Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

mercoledì 15 novembre 2023

Un successore di Pietro su preti e vescovi cancellati.

Nella nostra traduzione dal Blog di p. Jhon Zuhlsdorf una interessante citazione in ordine alla rimozione di Mons. Strickland. Precedenti da qui - qui - qui - qui.

Un successore di Pietro su preti e vescovi cancellati.

Mi è stata inviata questa interessante citazione da Papa San Clemente (+99 – 3° Successore di San Pietro), 1a Lettera ai Corinzi, 44.

Nota: Possiamo usare legittimamente il termine “Papa” per San Clemente così come per lo stesso San Pietro in considerazione del fatto che presto si svilupperebbe il “papato” come istituzione anche con elementi monarchici. È davvero un po’ anacronistico applicare il termine “Papa” in un senso più tecnico a questi primissimi “Papi”. Vedere! L'ho fatto di nuovo!

1° Clemente è uno dei primi scritti cristiani, insieme alla Didachè. È indirizzato a tutti i cristiani di Corinto. Il Vescovo di Roma già dimostra di esercitare il suo ruolo di “rafforzamento” ed esercitare l'autorità. A Corinto alcuni sacerdoti (presbiteri, anziani) erano stati ingiustamente deposti dai loro greggi. Erano stati “cancellati”, non tanto dall’alto quanto dal basso. Tuttavia, il principio stabilito da Clemente sarebbe lo stesso anche nel caso in cui i sacerdoti fossero cancellati dall’alto, dal “vescovo” di Corinto o da un corpo di anziani. Tutta la lunga lettera, che contiene riferimenti alle lettere di Paolo, è uno sguardo affascinante sul governo della Chiesa primitiva.

Nel corso della Lettera, Clemente è piuttosto fluido con i termini e usa “ispettore” e “anziano” (episkopos e presbyteros) che sono praticamente intercambiabili. Questo passaggio riguarda sia i sacerdoti che i vescovi. 
 Mie le sottolineature e i [commenti].
I nostri apostoli conoscevano da parte del Signore Gesù Cristo [un riferimento alla Tradizione Apostolica, a ciò che Cristo ha insegnato loro e a ciò che è stato tramandato nel tempo] che ci sarebbe stata contesa sulla carica episcopale. Per questo motivo, prevedendo esattamente l'avvenire, istituirono quelli che abbiamo detto prima e poi diedero ordine che alla loro morte [morissero... non si ritirassero... i padri non si ritirano, gli sposi (delle diocesi) non vanno in pensione] succedessero nel ministero altri uomini provati. Quelli che furono stabiliti dagli Apostoli o dopo da altri illustri uomini con il consenso di tutta la Chiesa, che avevano servito rettamente il gregge di Cristo con umiltà, calma e gentilezza, e che hanno avuto testimonianza da tutti e per molto tempo, li riteniamo che non siano allontanati dal ministero. Sarebbe per noi colpa non lieve se esonerassimo dall'episcopato quelli che hanno portato le offerte in maniera ineccepibile e santa. Beati i presbiteri che, percorrendo il loro cammino, hanno avuto una fine fruttuosa e perfetta! Essi non hanno temuto che qualcuno li avesse allontanati dal posto loro stabilito. Noi vediamo che avete rimosso alcuni, nonostante la loro ottima condotta, dal ministero esercitato irreprensibilmente e con onore.
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[Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio]
A I U T A T E, anche con poco,
l'impegno di Chiesa e Post-concilio anche per le traduzioni
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7 commenti:

Anonimo ha detto...

Che il vescovo statunitense sia stato rimosso per una forma di punizione, di ripicca, mascherata da altre cose, mi pare abbastanza ovvio. Ma non sono affatto d'accordo che i vescovi siano considerati "intoccabili". E' necessario che anche loro debbano rendere conto del loro operato, e perfino il papa, e pagarne le conseguenze. Forse S Clemente aveva un tantino esagerato, come si evince dal tenore delle sue parole era già in corso il processo di "superesaltazione" del ministero ordinato, che difficilmente si può ricollegare a Gesù, ma proviene dalla volontà di potere e controllo umane. In tutte le religioni è così...guarda caso il rabbino, lo sceicco, il vescovo, sono tutti intoccabili e investiti da Dio, in un'altra sfera rispetto a noi mortali, che appena si fa una sciocchezza ci licenziano. Non ce la beviamo più.

Anonimo ha detto...

Grazie Mic per questo articolo. Ritornare alle fonti primitive della nostra fede riveste una importanza eccezionale per il nostro oggi. Perche' un messaggio e' tanto piu' autentico quanto piu' e' vicino alla sorgente.

Murmex ha detto...

Questo commento mi pare quello di un miscredente, cosa ci sta a fare su blog cattolico? Il Vescovo, successore degli Apostoli, alla pari con rabbino e sceicco? Ma la Chiesa è stata fondata da Gesù Cristo si o no?

Murmex ha detto...

Questo suo commento mi ricorda i miei tempi di ragazzina ingenua e ignorante, nell'immediato.post concilio. Anche allora, però qualcosa non mi quadrava. Scoperta di tanti anni dopo: questo insano archeologismo è stato fermamente riprovato dalla Chiesa.

Oremus! ha detto...

Il vescovo Strickland in preghiera con i fedeli a Baltimora. “Io non posso più intervenire alla Conferenza episcopale Usa, ma spero che qualcuno raccoglierà il mio testimone”
https://www.aldomariavalli.it/2023/11/16/il-vescovo-strickland-in-preghiera-con-i-fedeli-a-baltimora-io-non-posso-piu-intervenire-alla-conferenza-episcopale-usa-ma-spero-che-qualcuno-raccogliera-il-mio-testimonep/

Anonimo ha detto...

Se si facesse un poco di sana archeologia (ovvero si andasse a leggere cio' che ha stabilito il primo concilio evumenico, quello convocato da Costantino imperstore - Nicea 325 ) si potrebbe avere la sorpresa di trovare che vengono proibite quelle celebrazioni che oggi chiamiamo ecumeniche.
E se si leggono le lettere apostoliche si avra" la sorpresa dì trovare il consiglio di non aprire la porta a chi reca con se una dottrina diversa dal Vangelo di Cristo

Murmex ha detto...

E c'è bisogno di andare al Concilio di Nicea per scoprire una cosa che tutti sanno? Come ho già detto, bastava il catechismo( quello vero, di S Pio x non quello taroccato edito da un personaggio definito Papa- in cui è appunto inserita la possibilità della celebrazione congiunta). Invito tutti a un poco di studio degli elementi della dottrina cattolica, che non moltissimianni fa si studiava alle elementari. Così ci si evitano svarioni come il " primus Inter pares", una bella eresia almeno materiale