Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

venerdì 11 novembre 2016

«My vision for a culture of life». La lettera pro-life di Donald Trump ignorata dai media

Riprendiamo il testo che segue da La nuova Bussola quotidiana. Dobbiamo riconoscere a Donald Trump il merito di riportare nella campagna elettorale il tema della vita in dura contrapposizione con la sua avversaria (finanziata da Planned parenthood, struttura produttrice di aborti a livello industriale), arrivata perfino ad ammettere l’aborto a nascita parziale cioè la soppressione del bambino fino al nono mese di gravidanza. Indubbiamente, tra la Clinton che ha definito le religioni “strutture profonde che vanno scardinate”, e uno che dice che la vita è il più importante e inalienabile tra i diritti, sia pure in chiave esclusivamente laica, è istintivo tifare per lui. Il seguito lo vedremo strada facendo. 

La sfida elettorale che l’8 novembre si concluderà con l’elezione del 45° presidente degli Stati Uniti è anche una battaglia fra due visioni del mondo contrapposte e inconciliabili. Da un lato Hillary Clinton, candidata del Partito Democratico, è una lucida sostenitrice dell’aborto; non a caso la Planned Parenthood, il più grande abortificio del mondo, ne appoggia appassionatamente la candidatura. Dall’altro Donald J. Trump, candidato del Partito Repubblicano, è un uomo molto chiacchierato e non certo famoso per essere un idealista; nondimeno è capace d’impegni politici precisi a favore del diritto alla vita. Come questo suo breve ma incisivo articolo pubblicato sul quotidiano Washington Examiner il 23 gennaio scorso con il titolo My vision for a culture of life e letteralmente ignorato dalla stampa. (Marco Respinti)

Consentitemi di essere chiaro. Io sono per il diritto alla vita. Ho questa posizione pur ammettendo eccezioni in casi di stupro, incesto o quando è a rischio la vita della madre. Non sempre l’ho pensata così, ma una esperienza personale assai significativa mi ha portato a riconsiderare il prezioso dono della vita. L’aneddoto è ben documentato e quindi non lo racconterò di nuovo ora (1). Tuttavia, nello spazio che mi rimane, voglio esprimere ciò che provo nei confronti della vita e della cultura della vita proprio mentre cade il 43° anniversario del caso Roe v. Wade (2).

Io sono un costruttore. Per costruire bisogna seguire un metodo. Ci si serve di molte arti di cui l’ingegneria è la più importante. Le regole per assemblare le strutture sono molto rigide proprio come lo sono le regole della fisica. Le regole hanno superato la prova del tempo e sono diventate il modo per assembleare le strutture che perdura e che produce bellezza. Gli Stati Uniti, quando sono al loro meglio, seguono un insieme di regole che funzionano sin dall’epoca della fondazione. Una di queste regole è che noi, come statunitensi, onoriamo la vita e questo abbiamo fatto sin da quando i nostri fondatori hanno fatto della vita il primo, e il più importante, dei nostri diritti «inalienabili» (3).

Con il tempo la cultura della vita di questo Paese ha preso a scivolare verso una cultura della morte. La prova forse più decisiva su cui si regge quest’affermazione è che dalla sentenza pronunciata dalla Corte Suprema nel caso Roe v. Wade 43 anni fa a oggi più di 50 milioni di statunitensi non hanno avuto la possibilità di godere delle opportunità che il nostro Paese offre. Non hanno avuto la possibilità di diventare dottori, musicisti, agricoltori, insegnanti, mariti, padri, figli e figlie. Non hanno avuto la possibilità di arricchire la cultura di questa nazione o di contribuire con i propri talenti, le proprie esistenze, i propri affetti e le proprie passioni al tessuto di questo Paese. Mancano e ci mancano.

