Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

mercoledì 3 settembre 2025

Papa Leone riceve J. Martin e conferma il ministero con i cattolici di quell'orientamento

Riporto di seguito una notizia che ha avuto larga diffusione non solo nei media cattolici ma anche sulla stampa di regime e che cancella quel briciolo di speranza in un ripristino delle verità cattoliche dopo il corso rovinoso dei processi rivoluzionari promossi dal precedente pontificato.

Papa Leone riceve J. Martin e conferma 
il ministero con i cattolici di quell'orientamento

Leggo che Papa Leone XIV, il 1° settembre, ha ricevuto il gesuita padre James Martin [precedenti a partire da qui]. Un gesto di certo interpretabile come una riaffermazione di sostegno al gesuita statunitense e al suo ministero pastorale rivolto ai cattolici Lgbtq. Infatti renderlo pubblico, lo ha reso significativo.
Possiamo anche dedurlo dalla dichiarazione del gesuita riportata dagli organi di stampa che l'hanno ampiamente diffusa: «Sono estremamente grato e profondamente consolato dal mio incontro con il Santo Padre. Mi ha incoraggiato a proseguire il mio ministero. Papa Leone mostra la stessa apertura verso le questioni Lgbtq che aveva papa Francesco. Ha chiarito di voler che tutti si sentano accolti».
Non sappiamo con quali precise parole si sia espresso il papa, ma di certo la dichiarazione pubblica non può che riportare il succo del discorso.
 
Martin ricorda anche di aver condiviso con l'allora cardinale Robert Francis Prevost lo stesso tavolo nella seconda sessione del Sinodo sulla sinodalità nell’ottobre 2024, dichiarando (ma ormai è ampiamente noto) che papa Leone intende portare avanti il processo sinodale [vedi]. Il cardinale Prevost partecipava come prefetto del Dicastero per i vescovi, mentre padre Martin era presente come membro di nomina pontificia. 
La presenza di Martin a Roma e la conseguente incursione in Vaticano è dovuta al fatto che in questi giorni, egli guida un pellegrinaggio di Outreach di 40 persone a Roma in occasione dell’Anno giubilare.
Infatti l'altra notizia non poco inquietante, che appare confermata in ogni suo aspetto, è che il sei settembre prossimo la nuova chiesa conciliare – divenuta anche arcobaleno per effetto del favore del papa gesuita e ora dunque confermata da suo successore –, si prepara ad accogliere il giubileo degli omosessuali che, pur vivendo nel peccato, non sono chiamati a pentirsi, né a convertirsi; ma varcheranno la Porta Santa.
Durante la veglia sarà consegnata la croce arcobaleno portata a Roma da un gruppo di pellegrini Lgbt+ e dai loro genitori che hanno percorso per nove giorni la via Francigena da Terracina sino alla chiesa del Gesù di Roma. E la celebrazione eucaristica avverrà proprio nella chiesa del Gesù officiata (di fatto presieduta) dal vescovo Francesco Savino, vicepresidente della Cei, chiaramente favorevole
(Maria Guarini)

35 commenti:

Anonimo ha detto...

Si contraddice anche la carità che aiuta ad uscire dalla miseria non a restarvi. Dio non ha creato pervertiti maschi e femmine, ma maschio e femmina Dio li creò. Ci sono cause per ogni perversione, a cui occorre dare un nome per iniziare ad uscirne e guarire. Da quello che vedo questi rapporti sono intrinscamente sado/maso cioè basati su un potere di uno che lo esercita e l'altro lo subsce e in questo mix malato godono. Da ogni peccato ci si può affrancare, la chiesa dovrebbe attraverso la caritas istituire degli sportelli adeguati per la guarigione anche di questi casi, che sono diabolici detto in cattolico. Poi a guarigione ben fondata senza ricadute Santa Messa Solenne Cattolica di ringraziamento!!!

Anonimo ha detto...

