Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

giovedì 20 giugno 2019

Il papa amico dei nemici della Chiesa e nemico di chi la difende

L'immagine riguarda il passato
dimenticato da chi non dovrebbe...
Il 31 di maggio alla Mecca 139 rappresentanti dei Paesi musulmani sottoscrivono la Dichiarazione “No all’islamofobia”. [qui] Il documento è definito sotto la direzione del Mufti dell’Arabia Saudita a conclusione della XIV sessione ordinaria della Organizzazione della Cooperazione islamica. Nella dichiarazione si afferma la necessità di tutelare le differenze culturali e religiose per contrastare discorsi e comportamenti islamofobici. Nella Dichiarazione si sottolinea, tra l’altro, di «stare al fianco di quei musulmani che nei Paesi non islamici soffrono persecuzione, ingiustizia, coercizione e aggressioni» (…) «sostenerli e farsi carico della loro causa nei forum internazionali, per tutelare il loro pieno esercizio dei diritti politici (diritto di costituire partiti d’impronta islamica) e sociali nei loro Paesi, e sviluppare programmi e meccanismi che garantiscano la loro piena integrazione nelle loro società, lontano da ogni discriminazione.»

Cosa che l’ONU, Bruxelles e non pochi governi occidentali hanno già accolto da anni istituendo il reato di islamofobia. Il fatto che i maggiori persecutori di cristiani siano musulmani non lo prendono nemmeno in considerazione. In Arabia Saudita, come in altri paesi musulmani, ancora oggi è vietato erigere o restaurare chiese, è vietata la pubblicazione di testi sacri non musulmani, vietato mostrare il crocefisso in pubblico, vietato pregare anche tra le mura domestiche. In occidente i musulmani pregano per le strade e, grazie a Bergoglio, anche nelle chiese. I cristiani sono considerati cittadini di serie b. In non pochi paesi musulmani le donne non musulmane, prevalentemente cristiane, sono rapite, violentate e costrette a convertirsi all’islam. Ai pochi missionari presenti nel mondo musulmano (in Arabia Saudita non esistono) è vietato indossare oggetti e vesti religiose, nonché convertire i musulmani. Chi non ottempera alle leggi della sharia rischia la galera, le frustate, la decollazione.

Lo stesso giorno in cui i quotidiani pubblicavano la notizia sulla Dichiarazione “No all’islamofobia” c’era un’altra notizia sul quotidiano dei vescovi Avvenire, che titola: “Udienza. Papa Francesco ai nunzi: no a lussi e pettegolezzi”. Leggendo l’articolo ci si rende conto che l’intestazione è la classica polpetta per ingenui. Dispiace sottolinearlo, ma come spesso accade i commenti del vescovo di Roma tendono più confondere che a chiarire. Soprattutto perché il Catechismo è spesso infarcito di personalismi. Nei “comandamenti” che il Papa ha indirizzato ai 103 rappresentanti pontifici che hanno partecipato alla terza riunione voluta dal vescovo di Roma, che si è svolta in Vaticano dal 12 al 15 giugno, Bergoglio dice che il Nunzio ha il compito di interpretare «la sollecitudine del Romano Pontefice per il bene del Paese in cui esercita la sua missione; in particolare deve interessarsi con zelo dei problemi della pace, del progresso e della collaborazione dei popoli, in vista del bene spirituale, morale e materiale dell’intera famiglia umana»”. L’opposto di quello che affermano i mufti musulmani, i quali, come abbiamo visto, non parlano di famiglia umana ma solo di rispetto per i musulmani ovunque essi si trovino.