Nel 1973 la Corte Suprema fondò quella sentenza immaginando diritti e libertà che nella Costituzione non ci sono. Se prendessimo per vera la parola di quel tribunale, ovvero che l’aborto sia una questione di privacy, dovremmo logicamente concludere che è il denaro privato quello che deve finanziare questa scelta e non il mezzo miliardo di dollari erogato ogni anno dal Congresso federale ai procuratori di aborti. Il finanziamento pubblico dei procuratori di aborti è quanto meno un insulto alla coscienza delle persone e al meglio un affronto al buon governo.

Inoltre, come se usare il denaro dei contribuenti per agevolare lo scivolamento verso la cultura della morte non fosse già abbastanza, la sentenza del 1973 è diventata una pietra miliare nel dimostrare il disprezzo totale che quel tribunale riserva al federalismo e al Decimo Emendamento (4). Il caso Roe v. Wade ha infatti dato alla Corte Suprema una scusa per smantellare le decisioni prese dalle assemblee legislative dei diversi Stati dell’Unione e il voto espresso dalla gente. Un modo di fare, questo, che da allora la Corte ha ripetuto mille volte. La sentenza nel caso Roe v. Wade è quindi diventata solo l’ennesimo esempio dello scollamento tra il popolo e il suo governo.

Siamo nel pieno di un ciclo politico che porterà all’elezione di un nuovo presidente federale e fra pochi giorni si voterà. I cittadini di questo Paese avranno la possibilità di votare per il candidato che rappresenta la loro visione del mondo. Spero che sceglieranno il costruttore, l’uomo che ha la capacità d’immaginare la grandezza di questa nazione. Il prossimo presidente dovrà seguire i princìpi che meglio funzionano e che rafforzano la venerazione che gli statunitensi hanno nei confronti della vita. La cultura della vita è troppo importante perché la si lasci eclissare per convenienza o correttezza politica. È preservando la cultura della vita che Faremo Grandi Ancora gli Stati Uniti.

Note del traduttore
(1) Il 6 agosto 2015, durante il primo dibattito pubblico tra i candidati del Partito Repubblicano nelle primarie, rispondendo a una domanda relativa alle sue precedenti posizioni filoabortiste e sul cambiamento poi intercorso, Trump ha raccontato: «E quel che è successo è che anni fa dei miei amici aspettavano un bambino e che quel bambino avrebbe dovuto essere abortito. E invece non è stato abortito. E oggi quel bambino è una superstar assoluta, un bambino grande, davvero grande. E io questo l’ho visto. E ho visto altre cose così. E sono molto, molto orgoglioso di dire che io sono per il diritto alla vita».
(2) Il 22 gennaio 1973 la Corte Suprema federale concluse il caso Roe v. Wade con una sentenza che cancellò le precedenti norme a difesa della vita umana nascente approvate e vigenti nei singoli Stati dell’Unione, legalizzando così l’aborto in tutto il Paese. Il mondo pro-life considera la sentenza un abuso giacché la Corte Suprema, come sancisce la Costituzione federale, non ha alcun potere di legiferare, ma solo quello di vigilare sulla costituzionalità delle leggi e di esprimersi negli ambiti strettamente costituzionali dei casi che è chiamata a giudicare. Del resto, il caso Roe v. Wade si fonda su una grande menzogna: una ragazza dall’adolescenza rovinata, lesbica, coperta da anonimato, “Jane Roe”, alla terza gravidanza indesiderata, s’inventò di essere rimasta incinta a causa di uno stupro. Supportata da alcune avvocatesse fortemente politicizzate, “Jane” adì il Tribunale distrettuale del Texas e dopo tre anni giunse alla Corte Suprema. Intanto quel suo terzogenito era nato, era stato dato come gli altri due in adozione e “Jane” cambiò la versione dei fatti invocando la necessità dell’aborto a causa dello stato di povertà e di depressione in cui viveva. Anni dopo “Jane” rivelò di essere Norma Leah Nelson McCorvey: accadde quando si convertì prima al protestantesimo e poi al cattolicesimo con don Frank A. Pavone, che oggi è uno dei consiglieri cattolici di Trump.
(3) Sono le parole del preambolo della Dichiarazione d’indipendenza del 1776: «Noi asseriamo che queste verità sono per se stesse evidenti: che tutti gli uomini sono creati uguali, che sono dotati dal loro Creatore di determinati diritti inalienabili, che tra questi vi sono la Vita, la Libertà, e il perseguimento della Felicità».
(4) Il Decimo Emendamento alla Costituzione federale degli Stati Uniti, l’ultimo di quelli approvati nel 1791 e noti come Bill of Rights, sancisce che i poteri non delegati dalla Costituzione al governo federale o da essa non vietati agli Stati sono riservati agli Stati o al popolo.

