Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

martedì 4 agosto 2020

Prove di regime: i pieni poteri, la intolleranza dei tolleranti, la ferocia dei “buoni”, il silenzio-assenso di Mattarella

Ci sono gli aspetti eclatanti, costituzionali – anzi, anticostituzionali – di un regime in fieri: i pieni poteri, la reiterazione del terrore emergenziale, gli oppositori spediti a processo, la censura sulle risoluzioni del sinedrio virologico. E poi ci sono le spie, i segnali che passano e vanno ma non sono meno gravi, meno allarmanti: questi propedeutici a quelli. Frutto apparente di sventatezza, di avventurismo ma forse è il contrario, una tortura sottile, autorigenerante, una pressione psicologica continua e metodica. Ci sono i marines spediti a pattugliare la spiaggia a Ventimiglia come fosse la Normandia, soldati in assetto contro pericolosissimi bagnanti; c’è la polizia calata nei sotterranei della metropolitana a intimidire, a multare quelli che negl’inferi surriscaldati non sopportano la mascherina e se la calano; c’è la psicopolizia dei decreti legge “contro l’omofobia”, norme fobiche di per sé, contro ogni dissenso, mascherine per la mente, maschere su maschere; e c’è l’afflusso sbracato, plateale di clandestini più o meno infetti, tutti irridenti, alcuni in assetto turistico con tanto di cani e gatti, e il governo li difende, dice senza mezzi termini che ce ne vogliono ancora di più, sempre di più e chi non è d’accordo è intollerante e deve essere neutralizzato.

C’è la nuova frontiera del “negazionismo”, dimensione odiosa, stigma nazista con cui marchiare ogni obiezione, dalla letalità di un virus ormai sgonfiato alla constatazione delle diversità sessuali all’insofferenza verso una classe parassitaria che sbarca, sfascia, pretende, invade. Ci sono le campagne mirate contro gli scienziati dissidenti. Ci sono i rari artisti eccentrici, alla Bocelli, subito massacrati e indotti ad autodafè: o ti rimangi quello che hai detto o non lavori più e ti faremo passare da tenore a storpio, da usignolo a cieco. E Bocelli abbozza, fedele alla massima di don Abbondio, se uno il coraggio non ce l’ha non se lo può dare, o almeno non se lo può mantenere.

La intolleranza dei tolleranti, la ferocia dei buoni non conosce limiti e questa isteria è un tipico segnale delle dittature in rigoglio. Sempre faziosi, immorali, hanno preso una sinistra esaltazione che non accetta moderazioni di sorta, per Salvini, accusato (anche da chi scrive) di eccessiva moderazione, stanno apparecchiando un trattamento che, quanto a virulenza, rischia di fare impallidire quelli riservati a suo tempo a Craxi, a Berlusconi; li ha tutti contro, tutti lo azzannano per un pezzo, ieri c’era una vignetta infame di lui con la figlia e, dietro, un corpicino esanime a riva: “Papà, quello chi è?”. “Nessuno, cara, non è nessuno”. Roba da codice penale ma nessuno fiata.

Non sono atti casuali, sono indizi precisi, sono moniti. In tutto questo il presidente Mattarella non vede non sente e non parla, ligio alla consuetudine del silenzio assenso; tutto lascia fare, tutto lascia passare un presidente che dovrebbe essere “di tutti gli italiani”: e anche questo non lascia tranquilli, non prelude a niente di buono. Peggio di tutto, la mancanza di anticorpi: chi protesta, lo fa su Twitter, in modo sempre più stanco, rassegnato; i giornali d’opposizione fanno quello che possono, ma la propaganda collaborazionista è forte, è spalmata, se a Berlino in 15 mila scendono in piazza per dire basta alle restrizioni ex Covid, il commissario Gentiloni subito li bolla come criminali, come stragisti pericolosi, come a dire: non azzardatevi in Italia, chè abbiamo i mezzi per controllarvi, per rispedirvi a cuccia.

C’è una strategia della menzogna e del servilismo che va oltre la vergogna e a protrarla sono i sedicenti a schiena dritta, quelli che accusano sempre tutti di essere venduti, prostrati, “slurp slurp”. Scandali enormi come Alitalia o Autostrade dopo un giorno passano in cavalleria, non si dica di quello della magistratura, del caso Palamara che è già stato ridotto a macchietta, una sorta di Citaristi delle beghe giudiziarie che si permette perfino una certa autoironia; intanto lo intervistano, lo invitano ai convegni… La normalità dell’immondo, dello spaventoso. Si dicevano tra loro i giudici, tutti frequentatori del politburo piddino: “Ma questo Salvini che fa? Non fa niente di male, applica le leggi, come si fa a perseguirlo se ha ragione?”. “E proprio perché ha ragione bisogna stroncarlo, bisogna distruggerlo”. E lo distruggono, il Senato si regola come se quelle ammissioni non esistessero, lo manda a processo e poi altre toghe scarlatte ci penseranno ad applicare le leggi, dal codice penale distorto alla Severino che è un obbrobrio, la tipica norma autoritaria.

Dicono gli ottimisti: ma si dovrà pur votare. Sì, ma questi sono capaci di qualsiasi porcata, anche di inventarsi morie di ritorno che non esistono, anche di finire di prosciugare un Paese che già annaspa e rantola. Non c’è trasparenza su niente, se Conte impone il bavaglio sugli errori e le bugie dei comitati, la impareggiabile Azzolina, e questo l’hanno notato in pochi, nega ogni trasparenza sul concorso per i dirigenti scolastici del 2017, nel quale era direttamente coinvolta. Al punto che è sorto un comitato “trasparenza e partecipazione” e alcuni parlamentari di Fratelli d’Italia hanno annunciato una interrogazione “per chiedere la messa a disposizione del codice sorgente, in modo da garantire la regolarità del processo di selezione”. Ma perfino un ministro come questa Azzolina può ridergli in faccia: sa che sono tempi, magari transitori, ma che intanto consentono ogni ribaltamento dell’etica politica, della prassi, del rispetto della Costituzione. Tempi di marines, di intimidazioni, di lettere e toghe scarlatte. Come a dire: questi sono i segnali che indicano un regime non più democratico e sempre meno democratico. Prima lo capite, meglio sarà per voi. - Fonte

63 commenti:

Anonimo ha detto...

ATTENZIONE
Invasione della Sicilia senza l'ok di Musumeci e del Sindaco di Vizzini.
Il Governo Centrale impone i CLANDESTINI, anche infetti ad i Siciliani.
1943 docet?
(Ettore Lembo)

https://www.la-notizia.net/2020/08/04/vizzini-in-costruzione-tendopoli-per-migranti-in-quarantena-ma-il-sindaco-non-ne-sapeva-nulla/

Scenari economici ha detto...

Insieme a qualche altro mezzo di comunicazione, come RadioRadio, siamo rimasti ormai rimasti fra i pochi che hanno la possibilità, ed il coraggio, di mostrarvi quello che succederà da settembre in poi. Ritorniamo alle indicazioni dello scorso gennaio della Commissione Europea per l'Italia che potete leggere per intero a questo link. A pagina 33 di questo prolisso documento, una specie di lezioncina fatta al'Italia da chi, spesso, non ha governato neanche un comune e non riesce a governare se stesso, vi è l'indicazione all'imposizione di una bella PATRIMONIALE che vi proponiamo qui per intero, come citato.

https://scenarieconomici.it/dite-addio-a-case-e-risparmi-la-patrimoniale-vi-portera-via-tutto/

Viator ha detto...

Sulle recenti decisioni del sindaco pentastellato di Roma.

Il globalismo è una colata di asfalto sui sampietrini. Che importa che facciano parte della memoria storica della Città?

Tra poco asfalteranno anche i cittadini pensanti...

Anonimo ha detto...

Conte, l'Erdogan delle Puglie - "in via d'urgenza" infila la riforma dei servizi segreti nel Decreto con cui proroga lo stato d'emergenza. La cosa più grave? La norma che gli permetterà di confermare Vecchione al DIS per altri 4 anni non è stata discussa davanti al parlamento quando il premier si è presentato per giustificare l'ingiustificabile decreto - anche il COPASIR sarebbe stato tenuto all'oscuro di questa mossa - Il PD di Zinga è d'accordo? Che ne pensa Mattarella?

http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/conte-39-erdogan-puglie-quot-via-39-urgenza-quot-infila-243776.htm
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Da Fb ha detto...

Cari tutti, vi scrivo perché sto addormentando il piccolino.. stamattina dalla pediatra ho scoperto che, come volevasi dimostrare, anche lì regna il caos più totale. Per farla breve lei dovrà attivare il protocollo covid per ogni bambino che si presenterà con 37,5 di febbre, tosse e raffreddore.. chi ha bambini piccoli sa perfettamente che il raffreddore o il semplice catarrino arriva a ottobre (se va bene) e rimane almeno almeno fino ad aprile. Attivare il protocollo covid significa attivare la quarantena per l'interno nucleo familiare, almeno fino all'esito del tampone, e di estenderlo anche al gruppo comunitario con cui questo bambino è entrato a contatto (maestra e compagni di classe), quindi non si tratta solo di tenere a casa i bambini da scuola, peggio ancora si tratta di dover rimanere a casa da lavorare e capite anche voi che con queste premesse di lavoro e di scuola ne faremo ben poco!
La mia famiglia e la dottoressa siam sempre più convinti che tutto questo caos generale derivi dal semplice fatto che sanno già che ci sarà un nuovo lockdown perché anche dottori che ricoprono ruoli più importanti non sanno assolutamente niente di quello che succederà. Io se ci penso vedo solo panico generale e resto sempre dell'idea che la sola e unica arma sia recitare il rosario e affidarci totalmente nelle mani di chi può sopra ogni cosa! Anche il discorso dell'amico di stamattina che diceva che dobbiamo andare in un milione e mezzo di persone a Roma non è sbagliato, assolutamente, il problema è che l'elite ha i suoi piani ben definiti e il risultato, come è successo a Berlino, è che si finirebbe per essere riaccompagnati a casa dall'esercito e pure schedati. Cari amici, qui c'è in ballo la resa dei conti soprannaturale più grande di tutti i tempi, scervellarsi a cercare di capire quali saranno le loro mosse servirebbe solo a distoglierci dall'unica cosa che dobbiamo fare: pregare!
Scusate la lungaggine, ma ogni giorno è una nuova conferma e volevo condividerlo con le poche persone con cui lo posso fare, perché qui rischio di passare per pazza..
Un caro saluto a tutti.
Lettera firmata

La signora in questione è un’amica, perciò questo scritto non viene da chissà dove ma è stato mandato a me personalmente e lo divulgo qui. Perciò degno di fede un saluto a tutti Enza

Anonimo ha detto...

