Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

venerdì 7 giugno 2019

“Totalitarismo”: il Cardinal Burke critica il bando dalle università, appoggiato dal Vaticano, del professore che ha accusato il papa di eresia

Nella nostra traduzione da LifeSiteNews (3 giugno) la significativa ed autorevole presa di posizione del card. Burke sulla vicenda del prof. John Rist bandito dalle università pontificie in quanto firmatario della Lettera Aperta ai vescovi [qui]. Indice articoli sul tema.

Il Cardinal Raymond Burke ha affermato che sembra che le gerarchie della Chiesa cattolica stiano cadendo in una sorta di “mentalità totalitaria” riferendosi al trattamento da esse riservato al Professor John Rist, uno dei primi 19 firmatari della Lettera Aperta ai vescovi che accusa Papa Francesco di eresia, bandito senza alcuna spiegazione dalle università pontificie dopo aver apposto la sua firma.
“Sembra che nella Chiesa stiamo cadendo in una sorta di mentalità totalitaria in base alla quale si esercita l’autorità in modo arbitrario e senza nemmeno parlare con la persona coinvolta”, ha dichiarato Burke in un’intervista rilasciata a Raimond Arroyo, di EWTN, nel programma World Over del 30 maggio.
Il Professor Rist ha appreso di essere stato bandito da tutte le università pontificie il 25 maggio, dopo aver cercato invano di restituire un’automobile all'Augustinianum, una delle università pontificie di Roma in cui ha lavorato negli ultimi sedici anni. La notizia della firma di Rist alla Lettera Aperta era stata pubblicata il 30 aprile. In un’intervista di qualche giorno fa Rist ha rivelato a LifeSiteNews di non aver ricevuto nessun avviso preventivo del bando. Nessuno ha parlato con lui.

È al fatto che nessun membro della Chiesa si sia messo in contatto con Rist per informarlo del bando che il Cardinal Burke – canonista ed ex-prefetto della Segnatura Apostolica, il più alto tribunale del Vaticano – si riferisce quando parla di “mentalità totalitaria”. Negli stati totalitari succede spesso che le procedure regolari di un sistema legale (tra cui vi è il diritto della persona accusata di essere ascoltata prima di emettere un giudizio) non siano applicate.
“Da quel che leggo”, ha affermato Burke, “non è stato emesso alcun documento sulla natura e sulla ragione della restrizione”. Egli ha poi aggiunto che “nessuno si è degnato di spiegare al Professor Rist perché non gli è più permesso di lasciare la sua automobile all’Augustinianum e perché non può più supervisionare una tesi di dottorato. Sarebbe doveroso parlare con lui di queste questioni”.
Il Cardinale ha difeso la reputazione del Professor Rist e di sua moglie Anna, definendoli persone “colte” e generose.
Ha poi affermato: “Il Professor Rist e sua moglie Anna sono cattolici devoti. Sono entrambi persone molto colte che hanno messo i loro notevoli insegnamenti al servizio della Chiesa”. Ed ha aggiungo: “Ritengo che trattare in questo modo fedeli così stimati [sia] assolutamente inaccettabile”.

Nel 2014 il Cardinal Burke e il Professor Rist hanno contribuito alla stesura del libro Remaining in the Truth of Christ [“Permanere nella verità di Cristo”], il cui obiettivo era quello di convincere la Chiesa cattolica a preservare in modo integro il suo insegnamento sul matrimonio e sulla famiglia durante il Sinodo della Famiglia e quindi a non abbracciare la cosiddetta “proposta di Kasper” di concedere ad alcuni “divorziati risposati” l’accesso alla Santa Comunione.

Molti studiosi e giornalisti cattolici hanno già espresso la loro indignazione per l’ingiusto trattamento riservato al Professor Rist: tra di loro, il Padre Joseph Fessio, il Dr. Edward Feser e Matthew Schmitz.
Parlando con LifeSiteNews, il Padre Fessio ha sottolineato il fatto che negli ultimi decenni i dissenzienti sono stati trattati in modo molto permissivo, contrariamente a quanto è stato fatto nel caso di Rist, che invece “non ha negato o respinto alcun insegnamento cattolico”.
“La situazione attuale è la seguente: un professore di un’istituzione cattolica è libero di negare autorevoli insegnamenti cattolici, ma non di criticare il papa. Chesterton la definirebbe un mondo alla rovescia, io utilizzerei termini più duri”.

