Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

lunedì 1 dicembre 2025

Deposti i segni, che n'è della 'potestas' che rappresentano 'coram populo' e 'coram mundo'?

Deposti i segni, che n'è della potestas
che rappresentano coram populo e coram mundo?


Colpisce vedere un patriarca ortodosso indossare un mitra in stile diadema papale, quando i Papi di Roma hanno rinunciato da tempo a questo simbolo di autorità. Idem per i paramenti adeguati alla carica e alla circostanza, a fronte della sguarnita semplicità di Leone XIV. 
Storia e ironia si combinano per inviare un messaggio potente al Sommo Pontefice e alla Chiesa postconciliare. Che danno immenso ha fatto Paolo VI con l'eliminazione della Tiara Pontificia [vedi Che n'è del Primato di Pietro? qui - qui], e col Nuovo Rito della Messa modernista e filoprotestante!

Stralcio di seguito alcuni dati significativi dall'articolo di cui al primo link:
La Tiara o Triregno, indossata dai Papi al momento dell'incoronazione fin quando non fu deposta da Paolo VI, reca tre corone a significare le tre potestà: coelestium, terrestrium, et infernorum. Veniva imposta dal proto-diacono, proferendo a voce alta e vibrata le famose parole: Accipe Tiaram tribus coronis ornatam, et scias Te esse Patrem Principum et Regum, Rectorem Orbis, in terra Vicarium Salvatoris N. J. C. cui est honor et gloria in saecula saeculorum (Ricevi la Tiara ornata di tre corone, e sappi che Tu sei Padre dei Principi e dei Re, Reggitore del mondo, Vicario in terra del Salvator Nostro Gesù Cristo, cui è onore e gloria nei secoli dei secoli). Detta alle origini semplicemente Regno, risulta consegnata da Costantino a Papa Silvestro, a significare la signoria della Chiesa alla fine delle persecuzioni cui erano stati fino allora sottoposti i cristiani. La seconda corona fu aggiunta da Bonifacio VIII e la terza da Benedetto XII.

La deposizione della Tiara da parte di Paolo VI, fu attuata solo nella prassi e mai codificata se non con un cambiamento, sempre di prassi, sancito da Giovanni Paolo II. Ma sappiamo come la prassi divenga ormai legge non più codificata.
Sono a conoscenza di un dato storico proveniente da una testimonianza dell'allora protodiacono, card. Di Jorio. Quando Paolo VI manifestò l'intenzione di deporre la Tiara, non gli fu possibile farlo con una cerimonia come avrebbe voluto perché i cardinali-diaconi gli dissero: « Noi gliel'abbiamo imposta, noi non gliela leveremo ». E dunque egli entrò in Basilica portandola in mano e andò a deporla sotto l'Altare della Confessione... Ma oggi, di fatto la Tiara non c'è più, se non nei simboli custoditi dalle pietre e dalle vestigia storiche che ci tramandano il respiro di una fede millenaria.

Giovanni Paolo II trasforma la collegialità in legge, inserendola nel nuovo Codice di Diritto Canonico (Costituzione Apostolica Sacrae disciplinae leges, 25 gennaio 1983)

Benedetto XVI attua la collegialità in maniera soft, ma efficace, con una certa desistenza dal governo a favore di una maggiore responsabilizzazione dei vescovi. Come atto conclusivo, 'depone' la giurisdizione. [vedi qui] - [e qui] Che senso può avere che non abbia voluto modificare lo stemma?

13 marzo 2013: Francesco depone tutti i simboli; 13 aprile 2013: "Consiglio della corona"[qui]: 29 giugno 2013: rende operante la collegialità e apre indiscriminatamente ad eretici e scismatici

Leone XIV sembra confermare [qui] l'andazzo sulla sinodalità aggiungendo altre due commissioni sinodali alle 10 già create da Papa Francesco, tra cui una per la Liturgia.

Se il terzo esito sopra indicato – di cui abbiamo già alcuni prodromi inquietanti – si realizzerà appieno, la situazione umanamente sarà drammatica e quanto mai destabilizzante, per chi ha occhi per vedere e anche per chi non li ha, perché sarà trascinato in una corrente deviata e sviante, nel totale oblio, a quanto sembra, del fatto che il governo "petrino" esercitato dal Sommo Pontefice dispone per sua natura agendo contemporaneamente sia sull'asse geografico che su quello cronico, con validità universale su tutta la terra - Urbi et Orbi - ma anche su tutti i tempi.

