Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

giovedì 13 giugno 2019

Il breve e il 'Si quaeris' di Sant’Antonio di Padova per scacciare i demoni

13 giugno: Sant'Antonio da Padova, confessore e dottore della Chiesa
Il Santo, che ha vissuto in Italia solo alcuni anni della sua vita conclusasi a Padova, è di origine portoghese. Gli ha infatti dato i natali intorno al 1195 Lisbona, in Portogallo.

Origini del “breve”
La tradizione popolare tramanda questa breve preghiera (sotto riportata nell'originale latino e in italiano) che si dice sant’Antonio abbia insegnato ad una donna della città portoghese di Santaren, apparendole in sogno e presentandole la breve preghiera – nota anche come motto di sant’Antonio – scritta su un foglietto.
Le condizioni della donna, presentata come vittima di vessazioni demoniache, conferiscono a questa preghiera il marchio di un esorcismo. Queste le parole che la tradizione riferisce siano state di sant’Antonio: «Destati, o donna, e custodisci questa preghiera che ti dono, la quale ti libererà da ogni vessazione diabolica». Anche noi possiamo usare questa breve preghiera, in latino o in italiano, per aiutarci a superare le vessazioni e le tentazioni che sono presenti nella nostra vita. (A lato il 'breve' indulgenziato da Leone XIII)
Con l’appoggio dell’ordine francescano la preghiera si diffuse rapidamente, spesso vergata su foglietti che imitavano le fattezze dell’originale. Al successo della preghiera contribuì papa Sisto V (1585-1590), francescano, che ne fece scolpire una versione sulla base dell’obelisco fatto erigere in Piazza San Pietro a Roma, ancora oggi visibile.

(clicca immagine a lato per ingrandire)


Ecce Crucem Domini,
fugite partes adversae,
vicit Leo de tribu Iuda,
Radix David! Alleluia, alleluia!

Ecco la Croce del Signore,
fuggite parti avverse,
Ha vinto il Leone della tribù di Giuda,
la Radice di Davide! Alleluia, alleluia!

Il 'Si quaeris'

Si quæris miracula
mors, error, calamitas,
dæmon, lepra fugiunt,
ægri surgunt sani.
Cedunt mare, vincula,
membra, resque perditas
petunt, et accipiunt
juvenes, et cani.
Pereunt pericula,
cessat et necessitas;
narrent hi, qui sentiunt,
dicant Paduani.
+ Amen.
(Le ultime due strofe altre 2 volte)

Glória Patri et Filio et Spíritui Sancto.
Sicut erat in princípio,
et nunc et semper
et in sæcula sæcolorum.
-Ora pro nobis, Beate Antoni,
Ut digni efficiamur promissionibus Christi.

Oremus.
Ecclesiam tuam, Deus, Beati Antonii Confessoris tui commemoratio votiva lætificet, ut spiritualibus semper muniatur auxiliis et gaudiis perfrui mereatur æternis. Per Christum Dominum nostrum. + Amen.
O Lingua benedicta, quæ Dominum semper benedictisti et alios benedicere fecisti: nunc manifeste apparet quanti meriti extitisti apud Deum. + Amen.
Se cerchi i miracoli,
la morte, l'errore, la calamità
e il demonio sono messi in fuga,
gli ammalati si rialzano sani.
Il mare si calma,
le catene si spezzano;
ritrovano le cose perdute
i giovani e gli anziani.
Sono distrutti i pericoli,
scompaiono le necessità;
lo attestino coloro che lo sperimentano
i devoti del Santo di Padova.
+ Amen.
(Le ultime due strofe altre 2 volte)

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo. Come era nel principio,
ora e sempre,
nei secoli dei secoli.
Prega per noi, o Beato Antonio, affinché siamo resi degni delle promesse di Cristo.