A cela s'ajoute l'audience accordée par Prevost, le 28 août, à la dominicaine argentine Lucia Caram, grand soutien de la cause homosexuelle et grande admiratrice de Bergoglio, laquelle prétend que la Vierge n'était pas… vierge !
Voir Aldo Maria Valli, https://www.aldomariavalli.it/2025/09/02/leone-e-la-suora-orfana-di-bergoglio/

OT ha detto...

“Putin non vuole incontrare Zelensky, perché l’incontro sarebbe una pura perdita di tempo per la Russia e un grande affare per Zelensky. Cerchiamo di capire perché. L’incontro non conviene alla Russia perché Putin non avrebbe niente da dire a Zelensky. Putin ha fatto una serie di richieste per fermare la guerra. Zelensky le ha rifiutate tutte. Putin ha chiesto la demilitarizzazione dell’Ucraina, ma l’Europa ha giurato di trasformarla in uno degli eserciti più potenti d’Occidente. Putin ha chiesto quattro Oblast, ma l’Europa non vuole cedere nemmeno un villaggio. Incontrando Zelensky, Putin potrebbe soltanto chiedergli ciò che ha già chiesto. Zelensky gli direbbe di no. Zero vantaggi per la Russia”.
Fonte:Alessandro Orsini sul Fatto Quotidiano

Anonimo ha detto...

Poutine est un chef d'État, sans doute le plus grand de la présente période historique, pas un ignoble joueur dépantalonné de piano a queue…

Anonimo ha detto...

Non per criticare, ma forse sarebbe meglio lasciar fuori della porta la guerra russo-ucraina e concentrasi invece sull'abisso che si sta approfondendo sempre più nel cattolicesimo, discutere
insomma dell'articolo che si sta commentando.
Sulle questioni di alta politica internazionale non è che la nostra opinione conti qualcosa.
Sui gravi problemi della Chiesa attuale, invece, anche nel nostro piccolo, qualcosa di utile possiamo forse arrivare a dire, per le anime.
pp

Anonimo ha detto...

Ormai il termine cattolico è divenuto un contenitore di tutto e di più.
Si può essere "cattolici" e pro-aborto, "cattolici" e pro-eutanasia, "cattolici" e pro-sodomia, ecc.
E' l'effetto del conciliarismo vaticano secondo, per cui si usa misericordia sia al peccatore che al peccato, ed è quest'ultimo che rende equivoca, poco ortodossa e anomala la posizione vaticana rispetto ai suoi duemila anni di storia.
Urge un chiarimento e una inversione a U da parte della gerarchia, che deve avere l'umiltà di tornare ai fondamentali, come lo scolaro che deve riapprendere i rudimenti di base.
Umiltà, tanta umiltà.
¥¥¥

Anonimo ha detto...

Con buona pace dell'esimio prof Orsini: esiste ancora una legge in Ucraina che proibisce a chiunque, premier compreso, di parlare con Putin ! L'ha voluta il signor Zelenskij stesso quando era ancora il premier. Ora non è più nulla visto che il suo mandato è scaduto. Ma UE ed Amministrazione USA fanno finta che questo signore sia il premier. Se i russi firmano un accordo con costui il prossimo leader eletto, o/e il prossimo governo, potrebbero dire che l'accordo è carta straccia e loro entrano nella NATO, ad esempio. E la guerra ricomincerebbe. Un altro aspetto fondamentale è che il Presidente della Federazione Russa non chiede nulla, né per altro può dare, un territorio che è stato conquistato con le armi e la cui popolazione ha sostenuto un referendum nel quale ha votato di voler far parte della Federazione Russa. Evidentemente stanchi di far parte di uno Stato che, per almeno otto anni, li ha - letteralmente - massacrati. Per cui per "dare", anche volesse ma non credo, i territori ormai vinti dalla Federazione, dovrebbe essere cambiata la stessa Costituzione di detta Federazione. Anche questo non sembra possibile, per cui : di che parla il prof Orsini ?
Valeria Fusetti

Laurentius ha detto...

