Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

mercoledì 23 ottobre 2013

Papa Francesco : dove sono le telecamere?

Sul blog francese Boulevard Voltaire si chiedono quale sarà il «prezzo teologico e morale» che si dovrà pagare per il favore dei media che Bergoglio non cessa di compiacere. Del resto il modernismo è accondiscendenza al mondo, rovina dei dogmi e delle forme liturgiche. Ne è riprova la costante demonizzazione di Benedetto XVI ogni volta che ha cercato di restaurare il dogma cattolico e il senso del sacro. [Traduzione a cura di Chiesa e post concilio]

I cattolici hanno di che gioire o preoccuparsi? I media dominanti sono tappezzati di elogi del nuovo papa. Le Monde di Ottobre del 6/7 ottobre lo fa col suo « stato di grazia ». Le Monde dell'8 ottobre saluta il « grande comunicatore » che fa la sua « perestroika » (mio Dio!). Accoglie con favore la sua spettacolare visita a Lampedusa, la denuncia della « globalizzazione dell'indifferenza » e il suo interrogativo : « Chi sono io per giudicare un omosessuale? ».

Il giornale dei Pigasse, Niel e altri Bergé [1] non ci aveva certo abituati a un tale diluvio di complimenti!

A contrario, il discorso di Ratisbona del luminoso Benedetto XVI, il suo viaggio in Africa dove ha richiamato gli standard morali della Chiesa cattolica e la sua apertura alla tradizione gli avevano guadagnato una serie di campagne di demonizzazione.

Anche prima di entrare in conclave, il cardinale Ratzinger è stato nominato dai media di regime come una minaccia. A contrario, a Papa Francesco è stato assegnato un grande supporto multimediale appena eletto.

Resta da vedere se è meglio parlare alle folle o contattare il cuore e le menti dei fedeli? E che prezzo teologico o morale, bisogna accettar di pagare per fare appello ai media? Che dire della forma di umiltà ostentata consistente nel farsi filmare portando il proprio bagaglio? E si può ostentare la carità, mentre il catechismo insegna ai bambini che dovrebbe essere discreta? Quanto ai popoli d'Europa, soggetti alla pressione costante del senso di colpa e del pentimento, è davvero giusto e onesto aggiungere l'onere di Lampedusa ad essi, che sono le prime vittime della negligenza africana? A rischio di diventare un personaggio da campo dei santi di Jean Raspail.

Non è questo, un sottomettersi alla tirannia dei media?

Tutto sommato, ci sono poi molte differenze tra Manuel Valls e Francesco? Tra il ministro massone e il Papa gesuita? Entrambi fanno dei media il loro campo principale di presenza. Entrambi sono del nostro tempo. L'entrambi sono mediagoghi, uomini che vogliono compiacere i mezzi di comunicazione. «dove sono le telecamere?». È uno slogan sufficiente per governare la Chiesa o per pretendere di essere presidente della repubblica?
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1. Tra i proprietari di Le Monde: affaristi i primi due, omosessuale, promotore e finanziatore della campagna sui diritti dei gay il terzo. Essi in qualche modo qualificano la testata.

6 commenti:

Turiferario ha detto...

E purtroppo, dato che i media si assuefanno rapidamente, per restare in prima pagina bisognerà sempre più aumentare le dosi...

Annarita ha detto...

Ci si chiede se questo non sia sottomettersi ad un regime. Io purtroppo temo, che Papa Francesco non si sottomette ad un regime, ma sia parte di tale regime, non riesco a vederlo come una persona ingenua, ma come uno che sa bene cosa sta combinando. Sono i cattolici che devono svegliarsi, papa Francesco sta portando avanti senza indugi la sua idea di distruzione della Chiesa. Non si nota l'odio sistematico per tutto ciò che è cattolico e verso i cattolici stesssi epurati dietro le quinte, mentre si spandono sorrisi al mondo?

Anonimo ha detto...

Bergoglio è chiaramente un demagogo e un populista e, quel che è peggio, un improvvisatore. Rimpiango i tempi di Giovanni Paolo II, lui si che era un grande comunicatore, un grande attore professionista (il vero attore non finge mai), che prima pensava e poi agiva, nonostante il suo conciliarismo, egli sapeva attirare l'attenzione del mondo, domava i media che rimanevano incantati dal suo modo di fare e di parlare.
Con Bergoglio invece si è passati all'improvvisazione, agisce d'impulso, è lui che rincorre i media, che cerca di accondiscenderli per stare in prima pagina, per avere la telecamera sempre di fronte.
Se Giovanni Paolo II era il faro che attirava a se' i moscerini (leggi media), Bergoglio è un moscerino che cerca di fare qualsiasi cosa pur di stare sotto i riflettori.

Micus

Emma ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Luisa ha detto...

È un dettaglio perso in mezzo ad altri segni ben più importanti e significativi ma personalmente mi sento lontana anni luce dalla sensibilità di un Papa che, all`Angelus di domenica scorsa, per commemorare la recente morte di una missionaria laica assassinata in Africa domanda non il silenzio e la preghiera silenziosa ma ..l`applauso della folla.

Anonimo ha detto...

Riprovo,prima mi hanno spammato,non è un ingenuo,sa benissimo ciò che fa, sono 8 anni che si prepara, fatto fare il 'lavoro sporco' all'altro,ora fa quello che ha sempre avuto in mente, una chiesa a sua immagine e somiglianza e....zitti, ormai è chiaro dove andrà a parare, io resto della mia idea, la mia scelta l'ho fatta 8 anni fa, non mi muovo da lì.GR2