Per Bergoglio il Nunzio «è uomo del Papa» (…) «in quanto Rappresentante Pontificio il Nunzio non rappresenta sé stesso ma il Successore di Pietro e agisce per suo conto presso la Chiesa e i Governi, cioè concretizza, attua e simboleggia la presenza del Papa tra i fedeli e le popolazioni.» Essendo rappresentante «il Nunzio deve continuamente aggiornarsi e studiare, in modo da conoscere bene il pensiero e le istruzioni di chi rappresenta [non la Sana Dottrina, ma il papa]. Ha anche il dovere di aggiornare e informare continuamente il Papa sulle diverse situazioni e sui mutamenti ecclesiastici e sociopolitici del Paese a cui inviato.» (…) «È inconciliabile, quindi, l’essere Rappresentante Pontificio con il criticare alle spalle il Papa, avere dei blog o addirittura unirsi a gruppi ostili a Lui, alla Curia e alla Chiesa di Roma.»

Certo, le continue critiche possono sembrare eccessive, ma il vescovo di Roma sembra faccia di tutto per provocarle. Come abbiamo appena visto, mentre i rappresentati musulmani s’incontrano alla Mecca per difendere e promuovere l’Islam, Bergoglio incontra i nunzi per difendere sé stesso [qui].

Non è necessario essere maliziosi o, come lui li definisce, “pessimisti queruli e disillusi” per rilevare la politica autorefenziale del papa. Quando Pietro è redarguito pubblicamente da Paolo non si defila dietro il silenzio, né lo copre d’improperi. Pietro si comporta come vero capo della Chiesa, umilmente: “Allora Pietro raccontò per ordine come erano andate le cose, dicendo…” (Atti 11-4)

Oggi i Paolo sono trattati come “Vecchie comari, Specialisti del Logos, Mummie da museo” ecc. Bergoglio non risponde alle domande e alle preoccupazioni dei cattolici. Si nasconde. E al momento opportuno insulta e umilia chi non si piega al suo neo-vangelo. È arrivato a dire che è “meglio vivere come un ateo anziché dare una contro-testimonianza dell’essere cristiani“. Come se l’ateo testimoniasse il bene e la rettitudine evangelica. Non parliamo poi degli atei comunisti che hanno macellato milioni di esseri umani. Cosa che anche i credenti cattolici “pettegoli”, “cavillatori moralistici” e “cristiani con la faccia da sottaceto” non farebbero mai, poiché temono il Giudizio Divino. Siamo convinti che Bergoglio non si è mai chiesto il perché viene sollecitato o criticato dai cattolici, mentre è ossequiato dai laicisti, musulmani e comunisti. Da come si comporta pare proprio che sia  consapevole del suo verbo acattolico. I ripetuti “Dubia” che ormai gli arrivano da tutte le parti lo snervano, per questo non dialoga e innalza le bandiere dell’insulto e del vittimismo. Non sarebbe più onesto seguire l’esempio di Cefa? “Allora Pietro raccontò per ordine come erano andate le cose, dicendo…”. Perché non lo imita? Elementare Watson!

I risultati li abbiamo davanti agli occhi. Mentre il papa cerca di annichilire l’identità dei cattolici fedeli alla Dottrina dei Santi, la roccia che ha sostenuto la Chiesa per duemila anni, i mufti armano di orgoglio, pur opinabile, i musulmani. Qualcosa non va. Siamo troppo sospettosi se pensiamo che in tutto questo c’è un disegno ben preciso? È un programma che coinvolge la Sinistra mondialista, la massoneria, il Vaticano, l’ONU, Bruxelles e i ricchi paesi musulmani? Chi pensa di saperla lunga parlerà di teoria della cospirazione. Ma i fatti dicono che dal 13 marzo 2013 il papa è diventato amico dei nemici della Chiesa e nemico di chi la sostiene. Non elenco i nomi e cognomi degli amici di Bergoglio, la lista gronda spesso di Sangue, ricordo solo alcuni nemici, i più conosciuti dai cattolici: gli evangelisti San Matteo, San Marco, San Luca, San Giovanni. San Pietro, San Paolo, Sant’Agostino d’Ippona, San Francesco d’Assisi, San Tommaso d’Aquino, San Bernardo di Chiaravalle, Santa Caterina da Siena.
Agostino Nobile

12 commenti:

irina ha detto...