Il dramma (non so definirlo diversamente) che viviamo è che la plenitudo potestatis data dal mandato divino mi sembra contraria agli spogliamenti indicati, che – dico meramente come ipotesi – mi pare possano essere validi solo agendo a titolo personale visto che muovono dai cosiddetti "segni dei tempi" e non secondo l'investitura ricevuta dal Signore che ha un'orizzonte di perennità. Sono questioni più grandi di noi, che possiamo solo sfiorare con la nostra ragione e il nostro 'sensus fidei', ma che riguardano altre sedi e altre competenze. Il fatto di coglierne l'esistenza e la portata sviante impone di non tacere. Le soluzioni, tuttavia, appartengono ad altre responsabilità.

L'unico vantaggio di aver occhi per vedere, se vedo giusto, è la consapevolezza di doversi aggrappare al Signore, che illuminerà la strada a partire dall'adesione del cuore, nella certezza che la Sua Chiesa, l'Una Santa da Lui costantemente salvata e vivificata, è quella da cui attingiamo... Ma è dura sia da pensare che da dire e da vivere, in attesa di un Papa che ripareggerà la verità. A scanso di qualunque equivoco, questo discorso non è assolutamente sedevacantista perché ognuno dei Papi coinvolti è stato legittimamente eletto pronunciando il suo "Accipio - Accetto". (Maria Guarini)

16 commenti:

Anonimo ha detto...

Gentile signora, lei resta colpita nel vedere un patriarca ortodosso indossare un mitra in stile diadema papale, quando i Papi di Roma hanno rinunciato da tempo a questo simbolo di autorità. A molti quel tizio così bardato, considerati i tempi, appare ridicolo oltre che fuori posto. Poi ognuno è libero di restare colpito per ciò che vuole.

Anonimo ha detto...

La “chiesa sinodal-conciliare” è la tomba della Chiesa Cattolica bimillenaria, stando al clero apostata e traditore al potere da ormai quasi settant’anni : siamo alla fine della cattolicità, dicono infatti questi eretici, ma già Papa Francesco se ne uscì dicendo “Dio non è cattolico, la Chiesa non è cattolica, io non sono cattolico (sic!).
Sono giunti a questo punto passando per l’introduzione della statua di Martin Lutero in Vaticano, poi con l’emissione del francobollo celebrativo dei 500 anni della rivoluzione protestante, con Lutero e Melantone sotto la Croce di Cristo al posto della Madonna e di San Giovanni Evangelista, poi con la boutade di mons. Galantino, secondo il quale “Lutero è stato un dono dello Spirito Santo” (sic!), sì, proprio quel Galantino che ebbe il coraggio di dire, rivolto ai giovani, che Sodoma non fu distrutta, e ciò grazie alle insistenti richieste di Abramo…poi c’è stata la Pachamama, sanguinario idolo amazzonico, adorato nei giardini vaticani e portato a spalla in San Pietro da alcuni vescovi, idolo che un coraggioso giovane gettò nel Tevere, da cui fu subito ripescato; nell’occasione Bergoglio chiese pubblicamente scusa (a chi? agli idolatri cattocreduloni?) per l’insano gesto. Una chiesa, quella sinodalconciliare, che somiglia più ad un carrozzone da fiera che ad una seria, decente, organizzazione di fedeli cattolici, e che fa venire in mente quel vecchio, simpatico film con Totò e Aldo Giuffrè “La clinica dei pazzi”. LJC - Catholicus

Anonimo ha detto...

Queste immagini e il confronto sono molto efficaci e dicono tanto!! Fortunatamente per loro gli ortodossi ... non hanno avuto il Concilio Vaticano II che ha protestantizzato la Chiesa spingendola all'autodistruzione!!

Gederson Falcometa ha detto...

Quando osserviamo la Chiesa in Germania, vediamo una Chiesa praticamente autocefala. Come si manifesta allora la dottrina della collegialità in luoghi come la Germania? Ancora mi chiedo: quale sarebbe il ruolo dei vescovi di una Chiesa autocefala, come quella tedesca, se venisse convocato un Concilio ecumenico?

mic ha detto...

