Del Sillabo, il Vescovo Schneider aveva già parlato a conclusione del suo intervento: Il primato del culto di Dio come fondamento di ogni vera teologia pastorale. Conferenza tenuta a Roma il 17 dicembre 2010 [qui]. Al testo, per i vostri approfondimenti, ho aggiunto i link a tutti i numerosi articoli riguardanti le questioni chiamate in causa.
Il “Sillabo” del vescovo Schneider nel suo ultimo libro
Dopo la pubblicazione del libro “Credo” [qui], il vescovo Athanasius Schneider si occupa del versante opposto, ossia delle eresie, nel nuovo libro “Fuggite le eresie. Una guida cattolica agli errori antichi e moderni” (Fede & Cultura, Verona 2025).
Il libro propone una specie di dizionario delle eresie antiche e moderne. In una prima parte elenca e spiega gli errori dottrinali in senso cronologico, dall’era cristiana all’epoca attuale. In una seconda parte presenta eresie ed errori per ambiti tematici: su Dio e la Trinità, sulla creazione, sull’incarnazione, sulla Chiesa e così via. Una parte ulteriore del libro è costituta dalla devozione a “Maria distruttrice di tutte le eresie”. Poi ci sono delle appendici: il testo del Sillabo di Pio IX (1864), il decreto Lamentabili (1907) che si può chiamare il Sillabo di Pio X, il testo del Giuramento antimodernista e la “Dichiarazione sulle verità riguardanti alcuni degli errori più comuni nella vita della Chiesa dei nostri giorni” del 31 maggio 2019, firmata dallo stesso Schneider, dai cardinali Burke e Pujats, nonché dagli arcivescovi Peta e Lenga [qui]. Si può dire che questo documento sia un piccolo Sillabo per i nostri giorni.
Anche dalle sole appendici pubblicate si può capire che l’intento del libro è di ordine dottrinale, che recupera come punto di partenza gli insegnamenti preconciliari alla luce dei quali valuta poi quelli conciliari e postconciliari, che si propone un obiettivo di ripresa della tradizione della Chiesa. Tutto questo sembra esprimere indirettamente un giudizio preoccupato per le divisioni dottrinali interne alla Chiesa di oggi e per l’incertezza in cui vengono lasciati i fedeli su questioni di non poca importanza per la fede. Va riconosciuto che il libro ha una sua coraggiosa ruvidezza nel riproporre aspetti oggi trascurati o addirittura negati.
Soffermandoci qui principalmente sulla parte del libro che presenta gli errori per argomento, troviamo l’affermazione di verità oggi ritenute scabrose. Il testo procede per domande e risposte. In relazione al Documento sulla fratellanza universale firmato da Francesco il 4 febbraio 2019 [vedi], la domanda chiede se Dio voglia o meno la varietà delle religioni presenti oggi del mondo, e la riposta è “No, non lo vuole” [qui] (p. 75). Circa il principio Extra Ecclesia nulla salus, considerato oggi con fastidio, Schneider afferma che per salvarsi è necessario appartenere alla Chiesa cattolica [qui] (p. 78). Alla domanda, immediatamente collegabile dal lettore al pontificato di Francesco, se qualsiasi atto di disobbedienza a un comando del Papa sia scismatico [qui], la risposta è No e viene citato Sant’Atanasio di fronte a Papa Liberio (p. 81). Di notevole portata la risposta ad una domanda sul Vaticano II che chiede: “Perché il Vaticano II è il più chiaro esempio di un concilio ecumenico che ha emanato insegnamenti non infallibili?” [qui - qui]. Ed ecco la risposta: “Perché non è stato convocato per pronunciare infallibilmente nuovi dogmi o proporre insegnamenti definitivi, ma per offrire una spiegazione pastorale delle verità della fede” (p. 87). Su collegialità [qui] e sinodalità [qui - qui] (pp. 95-96) il giudizio è chiaro: è solo collegialità burocratica quella delle Conferenze episcopali e la sinodalità “per ora non ha dato alcun frutto di zelo apostolico”. Ci si imbatte anche – e come poteva essere diversamente? – nel tema della libertà religiosa (pp. 99-103). Alla domanda “Una coscienza irrimediabilmente erronea in ambito religioso stabilisce un diritto legittimo?”, Schneider risponde “No. La coscienza irrimediabilmente erronea scusa dal peccato quando la legge divina venga violata in conseguenza di questo errore, ma non può mai stabilire un diritto a tali violazioni”.
Un aspetto meritevole di attenzione del libro è che nell’elenco cronologico degli errori vengono esaminati anche quelli filosofici. Ci sono, per esempio, le voci Marxismo, Socialismo, Positivismo, Esistenzialismo, Femminismo e anche Transumanesimo.
