Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

venerdì 19 luglio 2024

“I vescovi parlano come se Cristo fosse il paladino della Costituzione”.

Riprendo dall'Osservatorio card. Van Thuân. Intervista di Martina Pastorelli a Stefano Fontana. Precedenti qui - qui - qui - qui

“I vescovi parlano come se Cristo 
fosse il paladino della Costituzione”. 

Non si placa il disappunto per la conduzione partigiana della Settimana Sociale dei cattolici italiani, la cui cinquantesima edizione si è svolta nei giorni scorsi a Trieste, inaugurata dal presidente della Repubblica Mattarella e chiusa da papa Francesco.
Aperta resta invece la polemica per la trasformazione dello storico evento ecclesiale nella kermesse di un partito – il Pd – i cui aderenti e simpatizzanti hanno dominato la scena, potendo paradossalmente contare sul finanziamento della Regione Friuli Venezia Giulia, a guida centro destra. Il malumore culmina ora con le analisi a posteriori sull’evento.
Più grave ancora – poiché riguarda il magistero della Chiesa – è la critica mossa dal filosofo cattolico Stefano Fontana, che ha parlato di “Dottrina Sociale scomunicata”

Cosa intendeva dire?
La Chiesa universale ha smesso da tempo di usare la propria Dottrina sociale (DSC): non ne ha adoperato i principi durante il biennio Covid, nella considerazione dell’immigrazione, approvando l’ideologia green ma chiedendovi addirittura una ”conversione”, e sostenendo i progetti globalisti di Davos e dell’ONU. Ciò è diventato evidente nelle ultime edizioni della Settimana sociale e soprattutto in quest’ultima, svolta al di fuori di ogni richiamo alla DSC.

Che cosa comporta questo abbandono, sia per la Chiesa che per la società?
Per la Chiesa comporta che il suo messaggio viene secolarizzato. Essa diventa una delle tante agenzie eticheggianti presenti nel sociale. Ha perso la convinzione di avere una proposta alta e unica da fare e al massimo si concepisce come luogo di confronto. Per la società comporta che l’azione sociale e politica vengono assolutizzate perché private di un respiro trascendente, e condannate al fallimento perché la salvezza non può venire dalla politica.

In occasione dei lavori è stata notata una totale convergenza – ai limiti della interscambiabilità – fra il discorso del presidente della Repubblica e quello del presidente della CEI: come leggerla?
In effetti l’uno e l’altro si sono presentati come interscambiabili. Mattarella e Zuppi sono ambedue dossettiani e, come diceva Ardigò, “c’era in Dossetti il monaco nel politico e il politico nel monaco”. Mattarella era e rimane un dossettiano e quindi per lui la costituzione è un progetto rivoluzionario di popolo e di secolarizzazione del cattolicesimo da attuarsi insieme agli eredi del PCI. Egli intende se stesso come il sacerdote di questa religione secolare. Ugualmente la pensa Zuppi che, proprio pochi giorni prima della Settimana sociale aveva citato Dossetti come esempio di impegno politico cattolico e nel febbraio del ’21 aveva scritto una Lettera alla costituzione italiana: “abbiamo bisogno di te per ricordare da dove veniamo e per scegliere da che parte andare”. Così la Chiesa italiana sembra ritenere che il Logos si sia incarnato in Gesù il Cristo per difendere la costituzione e la democrazia.

Il tema centrale della Settimana è stato la democrazia: quale contributo è stato dato alla riflessione sul tema?
Non è stato dato nessun contributo originale perché la democrazia liberale è stata assunta come conforme al Vangelo, sulla scia, ma di molto radicalizzandola, di Maritain e dei suoi epigoni odierni, che sono i cattolici allocati nella sinistra politica. Sono stati individuati alcuni ambiti di impegno per correggere la cosiddetta politica “dello scarto”, ma non è stata condotta una verifica dell’assetto democratico attuale, anche a costo di andare controcorrente. Giuseppe Toniolo, l’iniziatore delle Settimane sociali agli inizi del Novecento, ma anche Giovanni Paolo II molti anni dopo, avevano in testa una ben diversa concezione della democrazia: alla luce delle loro riflessioni quella di adesso non è nemmeno democrazia. Ma niente di tutto questo è venuto alla luce a Trieste.

