Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

sabato 12 novembre 2016

Bergoglio sui giovani che amano il Rito Romano Antiquior: ‘Perché tanta rigidità?’

Nostra traduzione da LifeSiteNews.
La temuta involuzione in ordine al Rito Romano Antiquior c'è tutta. E non promette niente di buono. Del resto non fa altro che confermare quanto avevamo già appreso dalle recenti nomine alla Congregazione del Culto divino [qui] che rispecchiano la visuale sulla Liturgia di Bergoglio che sorvolando sulla sciatteria pauperista, nec rubricat nec cantat né tanto meno si inginocchia. E quanto avevamo colto dalle osservazioni di Sandro Magister che sottolineava l'accantonamento della 'riforma della riforma' da parte del papa quando ha sconfessato il card. Sarah [qui]. Ciò nonostante il prefetto della liturgia l'ha promessa di nuovo, in un suo recente libro: "La forza del silenzio" [qui]. Ma ora un libro ancor più recente di Bergoglio, che raccoglie le omelie e i discorsi di quando era arcivescovo di Buenos Aires [qui], uscito in questi giorni, ha tagliato corto: "Parlare di 'riforma della riforma' è un errore". Una visuale peraltro consolidata e per nulla scalfita dal tempo e dalla funzione. Che, in luogo del dovuto esercizio del munus docendi et regendi dal soglio e nei modi adeguati, alimenta un anomalo gioco delle parti scandito da libri e interviste: le solite cattedre inappropriate; ma purtroppo le uniche utilizzate nelle temperie attuale. E tuttavia non demordiamo, il Signore non ci abbandonerà.

11 novembre 2016 - In una nuova intervista, Papa Francesco ha criticato la "rigidità" dei giovani che sono legati alla Messa Latina Tradizionale [il Rito Romano Antiquior].

Il pontefice ha detto: "Cerco sempre di capire cosa c'è dietro le persone che sono troppo giovani per aver vissuto la liturgia preconciliare e ancora la vogliono". "A volte mi sono trovato di fronte ad una persona molto rigorosa, con un atteggiamento di rigidità e sono chiesto... Perché tanta rigidità? Scava, scava, questa rigidità nasconde sempre qualcosa, insicurezza o anche qualcos'altro : la rigidità sta sulla difensiva, il vero amore non è rigido".

Papa Francesco critica spesso i cattolici fedeli attraverso questo tipo di retorica. Egli spara a zero sulla "eccessiva rigidità " dei cattolici che credono negli assoluti morali [perché derivano dalla Verità oggettiva e non evolutiva -ndT].

Nel 2014 ha detto: I "Tradizionalisti" con la loro "ostile inflessibilità". non riescono a lasciarsi "sorprendere da Dio".

Nella stessa intervista, Papa Francesco ha dichiarato che i grandi cambiamenti liturgici del Vaticano II "dovrebbero continuare come sono avviati". Ha detto: "Parlare di 'riforma della riforma' è un errore".

La "riforma della riforma" è un'espressione ispirata da Papa Benedetto XVI in riferimento a una riforma della Liturgia post-conciliare che la renderebbe maggiormente aderente alla tradizione liturgica cattolica.

Dopo il Concilio Vaticano II, è stato ampiamente e erroneamente creduto che l'antico rito della Messa fosse stato abolito o vietato. Nel suo motu proprio Summorum Pontificum , il Papa emerito Benedetto XVI ha chiarito che sia la forma ordinaria della liturgia (Messa post-Vaticano II) e la forma straordinaria (Messa secondo il Messale del 1962) sono consentite e che "non c'è contraddizione tra le due edizioni del Messale Romano".

"Nella storia della Liturgia c'è crescita e progresso, ma nessuna rottura", ha scritto Papa Benedetto . "Ciò che per le generazioni anteriori era sacro, anche per noi resta sacro e grande, e non può essere improvvisamente del tutto proibito o, addirittura, giudicato dannoso".

Nella nuova intervista, però, Francesco definisce le azioni di Benedetto una "eccezione" dovuta alla sua "magnanimità". Lo ha espresso dichiarando: Papa Benedetto ha prorogato un "gesto giusto e magnanimo per soddisfare una certa mentalità di alcuni gruppi e persone che nostalgici. ...Ma è un'eccezione".

Messa Antiquior annuale ampiamente frequentata da giovani
cattolici nella parte orientale degli Stati Uniti
In un saggio sul perché ama il Rito Latino tradizionale, l'adolescente Anya Proctor ha scritto che lei vi è stata attratta da omelie "bizzarre" sulle "altre religioni, il Vangelo di Giuda, storie divertenti sul giornale, aneddoti irrilevanti, e perfino eresie plateali " nonché vedendo "un prete utilizzare oggetti di scena sull'altare per illustrare la sua omelia-come se tutti avessimo cinque anni ". 
Nel Rito Latino tradizionale, "Sono giunta a conoscere  Dio. Ho avuto modo di fare una esperienza in pienezza di Cristo incarnato realmente, in ginocchio, nel profondo silenzio e nella preghiera; di meditare sulla sua unione con me, da come è stato disposto con riverenza sulla mia lingua dal suo santo servo. Ho chiuso gli occhi quando ho ricevuto Gesù. Mi sono sentita fisicamente, spiritualmente ed emotivamente trasformata. Molte volte nella cattedrale, ho pianto nel pregare e focalizzare l'amore e il sacrificio di Gesù per me". 
E aggiunge: "La Messa non è destinata a celebrare la gente". "Questo riguarda i pranzi, le feste di compleanno, e forse gruppi giovanili ma non la Messa. La Messa è per il Signore. La Messa è dove il sacerdote con grande riverenza è rivolto al Signore, non alle persone, in modo che esse non si concentrano su di lui, ma solo su Cristo".

Juventutem  ("[gioventù, cioè] giovani" in latino), è una federazione internazionale di giovani che frequentano e promuovono la forma straordinaria della Messa, ha diramazioni in tutto il mondo.