Il libro ha la struttura del Sillabo un po’ in tutte le sue parti, dato che è dedicato alla condanna degli errori. Viene condannato anche il Balthasarianismo, ossia l’idea di Hans Urs von Balthasar che l’inferno è vuoto e che tutti si salveranno, e il Rahnerismo.
Non c’è dubbio che l’eresia oggi sia sottovalutata nei suoi effetti perniciosi. Nella nuova concezione storica ed ermeneutica del dogma, tutto, seppure a diversi livelli, è ritenuto in evoluzione e la tradizione si riduce ad essere la sedimentazione delle interpretazioni. Siccome poi la storia sembra procedere in modo dialettico, ecco che anche le eresie diventano momenti negativi ma salutari in quanto fluidificano il processo e impediscono la sua sclerotizzazione.
Il libro di Schneider nasce da una visione dell’eresia diversa a quella principalmente diffusa oggi e fa capire che molte incomprensioni dentro la Chiesa hanno radici profonde.
Stefano Fontana - Fonte

14 commenti:
Questo e' un bel regalo per festeggiare il prossimo Natale !
Bisognerebbe regalarne una copia a Prevost, a tutti i cardinali, ai vescovi, ai preti, frati e suore, perché ne hanno davvero bisogno, sballottati come sono, in balia dei marosi delle eresie vecchie e nuove...
Vengono condannate anche certe visioni scientifiche, come ad esempio l'evoluzione?
Ricordo che si parlava di un ipotetico interesse di Benedetto XVI verso il "disegno intelligente", ma poi non è uscito alcun documento. Chi sa qualcosa di più? L'interesse di Benedetto XVI era reale o le voci erano un'ennesima montatura dei suoi detrattori?
Non fai in tempo a condannare qualche vaccata (es.: "collegialità") che subito s'impone ecclesialmente qualche nuova vaccata (es.: "sinodalità").
Ce lo vedrei benissimo un Sillabo A.D.MMXXV che come primo articolo reciti: "la Chiesa PUÒ e DEVE essere Sinodale". Ma non sappiamo cosa ci aspetta dietro l'angolo...
http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV7447_FSSPX_Leone_XIV_dalla_speranza_al_dubbio.html : per il vaticanista Aldo Maria Valli papa Leone ha avuto l'effetto di farlo passare dalla speranza al dubbio e, infine, alla delusione...e ne cita le prove, riuscendo ad individuare "la pistola fumante" del delitto di accaniimento su di un organismo ormai agonizzante (la Chiesa Cattolica dopo quasi settant'anni di autodemolizione ad opera della propria gerarchia, dalla prima sede in giù, con la collaborazione del basso clero, in parte complice, in parte opportunista e, infine, pavido). Verrebbe da ricordare il famoso motto di Francesco Ferrucci, ferito a morte nel corso della battaglia di Gavinana nel 1530 quando, rivolto a Fabrizio Maramaldo che stava per infliggergli il colpo di grazia, gli disse "Maramaldo, tu uccidi un uomo morto!" Questo sta facendo Prevost con le sue nomine, i suoi ammiccamenti, la sua tacita approvazione di veri e propri abomini, blasfemie, scandali imperdonabili a danno dei semplici, umili fedeli, fiduciosi in chi di fiducia non ne merita alcuna... ben ha fatto allora Mons. Strickland a indirizzare questa severa ammonizione alla Curia vaticana ed alle Curie vescovili ""Vescovi, BASTA con i giochi! BASTA con le bugie. BASTA chiudere un occhio sui più piccoli! Un'enorme scorta di macine è pronta per essere distribuita tra voi", ha aggiunto. "Una per Papa Leone, un camion pieno per la Curia in Vaticano e navi cargo piene per la stragrande maggioranza degli odierni successori degli Apostoli"cfr https://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2025/11/il-vescovo-strickland-denuncia-papa.html. LJC Catholicus
Speriamo che questo coraggioso pastore non venga scomunicato! Finché si propugnano omosessualità ed altri peccati, nella neochiesa va tutto bene, ma chi difende la sana dottrina di sempre rischia parecchio!!!
Strickland è stato magnifico. È lui il vero Leone, l'altro lo è di nome ma purtroppo non di fatto. Qualche timido aggiustamento qua e là al bergoglismo, ma conferma di tutte le innovazioni.
Il libro per forza di cose non l'ho ancora letto ma cercherò di procurarmelo. Circa la salvezza fuori della Chiesa, va comunque precisato che si salvano individualmente gli acattolici che godano del c.d. battesimo di desiderio, esplicito o implicito. Naturalmente si devono realizzare certe condizioni , per quello implicito: non morire in peccato mortale, credere in Dio, ignoranza incolpevole della vera fede. Insomma, i giusti delle altre fedi possono salvarsi. Ma nonostante la loro appartenenza ad un'altra religione. Invece il Concilio, con le aperture ecumeniche e la Chiesa del 'subsistit in', ha rovesciato la dottrina ortodossa, insinuando l'idea che anche tutte le altre denominazioni cristiane possano concorrere alla salvezza, in quanto tali. E non solo le denominazioni cristiane. Il discorso si è poi allargato e oggi siamo arrivati al punto di dire che la VErità non è possesso della sola religione cattolica (perché sicuramente rivelata) ma viene condivisa con le altre religioni, che sarebbero tutte gradite a Dio.