32 commenti:

Anonimo ha detto...

A proposito dei principi non negoziabili, con l'elezione di Trump, c'è un altro greande sconfitto: Bergoglio.

http://www.intelligonews.it/articoli/10-novembre-2016/51355/elezioni-usa-trump-presidente-non-solo-le-elites-hanno-perso-anche-la-chiesa-di-francesco-rifletta

Japhet ha detto...

Dopo la vittoria di Donald Trump nelle elezioni presidenziali, le organizzazioni liberali, di sinistra e altre afferente alle reti globalisti, hanno cominciato ad organizzare le proteste. Azioni si svolgono a New York, Boston, Chicago, Washington DC, Philadelphia, Seattle, Portland, Oregon, Austin. Gli organizzatori hanno in programma di tenere una marcia di protesta anche a Los Angeles, San Francisco e Oakland.

"Rivoluzione colorata"?
Un tale scenario è identico a quello che è avvenuto nei paesi che sono diventati le vittime delle cosiddette "rivoluzioni colorate". Dopo elezioni, una parte della popolazione, controllata da élite globali attraverso la rete di ONG,  scendono in piazza per l'organizzazione di scambi lunghi e la creazione di tendopoli nelle piazze centrali.
....

http://katehon.com/it/article/proteggere-trump-banksters-fanno-scendere-i-giovani-strada

Anonimo ha detto...

"A che serve il lavoro di noi giornalisti se poi la fente vota diversamente?"
(Giovanna Botteri)

Anonimo ha detto...

U. M, T.

Sbaglia chi invoca la maggioranza di misura della Clinton come espressione della vera volontà popolare forzata da un dispositivo maggioritario. È' una sciocchezza. I due contendenti hanno giocato conoscendo le regole. Entrambi hanno mollato gli Stati persi in partenza e concentrato gli sforzi sugli stati in bilico. E qui, senza dubbio veruno, Trump ha TRIONFATO.

Anonimo ha detto...

La Corte suprema degli USA con le sue ingerenze nella sovranità popolare dei singoli Stati, mi richiama tanto l'attuale pattume dell'Unione Europea, capace di condizionare in peggio la morale e la politica dei singoli Stati europei, certo con la connivenza dei politicanti in loco, che purtroppo per la maggior parte sono tutti d'accordo, cane non mangia cane... Michele

Anonimo ha detto...

Le elites [che non sono solo americane ma transnazionali] si sono completamente fatte cogliere di sorpresa dal “fenomeno Trump perché  sono sempre più separate dal popolo e dalle sue preoccupazioni; vivono tra di loro, si cooptano tra di loro, si arricchiscono tra di loro, e difendono una versione di “progresso”  del tutta staccata dalle preoccupazioni della maggioranza degli americani.  Il popolo si sente fuori giuoco. Ammettiamolo, se Trump è esasperante, c’è qualcosa di marcio e un’aria terminale nel regno di Washington “.

mic ha detto...

Da occhidellaguerra chi e come pilota le manifestazioni anti-Trump

“Combatti l’Agenda Trump! – recita l’annuncio – Assumiamo attivisti a tempo pieno. Washington Can! È la più radicata associazione politica no-profit del nostro stato. Da oltre 35 anni ci battiamo a livello locale e nazionale su tematiche quali le questioni razziali, il sociale, la sanità, i diritti degli immigrati, l’equità fiscale. Siamo alla ricerca di persone motivate, che sia per un part-time o a tempo pieno. Offriamo dei posti fissi e abbiamo diverse posizioni di lavoro. Offriamo assistenza medica, ferie pagate, giorni di malattia retribuiti, aspettativa. Viaggi. La paga media varia tra i 15 e i 20 dollari l’ora“.