La Sezione di Juventutem Washington, DC [qui] spiega:
"Siamo un gruppo di giovani adulti cattolici che cercano di diffondere il  Summorum Pontificum  nell'arcidiocesi di Washington. Amiamo la Liturgia Romana tradizionale e cerchiamo di condividerla con la Chiesa e con il mondo. Vieni a pregare con noi!"
La Sezione di Juventutem di Boston [qui]
"promuove la santificazione dei giovani attraverso le tradizioni della Chiesa cattolica, fedele alla dottrina della Chiesa e alla sua autorità, e in unione spirituale con i giovani di tutto il mondo che condividono le nostre aspirazioni ... Juventutem di Boston si dedica anche ad un apostolato di intercessione, la preghiera con e per i nostri vescovi e sacerdoti in unione con il Santo Padre Francesco".
Seicento giovani adulti hanno partecipato alla Liturgia tradizionale nel corso della Giornata Mondiale della Gioventù di quest'anno.
[Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio]

52 commenti:

Unknown ha detto...

Io sono un giovane studente, e posso certificare che niente mi ha aiutato e mi aiuta nella mia vita di fede più della S. Messa tradizionale. Quanto all'accusa di rigidità, beh, qui si scade nel ridicolo: venite a conoscere noi ragazzi "tradizionalisti" e vedrete che siamo ragazzi normalissimi, non dei testimoni di geova in salsa cattolica. Non so se quella del pontefice sia ignoranza o malafede, ma in ogni caso è una visione profondamente distorta e ideologica della realtà. Restiamo uniti a Dio e tra di noi in questa prova. Kyrie eleison.

irina ha detto...

Non è rigidità, è serietà. Il giovane anela a diventare adulto e serio. Come accenna la giovane Anya Proctor, non vogliono essere trattati da bambini di cinque anni, a ragione. Alcuni insegnanti, anche da noi, al liceo si indirizzano ai ragazzi con il lei. Crescere significa incominciare a fare da soli e stare da soli richiede di essere centrati, il centro, per essere vero, deve essere Gesù Cristo e davanti a Gesù Cristo si è seri, sia che si pianga, che si sorrida,che si preghi,che si lavori, che si corra sulla spiaggia o ci si rotoli nell'erba. La serietà dell'essere. Il giovane comincia ad essere se stesso e seriamente vuole essere preso in considerazione. Noi però abbiamo allungato l'età della adolescenza infinita, illudendoli però con diritti propri dell'adulto per tenerli in uno stato di minorità esistenziale,cent'anni di girotondi.Tutto è un gioco, tutto è per finta. Il mondo è diventato finto per far sì che nessuno uscisse di minorità e come tale potesse essere trattato.Ma invece i giovani vogliono diventare adulti e seri. E tanto più sono stati pienamente bambini e fanciulli tanto più hanno questo strano desiderio di serietà. La società contemporanea li ha ingannati e li inganna, richiede da loro comportamenti e un giudizio da adulti, anche in ambito sessuale, quando sono bambini e fanciulli e quando sono realmente adulti li tratta da bambini che non possono diventare adulti, cioè adulti minorati. Così la liturgia, alla quale hanno partecipato da piccoli e da adolescenti, con la coscienza del bambino che partecipa come in sogno, quando stanno diventando adulti, seri, la liturgia dunque non è più per loro, perchè non è seria. Per noi vecchi ritornati, almeno per me, la liturgia che ha tenuto è stata quella dei primi anni dopo la cresima. Di essa non ricordavo nulla e non me ne facevo un problema, eppure c'erano tante cose che mi davano e mi danno semplicemente sui nervi specie, un certo modo di celebrare, nel NO. Non è stata nostalgia o ripiegamenti emozionali, è stato che il VO mi aiuta ad inserirmi in quella verticalità sacra, altra da quella individuale seduti, in piedi, in ginocchio, che aiuta anche me ad entrare nel Sacrificio di NSGC, più seriamente.

Luisa S. ha detto...

Sono stata in un paese centroamericano (per motivi personali) e vi assicuro niente mi ha dato così certezza che ormai la S. Messa è solo una scusa, per il sacerdote, di fare e dire ciò che vuole. Mia figlia, che non è praticante, ma mi accompagnava, a un certo punto mi ha detto "siamo sicure che è una chiesa cattolica, che non è una qualche setta?) All'uscita a chiesto conferme di ciò alle persone. Se persino lei è rimasta sconcertata!
Queste cose non sono attenzioni allo spirito, ma vere manipolazioni della liturgia, altro che creatività.

Alessandro Mirabelli ha detto...

Questa è una ennesima prova della pochezza intellettuale del vdr. Ignorante anche di liturgia. Tanti anni di formazione per avere chi? Uno che parla per slogan. Comunque lasciamo che Bergoglio si trastulli nei suoi pregiudizi. Il futuro appartiene ai giovani ai quali piace la Messa di sempre, di certo non a lui che ormai, come me, e' arrivato alla frutta.

Anonimo ha detto...

La vera rigidita' la dimostra Bergoglio, incapace lui di farsi sorprendere dalla bellezza del rito antico e dalla limpida fede dei giovani che quella bellezza la vedono e la vivono.

Lui purtroppo e' vecchio e per di piu vuole fare il giovanetto anni 70, risultando puerile e a tratti patetico.

Se fosse veramente libero da pregiudizi avrebbe lui stesso celebrato in Vetus Ordo, invece e' solo capace di giudicare
quello che non capisce o non condivide.

A volte mi fa veramente pena.

Anonimo ha detto...