Venerdì anche Philip Lawler, giornalista e scrittore, ha commentato sul caso Rist. Pur non condividendo gli argomenti presentati dalla Lettera Aperta che accusa Papa Francesco di eresia, Lawler non può fare a meno di chiedersi: “Ma la libertà di insegnamento non consiste proprio nella libertà che gli studiosi hanno di esprimere opinioni impopolari?”.
“Il duro trattamento riservato a John Rist – che il professore definisce giustamente una ‘grottesca scortesia’ – mette in risalto una tendenza preoccupante che si sta affermando a Roma. Lo si può definire il nuovo ultramontanismo: l’atteggiamento aggressivo dei fanatici difensori del papa, i quali considerano una critica al papa un delitto più grave degli attacchi contro la fede cattolica”, ha aggiunto Lawler.

Il Cardinal Gerhard Müller, ex-prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, pur non condividendo i suoi argomenti e non credendo che il papa sia eretico, ha dichiarato che la Lettera Aperta merita una “risposta” da parte del Vaticano [qui]. Egli ha spiegato che, dato che gli autori della lettera sono “insigni teologi”, sarebbe “importante che il Santo Padre facesse emanare una risposta dalla Congregazione per la Dottrina della Fede, e non dal Segretario di Stato o da qualcuno dei giornalisti o teologi suoi seguaci”.

La Lettera Aperta ai vescovi, pubblicata il 30 aprile, è un lungo documento che elenca sette tra le dichiarazioni più controverse che si trovano nell’Amoris Laetitia e in altri documenti papali e che secondo gli autori sono eretiche. Gli autori riportano anche una lista di nomi di prelati e persone che hanno vissuto e insegnato in modo contrario rispetto all’insegnamento morale della Chiesa e che sono stati protetti o promossi da Papa Francesco, il quale – così facendo – ha supportato in modo indiretto l’atmosfera eretica che impera nella Chiesa, come se l’insegnamento della Chiesa stessa potesse essere tranquillamente ignorato. Il Professor Rist è stato uno dei primi 19 firmatari. Ad oggi, il numero di persone che hanno firmato la Lettera Aperta è salito a 92. I firmatari di questa lettera chiedono ai vescovi della Chiesa cattolica di “prendere le misure necessarie per affrontare la grave situazione” di un papa che promuove l’eresia nella Chiesa.

Il Professor Rist sospetta che il suo repentino bando dalle università pontificie sia motivato dall’aver firmato questa Lettera Aperta. Egli stesso ha spiegato le ragioni che lo hanno indotto a firmarla in un’intervista rilasciata al vaticanista Edward Pentin.

LifeSiteNews ha lanciato una petizione in difesa del Professor Rist, in cui si chiede all’Augustinianum di revocare il bando contro di lui e di restituirgli i suoi pieni diritti in quanto studioso di vecchia data presso quell’istituzione.
[Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio]

16 commenti:

irina ha detto...

chiesa totalitaria in totalitaria organizzazione europea usuraia.
Le petizioni non sortiranno risposta alcuna, sono utili come sintesi delle malefatte di lorsignori, da lasciare a futura memoria. Purtroppo questa loro malefica ostinazione si ritorcerà, con la stessa cecità e la stessa forza, verso loro stessi e verso coloro che hanno ribaltato e la chiesa e l'europa, facendo finta, pretendendo, che nulla sia cambiato. Bene benissimo la presa di posizione del Cardinale Burke e di tutti quei consacrati che stanno prendendo le distanze da questa manipolazione oltraggiosa non solo dei fedeli nostri contemporanei ma, della intera comunione dei santi in Cielo, in terra e sottoterra ma, il tradimento dei tradimenti, quello che viene molto prima è il tradimento di NSGC e del Suo mandato. Non si esagera dunque a chiamare costoro, per la loro infamia senza ripensamento, senza vergogna, senza pentimento, i giuda dell'età nostra .

Anonimo ha detto...

A proposito di totalitarismo o tirannide, che dire del commissariamento ordinato dal lider maximo del santuario di Lourdes che viene bollato come fenomeno gestito a scopo di lucro? La news gira sulla rete in tutte le salse......

fabrizio giudici ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
fabrizio giudici ha detto...