A proposito della Raggi spero sia una bufala perché sostituire i sanpietrini con l'asfalto è da criminali. Tra l'altro molti sono lì da prima del 1.500.
Non dimentichiamo poi che vengono pagati a caro prezzo perché vanno di moda per le ville dei VIP...

Anonimo ha detto...

A Fregene hanno chiuso uno stabilimento balneare perché trovato un bagnante positivo. Nel resto d'Italia i clandestini positivi al corona virus sono liberi di girare.

Anonimo ha detto...

"Le mascherine sono museruole." È lo striscione dei manifestanti nel Regno Unito. Cresce la consapevolezza nel mondo che il Covid è una operazione per instaurare una dittatura globale. La libertà può tornare solo ad una condizione. La si deve volere.
https://t.co/yy5e5VkEjH

Chi la ferma questa deriva? ha detto...

Contro la famiglia

Gender nelle scuole per legge. Col Pdl Zan il rischio è concreto

Nello specifico, a preoccupare è l’articolo 6 del ddl, laddove viene esplicitamente richiamata «una strategia nazionale per la prevenzione e il contrasto delle discriminazioni per motivi legati all'orientamento sessuale e all'identità di genere». Ora, detta «strategia nazionale» in che cosa consisterà di preciso? E, soprattutto: riguarderà forse anche l’ambito scolastico? Quest’ultimo, davvero poco rassicurante presagio trova una indiretta conferma nell’articolo precedente, il 5.

In esso, infatti, non soltanto si legge che la «la Repubblica italiana riconosce il giorno 17 maggio quale “Giornata nazionale contro l'omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia”» (comma 1), ma viene apertamente specificato che, in occasione di tale ricorrenza, vengono «organizzate cerimonie, incontri e ogni altra iniziativa utile […] in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado» (comma 3). Già un richiamo al comparto dell’istruzione sarebbe bastato e avanzato ad alimentare preoccupazioni, ma quell’«in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado» non lascia il minimo spazio ad equivoci: la Giornata nazionale contro l’omofobia sarà incardinata nella vita scolastica come appuntamento irrinunciabile, da celebrare.

E se sarà la Giornata nazionale contro l’omofobia sarà oggetto di approfondimento «in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado», si può forse pensare che le scuole verranno tenute al di fuori dalla «strategia nazionale per la prevenzione e il contrasto delle discriminazioni per motivi legati all'orientamento sessuale e all'identità di genere»? Ma certo che no: non lo sarà affatto. Ecco che allora, in aggiunta alle già note insidie che contiene, il ddl Zan-Scalfarotto si conferma essere un formidabile cavallo di Troia per ufficializzare l’indottrinamento genderista nelle scuole.

Un indottrinamento, sia ben chiaro, che va rigettato a priori ma che diventa doppiamente grave nella misura in cui viene indirizzato nei confronti dei minori, dei quali vengono così calpestati ben due fondamentali diritti: quello di essere tenuti estranei – vista la loro età – da tematiche a sfondo sessuale, e quello di essere prioritariamente educati dalla famiglia, cioè dai loro padri e dalle loro madri. Ma in fondo è proprio questo quello che, da anni, certo mondo Lgbt persegue: la messa al bando della famiglia sotto il profilo educativo.
...

Anonimo ha detto...

UNO SGUARDO VERSO UN RADIOSO FUTURO.

All’inserimento progressivo nel corpus giuridico italiano di norme che limitano l’esercizio della libertà di parola e la possibilità concreta di diffusione del pensiero, potrebbe presto aggiunge la proposta di legge “Costanzo e altri” (Atto camera 2592) tesa a introdurre i reati di “istigazione a disobbedire alla legge elettorale, di isolamento sociale o affettivo e di istigazione alla rinuncia o al rifiuto dei trattamenti sanitari.”
Pezzi di libertà concreta si perdono progressivamente nella passività di massa.
Il radioso futuro che ci attende introducendo il reato di isolamento sociale (non mi è nemmeno chiaro se scelto o subito) ci renderà tutti amici.... brave new world..

Anonimo ha detto...

Taormina: "Consegnamoci alla magistratura e a Conte" (02.08.20)
https://gloria.tv/post/eG8zXYVWcwKR4tkBo4mg6uLQy

Anonimo ha detto...

Nôtre Dame du Liban
Priez pour eux.
Et pour nous.

Anonimo ha detto...


ANNIVERSARI : oggi, il 4 AGOSTO, è considerato dagli storici il giorno d'inizio della Prima Guerra Mondiale, quello nel quale cominciarono a tuonare i cannoni (4 agosto 1914).

Cronologia : il 28 giugno assassinio a Sarajevo dell'erede al trono austriaco, Francesco-Ferdinando, arciduca, e della moglie. 23 luglio: ultimatum durissimo, quasi irricevibile di Vienna a Belgrado, sospettata di esser l'organizzatrice dell'attentato, con i russi sullo sfondo. Berlino approva. La Serbia respinge l'ultimatum, il 25 luglio. Il 26 la Gran Bretagna propone una conferenza tra le maggiori potenze europee per disinnescare la crisi. L'Italia aderisce, Germania e AU no, la conferenza non si fa. Il 28 l'AU dichiara guerra alla Serbia. La Russia comincia a mobilitare per difendere la Serbia, il 30, però con una mobilitazione totale, che mette in moto la Germania. Il concetto tedesco è che la mobilitazione sia già la guerra, il suo inizio. L'1 agosto la GErmania dichiara guerra alla Russia. IL 3 la Germania dichiara guerra alla Francia, alleata della Russia, e si prepara a invadere il Belgio, dopo un ultimatum con il quale chiedeva diritto di passaggio, respinto. Il Belgio era neutrale, la sua neutralità garantita anche dai tedeschi. Il 3 agosto l'Italia si dichiara neutrale. L'Italia era stata informata dell'esistenza dell'ultimatum alla Serbia ma non del suo testo, letto solo dopo che era stato già mandato a Belgrado. Il 4 agosto la Gran Bretagna dichiara guerra alla Germania, per difendere la neutralità del Belgio (e, nell'ottica imperiale, per bloccare la spinta tedesca verso il Golfo Persico, dove era stato trovato il petrolio, mediante la realizzazione dell'ultimo tratto della ferrovia Berlino-Bagdad-BAssora). Il 5 l'Au dichiara guerra alla Russia. IL 12 Francia e GB alla AU. Il 20 agosto, occupato quasi tutto il Belgio, i tedeschi iniziano l'invasione della Francia (piano SChlieffen). Dopo una travolgente avanzata verranno bloccati alla Marna, vicino a Parigi (sett. 14) e dovranno retrocedere in parte...Il 1 novembre 14 l'impero ottomano entra in guerra a fianco di Germania e AU. Tra i suoi obiettivi c'è la riqconquista di posizioni nel Caucaso. Ma i turchi subiranno pesanti sconfitte dai russi, venendo ricacciati indietro. Accanto ai russi combatterono formazioni di irregolari armeni, pretesto per la successiva rappresaglia turca, trasformatasi in un vero e proprio genocidio degli armeni.

In Europa, l'estate era splendida, la vita mondana intensa, come sempre...In tutti i paesi i soldati partirono incoronati di fiori, convinti tutti, in apparenza, di andare a una guerra breve e gloriosa... Nessuno aveva un'idea dello spaventoso massacro che si stava preparando.
Cominciavano i Giorni dell'Ira...
Ma sono davvero finiti? La divina Misericordia ci ha concesso dei periodi di intervallo.
Ma che uso ne abbiamo fatto?

Anonimo ha detto...

@4 agosto 2020 21:49

L'Avvocato Taormina era stato colpito proprio in quel momento, poi si è ripreso. Impossibile consegnarsi. Uno si consegna ad un nemico che rispetta. Mattarella, Conte, Palamara ed i loro associati non sono miei nemici, non li odio, nè li amo, mi spiace per loro che si pensano intelligenti non essendolo, pensano di essere potenti e non lo sono. Sono ragazzi di provincia cinquantenni/settantenni con ancora tanti grilli per la testa senza virtù, senza capacità, arrampicatori sociali di mestiere e guastatori di civiltà.

Anonimo ha detto...

temo che il golpe sia già in atto da tempo... bisogna fare pressione su mattarella. ricordargli cosa prevede il suo mansionario. studiato dai padri della costituente... "Compito del Presidente della Repubblica è quello di accertare la concordanza tra corpo elettorale e parlamentare. Assolve a tale ruolo attraverso l’impiego dell’istituto dello scioglimento anticipato quando vi siano elementi tali da renderlo necessario o anche solo opportuno in termini di gravi disarmonie fra attività degli eletti e sentimento del popolo.”

