Nella nostra traduzione da LifeSiteNews. Il vescovo Strickland esorta il presidente Trump: "Se l'America desidera essere una forza per il bene nel mondo, non deve agire con un'aggressione militare incontrollata, ma con giustizia, prudenza e una sincera ricerca della pace". Qui l'indice dei precedenti interventi del vescovo che non tace.
Il vescovo Strickland pubblica una lettera aperta
a Trump sulla guerra in Medio Oriente
Caro signor Presidente,
Nel nome di Nostro Signore Gesù Cristo, le scrivo come successore degli Apostoli, spinto dal mio dovere di dire la verità nella carità e nella giustizia. Il peggioramento della crisi in Medio Oriente, dalla guerra a Gaza ai crescenti conflitti regionali, comprese le azioni militari statunitensi nello Yemen, richiede un'urgente riflessione morale. Come pastore di anime, non posso rimanere in silenzio mentre migliaia di persone soffrono le conseguenze dell'escalation della violenza.
La Chiesa cattolica sostiene la dignità sacra di ogni vita umana, creata a immagine di Dio. Il Catechismo ci insegna che “le azioni deliberatamente contrarie al diritto delle genti e ai suoi principi universali sono crimini” ( Catechismo della Chiesa Cattolica , 2313). Ciò si applica a tutte le parti impegnate in una guerra, siano esse nazioni, gruppi militanti o coalizioni. Mentre una nazione ha il diritto di difendersi e proteggere il suo popolo, tali azioni devono rimanere entro i limiti della giustizia, della proporzionalità e della legge morale.
A Gaza, l'uccisione indiscriminata di civili, tra cui donne e bambini, ha raggiunto una portata intollerabile. La popolazione palestinese, gran patte della quale non ha alcuna affiliazione con organizzazioni terroristiche, soffre immensamente. La guerra non può essere condotta senza riguardo per gli innocenti. Lo stesso vale per lo Yemen, dove le azioni militari statunitensi contro gli Houthi rischiano di infiammare una situazione già instabile. Ogni missile lanciato, ogni bomba sganciata, minaccia di spingere la regione ulteriormente nel caos, con conseguenze umanitarie incalcolabili.
Il principio della guerra giusta è chiaro: la guerra deve essere l'ultima risorsa, condotta solo per difesa, con una forza proporzionale e senza mai colpire i civili. Non deve mirare alla conquista o alla rappresaglia, ma al ripristino di una pace giusta. Papa Pio XII ha avvertito che la guerra spesso "crea mali più gravi di quanti ne elimini". Oggi, mentre i conflitti si moltiplicano in Medio Oriente, temo che stiamo assistendo al dispiegarsi davanti ai nostri occhi di questa tragica verità.
Esorto questa amministrazione a riconsiderare il suo percorso. Se l'America desidera essere una forza per il bene nel mondo, non deve agire con un'aggressione militare incontrollata, ma con giustizia, prudenza e una sincera ricerca della pace. Una nazione non può rivendicare un primato morale mentre contribuisce all'escalation della sofferenza umana. Vi invito a cercare soluzioni diplomatiche, a chiedere la fine immediata della distruzione a Gaza e ad affrontare la crisi in Yemen con moderazione, affinché i fuochi della guerra non consumino ancora più vite innocenti.
Gli Stati Uniti sono stati a lungo plasmati dai principi cristiani, eppure si trovano a un bivio. Sceglieranno la via della giustizia e della pace o permetteranno che il ciclo di violenza continui senza controllo? Prego che i nostri leader cerchino la saggezza di Cristo, il Principe della Pace, e lavorino per una giusta risoluzione che rispetti la dignità di tutti i popoli.
Rispettosamente in Cristo,Vescovo Joseph E. Strickland
Vescovo emerito
3 commenti:
Una coraggiosa lettera aperta , la quale onora Cristo Rex Pacificus.
Purtroppo glii americani - o meglio coloro che governano l'America - sono specialisti, oltre che negli affari, nello scatenamento di sanguinose guerre al fine di esportare la loro democrazia, e temo dunque che faranno orecchie da mercante finché non avranno raggiunto il loro obiettivo: il dominio mondiale. L'Italietta dal 1945 è la loro più fedele colonia.
A peste a fame a bello, libera nos Domine!
Ben fatto. Sosteniamo questa lodevole iniziativa di Mons. Strickland con la nostra preghiera. Diciamo no al sionismo. (Areki)
Forse qualcuno non si è accorto che la guerra a Gaza non l'hanno scatenata gli americani ma i terroristi di Hamas, il 7 ottobrre 2023, con un attacco a sorpresa particolarmente feroce, che ha inevitabimente provocato la massiccia e spietata rappresaglia israeliana.
Un'azione demenziale, quella di Hamas, che, agendo all'unisono con Hezbollah e i missili iraniani sperava evidentemente di sferrare un colpo definitivo ad Israele.
L ' intervento umanitario di mons. Strickland, uno dei pochi vescovi coraggiosi in circolazione, appare comunque opportuno.
Qualcuno potrebbe tuttavia chiedere ai capi di Hamas perché non restituiscono finalmente agli israeliani tutti gli ostaggi che ancora detengono, togliendo così agli israeliani l'alibi per continuare la guerra? Sembrerebbe che ad Hamas dei civili arabi di Gaza importi assai poco, salvo sfruttare le vittime delle bombe israeliane per la sua propaganda, per mantenere vivo l'odio, all'infinito.
ap
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