Sei anni dopo Bergoglio, giorno dopo giorno, ha confermato il suo 'buonasera ' da oste sulla soglia del negozio; ancora però stupisce l'assenso di coloro che lo seguono muti. Bisognerebbe scandagliare questo assenso, piaggeria? viltà? generica debolezza? ignoranza?.......Su quali altrui debolezze poggia il trono okkupato? Su quali debolezze poggiava il trono lasciato vacante dall'okkupante a favore del 'vocato' dal club San Gallo? Sangallo ha operato in vece del santospirito? Sono particolari che noi dovremmo onestamente chiamare col loro nome vero.

Forse ... ha detto...

Sembra agli occhi miei quasi un odio ( ?! ) un disgusto verso i "perfetti"o perlomeno verso quelli che vorrebbero diventarlo , verso il papato , forse visti come ipocriti , come una corte e che il tutto parta da lontano , dalla periferia , dalla fine del mondo . Sembra che sia stato covato accarezzato coltivato (!?) Forse frequentare troppo poco Dio , intendo dire non cercare la Sua intimita', il colloquio continuo con Lui , le Scritture filtrate nei secoli dal pensiero della Chiesa raffredda l'amore , la tensione verso Lui e i Suoi interessi ( la salvezza delle anime tutte ). Forse frequentare molto l'altrui pensiero raffredda l'amore , il fine iniziale ed ultimo fino ad abbassare il volo che si fa sempre pu' radente ..... Forse

Anonimo ha detto...

Sinodo Amazzonia / Signori cardinali e vescovi, davvero volete questa Chiesa?

La Chiesa ascolta le «grida, sia dei popoli che della terra» (n. 18), perché in Amazzonia «il territorio è un luogo teologico da cui si vive la fede ed è anche una fonte peculiare della rivelazione di Dio» (n. 19). Una terza fonte della Rivelazione si aggiunge dunque alla Sacra Scrittura e alla Tradizione: l’Amazzonia, territorio dove «tutto è connesso» (n. 20), tutto è «costitutivamente in relazione, formando un tutto vitale» (n. 21). In Amazzonia, l’ideale del comunismo è realizzato, perché, nel collettivismo tribale, «tutto è condiviso, gli spazi privati – tipici della modernità – sono minimi».
I popoli indigeni si sono liberati del monoteismo e riconquistano l’animismo e il politeismo. Infatti, come si legge al n. 25: «La vita delle comunità amazzoniche non ancora colpite dall’influenza della civiltà occidentale, si riflette nelle credenze e nei riti in merito all’agire degli spiriti, della divinità – chiamata in tantissimi modi – con e nel territorio, con e in relazione alla natura. Questa cosmovisione è raccolta nel ‘mantra’ di Francesco: “tutto è collegato” (LS 16, 91, 117, 138, 240)».
https://www.aldomariavalli.it/2019/06/20/sinodo-amazzonia-signori-cardinali-e-vescovi-davvero-volete-questa-chiesa/


Anonimo ha detto...

La denigrazione, il silenzio,il vittimismo,il falso perdono, le accuse di complottismo, il giudizio espresso urbi et orbi contro i peperoncini cattolici(una certa irritazione la danno indubbiamente) mentre si urla di non giudicare, il silenzio, le risposte aeree, il rifiuto di rispondere "io non dirò nulla, fate vobis".....armi sono, null'altro, armi di difesa dalla denuncia vera e spietata del suo tradimento: d'altronde si dovrebbe forse usare l'ipocrisia del dire e negare, del dire che l'eresia non è eretica, usare i sofismi e gli inganni, di essere bugiardi cioè? Sarebbe tradire Cristo: Paolo affrontò a viso aperto il Papa. Ed è opera di misericordia spirituale ammonire l'errante, oggi in compagnia abbondante, un tentativo di salvare la loro anima oltre che di salvare la barca che affonda.