Costantino Mortati
Istituzioni di Diritto Pubblico, Cedam 1958, Pagg. 369+370"

Anonimo ha detto...

Fino a ieri tutti si dicevano liberali. Ma oggi che sarebbe necessario dimostrarlo di fronte al progetto di legge Zan, definito da molti “legge bavaglio”, d’improvviso sembra che analisti e intellettuali liberali siano spariti, lasciando soli i cattolici a difendere la libertà di tutti.

Vittorio Feltri, fra i pochi laici controcorrente, ha avuto il coraggio civile (perché oggi ci vuole coraggio) di criticare questo disegno di legge illiberale. Ha dato voce così a quella tradizione di giornalismo laico, allergica a censure e bavagli, che ebbe in Indro Montanelli e Oriana Fallaci i punti di riferimento, nella battaglia contro il conformismo e la sinistra intollerante.

Ma fra gli altri grandi nomi del giornalismo di cultura liberaldemocratica (Paolo Mieli, Pierluigi Battista, Ernesto Galli della Loggia, Angelo Panebianco) chi è intervenuto? O mi è sfuggito (in questo caso me ne scuso) o nessuno se n’è occupato.
...
Antonio Socci

Anonimo ha detto...

E poi c'è il fenomeno del diffuso deficit di competenze tra i parlamentari

Sappiate, cari italiani, che tale Sergio Battelli, 5 Stelle, è il nuovo presidente della commissione Affari europei della Camera, che nei prossimi mesi gestirà partite di enorme complessità e dovrà misurarsi con una economia decisiva per il futuro di milioni di italiani. Il suo titolo di studio è terza media e la sua professione è commesso in un negozio di animali in quel di Varazze.
Però gli ignoranti siamo noi, si so a cosa pensate ora... ma è troppo tardi ormai.

Anonimo ha detto...

Maurizio Belpietro
Il presidente del Consiglio gioca a fare il dittatore. Gli uomini che sanno tutto di tutti sono dei fedelissimi e adesso dipendono da lui. Una porcheria antidemocratica su cui il silenzio del Quirinale è assordante.

Anonimo ha detto...

PERCHÉ LA DEMOCRAZIA STA PER COLLASSARE
(di Giuseppe Palma)

La democrazia si basa su equilibri molto delicati, pesi e contrappesi costruiti dopo secoli di errori, dibattiti, guerre e lotte sanguinose.
Elemento imprescindibile della democrazia è la libertà dell'espressione del pensiero, senza la quale nessuna democrazia può dirsi compiuta. Ma non basta.

Ulteriore elemento imprescindibile è l'equilibrio tra poteri dello Stato. Al Parlamento, sede della sovranità popolare, spetta il potere legislativo, al governo quello esecutivo e alla magistratura - che non è un potere ma un ordine dello Stato - la funzione giurisdizionale.

Nel momento in cui si aprono delle crepe in questa delicata struttura, pur se l'impalcatura tardi a collassare, ha comunque avvio una fase teoricamente irreversibile di Restaurazione. Un ritorno al passato ma senza neppure gli equilibri del passato, perché la casa - nella sua costruzione - si regge su materiali di storia giuridica differenti da quelli del passato.

Mi spiego meglio. Se si costruisce una struttura statale su un sensibile e delicato equilibrio parlamentare, dove si mette il Parlamento al centro delle decisioni e si condiziona il governo al controllo delle Camere, qualora questo equilibrio subisse uno scompenso a tal punto da giungere ad una radicale inversione dell'asse (fa tutto il governo e le Camere a malapena ratificano), la conseguenza più probabile è la deriva autoritaria. E il motivo è semplice: nell'inversione dell'asse degli equilibri tipizzati non sono previsti nuovi equilibri, quindi la deriva autoritaria non trova ostacoli.

Ma v'è di più. Se la magistratura, invece di esercitare con imparzialità e buon senso la funzione giurisdizionale, si mette a perseguitare - addirittura con metodo e continuità - i leader politici (spesso dell'opposizione) considerati nemici "ideologici" o di sistema, è evidente che le crepe nella struttura democratica si facciano irreversibili.

Anonimo ha detto...

....segue
Se poi l'arbitro, per circa tre decenni, è scelto o indicato sempre dalla stessa parte politica, e capita talvolta che favorisca sempre la stessa squadra, non v'è dubbio che il regime democratico subisca un duro contraccolpo.

Negli ultimi cinque mesi il colpo di grazia: la libertà personale limitata con semplici atti amministrativi del Presidente del Consiglio (Dpcm), senza alcun rispetto della riserva di legge assoluta e giurisdizionale prevista dall'art. 13 della Costituzione.
E nell'ultima settimana una escalation del governo - e della maggioranza parlamentare - senza precedenti nella storia repubblicana: proroga dello stato di emergenza in assenza di una attuale e imminente emergenza; a processo il leader dell'opposizione per aver difeso i confini nazionali e intromissione senza precedenti nella potestà legislativa di una regione in materia elettorale.

Un approfondimento. Si pensi ad esempio alla potestà legislativa: prerogativa del Parlamento, essa può essere esercitata dal governo solo in due casi: su precisa delega parlamentare (decreto legislativo) o in "casi straordinari di necessità e d'urgenza" (decreto legge). In tale ipotesi l'Assemblea Costituente chiarì che per "casi straordinari di necessità e d'urgenza" dovevano intendersi quei soli casi eccezionali per cui i tempi della convocazione del Parlamento avrebbero reso vana la necessità di un intervento tempestivo da parte dello Stato. Il Parlamento sarebbe intervenuto ex-post nel procedimento di conversione in legge (anche con modificazioni) entro il termine perentorio di sessanta giorni. Negli ultimi mesi, da fine febbraio ad oggi, al Parlamento è stata sottratta del tutto la potestà legislativa, passata interamente nelle mani del governo. È pur vero che nei primi tempi dell'epidemia era l'unica via percorribile, ma dopo - quando l'emergenza era ormai sotto controllo - la funzione legislativa è saldamente rimasta al governo, con le Camere relegate a mero ruolo di ratifica ex-post.

In tutto questo, gli "strillatori di libertà" che fino all'anno scorso si strappavano i capelli se qualcuno parlava di "pieni poteri", sono stati i primi ad avallare gli abusi costituzionali del Presidente del Consiglio, consegnando proprio a lui - e a lui solo - i pieni poteri de facto.

Insomma, gli equilibri faticosamente costruiti nel 1946-47, sfociati nella Costituzione del 1948, sono ormai lettera morta. Eppure tutto è avvenuto nell'apparente rispetto delle forme. Del resto, come la storia ci insegna, ogni dittatura si è sempre instaurata nel rispetto della forma. Il punto nevralgico è che non è più la forma a farsi sostanza, ma la sostanza - quindi i comportamenti concludenti - a farsi forma e a sostituirsi agli equilibri faticosamente costruiti e prefissati. È venuta meno la forma-diga.

Il prossimo passo, il cui percorso è già iniziato ed è a buon punto, sarà la censura del libero pensiero.

La democrazia sta per collassare, ma voi fate finta di niente.

Un'altra distopia della nostra società ha detto...

Dal 30 Luglio al 3 agosto gli islamici celebrano la “festa del sacrificio” durante la quale sgozzano barbaramente animali.
Abbiamo dovuto assistere a questo scempio per le strade delle nostre città!
Inaccettabile!
E tutto questo con l’umiliazione delle donne segregate in zone separate perché, si sà, per i mussulmani le donne sono esseri inferiori!
Che fine hanno fatto gli animalisti di sinistra? E le femministe? I sinistroidi sono troppo impegnati a far invadere le nostre coste?

Anonimo ha detto...
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mic ha detto...

Dice Cesare Sacchetti:
Avv. Lonoce: "l'ordinanza n.17/2019 prevede che il singolo parlamentare può ricorrere alla Consulta. Si può ricorrere contro i dpcm." L'opposizione poteva e può fermare tutto. Non lo ha fatto e ha permesso che l'Italia cadesse nelle mani di una dittatura.
https://t.co/dQO2leQoXt

Beh, se non indugiano oltre, forse sono ancora in tempo!

Anonimo ha detto...

Maria Giovanna Maglie:
Altro che Aldo Moro altro che Padre Pio. Come scrive Pietrangelo Buttafuoco, Giuseppi assomiglia sempre di più al suo vero ispiratore: Nicolae Ceausescu. Ma noi non siamo la Romania oltre la cortina di ferro che fu. O no?

Anonimo ha detto...

Quando si dice “fare i conti senza l’oste”. Giuseppe Liturri ha pubblicato sulle pagine del quotidiano La Verità, in cui finalmente si inizia a comprendere quale strategia abbia spinto il ministro dell’Economia Gualtieri – d’accordo col premier Conte – a tenere stretti i cordoni della borsa dello Stato, invece di dare uno stimolo necessario per combattere la crisi. L’idea era quella di avere accesso al Mes e ai soldi che sarebbero arrivati dall’Europa. I due appunto avevano fatto i conti senza Rutte e soci. Continua a leggere: https://bit.ly/31bpDU0

Valeria Fusetti ha detto...

Non l'hanno fatto e non lo faranno. Non so perché abbiano scelto una linea talmente suicida, ma questo è. Mi dispiace solo che il loro suicidio coinvolga tutta l' Italia. Alla signora che ha portato il bambino dalla pediatra per 37,5 di febbre consiglio di non farlo più. Decidano una strategia famigliare se vogliono resistere a quello che ci aspetta
Se possono coinvolgano anche i nonni, o altri parenti, andando a vivere assieme. Oltre a mangiarsi il fegato per le porcate che abbiamo subito,e subiremo, dobbiamo chiedere in preghiera quali scelte di vita ci suggerisce nostra Madre. Lei e S. Giuseppe hanno lasciato le loro abitudini e la loro casa per salvare il piccolo Gesù, per cui sono degli esperti.