L’annuncio sospetto è stato pubblicato dalla Washington CAN! – acronimo di Washington Community Action Network – associazione vicina alla sinistra “radical” che conta più di 40mila iscritti e la cui mission è quella di “raggiungere l’uguaglianza economica, sociale e razziale al fine di stabilire una società democratica caratterizzata dalla giustizia ed equità, nel rispetto delle diversità e da una qualità di vita decente per tutti coloro che risiedono nello Stato di Washington”. La Washington CAN! fa parte di un network di associazioni presenti in modo capillare su tutto il territorio degli Stati Uniti e affiliate sotto il nome di USAction, federazione composta da 501 organizzazioni e gruppi di matrice progressista fondata nel 1999 e ora presieduta dall’attivista afroamericano William McNary. Vicepresidente è Heather Booth, volto storico del femminismo statunitense.

Riassunto : ha detto...

Ci vorrebbe un esorcismo planetario !!

mic ha detto...

La stampa e i media continuano la campagna contro Trump. Ieri sera su La 7 ho visto enfatizzare a lungo e come fosse un fenomeno maggioritario e direttamente collegato a Trump, definito sommariamente razzista, le manifestazioni di gruppi neo-nazisti. Non dico che non costituiscano un problema, ma l'attenzione non poteva essere focalizzata sul loro sparuto numero, oltretutto ignorando i 60 milioni di americani che hanno eletto Trump, che di certo nulla hanno a che fare col razzismo o col nazional-socialismo.
Il fatto più irritante è che hanno tentato di attribuire alle 'destre' europee le stesse motivazioni e pulsioni distruttive. Era presente la Meloni che se l'è cavata egregiamente nonostante fosse in minoranza. Ma è evidente che la stampa italiana e mondiale vuole piegare al suo volere le masse. In America ha fallito come in Inghilterra per la Brexit, speriamo che fallisca anche in Italia e che le persone sappiano distinguere l'informazione dalla propaganda subdola e mistificatoria di chi guarda la realtà con lenti ideologiche o, peggio, di chi cerca di piegarla alla sua ideologia attraverso le influenze strumentali..

L'apriti sesamo.. ha detto...

"fascista", la parola magica .
Anni addietro ricordo di aver visto in RAI una esponente ebrea ( di cui non ricordo il nome ma ricordo perfettamente le parole ) affermare che si dovesse rafforzare in Italia e in Europa la sinistra , al fine di evitare loro altre lacrime come quelle versate durante il fascismo e il nazismo .

Anonimo ha detto...

Non poteva mancare l’esultanza di Vittorio Sgarbi per l’elezione a presidente Usa di Donald Trump. Il maestro ha fatto letteralmente esplodere la sua pagina Facebook con un messaggio breve, ma incisivo: “Donald se li è Trumpati tutti”. Senza citarli direttamente, Sgarbi ovviamente si riferisce alla maggior parte di sondaggisti e analisti americani ed europei....

Anonimo ha detto...

http://www.liberoquotidiano.it/news/sfoglio/12013494/giovanna-botteri-donald-trump.html#.WCRXOcmWNt8.facebook
Il giornalista , come il calzolaio , come la ricamatrice , ed altre professioni sparite , esiste ancora ?

Anonimo ha detto...

su La7, si parla apertamente di abolizione del suffraggio universale in mancanza di un corpo elettorale e di politici "preparati" e "all'altezza".

Josh ha detto...

@anonimo "abolizione del suffragio universale in mancanza di un corpo elettorale e di politici "preparati" e "all'altezza"."

"non sarebbe più semplice che il governo sciolga il popolo e ne elegga un altro?"

