Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

giovedì 27 agosto 2020

Erdogan come Maometto II il conquistatore. E ora anche la chiesa di San Salvatore in Chora...

Dalle segnalazioni dei lettori. E non si tratta solo di Santa Sofia. Erdogan stravolge i monumenti di culto. Sono chiese, monasteri ma anche palazzi, castelli e persino mura. È estesa la mappa del patrimonio architettonico su cui il regime turco ha messo gli occhi. Per transitarlo rapidamente da una fede all'altra. Il tutto nell'assordante silenzio dell'Europa e del Vaticano.

Quando, nel 1453, il Sultano Maometto II conquistò Costantinopoli, distrusse molti edifici sacri e imperiali, e permise che la città venisse saccheggiata per tre giorni, prima di rivendicarne il pieno possesso. La furia devastatrice e iconoclasta si abbatté anche su Santa Sofia.
I saccheggiatori raggiunsero la basilica, ne sfondarono le porte, e anche i fedeli che vi si erano rifugiati divennero bottino di guerra. In particolare, le donne furono violentate e fatte schiave. I tesori artistici della chiesa subirono danni gravissimi, e i mosaici vennero ricoperti da intonaco.
Lo scorso mese di luglio, Erdogan ha annunciato con toni trionfalistici la decisione della Danistay di riconvertire Santa Sofia in moschea [qui - qui - qui - qui], definendola «un diritto sovrano» che «tutti devono rispettare», perché così si è recuperata la «volontà e l’obiettivo» di Maometto II il Conquistatore. Successivamente, nel primo venerdì di preghiera a Santa Sofia, diventata moschea, l'imam Ali Erbas (ministro degli Affari religiosi in Turchia) ha salito le scale del pulpito con una spada ottomana in mano [qui]. Un chiaro segno di sfida verso il mondo cristiano, confermato dalle parole dello stesso Imam: la spada ottomana è "una tradizione nelle moschee che sono il simbolo della conquista e Hagia Sophia è un simbolo di conquista". Una mossa, quindi, non casuale. Un'azione altamente simbolica che soddisfa l'aspirazione neo-ottomana di Recep Tayyip Erdogan, la rinata volontà di espansione e di dominio dell’Islam.
Come non cogliere il carattere minaccioso e provocatorio verso l’Occidente e la cristianità, l’astio religioso e ideologico anticristiano?
Scorcio interno S.Salvatore in Chora
“Riconquistando” prima Santa Sofia, e ora la chiesa di San Salvatore in Chora, i sostenitori del rinascente Sublime Stato ottomano hanno colpito al cuore milioni di cristiani d’Oriente e d'Occidente, suscitando dolore, rabbia e risentimento, e di questo Erdogan ne è pienamente consapevole. Non è forse una deliberata volontà di scontro con il mondo cristiano? Se fosse solo un attacco alla laicità e non alla cristianità, come sostengono alcuni, perché non accogliere la richiesta del patriarca Bartolomeo di consentire anche agli ortodossi di celebrare di tanto in tanto la Divina liturgia in Santa Sofia? Al contrario, ancora una volta, le “tenebre” ricopriranno la “luce” degli splendidi mosaici bizantini, ieri a Santa Sofia e prossimamente nella chiesa di San Salvatore in Chora: una metafora perfetta della funzione anticristica svolta storicamente dall’Islam nei confronti del cristianesimo, e di cui l’Occidente ormai descristianizzato ha perso la memoria. Ma molto presto la storia tornerà a bussare alle nostre porte. E quando ciò accadrà "alcuni saranno preparati, altri meno, altri ancora, temo la maggior parte, non capiranno nulla di ciò che accadrà e inizieranno ad incolpare tutti fuorché loro stessi per un'ignoranza che confondono con la tolleranza". (Domenico Condito)

San Salvatore in Chora - Alcuni degli splendidi mosaici

15 commenti:

mic ha detto...