Médias-Presses-Info

Ottimo articolo di Francesca de Villasmundo:

Léon XIV reçoit la sœur pro-avortement, pro-lgbt, Lucia Caram.

In conclusione:

La révolution conciliaire continue sa marche en avant progressiste, apostate, néo-moderniste, néo-protestante et, aujourd’hui, arc-en-ciel.

Provvidenza Divina del Cuore di Gesù, provvedici.
Santa Rosalia, prega per moi.

Anonimo ha detto...

L'ennesima manovra della lobby gay per condizionare il Vaticano si è consumata il primo settembre, quando Padre James Martin è stato ricevuto in udienza da Papa Leone XIV. Il gesuita americano, da anni in prima linea nella promozione dell'agenda LGBTQ all'interno della Chiesa cattolica, non ha perso tempo nel trasformare questo incontro privato in un'operazione di propaganda mediatica, dichiarando urbi et orbi che il nuovo Pontefice condividerebbe lo stesso approccio "aperto e accogliente" del predecessore Francesco verso le tematiche sociali più controverse del nostro tempo.
Quello che stiamo osservando in questi primi mesi del pontificato di Leone XIV è un fenomeno tanto prevedibile quanto inquietante: le cosiddette "vedove di Bergoglio" si stanno mobilitando sistematicamente per impedire qualsiasi correzione di rotta rispetto alle derive dottrinali del pontificato precedente. Padre Martin, fondatore dell'organizzazione Outreach che si presenta come "cattolica e LGBTQ", rappresenta la punta di lancia di questa strategia, trasformando una semplice udienza in uno strumento di pressione mediatica per condizionare l'operato del nuovo Papa.

La tecnica è sempre la stessa e francamente ormai logora: si ottiene un colloquio privato con il Pontefice, dopodiché si corre davanti alle telecamere a raccontare la propria versione dei fatti, attribuendo al Santo Padre parole e intenzioni che nessuno può verificare. Durante il pontificato di Francesco abbiamo assistito a questo teatrino innumerevole volte, dalle famigerate interviste di Scalfari fino alle dichiarazioni più fantasiose di ogni ospite di turno che si sentiva autorizzato a fare il ventriloquo del Papa. La comunicazione vaticana, che dormiva beatamente durante questi anni, si dichiarava poi impossibilitata a confermare o smentire perché si trattava di "udienze private", creando così un precedente pericolosissimo.
Padre Martin ha seguito la stessa strada consolidata, affermando che Leone XIV gli avrebbe dato "piena approvazione del suo ministero" e che "Papa Leone ha la stessa apertura di papa Francesco sulle questioni LGBTQ". Tuttavia, nelle dichiarazioni rivolte ai suoi seguaci, il gesuita americano ha dovuto ammettere che il Papa ha altre priorità, come i processi di pace in Ucraina, Gaza e Myanmar, introducendo così una prima crepa nella narrazione trionfale iniziale.
Non dobbiamo farci ingannare dall'ambiguità del termine "accoglienza", dietro il quale si nascondono operazioni ben più profonde di sovversione dottrinale. Quando Padre Martin parla di accoglienza non si riferisce alla sacrosanta carità cristiana verso ogni persona umana, ma alla promozione attiva dell'ideologia LGBTQ all'interno della Chiesa cattolica, al riconoscimento delle unioni omosessuali, alla benedizione di comportamenti che il Catechismo definisce chiaramente come disordinati. È questo il vero obiettivo della sua agenda, non certo la cura pastorale delle anime.
Il cardinale Grech si è precipitato a dichiarare Leone XIV "Papa sinodale", mentre Hollerich ha chiarito che la sinodalità non si tocca, concedendo al nuovo Pontefice al massimo "qualche aggiustamento". Questo attivismo febbrile rivela la profonda preoccupazione di certi ambienti di vedere messe in discussione le conquiste ottenute durante il pontificato precedente, quando la sinodalità è diventata lo strumento privilegiato per far passare di tutto nella Chiesa, aggirando la dottrina tradizionale attraverso processi apparentemente democratici e inclusivi.