Valeria Fusetti ha detto...

Sto pensando che Lenin aveva "profetizzato" che in uno Stato comunista anche una cuoca avrebbe potuto diventarne il capo. Bene, sembra che, almeno il nostro Paese non so nel resto dell'Europarlamento e nei Paesi che lo compongono, sia in atto il Sacro Esperimento ! Chissà se dov'è il buon uomo, oltre al caldo, si stia godendo anche i risultati di tale rivoluzione " culturale".

Anonimo ha detto...

@Valeria Fusetti
5 agosto 2020 19:54

Giusto ieri, riflettendo su quanto poco si mediti sulla vita di Gesù, bambino, adolescente, giovane uomo, per chiarirsi alcune linee guida 'pedagogiche'. In particolare il fatto che Gesù a dodici anni è in grado di parlare nel Tempio con gli anziani. Nessuno dei nostri figli può essere a livello di Gesù, non è questo il punto. Il punto è che a dodici anni i preadolescenti dovrebbero conoscere bene il Catechismo di San Pio X e, in forma antologica, tutta la Bibbia. Esistono ottimi libri con disegni molto belli ed altri purtroppo da non considerare affatto. Comunque questo sapere insieme alle orazioni e alla Santa Messa dovrebbe essere il bagaglio di ogni dodicenne. L'adolescenza sarebbe ben diversa per tanti dei nostri giovani se fossero arrivati ad avere dodici anni con questo bagaglio religioso fatto proprio. Brava Valeria ad aver sottolineato che per mettere in salvo il proprio figlio, i propri figli, non bisogna temere di lasciare abitudini, casa, amici ed altro ancora. Grazie per lo spunto che mi hai offerto, l'argomento deve essere approfondito e sempre meglio assimilato, in particolare per dare una mano ai giovani genitori.

Anonimo ha detto...

Nessun segreto sul virus. Il premier Giuseppe Conte ha deciso di rendere pubblici gli atti del Comitato tecnico scientifico chiesti dal Copasir consegnandoli alla Fondazione Einaudi. Questo giovedì saranno pubblici sul sito

Niente segreti sul virus. Il governo ha deciso di consegnare alla Fondazione Einaudi le relazioni del Comitato tecnico scientifico sulla pandemia del coronavirus. Con una mail Pec in serata Palazzo Chigi ha inviato alla fondazione, che da tempo si è fatta portavoce di una battaglia legale per rendere pubblici gli atti, i file contenenti la documentazione richiesta.

https://formiche.net/2020/08/coronavirus-segreti-conte-atti/

Anonimo ha detto...

Domani capiremo cosa c'era di cosi sconvolgente da temere addirittura questioni di "ordine pubblico" in caso di pubblicazione. Sempre che non abbiano finito gli sbianchettatori in commercio prima di consegnare il tutto.

Anonimo ha detto...

Moltissime cose, situazioni, possiamo cambiare e cambiano nel corso della vita. Guardando la foto di questo post m'è venuto da considerare, oppure è un pregiudizio infiltratosi chissà quando, che mani e piedi, per quanto malconci per le fatiche, non cambiano e dicono parecchio di noi.

Anonimo ha detto...

"... Sempre che non abbiano finito gli sbianchettatori..."

Comincia ad essere chiaro che questo potere è anch'esso liquido. Quando avverte, che la critica viene dalla parte di peso maggiore di esso, cambia le carte in tavola, infatti non può rinunciare al cento per cento al consenso almeno di quelli che ritiene essere la parte nobile del popolo che sta impudentemente tradendo davanti a Dio e agli uomini.

Davanti alla reprimenda di Giorgia Meloni si può anche riderle in faccia, davanti alla richiesta di altri bisogna calarsi le braghe ma, sempre dopo aver indossato quelle pulite.

Anonimo ha detto...

Conte ha deciso di togliere il segreto di Stato dai documenti sul Coronavirus. Se Conte ha opposto tutta questa resistenza forse c'era qualcosa di grave in quelle carte. Se ora acconsente, forse qualche manina ha fatto sparire quei fatti compromettenti?
https://t.co/QKQcabcOTa

Viator ha detto...

SU "CONTAGIO ROSSO di Nathan Greppi –

"Quando, nell’aprile 2020, Alessandro Di Battista scrisse sul Fatto Quotidiano che 'la Cina vincerà la Terza guerra mondiale,' non era solo una delle tante sparate tipiche dei grillini. Le sue parole rientrano in un filone di pensiero che ha radici profonde in Italia, per cui i nemici dell’Occidente in generale e degli USA in particolare vengono celebrati a prescindere: ieri i sovietici, oggi i cinesi. Questo è uno dei principali temi che stanno alla base di Contagio Rosso, raccolta di 12 saggi scritti da altrettanti autori curata dall’analista Francesco Galietti, e pubblicata a giugno dai marchi Historica e Giubilei Regnani.

I primi 3 saggi mettono sul banco degli imputati non tanto la Cina, quanto quegli italiani che, spinti da ideologie antioccidentali o dal profitto economico, elogiano il gigante asiatico per la sua capacità di uscire dalla pandemia e accettano tutti i suoi “doni” senza pensare alla conseguenze: in particolare, viene fatta un’analisi storica che spiega come in Italia siano sempre esistite correnti di pensiero, soprattutto a sinistra ma in parte anche a destra, ostili al liberalismo di matrice anglosassone tanto da appoggiare senza se e senza ma ieri il regime di Mao Tse tung, e oggi quello di Xi Jinping. Il risultato è che nel nostro paese, in seguito agli aiuti giunti dalla Cina nel pieno della pandemia, l’indice di gradimento nei confronti del dragone è salito notevolmente, tanto che secondo un sondaggio dell’istituto SWG il 36% degli italiani pensa che per allargare le alleanze al di fuori dell’Europa si dovrebbe guardare di più alla Cina, contro il 30% per gli Stati Uniti. Inoltre, tra coloro che votano i partiti nell’attuale governo, i filocinesi salgono al 50%.

Nel libro non mancano critiche nemmeno alla Chiesa Cattolica, che piegandosi al volere di Pechino sulla nomina dei vescovi gli ha permesso di divincolarsi dalle critiche sulle persecuzioni antireligiose nel paese. Basti pensare alle persecuzioni dei musulmani uiguri, internati in campi di concentramento e soggetti a sterilizzazioni forzate, che però ricevono raramente la stessa attenzione riservata ai musulmani che si lamentano per l’islamofobia (o presunta tale) presente in Europa.

Nella seconda parte del libro vengono illustrati i vari progetti che la Cina sta portando avanti da molti anni per estendere la sua egemonia in particolare nel continente africano: in Libia ha cercato di sostituirsi all’ONU come risolutore della guerra civile, mentre nell’ Africa sub-sahariana non sono pochi i paesi dove ha fatto investimenti ben più mirati di quelli dei paesi europei, ma che a differenza di questi ultimi non chiedono in cambio miglioramenti dei diritti umani o nella tutela dell’ambiente. Una sorta di colonialismo, quello cinese, sul quale gli antimperialisti nostrani sembrano tacere, troppo occupati a rimproverare i paesi occidentali.

In conclusione, è chiaro che l’Italia rischia di ritrovarsi in una posizione pericolosa non solo per colpa dei suoi governanti, ma anche a causa di una mentalità che la porta a fare due pesi e due misure tra i difetti del capitalismo occidentale e quelli del 'capitalismo di stato' cinese (tra l’altro, 'capitalismo di stato' è la definizione data del comunismo nel romanzo Sottomissione di Michel Houellebecq). [1]

IN UN RECENTE EDITORIALE SUL HUFFINGTON_POST, L' EX-DEPUTATO GIANNI VERNETTI [2] SI CHIEDEVA SE L'ITALIA FOSSE ANCORA UN PAESE OCCIDENTALE. LEGGENDO QUESTO LIBRO, VIENE DA CHIEDERSI SE LO È MAI STATO."

NOTE___

[1] In http://caratteriliberi.eu/2020/07/30/uncategorized/contagio-rosso/

[2] In https://www.huffingtonpost.it/entry/la-politica-estera-spericolata-dei-5-stelle_it_5ef05a10c5b62a1dc92c6d54

Anonimo ha detto...


I grandi nomi del giornalismo liberaldemocratico tacciono sul ddl Zan

I c.d. "grandi nomi" sono sempre stati gay-friendly e ancor più i giornali nei
quali scrivono. Forse per questo tacciono. Criticare il ddl Zan significa farsi passare
per omofobico, anche implicitamente.
E questo "rischio" nessuno di loro lo vuole evidentemente correre.
Il famoso Mario Mieli, il teorico dell'omosessualismo morto suicida ancor giovane, era forse un parente di Mieli saggista e giornalista.

Anonimo ha detto...

Un Conte poco nobile. Andando contro il parere del Comitato Tecnico Scientifico, ha decido di mettere tutti gli Italiani agli arresti domiciliari per tre mesi e distruggere l'economia di una intera Nazione.
Strano... in tutte le conferenze stampa altro non faceva che nascondersi dietro i pareri del Comitato e ora scopriamo che ha fatto tutto di testa sua.
Semplicemente una domanda: perchè? Delirio di onnipotenza alla Rocco Casalino?
Ora si comprende il pericolo di disordine pubblico: occorrerebbe andare a Roma e prenderlo a calci nel sedere buttando a Tevere tutto questo governo.... ma noi siamo diversi dai nostri padri. Loro lo avrebbero fatto... noi no.
(Mario Proietti)

Anonimo ha detto...