Anonimo ha detto...


In funzione, ancora, di una «salutare decentralizzazione» della Chiesa, «le comunità chiedono che le Conferenze episcopali adattino il rito eucaristico alle loro culture». «La Chiesa deve incarnarsi nelle culture amazzoniche che possiedono un alto senso di comunità, uguaglianza e solidarietà, per cui il clericalismo non è accettato nelle sue varie forme di manifestarsi. I popoli indigeni posseggono una ricca tradizione di organizzazione sociale dove l’autorità è a rotazione e con un profondo senso del servizio. A partire da questa esperienza di organizzazione sarebbe opportuno riconsiderare l’idea che l’esercizio della giurisdizione (potere di governo) deve essere collegato in tutti gli ambiti (sacramentale, giudiziario, amministrativo) e in modo permanente al Sacramento dell’Ordine» (n. 127).

Cos’altro aggiungere? Taceranno i vescovi, successori degli Apostoli, e i cardinali, consiglieri del Papa nel governo della Chiesa, di fronte a questo manifesto politico-religioso che stravolge la dottrina e la prassi del Corpo Mistico di Cristo?

Roberto de Mattei

https://www.aldomariavalli.it/2019/06/20/sinodo-amazzonia-signori-cardinali-e-vescovi-davvero-volete-questa-chiesa/

mic ha detto...

Ora non sono in postazione. L'articolo di De Mattei è programmato per le 11:30

Anonimo ha detto...

Per la prima volta nella storia della Chiesa, un eretico ha contribuito alla stesura di un documento magisteriale:
"[...] un decisivo contributo alla stesura della Laudato Si' è venuto dall’ex frate francescano brasiliano Leonardo Boff, principale esponente della teologia della liberazione, condannato già negli anni ’80 dalla Congregazione per la Dottrina della Fede. Dagli anni ’90 Boff vive in una riserva ecologica e oltre ad aver svolto attività accademica e saggistica, ha sostenuto i principali movimenti ecologisti e marxisti dell’America Latina. Fu lui stesso a rivelare che è stato papa Francesco a chiamarlo e a voler leggere tutti i suoi libri come aiuto a scrivere la Laudato Si'."
Silvio Brachetta

Anonimo ha detto...

Davanti agli uomini di dura cervice Dio ha ritirato la sua destra ed ha lasciato che la nave prendesse il largo, sballottata dalle onde ma non più con il vento dello Spirito ma con i venti degli «dei stranieri» .
Siate forti nella Fede! "
http://blog.messainlatino.it/2019/06/instrumentum-laboris-del-sinodo-per.html#more

Anonimo ha detto...

Se i vescovi tacciono e applaudono al documento dell'Amazzonia (ammazzo….Chiesa) saremo costretti a recitare il De profundis ed evitare qualsiasi tempio …..pagano ormai anche se col Crocifisso-non mi riesce ancora a scriverlo in minuscolo come dovrei già…. (il crocifisso gnostico è Giuda l'appeso all'albero: si cambia l'intenzione et voilà….. a voi Lucifero, l'intenzione è una dei tre requisiti indisesabiki, la materia e la forma sono già ritoccate, ora siamo alla svolta gnosi:ecco lo scopo del secondo papetto si svela sempre più, peraltro promosso ed instaurato dal primo).

Anonimo ha detto...

https://it.insideover.com/religioni/perche-il-cristianesimo-spaventa-la-cina.html?utm_source=ilGiornale&utm_medium=article&utm_campaign=article_redirect

Bergoglio e company si sa sono grandi amici del governo cinese.
Ricordiamoci delle dichiarazioni di Sanchez Sorondo:
Secondo mons. Sanchez Sorondo, Pechino “sta difendendo la dignità della persona”, seguendo più di altri Paesi l’enciclica di papa Francesco “Laudato sì”, difendendo gli accordi di Parigi sul clima.

http://www.asianews.it/notizie-it/Mons.-Sanchez-Sorondo:-La-Cina-migliore-realizzatrice-della-dottrina-sociale-della-Chiesa-43033.html

Quo usque?

