Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

giovedì 22 febbraio 2024

22 febbraio - Cattedra di San Pietro / Cathedra Veritatis

Oggi 22 febbraio 2024 si festeggia la Cattedra di san Pietro Apostolo ad Antiochia, dove per la prima volta i discepoli furono chiamati Cristiani. Dal 1666 il trono ligneo che la tradizione identifica con la cattedra vescovile di San Pietro è collocato all’interno del monumento creato da Gian Lorenzo Bernini su commissione di Alessandro VII. Chi vuole può approfondire qui - qui. Il primato di Pietro costituisce il fondamento su cui Il Signore ha istituito la sua Chiesa e sul quale Essa rimarrà salda fino alla fine dei tempi. Non ignoriamo che la promessa della vittoria della Chiesa è anche però l’annuncio di una guerra, che riguarda i milites Christi di ogni generazione fino alla fine dei tempi, al centro della quale c’è il Papato. Nel corso della storia, molte forze ostili hanno sempre cercato di distruggere il Primato di Pietro, perché hanno compreso che esso costituisce il fondamento visibile del corpo mistico. Mentre la Chiesa ha un fondamento primario e invisibile nel Signore Nostro Gesù Cristo, di cui Pietro è il Vicario. Ricordiamo tuttavia la variazione conciliare della Lumen gentium e la Nota explicativa praevia, voluta da Paolo VI, per salvare l’ortodossia del documento, che rappresenta un compromesso purtroppo inefficace tra il princìpio del primato di Pietro e quello della collegialità dei vescovi. Sinodalità, collegialità, decentralizzazione, sono le parole che oggi esprimono il tentativo rivoluzionario in fase ormai avanzata di trasformare la costituzione monarchica e gerarchica della Chiesa in una struttura democratica e parlamentare [qui - qui - qui]. Continuiamo anche a ricordare che il Papa è infallibile quando parla e si comporta come Pietro ex cathedra e non come Simone, cioè come dottore privato... Ut inimicos sanctae Ecclesiae humiliare digneris. Te rogamus audi nos. (M.G.)

Martirologio Romano secondo il Calendario del Vetus Ordo:
Cattedra di San Pietro

Nell'abside della Basilica di san Pietro si trova il monumento alla Cattedra dell'Apostolo, opera matura del Bernini, realizzata in forma di grande trono bronzeo, sorretto dalle statue di quattro Dottori della Chiesa, due d'occidente, sant'Agostino e sant'Ambrogio, e due d'oriente, san Giovanni Crisostomo e sant'Atanasio.
Oggi 22 febbraio 2024 si festeggia la Cattedra di san Pietro Apostolo ad Antiochia, dove per la prima volta i discepoli furono chiamati Cristiani.
S. Pietro, prima di portare il Vangelo a Roma, stabili la sua sede in Antiochia. Era giusto che la capitale dell'Oriente avesse per primo vescovo il Principe degli Apostoli, a cui Gesti aveva detto: « Pasci i miei agnelli, pasci le mie pecorelle ». E colà S. Pietro suscitò in breve tempo una eletta schiera di convertiti che per i primi ebbero l'onore di portare il titolo di Cristiani, ossia seguaci di Cristo.
Non si sa precisamente quanto tempo S. Pietro governasse la Chiesa di questa città. Tuttavia la festa di questa Cattedra è antichissima. Nella primitiva Chiesa i Cristiani e quelli d'Oriente in modo speciale, celebravano l'anniversario della loro rigenerazione spirituale. Non si davano ai diletti corporali, ma rinnovavano solennemente i voti fatti nel Battesimo, e ringraziavano Dio di averli ricevuti per sua misericordia nel novero dei suoi figliuoli. Questo lo chiamavano il giorno della loro rinascita spirituale. I vescovi, conforme a questa pia pratica, celebravano anche l'anniversario della loro consacrazione, e il popolo si univa a loro. Tale fu l'origine delle festa della cattedra di S. Pietro.
« Noi dobbiamo celebrare la festa della Cattedra di S. Pietro, scriveva già S. Leone Papa, colla stessa gioia con cui celebreremo il martirio del Principe degli Apostoli. Con ciò noi richiamiamo alla memoria contemporaneamente e la sua entrata in cielo, e l'innalzamento alla dignità di primo pastore della Chiesa militante ». 
Nelle lezioni del Breviario sono riportate le belle parole di S. Agostino: « Il Signore ha eletto Pietro a fondamento della sua Chiesa stessa; perciò la Chiesa onora questo fondamento sopra il quale si erige l'altezza dell'edificio ecclesiastico. Onde convenientemente il salmo dice: Lo esalteranno nella Chiesa della plebe e lo loderanno nella cattedra dei seniori". Sia benedetto il Dio che si degnò di esaltare nella Chiesa il beato Apostolo, poiché è giusto che sia onorato questo fondamento per mezzo del quale si può salire al cielo ».
Sappiamo le parole che il Divino Maestro disse ai Capo degli Apostoli: « Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa ». Commenta S. Agostino: « Sei pietra, perché la mia virtù che ti consolida cosicché quelle cose che sono di mia proprietà sono pure tue per partecipazione ». Ecco la dignità conferita a Pietro, per cui merita tutta la nostra venerazione.
Nello splendido monumento berniniano della Cattedra collocata nell’abside della Basilica vaticana, il 17 gennaio 1666, per desiderio di papa Alessandro VII, è stato racchiuso un cimelio, per molti risalente a Costantino, che per secoli era stato oggetto di venerazione da parte di fedeli e pellegrini che accorrevano a Roma: la cattedra lignea di San Pietro, che però, così sottratta agli occhi dei devoti, ha perso la sua popolarità e il suo culto. Si tratta di un cimelio storico, trattato in passato come una reliquia, servito quale sedia papale per uso liturgico, simbolo anche dell’autorità del papa e della sua legittimità di pontefice. La festa della Cattedra di san Pietro il 22 febbraio, in uso a Roma già nel 336, anche se la sua origine e celebrazione non hanno alcun riferimento alla cattedra materiale, esprimeva infatti, ed esprime tuttora, la potestà di Pietro, radicata in Roma e lasciata ai suoi successori: la sede di Pietro è riferimento di unità per tutta la Chiesa, secondo la bella iscrizione classica che il papa San Damaso dettò per il fonte battesimale del Vaticano: "Una Petri sedes, unum verumque lavacrum".