Rigidi no, compassati si.
http://www.papalepapale.com/develop/wp-content/uploads/2013/04/abusi-liturgici-4.jpg

Josh ha detto...

qui non si tratta "solo" di aver defenestrato la Tradizione della Chiesa e considerarla sbagliata, che non è cosa piccola, dato il ruolo.

afferma anche
"Scava, scava, questa rigidità nasconde sempre qualcosa, insicurezza o anche qualcos'altro : la rigidità sta sulla difensiva, il vero amore non è rigido".

ritiene quindi che la S. Messa Vo che ha dato generazioni di mistici, santi, teologi, crei persone 'rigide', con qualcosa "sotto sotto" che non va.

quindi i martiri e testimoni della fede per Bergoglio hanno qualcosa che non va.

pensa, quando si trova davanti a uno che ama la Traizione, che sia un caso umano: uno in cui ci sia qualcosa che non va;
come dire: ami la tradizione cattolica?
hai qualcosa che non va.
Eh sì, perchè, "scava, scava", basta andare un po' a fondo e scoprirete il rigido, quello (poco sotto) degli assoluti morali.

Ripeto, la fede cattolica ha assoluti morali. gesù ha assoluti morali, Dio ha principi di esigenza.
Siate santi, è ripetuto per tutta la S. Scrittura.

Certo Gesù quando lo incontriamo perduti nelle cose della vita, in principio ci dice 'amami come sei' , ma poi inizia a cambiarci, a rigenerarci.

Evidentemente per Bergoglio non solo non ci sono valori non negoziabili, come ha spesso sottolineato, ma non bisogna nemmeno santificarsi.

bene: quella di quest'uomo non è la mia religione. Punto.

ma non è nè la fede cattolica, nè quella dei padri, nè quella della tradizione, nè quella della S. Scrittura.

D'ora in poi sarà bene distinguere: ci sono cose secondo la fede cattolica VS cose secondo la religione di bergoglio.

Anonimo ha detto...

Bergoglio chiama "rigidità" la fedeltà alla liturgia e alla fede di sempre, quindi prendiamo ciò come un complimento.
E interroghiamoci cosa sta dietro alla sua rigidità pro-luterani, pro-ebrei, pro-maomettani, pro-immigrazionismo indiscriminato e pro-ecologismo: queste sì vere RIGIDITA'/FISSAZIONI ideologiche che non hanno nulla di cattolico!

Luisa ha detto...

Ringraziando mic per averci messo a disposizione la traduzione dell`articolo, mi permetto di ridire qui quel che ho detto in un post precedente dopo aver tradotto dal francese qualche passaggio di quella ennesima intervista fatta dal suo esegeta preferito e autorizzato...
Posso permettermi di suggerire a mia volta a Jorge Bergoglio di occuparsi e preoccuparsi piuttosto non solo della rigidità dei vari "animatori liturgici" che non hanno probabilmente nemmeno letto una riga della la Sacrosantum Concilium e che manipolano in modo arbitrario la Liturgia imponendo i loro diktat, ma anche e sopratutto della sua rigidità personale?
Non so se nasconde qualcosa ma è ben reale e, ahinoi, molto efficace.


Anonimo ha detto...

Eh già! Troppo rigidi...
Eb 12,7 b
Chi è quel figlio che il padre non castiga?
E ancora...Lc 21, 19
Nella vostra sopportazione possederete le anime vostre.
Troppo duri! Neanche san Paolo e Nostro Signore Gesù Cristo sarebbero stati accolti in alcune emittenti radiofoniche...troppo duri!!! Chissà se la Domenica andavano alla Messa di sempre!?
Joseph 1903
C.S.

Luisa ha detto...

Molto rigido e senza concessioni per quel che riguarda le sue priorità, Bergoglio è moooolto poco rigido, è di una tolleranza e di una "souplesse" senza fini, quando si tratta della Sacra Liturgia e dello spazio sacro, non ha forse introdotto durante la Santa Messa in San Pietro un chierichetto musulmano?

Anonimo ha detto...

Card. Sarah:
“Papa Francesco mi ha chiesto di studiare la questione di una riforma della riforma e di come arricchire le due forme del rito romano. Questo sarà un lavoro delicato che richiede pazienza e preghiera. Ma se vogliamo implementare Sacrosantum Concilium più fedelmente, se vogliamo raggiungere ciò che il Concilio desiderava, questa è una questione seria che deve essere attentamente studiata e per cui occorre agire con la necessaria chiarezza e prudenza”.

Francesco ha detto...

Comunque non sarei così pessimista. Bergoglio in fin dei conti ha solo ribadito ciò che ha sempre pensato e sostenuto apertamente. Nulla più di questo. Non è stato offensivo o particolarmente cattivo, ha solo detto di notare una certa rigidità in alcuni giovani tradizionalisti: questo è un luogo comune condiviso da molte persone, quasi sempre a torto. Non ha fatto minacce di sorta e condivide apertamente il gesto di Benedetto XVI di dare la Messa tradizionale a chi la vuole, anche se essa viene definita forma straordinaria, cosa che corisponde a quanto stabilisce il Summorum Pontificum. Dunque nulla di nuovo sotto il sole. A occuparsi della riforma della riforma saranno i successori dell'ormai anziano Bergoglio.

mic ha detto...

Francesco,
Ciò che è più grave non è tanto la fissa della rigidità, quanto considerare "eccezionale" quello che è l'autentico culto a Dio come ci è stato consegnato da due millenni di fede e definire un semplice gesto di "magnanimità" un provvedimento papale che ribadisce il Rito Romano Antiquior come proprio della Chiesa universale e "mai abrogato"!

Luisa ha detto...

Non sarei così indulgente Francesco, Bergoglio non ha solo detto che i cattolici tradizionali, e in particolare i giovani, soffrono di rigidità ma anche suggerito e fatto capire che, secondo lui, dietro quella sedicente "rigidità" può esserci qualcos`altro, un qualcos`altro di patologico...
Non è la prima volta che Bergoglio stigmatizza la "rigidità", parola con la quale sembra avere un problema, che forse risuona nella sua vita personale, non ha forse detto che
-Dietro la rigidità c’è sempre qualcosa di nascosto,
-in tanti casi una doppia vita;
-qualcosa di nascosto.
-una sorta di malattia.
-spesso la cattiveria.
-sono cattivi, ipocriti o sono malati. Soffrono!”. ?

mic ha detto...

