I capi di imputazione a carico di mons. Viganò
OnePeterFive ha pubblicato il file PDF vaticano della condanna di mons. Viganò, datato 4 luglio 2024.Mi permetto di ricopiare dai paragrafi 13 e 14 le "prove" a suo carico.
Nota: il testo del PDF contiene degli errori di copia/incolla (come quell'ACCEPTATION lasciato lì in maiuscolo in mezzo al testo, o quel sottolineato opposto al mandato petrino) che non sono presenti nelle fonti originali che cita e che quindi non riporto qui sotto (limitandomi a dedurre che gli incaricati di copiaincollare erano talmente poco sereni da aver avuto la vista piuttosto annebbiata; molto comico anche il fatto che pur di non citare anche solo una pagina di Chiesa e Postconcilio (che peraltro ha sempre pubblicato in anteprima tutti gli interventi ricevuti direttamente dall'Arcivescovo qui) son ricorsi alla copia che ne aveva fatto il sito Unavox).
13. Alcune dichiarazioni dell'accusato confermano il suo rifiuto della sottomissione al Sommo Pontefice e il rifiuto della comunione con i membri della Chiesa a lui soggetti:
a) “Dobbiamo confrontarci con una realtà dolorosa e terribile: Bergoglio si pone come ostile ai Cattolici fedeli al Magistero — che deride, condanna ed emargina — e complice di chi contraddice apertamente ciò che la Chiesa insegna immutabilmente da duemila anni. Non solo: egli vuole condurre i buoni Cattolici — e con essi i pochi Vescovi e sacerdoti che ancora professano la Fede nella sua integrità — a separarsi dalla setta che ha infiltrato e invaso la Chiesa, provocandoli con sfrontata arroganza perché si sentano scandalizzati ed offesi. L'inclusivita a cui si ispira Bergoglio nella sua opera demolitrice è l’esatto opposto di quanto ci ha insegnato Nostro Signore” (9 novembre 2023, https://exsurgedomine.it/231109-dichiarazione/ );
b) “In questi dieci anni di «pontificato» abbiamo visto Bergoglio fare tutto quello che non ci si sarebbe mai aspettati da un Papa, e viceversa tutto quello che farebbe un eresiarca o un apostata. (...) Il silenzio dell'Episcopato dinanzi alle enormità bergogliane conferma che l’autoritarismo autoreferenziale del gesuita Bergoglio ha trovato servile obbedienza nella quasi totalità dei Vescovi, terrorizzati dall'idea di essere fatti oggetto delle ritorsioni del vendicativo e dispotico satrapo di Santa Marta. (...) Bergoglio è eretico e palesemente ostile alla Chiesa di Cristo. (...) Preso dunque atto che Bergoglio è eretico (...) dobbiamo chiederci se l'elezione del 2013 sia stata in qualche modo inficiata da un vizio di consenso. (...) Io credo invece che l’accettazione del Papato sia viziata perché egli considera il Papato altra cosa rispetto a cio che è, come il coniuge che si sposa in chiesa escludendo i fini specifici del Matrimonio e rendendo quindi nulle le nozze per vizio di consenso, appunto” (1 ottobre 2023, https://exsurgedomine.it/230930-CIC-ita/ ; il video è stato pubblicato con il titolo “Resist The Bergoglian Fury” con la data del 17 novembre 2023);
c) “Sentire oggi parlare Jorge Mario Bergoglio e confrontare le sue parole con quelle del Pastor angelicus ci fa comprendere l’abisso che separa un Papa dalla sua grottesca parodia, il baratro che divide il Vicario di Cristo dalla simia Pontificis. (...) La sua eterogeneità al Papato è ormai palese. (...) L’intenzione di nuocere alla Chiesa agendo per conto di un potere nemico non è compatibile con l’assunzione del Papato, e vi è quindi un vizio di consenso dato dalla volontà — confermato dalle parole e dai fatti di questi ultimi dieci anni — di voler agire in fraudem legis, aggirando la legge canonica e dissimulando le proprie intenzioni. (...) Il Signore é oltraggiato, la Chiesa è umiliata e le anime sono perdute a causa del permanere sul Soglio di un usurpatore, la cui azione di governo e di magistero può esser giudicata alla luce delle parole di Nostro Signore: Guardatevi dai falsi profeti che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro son lupi rapaci. Dai loro frutti li riconoscerete. Si raccoglie forse uva dalle spine, o fichi dai rovi? Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi; un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni. Ogni albero che non produce frutti buoni viene tagliato e gettato nel fuoco. Dai loro frutti dunque li potrete riconoscere (Mt 7, 15-20). Avete sentito bene: un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni, il che significa che l'ininterrotto comportamento di Bergoglio — prima, durante e dopo la sua elezione — vale da solo come prova della sua intrinseca iniquità. Possiamo dunque essere moralmente certi che l'inquilino di Santa Marta sia un falso profeta? La mia risposta è: Sì. Siamo dunque autorizzati in coscienza a revocare la nostra obbedienza a chi, presentandosi come Papa, agisce in realtà come il biblico cinghiale nella Vigna del Signore, o come il mercenario, qui non est pastor, cujus non sunt oves propriae (Gv 10, 12), et non pertinet ad eum de ovibus (ibid., 13)? Si.” (9 dicembre 2023, https://exsurgedomine.it/231209-aspicite-ita/ );
d) “La delirante Dichiarazione Fiducia supplicans, recentemente pubblicata dalla parodia dell’ex-Sant’Uffizio ridenominato Dicastero, squarcia definitivamente la coltre di ipocrisia e di inganno della Gerarchia bergogliana, mostrando questi falsi pastori per ciò che sono: servi di Satana e suoi zelantissimi alleati, ad iniziare dall’usurpatore che siede — abominazione della desolazione — sul Soglio di Pietro (...). Cosa vuole ottenere Bergoglio? Nulla di buono, di vero, di santo. Egli non vuole che le anime si salvino; non proclama il Vangelo opportune, importune per richiamare le anime a Cristo; non mostra loro il Salvatore flagellato e insanguinato per spronarle a cambiar vita. No. Bergoglio vuole la loro dannazione, come tributo infernale a Satana e sfida sfrontata a Dio. (...) Il marchio della chiesa conciliare e sinodale, di questa setta di ribelli e pervertiti, è la falsita e l'ipocrisia. (...) Chi nella chiesa bergogliana continua a seguire la dottrina e i precetti della Chiesa Cattolica é fuori posto e prima o poi finira per separarsene o per cedere (20 dicembre 2023, https://exsurgedomine.it/231220-fiducia-supplicans/ );
e) “Jorge Mario Bergoglio è stato messo sul Soglio per demolire la Chiesa di Cristo. (...) Nell’attesa che questa indegna parodia della Gerarchia cattolica sia sostituita da santi Vescovi e santi sacerdoti” (30 dicembre 2023, https://exsurgedomine.it/231230-caldart-ita/ );
f) [La tesi] “da me formulata sul vizio di consenso che renderebbe nulla l'assunzione del Papato da parte di Bergoglio a causa di una deliberata volontà dolosa di appropriarsene per usarlo in modo opposto ai fini che gli ha dato il divino Fondatore della Chiesa. (...) Il paradosso — e l'astuzia luciferina — di questo colpo di stato ecclesiale è consistito nel mantenere le apparenze del Papato al solo scopo di poter pretendere obbedienza da quanti ancora credono che chi siede sul Soglio di Pietro sia il Vicario di Cristo scelto dallo Spirito Santo, mentre in realtà è un mercenario che abusa della fiducia e del rispetto dei fedeli per disperderli. (...) Non ci troviamo in una Chiesa la cui Gerarchia è cattolica e si trova un Papa che professa un’eresia ma che allo stesso tempo è sinceramente intenzionato a pascere il Gregge del Signore, bensì davanti a una Chiesa eclissata da un colpo di stato, nella quale ogni Dicastero, ogni Ateneo, ogni Seminario, ogni Diocesi, ogni parrocchia, ogni convento sono diretti e gestiti dalla deep church, nell’ostracismo e nella persecuzione aperta a chiunque dissenta anche limitandosi al Magistero recente senza mettere in discussione il Concilio” (S febbraio 2024, https://exsurgedomine.it/240205-habemus-papam/ );