Perché per la visione cattolica classica la democrazia non è un bene assoluto da difendere e a cui aderire a prescindere dai suoi contenuti?
Guardiamo alla nostra Costituzione. Che la sovranità appartenga al popolo è inaccettabile per la DSC, perché allora il popolo si trasformerebbe in un despota totalitario. La democrazia non è qualcosa di automatico, essa si regge su una visione indisponibile e trascendente della persona umana, senza di cui si riduce a una forma di totalitarismo palese od occulto: se si chiedesse ad un feto umano cosa ne pensa dell’aborto di Stato, direbbe che si tratta di una legge totalitaria. La filosofia che sottostà alla democrazia non può essere il relativismo religioso o etico come si dice oggi a suon di sentenze della Corte costituzionale, ossia una libertà separata dalla verità, perché allora, come diceva Orwell, si potrebbe democraticamente imporre che 2+2 faccia 5. Che lo Stato sia sempre la sintesi accentrata della vita politica, ossia che debba sempre agire piuttosto che far agire, è pure inaccettabile perché contraddice il principio di sussidiarietà. Nella democrazia la partecipazione non è tutto (purtroppo l’unica lamentela dei vescovi è la scarsa partecipazione al voto) perché tutto dipende dai contenuti di verità e di bene che la partecipazione promuove.

Dietro questa edizione c’è stata una forte influenza di persone legate al Partito Democratico, la cui posizione su questioni cruciali contrasta con i principi della DSC: che tipo di collaborazione può esserci in questi casi?
Purtroppo, oggi la Chiesa dice che si può collaborare con tutti. Il principio è sbagliato perché non si deve collaborare con chi si propone il male. Detto questo, poi si constata che la Chiesa non collabora per niente con tutti, ma prevalentemente con la sinistra non solo ideologica ma anche partitica. La presenza a Trieste, sia nella preparazione sia nei lavori stessi, di relatori e coordinatori di lavori di gruppo organiche al Partito Democratico, segnalata dalla Nuova Bussola Quotidiana e da La Verità, è stata scandalosa. Del resto, basti pensare che i vescovi italiani, a pochi giorni dalla convention di Trieste, avevano condannato il premierato e l’autonomia differenziata e uno dei vicepresidenti della CEI, prima del voto europeo, aveva espresso il desiderio di un ritorno allo spirito di Ventotene.
Intervista di Martina Pastorelli a Stefano Fontana
Pubblicata su “La Verità” di domenica 14 luglio 2024

22 commenti:

Anonimo ha detto...


O.T. En France, les moines cisterciens quittent l'abbaye de Notre-Dame d’Œlenberg (Alsace)

« Le 8 juin 2024, les moines cisterciens de l’abbaye Notre-Dame d’Oelenberg, à Reiningue (Haut-Rhin), ont quitté définitivement leur monastère, ainsi qu’ils l’avaient annoncé sur le site de l’abbaye.
« Le diocèse de Strasbourg a publié un communiqué en date du 28 mai dernier, de Dom Samuel Lauras, abbé du monastère tchèque de Nový Dvůr et commissaire monastique d’Oelenberg. Depuis deux ans déjà, indique-il, les moines d’Oelenberg réfléchissent sur leur avenir.
« En effet, le vieillissement des moines et la démission pour raison d’âge de leur abbé en 2017, Dom Dominique-Marie Schoch, ne leur permettent plus de mener la vie monastique à Oelenberg conformément à la Règle de saint Benoît, dans des conditions adaptées à la formation des jeunes frères et matériellement satisfaisantes. »
[…]
« La sécularisation à laquelle les chrétiens font face courageusement [sic] en Europe affaiblit les monastères et il n’est pas possible d’espérer de l’aide d’autres communautés.
« L’Ordre cistercien de la stricte observance et le diocèse préparent maintenant un avenir chrétien [sic] sur le site du monastère », conclut le communiqué.
[…]
« Au début du XXe siècle, Notre-Dame d’Oelenberg comptait 200 moines, dont 80 prêtres et 120 frères convers, précise le site de l’abbaye. En 2023, ils n’étaient plus que 10, dont 2 de plus de 80 ans, et 4 frères en formation, avec 25 000 m² de bâtiments à entretenir…
(Sources : abbaye oelenberg/diocèse Strasbourg

Anonimo ha detto...