E che significa "luogo comune condiviso da molte persone (!?) quasi sempre a torto "?

Se sono in tanti a condividerlo (il quasi semore a torto fa pensare che anche lei sia tra questi) è grave, perché significa ignoranza nei confronti dell'atto centrale della nostra Fede su cui tutto confluisce e da cui tutto diparte, ignoranza peraltro condivisa da colui che dovrebbe invece confermarci e custodirlo...

Maurizio ha detto...

Forse il punto piu' grave e' che Bergoglio si e' accorto che ci sono tanti giovani nelle Messe Straordinarie mentre in quelle ordinarie ce ne sono sempre meno? Forse ci dovrebbe preoccupare il pensiero di quale provvedimenti prendera' per risolvere questo grosso problema della chiesa moderna.

Anonimo ha detto...

Scava scava? Ma non ha sofferto di due strani anni di depressione a Buenos Aires, a inizio anni Novanta?

Anonimo ha detto...

Sì insomma chi non si sottomette al Pensiero Unico in versione Bergoglio è un pazzo o un criminale. Che poi è la stessa che dice e applica ogni regime con gli oppositori. Poi sulle cose che interessano a lui Bergoglio è ben più rigido della rigidità che attribuisce agli altri. Andate a mettergli in dubbio il suo immigrazionismo senza-se-e-senza-ma oppure l'ideologia che condivide col suo confidente Card. Scalfari e poi vedete se è tollerante. Chiedere ai Francescani dell'Immacolata quanto è stato aperto, flessibile e tollerante Bergoglio il Misericordioso.
PS: o il lieve sospetto che per Bergoglio qualche nutrito reggimento di Santi della nostra cara passata Chiesa Cattolica da lui detestata ricada in blocco nella sua categoria dei "rigidi".
Miles
PS2: che una persona che odia così evidentemente la Chiesa Cattolica dei duemila anni precedenti a lui stesso e i cattolici - e non fa nulla per nasconderlo - possa essere diventato Papa cioè il Capo di Stato Maggiore mi fa sorgere qualche dubbio. Sempre "lieve" s'intende...

Josh ha detto...

parziale OT:
Maria, è troppo assurdo....
riprenderò anche io l'art. sull'altro blog per dare mie risposte direttamente nel post

Gederson Falcometa Zagnoli Pinheiro de Faria ha detto...

Curiosamente la postura di Bergoglio davanti ai giovanni me ha ricordato ciò che ha scritto Plinio, il giovane, vedete:

"...coloro che mi sono presentati come Cristiani io mi comporto in questo modo: chiedo loro direttamente se sono Cristiani, lo chiedo anche, per essere sicuro, una seconda e una terza volta, e indico loro il pericolo della loro situazione. Se essi persistono, ordino la loro esecuzione. Non ho problemi riguardo a questo, perché qualunque sia la loro ammissione o dichiarazione, ho deciso che la loro ostinazione e irremovibile fermezza dovrebbe essere ragione sufficiente per la punizione. "

Indietro all'ostinazione e un'irremovibile fermezza esiste una rigidità, come esiste amore, adesione alla verità e libertà. Ciò che non se capisce nel questionamento di Bergoglio è perchè indietro alla rigità sempre esiste qualcosa di male.

Altri ricordi sono il pensiero del Padre Garrigou:

“La Chiesa è intransigente sui principi, perchè crede, è tollerante nella pratica, perchè ama. I nemici della Chiesa sono invece tolleranti sui principi, perchè non credono, ma intransigenti nella pratica, perchè non amano”.

E il testo del Cardinale Pie, "Intolleranza dottrinale" che può essere letto qui:
http://progettobarruel.comuf.com/novita/11/Pie_intolleranza_dottrinale.html

Anonimo ha detto...

@Anonimo 12 novembre 2016 21:11: ha avuto una crisi mistica. Ne è uscito grazie alla conversione al luteranesimo.
Miles

Per i moderatori: perdonate il sarcasmo - non ho saputo resistere - cancellate senza esitazioni se ritenete.

irina ha detto...

"...Il vero amore non è rigido..."
Uno dei primi libri, in campo orientale, che lessi fu la biografia di Gandhi. Quando lui decise di migliorare, quanto aveva trovato in sè degno di biasimo, si diede una disciplina che copriva ogni aspetto della sua vita, dalla dieta alla preghiera; a questa disciplina lui sottopose tutta la sua famiglia,tutti coloro cioè che gli erano vicini, non sempre con legami stretti di sangue, se non ricordo male, chè voleva migliori anch'essi. Finito il libro mi venne spontaneo pensare: certo, la grande anima fu un despota. Ne parlai con una persona, molto più anziana di me, perchè non riuscivo a farmene una ragione.Lui voleva essere migliore, più semplice, più religioso, e parimenti voleva che anche le persone a lui vicine, vuoi per legami di sangue, vuoi di lavoro o di servizio, quelli a cui voleva bene dunque, migliorassero. Per ottenere questa massa di miglioramento,ed essere tutti migliori, non c'era da lasciar correre nulla, la manica non fu larga per nessuno, tutti in calzamaglia. Capii a sufficienza che per essere migliori su tutto lo spettro esistenziale c'era poco da ridere. Allora non pensavo alla Grazia e fu per me una scoperta vedere quanto e a quanti fosse costata la grandezza di quell'anima. Ma non era cristiano. No,non era cristiano. Però ricordo da bambina di aver conosciuto e frequentato cristiani, anzi proprio cattolici amanti di Dio, Uno e Trino, di se stessi e delle persone a loro prossime e prossime lontane,ricordo che il loro amore era spesso ferito, preoccupato, severo. Diventata madre ho conosciuto lo sforzo di dare il buon esempio, di porre e mantenere la regola; quando adulta ho curato i miei sul letto di morte, il dolore, la volontà impegnata nel dar tutto il sollievo che potevo, tutto questo e molto altro mi svelarono le tante facce dell'amore; così piano piano ho conosciuto le sue tante componenti e tra queste anche la rigidità,il il dolore ma anche, la dolcezza,il perdono,la dimenticanza di sè. E la verità che forte come la morte è l'amore.

berni/exodus ha detto...

