottolinea l’Instrumentum, implica la consultazione dei fedeli in ogni momento, a tutti i livelli, nel processo decisionale della Chiesa:
È difficile immaginare un modo più efficace per promuovere una Chiesa sinodale della partecipazione di tutti ai processi decisionali e di assunzione. (67)
Qui l'idea di sinodalità (almeno com'è intesa in questo documento) entra in conflitto con la tradizionale comprensione cattolica secondo cui il governo della Chiesa è propriamente affidato ai vescovi che, come successori degli Apostoli, godono di uno speciale carisma di discernimento. Tale tensione è riconosciuta nel documento vaticano:
Lo scopo del discernimento ecclesiale sinodale non è quello di far obbedire i Vescovi alla voce del popolo, subordinando la prima alla seconda, né di offrire loro un espediente per far sembrare più accettabili decisioni già prese, ma di condurre a una decisione comune nell'obbedienza allo Spirito Santo. (70)
Ma ora la retorica dell'instrumentum entra in conflitto piuttosto direttamente con la realtà della leadership vaticana. Chi ha deciso di rimuovere la questione del diaconato femminile dall'agenda di ottobre? Non le migliaia di cattolici che si sono incontrati nelle sessioni preparatorie, ma la leadership del Sinodo, per essere precisi, Papa Francesco. Chi ha istituito dieci gruppi di studio per affrontare questioni specifiche, mentre i padri sinodali discutono di questioni generali? Di nuovo gli organizzatori; di nuovo il Papa. Nel bene e nel male, il Papa e i suoi diretti subordinati hanno tenuto sotto stretto controllo il processo di consultazione, o, si potrebbe dire, i limiti dell'"ascolto".

Ancora più concretamente, il processo di consultazione raccomandato così fortemente nell'instrumentum laboris non è certamente lo stile di governo di Papa Francesco. Non ha consultato i laici prima di rimuovere sommariamente funzionari vaticani e persino vescovi diocesani dai loro uffici senza alcuna spiegazione. Non ha ascoltato le suppliche dei fedeli quando ha preso provvedimenti per sopprimere la messa latina tradizionale. Neppure ha dato spiegazioni ai membri di spicco del Collegio dei Cardinali che hanno chiesto chiarimenti su questioni dottrinali chiave in Amoris Laetita.

Allo stesso modo, l’instrumentum suggerisce che “la stesura di norme canoniche può anche essere un luogo in cui esercitare uno stile sinodale”. (104) Sì, potrebbe esserlo. Ma papa Francesco, che ha fatto dell’emergere di una Chiesa “sinodale” un obiettivo chiave del suo pontificato, ha stabilito un record per aver modificato il diritto canonico unilateralmente, emanando un motu proprio dopo l’altro, spesso senza nemmeno consultare gli uffici vaticani direttamente coinvolti nei cambiamenti.

Eppure da nessuna parte l'abisso tra retorica e realtà è più evidente che nei riferimenti del documento di lavoro alla necessità di responsabilità nella leadership della Chiesa. Riconoscendo il danno che è stato fatto da anni di scandalo, l'instrumentum afferma:
Una Chiesa sinodale richiede sia una cultura sia una pratica di trasparenza e di responsabilità, essenziali per promuovere la fiducia reciproca necessaria per camminare insieme ed esercitare la corresponsabilità per il bene della missione comune. (73)
E di nuovo:
Sebbene la pratica della responsabilità verso i superiori sia stata preservata nel corso dei secoli, è necessario recuperare la dimensione della responsabilità dell’autorità verso la comunità. (77)
Questi sono sentimenti ammirevoli. Ma sono qualcosa di più di sentimenti? L'instrumentum laboris è apparso quando un funzionario vaticano di alto rango ha testimoniato in una corte britannica di aver consapevolmente firmato una fattura fraudolenta nel tentativo di evitare pubblicità negativa. (Come ha funzionato?) In un momento in cui l'ex revisore generale dei conti del Vaticano sta ancora cercando di ottenere il riconoscimento di essere stato ingiustamente costretto a dimettersi perché denunciava pratiche corrotte. In un momento in cui i lavoratori del Vaticano si chiedono ad alta voce se il Vaticano sia disposto a implementare le pratiche di gestione del lavoro che Papa Francesco ha raccomandato ad altri.

Il documento di lavoro per il Sinodo sulla sinodalità invoca lo sviluppo di una Chiesa “in ascolto”. Ma il Vaticano è in ascolto?

[Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio]
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A I U T A T E, anche con poco,
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7 commenti:

Anonimo ha detto...

Laura Ritter: Invito tutti stasera a pregare per riparare e annientare l'orribile festival sulla magia che si terrà stanotte a Padova. Hanno scelto il 13 per dissacrare la terza visione a Fatima, quella in cui i pastorelli hanno visto l'inferno.
Non posto la locandina del "festival" per non fare pubblicità al maligno.
Oltre al Rosario e alla preghiera a s.Michele Arcangelo, potete recitare il Breve di s.Antonio e le invocazioni impresse sulla medaglia scapolare di s.Benedetto.
Guerriglia, guerrieri.

Anonimo ha detto...

Ognuno di noi continui a fare, al meglio, quello che il momento gli chiede. Il Signore poi raccoglierà  tutto il Bene da noi compiuto e sistemerà ogni cosa. Anche questi nostri commenti(ni) sono parte essenziale del mutamento in atto verso la Verità e la Giustizia. 
m.a.

Anonimo ha detto...