Non solo Santa Sofia: così Erdogan stravolge i monumenti di culto

Sono chiese, monasteri ma anche palazzi, castelli e persino mura. Ecco la mappa del patrimonio architettonico su cui il regime turco ha messo gli occhi. Per transitarlo rapidamente da una fede all'altra

TUTTO NELL’ASSORDANTE SILENZIO DELL’EUROPA

https://rep.repubblica.it/pwa/robinson/2020/08/26/news/dopo_il_caso_di_santa_sofia_la_lunga_lista_dei_monumenti_a_rischio-265536786/

Poi ci lamentiamo di Erdogan! ha detto...

In questo articolo di Famiglia Cristiana si narra della vita operosa di una suora ecologista che si fa carico di tutte queste belle istanze umane. Non leggo nemmeno una volta la parola Gesu' .....in compenso leggo tanti bei termini come "rigenerare"; "transizione positiva, ma che richiede grandi cambiamenti"; "equilibrio con la natura"; "conversione ecologica"; "spiritualità del creato"; "pratiche di transizione ecologica da replicare"; "living chapel, le cappelle viventi: luoghi di preghiera all’aperto, realizzati con materiali ecosostenibili, all’insegna dell’armonia tra spiritualità e natura, grazie all’apporto delle arti, dalla musica all’architettura" ; "Green New Deal"...........
Non c'e' che dire, una perfetta ecologista integrale al passo con i tempi. Naturalmente è stata nominata da Papa Francesco consigliere di Stato della Città del Vaticano. In questo ruolo sta coordinando una task force di economisti all’interno di una commissione fortemente voluta dal Papa, che ha il compito di elaborare proposte innovative a partire dall’esperienza del Covid-19. Si pregia del fatto che tanti non credenti sono attratti dal suo progetto..... ma sfido io... quando non parli di Gesù, ma solo di pratiche aperte a tutti incondizionatamente che hanno come fine ultimo il benessere su questa terra (utopia) senza accennare alla finitezza dell'uomo ed alla sua sorte finale eterna........
Questi sono i segni dei tempi, la Chiesa che vorrebbe andare di pari passo con le istanze mondane ma che rimane sempre indietro rispetto al vertiginoso storicismo del mondo.
URGE UN RAVVEDIMENTO ED UNA VERA CONVERSIONE CHE È L'UNICA.... QUELLA A GESÙ!

https://m.famigliacristiana.it/articolo/alessandra-smerilli-suora-economista-una-conversione-ecologica-per-rigenerare-il-mondo.htm

mic ha detto...

È il linguaggio della "Laudato sì" e dei principali mantra bergogliani. E, come se non bastasse, ho letto che si accinge a trasformare i contenuti dell'eretica Dichiarazione di Abu Dhabi in una enciclica...
E dunque, davvero, come meravigliarsi di quel che succede nel mondo, compreso Erdogan?

Anonimo ha detto...

Lasciatelo fare. Sì darà la zappa suoi piedi da solo.

Anonimo ha detto...


"Una task force di economisti all'interno del Vaticano"

Sono quasi tutte "economiste". Si circonda Bergoglio sempre più di donne, per far vedere che il loro apporto è indispensabile alla Chiesa, e di prelati omofili e non solo omofili.
Le donne sono indispensabili alla Chiesa, ma nel senso che fuol far intendere Bergoglio, come esperte da inserire nell'amministrazione ecclesiastica, a tutti i livelli. UN modo per preparare la strada alle sacerdotesse. Femmnismo e omosessualità, i due mantra del politicamente corretto che stanno rovinando mezzo mondo.
Ma di cosa ci lamentiamo? La Chiesa conciliare ha rovinato i boy-scouts cattolici mescolandoli alle guide, alle ragazze, fanno camping insieme e guarda caso l'organizzazione si è poco tempo fa "aperta alla diversità". La promiscuità non ha portato bene. Alla Gregoriana da almeno trent'anni ci sono anche le studentesse, mescolate ai seminaristi? Tutti insieme allegramente, segnoritas y caballeros!

Anonimo ha detto...

https://www.catt.ch/newsi/a-breve-unenciclica-del-papa-sulla-fratellanza-umana/

Per chi ce la fa .. ha detto...