Quanti disastri dal 1958 in poi. E non ditemi che quel concilio non è stato una catastrofe per la Chiesa di Roma.

Gederson Falcometa Zagnoli Pinheiro de Faria ha detto...

Io me domando:

Che cosa c'e indietro alla flessibilità del NOM?

Esiste amore a che e a chi?

Curiosamente in questi giorni ho conosciuto una ragazza apassionata per filosofia. Lei me parlava di un sociologo chiamato Zygmunt Bauman e che stava leggendo un libro suo dal titolo "Amore liquido" dove se può leggere tra gli altri cose nella presentazione in portoghese:

"In questo libro, l'autore indaga su come i rapporti sembrano diventare sempre più 'flessibili', generando maggiori livelli di insicurezza. Secondo Bauman, la priorità di "reti" relazioni..."

E in Italiano una recensione se trova nel testo "Incerti, flessibili, ma soprattutto liquidi" nell'indirizzo:

http://www.aidp.it/riviste/articolo.php?id=1&ida=466&idn=72&idx=72-3

Dove si può leggere la seguente citazione dal libro:

“Lo slogan dei nostri tempi è la flessibilità: qualsiasi forma deve essere duttile, qualsiasi situazione temporanea, qualsiasi configurazione suscettibile di ri-configurazione”

Io non conosco l'autore (forse qualcuno qui lo conosca meglio che io...) ma ho trovato il libro troppo interessante principalmente perchè l'autore è anciano (87 anni). È interessante che la "flessibilità" appare in ogni presentazione dal libro come la base della critica dell'autore all'amore liquido, e sta alla base del concetto d'amore di Bergoglio che come il suo magistero, è liquido.

Aloisius ha detto...

Trovo molto grave l'insinuazione di Bergoglio, evidenziata da Josh, sul presunto 'qualcosa che non va'dei tradizionalisti.
Avremmo quindi una visione distorta della spiritualità cattolica.

Sappiamo cosa pensa dei 'gruppetti' e di chi osa obiettare qualcosa, Parola alla mano, sulle sue riforme protestanti, laiciste e massoniche:

rigidita' = essere scriba e fariseo ipocrita.

Quindi ogni dubbio come quello di Francesco h. 20,07, viene fugato dalla nuova dottrina borgogliana e dalle sue consuete 'esternazioni aeree.

Tra l'altro, nel denigrare i tradizionalisti - invece di gioire per il diffondersi di giovani dalla fede cattolica matura! - afferma chiaramente che sono gruppetti di poche persone appena tollerate per benevolenza papale.
Bigotti e spiritualmente malati, ma tolleranti per magnanimità.

Ciò significa che, qualora si diffondesse troppo il rito antico, interverrebbe sicuramente in modo piu' deciso perché il fatto evidenzierebbe il fallimento della sua nuova dottrina.

Quindi, carissima Maria, attendiamo il prossimo incontro per esigenza personale



Anonimo ha detto...

Mah , quanto c'e' del Pontefice + Padre Spadaro + il consiglio della corona ?

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/papa-ho-debole-vecchiette-1330212.html?mobile_detect=false

https://cooperatores-veritatis.org/2016/11/12/no-santo-padre-francesco-la-messa-antica-non-e-una-eccezione/

mic ha detto...

http://www.radiospada.org/2013/11/l-anticristo-nella-riforma-liturgica-di-paolo-vi/

Josh ha detto...

scava scava la gente si accorge che i paladini di novità inedite in ambito spirituale si sono allontanati dalla Rivelazione e sono degli impostori.

Anonimo ha detto...

Francesco sta alla liturgia come Giovanna Botteri sta al giornalismo.
Non servono la verità, ma "influenzano" l'opinione a beneficio di qualcuno...
E se poi la gente ragiona con la propria testa?
L'una lamenta inutile il proprio sforzo e l'altro considera malato di mente chi non lo segue.
Sinceramente: meglio la Giovanna.

Luisa ha detto...

Ringrazio Irina aper la sua testimonianza.

Luisa ha detto...

Dopo aver ricevuto le coppie gay e trans, i luterani, i prigionieri, i senza tetto, i movimenti popolari, i preti spretati e relative famiglie, a chi il turno?
Tante idee mi vengono che potrei suggerire al VdR , se per caso non le avesse già prese in considerazione, evidentemente nella mia lista non figurano persone o gruppi di persone bollate dal papa argentino come
rigide senza cuore,
mummie da museo,
sgranarosari,
cristiani inflessibili,
facce da funerale,
cristiani con la faccia da sottaceto,
infantili, timorosi di danzare, di gridare, paurosi di tutto,
cristiani chiusi, tristi, intrappolati, che non sono cristiani liberi,
marci nel cuore,
deboli fino alla putredine,
dal cuore nero e debole,
cavillatori moralistici
contemplativi distanti che cercano certezza in ogni cosa,
ecc ecc..

Per loro nessuna misericordia, loro non sono degni di essere ricevuti, o anche solo ascoltati, quanta creatività per ridicolizzare e disprezzare i cattolici che non sono sulla sua stessa lunghezza d`onda, il loro solo torto è quello di essere cattolici, fedeli, autentici, di retta fede, dunque per Bergoglio sospetti a prescindere.