O.T. Œlenberg (suite)
Depuis le concile, ont été supprimés, chez les cisterciens, rien qu'en France, les abbayes de Bonnecombe, des Dombes, d'Altbronn, de Maubec, d'Ubexy, de Chambarand, de Belval, de la Grâce-Dieu, de Melleray, du Désert (Toulouse), de N.-D. des Neiges…
On a annoncé, récemment, la fermeture prochaine de l'abbaye de Bellefontaine. Devraient suivre Bricquebec, Acey, Timadeuc, Port-du-Salut, peut-être Cîteaux…
L'an dernier, l'abbé, nouvellement élu, d'Acey, dans le Jura, est allé se suicider en Suisse…
Et nous ne dirons rien de la Belgique, de la Hollande, de l'Allemagne, de l'Espagne, de la Grande-Bretagne, de l'Irlande, des États-Unis, du Canada… En fait, c'est tout l'Ordre des Cisterciens de la Stricte (autrefois !) Observance — ex-Trappistes — qui s'est littéralement autodétruit, par une application inconsidérée (mais non totalement innocente) des réformes conciliaires et un refus systématique de revenir aux sources de son ancienne prospérité : ascèse, rupture avec le monde, office en latin, liturgie traditionnelle…

Anonimo ha detto...

È evidente che i vescovi post conciliari hanno assimilato le derive antropocentriche di Maritain e soci !
Così, quando si abbandona Tommaso d'Aquino per lidi modernisti ...

OT ma non del tutto ha detto...

Stamattina Televideo metteva in risalto il discorso di Trump con un titolo come sempre disonesto: Trump: "Sono vivo perché Dio è con me", evocando con la solita vuota retorica della reductio ad Hitlerum il Got mit uns. Non bastasse, nella riga successiva c'era scritto: "Migranti, farò la più grande deportazione della storia", se ancora qualcuno non avesse inteso il Got mit uns.
Questa vergognosa menzogna è stata ora modificata, al governo non c'è il centravanti della Nazionale politic*, Trump comunque ha detto di essere salvo perché Dio era con lui, cioè che l'ha protetto, e ha parlato di espulsione dei criminali, cosa che peraltro Biden se non ricordo male aveva già iniziato, ma bisognava fare questo accenno alla Shoah.
Se non è Fascismo è Nazismo, il vuoto della sinistra ormai viene riempito esclusivamente dall'odio verso l'avversario, in Italia è così da anni, se loro evocano il fascismo che non c'è più è molto più plausibile invece un nuovo brigatismo, a forza di odiare si finisce per delinquere. A che cosa porta l'odio per le persone quando non si hanno idee per sostituire quelle altrui è assai documentato dalla storia degli ultimi anni.
Chi ha subìto attentati oltre a Trump? Bolsonaro, Fico, Kaczynski... Forse qualche Macron o Trudeau?
E allora la smettano questi delinquenti di seminare odio, e la smettano col giochetto dei fact checker che stabiliscono cosa è giusto e cosa sbagliato, quando ho letto che costoro, che non si sa chi sono, considerano il discorso di Trump "notevolmente disonesto" mi sono chiesto, ma loro credono di essere onesti o basta essere a libro paga di qualcuno e fare qualche marchetta per definirsi giornalisti? Che cosa diceva anni fa Giovanna Botteri quando lamentava che oggi i giornalisti non sono più in grado di indirizzare l'opinione pubblica? Candidamente lo disse, la forma mentis del giornalismo partigiano questa è, manco si accorse di ciò che stava dicendo.
E comunque ora tutto il coro di pecore dà per certo il ritiro di Biden di cui avevamo detto forse più di un anno fa. "Avevamo" nel senso che bastava informarsi dai canali giusti per capire che era già in atto il tira molla per mollare Sleepy Joe che i suddetti giornalisti a pagamento con relativi fact checker davano per vivo, vispo e vegeto. L'alternativa a mio parere sarà quella di creare il martire con una clamorosa false flag. Lo ipotizzai tempo fa, ora forse dopo l'attentato a Trump sarà più difficile ma a mio parere se facessero fuori Biden dando la colpa a Trump (col metodo Capitol Hill, per intenderci o col metodo George Floyd) otterrebbero un doppio risultato, ovvero quello di avere risolto le lotte intestine per la sostituzione e quello di accusare i cattivoni trumpiani.
Staremo a vedere, purtroppo mancano 4 mesi alle elezioni più importanti della storia, in 4 mesi i demoni radical progressisti si inventeranno qualsiasi cosa. Ciò che conforta è che i finanziamenti per la campagna elettorale si sono spostati in massa su Trump e siccome chi sgancia i quattrini non lo fa per filantropia sa bene di averli investiti laddove frutteranno.