IL GRANDE INGANNO DEI DIRITTI UMANI E L'INGENUITÀ DEI CATTOLICI, LA RESA DEI CONTI
Confederazione Triarii
Risoluzioni dell'ONU e altri provvedimenti di alcuni Stati come la Scozia, presi proprio in nome dei diritti umani, contro il Cristianesimo, stanno chiaramente indicando la via della prossima persecuzione. L'inganno, in cui è caduto colpevolmente tutto il mondo cattolico conciliare, sta per finire. Ne parliamo con Massimo Viglione, conduce Antonio Bianco.
https://www.youtube.com/watch?v=iEh2enbga5M

Sabato ore 3:00 (l'ora dell'agonìa) S.Rosario in diretta con i Triarii

Anonimo ha detto...

A leggere l'articolo apparso sul "Foglio" riguardo ai 100.000 cristiani massacrati in Nigeria viene da pensare che, evidentemente, 'black Christian lives' doesn't matter...
La vita dei neri serve solo quando può essere utilizzata come clava anti uomo bianco nei paesi occidentali, per instillare in tutti noi, uomini bianchi ed eterosessuali un profondo, quanto ingiustificato senso di colpa.
Anche ai tempi della guerra civile in Rwanda, nei primi anni 90, i caschi blu dell'ONU lasciarono che un milione di Rwandesi si massacrassero a colpi di macete, idem nel conflitto congolese dove i morti furono circa 5 milioni e altre decine di milioni di africani si sono massacrati in una miriade di conflitti etnici, religiosi scoppiati negli ultimi settant'anni in tutta l'Africa, ma sempre con alla base forti motivazioni economiche, senza che i nostri telegiornali se ne siano mai occupati, se non in misura assolutamente marginale, poi accade che un poliziotto bianco uccida un nero in America e ne parlano per almeno una settimana, quindi mi viene da pensare che non è il colore nero della pelle dei morti che interessa, perché a tutt'oggi dei morti africani non importa ad alcuno, soprattutto e specialmente se questi morti sono di fede cristiana.
Lars Marcusson

Anonimo ha detto...

Oggi ricordiamo Sant'Agostino

O eterna Verità e vera Carità e cara Eternità!

Tu sei il mio Dio, a Te sospiro giorno e notte. Appena Ti conobbi mi hai sollevato in alto perchè vedessi quanto era da vedere e ciò che da solo non sarei mai stato in grado di vedere.
Hai abbagliato la debolezza della mia vista, splendendo potentemente dentro di me.

Tremai di amore e di terrore.
Mi ritrovai lontano come in una terra straniera, dove mi pareva udire la Tua voce dall'alto che diceva:
«Io Sono il cibo dei forti, cresci e mi avrai. Tu non trasformerai Me in te, come il cibo del corpo, ma sarai tu ad essere trasformato in Me».

Cercavo il modo di procurarmi la forza sufficiente per godere di Te, e non la trovavo, finchè non ebbi abbracciato il «Mediatore fra Dio e gli uomini, l'Uomo Cristo Gesù» (1Tm 2, 5), «che è sopra ogni cosa, Dio benedetto nei secoli» (Rm 9, 5).
Egli mi chiamò e disse: «Io Sono la Via, la Verità e la Vita» (Gv 14, 6); e unì quel cibo, che io non ero capace di prendere, al mio essere, poichè «il Verbo si fece carne» (Gv 1, 14).
(Sant'Agostino)

Anonimo ha detto...

https://www.lanuovabq.it/it/la-vita-la-fede-e-cristo-al-cuore-della-convention-repubblicana

La vita, la fede e Cristo al cuore della Convention repubblicana
ATTUALITÀ28-08-2020 Benedetta Frigerio
Mentre durante la Convention democratica il candidato Joe Biden che pur amando fare della sua posatezza una bandiera di affidabilità e fede ha taciuto sui temi legati alla difesa della legge naturale e della libertà religiosa (parlandone però con le scelte del suo entourage), lo sfacciato Donald J. Trump ha reso la Convention repubblicana un inno alla vita....

Valeria Fusetti ha detto...