Anonimo ha detto...

IL TRAGICO ACCORDO DI METZ: AGENTI COMUNISTI AL CONCILIO VATICANO II - Matteo D'Amico
https://www.youtube.com/watch?v=98rSTZlPsJE

Matteo D'Amico
Pubblicato il 19 giu 2019
La Chiesa aveva sempre condannato molto duramente il comunismo, tanto che papa Pio XII arrivò a definirlo come "intrinsecamente perverso" proibendo ai cattolici ogni forma di collaborazione con i membri del partito comunista.

Ma il 13 agosto 1962 fu concluso nella cittadina francese di Metz un accordo segreto tra il Vaticano e il Cremlino per evitare che il Concilio, che avrebbe da lì a pochi mesi aperto i suoi lavori, parlasse del comunismo. La mancata condanna del comunismo pesò a lungo sulla vita politica e culturale dei popoli di Occidente e di Oriente: fino al crollo del Muro di Berlino, nel 1989.

In questo intervento si cercherà di evidenziare la tragica gravità di questo accordo, il quale ha favorito il diffondersi dell'ideologia comunista nel mondo, aggravando il collasso morale dell'occidente e della Chiesa stessa. Capiremo anche come l'infiltrazione di agenti dei servizi segreti comunisti, sia nella chiesa ortodossa che nella Chiesa cattolica, abbiano favorito questa piega degli eventi.

Conferenza tenutasi venerdì 7 giugno 2019 a Viserba Mare in occasione del convegno intitolato "Dalla teologia della liberazione alla teologia dei poveri". Convegno organizzato dalla "Associazione Ora et labora in difesa della vita", in particolare dal referente per l'Emilia Romagna Giorgio Paternostro e da Claudio Marcantoni. Il convegno ha avuto luogo presso la parrocchia santa Maria del Mare della comunità figli di Dio.

Riprese e Montaggio di Paolo Pari che ha pubblicato il video al seguente link: https://www.youtube.com/watch?v=-l9YL...

Per approfondire la totale contrapposizione che esiste fra cattolicesimo e comunismo, consiglio di ascoltare la seguente conferenza: https://www.youtube.com/watch?v=ET8PP... - "Le radici culturali del genocidio comunista"
#Chiesa Cattolica #Comunismo #ConcilioVaticanoII

Anonimo ha detto...

“Avete tre giorni per andarvene o sarete uccisi”, hanno intimato i fondamentalisti islamici di Boko Haram ai cristiani di Diffa, nel Niger. Ho selezionato tre cronache della persecuzione dei cristiani africani apparse soltanto nell'ultima settimana. Ultimatum di morte, come questo; città-fantasma da cui i cristiani sono fuggiti; rapimenti e uccisioni. Ovunque le stesse scene: Niger, Nigeria, Burkina Faso... L'obiettivo dei tagliagole è islamizzare tutto il continente africano, cacciare i cristiani, omogeneizzare le popolazioni, cambiarne la demografia. E ci stanno riuscendo. E' come nel romanzo del 1956 “Le radici del cielo” di Romain Gary, che fa dire a uno dei personaggi, un musulmano: “Un giorno l’Africa nera sarà dalla nostra parte... La nostra religione è più giovane, più ardente, ha l’impeto e la potenza del vento del deserto che l’ha vista nascere, finirà per trionfare... Un’Africa islamizzata sarebbe nel mondo una forza irresistibile. E lo sarà”. L'Europa, diventata ormai un promontorio dell'Africa, pagherà carissima la propria vigliaccheria sui cristiani perseguitati.