Anonimo ha detto...

Come diceva qualcuno (forse Del Noce) il danno peggiore del fascismo è stato l'antifascismo. Chissà perché queste serpi intellettualoidi non evocano mai il comunismo, il MALE ASSOLUTO che è stato e continua ad essere, basta guardare a certe realtà (Nicaragua, Cuba, Cina, Corea del Nord, tanto per fare qualche nome).

Anonimo ha detto...

Un'ennesima morte di una bambina lasciata in macchina a Venezia. Non è  la prima, ogni estate almeno un bambino  muore in macchina, sotto il sole, immobilizzato nel seggiolino. Questi genitori vanno sterilizzati e va proibito loro di adottare a vita. Quando nasce un figlio, la vita deve cambiare, il ragazzo la ragazza devono assolutamente capire il cambiamento enorme che maternità e paternità richiedono e devono capire che il loro primo dovere è curare un piccolo uomo inerme. Qui ci sono generazioni incapaci di intendere e di volere. Le si è  fatte crescere senza Dio per tutelare la loro libertà  da Dio e si sono allevati esseri umani  incapaci di fare quello  che gli animali fanno naturalmente benissimo. C'è  di che disperare.
m a.

Anonimo ha detto...

«In quel giorno Pio XII si meritò davvero il titolo di Defensor Civitatis che gli sarebbe stato conferito in seguito».

Il 19 luglio del 1943, con ancora i bombardamenti in corso, Pio XII si sposta nel quartiere San Lorenzo a Roma, per confortare la popolazione romana.

«E il Papa la mattina da San Pietro uscì tutto da solo fra la gente. E in mezzo a San Lorenzo spalancò le ali. Sembrava proprio un angelo con gli occhiali».

«Rappresentò un gesto inaudito, considerando l’epoca e anche la sua personalità che era molto restìa al contatto umano. Sappiamo che Pio XII amava le grandi udienze, ma erano eventi in cui parlava dall’alto ai fedeli. Quando passeggiava per i Giardini vaticani, appena i giardinieri lo vedevano apparire da lontano, dovevano andarsene perché il Papa, a parte i suoi più stretti collaboratori, doveva sempre restare solo. Da questi scatti invece si percepisce lo stupore e l’emozione della gente di ritrovarsi accanto al Pontefice. C’è persino chi si arrampica sui muri per vederlo».

mic ha detto...

https://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2016/07/19-luglio-1943-distruzione-roma-pio-xii.html?m=1

tralcio ha detto...

La Grazia dipende al 100% da Dio e al 100% dall’uomo. Il totale fa il 200% perchè nulla è impossibile a Dio. L’uomo autocentrico fatica a fare il 30 o il 60. Non puo riempirsi di Grazia e brancola nelle due vanità temporali, senza l’eternita’ con le sue misure “strane”. Per Dio non necessariamente 2+2 fa 4. Nulla è impossibile a Dio e con Dio. Senza di Lui possiamo poco o nulla. Lui è Uno e Trino, noi arriviamo a prostituirci per qualche quattrino. Non mi esisteremmo nemmeno se non fossimo creati nell’eterno adesso di Dio. Invece pretendiamo di progredire facendo a meno di Lui, appena possibile in base al delirio idolatrico della moda.
Poveri vescovi se diventano episcopi e cattedre del futuro in cui la morte non è vinta, ma strumento di oppressione.

Gederson Falcometa ha detto...

Pio XII ha parlato della soprannazionalità della Chiesa:

Discorso di sua Santità Pio XII
Ai nuovi cardinali
https://www.vatican.va/content/pius-xii/it/speeches/1946/documents/hf_p-xii_spe_19460220_la-elevatezza.html

Anonimo ha detto...