Anonimo del 27 cm ore 23,51 afferma: "Anche ai tempi della guerra civile in Rwanda, nei primi anni 90, i caschi blu dell'ONU lasciarono che un milione di Rwandesi si massacrassero a colpi di macete". Mi dispiace dover fare un appunto, ma mi sembra che sia necessario dare a Cesare quel che è di Cesare. Nel 1994 il comandante delle forze ONU in Ruanda era il generale canadese Romeo Dallaire. Egli scrisse un telegramma al quartier generale di New York che denunciava il massacro che sarebbe iniziato di li a tre mesi.Due fatti da ricordare: nei mesi precedenti al genocidio ruandese il governo locale importò dalla Cina 580.000 machete, arma privilegiata degli assassini.Pagati dal governo francese. Il Consiglio di Sicurezza dell'ONU il 21 aprile del 1994 (l'eccidio era iniziato il 7 aprile al ritmo di 10,000 persone assassinate ogni giorno) RITIRO'2.400 Caschi Blu dei 2.700 in "forza", per altro disarmata, presente su TUTTO il Ruanda. Che questi 300 siano riusciti a salvare alcune migliaia di persone è un miracolo. Il "regista" dell'infame operazione fu principalmente Kofi Hannan che, già dal gennaio aveva rifiutato al gen Dallaire il permesso di intervenire. Quando il generale riuscì a lasciare il Ruanda e tornò in Canada si dimise dagli effettivi ONU, e pagò quell'esperienza con una comprensibile depressione, tentò per due volte il suicidio. La fede ritrovata, o trovata, lo ha salvato, e gli ha permesso di scrivere alcuni libri importanti perchè la memoria di molti fatti, soprattutto africani, non sia completamente dimenticata, come "J'ai serre la main du diable" e partecipare alla vita politica del suo Paese.Il titolo del suo primo libro viene dalla risposta che ha dato alla domanda se, dopo le sue esperienze, crede in Dio : "Io so che Dio esiste, perchè ho stretto le mani al diavolo. L'ho visto, ne ho sentito l'odore, l'ho toccato, io so che il diavolo esiste, perciò deve esserci Dio". Per la sua attività Kofi Annan fu ampiamente premiato, sino a ricevere il Nobel per la pace, ed un fervente articolo su Avvenire alla sua morte. Personalmente questo è stato l'episodio che mi ha aperto gli occhi sia sulla politica internazionale, sia sul ruolo dell'ONU, e più tardi sulla memoria storica di Avvenire. Per quel che vale.

Anonimo ha detto...

Ci penseranno i curdi........i dittatori mai sono morti in maniera naturale.......historia docet.

#poveraitalia ha detto...

Sanogo Aboubakar Sidik è la carta vincente del Partito Democratico a Lecco. Ora grazie alla sinistra cominciano ad entrare nelle liste. Poi vorranno dominarci e imporre la loro religione. Ma alla Sinistra questo non interessa. A loro interessano solo i voti e il consenso. Nel frattempo continua l'opera di destabilizzazione e islamizzazione del nostro Paese.

Anonimo ha detto...


L'ONU è sempre stata dominata dagli interessi delle grandi potenze.
Con i loro alleati del momento.
Bisognerebbe andarsene.
Bisognerebbe abolirla.

Anonimo ha detto...

http://www.fides.org/it/news/68523-AFRICA_ZIMBABWE_Le_religiose_in_prima_linea_nell_assistere_le_vittime_della_tratta_di_donne_e_ragazze

Queste persone - dice Suor McLaughlin - vengono maltrattate in Paesi stranieri dopo che le sono state promesse offerte di lavoro redditizie. Ma è stato davvero gratificante vedere alcune di loro guarire dal trauma".
Per le strade di Harare, la capitale dello Zimbabwe, vi sono bacheche che pubblicizzano offerte di lavoro in Medio Oriente, Nord Africa e in Italia, Spagna e altri Paesi europei, soprattutto per ruoli di commessa, governanti, cameriere d'albergo, autisti, cameriere di ristorante e cuoche.
In realtà si tratta di annunci trappola: le ragazze una volta giunte a destinazione sono private dei documenti e trattate come schiave o avviate alla prostituzione.
Tali pratiche hanno spinto le religiose nello Zimbabwe a organizzare ogni mese seminari nelle scuole e nelle chiese per sensibilizzare e assistere le donne e le ragazze colpite dalla tratta.