g) “Ripudio, respingo e condanno gli scandali, gli errori e le eresie di Jorge Mario Bergoglio, che manifesta una gestione assolutamente tirannica del potere, esercitata contro lo scopo che legittima l’Autorità nella Chiesa: un’autorità che è vicaria di quella di Cristo, e che come tale a Lui solo deve obbedire. Questa separazione del Papato dal proprio principio legittimante che è Cristo Pontefice trasforma il ministerium in una tirannide autoreferenziale. Con questa “chiesa bergogliana”, nessun Cattolico degno di questo nome può essere in comunione, perché essa agisce in palese discontinuità e rottura con tutti i Papi della storia e con la Chiesa di Cristo (20 giugno 2024, https://www.aldomariavalli.it/2024/06/20/monsignor-vigano-convocato-dal-dicastero-per-la-dottrina-della-fede-per-rispondere-del-delitto-di-scisma-la-risposta-dellarcivescovo/ );
h) “La «chiesa» di Bergoglio non è la Chiesa Cattolica, ma quella «chiesa conciliare» nata dal Concilio Vaticano II e recentemente oggetto di rebranding col nome non meno ereticale di «chiesa sinodale». Se è da questa «chiesa» che sono dichiarato separato per scisma, me ne faccio un motivo di onore e di vanto” (21 giugno 2024, https://www.aldomariavalli.it/2024/06/21/vigano-non-ho-alcuna-intenzione-di-recarmi-al-santuffizio-e-di-sottopormi-a-un-processo-farsa/ );
i) “Basterebbero queste parole a far comprendere l’abisso che separa la Chiesa Cattolica da quella che le si è sostituita con il Concilio Vaticano Il, quando i venti protestanti invasero finalmente il corpo cattolico. (...) Mi chiedo allora: quale continuità si può dare tra due realtà che si contrappongono e contraddicono reciprocamente? tra la chiesa conciliare e sinodale di Bergoglio e quella «bloccata dalla paura controriformista» dalla quale costui ostentatamente prende le distanze? E da quale «chiesa» sarei in stato di scisma, se quella che pretende di essere cattolica si distingue dalla vera Chiesa proprio nella sua predicazione di ciò che quella condannava e nella condanna di ciò che essa predicava? (...) Due chiese, certamente: ciascuna con le sue dottrine e le sue liturgie e i suoi santi; ma per il Cattolico la Chiesa é Una, Santa, Cattolica e Apostolica, per Bergoglio la chiesa é conciliare, ecumenica, sinodale, inclusiva, immigrazionista, ecosostenibile, gay-friendly. (...) la Gerarchia conciliare, che si proclama cattolica ma abbraccia una fede diversa da quella insegnata costantemente per duemila anni dalla Chiesa Cattolica, appartiene ad un’altra entità e per questo non rappresenta la vera Chiesa di Cristo. (...) Da cosa comprendiamo che la «chiesa sinodale» e il suo capo Bergoglio non professano la Fede Cattolica? Dall’adesione totale e incondizionata di tutti i suoi membri ad una molteplicità di errori ed eresie già condannati dal Magistero infallibile della Chiesa Cattolica e dall’ostentato rifiuto di qualsiasi dottrina, precetto morale, atto di culto e pratica religiosa che non sia sancita dal «loro» concilio. (...) Gli insegnamenti eterodossi veicolati dalla cosiddetta «chiesa conciliare» e dai “papi del Concilio” da Paolo VI in poi costituiscono un’anomalia che mette in seria discussione la legittimità della loro autorità magisteriale e di governo. (...) Ritengo che gli errori e le eresie a cui Bergoglio aderiva prima, durante e dopo la sua elezione e l’intenzione posta nella presunta accettazione del Papato rendono nulla la sua elevazione al Soglio. (...) Nel giorno in cui dovrei presentarmi a difendermi dinanzi al Dicastero per la Dottrina della Fede, ho deciso di rendere pubblica questa mia dichiarazione, alla quale unisco una denuncia dei miei accusatori, del loro «concilio» e del loro «papa». Prego i Santi Apostoli Pietro e Paolo, che hanno consacrato la terra dell'Alma Urbe con il proprio sangue, di intercedere presso il trono della Maestà divina, affinché ottengano alla Santa Chiesa di essere finalmente liberata dall'assedio che la eclissa e dagli usurpatori che la umiliano, facendo della Domina gentium la serva del piano anticristico del Nuovo Ordine Mondiale. (...) per separarmi dalla comunione ecclesiale con Jorge Mario Bergoglio, dovrei essere stato prima in comunione con lui, cosa che non è possibile dal momento che lo stesso Bergoglio non può esser considerato membro della Chiesa, a causa delle sue molteplici eresie e della sua manifesta alienità ed incompatibilità con il ruolo che invalidamente ed illecitamente ricopre. (...) Dinanzi ai miei Confratelli nell'Episcopato e all’intero corpo ecclesiale, io accuso Jorge Mario Bergoglio di eresia e di scisma, e come eretico e scismatico chiedo che venga giudicato e rimosso dal Soglio che indegnamente occupa da oltre undici anni. Ciò non contraddice in alcun modo l’adagio Prima Sedes a nemine judicatur, perché è evidente che un eretico, in quanto impossibilitato ad assumere il Papato, non è al di sopra dei Prelati che lo giudicano” (28 giugno 2024, https://exsurgedomine.it/240628-jaccuse-ita/ ).
14. Alcune dichiarazioni dell'accusato confermano il suo rifiuto del Concilio Vaticano II e della sua autorità magisteriale:
i) “Il Concilio é stato utilizzato per legittimare, nel silenzio dell'Autorità, le deviazioni dottrinali più aberranti, le innovazioni liturgiche più ardite e gli abusi più spregiudicati. Questo Concilio è stato talmente esaltato da essere indicato come l'unico riferimento legittimo per i Cattolici, chierici e vescovi, oscurando e connotando con un senso di spregio la dottrina che la Chiesa aveva sempre autorevolmente insegnato, e proibendo la perenne liturgia che per millenni aveva alimentato la fede di un’ininterrotta generazione di fedeli, martiri e santi. Tra l’altro, questo Concilio ha dato prova di essere l'unico che pone così tanti problemi interpretativi e così tante contraddizioni rispetto al Magistero precedente, mentre non ce n’è uno — dal Concilio di Gerusalemme al Vaticano I — che non si armonizzi perfettamente con l'intero Magistero e che necessiti di una qualche interpretazione” (9 giugno 2020, http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV3627_Mons-Vigano_Siamo_al_redde_rationem.html );
b) “[T]he Innovators maliciously managed to put the label «Sacrosanct Ecumenical Council» on their ideological manifesto, just as, at a local level, the Jansenists who maneuvered the Synod of Pistoia had managed to cloak with authority their heretical theses, which were later condemned by Pius VI. (...) If the evidence shows that some propositions contained in the Council documents (and similarly, in the acts of Bergoglio’s magisterium) are heterodox, and if doctrine teaches us that the acts of the Magisterium do not contain error, the conclusion is not that these propositions are erroneous, but that they cannot be part of the Magisterium. Period” (21 settembre 2020, https://onepeterfive.com/archbishop-vigano-is-vatican-ii-untouchable/ )
c) “The cancer of Vatican II confirms that it is at the origin of the Bergoglian metastasis” (26 ottobre 2020, https://remnantnewspaper.com/web/index.php/articles/item/5124-archbishop-vigano-addresses-the-catholic-identity-conference-2020-francis-the-new-world-order );