La discussione religiosa autentica non può essere ostaggio di queste manovre di palazzo. Se Leone XIV vorrà davvero riformare la comunicazione vaticana, dovrà mettere fine a questo malcostume che trasforma ogni udienza privata in un'operazione di marketing ideologico. È necessario sanzionare chi strumentalizza il Papa per far avanzare la propria agenda, restituendo dignità e chiarezza al magistero pontificio.
Alice Lattanzi

Anonimo ha detto...

Non mi sembra che Leone sia così ingenuo. Non si tratta insomma di comunicazione vaticana deviata. Come Papa, deve sapere che se riceve qualcuno tutto ciò ha un peso, se non altro per i fan del personaggio ricevuto.
Il caso specifico di padre Martin da un lato è significativo, ma dall'altro è del tutto irrilevante. Ciò che Leone dovrebbe fare, ciò che avrebbe già dovuto fare da appena eletto, è cancellare con un colpo di spugna Fiducia Supplicans, Amoris Laetitia e una caterva di altri documenti "magisteriali" eretici o quantomeno dannosi, come per esempio i due sulle monache di clausura, ereditati dal papocchio. Non lo ha fatto e non sembra che abbia intenzione di farlo... Prendiamone atto e traiamone le dovute conseguenze, quando formuliamo i nostri giudizi, senza fette di prosciutto sugli occhi.

La chiarezza d'un tempo ha detto...

«Noi non possiamo favorire questo movimento [sionista].
Non potremo impedire agli ebrei di andare a Gerusalemme, ma nemmeno possiamo favorirlo.
La terra di Gerusalemme se non era sempre santa, è stata santificata per la vita di Gesù Cristo; noi come capo della Chiesa non possiamo dirle altra cosa.
Gli Ebrei non hanno riconosciuto nostro Signore, perciò non possiamo riconoscere il popolo ebreo.
[...] Non possiamo favorire in alcun modo che voi occupiate la Terra di Palestina.
Da vescovo di Mantova non abbiamo mai avuto cattivi rapporti con la comunità ebraica cittadina: solo l'altra sera, due ebrei sono venuti qui a trovarci.
Dopo tutto, ci sono altri legami diversi da quelli della religione: cortesia e filantropia. Questi non li neghiamo agli ebrei. In effetti, preghiamo anche per loro: che le loro menti siano illuminate.
Oggi stesso la Chiesa celebra la festa di un non credente che, sulla via di Damasco, si convertì miracolosamente alla fede vera.
E così, se andate in Palestina e sistemate lì la vostra gente, dovremo avere chiese e sacerdoti pronti a battezzare tutti voi.»

{San Pio X durante l'udienza concessa a Theodor Herzl il 26 gennaio del 1904, come riporta il diario dello stesso Herzl}

Anonimo ha detto...

Il papa convoca in Vaticano in presidente israeliano Herzog.
Non era mai successo che un capo di Stato incontrasse il Papa su richiesta di quest’ultimo. La novità è contenuta nel comunicato diramato dal portavoce di Herzog Jason Pearlman, in cui si sostiene che il presidente di Israele “partirà giovedì mattina per un visita di un giorno in Vaticano su invito del Papa”. Normalmente un’udienza a un capo di Stato o di governo è “concessa” dal Papa, dopo che essa è stata a lui richiesta. Ma Pearlman parla espressamente di “invito”, nonostante il direttore della Sala stampa vaticana Matteo Bruni, abbia precisato che sia “prassi della Santa Sede acconsentire a richieste di udienza rivolte al Pontefice da parte di Capi di Stato e di governo, non è prassi rivolgere loro inviti.”.