Se ho capito bene, il neo-nominato è quello che si è messo in mostra qualche settimana fa, durante la campagna elettorale, fa affermando che "le radici cristiane d'Europa sono un tema ormai obsoleto". È stato premiato.

Anonimo ha detto...

https://www.liberoquotidiano.it/news/italia/13470698/papa-francesco-accusa-thomas-williams-ex-consigliere-ratzinger-chiesa-politicizzata-tradita-da-pontefice.html

Anonimo ha detto...

CROCIFISSO ESPOSTO IN OSPEDALE. BENE HA FATTO DIRETTORE OSPEDALE CHIVASSO
CHI NON VUOLE IL CROCIFISSO CHE PER NOI È UN SIMBOLO PUÒ ANCHE ANDARSENE ALTROVE

Siamo veramente oltre l’assurdo. Un direttore di un ospedale invia una circolare interna per disporre di appendere i crocifissi anche in quelle stanze che ne sono rimaste sprovviste e dare uguale conforto a tutti i degenti e subito viene accusato di fare politica?
Ma ci rendiamo conto?
Il crocifisso è la nostra storia, la nostra radice cristiana, è quello che siamo, e per la maggior parte degli italiani è un simbolo di speranza e conforto nei momenti difficili, in particolare negli ospedali.
Bene ha fatto il direttore dell’ospedale di Chivasso a prendere questa decisione di semplice buon senso, per dare conforto a chi soffre e ha paura, e comunque chi non gradisce il crocifisso, che a casa nostra per noi è sacro, può anche andarsene altrove.
(Roberto Calderoli)

Anonimo ha detto...

....I cattolici italiani possono essere d' accordo o meno coi programmi di Salvini. Possono votare per un partito o per un altro. Così funziona la democrazia, e in linea di massima la Chiesa cattolica difende quest' idea. Ciò che non va è che importanti figure ecclesiastiche si alleino con cause politiche come se rappresentassero la posizione ufficiale della Chiesa stessa. Questo sì che è un «rospo» nello stomaco, e la prova di ciò è il fatto che i cattolici europei soffrono di indigestione.

Thomas D. Williams

Anonimo ha detto...

Non so se siete ancora in grado di stupirvi o allarmarvi per le quotidiane imprese di Bergoglio, comunque eccone una dell'ultima ora: Il papa invia un commissario a Lourdes,
cosa mai accaduta in 150 anni.
....con la scusa di controllare "gli eccessi nel business...
https://www.liberoquotidiano.it/news/esteri/13470564/papa-francesco-lourdes-commissaria-miracoli-inviato-luogo-pellegrinaggio-business.html

Anonimo ha detto...

Le casse vaticane piangono a quanto pare...coi francescani è andata male quanto ad introiti...x Lourdes. Quanto a anonimo 17,24, Williams, non concordo: un cattolico può votare solo il partito morale, o nel caso il più morale, quanto alle leggi di Dio. Per l'articolo...mah, a forza di prenderla alla larga, siamo nelle strette, grazie Pastori: chi non considera eretico l'eretico, chi dice che è l'entourage, chi nota una trave tralasciandone mille, mah...poveri coloro che non si preoccupano di dichiarare pane al pane e vino al vino. Opera di misericordia spirituale, senza rancore.

Ahhh ! ha detto...

Radio Vaticana: torna il latino
sarà disponibile anche come podcast.

Il nome: “Hebdomada Papae, notitiae Vaticanae latine redditae” – (La settimana del Papa, notizie dal Vaticano in latino).
La trasmissione sarà sempre seguita da un programma dedicato alla riscoperta dell'importanza della bellezza del latino.

Radio Vaticana trasmette già una Messa Novus Ordo in latino.

Anonimo ha detto...

https://gloria.tv/video/zgoUTfZJDqrU1PUuicaw9oY4X
Hebdomada Papae

A chi si rivolgono in latino ?
E' un tentativo di avvicinamento alla S.Pio X ?

In molte chiese pochissimi sono in fila per la confessione, ma tutti vanno alla comunione: "Non l'ho mai permesso nella mia chiesa". ha detto...

Il Cardinale Lettone Janis Pujats: "Sono un Tradizionalista"

"Sono un tradizionalista e ne ho informato il Papa in una lettera che gli ho inviato attraverso la Nunziatura", è quanto ha dichiarato il 4 giugno il cardinale lettone Janis Pujats alla rivista cattolica "Polonia Christiana".