d) “Tutto questo nasce da un postulato che quasi tutti danno per scontato: che il Vaticano II possa rivendicare l’autorità di un Concilio Ecumenico, dinanzi alla quale il fedele dovrebbe sospendere ogni giudizio e piegare umilmente il capo alla volontà di Cristo, espressa infallibilmente dai Sacri Pastori, anche se in forma pastorale e non dogmatica. Ma cosi non è, perché i Sacri Pastori possono essere tratti in inganno da una colossale cospirazione che ha come scopo l’uso eversivo di un Concilio. (...) Se dunque il Vaticano II fu, com’è evidente, uno strumento di cui venne usata fraudolentemente l’autorità e l'autorevolezza per imporre dottrine eterodosse e riti protestantizzati, possiamo sperare che prima o poi il ritorno sul Soglio di un Pontefice santo e ortodosso sani questa situazione dichiarandolo illegittimo, invalido, nullo, al pari del Conciliabolo di Pistoia” (21 gennaio 2023, https://exsurgedomine.it/230121-filo-concilio/ );
e) “Il Concilio rappresenta il cancro ideologico, teologico, morale e liturgico di cui la bergogliana «chiesa sinodale» è necessaria metastasi. (...) Ripudio gli errori neomodernisti insiti nel Concilio Vaticano II e nel cosiddetto «magistero postconciliare», in particolare in materia di collegialità, di ecumenismo, di libertà religiosa, di laicità dello Stato e di liturgia” (20 giugno 2024, https://www.aldomariavalli.it/2024/06/20/monsignor-vigano-convocato-dal-dicastero-per-la-dottrina-della-fede-per-rispondere-del-delitto-di-scisma-la-risposta-dellarcivescovo/ ):
f) “Mi faccio un motivo di onore l’esser “accusato” di rifiutare gli errori e le deviazioni implicati dal cosiddetto Concilio Ecumenico Vaticano II, che considero del tutto privo di autorità magisteriale a causa della sua eterogeneità rispetto a tutti i veri Concili della Chiesa, che integralmente riconosco e accolgo, così come tutti gli atti magisteriali dei Romani Pontefici. Respingo convintamente le dottrine eterodosse contenute nei documenti del Vaticano II e che sono state condannate dai Papi sino a Pio XII, o che contraddicono in qualsivoglia modo il Magistero Cattolico” (28 giugno 2024, https://exsurgedomine.it/240628-jaccuse-ita/ ).
12 commenti:
Ma non sarebbe il caso di declinare i “principi” in suggerimenti pratici che possano aiutare i fedeli cattolici a districarsi nella situazione concreta in cui essi si trovano?
Faccio una sola domanda esemplificativa: andare a Messa laddove si celebra in comunione con “Francesco” significa sempre e comunque far parte della “setta bergogliana”?
In altre parole, ciò di cui i fedeli necessitano è sapere come concretamente muoversi per rimanere cattolici.
Anzitutto dovremmo resistere alla tentazione di pensare che saremo noi a risolvere la situazione con qualche gesto dimostrativo o discorso ben piazzato. Non è colpa nostra se c'è gente che in buona fede considera valida e doverosa la vendetta contro Viganò. È probabile che finché non si scotteranno sul serio si rifiuteranno di capire cosa c'è che non va.
Quello che non va e' il nostro essere cristiani TIEPIDI : non siamo in grado di approfondire la nostra fede. Nei migliori dei casi siamo rimasti al catechismo di Pio X di cui abbiamo , forse giustamente, una certa nostalgia. Ma quanti non hanno neppure quella base ? E , purtroppo, ci sono forze oscure, dentro la Chiesa, che non esortano ad approfondire la fede. Ricordo un confessore, molti anni fa, che mi esortava a non leggere alcune psrti dell'Antico Testamento. E non ha detto la stessa cosa Bergoglio qualche giorno fa , all'udienza del mercoledi' quando ha detto che alcuni salmi sono inappropriati per i nostri giorni ?
Lo sapete che ci fu un tempo in cui era motivo di onore per i monaci conoscere l'intero salterio a memoria ?
Ora qualche giorno fa c'e' stato un congresso a Novara dei testimoni di G. La notizia , data dallo mio smartphone, affermava che i neo battezzati erano giunti a un tale traguardo dopo 4 anni studi. Ma se parlate con un testimone non vi dira' nulla, assolutamente nulla di questi insegnamenti. Vuole costringerti ad entrare.
Esiste qualcosa di simile nelle nostre chiese ?