Che ne direbbe di un Ammiraglio che ad una parata militare si presentasse con la divisa di un semplice marinaio invece che con la sua, sgargiante ed imponente, simbolo della sua autorità e non della sua persona?
Se lei ne fa una questione di tempi, le differenze e anche le posizioni gerarchiche esistono anche oggi ed è questione di pauperismo e falsa umiltà non tenerne conto...

Laurentius ha detto...

Anonimo 11:39
Peccato che non sia io il direttore del blog: il suo commento sarebbe finito fulmineamente nella spazzatura.

Anonimo ha detto...

https://gloria.tv/share/cwTvsuTSKtJz46jiJBPoa8x89
Poverino! All'illustre Ospite e' mancato il libretto dei canti !?

mic ha detto...

Di quando in quando giova verificare il livello di certi contestatori...

mic ha detto...

Una incuria del suo maestro delle cerimonie

Anonimo ha detto...

Il Patriarca Ortodosso di Alessandria detiene l'onore di utilizzare una mitra con tre corone come il triregno.

Aloisius ha detto...

Infatti solo la Chiesa cattolica si è fatta prendere dall'ossessiva e suicida smania ecumenista, e dall' autdenigrazione a 360 gradi che ssa comporta.
Leggendo l' Apocalisse è una situazione chiaramente apocalittica.
Ovviamente non nel senso millenaristico della fine dei tempi, ma nel senso cattolico, anche consolatorio, di situazioni drammatiche individuali e collettive che si ripetono in diverse epoche e forme nella vita della Chiesa.
Anche se quella attuale è davvero unica e nel futuro prossimo anticipa scenari segnali molto più spaventosi delle sanguinare e brutali "apocalissi" del passato.
Che procedono a piccoli passi e in modo molto subdolo, complesso e raffinato.
Le innovazioni e rivoluzioni conciliari e post, accelerate dagli ultimi due papi, tra i quali la tiara deposta e la restituzione dello stendardo di Lepanto, sono alcuni tra i tanti segni apocalittici
Ma questo non deve abbatterci, bensì esaltarci per le offerte e testimonianze di fede che siamo chiamati a dare.
È il momento della fede, della fortezza e della temperanza.
Aloisius

Anonimo ha detto...

Il Triregno o facsimile indossato dal Patriarca ortodosso cioè scismatico di Alessandria è chiaramente usurpato.

Anonimo ha detto...

Minuto 2,29 + 8,33+ 11,54 si puo' vedere il Patriarchal Church of
Saint George di Istanbul indossante un Triregno.
https://www.youtube.com/watch?v=O4JNNEJeklM

Anonimo ha detto...

E ritorniamo al pauperismo e falsa umilta'.
Influsso dei valdesi?

Anonimo ha detto...

https://gloria.tv/share/R6S94ZgZcEpq1EqjrsgUVekeX
Un commento a caso :
warrengrubert
La Tiara cattolica l'ha venduta al mercatino dell'usato Montini...
Per dare il ricavato ai poveri...Difatti, grazie a quei soldi non esiste più la povertà...
e la chiesa è divenuta più credibile e indipendente...

Anonimo ha detto...

Fa abbastanza sorridere questo desiderio di riconciliazione con la Chiesa ortodossa.
Non solo perché è impossibile riconciliarsi quando essi non credono a molti elementi importanti della nostra fede. O cediamo noi o cedono loro.
Ma anche perché la Chiesa Cattolica modernista di oggi può molto più facilmente unirsi con i protestanti che con gli ortodossi.
La Chiesa Cattolica modernista di oggi crede che ci sia uno sviluppo nei dogmi, gli ortodossi sono iper-ultra-mega-supertradizionalisti. Tanto che neppure accettano una cosa semplice quale il calendario gregoriano - parlo del nucleo duro e puro dell'Ortodossia, vale a dire i russi e i serbi. Al di là dei gesti simbolici - qualcuno potrebbe dire "del circo", Chiesa cattolica e Chiesa ortodossa giorno dopo giorno si allontanano.
Chi, tra i modernisti, spera in una riconciliazione, non sa quello che dice e vive nel mondo dei sogni.
Cit. Guido Villa