Chiara Giannini
Ho intervistato un deputato tunisino. “Perché i miei connazionali vengono in Italia? Colpa della regolarizzazione voluta dalla Bellanova”.
Leggete il mio pezzo, così capirete tante cose. Sul Giornale di oggi

Anonimo ha detto...

È giallo sui file desecretati! Spariti alcuni verbali. sulla zona rossa.
Emerge dalla lettura delle oltre 200 pagine che il CTS proponeva al governo di adottare due livelli di misure di contenimento. Non un lockdown generale che blindasse l’Italia intera, ma azioni di contenimento differenziate: una riguardante i territori in cui si osservava una maggiore diffusione del virus, l’altra riguardante il resto del territorio nazionale.
Conte invece ha voluto fare di testa sua, bloccando tutta l'Italia.
Ma non sono tutti i verbali, mancano le riunioni dai primi giorni di marzo, quelle della mancata zona rossa ad Alzano e Nembro, i due comuni della Bergamasca che sono stati l'epicentro della pandemia nella Val Seriana,
per poter ricostruire quelle giornate.
Salvatore Napolitano

Anonimo ha detto...

Chi era il matto?

La decisione di bloccare tutta l'Italia per tre mesi, senza distinguere tra zone veramente infette e quelle no, senza alcuna gradazione, rinserrando in casa sessanta milioni di persone, distruggendo l'economia, le attività, le famiglie, provocando rovina economica e umana e suicidi, facendo multare le persone che da sole camminavano sul mare o nei boschi, chiudendo i bambini e tutti quanti in casa come reclusi, bloccando le scuole, creando il panico generale e la "guerra civile" tra gli italiani liberi e quelli schiavi delle loro paure, terrorizzati dai "professionisti dell'informazione", dai droni e dagli elicotteri, dalla App Immuni e dalle mascherine e visiere,
non è stata voluta dalle Task force mediche ma da Conte, Casalino e dai loro manutengoli del PD e dei 5stelle.
Una decisione totalmente politica espressione della volontà di distruzione del popolo italiano, delle persone, della proprietà e della libertà.
Ora, io non chiedo di sapere per quali ragioni lo abbiano fatto, perché mi sono chiarissime e chiaro mi è a chi hanno obbedito questi traditori del popolo italiano e tiranni.
Io vorrei solo guardare negli occhi molte persone.
E vorrei giustizia.
Quella di un tempo.
So che non l'avrò e non l'avranno tutti gli italiani.
Ma una forma di giustizia la abbiamo già.
Ci siamo conosciuti per quello che siamo, tutti. E ognuno con il suo grado di responsabilità, proporzionato alla propria intelligenza, cultura, esperienza.
Ora sappiamo. (MV)

Anonimo ha detto...

‪+++Supersintesi+++‬
‪Desecretazione o no, resta la sostanza: non c’è stata nessuna strategia né sanitaria né economica da parte del governo, se non chiuderci in casa e ammazzare l’economia. E la narrazione del terrore prosegue ancora per puntellare e ‘dare un senso’ al Conte due.
(‬Daniele Capezzone)

Anonimo ha detto...

https://m.ilgiornale.it/news/cronache/zone-rosse-chiuse-ritardo-cos-governo-ha-perso-tempo-1882090.html

Da Scenarieconomici ha detto...

Verbale del Comitato tecnico-scientifico n. 21 del 7 marzo: NON c'è alcun bisogno del lockdown in tutta Italia, ma solo in alcune parti. Conte ha mentito agli italiani per le sue ambizioni politiche, devastando l'economia del Paese e calpestando la libertà personale...
(Giuseppe PALMA e Paolo BECCHI)

Habemus verbali.
La Fondazione Einaudi chiede alla Presidenza del Consiglio dei ministri/Dipartimento Protezione Civile 5 verbali del Comitato tecnico-scientifico sui quali si fondano i Dpcm di Conte, emanati tra marzo e aprile. Il governo nega l’accesso e la Fondazione fa ricorso al Tar del Lazio. Il Tar dà ragione alla Fondazione e obbliga la Presidenza del Consiglio a fornire quei verbali.
Il governo fa ricorso al Consiglio di Stato e questo, seppur solo in via cautelare e senza entrare nel merito, sospende la sentenza di primo grado. Bisogna attendere il 10 settembre per l’udienza di merito, ma ormai non ce n’è più bisogno.
Pochi giorni fa, infatti, con una mossa a sorpresa intelligente il Copasir (Comitato parlamentare per la Sicurezza della Repubblica), chiede i verbali alla Presidenza del Consiglio. La richiesta rientra nelle funzioni di controllo del Parlamento sui servizi segreti, stante anche la singolare proroga di 4 anni della durata dell’incarico accordata da Conte agli attuali vertici dell’intelligence. Fatto sta che, di fronte alla esplicita richiesta del Copasir, sarebbe stato difficile per la Presidenza del Consiglio negare i verbali.
Quindi due giorni fa Palazzo Chigi comunica la disponibilità a fornirne copia alla Fondazione Einaudi, che li pubblica ieri sul suo sito. In questo modo il Copasir potrà chiederli direttamente alla Fondazione, così il governo – quantomeno per il momento – si è tolto dall’imbarazzo di dover riferire ad un comitato parlamentare di controllo. Però dopo quello che è successo dovrà essere chiamato in parlamento a chiarire molte cose.
Leggiamoli questi verbali. Il primo, quello del 28 febbraio, cioè quando ancora Zingaretti andava a prendersi l’aperitivo sui navigli a Milano invitando tutti a non fare allarmismo, presenta le prime misure di contenimento che Conte adotterà di sana pianta il giorno successivo con Dpcm. Nulla di particolare.
Tutto corretto ad una prima lettura. Il secondo verbale, quello del 1° marzo, non dice niente di che, mentre le prime contraddizioni emergono nel terzo verbale, il num. 21 del 7 marzo, alla vigilia del lockdown in tutta Italia.
In primo luogo emerge chiaramente che le misure restrittive consigliate dovevano servire principalmente a “diminuire l’impatto assistenziale sul servizio sanitario o quanto meno diluire tale impatto nel tempo”. Ciò vuol dire che Conte ci ha tenuti due mesi agli “arresti domiciliari” non tanto per l’alta letalità del virus, ma perché non avevamo – ai primi di marzo – posti letto sufficienti in terapia intensiva.
E ciò dovrebbe aprire una seria riflessione sui tagli alla sanità effettuati negli anni passati dai governi di centro-sinistra in nome delle politiche di austerità imposte dalla Ue.

Da Scenarieconomici ha detto...

... segue
Il secondo elemento è davvero interessante. Sempre nel verbale del Comitato tecnico-scientifico del 7 marzo, alla vigilia del lockdown in tutta Italia (avvenuto con Dpcm dell’11 marzo), tra le misure di contenimento consigliate per l’intero territorio nazionale non è previsto il lockdown, non emerge da nessuna parte nel verbale la necessità di chiudere in casa sessanta milioni di cittadini.
Anzi, il Cts, nel consigliare le misure di contenimento per le attività commerciali, non prevede da nessuna parte la chiusura ma soltanto una serie di raccomandazioni che in quella fase erano pure necessarie. Il governo – senza alcuna evidenza scientifica – quattro giorni dopo chiude tutto e limita la libertà personale di una intera popolazione, inventandosi una situazione di pericolo nazionale che non pare emergere dal documento citato. E lo fa attraverso semplici Dpcm, quindi senza alcun rispetto della riserva di legge assoluta e giurisdizionale prevista dalla Costituzione.
Nei verbali successivi il Cts chiede una maggiore gradualità nel ritorno alla normalità rispetto a quella messa in campo dal governo, ma prima che Conte ci rinchiudesse tutti in casa gli scienziati non avevano consigliato il lockdown. Questi sono i fatti, anche se nelle copie dei verbali forniti mancano le riunioni del Cts su Alzano e Nembro.
A proposito di mascherine, in questi mesi ne abbiamo sentite di tutti i colori. A parte il fatto che la Protezione civile per ben un mese ha fornito sostanzialmente un panno utile a pulire soltanto gli occhiali, il governo ci ha sempre detto che – in mancanza della mascherina – potevamo usare la sciarpa o il foulard. Il verbale del Comitato tecnico-scientifico n. 39 del 30 marzo dice però qualcosa di diverso, infatti stabilisce che “ogni altra mascherina reperibile in commercio, diversa da quelle sopra elencate (cioè diversa da quella chirurgica e da quelle dotate di particolari filtri Ffp2 e Ffp3), non è dispositivo medico né dispositivo di protezione individuale”.
Figuriamoci la sciarpa o il foulard. E sempre di mascherine si occupa in parte anche l’ultimo verbale, il n. 49 del 9 aprile, in piena Fase 1, il quale prevede che la mascherina venga utilizzata “in tutte le possibili fasi laddove non sia possibile garantire il distanziamento”. Quindi è evidente che, lì dove è possibile garantire il distanziamento, la mascherina non è necessaria. E allora perché il governo ci ha obbligati a portare la mascherina all’aperto, anche lì dove non c’era alcun assembramento, addirittura fino al 1° luglio, in piena Fase 2?
Insomma, il dato di fatto saliente che emerge dai verbali del Comitato tecnico-scientifico è quello che il virus, benché andasse sconfitto con tutte le misure di contenimento necessarie, ha costituito per il governo Conte un’occasione unica di esercizio arbitrario del potere: senza l’intralcio del Parlamento e delle garanzie costituzionali, il Presidente del Consiglio ha potuto fare tutto quello che voleva.
E ciò dovrebbe dar vita ad alcune riflessioni: perché il Presidente del Consiglio, nell’emanare i Dpcm limitativi della libertà personale per l’intero territorio nazionale, si richiama anche al verbale del Cts del 7 marzo, se questo non consigliava il lockdown totale, ma la sola divisione della penisola in “zone rosse” e “gialle”, con queste ultime soggette a mere misure di contenimento?
E’ evidente che Conte abbia mentito sapendo di mentire, distruggendo l’economia nazionale e costringendo in casa una intera popolazione impaurita. In punto di diritto il Presidente del Consiglio avrebbe mentito in atti amministrativi facendo falso in atto pubblico, commettendo alcuni dei reati rubricati nel codice penale alla voce “delitti contro la fede pubblica”.
Fermo restando che adesso dovrebbe rispondere – lui e non Salvini – di sequestro di persona, per la precisione di sessanta milioni di italiani.