Al centro dei colloqui – ha preannunciato Pearlman – “saranno gli sforzi per garantire il rilascio degli ostaggi, la lotta contro l’antisemitismo globale e la salvaguardia delle comunità cristiane in Medio Oriente, insieme alle discussioni su altre questioni politiche”. Ma, come ha affermato proprio ieri Herzog alla cerimonia di premiazione dell’Israel Defense Prize a Gerusalemme “Israele deve riflettere in modo profondo, pratico e, cosa non meno importante, coraggioso” sul futuro di Gaza dopo Hamas.

Anonimo ha detto...

Ma come, un laureato in matematica con il massimo dei voti, non percepisce il fatto che, ricevendo in udienza quel tizio (e altri-e) avrebbe scatenato l'ansia famelica dei media ad avvalorare e dare continuità al progetto di distruzione della Chiesa ? Che bisogno c'è di ricevere in udienza quel tale se non per avvalorare la sua "missione" ? Per interdirlo non occorre riceverlo in udienza. Provi lei a chiedere udienza al papa !
Claudio Gazzoli

Anonimo ha detto...

Don Leonardo Maria Pompeo parroco della parrocchia di Sermoneta (LT) ha abbandonato la galassia conservatrice per transitare, dopo una sofferta decisione, nella Chiesa cattolica (area della tradizione) il tutto è narrato nel video di cui sotto inserisco il link. Ha lasciato la Parrocchia. Vi invito a guardare e ad ascoltare con attenzione la sua sofferta testimonianza. Alessandro da Roma. https://www.youtube.com/watch?v=fhscDB2P0vI

Anonimo ha detto...

Il demoniaco avanza ovunque.
In occasione della festa di san Bernardino da Siena il prossimo sette settembre a Massa Marittima nell'ex convento delle Clarisse (spodestate da sua maestà sabauda, monarchia che non rimpiangiamo certamente visti i danni inferti al nostro paese) va in scena scandalosamente un evento satanico. Vedasi quanto ne scrive accuratamente oggi NBQ.
In quei locali risiede anche il museo del Risorgimento (e ti pareva!), che satanisti, grembiulini e compari incensano a giorni alterni.

Anonimo ha detto...

"Padre Martin ha seguito la stessa strada consolidata, affermando che Leone XIV gli avrebbe dato "piena approvazione del suo ministero" e che "Papa Leone ha la stessa apertura di papa Francesco sulle questioni LGBTQ". Questo vuol dire che probabilmente quella “strada consolidata” è accettata senza remore altrimenti sarebbe seguita almeno una dichiarazione con qualche distinguo se non proprio una sconfessione.
E non dimentichiamoci che qualche giorno prima il papa ha ricevuto la suora Lucia Caram nota per non nascondere le sue idee.
Per adesso siamo di fronte a due indizi e quindi si tratta soltanto di una coincidenza, aspettiamo il terzo per avere una prova.

Anonimo ha detto...

Quel che dice la Lattanzi va bene sino a un certo punto, perché se gli atti di questo pontificato continuano a seguire la strada di quello precedente, pur in una veste più consona, non è solo un problema di comunicazione ma un problema di dottrina, Magistero, teologia. Il fedele richiede ed esige chiarezza e per questo occorre mettere al bando l'ambiguità degli ultimi decenni.
Il CVII è un punto di svolta, di rottura, e il fedele ha diritto alla chiarezza. Quindi, o si sta con l'ecclesiologia dei primi 19 secoli di cattolicesimo o con quella dei successivi sei decenni, come scrive Jackson.

Anonimo ha detto...

Interview de l'excellent Israel Adam Shamir, qui raconte notamment la raison et les circonstances de sa conversion au christianisme et rappelle opportunément que le judaïsme est l'adversaire résolu de Jésus-Christ.

"Gaza, génocide, épuration ethnique et guerre contre le Christ."

https://www.egaliteetreconciliation.fr/Israel-Adam-Shamir-Gaza-genocide-epuration-ethnique-et-guerre-contre-le-Christ-79028.html

Anonimo ha detto...