Per i pupilli di Bergoglio, invece, nessuna critica, nessun grattacapo e incomprensione, nessuna etichetta sprezzante o caricaturale, sono santificati a prescindere, e siamo noi a dover metterci in ginocchio davanti a loro per chiedere perdono...
E mi fermo qui tanto si tocca l`assurdo, l`inconcepibile che è purtoppo la realtà di questa chiesa e di questo papa 2.0.

berni/exodus ha detto...

Voglio ancora dire una cosa che tutti sappiamo, Dio Ha mandato sulla terra il Suo Unigenito per rivoluzionare l'uomo, pieno di amore e la rivoluzione è stata d'amore e di giustizia.
Questo e questi sono venuti dalla fine del mondo per far scoppiare tante rivoluzioni e guerre tra gli uomini per portare allo sconquasso - basta vedere l'immigrazione, e tutto ciò che vanno predicando; è normale che se queste cose dovessero accadere come vogliono loro saremmo pieni di rivoluzioni e guerre, perchè alla fine stanno mettendo uomo contro uomo, in quanto vogliono mescolare tutto ciò che non si può mescolare = razze, religioni, popoli ecc.ecc e questo porta solo alle rivoluzioni di sangue. pertanto questi sono coloro i quali Cristo chiamava i falsi profeti da non ascoltare ed ostacolare. Ma alla fine Dio punirà, e castigherà; non crediamo che Dio come dicono loro non punisce e non castiga, il mondo l'ha creato secondo regole certe e se saltano come loro vogliono, Dio castiga (sempre per amore, per far capire che Lui c'è e che comanda Lui) come ha castigato molte volte come racconta il vecchio Testamento: Solo che loro vogliono che la gente non ci creda. Sono una montagna di falsi e ipocriti.
Ma in ogni tempo tutte le falsità e le ipocrisie poi sono venute a galla e c'è chi ne ha poi pagato le conseguenze.
Non vado avanti altrimenti dirò degli spropositi.
Maria, se vuoi pubblicala, a te la libertà di far sapere il mio pensiero.

Anonimo ha detto...

Caro Gederson, questi esigono flessibilità, liquidità solo per i dogmi altrui. Su quelli propri non accettano nè liquidità, nè flessibilità. Quindi la loro "flessibilità" si accompagna a smisurata ipocrisia.
Miles

Anonimo ha detto...

Quid mirum? Pontifex hic rudis est.

tralcio ha detto...

Fratelli e sorelle,
mi permetto in tutta umiltà di condividere questa riflessione.
Solo chi non vuol vedere può non vedere la realtà, oggettivamente penosa.
Eppure il nemico della salvezza delle anime, ha un'arma poderosa per far perdere soprattutto le nostre: quello di toglierci la pace e volgere i nostri cuori dall'amore all'odio.

Intensifichiamo la preghiera, affinché sia assidua nel chiedere grazie, ma timorata di Dio.
Nessuna preghiera, più o meno ben fatta, va perduta davanti a Dio.
Preghiamo dunque il Signore Gesù perché abbia pietà di noi.

Se oggi la Sua (non nostra) Chiesa versa in questo stato dobbiamo considerare che:
-Egli Lo permette nel Suo ineffabile disegno che tiene saldamente le redini della storia
-Egli purifica nell'amarezza e nell'umiliazione ogni nostra pretesa di difenderLo!
-Egli purifica la nostra mancanza di fede, di pazienza e di umiltà
-Egli purifica la nostra fatica nel vedere in chi ci è ostile una creatura di Dio, per la quale il Verbo incarnato ha versato il proprio sangue e quindi a noi è richiesto di pregare per lui e di averne compassione senza maledirlo

Quanto più in noi alligna la ripugnanza persino per i nostri fratelli, tanto meno è saldo l'amore di Dio in noi e siamo manchevoli della pace interiore che sa guardare la realtà, che pura non è, con l'occhio puro che non si lascia ingannare dal nemico.
come purificazione di ogni nostra ipocrisia

Noi siamo altrettanto peccatori di quelli che oggi ci muovono tanto fastidio con il loro peccato. Lo siamo in un altro modo, ma ci caschiamo. E abbiamo innanzitutto bisogno di esprimere a Dio il nostro bisogno della Sua misericordia, con l'umiltà di chi avverte la propria debolezza e fragilità di fronte a questa grandissima tentazione.

Siamo nella condizione di chi non solo chiede il condono del proprio debito al Creditore (Colui che ci ha dato con il Credo anche il credito), ma in aggiunta chiede anche un'elemosina aggiuntiva, conscio che senza di Lui non possiamo nulla e siamo servi inutili.

La preghiera è oggi la sola cosa davvero necessaria. Ma non dimentichiamo la sola condizione necessaria perchè sia valida: Mt 6,14-15

Dobbiamo averlo chiaro, altrimenti saremo imbrogliati dal nemico che anche quando non riesce a confonderci sulla realtà dell'oggi, può sempre confonderci nel cuore a danno della realtà del domani, nella quale il nemico si sa sconfitto, ma vuole anche noi con lui.

RR ha detto...

Bergoglio segue apri apri le idee della Scuola di Francoforte, applicandole al cattolicesimo.

Gederson,
non perda tempo al leggere (((Bauman))): si risparmi l'anima e l'intelletto. Se vuol sapere cosa dice, basta ascoltare Bergoglio, Bauman in salsa argentina applicata alla Chiesa.

A. ha detto...

QUANDO mi avvicinai alla tradizione, un prete focolarino spiegò alla mia fidanzata che, di solito, chi si sente attratto da queste cose, è persona che cerca una figura paterna. Si tratta, per lo più, disse di chi ha perso il padre o ci sta in contrasto.

Catholicus ha detto...

"un prete focolarino" ? : mi sembra più uno strizzacervelli freudiano, un ammiratore della moderna psicanalisi più che un adoratore della SS.ma Trinità. Eh si, questi preti moderni sono anche seguaci delle moderne e strampalate nuove scienze : l'evoluzionismo darwiniano, la psicanalisi (Freuf, Jung, Adler, ecc.), la sociologia. Tutto, meno che il sano buon senso cattolico dei nostri nonni, il sano discernimento degli spiriti, dono dello Spirito Santo. Neocatecumenali e focolarini sono ben lontani dalla Tradizione cattolica, purtroppo.