QUI I VERBALI da consultare, dal sito della Fondazione Einaudi:
https://www.fondazioneluigieinaudi.it/i-verbali-del-comitato-tecnico-scientifico/

Anonimo ha detto...

Non pensate che in qualsiasi altro Paese, un Governo che avesse concorso in maniera determinante (contro il parere dei membri del Comitato Tecnico Scientifico dallo stesso nominato) alla strage di suoi cittadini, alla desertificazione delle sue imprese e all'annichilimento della sua economia, si sarebbe dimesso?
Ma qui non c'è più né dignità né civiltà né responsabilità.

Anonimo ha detto...

Perché Conte ha voluto avere a disposizione tutto questo tempo per rendere pubblici gli atti sulla gestione dell’emergenza coronavirus ? Prima nega,poi si oppone all’ordine del
TAR Lazio,poi va al Consiglio di Stato che lo autorizza a non pubblicizzare gli atti! Sicuramente aveva qualche cosa da nascondere e tutti sappiamo cosa e cioè che doveva imporre il lockdown subito e cioè il 31 gennaio quando dichiaro’ lo stato di emergenza e invece tardo’ per quasi 40 giorni facendo morire migliaia di persone e facendo propagare il contagio a non finire.
Ora io penso che Conte abbia fatto passare troppo tempo per pubblicizzare e abbia fatto di tutto per far passare tutto questo tempo e quindi penso che questo tempo gli sia servito per qualche cosa. E allora al COPASIR deve consegnare gli atti originali, le mail, le pec attraverso cui ha ricevuto i documenti del così detto comitato scientifico. Inoltre, Conte deve produrre tutta la documentazione dal primo all’ultimo giorno in modo che si possa riscontrare ogni cosa, sempre che non sia già troppo tardi e il lungo tempo trascorso abbia fatto perdere atti importanti. È doveroso pensar male quando un primo ministro mette in atto tutto i marchingegni per non consegnare quanti richiestogli dagli italiani che vogliono sapere come il loro diritto naturale costituzionale alla salute sia stato trattato. PIUTTOSTO,LA MAGISTRATURA ITALIANA NON SI SMENTISCE MAI. C’È UN PROCESSO PENDENTE DAVANTI AL
TRIBUNALE DEI MINISTRI DI ROMA CONTRO CONTE E SPERANZA NON HA PROVVEDUTO NE’ PROVVEDE A MANDARE I CARABINIERI A PALAZZO CHIGI A SEQUESTRARE TUTTO. SIAMO ALLO SFASCIO DELLA NOSTRA REPUBBLICA DELLE BANANE. IN GALERA MAGISTRATI E GOVERNO.
(Carlo Taormina)

Anonimo ha detto...


Da un lato si accusa Conte di aver tardato troppo a chiudere tutto, ben 40 giorni.
L'errore sarebbe stato nel ritardo, non nel chiudere tutto.
Dall'altro lo si accusa del contrario: di non aver cioè proceduto a chiusure
mirate e parziali, come suggerito inizialmente dagli esperti.
L'errore effettivo di Conte qual è stato, allora?
Cerchiamo di capirci qualcosa, senza dare in escadescenze.

Anonimo ha detto...


Un dato confortante: le esportazioni italiane sono aumentate del 14%, stanno
cioè riprendendo. Il calo del Pil è sempre forte, -12% dicono, su base annua.
Ma lo stesso sta avvenendo in altre nazioni, quanto a percentuali.
Chi vive all'estero, in Europa, ha visto che nei supermercati i
cibi di qualità italiani stanno ritornando sugli scaffali.
L'agro-alimentare è un settore importante.
Speriamo che le scuole riaprano davvero, dato anche l'ampio
"indotto" che producono, posti di lavoro per un sacco di gente.
Trump sta cercando di imporre la riapertura delle scuole
ma lì i governatori fanno un po' quello che vogliono, godono
della forte autonomia degli Stati in uno Stato Federale.
Mai visto un linciaggio e un sabotaggio mediatico come quello
che sta subendo Trump. Ci vogliono tantissime preghiere perché
vinca, la situazione si è fatta veramente difficile per lui.

Anonimo ha detto...

https://www.lanuovabq.it/it/dai-farmaci-ai-tamponi-zero-strategia-le-falle-del-cts

I VERBALI AI RAGGI X
Dai farmaci ai tamponi, zero strategia: le falle del Cts
ATTUALITÀ08-08-2020 Paolo Gulisano
Sfogliando i verbali del Comitato Tecnico Scientifico, emerge un quadro problematico sulla gestione dal punto di vista epidemiologico. Subito dopo lo Stato di emergenza, il Cts si limitava a raccomandare l'igiene personale: non si parla di tamponi, di identificazione e isolamento dei casi. La prima richiesta agli ospedali di aumento posti letto è del primo marzo. In compenso ci si è preoccupati di non discriminare i guariti. Capitolo nero, quello dei farmaci: per acquisire i primi procolli terapeutici dell'Aifa si è atteso fil 27 marzo, pochi giorni prima del picco, raggiunto il quale il Cts cantava vittoria parlando di pandemia sotto controllo.

Anonimo ha detto...

https://lanuovabq.it/it/con-i-verbali-pubblicati-conte-inchiodato-alle-sue-responsbilita

LOCKDOWN
Con i verbali pubblicati, Conte inchiodato alle sue responsabilità
POLITICA08-08-2020 Ruben Razzante
Scoperchiato il vaso di Pandora dei verbali delle riunioni del Comitato tecnico scientifico, il Governo appare ancora più vulnerabile. Viene attaccato, infatti, non solo dalle opposizioni, ma anche dal comitato delle vittime del Covid-19 e da liberi e insospettabili pensatori,

Tutto come niente fosse? ha detto...

Il problema principale posto dal famigerato Dpcm di Conte del 9 marzo non era il fatto che esso - non tenendo conto delle misure precauzionali mirate e differenziate per territorio suggerite dal Comitato tecnico scientifico - adottava un lockdown indifferenziato su tutto il territorio nazionale, inadeguato al contrasto all'epidemia di Covid, letale per l'economia e lesivo delle libertà dei cittadini.
Questo emerge chiaramente dai verbali, ancora lacunosi, resi noti grazie alla meritoria iniziativa della Fondazione Einaudi. I costi devastanti del "restoacasismo" (mortalità, letalità, recessione ai livelli massimi nel mondo occidentale) vanno addebitati ad una precisa scelta politica, anzi ideologica, del governo giallorosso e del premier. Benché certo il Comitato scientifico non possa certo essere assolto, perché ha regolarmente sbagliato le sue diagnosi, prima sottovalutando il problema e poi proponendo soluzioni pasticciate e contraddittorie.
Ma non è tutto.
Il dato più importante è che quel decreto era illegittimo e anticostituzionale. Perché la costituzione italiana non prevede uno stato di emergenza nazionale per motivi sanitari. Perché i Dpcm non hanno valore di legge, e non possono intervenire a definire materie come il blocco di attività economiche e le libertà individuali. E perché in particolare quel decreto violava patentemente l'articolo 13 della Costituzione, che definisce l'inviolabilità della libertà personale, se non in seguito a provvedimenti se non "per atto motivato dell'autorità giudiziaria e nei soli casi e modi previsti dalla legge". E a maggior ragione lo hanno violato le ordinanze di molti presidenti di regione e sindaci, che ne inasprivano ulteriormente le restrizioni. Come giustamente richiamato di recente dalla sentenza del giudice di pace di Frosinone.
Basterebbe soltanto questo aspetto per identificare la condotta palesemente illiberale ed autoritaria, oltre che la totale incompetenza, del governo Conte, e per chiederne le immediate dimissioni.
Stupisce soprattutto il fatto che esso abbia potuto agire impunemente fuori dalle regole democratiche e dai limiti costituzionali, senza che le opposizioni (che all'epoca spingevano a tavoletta sul pedale securitario del "chiudiamo tutto", sotto la pressione di molti loro governatori regionali) protestassero come avrebbero dovuto per quelle gravissime violazioni, salvo virtuose eccezioni. E senza che il Capo dello Stato, in altre occasioni e con altri esecutivi attento a contestare anche le virgole di taluni provvedimenti legislativi, abbia mai sentito l'esigenza di far sentire la propria voce sulla regolarità costituzionale di ciò che stava accadendo.
Eugenio Capozzi

Anonimo ha detto...