9 commenti:

Anonimo ha detto...

http://leblogdumesnil.unblog.fr/2016/02/22/2016-15-dix-conseils-pour-survivre-a-un-pape-calamiteux-et-continuer-a-etre-catholique/

mic ha detto...

(Lc 22, 31-32) Il Signore disse ancora: «Simone, Simone, ecco, Satana ha chiesto di vagliarvi come si vaglia il grano. Ma io ho pregato per te, affinché la tua fede non venga meno; e tu, quando sarai ravveduto, conferma i tuoi fratelli».
N.B. scopro che la Bibbia di Gerusalemme 1971 reca il termine "conferma" , le nuove traduzioni lo hanno trasformato in "fortifica "...

Anonimo ha detto...

Quodcúmque in orbe néxibus revínxeris,
Erit revínctum, Petre, in arce síderum:
Et quod resólvit hic potéstas trádita,
Erit solútum cæli in alto vértice;
In fine mundi judicábis sǽculum.

Catholicus.2 ha detto...

Tu es pastor óvium, princeps Apostolórum: tibi trádidit Deus ómnia regna mundi:
Et ídeo tibi tráditæ sunt claves regni cælórum.

Anonimo ha detto...

Il Papa è Papa, ma solo quando dice quello che piace a me.

mic ha detto...

Anonimo 13:12
Si dà il caso che "quello che piace a me" è esattamente quello che la Chiesa ha insegnato e il sensum fidelium ha accolto per 2000 anni 'eodem sensu eademque sententia' e quindi non è né mia (o nostra) opinione né congettura...
Riesce a distinguere cos'è che differenzia Pietro da Simone?

Anonimo ha detto...

Anonimo delle 13:12,
Riesce a comprendere che "quello che piace a me" sono le verità di fede cattolica definite dai Papi e dai Concili dogmatici come assolutamente vere e irriformabili?
Riesce a capire che nemmeno un Bergoglio ha l'autorità di togliere il mio assenso a quelle immutabili verità?
Riesce a comprendere che neanche se si esprimesse ex cathedra avrebbe l'autorità di farmi desistere dal credere a tali verità, dal momento che esse sono dei pronunciamenti ex-cathedra (infallibili e irriformabili) o dei dogmi definiti dai Concili dogmatici (e pertanto infallibili e irriformabili) o delle verità contenute nel magistero ordinario e universale (e quindi infallibili e non riformabili)?
Pertanto quando Bergoglio contraddice tali verità è in errore, mentre se arrivasse a negarle dalla suprema cattedra resterebbe soltanto una soluzione che non violi il principio di non contraddizione: sarà dogmaticamente certo che non può essere considerato Papa, perché avrebbe errato nelle condizioni in cui un vero Papa gode di infallibilità.
Quando una questione di fede è ancora aperta l'infallibilità papale ci obbliga ad accettare le definizioni ex cathedra.
Quando una questione è già stata infallibilmente chiusa, l'infallibilità papale ci obbliga a non poter considerare papa il biancovestito che, dalla suprema cattedra, dovesse negarla.

Anonimo ha detto...

Chapeau! mon cher ami 15:42, chapeau! Anatema a chiunue falsifichi i Santi Evangeli, di qualunque colore sia il suo abito.

Anonimo ha detto...


A parte le questioni di infallibilità, si tratta anche di senso comune.
Se papa Francesco, come sembra, ha simpatia per gli omosessuali tanto da autorizzare la "benedizione" delle loro convivenze, come se fossero una cosa buona, non può imporre questa sua simpatia alle persone normali tra i credenti, visto che le convivenze omo, per chiunque abbia ancora il ben dell'intelletto, sono contrarie alla morale naturale prima ancora che a quella cattolica.
Platone, nel suo ultimo dialogo (Le Leggi), le definiva un disordine "contro natura".