Tempo fa, qui o altrove, un sacerdote scrisse o disse che in Confessione le persone, di preferenza, raccontano i peccati degli altri e non i propri. Ecco, forse, questo deve essere stato il vero risultato dello psicologismo che ha spopolato nel '900 e la vita stessa delle persone è stata facilmente condotta dai persuasori occulti. Venendo meno la chiesa con la predicazione aderente al Vangelo, con il suo 'mea culpa' , con il suo 'sì sì, no no' , ha lasciato le moltitudini in balia dello psicologismo che analizza e colpevolizza il prossimo e cade in balia dei persuasori occulti. Risultato di queste dosi massicce di manipolazione di massa, è stato che le moltitudini si sono instupidite, perché interiormente indebolite, non avendo trovato chi insegnasse loro il Vero, unico antidoto per fronteggiare la manipolazione.
m.a.

Anonimo ha detto...

SATANA ARRUOLERÀ IL FALSO PROFETA FRA I NOSTRI VESCOVI CATTOLICI
Il Venerabile Arcivescovo Fulton Sheen scrisse nel 1948:
“IL FALSO PROFETA AVRÀ UNA RELIGIONE SENZA CROCE. Una religione senza un mondo che verrà. Una religione per distruggere le religioni. Sarà una chiesa falsa.
La Chiesa di Dio (la Chiesa Cattolica) è Una, mentre il falso profeta ne creerà un’altra. La chiesa falsa sarà mondana, ecumenica e globale.
Sarà una federazione vaga di chiese e le religioni formeranno una specie di associazione globale, un parlamento mondiale di chiese. SARÀ VUOTA DI TUTTO IL CONTENUTO DIVINO e sarà il corpo mistico dell’anticristo.
Il corpo mistico di cristo sulla terra avrà il suo giuda iscariota e sarà il falso profeta. SATANA LO ARRUOLERÀ FRA I VESCOVI CATTOLICI.”
Nel suo libro intitolato “Il Comunismo e la coscienza dell’Occidente”, l’Arcivescovo Fulton John Sheen avvertì che:
“L’ANTICRISTO NON SARÀ CHIAMATO COSÌ PERCHÉ AL CONTRARIO, NON AVREBBE SEGUACI.Egli non userà calzamaglie rosse, né vomiterà zolfo, né porterà un tridente, né agiterà una coda con forma di freccia, come Mefistofele nel Fausto. Questa mascherata ha aiutato a convincere gli uomini che il diavolo non esiste. Quando nessuno lo riconosce, più potere egli esercita. Dio si è definito a Sé stesso come “Io Sono Colui che è”, e il diavolo come “io sono quello che non sono”.
“In nessuna parte della Sacra Scrittura troviamo giustificato il mito popolare del quale il diavolo è un buffone che si veste principalmente di «rosso». Piuttosto lo si descrive come un angelo caduto dal cielo, come «il principe di questo mondo», la cui missione è che ci dica che non c’è altro mondo. LA SUA LOGICA È SEMPLICE: se non c’è cielo non c’è inferno, e se non c’è inferno, allora, non c’è peccato, e se non c’è peccato, allora, non c’è nessun giudice, e se non c’è giudizio, allora, il male è buono e il buono è male. Ma, al di là di tutte queste descrizioni, NOSTRO SIGNORE CI DICE CHE SARÀ COSÌ SOMIGLIANTE A SE STESSO CHE INGANNEREBBE ANCHE GLI ELETTI, e certamente nessuna immagine del diavolo vista nei libri mai potrebbe ingannare anche gli eletti.
Allora, come entrerà in questa nuova era per guadagnare adepti nella sua religione?”
La “Profezia” di San Francesco (Assisi) ci dice:
2. Il potere dei demoni sarà più grande del solito, la purezza immacolata della nostra comunità religiosa e altri saranno appassiti al punto che ben pochi fra i cristiani vorranno obbedire al vero sommo Pontefice e alla Chiesa Romana con un cuore sincero e perfetta carità. Nel momento decisivo di questa crisi, un personaggio non canonicamente eletto, elevato al soglio pontificio, si adopererà a propinare sagacemente a molti il veleno mortale del suo errore.
7. Così alcuni predicatori terranno la verità in silenzio e negandola la calpesteranno. La santità di vita sarà derisa da coloro che la professano solo esteriormente e per questa ragione Nostro Signore Gesù Cristo invierà loro non un degno pastore, ma uno sterminatore.”
Fonte Etica e morale

Anonimo ha detto...

L’omelia di oggi del sacerdote era incentrata sulla vocazione. Ha criticato un vescovo che in un’intervista ha detto che sono importanti tutte le vocazioni e non solo quella al sacerdozio. “Si, sono tutte necessarie ma il sacerdozio è una chiamata ancora più importante perché il sacerdote permette di sostenere anche le altre vocazioni del laicato”. Ha aggiunto che oggi non riteniamo così importante pregare per le vocazioni poiché si sta perdendo la fede nell’Eucaristia e nei sacramenti. Se questi non sono importanti non lo sarà nemmeno il sacerdote.
Preghiamo dunque per le vocazioni al sacerdozio!
Antonio Rossix

Anonimo ha detto...

...Dall’anno d’imposta 2012 al 2022 in undici anni la Cei ha perso 3.878.482 firme, pari al 34,17%...
Alessandro Mirabelli
Sul  blog di Aldo Maria Valli

Anonimo ha detto...

Il Sinodo è la vittoria dell'anarchia dottrinale. Un Vaticano III mascherato. A confronto il Vaticano II sembra il Concilio di Trento. Qualcuno doveva pur dirlo...