«Le cure c’erano, ma sono state ignorate». In sostanza: è stata l’ostinata negligenza del governo Conte a trasformare in una strage (35.000 morti) la comparsa del coronavirus? Insieme al virologo Giulio Tarro e al magistrato Angelo Giorgianni, il medico ricercatore Pasquale Bacco presenterà una denuncia presso la procura della Repubblica di Roma e un ricorso alla Corte Europea di Giustizia contro i provvedimenti presi dal governo durante l’apice della pandemia in Italia. I tre esperti, annuncia il “Giornale“, lo faranno attraverso la loro associazione “L’Eretico”, di cui fanno parte circa 2.000 medici e giuristi. Nell’esposto, come si legge in una nota stampa, si mettono in evidenza una serie di aspetti della malagestione dell’emergenza Covid-19 in Italia, in particolare sotto il profilo medico-scientifico, epidemiologico e giuridico. «Approcci diagnostici sbagliati, cure inappropriate, misure di contenimento del contagio e di sicurezza scriteriate, in vigore ancora oggi». Per gli esperti dell’Eretico, «sono stati calpestati i diritti dei cittadini tutelati dalla Costituzione italiana e in sede internazionale», scrivono Tarro, Bacco e Giorganni nella nota. «Noi abbiamo ucciso le persone, anche se in buona fede, perché si era dinanzi ad una situazione nuova, ma in terapia intensiva è stata applicata una cura sbagliata». Accusano i sanitari: «Si diceva di non utilizzare gli antinfammatori, che ora invece sono alla base della nuova terapia».
Il ministro Speranza

Oggi si sa che il protocollo terapeutico per contrastare il coronavirus era sbagliato: è stato quello – e non il virus – a provocare migliaia di decessi. Il ministero della salute si è difeso sostenendo che poiché il virus era nuovo, non sapevano come affrontarel’epidemia? «In realtà, nella gestione della crisi sanitaria sono state violate le più elementari regole che in casi del genere sarebbe stato obbligatorio seguire», scrive il newsmagazine “Formazione Concorsi Magistratura“. «Non veniva utilizzata l’eparina ed è stata effettuata la ventilazione profonda». Accusa Bacco: «Io ho visto le basi dei polmoni di pazienti Covid, durante le autopsie, ed erano completamente ustionate perché l’ossigeno puro mandato ad una certa pressione ha creato una vera e propria ustione. Poi si creavano le tromboembolie, perché l’ossigeno non circolava in quanto i polmoni erano occlusi». I medici, aggiunge Bacco, hanno seguito le linee-guida del governo utilizzando un protocollo completamente sbagliato: «È stato come curare un diabetico con lo zucchero». Non è finita. Sotto accusa, nell’esposto, c’è anche l’uso delle mascherine, «per il quale lo stesso ministero della salute prevede possibili controindicazioni».

Anonimo ha detto...


Adesso una pioggia di denunce contro Conte, il governo, ogni possibile tipo di autorità, i medici e il personale degli ospedali, ex eroi (quanti ne sono morti?).
La faziosità italica si scatena. Si vogliono capri espiatori, gente da mandare in galera,
da rovinare...Errori ne sono stati commessi, non c'è dubbio, a cominciare dal prolungamento dello stato di emergenza.
La verità è che, dopo aver sottovalutato all'inizio l'epidemia, tutti hanno perso la testa, governo, partiti, regioni e la chiusura totale è sembrata l'unica soluzione. Ma la "clausura" è stata posta in essere in molti Stati non solo in Italia, il panico si è diffuso a livello mondiale. All'inizio francesi, americani, brasiliani, inglesi prendevano in giro il governo italiano, per la clausura, accusandoci di pavidità poi hanno fatto lo stesso.
Circa la violazione della Costituzione, che prevede lo stato d'emergenza solo per il caso di guerra. Formalmente, ci può essere una violazione della Costituzione.
Però è anche vero che la nostra Costituzione è inadeguata, ispirata a criteri sorpassati per quanto riguarda i poteri dell'esecutivo.
Storicamente, la crisi di un sistema costituzionale e di governo entra in una fase decisiva quando appunto per poter governare nella quotidianità, con le sue nuove e spesso drammatiche esigenze, si è costretti a violare la Costituzione, scritta o non, ormai del tutto inadeguata. A violarla nello spirito e poi anche nella lettera. La frammentazione del sistema dei partiti ha da noi aggravato i guasti del sistema elettorale puro previsto dalla Costituzione. I governi sono sempre di più di coalizione e quindi sempre meno capaci di governare. Ciò ha accresciuto il ruolo del Capo dello Stato, intervenuto più volte con i "governi del Presidente", imponendo premier esterni ai partiti eletti in Parlamento, e per di più con uomini scelti per ottemperare a pressioni esterne, internazionali ed europee.
Il fatto che la nostra sovranità sia al momento limitata (siamo ricattati dal grande debito pubblico) non deve occultare l'origine della crisi, che è istituzionale e nasce all'interno del nostro sistema.

Anonimo ha detto...

Ora che le carte dimostrano in maniera inequivocabile i ritardi e le omissioni del governo nei giorni decisivi dell'emergenza Covid i gazzettieri del premier Conte e del suo governo sono nel più cupo sconforto.

... Se l'incapacità dimostrata all'inizio della pandemia potrebbe essere (ma non del tutto) in qualche modo giustificabile, quella che vediamo oggi non è accettabile. E questo è il vero problema.

Democrazia "SOSPESA" o
"Imbavagliata"....???

In quale Altra NAZIONE,
si CONTINUANO a commettere ERRORI,
e Quelli che dovrebbero "INTERVENIRE", .....Lasciano FARE ???

Da Scenarieconomici ha detto...

Il governo ha varato la mini-manovra più demenziale del mondo, non solo per la dimensione non strutturale e quasi superficiale delle misure, emesse quasi come se nulla fosse accaduto, ma perchè alcune di queste sembrano costruite Ad Hoc per punire una parte d’Italia, tra l’altro quella più colpita, e premiarne un’altra che, bonta sua, ha il vantaggio di essere il luogo d’origine di buona parte dei ministri. Parliamo della decontribuzione, a carico dello stato. degli stipendi che vale solo per alcune regioni del Sud, e che si dimentica del Centro e del Nord che invece sono stati maggiormente colpiti. Una misura non strutturale (durerà solo fino a fine 2020, ma può essere prorogata al 2025 se la UE approva, cosa non certa), fatta senza un disegno strutturale (non è settoriale, non vuole premiare un certo sviluppo economico, non è un investimento diretto), ma che sembra solo un premio locale dato per favorire la clientela ministeriale.
...
Tra l’altro un governo serio, che avesse VERAMENTE voluto agire per il Sud a medio-lungo termine avrebbe stabilito delle limitazione settoriali (per non farsi prendere a calci nel sedere da Bruxelles quando vedrà la norma), magari legandola a nuovi investimenti, non a pioggia, rendendola meno costosa e più incentivante. Magari avrebbe potuto anche investire direttamente per salvare qualcosa di un settore, come quello della componentistica auto, che presto andrà letteralmente a quel paese, con decine e decine di migliaia di nuovi disoccupati, , sempre magari, creando qualcosa di veramente innovativo. Purtroppo per fare tutto questo bisogna uscire dall’ottica di rapina che sembra imbevere l’attuale consiglio dei Ministri, disposto anche a spezzare l’Italia pur di non mollare la poltrona per qualche mese.

Anonimo ha detto...

"Sta piano piano facendosi largo nell'opinione pubblica una verità sconvolgente: e cioè che i protocolli imposti dal minstero della Salute a tutti gli ospedali d'Italia per curare il Covid-19, basati sulla ventilazione meccanica nelle terapie intensive, erano completamente errati. Si può quindi dedurre che fino alla scoperta rivelatrice fatta dopo l'effettuazione di alcune autopsie, le complicanze da Covid sono state in buona misura prodotte da diagnosi sbagliate e, conseguentemente, da una terapia che si è rivelata per molti versi letale. La svolta nella lotta al Coronavirus è infatti arrivata solo poco tempo fa, quando qualche medico ospedaliero fuori dal coro e, rischiando pesanti sanzioni ministeriali, si è preso la briga di fare le autopsie sui cadaveri dei pazienti deceduti durante la pandemia. Grazie a queste autopsie si è potuto così scoprire che il primo effetto del Covid-19 è la Coagulazione Intravascolare Disseminata (CID). Cioè la formazione di grumi nel sangue e conseguente trombosi. Solo in seguito e nei casi resistenti alle cure antitrombosi arrivava la polmonite interstiziale doppia. Bastava dunque fare da subito l'autopsia ai primi deceduti da Coronavirus per evitare percorsi e rimedi totalmente sbagliati e, nella maggior parte dei casi, micidiali. Oggi fortunatamente, grazie alla svolta nelle conoscenze mediche, non si parla più di rianimazioni e ventilazioni che peggioravano il quadro clinico. Un disastro. E così, in virtù delle scoperte emerse dalle autopsie, al primo sintomo s'interviene sui pazienti contagiati anzitutto con i fluidificanti del sangue. Cure semplici, effettuabili anche a domicilio. E queste terapie, finalmente idonee, se fatte subito consentono di evitare la mutazione della patologia, che da influenza diventa trombosi. L'epidemia diviene così gestibile e sotto controllo, mentre le terapie intensive sono decongestionate e chiudono. Ma le autorità sanitarie italiane hanno voluto seguire a tutti i costi la strada della Cina, dove autopsie ne hanno fatte pochissime. Anzi quasi nessuna. E il bilancio sanitario risulta disastroso. Ma perché in Italia non sono state fatte sin dall'inizio le autopsie? Perché i cadaveri venivano immediatamente inviati alle cremazioni privando così gli esperti di elementi conoscitivi fondamentali? Semplice: non si sono fatte le autopsie perché così è stato disposto e comunicato dall'alto. Addirittura dal ministero della Salute tramite il suo segretario generale Giuseppe Ruocco, che svolge le funzioni di Capo dei servizi medici italiani, il quale ha inviato circolari in tal senso a tutti i destinatari competenti, dalla Protezione Civile all'associazione dei Comuni, dagli ordini dei medici e delle professioni infermieristiche ai farmacisti e via via a tutte le Regioni. Un misura incredibile che ha portato dritti alla situazione attuale e che, senza alcuna motivazione scientifica reale, ha imposto determinati protocolli sanitari a chi veniva diagnosticato il Covid-19, ma anche costringendo agli arresti domiciliari 60 milioni di persone. E che, nonostante i clamorosi errori governativi ormai sotto gli occhi di tutti, prosegue ancora oggi con assurde misure di controllo e terrorismo sanitario che stanno letteralmente facendo collassare l'economia italiana. Ma anche con la minaccia, per uscire da quest'assurda situazione, d'imporre l'obbligo vaccinale a tutti quanti. Possibile che nessuno dei vertici dello Stato sia chiamato a rispondere di questo enorme disastro?"
Paolo Sensini

Anonimo ha detto...