Preghiamo.
O Dio, la votiva commemorazione del Beato Antonio, Confessore tuo, allieti la tua Chiesa affinché resti sempre munita di aiuti spirituali e meriti di godere gli eterni gaudi del Cielo. Per Cristo, nostro Signore. + Amen.
O Lingua benedetta, che benedicesti sempre il Signore e lo facesti benedire dagli altri, ora chiaro appare di quanto merito sei stata al cospetto di Dio. + Amen

20 commenti:

Anonimo ha detto...

Quanto ti pice sproloquiare in latino ciarlatana
STRONZA

Anonimo ha detto...

Sant'Antonio interceda per il mondo...
La faccenda in Oman è molto grave.

Japhet ha detto...

https://www.toscanaoggi.it/Vita-Chiesa/Papa-Francesco-ai-Nunzi-difendete-la-Chiesa-mai-unirsi-a-blog-e-a-gruppi-ostili-al-Papa

«È inconciliabile l'essere rappresentante pontificio con il criticare alle spalle il Papa, avere dei blog o addirittura unirsi a gruppi ostili a lui, alla Curia e alla Chiesa di Roma». Lo rimarca il Papa nella parte centrale del testo. «In quanto rappresentante pontificio il nunzio non rappresenta sé stesso ma il successore di Pietro e agisce per suo conto presso la Chiesa e i Governi, cioè concretizza, attua e simboleggia la presenza del Papa tra i fedeli e le popolazioni», ricordato Francesco, secondo il quale «è bello che in diversi Paesi la nunziatura viene chiamata ‘Casa del Papa'». «Certamente ogni persona potrebbe avere delle riserve, simpatie e antipatie - ammette il Santo Padre - ma un buon nunzio non può essere ipocrita perché il rappresentante è un tramite, o meglio, un ponte di collegamento tra il vicario di Cristo e le persone a cui è stato inviato, in una determinata zona, per la quale è stato nominato e inviato dallo stesso Romano Pontefice».

@il primo anonimo ha detto...

Ciarlatano sarà Lei. Spero che la redazione elimini questo testo. La Webmaster del sito svolge da anni un lavoro ammirevole. LAVORO da cui hanno molto da imparare tutti, inclusi (anzi, in primis) coloro che lo reputano sbagliato . Invece di insultare, dimostri dove c'è l'errore. Oppure visiti Sidney. E' una città bellissima.

Anonimo ha detto...

Scusa Mic, perché dai spazio ad interventi cosí volgari ed offensivi?
Questi sono gli interventi da censurare

Silente ha detto...

Sant'Antonio, che è il mio Santo, mi perdonerà se propongo un fuori argomento: la Barilla, non paga di aver rinnegato, tremebonda, le dichiarazioni in difesa della famiglia normale del suo patron, di aver costruito, sulla base delle minacce della lobby sodomitica, un sistema aziendale interno ed esterno di imposizione dell'ideologia omosessualista/genderista che prevede addirittura corsi di rieducazione per i dipendenti, di diffondere pubblicità a favore delle pseudofamiglie omosessuali, ha deciso persino di sponsorizzare il "gaypride" di Milano (assieme, affinché si sappia, a CocaCola, Amazon, Feltrinelli, Nestlé ed altri). Su Change.org è comparsa una petizione "Barilla cede alla lobby LGTB". Ora, vi prego, diffondete al massimo questo messaggio: BARILLA SOSTIENE IL GAYPRIDE, BOICOTTIAMOLA.
La fonte dell'informazione è Libero di oggi, 13 giugno.
Silente

Anonimo ha detto...

@Anonimo
13 giugno 2019 13:48

Complimenti, da poche parole traspare l'Old Etonian!

Anonimo ha detto...

Anonimo 13,48. Recita la anche solo in italiano, può solo giovarti.

Anonimo ha detto...