Se quel sacerdote avesse criticato il Concilio Vaticano II sarebbe stato scomunicato, promuove invece da sodomita impenitente la pratica sodomita impenitente e viene ricevuto dal Papa senza ricevere il minimo rimprovero con gravissimo scandalo dei pochi fedeli ancora rimasti!! Eppure la Sacra Scrittura è chiara sull'omosessualità praticata!! Ma evidentemente ...anche la Sacra Scrittura è superata!!

Anonimo ha detto...

Strumentalizzata ad arte l'udienza privata concessa dal Papa a Martin?

È possibile. Anzi, questa è l'ultima flebile speranza: che cioè il Papa non abbia ancora deciso come prendere posizione sulla questione arcobaleno nella Chiesa.
Tuttavia, bisogna restare con i piedi in terra. Al tempo di Bergoglio le sue eversive dichiarazioni diffuse da chi era stato ricevuto privatamente da lui non sono mai state smentite (vedi le celebri dichiarazioni di Scalfari). Oggi, lo stesso: non si profilano smentite a quanto dichiarato dal gesuita Martin, secondo la sua versione dell'udienza. Né a proposito di quanto dichiarato dalla suora spagnola contraltare femminile di Martin, finora sconosciuta a noi del pubblico.
Ma ci aspettano fatti importanti e sappiamo che l'albero lo si deve giudicare dai frutti ossia che le intenzioni si rivelano nei fatti concreti. Mi riferiscono all'annunciatda parata in S.Pietro della falange arcobaleno con tanto di bandiere, Messa ad hoc etc. Se il Papa lascerà accadere un evento del genere, ciò significherà che quanto dichiarato oggi dal gesuita Martin corrisponde al vero.
Che l'attuale Gerarchia conceda un pellegrinaggio giubilare esplicito all'omosessualità organizzata (a livello mondiale), questo è inaudito. Non andranno in S. Pietro per pentirsi e convertirsi ma per rivendicare la loro condizione come normale, contro l'insegnamento di sempre e contro la scienza, dato che il cromosoma dell'omosessualità non è mai stato trovato, nonostante molteplici tentativi.
La Basilica di S.PIetro subirà una profanazione ancor più grave di quella perpetrata da Bergoglio con il rito osceno della Pachamama. La religiosità india propagandata con l'approvazione di quel papa, era una riedizione in chiave "nouvelle théologie" del truce e antropofago paganesimo amerindio - una visione naturalistica e assai primitiva della religione, nel cui ambito circolavano anche certe deviazioni, partendo dai miti fasulli (diffusi dagli sciamani) di un Dio che è anche maschio e femmina nello stesso tempo. Mi sia permesso rinviare al mio libro: P.Pasqualucci, Instrumentum diaboli, Solfanelli, 2012, pp. 170, € 12, 00, dedicato allo Instrumentum laboris per il Sinodo Amazzonico voluto da Bergoglio.
Ma con l'annunciato arrivo degli arcobaleno in S.Pietro per il Giubileo siamo addirittura ad una riedizione esplicita di Sodoma e Gomorra. L ' offesa al vero Dio, Uno e Trino, è aperta, voluta, gravissima in ogni senso. Speriamo solo che l'a giusta ira di Dio non si abbatta subito sul Vaticano e la disgraziata città di Roma. La misura deve esser ormai colma.

Non ci sarà un'inversione di tendenza finché non si affronterà il problema del Concilio. Il blog di Mic è in pratica l'unico che sostiene questa battaglia. Onore a Mic. E gli altri blog "tradizionalisti" che fanno? La NBQuotidiana ha speso tempo e fatica per dimostrare che mons. Marcel Lefebvre era uno scismatico [sic] ma sul Concilio tace. Qualche critica a suo tempo a Bergoglio, tutto lì. Ma anche il blog del prof. de Mattei mi sembra che negli ultimi tempi si sia ammorbidito. In occasione del documento sulla supposta "dignità infinita" dell'uomo [sic], sul suo blog mi sembra si sia voluta vedere solo la parte mezzo piena del bicchiere, senza rilevare che sul problema omosessuale il documento (che condannava moralmente varie aberrazioni contemporanee) glissava del tutto. Ma sul Concilio perché il prof. de Mattei non riprende il discorso dal suo importante libro sulla storia del Concilio stesso, del quale fece pur apparire vari cancheri e tumori?
pp

Anonimo ha detto...