Giorgia Meloni:
Oggi il Fatto Quotidiano pubblica un articolo nel quale sostiene che racconto frottole citando come fonte i dati di Pagella Politica, un sito nel quale gente del tutto incompetente giudica le dichiarazioni dei politici, di qualsiasi natura: geopolitica, macroeconomia, sanità, fisco, astrofisica. E non lo fanno di volta in volta con un esperto di quella materia, no, lo fanno loro, convinti che basti essere volenterosi attivisti di sinistra per essere onniscienti. E infatti prendono delle toppe clamorose e fanno sistematicamente delle figure barbine. Più volte Fratelli d’Italia li ha ridicolizzati. Ma oggi su il Fatto Quotidiano raggiungiamo vette di faziosità ancora inesplorate: di recente Pagella Politica ha giudicato come non corretta la mia affermazione secondo la quale la proroga delle concessioni aeroportuali inserita nel decreto Rilancio è un regalo da un miliardo ad Aeroporti di Roma in mano ai Benetton. Ma lo sapete chi ha riportato questo dato (avvalendosi di esperti veri)? Proprio il Fatto Quotidiano! Avete capito, sì, come funziona? Il Fatto Quotidiano riporta un dato (giusto), io lo cito, Pagella Politica dice che è sbagliato, e poi il Fatto Quotidiano pubblica un articolo per dire che Pagella Politica dimostra che dico fesserie. Tutto questo sarebbe esilarante se fosse frutto solo di cialtroneria, purtroppo la cosa è molto più grave: è un sistema di censura che si avvale di realtà politicizzate e giornali schierati per screditare gli avversari politici e giustificare la deriva liberticida in atto. Ma noi non ci facciamo intimidire da questa gente e continueremo a raccontare la verità nonostante i continui attacchi.

Anonimo ha detto...

La lotta di fondo oggi non è più quella tra individualismo e collettivismo, tra libera impresa e socialismo, tra democrazia e dittatura. Queste sono solo le manifestazioni superficiali di una lotta più profonda, morale e spirituale, che riguarda soprattutto se l'uomo deve esistere per lo Stato, o lo Stato per l'uomo, e se la libertà è dello spirito o una concessione di una società materializzata.
(Fulton J. Sheen)

Anonimo ha detto...

Intervento a RPL di fabio Dragoni che, con grande coraggio , va controcorrente e pone in evidenza l'assurdità della "Caccia all'untore" scoppiata con il la ricerca dei cinque poveracci che, pur essendo deputati, hanno chiesto il bonus dei 600 euro che potevano, legittimamente, chiedere. Una situazione ridicola, anche perchè 3000 euro sono il centro della politica attuale, e con una tempistica sospetta: infatti anche se Tridico sapeva tutto da tempo ha fatto filtrare la notizia solo ora: non sarà per il referendum costituzionale sulla riduzione dei deputati e sul fatto che, magari, i sondaggi non vanno come vuole. [ 137 more words ]
https://scenarieconomici.it/dragoni-la-tempistica-perfetta-dei-600-euro-non-si-parla-del-sure-e-delle-cose-importanti/

Anonimo ha detto...

La Lamorgese è sconcertante!
Le dichiarazioni che ha rilasciato sull’immigrazione denotano il suo totale distacco dalla realtà! Ha detto che “fino adesso è andata bene’! Ma davvero? Questo è un oltraggio all’impegno delle Forze dell’Ordine e degli operatori che hanno affrontato in prima persona l’impatto degli arrivi, spesso costretti ad operare in condizioni inaccettabili dal punto di vista igienico, con l’aggravante di temperature roventi. Per non parlare delle comunità locali dove si trovano le strutture nelle quali gli immigrati sono stati collocati in isolamento precauzionale.
Fughe dai centri di quarantena, risse, aggressioni alle forze dell’ordine, focolai e soprattutto città che già soffrono per le conseguenze del Covid e sono costrette a subire quest’ulteriore criticità in termine di ordine pubblico e paura di nuovi contagi. Ma per il Ministro dell’Interno dobbiamo capire che in “Tunisia c è una grave crisi economica” e in Italia no? Il fatto che ignori tutto questo è un insulto all’intelligenza degli italiani!
Siete inadeguati, il valore ed il rispetto della nostra bandiera neanche sapete cosa sia!

Anonimo ha detto...

A PARITÀ DI MEZZI LINGUISTICI

Ricevo molte sollecitazioni a scrivere due parole sulla pillola abortista. Lo farò domani. Con qualche speranza di originalità.
Ma non posso accontentare chi mi chiede - da professore - di parlare della ministra Lina Azzo Pozzi.

La tipa oggi ha dichiarato: "L’IC “Virgilio - Salandra” di Troia (FG) ha subito un’infrazione (sic) ad opera di ladri che hanno fatto dei danni, per fortuna piccoli ma pur sempre meritevoli di condanna (i danni?)."

E io - mi dispiace - discuto solo a parità di mezzi linguistici.
Biagio Buonomo

Anonimo ha detto...

DA LEGGERE CON ATTENZIONE

«Ricordate la condanna di Cesare Paladino, proprietario dell'Hotel Plaza in via del Corso a Roma, che si era intascato la tassa di soggiorno per un valore di oltre 2 milioni di euro invece di girarla al fisco?
Ebbene, Giuseppe Conte, con il suo ultimo decreto ha trovato il modo di depenalizzare il reato di peculato per la tassa di soggiorno non versata dagli alberghi ai Comuni.
Qualcuno direbbe _che ci azzecca_ un Decreto per il Covid con tale depenalizzazione?
In realtà non si comprenderebbe se non fosse che tale artificio di potere, architettato da uno "spregiudicato" avvocato, mira a salvare l'onore di Cesare Paladino e famiglia Conte.
Già perché Paladino, oltre essere il proprietario dell'Hotel Plaza, è anche il papà di Olivia che è la fidanzata del premier.
Ora costui, grazie al genero Giuseppe Conte, può pulire la fedina penale dopo la condanna definitiva a un anno e due mesi avuta per quel motivo... »
cit.

Anonimo ha detto...

Bomba a orologeria? I motivi non mancano.

Negli stessi giorni in cui i verbali del Comitato Tecnico Scientifico, parzialmente diffusi, smentiscono clamorosamente la linea del governo su un lockdown omogeneo sul territorio nazionale anziché differenziato (la differenza non è di lana caprina, è abissale ed economicamente pesa miliardi di euro), ci ritroviamo a parlare dei bonus incassati da qualche parlamentare - su 945 - e da alcuni amministratori locali.
Attenzione, non difendo né giudico nessuno.
Dico solo che al caso – specie quando si tratta della diffusione di informazioni che l’Inps aveva da maggio -, come dire, io non credo. Affatto.
Mentre credo molto ad un governo graziato, in questa fase, da uno scandalo che non lo sfiora (non aver previsto requisiti per i bonus passa come un peccato veniale) e dirotta provvidenzialmente altrove il fuoco dell'indignazione.
Ma chi crede al caso, prego, si accomodi pure.

Anonimo ha detto...

Anni di studio a cercare di riconoscerla e poi, una mattina eccola lì. Che volto aveva l'oclocrazia teorizzata da Polibio, da Tocqueville, da Rousseau? La democrazia degenerata in dominio delle masse. Un dominio irrazionale, aizzato sul popolo da abili e spregiudicati demagoghi.

Ha il volto di questo scontro al femminile che mostra quanta violenza, ma anche quanta radicalità possano albergare nel gentil sesso. Una donna su un treno rivendica il suo diritto a non indossare la mascherina. È decisa e per nulla intenzionata a cedere. Dall'altra parte, un'altra donna che si incarica di mostrare quanto amaro sia il sapore di questa forma pandemica di Potere al popolo: «Noi siamo il popolo e adesso la mascherina se la mette», le dice lei che addirittura inscena un piccolo referendum di corridoio, tra pavidi passeggeri e astanti lobotomizzati: «Sì, votiamo, si deve mettere la mascherina», sentenzia.

L'altra, Antigone col panama di paglia e l'aspetto da professoressa delle medie in gita, deve concludere nei suo video selfie: «Ecco, siete un popolo di schiavi».

Nella democrazia la legge la fanno rispettare le autorità, nella democrazia malata ci sono i delatori e il popolo si fa giustizia veementemente aizzato da governanti senza idea di libertà. Con una violenza cieca e irrazionale, temprata al crogiuolo della paura, della covid ossessione. Ma signori, ragionate: le terapie intensive sono vuote e i dati che vedete e che vi raccontano non si riferiscono a persone con l'ossigeno attaccato.

Potere al popolo, quello che i comunisti non sono riusciti a fare è riuscito ai governi covid delegati

Ormai la mascherina ha assunto il volto dello strumento di riconoscimento di un popolo automizzato, di una tirannia della maggioranza irrazionale e spaventata, un lasciapassare per la socialità accettata o per il quieto vivere. Quello che il potere voleva: cambiarci, renderci pronti a rinunciare alle libertà, addomesticandoci nel terrore e senza che ci accorgiamo della violenza che ci viene fatta. Ci è riuscito.
Andrea Zambrano