MARTELLO DEGLI ERETICI: «La verità genera odio; per questo alcuni, per non incorrere nell’odio degli ascoltatori, velano la bocca con il manto del silenzio. Se predicassero la verità, come verità stessa esige e la divina Scrittura apertamente impone, essi incorrerebbero nell’odio delle persone mondane, che finirebbero per estrometterli dai loro ambienti. Ma siccome camminano secondo la mentalità dei mondani, temono di scandalizzarli, mentre non si deve mai venir meno alla verità, neppure a costo di scandalo» ~ Sant’Antonio di Padova

mic ha detto...

Questi sono gli interventi da censurare

Solo un piccolo saggio di ciò che arriva da sedicenti cristani (!?) adulti che, oltre al latino, disprezzano anche le devozioni.

Maria ha detto...

@ Silente 14.56
Io la Barilla la sto boicottando da anni, non ho più acquistato un solo prodotto dal tempo della resa di Guido Barilla alle lobbies Lbgt..

Anonimo ha detto...

Più che un "sedicente cristiano" mi sembra un "semplicemente pirla".

Buona Festa.

fabrizio giudici ha detto...

Sui boicottaggi, sarebbe necessario che qualcuno (non un singolo volontario... è un lavoro troppo complesso e lungo) pubblichi una lista di tutte le imprese che stanno sponsorizzando i pride. Ora stanno diventando tante (negli USA in centinaia hanno comprato una pagina di pubblicità su un giornale).

Anonimo ha detto...


Il commento dell'anonimo contenente l'insulto a Mic è scioccante ma Mic ha fatto
bene a pubblicarlo.
Così dà un'idea dell'atmosfera nella quale si svolge il suo lavoro di "redazione",
della vigliaccheria morale che imperversa in rete, della cattiveria e dell'odio che
circolano contro di lei e contro tutti quelli che cercano, con le loro povere
forze, di difendere la vera fede dall'apostasia e dai tradimenti dilaganti.
L'incitamente indiretto ma evidente all'odio viene anche da dichiarazioni del Papa
come quelle riportate sopra. Non risponde nel merito a nessuna critica e a nessuna
accusa ma cerca di mettere alla gogna quelli che lo criticano e lo accusano, costretti
dall'eterodossia evidente della sua "pastorale". La doppiezza dell'agire di Bergoglio
è rilevata anche dall'intervista di Mosebach, apparsa ieri su LSN, prestigioso scrittore
cattolico tedesco.
Z.
Z.

Aloisius ha detto...

Ecco, finalmente. l'anima erudita e pura di cuore, forbita nel linguaggio, che ci illumina con la sua fulgida sapienza e il suo elevato spirito evangelico.

Aloisius ha detto...

Infatti Bergoglio, sommo maestro di ambiguità dottrinali, accusa di ipocrisia tutti coloro che non le accettano.

E rammento, tanto pet fare un esempio, la misericordiosa definizione sudamericana di "cani selvaggi", equivalente del nostro "cani rognosi"
Com'è buono Lei!


Anonimo ha detto...

Omnipotens sempiterne Deus, qui pópulo tuo beátum Antonium dedísti insígnem praedicatórem, atque in necessitátibus intercessórem, concede, ut, eius auxílio, documenta christianae vitae sectántes, in omnibus sentiámus te subveniéntem adversitátibus. Per Dominum.

mic ha detto...

Per Bergoglio Sant'Antonio è il Patrono dei poveri.
https://www.vaticannews.va/it/chiesa/news/2019-06/santo-antonio-padova-memoria-liturgica-13-giugno-papa.html

La Chiesa piuttosto lo riconosce come "Martello degli eretici"

Unam Sanctam ha detto...

Tra i titoli tradizionali di S. Antonio vi è anche 'Patrono dei poveri', come certamente il più famoso 'Martello degli eretici'. Il punto è che affermando il primo non si dovrebbe negare il secondo, come invece costoro fanno.

irina ha detto...

Oggi è morto Franco Zeffirelli.

Una preghiera.

Se Maria ha modo di raccogliere qualche foto del Gesù di Nazareth di Zeffirelli; grazie!