Grande enfasi — e organizzazione capillare — in Vaticano per la seconda sessione del sinodo sulla sinodalità, la cui seconda sessione inizierà il prossimo ottobre. In questi giorni era stato lanciato un sondaggio on line, per coinvolgere i fedeli, dall'account ufficiale X/Twitter Synod.va.
Ci ricorda un altro sondaggio a livello diocesano — peraltro manipolato ad usum dei detrattori [vedi qui - qui] — sulla situazione riguardante la Messa antica prima della Traditionis custodes.
Sostanzialmente con questo sondaggio si mette in atto la prassi di ascoltare la gente, chiedendo appunto se si ritiene cosa positiva questa apertura, questa partecipazione del popolo alle decisioni.
Il popolo, in larga maggioranza, risponde picche! Il popolo non la vuole la sinodalita'!
Scrive un lettore. "Ecco il cortocircuito: ora il sinodo deve decidere se ascoltare l'opinione del popolo e quindi smettere di ascoltarlo, oppure non ascoltare l'opinione del popolo per... continuare a (far finta di) ascoltarlo e portare avanti questa sinodalità! Paradossi tragicomici di una chiesa malata di retorica.
Ridicolo e goffo scimmiottamento dei giochini falso democratici della politica attuale".
E dunque, mentre si ha l'impressione che tutto questo coinvolgimento della 'base' fosse strumentale ad aprire la strada alle ulteriori fasi della rivoluzione in itinere, è interessante notare gli esiti, probabilmente inattesi, del sondaggio, reso pubblico, ma poi tolto dopo la chiusura, evidentemente visti gli esiti sorprendenti... Io mi ero salvata l'immagine a lato.
Domanda: "Credi che la sinodalità sia un cammino di conversione e di riforma che può migliorare la missione e la partecipazione di tutti i battezzati?"
Esito: SI 12% — NO 88%
1 commento:
Io ho un cliente valdese: una volta, credo quella in cui si è palesato tale, mi ha detto che loro tengono un sinodo ogni anno da moltissimo tempo, forse dal 1850, non è stato tenuto solo nel 1944 e nel 2020, e che, per lui almeno, quello dei Vescovi sia un'emulazione bella e buona.
Infatti ho scoperto che la chiesa valdese è di tipo "presbiteriano", anche se non si definisce tale, ossia non ha una gerarchia, nè al suo interno nè fuori: fra i "consigli di chiesa" e il sinodo, i Valdesi-Metodisti (ormai sono tutt'uno) hanno anche le "assemblee di circuito" a livello regionale (cui di solito, se la singola comunità ne ha uno, partecipano i pastori). Ma, come ho detto, loro non hanno una gerarchia, per questo tengono il sinodo, per evitare che ogni comunità cominci ad andare per conto suo. Di cosa discutano in esso non so.
Chi è che aveva parlato di "protestantizzazione"? Appunto.
Seriamente: so che il termine era stato creato una cinquantina d'anni fa, ma chi l'ha usato per primo per indicare la deriva della Chiesa Cattolica?
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