Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

domenica 25 dicembre 2022

Santo Natale 2022

I nostri più fervidi auguri di
Sereno e Santo Natale 2022
O Emmanuel, Rex et legifer noster,
expectatio gentium, et Salvator earum:
veni ad salvandum nos, Domine, Deus noster.


Christus natus est nobis: Venite adoremus!
  «La Chiesa da venti secoli predica la nascita di Gesù Bambino, ch’è il mistero più dolce, l’immagine più pura, il conforto più grande che l’umanità mai abbia avuto: Dio-uomo. Se è già una cosa grandiosa, incomparabile, insondabile, impenetrabile e inesauribile il mistero di Dio e il mistero dell’uomo, cos’è il mistero dell’Uomo-Dio? È certamente ancora più inesauribile e insondabile, ma è insieme la risoluzione della tensione fra Dio e l’uomo, fra l’Infinito e il finito, fra la Purezza e la nostra miseria del peccato, è “Dio con noi”, è la soluzione di questo mistero, è il conforto ineffabile. Ecco la gioia di noi cristiani oggi». P. Cornelio Fabro

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Dio che si fa uomo sia per noi l’unica speranza, l’unica felicità, l’unica Luce capace di darci la forza di combattere il male.
Il Bambino vi benedica, e grazie per la vostra amicizia.
Buon Natale!
Antonio Rossix

Anonimo ha detto...

IN NOCTE NATALIS DOMINI ("Dominus dixit")

Dominus dixit ad me: Filius meus es tu, ego hodie genui te. (Ps. ibid. 1) Quare fremuerunt gentes: et populi meditati sunt inania?
V Gloria Patri, et Filio, et Spiritui Sancto. Sicut erat in principio, et nunc, et semper, et in sæcula sæculorum. Amen. – Dominus dixit (usque ad Ps.).

Anonimo ha detto...

"Il Dio-Bambino".
Meditazione del Servo di Dio don Dolindo Ruotolo (1882-1970)

Era perfettissimo, roseo come un bocciolo spuntato nell’inverno, soffuso di bontà, divino, santificante, inondante gioia.

Egli era Dio.

Era luce a se stesso e la sua splendida corte erano Maria e Giuseppe.

Egli doveva stringere una novella alleanza col popolo suo, e nacque in una grotta di animali, deposto in una mangiatoia, piccolo, ma immenso nella fiamma del suo amore.

... I pastori correvano, l’amore li sospingeva; il desiderio di vedere il Messia li animava... Si soffermarono un poco, proni per terra; esultavano, il cuore balzava loro quasi dal petto. Lo rapiva l’Infante divino...

Maria fece loro un cenno; entrarono. Senza Maria non sarebbero mai entrati, poiché sempre Essa dona il Cristo alle anime.

Si prostrarono, adorarono.

Egli era la Verità, Maria la Sede della Sapienza, Giuseppe ne era il Custode fedele.

... Videro il Bambino: era piccolino, roseo, bellissimo. Aveva la piccola chioma d’oro, gli occhi brillanti di bontà, le labbra sorridenti di amore. Si moriva d’amore innanzi a Lui, si inteneriva l’anima, si piangeva...

Che pace da quella mangiatoia! Quale bellezza delicata e potente, dolcissima e maestosa, piccolina e più grande dei cieli!...

Respiravano la grazia, l’anima si dilatava. Che amore! Non potevano staccarsi da quella grotta. Nessuna reggia era più bella.

... Sollevarono gli occhi alla Mamma: era la misericordia dolcissima; a San Giuseppe, era la bontà vivente. Piansero, e sparsero lacrime fluenti sul volto del Bimbo; erano come la fusione dell’uomo peccatore col Redentore.

... Albeggiava, dovettero partire. I pastori si sparsero per quella terra arrecando la lieta novella...

Dio sceglie sempre gli umili per i grandi annunzi del suo amore.

Japhet ha detto...

Lux fulgébit hódie super nos: quia natus est nobis Dóminus: et vocábitur admirábilis, Deus, Princeps pacis, Pater futúri saéculi: cuius regni non erit finis. Tanti auguri per il Santo Natale

Anonimo ha detto...

CHRISTUS NATUS EST PRO NOBIS
VENITE ADOREMUS !
Et venerunt festinantes: et invenerunt Mariam et Ioseph et Infantem positum in praesepio.

Buon Natale a tutti voi !
Arnaldo

Da Avvenire ha detto...

"Il significato cristiano dell’albero di Natale non va fatto derivare dal solstizio d’inverno, ma ha un’origine propria che risale ad una tradizione medievale e al suo significato religioso: le rappresentazioni dei misteri, che, quale preludio alla festività natalizia, nella Santa Notte mettevano in scena, davanti ai portali delle chiese, la storia del peccato originale nel Paradiso. Nella Bibbia non viene indicata la specie dell’albero, e a secondo delle zone esso si identificava con le piante locali. In Germania si trattava del melo e il suo frutto si è imposto come «frutto proibito».
Poiché il 24 dicembre era difficile trovare un melo in fiore, si ricercò un albero diverso, e naturalmente si impose la scelta del sempreverde abete, tanto più che già in precedenza i suoi rami erano serviti da ornamento dei portali durante il periodo natalizio. All’abete si appese la mela (o parecchie mele). Così questo tipo di rappresentazione conferì all’albero di Natale il suo significato cristiano"

Ave Maria! ha detto...

Santo Natale alla carissima ospite e a tutti voi che leggerete questa mia!
Oggi abbiamo partecipato alla Messa dell'Aurora alla SS.Trinita' dei Pellegrini: A chi puo' raccomando di visitare il loro magnifico presepe.Viva Gesu'e la Santa Virginale Puerpera!

Anonimo ha detto...

Buon Natale a tutti gli amici del blog e alla dtt.ssa Guarini e grazie sempre. Lupus et Agnus.

Anonimo ha detto...

G.K. Chesterton era convinto, come molti anglosassoni, che il clima della Palestina fosse tropicale.
Pensava di trovarvi dei Palmizi. Quando (mi sembra nel 1909) gli capitò di trovarsi a Betlemme proprio la Vigilia di Natale, prese atto che, sì, qualche palmizio c'era eppure, ma la maggior parte degli alberi erano Pini ed Abeti. Gli sembrò di trovarsi in una Cartolina Natalizia. Il clima della Galilea è più o meno come quello del Centro-Italia.