Josh ha detto...

programma Trump

http://nexusedizioni.it/it/CT/il-programma-di-trump-che-vi-hanno-nascosto-5328

Anonimo ha detto...

Tutte le fibrillazioni tra Vaticano e Donald Trump

http://formiche.net/2016/11/10/trump-vaticano-papa-parolin/

mic ha detto...

"non sarebbe più semplice che il governo sciolga il popolo e ne elegga un altro?"

Non è proprio quello che stanno facendo con l'invasione dell'Europa, ormai smidollata?

Josh ha detto...

Già Maria....lo diceva Silente l'altro giorn...era una frase di Brecht;
stiamo raggiungendo livelli fantascientifici

mic ha detto...

Qui, rara avis, un giornalista che in tempi non sospetti vedeva la possibilità che Trump fosse eletto. Ma nella sua realistica diagnosi esprime anche valutazioni da brivido....

http://www.huffingtonpost.it/michael-moore/5-motivi-per-cui-donald-trump-vincera_b_11166616.html

Anonimo ha detto...

CAN , PP ed altre fondazioni 'benefiche' senza scopo di lucro (?) sono foraggiate massicciamente dalla sig.Gates, sedicente cattolica e da Soros e soci, quindi......le proteste più veritiere erano quelle dei gay in California, da sempre paradiso felice e gaio per coloro, fu per questo che se ne andò Schwarzenegger al tempo governatore, perché le lobbies lo pressavano e lui resistette un po' e poi gettò la spugna. Sono potentissime, se ne fregano altamente del popolo, essendo straricchissimi e vogliono imporre la loro agenda pro lgbt, aborti selettivi, affitti uterini e bambini artificiali, il NWO, a perfect world, Huxley bros. e Kalergi ringraziano sentitamente. Il mio timore è che lo facciano fuori, come fu coi Kennedy. Anonymous.

Anonimo ha detto...

Bonino ai funerali laici di Umberto Veronesi dice che con il suo metodo ha già vinto.....Bergoglio stamane dice ai poveri che chiede scusa a loro se la Chiesa ha girato loro la faccia....Indubbiamente Bonino non conosce le parole di Gesù "A che giova guadagnare il mondo intero se poi si perde la propria anima?" (Et reliqua).....E Bergoglio si è perso tra i Santi che della Carità e delle opere di misericordia ne fecero un programma di vita e lasciarono come segno duraturo della loro Opera le opere...... Ma forse sbaglio! Ha ragione a chiedere scusa: la Nuova chiesa di cui lui sembrerebbe accanito sostenitore gira la faccia , non le importa di Gesù e del Vangelo. ....altro punto a vantaggio, e che punto, della Chiesa Vera, una santa cattolica e apostolica e Romana e punto a svantaggio della Nuova chiesa tutta Umana.

Josh ha detto...

NOIA:

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/papa-francesco-donald-trump-non-giudico-1330464.html

Josh ha detto...

@Anonymous, il rischio che lo facciano fuori c'è.

E per il 2020 c'è già pronta Michelle Obama, con le sue biade, rucole, cicorie, cavolini, cimette e lattughine dell'orto.

Anonimo ha detto...


@ A che servono le Corti Costituzionali o Supreme? Non sarebbe meglio farne degli organi consultivi solamente?