Juillet 1943… Les Américains sont des gens brutaux et sans scrupules. Il n'ont jamais eu que du mépris pour les Européens à qui ils ont tous, un jour, tourné le dos. Derniers bombardements, sur Belgrade, en 1998, sans mandat de l'ONU… Ce n'est pas pour nous libérer du "fascisme" et du "nazisme" qu'ils ont détruit tant de villes admirables et massacré tant de gens, c'était pour nous imposer leur domination à eux, l'affreux "yankisme". Ôtez-vous de là que je m'y mette… Et ils y sont toujours…

da ex studente di Giurisprudenza ha detto...

@anonimo delle 12:32
Non è una reductio ad hitlerum, Trump è calvinista (nato presbiteriano, divenuto evangelical), non ha detto proprio che Dio è con lui ma che è "dalla sua parte".
Trump infatti crede nella predestinazione, per lui il suo successo, finanziario o politico che sia, in questo mondo è un segno di elezione divina per il "dopo".

Diego B. ha detto...

Quel padre è "morto" con sua figlia e il rapporto con la moglie è distrutto da un senso di colpa sovrumano. Il resto delle pene che m.a. chiede sembrano vendette rancorose. Io avevo il terrore che mi capitasse una cosa del genere, avevo il "tippy" con l'allarme e ancora oggi mi è rimasto di controllare in auto anche se sono anni che non accompagno i figli a scuola. Questo accade perché lo stress al lavoro e di vita rende le condizioni di molti di noi tali che il cervello va in "protezione" e si isola. Per arrivare a fine mese facendo tutto senza aiuti di parenti e/o genitori si deve fare un grosso sforzo, e per non parlare del fatto che devi essere sempre guardingo perché c'è sempre qualcuno che vuol farti le scarpe. Questi genitori hanno avuto una croce enorme, ma gli altri dove erano? Gibran dice che è vero che la colpa è di chi cade ma anche di chi passando prima non ha segnalato l'ostacolo. Pensiamo ai veri assassini che abortiscono al grido "questo è il mio corpo"

Anonimo ha detto...

Non sono nella testa di Trump, quindi non posso spiegare quel che lui intendesse con "Dio è dalla mia parte", ma, nella mia interpretazione, con quella frase sta dicendo a tutti di essere convinto di avere un impegno da compiere che Dio gli ha affidato. In linea con quanto sostiene da anni monsignor Viganò.
Da un punto di vista cattolico è perfettamente conforme a quel che tutti crediamo, non solo per Trump, ma per ognuno di noi.
Sappiamo tutti che Trump non è cattolico, ma sappiamo anche che il mondo cattolico non gli è estraneo, a partire dalla moglie Melania e, senza diventare superstiziosi, le "coincidenze", che a noi cattolici balzano subito all'occhio, attorno a questo mancato attentato non possono lasciare indifferenti.
Attuato il 13 luglio, anniversario dell'apparizione a Fatima in cui viene mostrato, oltre all'inferno (che esiste e non è vuoto), il "famoso" terzo segreto. Quando Trump fece esorcizzare la Casa Bianca, prima di mettervi piede dopo il mandato di Obama, il prete esorcista gli regalò una statua della Madonna di Fatima.
Una linea retta precisa collega il tetto da cui hanno sparato con il palco su cui parlava Trump fino a una chiesa cattolica nelle vicinanze, dedicata alla Madonna di Fatima.
Il 13 luglio, inoltre, si ricorda Sant'Enrico imperatore, una delle figure che più hanno incarnato il potere civile al servizio di Dio. Se non ricordo male, ma potrei sbagliare, viene raffigurato anche in una delle visioni della Beata Anna Caterina Emmerick.

Il mio parere è che noi a queste cose non crediamo più, ma "loro" ci credono e proprio per questo avevano scelto questa data. Doveva essere il loro trionfo, ma si dimenticano sempre che "ha rovesciato i potenti dai troni".

Anonimo ha detto...

Se Trump crede alla predestinazione ... non so... la moglie è cattolica... ed andarono insieme in una Chiesa cattolica pubblicamente, pur senza che il don si facesse loro incontro: no proselitismo!

Anonimo ha detto...