Anonimo ha detto...

Attrazione per la SS Messa Vetus Ordo: eccezione per malati di mente, orfani dei manicomi ormai chiusi.
Attrazione per le vecchiette furbe tanto da lanciarsi dall'auto in corsa: regola per gente che vive nell'amore della misericordia.
Direi che siamo al magistero che da "liquido" si fa "percolato" (forse in onore dell'ecologismo e della differenziata).

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/papa-ho-debole-vecchiette-1330212.html?mobile_detect=false

Gederson Falcometa Zagnoli Pinheiro de Faria ha detto...

"Caro Gederson, questi esigono flessibilità, liquidità solo per i dogmi altrui. Su quelli propri non accettano nè liquidità, nè flessibilità. Quindi la loro "flessibilità" si accompagna a smisurata ipocrisia".

Caro Miles,

È vero la loro posizione è ipocrita. E l'amore liquido deve è anche quello amore di Bergoglio per divorziati risposati e per Nostro Signore nella Eucarestia: molto flessibile.

Un saluto dal Brasile

Rr ha detto...

Catholicus,
per dovere nei confronti di colleghi psichiatri, Freud non e' più considerato valido da anni dalla psichiatria seria che ogni giorno dimostra che le malattie mentali dipendono, come tutte le altre, da alterazioni biologiche, biochimiche, genetiche, tossicologiche, infettive...
Non da padri mancanti o autoritari o castranti o accomodanti...
Certo purtroppo non tutti gli psichiatri sono bravi e sanno trovare la medicina giusta. A S. Marta evidentemente quelli bravi latitano. Oppure ci ai dimentica che gli paicofarmaci non vanno assunti con bevande alcoliche, caffè o altre bevande psicotrope (mate', infusi di foglie di coca...), altrimenti gli effetti combinati possono essere imprevedibili.

Gederson Falcometa Zagnoli Pinheiro de Faria ha detto...

"non perda tempo al leggere (((Bauman))): si risparmi l'anima e l'intelletto. Se vuol sapere cosa dice, basta ascoltare Bergoglio, Bauman in salsa argentina applicata alla Chiesa".

Cara RR,

Si, hai ragione: Bauman deve essere troppo rigido. La rigidità è un peccato mortale, il più grande peccato che qualcuno può commettere. Indietro a questa sempre se nasconde qualcosa di male.

Adesso con l'evoluzione vediamo il passagio dell'uomo sapiente all'uomo gomma (o abbiamo anche l'uomo liquido). Quindi dobbiamo ascoltare l'uomo più evoluto di tutti, lo supereroi Bergoglio :)

Un saluto dal Brasile

P.s.: Il curioso che nella mia città, Belo Horizonte, parliamo quando qualcuno dice una menzogna che è gomma :) :) :)


marius ha detto...

"Card. Sarah:
“Papa Francesco mi ha chiesto di studiare la questione di una riforma della riforma e di come arricchire le due forme del rito romano. Questo sarà un lavoro delicato che richiede pazienza e preghiera. "

Dio ce ne liberi e scampi. Supplichiamolo che ci preservi almeno dall'ibridazione del VO.

Anonimo ha detto...

" Dialogo è un termine che non è mai presente in nessuno dei libri della Scrittura. Non esiste proprio. Nei libri c'è l'Annuncio. Quando una mamma vede che il figlio è in pericolo sull'orlo del precipizio e sta andando di sotto non gli dice di non fare quella cosa ma grida!"
http://www.intelligonews.it/articoli/27-febbraio-2015/23048/fatima-padre-g-elia-esorcista-avanzano-tenebre-e-tribolazioni-ma-non-si-sente-il-grido-della-chiesa

Animo C C ha detto...

«Il mondo ha visto e vedrà sempre che ogni qual volta l’uomo fugge dall’ordine per la porta del peccato è costretto poi a rientrarvi per la porta del castigo, questo messaggero di Dio che tutti raggiunge con le sue ambasciate». Donoso Cortés

http://www.intelligonews.it/articoli/29-dicembre-2015/35103/capodanno-l-esorcista-padre-giacobbe-elia-il-2015-e-stato-un-anno-di-buio-dove-cade-l-uomo-moderno

http://www.filosofico.net/cortes.htm

Considerazione "terraterra " di un'anima ingenua : ha detto...

Se ci inginocchiamo nella Adorazione Eucaristica ( Gesu' esposto ma piu' o meno distante ) , tanto piu' dovremmo tornare a inginocchiarci davanti a Gesu' nella Comunione Eucaristica ( Gesu' che si fa farmaco d'immortalita' ) così vicino che piu' vicino non si puo'.

Anonimo ha detto...

SLG
Salve a tutti,
Ho 47 anni non ho mai assistito ad una Messa tradizionale.
Per curiosità e anche per crescere bella fede lo visionata su Youtube (non tutti i mali vengono per nuocere)
Per la prima volta ho pianto.
Mi son detto: ma a cosa ho assistito fino ad adesso?
Spero un giorno che possa assistere ad una messa in Latino.

Riguardo al Papa
Forse ha paura che le chiese si riempiono di nuovo......
E che le persone trovano Cristo?....


Annarè ha detto...