Novantuno Stati, alle Nazioni Unite, su proposta di un delegato austriaco dell’Unione Europea, hanno approvato una modifica all’art 14 della bozza di trattato sul cybercrime, che consente la diffusione "a uso privato" di materiale pornografico con minori dai 14 anni in su con adulti, generate dall'AI oppure reali, “purché riprese nell’ambito di un rapporto volontario e consenziente”.
Ciò sulla base del fatto che “i minori dai 14 anni in su devono poter esplorare la loro sessualità ed avere relazioni anche con adulti”.
E’ lo stesso carrozzone dei diritti LGBT,
dell’ecomania,
dello Stato laico,
dell’autorazzismo.
Sono sempre loro.

Un altro problema di falsa accoglienza ha detto...

Scrive Marion Maréchal
Apprendiamo (con più o meno stupore, è vero) che l'aggressore tunisino ha sparato ieri a Marsiglia dopo aver ferito diverse persone era già stato condannato per violenza domestica e omofoba, era tornato illegalmente in Francia e recentemente ha tenuto commenti antisemiti in una moschea.

Chi può far credere ai francesi che questo tipo di profilo non meriti di tornare in paese in aereo?

da ex studente di Giurisprudenza ha detto...

Qualche giorno fa ho riportato che alcuni avanzano l'ipotesi di "cerchiobottismo" da parte di Leone XIV.
Non la condivido, resto ancora dell'idea che stia tornando indietro a piccoli passi (tuttavia non penso più indietro del periodo di Giovanni Paolo II), ma al momento non si riesce ancora a smentire chi avanza quell'ipotesi.

Anonimo ha detto...

Fermamente credo che tutti questi costumi lassi e il detto contraddetto hanno portato all'idiotismo la specie umana. Quella occidentale certamente e forse irreversibilmente.

Anonimo ha detto...

Mi scusi, prof. Pasquali ci, ma quando mai la NBQ ha difeso la Tradizione!
È stata sempre e solo conservatrice, come molti, del resto, anche se mi spiace dirlo, anche su questo blog.
Infatti, i difensori d'ufficio di questo papato, come i precedenti del resto, salvo il "cattivo" Bergoglio, tacciono.
Mi sembra un po' ingenuo, da parte sua, confidare in una strumentazione del Papa.
D'altro canto, una smentita avrebbe valore solo se accompagnata da un gesto forte sulla partecipazione LGBT al Giubileo. Neppure possono, i soliti noti, giustificare il tutto con la necessità di un azione graduale, il Papa non può non pronunciarsi, con chiarezza e immediatezza, su una questione come il Giubileo.
Riguardo il De Mattei, ricordo i precedenti scivoloni, vedi i Vaccini. L' isola di Patmos,poi, era stata abbandonata da mons. Livi diversi anni prima della sua morte, polemicamente.
Purtroppo la situazione è questa.
Al contrario, però, c'è da segnalare l' importante presenza, secondo me, di Radio Spada, anche se non è un blog.
Antonio

Anonimo ha detto...

Errata corrige.
l libro sul Sinodo Amazzonico da me sopra richiamato nel mio intervento, fu stampato da Solfanelli nel 2021 e non nel 2012 come da me erroneamente scritto.
pp

Anonimo ha detto...

Se il Papa lascerà accadere la sfilata arcobaleno in Basilica sarà tutto più chiaro e cadranno le maschere.

Anonimo ha detto...