Ci sono vari aspetti da considerare. Segnalo in proposito un non recente articolo di Don Curzio Nitoglia che credo possa rivelarsi utile al dibattito.
http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV2908_Nitoglia_Ricostruzione_tempio_Gerusalemme.html

Sui vescovi progressisti ha detto...

"È sotto la maschera e il travestimento di un progresso che nega il peccato e la colpa che l'Anticristo sfila oggi nel mondo"

C'è qualcosa di marcio nel mondo; e quel marcio è così radicale e universale che non si spiega con le cose, ma con uno spirito: lo spirito del male. È la nostra cecità a non vedere che c'è il male, perché ne abbiamo negato l'esistenza. Un uomo senza occhi può essere convinto che la notte è giorno e il giorno è notte.

Così anche il mondo moderno, che ha perso sia gli occhi della fede che quelli della ragione, può essere indotto a credere che lo spirito dell'anticristo non sia qui, perché ha dimenticato Cristo, chi lo convincerà che c'è un Anticristo? (...)

Gli uomini pensano che il male debba venire sotto le sembianze di un germe, o di una bomba, o di un'incidente, o di un'esplosione, o di un disastro ferroviario, o di un fallimento bancario, dimenticando che il più grande male può venire all'uomo sotto le mentite spoglie dei pensieri e delle idee umane.

È sotto la maschera e il travestimento di un progresso che nega il peccato e la colpa che l'Anticristo sfila oggi nel mondo, siede nelle nostre aule, scrive sulle nostre riviste, si pavoneggia sui nostri palcoscenici, promettendo di redimere l'uomo quando avrà abbandonato la Croce e la penitenza.

(Fulton J. Sheen, da "For God and Country", 1941)

Anonimo ha detto...

Analisi ineccepibile, splendida

Catholicus ha detto...

Quel don non era un vero don, cioè un sacerdote cattolico, un alter Christus che rinnova il Santo Sacrificio, era solo un povero disgraziato col cervello lavato, indotteinato da decenni di menzogne moderniste, cioè sostanzialmente diaboliche.

Catholicus ha detto...

Dio conceda la vittoria a Trump e a Putin ( sembra un assurdo, ma è del tutto logico se si considera che i nemici di entrambi sono i satanisti del WEF, del NWO, del Great Reset, dell' Agenda 2030. "liro ci credono", leggo, eccome : altrimenti perché avrebbero scelto il 3930 come data del loro teionfo? Satana, la simia Dei, imita in tutti Cristo, a rovescio; perciò vuol iniziare a regnare 2000 anni dopo l' inizio della vita pubblica di Gesù, sapendo bene che non gli sarà concesso più tempo di quello che lui concesse a Gesù Cristo, cioè 3 anni e mezzo circa . Quindi avrebbero dovuto cambiare 2030 in 2022 ! cfr Apicalisse 17,13 ( i famisi 1290 e 1315 giorni). L.J.C.

Anonimo ha detto...

2030 per il loro trionfo, errore materiale, perchè dici 2022 poi? Penso anch'io che 2033 sia un anno significativo, ma c'è l'errore di calcolo degli anni ( Dio abbrevierà per gli eletti) per cui sarà 2029 circa? Meno tre uguale 2026.

Catholicus ha detto...

Ripropongo il post sgrammaticato, scusandomi : Dio conceda la vittoria a Trump e a Putin, sembra un assurdo, ma è del tutto logico se si considera che i nemici di entrambi sono i satanisti del WEF, del NWO, del Great Reset, dell' Agenda 2030.
A proposito di quest’ultima data : perché avrebbero scelto il 2030 come data del loro trionfo? Satana, la “simia Dei”, cioè imita in tutto e per tutto NSGC, però a rovescio; perciò vuol iniziare a regnare 2000 anni dopo l' inizio della vita pubblica di Gesù, sapendo bene che non gli sarà concesso più tempo di quello che lui concesse a Gesù Cristo, cioè 3 anni e mezzo circa . Quindi avrebbero dovuto cambiare la data da 2030 in 2033 (cfr Apicalisse 17,13 per i famosi 1290 e 1315 giorni). L.J.C. Mi raccomando, però, cara Mic : non metta il cestino della carta straccia in calce ai miei commenti, la prego (così mi squalifica !)