C'e' da chiederselo, visto il loro pluridecennale contributo allo smantellamento della morale, cristiana e naturale, in tutto l'Occidente. Anni fa, quella canadese, fu la prima a "legiferare", imponendo in pratica al governo di istituire il "matrimonio" omosessuale. Ma le Corti tendono anche ad esprimere l'opinione dominante nella societa' del momento, imponendola al legislatore ordinario, se ancora non si e' tradotta in leggi. Se allora l'opinione dominante di una societa' si corrompe nei suoi principi fondamentali, e' vano aspettarsi che la Corte non si renda interprete di quest'opinione corrotta. E' anche vero, tuttavia, che l'opinione della societa' comincia a corrompersi quando certe minoranze "progressiste" arrivano ad impadronirsi di meccanismi istituzionali o delle direzioni degli organi di informazione, cominciando cosi' a promuovere la corruzione della societa' col dare spazio agli elementi corrotti della stessa.
Oltre ad una vigorosa battaglia culturale e politica per ripristinare i valori fondamentali, a cominciare da quelli cristiani, si dovrebbe comunque nel frattempo battersi per richiamare le Corti al rispetto del loro ruolo istituzionale, che e' quello di interpretare la legge esistente secondo la volonta' di chi l'ha fatta, per vedere se sia conforme alla Costituzione, non di sostituirsi al legislatore ordinario, riempiendone gli asseriti vuoti. Sappiamo bene che questa degenerazione del ruolo del giudice e' presente da tempo anche da noi, Nel caso della Corte Costituz., l'ultimo esempio l'abbiamo avuto con la recente sentenza che autorizza i genitori ad imporre al figlio il nome della madre, sostituendosi cosi' la Corte ad una mancante legge dello Stato in proposito. Si tratta di un palese abuso di potere. Sembra che questa sentenza, un ulteriore colpo di piccone all'istituto del matrimonio perche' lo sposta verso il matriarcato rendendo la paternita' incerta, sia ampiamente dovuta all'influenza di un giurista come Giuliano Amato, da poco cooptato nella Corte, il nefasto politico che assieme a Prodi (e ad altri) ci ha portato nell'Euro.
Ma chi la dovrebbe fare questa battaglia? Dovrebbero essere in primo luogo i giuristi, i filosofi del diritto. Ma essi latitano in parallelo con il latitare dei chierici di fronte agli scempi dottrinali e pastorali che ci affliggono.
De iure condendo, pensando ad un domani in cui a Dio piacendo ci fosse una maggioranza di centro-destra o di destra, una riforma costituzionale da mettere in cantiere non dovrebbe essere prprio quella di ridurre le Corti Costituzionali ad organi meramente consultivi, la cui opinione, cioe', non e' obbligatoria per il legislatore? PP

Anonimo ha detto...

Sorvoliamo quanto detto dal vdr, una piccola disamina, qualcuno scrive rabbiosamente su qualche giornalone USA non ricordo quale, ma tutti trasudano bavosa bile, che hanno votato contro il femminismo......ohibò, questa proprio, 60 mln. di americani hanno votato contro l'establishment obamiano che li ha ridotti letteralmente alla fame, se non ci fossero i sussidi, qui un tempo si chiamava tessera di povertà, morirebbero di fame e allora i magnanimi li imbottiscono di trashfood poco costoso, ipercalorico con tutte le conseguenze, obesità, malattie cardivascolari ed altro, RR sa molto più di me e taglio, il consumo di crack è alle stelle nelle fasce poverissime, ma il dato più sconcertante è l'impennata del consumo dell'eroina, the horse che era sceso dagli anni '80 ai minimi storici e chi si buca? La middle class, che un lavoro bene o male ce l'ha e pure la famigerata assicurazione sanitaria che ti garantisce le cure e senza la quale vieni lasciato a crepare in ER serie tv che ha commosso i beoti di tutt'Italia e RSM, quindi che sta a significare, che ce l'hanno tutti con Hillary perché gay, liberal, femminista? Ma per favore, non siamo tutti scemi, gli USA sono con le pezze al culo, un'economia in mano al PCC leggasi Cina e debiti cogli emirati da capogiro, altro che We care......sì, i ricchi sotto il kenyota hanno visto aumentare il proprio già cospicuo capitale del 150%, e te credo We are 4 Hillbill o Kill Bill che fa uguale, i nostri giorn...pardon strilloni fanno letteralmente vomitare, intanto oltretevere uccellini twittanti piangono la morte di Cohen che peraltro io adoro come poeta. Così va il mondo....last, but not least, Trump rinuncia allo stipendio presidenziale.....alla faccia degli skulls and bones.Anonymous.