A me pare che i rigidi siano coloro che si intestardiscono a rimanere nell'eresia con tutti mezzi, pur avendo la possibilità di tornare alla Fede. Come si può dire che chi va alla Messa tradizionale sia rigido? Uno rigido fa fatica a muoversi, ma chi va alla Messa tradizionale è spesso in movimento per cercarne una e muovendosi conosce gente nuova, accumunata nella stessa Fede in Dio e nella dottrina della Chiesa. I rigidi sono coloro che si acaparrano le chiese per sentirsi protagonisti, gente solo aparentemente liberale, ma estremamente dura, basta vedere quando in una parrocchia arriva un buon sacerdote che volendo fare il suo "mestiere" toglie il giochino di certi parrocchiani che vogliono imporre il loro "aiuto" ma solo quando c'è da fare cose belle, tipo il catechismo (meglio lo faccia il sacerdote), leggere in chiesa, programmare eventi , poi spariscono quando ci sono i lavori nascosti, umili e sporchi da fare. I rigidi sono coloro che vogliono insegnare continuamente al sacerdote cosa deve fare e mai si sottomettono alla sua sapienza e alla sua autorità, sempre pronti a fare guerra, se non assecondati in tutte le loro cretinerie. Il Papa deve rivedere la differenza tra rigidità e coerenza, ma deve farlo non andando a lezione da qualche gender fluid.

Annarè ha detto...

A guardarci bene, mal che vada i tradizionalisti (ovvero i cattolici) al massimo sono rigidi con se stessi, pretendono da se una certa rettitudine, mentre i modernisti sono molto ligi nel dire agli altri cosa fare, molto attenti a screditare chi prega, chi cerca una vita coerente, ma molto larghi di maniche verso se stessi, che non si sentono nemmeno in opbbligo di onorare Gesù (vedi papa quando passa davanti ad un qualsiasi tabernacolo in cui risieda Gesù) e tanto meno di andare la domenica a Messa (meglio dormire, fare le pulizie o andare al mare).

ilfocohadaardere ha detto...

Il carattere che spesso purtroppo mi pare connotare le affermazioni di P.Bergoglio è quello dell'approssimazione e della superficialità. Il suo argomentare su cose importantissime e sacre- nel trattare le quali il buon cattolico si aspetterebbe dall'alta Gerarchia prudenza e serietà- diviene spesso- oggettivamente- motivo di (a mio parere) ingiusta umiliazione e di scandalo per molti fedeli. Lo ha dimostrato davvero centinaia di volte, nelle sue omelie di santa Marta, specie durante il lungo periodo sinodale, laddove dava aperto sfogo alla sua idiosincrasia verso tutto ciò e tutti coloro che ponevano ostacoli ai suoi personali disegni pastorali ed ecclesiali. Trattare con questa superficialità della S.Messa (di qualunque Messale si parli) è semplicemente penoso, nel senso letterale del termine.Scandalo, e pena. Non sono questi i nostri fedeli compagni da più di tre anni a questa parte? Eppure- e qui richiamo Tralcio che apprezzo sempre- tutto ciò finisce davvero per costituire una prova che - ne sono ormai certo- prefigura una non lontana "liberazione". L'insistere, in termini di certezza, da parte del card. Sarah sulla "riforma della riforma della Sacra Liturgia"- che, ci assicura- "avverrà", mi spinge a credere che davvero questa sarà una chiave di volta nell'ambito della liberazione e della "restaurazione" della Chiesa. Quello che purtroppo rende inaccettabili questi interventi "critici" è il metodo e lo stile, che finisce per connotarli di un ben individuabile carattere di strumentalità:la genericità delle "accuse", le illazioni date per presupposte e comprovate,la unilateralità della critica, l'uso di luoghi comuni: tutto ciò non è- in modo manifesto- nè serio né attendibile. La S.Messa è l'attualizzazione incruenta del Sacrificio di Cristo sul Calvario, questo è stato da ultimo riconfermato da S.Giovanni Paolo II e da Benedetto XVI. Si rivive in modo ineffabile, mistico, sacramentale, ciò che avvenne sul Golgota. Salti, balli, tanghi, battimano, musichette, protagonismi umani,sono in oggettiva, totale dissonanza con tale dato di fatto. Sotto la Croce di Cristo, chi faceva baldoria, giocava a dadi e magari cantava canzonette (o canzonacce)? Credo che ciò facesse parte della soldataglia e dei crocifissori. Gli altri presenti, le anime pie, la Madonna S.ma, le pie donne e Giovanni, erano senza dubbio connotati da ben altri sentimenti, di ineffabile, amoroso, mistico tormento ed afflizione (probabilmente, fino alla contemplazione estatica del Mistero che ivi si compieva). Vedere un "The Passion of Christ" di Mel Gibson, o leggere la descrizione resa da P.Pio su ciò che gli era dato di vivere in modo speciale durante la S.Messa, ha un valore oggettivo in questa materia, perché efficacemente- con linguaggio comprensibile- risponde a qualsiasi tentativo di banalizzazione riguardante il Mistico Sacrificio dell'Altare. Se in alcuni ambienti "della Tradizione" potrà pure essere possibile che sorga il "complesso di superiorità" o senso "elitario"- e ciò succederà in alcune personalità deboli- questo sarà un male, od una distorsione, dell'uomo, e non certo della Forma Straordinaria della Santa Messa!! E ciò può avvenire- anzi in tal caso con certezza avviene- e molto più estesamente- nell'ambito del "fronte progressista" della liturgia e dunque della Chiesa: in tali ambienti secolarizzati,spesso non ci si esime certo di dimostrare tutto il profondo pregiudizio e, addirittura, in alcuni casi, il sarcasmo, se non il disprezzo, verso chi è "colpevole", ai loro occhi accecati da decenni di disinformazione, di amare l'antica Tradizione Liturgica e di esserne edificati spiritualmente....

Fuori tema . ha detto...

Offerta della giornata, preghiera da insegnare ai propri figlioli , per crescere nell'amore di Dio.

Zelia e Luigi Martin avevano insegnato alle loro figlie che si doveva iniziare sempre ogni mattina offrendo il cuore al Signore con la formula appresa dalle labbra materne . Era la preghiera di mamma : " Mio Dio Ti offro il mio cuore , prendilo se vuoi , in modo che nessun altro lo possegga ma soltanto Tu, o mio Buon Gesu'."