Don Leonardo Maria Pompei , poche ore fa, è stato sospeso a Divinis dal Vescovo di Sermoneta, per aver violato, proprio con la sua testimonianza pubblica, la pena che gli era stata imposta, di non poter usare i media ed i social per comunicare la sua decisione.
Antonio

Anonimo ha detto...

Queste punizioni, inflitte da una gerarchia eretica e apostata fin nelle midolla, non valgono un fico secco, per dirla tutta. È questa gerarchia, nella stragrande, grandissima maggioranza, ad essere fuori dalla Chiesa Cattolica. Usurpatori ed occupanti abusivi delle sedi cattoliche, come ben dice mons. Viganò. I tempi sono sempre più bui, e queste misure dei traditori ribelli e rivoluzionari, oggi adiruttura sinodalconciliari, non fanno che aumentare la nostra indignazione..i salmi imprecatori sarebbero ben poca cosa per loro ( ricordiamoci il libello "Agli assassini della liturgia", di Mons. Cekada). Ci vorrebbe una bella controrivoluzione, per buttarli tutti fuori ( così come loro fanno con i poche prelati cattolici rimasti in circolazione). Ma ci penserà Nostro Signore a ricompensarli come meritano.

mic ha detto...

:Ma ci penserà Nostro Signore a ricompensarli come meritano."

Se non a convertirli...

Anonimo ha detto...

#Ci vorrebbe una controrivoluzione, dice l'anonimo 18:55.
Il limite dell'area tradizionalista è nel suo stesso seno; è il limite fondamentale che ha fatto si che, una volta che un Modernista è riuscito a diventare Papa, non si sia più riusciti a spodestarlo e a tornare all'antico.
Questo perché il tradizionalista serve e riverisce sempre e comunque il Papa, anche se non ne condivide il pensiero e l'azione. Ecco quindi che il Papa modernista nomina nuovi Cardinali a sua immagine e somiglianza, e poi i Vescovi, e poi i sacerdoti, e si ridisegnano in senso modernista i seminari e così si fa terra bruciata. Anzi, terra desolata, per essere in sintonia con lo scrittore Thomas Eliot.
Così va il mondo, cari miei, ma così non dovrebbe andare la Chiesa cattolica.
¥¥¥

Anonimo ha detto...

Leone non è arrivato ieri in Vaticano, sa come funzionano le cose e durante il sinodo lui e Martin sedevano allo stesso tavolo... Come fa la signora Alice a pensare che venga strumentalizzato? suvvia... Mauro

Anonimo ha detto...

Chi nella Chiesa attuale avrebbe il coraggio del martirio di ripeterlo?

mic ha detto...

NOTIZIE DALLA RETE PADRE MARTIN RICEVUTO DA PAPA LEONE: NON C'ERA IL DIVIETO DI FARE DICHIARAZIONI DOPO LE UDIENZE PAPALI?
di Luigi Casalini e Angelica La Rosa

Padre James Martin è stato ricevuto in udienza privata da Papa Leone XIV. Nonostante le indicazioni vaticane di non rilasciare dichiarazioni dopo tali incontri, il chierico gesuita ha invece diffuso interviste, sostenendo la continuità dell’apertura verso i cattolici LGBTQ. Ci si chiede quindi se abbia disubbidito al Papa o se fosse autorizzato: ipotesi entrambe problematiche. Intanto, a Roma è previsto il Giubileo delle persone LGBT con una Messa, nell'imponente chiesa del Gesù, celebrata dal vescovo vicepresidente della CEI, mentre Leone non incontrerà direttamente i partecipanti. Restano apprensioni su che cosa abbia detto veramente il Pontefice al loquace gesuita.

Anonimo ha detto...

Pensa un po' che colpa gravissima, testimoniare Gesù Cristo sui media! Non basta la sospensione a divinis, ci vuole la scomunica e la laicizzazione forzata!!! (Sono ironico, ovviamente.)