Anonimo 6,58. Il Signore vuole che noi individualmente valutiamo e prendiamo le nostre decisioni in merito. Inutile attendere che qualcuno ci dica cosa è giusto: le scelte morali sono personali, si è responsabili in foro interno dinanzi a Iddio. Se ha la possibilità di S. Messe vo io direi di andarci, senza tralasciare il no quando diventa disagevole il raggiungere il vo, come per la maggioranza di noi, come di andare al no ( con preti seri) se non ci sono riti vo in zona, senza tuttavia seguire nè i vari indirizzi settari di uno o dell'altro, e neppure i modernismi degli altri, anzi che diventi un combattimento in prima linea per la verità. Molti di loro modernistisono ingannati dall'ubbidienza in buona fede ed hanno bisogno di sentire voci dissenzienti dalle loro eresie, e saremo giudicati anche noi sulle omissioni in tal senso. È evangelizzazione anche la nostra, in prima linea. Io mi fido della Madonna, oggi così tartassata a destra e manca. Mai nostro Signore ha trascurato di indicarci la strada, se invochiamo lo Spirito Santo a guidarci ed illuminarci in merito. Mons. Viganó rappresenta uno spartiacque, dopo di che, con l'attuale scomunica, la Gerarchia residua cattolica dovrebbe intervenire. Presumo che il numero di Prelati cattolici sia irrisorio ma il numero non conta per l'Onnipotente. Continuare a tacere onde arrivare al prossimo conclave non mi pare la via migliore: ora sarebbe il momento di imporre uno stop agli usurpatori in Nome di Cristo stesso. Ma temo non lo faranno, e le anime continueranno ad andare alla deriva ritenendosi ottime persone, migliori di noi. Senza accorgersi di essere pagani con l'aggravante di dichiararsi cristiani.
A mio parere quello che noi possiamo fare è continuare a praticare la Santa Messa V.O. in gran numero. Quanto a Una cum lasciare che venga enunciato. Il Signore sa che fare di ciascuna preghiera. Se Bergoglio non fosse Papa, gli si ritorce contro.
Il vero gran problema è se andare alla Messa modernista in mancanza d'altro, o astenersi e pregare privatamente. Qui ognuno dovrà decidere da sé perché nemmeno Viganò, penso, ci darà lumi.
Anonimo 6:58
Non mancano sul blog riflessioni in questo senso. Ne farò un nuovo articolo.
Ma devo precisare:
L'espressione far parte della “setta bergogliana”? non si attaglia al mio modo di esprimermi e molto mi spiace che sia proprio questo linguaggio a rendere meno efficaci le puntualizzazioni di mons. Viganò che purtroppo altri pastori non affermano con altrettanta chiarezza, completezza e parresia.
Il capo di imputazione era scisma, non eresia.
La variopinta plebe degli anti-Bergoglio parte troppo spesso da presupposti complessi da decifrare per i semplici fedeli. Se una cosa importante non è comprensibile anche a questi ultimi, chi la porta avanti entra volontariamente in un campo minato irto di responsabilità (e di sensazioni "voce di uno che grida nel deserto: la Chiesa non mi capisce!").
Sul serio, come spiego a mia nonna la faccenda degli "errori di latino" previa a una "sede impedita" seguita da un "conclave invalidato da una votazione incerta", con sullo sfondo il "munus" in esercizio non più "attivo" ma col "vestirsi ancora da Papa"...?
Nulla togliendo al valore di ognuna di quelle perplessità, resta temerario addentrarsi in un campo minato a combattere battaglie convinti di essere gli unici ad aver scovato il nascostissimo dettaglio risolutore decisivo. Si finisce per prendere cantonate, come quelli che "Benedetto XVI è il mio Papa": bene, ma così ti tocca fingere di non sapere che il pontificato di Benedetto XVI ha non solo luci ma anche parecchie ombre; autoridurti a tifoseria ratzingeriana non è una soluzione ma un palliativo.
La tesi di mons.Viganò è letteralmente l'unica che merita di essere presa in considerazione perché parte da dati comprensibili a tutti ("spiegabili a mia nonna") e meriterebbe di essere presa in considerazione anche dai nemici, anche soltanto come "ipotesi di lavoro" da sottoporre a uno sguardo critico (chissà come digrignava i denti l'incaricato di redigere il documento PDF con le citazioni; gli sarà sfuggito - almeno mentalmente - più di un "ma qui Viganò ha pienamente ragione!").