Anonimo ha detto...

@ Mic delle 10.05

Anhce io ho visto dieci minuti di Piazza Pulita (poi ho cambiato canale per evitare la gastrite di cui soffro).
Nauseante e disgusto, vero.

Però mi son detto pure. ma si, che continuino a raccontarci le loro amenità, falsità e vadano avanti con la loro mistificazione della realtà sprezzante e snob da salotto. Che continuino ad ignorare i problemi della gente che si è ritrovata senza un lavoro in preda a paure (non certo inconscie), disprezzandole. Che continuino a mostrare il loro disprezzo verso i "rozzi", gli ignoranti, gli "analfabeti", i "populisti", i "razzisti", i "vecchi inaciditi", i "carpentieri", i "montanari". Prego prego, ancora, ancora che non stanno facendo altro che seppellire la propria credibilità e ideologia. Non vi ascoltano più, non vi credono più, parlate così dell'operaio mandato in CIG, con un mutuo e la banca col fiato sul collo.

Alla fine ci stanno rendendo un buon servizio, anche se non nelle loro intenzioni.

Purtroppo siamo ancora lontani dal trionfo di una Giustizia con la g maiuscola, ma la Verità inizia a farsi strada e arriverà impetuosamente.
Si inizia con le cose terra terra ed immanenti. Arriverà il turno della Verità e del trascendente, di cui questa perversa umanità ha voluto fare scempio e tentare di sopprimerla dopo averla rinnegata.
Non sarà un cammino di rose e fiori, lo sappiamo, e chissà quante cose dovremo vedere e quanto ci sarà ancora da soffrire. Ma tutti questi verranno spazzati via e, preghiamo, che abbiano la Grazia di battersi contritamente il petto.

Giuseppe M.

Anonimo ha detto...

http://www.academiavita.org/_articles/435499747-nuovo_statuto.php

Anonimo ha detto...

http://www.corriere.it/politica/16_novembre_10/elezioni-usa-vaticano-cardinali-che-tifano-trump-ed0d321e-a784-11e6-8208-49eea13f646a.shtml
Ma fatti un bel bagno caldo ai sali del mar morto !

RR ha detto...

Riposto anche qui perché mi premono alcune precisazioni:
1) Non è affatto vero che Clinton abbia vinto il "voto popolare" perché i voti li stanno ancora contando. E' un'altra fola messa in giro dai soliti noti
2) Anche in Stati solidamente democratici come la California o il Massachusetts, ci sono molte circoscrizioni elettorali che hanno votato Trump, infatti basta guardare una mappa USA elettorale, e si vede quant' è rossa (il colore dei Repubblicani), quindi non è affatto vero che il paese sia spaccato. Altra palla dei soliti noti, che non ci stanno a perdere.
3) i pochi dimostranti (centinaia in città di milioni di abitanti !) sono pagati dal MoveOn. org, organizzazione facente capo a Soros. Offrono 15 dollar/ora e li portano lì coi pullman. Sono manifestanti di professione, come quelli del Black Lives Matter. Facinorosi, agit-prop, infiltarti, chiamateli come volete.
4) che i soliti noti siano bugiardi intrinseci (del resto il loro padre è il Diavolo) lo dimostrano anche tutte le voci sulla composizione del nuovo governo Trump, con nomi molto politically correct, mentre i soli certi sono tre, Vicepresidente, due "aids" della campagna ed il figlio maggiore.
5) Un nickname "Lucis" mi fa pensare ad un troll che spara dubbi apposta
6) un consiglio da medico: smettetela di leggere i giornali e di guardare la TV e informatevi da altri canali, soprattutto se conoscete le lingue e, se potete, viaggiate. Ormai l'unico modo per conoscere la realtà del mondo che ci circonda è rendersene contro in prima persona. Il resto è ormai solo rappresentazione, un bel velo di Maya, sempre più fitto e finto.

RR ha detto...