Siamo oggi al lassismo estremo. Ma la Chiesa ha sempre condannato anche il rigorismo cioè l'idea che gli acattolici vadano in quanto tali tutti all'inferno. L 'ultima condanna l'ha emanata Pio XII, scomunicando il sacerdote americano P. Feeney.
Ma sicuramente mons. Schneider avrà fatto le opportune distinzioni. Sarà interessante vedere se ha messo nell'elenco anche le eresie di fatto professate da GP II e Benedetto XVI, che hanno concepito in chiave ontologica (e non meramente simbolica) la c.d. "unione" di Cristo con ogni uomo, grazie all'Incarnazione - errore che ha aperto la strada all'altro errore della salvezza garantita a tutti. E di errori, nell'insegnamento dei due papi citati, ce ne sarebbero anche altri da condannare.
Ci sono poi gli errori non immediatamente evidenti come tali ma gravissimi nelle loro conseguenze. P.e. la costituzione dogmatica senza dogmi 'Sacrosanctum Concilium' sulla liturgia, introduce il concetto che il culto pubblico sia da preferirsi a quello privato, che il sacerdote non deve far nulla da solo ma tutto con la sinassi dei fedeli, la quale sinassi addirittura concelebra con lui...E quindi NO alle c.d. Messe private. Quest'impostazione, tipica del "movimento liturgico", fu fermamente condannata da Pio XII nella Mediator Dei ma con il Concilio è diventata dottrina della Chiesa sulla Messa !!
Per usare un'espressione di Mic questo è uno dei BACHI penetrati nel Concilio. Se poi vi aggiungiamo l'altro BACO velenoso del principio di creatività e di sperimentazione riconosciuto al sacerdote officiante (sotto il controllo puramente teorico dell'autorità superiore), capiamo allora quale miscela esplosiva sia stata preparata, per deflagrare poi auspice Paolo VI.
Da aggiungere vi è il non detto, oltre l'occultismo impazza anche la reincarnazione che vuoi o non vuoi deresponsabilizza di molto la vita presente in quanto guidata da entità superiori lungo secoli ed eoni. Quindi tutto fa brodo. Che voi che sia? Miglioreremo nei tempi...forse in automatico.Tutto viene relativizzato e voilà la responsabilità personale, qui ed ora, scompare per incanto. Nun te sta a preoccupà!
Non credo che lo scomunicheranno. I vescovi ancora ortodossi si contano sulle dita di una mano. E a meno che non dicano pubblicamente che Leone è un Papa invalido, come lo era Bergoglio, li lasciano stare perché di fatto sono innocui e servono a fare vedere quanto i sinodalici siano democratici e magnanimi, anche con gli avversari.
Chi fa una opposizione efficace all'eresia imperante nella Chiesa ex-cattolica, come mons Viganò o don Leonardo Maria Pompei, viene scomunicato.
Caro Catholicus, bravo! Condivido tutto. LJC
Nonna
Questa è l'era dello spettacolo. Nella vita, tutto per tutti, deve essere spettacolare dalla nascita alla sepoltura. Ognuno per i suoi eventi raduna il suo pubblico di riferimento, interpreta il personaggio che si è scelto e gli altri partecipano a quello che al momento è il loro ruolo.
Guai a voi scribi e farisei ipocriti!
Anonimo 7:27
Concordo per intero.
La condanna degli errori del Movimento liturgico da parte di Pio XII nella Mediator Dei :
"Vi sono infatti ai nostri giorni alcuni che, avvicinandosi ad errori già condannati (Conc. Tridentino, Sess. XXIII, c. 4), insegnano che nel Nuovo Testamento si conosce soltanto un sacerdozio che spetta a tutti i battezzati [...] Sostengono perciò che solo il popolo gode di una vera potestà sacerdotale, mentre il sacerdote agisce unicamente per ufficio commessogli dalla comunità [ex delegato a communitate munere]. Essi ritengono in conseguenza che il Sacrificio Eucaristico è una vera e propria "concelebrazione" e che è meglio che i sacerdoti "concelebrino" insieme al popolo presente piuttosto che, nell'assenza di esso, offrano privatamente il Sacrificio".
E non sono proprio queste le tesi sostenute dal cardinale Roche in applicazione delle direttive di Bergoglio contro la Messa Ordo Vetus?
(Fonte : S.S. Pio XII, Mediator Dei, ediz. bilingue, Vita e Pensiero, Milano-Roma, 1956, p. 70/71 - parte II, cap. II).
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