Infatti Viganò:
- come noi semplici fedeli ha inizialmente creduto di aver solo un pessimo Papa (non per partito preso o per darsi un'identità come certi Masaniello clericali)
- come noi semplici fedeli ha osservato con crescente dolore fin dal 2013 che il pessimo Papa ce l'ha proprio contro i cattolici (etichettati con disprezzo e ammanniti di robe come l'Amoris Laetitia)
- ha visto direttamente (ad esempio sul caso McCarrick) connivenze e complicità dal "pessimo Papa" e dalla sua cricca (e chissà quante altre porcate avrà visto nella sua carriera ecclesiale ma che non sono panni sporchi da lavare in pubblico perché i nemici della Chiesa non aspettano altro)
- ha osservato la guerra lenta ma inesorabile contro la liturgia tridentina
- ha notato la sostanziale irrilevanza di qualsiasi gesto bergogliano che non era inteso a mazzolare e umiliare i cattolici (ma bisogna essere degli ingenui "normalisti" per credere che una battutina contro la "frociaggine" sia sufficiente a risolvere il nubifrocio universale vigente in troppi seminari, case di formazione, diocesi, congregazioni, istituti).
E avrà anche lui notato che perfino Benedetto XVI, quello del «non era mai stata abolita», nel suo pontificato non ha mai celebrato la Messa tridentina. Per trovare un Papa che l'abbia celebrata bisogna andare almeno ai primissimi tempi di Paolo VI. Dopodiché tuttimapropriotutti i successori ufficiali di Pietro si son guardati bene dal celebrarla anche soltanto in privato (il Vaticano II è un superdogma che non ammette eccezioni).
Anche lui avrà notato che da 60 anni ogni porcata moderna (come il Cammino Neocatecumenale) viene giustificata tirando in ballo il Concilio. Non sei favorevole alla "comunione sulle mani"? Allora sei preconciliare! (scusate, ma dov'è che il Concilio l'ha comandata? taci, preconciliare! - sul serio, il vaticansecondismo è letteralmente una religione talebana fondamentalista, e più neodogmi ne abbracciate e più disprezzerete qualsiasi esperienza cattolica precedente al Vaticano II).
p.s.: avete visto il tempismo con cui Viganò viene colpito poche settimane prima della fatidica proibizione ufficiale della liturgia tridentina?
A.D. 2008
Siamo sempre fermamente determinati nella volontà di rimanere cattolici e di mettere tutte le nostre forze al servizio della Chiesa di Nostro Signore Gesù Cristo, che è la Chiesa cattolica romana. Noi accettiamo i suoi insegnamenti con animo filiale. Noi crediamo fermamente al Primato di Pietro e alle sue prerogative, e per questo ci fa tanto soffrire l’attuale situazione.
- Monsignor Bernard Fellay, Lettera a Benedetto XVI, 15 dicembre 2008
“La Chiesa parla perché è libera e ha uno sguardo amorevole e benevolo verso ciascuno: di tutti è amica e preoccupata, nessuno è per lei nemico”.
Così il card. Zuppi pochi giorni fa a Trieste.
Speriamo che a Roma la pensino tutti così…
Lette solo ora (sono impegnatissimo in questi giorni). Cosa, cosa, cosa?
Benedetto XVI non ha mai celebrato una messa VO?
Allora non ero io che cercavo male: non è mai avvenuta.
Me lo confermate?
Sul fatto che Paolo VI l'abbia celebrata... beh, la riforma è del 1965 e lui era Papa dal 1963.
Ricordo la citazione dell'introduzione del NO anche nel film Good morning, Vietnam, in cui il redattore di Cronauer dice di informare che Paolo VI dice la Messa in italiano. Non so se la citazione sia presente solo nel doppiaggio italiano o anche in originale: la notizia sarebbe coerente, il film è ambientato nel 1965.
Confermo. Da Papa, non ha mai celebrato la messa tridentina pubblicamente.
Posta un commento