Altra palala che raccontano e che ho visto ripresa anche su FB:
NON E' AFFATTO VERO che ci sia stata una ripresa economica e più posti di lavoro in USA sotto Obama presidente. I posti nuovi creati sono o pubblici o di poco valore evannooa gli immigrati, clandestini e non. Sia gli Americani bianchi sia soprattutto neri hanno perso lavori su lavori.
Università: ormai se sei un Americano bianco o sei ricchissimo o sei ebreo (spesso le due cose insieme), o NON entri. Ma se sei un Americano nero, meglio se appena arrivato dall'Africa, o sei "giallo" (di origine cinese) o musulmano (anche qui meglio se inviato direttamente dall'Arabia saudita o dal Qatar, che ti pagano gli studi) hai le porte aperte.
Se Trump fa anche solo il 10% di quanto annunciato in campagna elettorale, tutta una serie di mangia-pane a tradimento perderanno il lavoro, pagato dai contribuenti americani per farsi insultare un giorno si ed un altro pure.
Una chicca su Soros: pare che su di lui pesi una richiesta di estradizione in Russia per reati ivi commessi. Tutti i "trumpiani" si augurano che Trump e Putin si accordino, e lo estradino. Me too.

Mic,
NON esistono "nazisti" in USA, se non qualche 0,000001%. La maggior parte dei casi investigati era composto o da matti di manicomio o da infiltrati FBI, perché periodicamente, sotto le amministrazioni democratiche, l'FBI organizza operazioni d'infiltrazione.
Anche la stragrandissima maggioranza di episodi "antisemitici", razzisti, antifemministi, ecc. ecc. , almeno in USA (ma io credo ovunque) sono opera o di mitomani o della stessa vittima, affetta da narcisismo patologico, che cerca di attirare su di sé l'attenzione o, se è giornalista o politicante, per iniziare "una caccia alle streghe" che soddisfi la sua agenda politica. Un recente caso, di uno stupro di massa all'università inventato, sta costando alla giornalista (né cattolica, né protestante), autrice del falso scoop ed al giornale che lo ha pubblicato ("Rolling Stone", uno di quelli felice per il VdR) condanne a fiumi e migliaia di dollari da pagare in danni.

Anche i vari "assassini" di Negri da parte della polizia sono, nella stragrandissima maggioranza dei casi, semplici sparatorie tra delinquenti comuni con fedine penali lunghe chilometri e tutori dell'ordine nell'esercizio delle loro funzioni in quartieri conosciuti per il loro tasso di criminalità. In USA se la polizia ti intima di fermarti e di alzare le mani, TI FERMI ED ALZI SUBITO LE MANI. Mica è la nostra polizia castrata.

RR ha detto...

Anonymous,
"uccellini twittanti" mi è piaciuto tanto, mentre Cohen non mi piaceva affatto. De gustibus...
Comunque poverino l'uccellino twittante d'Oltretevere oceano... Un altro cadavere eccellente in questo 2016 e stramazza anche lui al suolo.

Rr ha detto...

Non conoscevo la vera storia della Roe versus Wade, ma so quanto male ha provocato, non solo in termini di vite perdute in USA ed anche in Europa, ma anche in termini di diritto costituzionale e rapporti Stati e governo federale, che si sono deteriorati nel corso degli anni. Senza la Roe versus Wade non si sarebbe neache arrivati al "matrimonio" per in USA ed in altri paesi.
Ed e un tipico esempio di come attivisti senza scrupoli, e foraggaiti ben bene dai soliti noti, riescano ad ottenere vittorie pesanti nella lotta sociale tra i valoro tradizionali, cristiani, ed il loro marxismo culturale.
Caso pietoso, magari inventato o comunque manipolato, grosso battage propagandistico stampa-TV, numeri buttati li senza alcuna preoccupazione di veridicità, presunte ipotesi scientifiche mai dimostrate, terrorismo psicologico, e non solo..et voilà.
Meno male che alla lunga, a forza di ripeter sempre lo stesso schema, la gente comincia a capire il gioco, e non ci casca più.