Pujats ha aggiunto che la disciplina dei sacramenti dovrebbe essere osservata nella Chiesa, specialmente per quanto riguarda il Sacramento del Matrimonio. Ha sottolineato che la Chiesa non deve imitare i peccati del mondo come , per esempio, benedire le coppie omosessuali. Pujats ha anche spiegato che l'ateismo sessuale è più pericoloso dell'ateismo comunista.

Mons. Pujats ha criticato il fatto che in molte chiese pochissimi sono in fila per la confessione, ma tutti vanno alla comunione: "Non l'ho mai permesso nella mia chiesa". Le code di comunione introdotte dopo il Concilio producono una pressione di gruppo in modo che le persone si sentano obbligate a comunicarsi per non farsi notare, spiega il Cardinale. Pujats ha avvertito che i sacerdoti saranno ritenuti responsabili dinanzi a Dio per questo abuso.

Pujats è critico nei confronti della transizione dal latino alle lingue nazionali perché molte cose sono andate perdute nel processo. Molti insegnamenti riguardanti la liturgia, la dogmatica o la morale sono stati formulati in modo molto preciso in latino nel corso dei secoli.
Queste perle sono state tradotte solo in misura limitata. Dopo il Concilio, i professori dei seminari non hanno preso queste cose molto sul serio e ai loro seminaristi importava ancora meno.

Il Cardinale ha spiegato che la disciplina e l'ordine devono prevalere in un seminario. L'ambiente nel seminario deve essere diverso da quello del mondo. Altrimenti, i candidati al sacerdozio entrano nel seminario come laici e lo lasciano come tale.

Il cardinale Pujat desidera una disciplina monastica nel seminario dove vengono educati i migliori padri spirituali. I futuri sacerdoti dovrebbero essere santi. Solo allora vedremo effetti positivi.

https://gloria.tv/video/RKHrH6tqubfa2tXduDe48rV8E

Troppa fatica ? ha detto...

"Messa in latino, c'è il rischio di un tentativo di golpe"
http://www.lanuovabq.it/it/messa-in-latino-ce-il-rischio-di-un-tentativo-di-golpe#.XPrStEGYCx8.facebook

irina ha detto...

Premessa: essendo loro imitatori, meglio non essendo, si riempiono del vento del momento, certi di assumere forma e contenuto di chi è; così assunte le fattezze del prossimo presumono di essere e come tali ricevuti in gran pompa.

Speranza: costretti a comportarsi da buoni, può darsi che qualcuno finisca con il diventarlo.

Constatazione: traspare l'abitudine a non voler pensare in proprio, a fare come fan molti senza neanche aver capito, intuito, l'intero; anche nel bene rimane il limite, di Fede ed intellettuale, dell'eretico che non riesce ad abbracciare il tutto, nei perché del Cielo, delle cime, delle valli, delle depressioni, degli abissi.

Per me ha detto...

Il discorso e' sempre quello : "Mi ami tu piu' di costoro "?
E' rivolto a Pietro e a ciascuno di noi e se non si cresce nell'innamoramento ( per l'innamorato si fanno cose folli) verso Gesu' vivo e vero e presente in ogni Tabernacolo , l'interesse si volge altrove , verso il proprio appagamento .

Questo e'... ha detto...

Per noi vecchi combattenti è tutto un déjà vu: anche i preti come Zanotelli che odiano la civiltà predicano la grande sostituzione – che dico? El Papa in persona sta dalla loro parte, dalla parte degli LGBT discriminati, dei Rom oppressi dal Bianco occidentale con la sua stessa civiltà dei confini – da eliminare: bianco e civiltà.

Guardatevi attorno, guardate in tv : sono già affollate dai “professionisti della comunicazione e della propaganda, ed anche organizzatori sociali” che già come allora “riplasmano la visione del mondo, la sensibilità, i gusti e persino la logica delle masse”: le masse hanno accettato il gay pride, l’eutanasia, il gender come insegnamento nelle scuole, adolescenti “gender fluid”, lo schiavismo degli uteri affittati dal ricco finocchio ccapo-partito di sinistra, , la droga come “normale” – lo hanno fatto loro, gli intellettuali organici ed attivisti, accogliendo le posizioni delle centrali progressiste americane.

https://www.maurizioblondet.it/la-prossima-rivoluzione-il-genocidio-dei-bianchi-come-fine/