Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

venerdì 13 dicembre 2019

I primi frutti avvelenati del cammino sinodale tedesco

Il primo incontro del cammino sinodale si è tenuto a Francoforte la prima domenica di Avvento. Si è occupato principalmente di questioni organizzative e procedurali. Parallelamente a questi inizi, la Commissione per il matrimonio e la famiglia della Conferenza episcopale tedesca (DBK) si è riunita mercoledì 4 dicembre a Berlino.
Il sito Web DBK spiega che si tratta di una consultazione specifica sul tema della sessualità umana, considerata dal punto di vista scientifico, teologico e giuridico. Questo incontro è un contributo al percorso sinodale tedesco.

Rivelazione divina sostituita dalla scienza
Il presidente di questa commissione, mons. Heiner Koch, arcivescovo di Berlino, ha chiarito che il percorso sinodale deve essere intrapreso senza pregiudizi e senza posizioni già fissate, ma in nessun caso senza aver preso conoscenza dello stato delle scienze. Ecco perché l'incontro, che si è tenuto a Berlino, è stato organizzato in collaborazione con l'Istituto di etica e politica cristiana nella stessa città, con la partecipazione di sessuologi, teologi e specialisti in diritto canonico.

È emerso un consenso sul fatto che «l'orientamento sessuale umano è espresso durante la pubertà e implica un orientamento eterosessuale o omosessuale [sic]. Entrambi appartengono alle normali forme di predisposizione sessuale, che non possono o non devono essere modificate da una specifica socializzazione». Queste parole sono un'approvazione esplicita della teoria del genere. Poiché la tendenza è normale e quindi naturale, sarebbe criminale opporvisi con l'istruzione.
La dichiarazione della Commissione continua: «La questione se il divieto di omosessualità da parte delle autorità di insegnamento [della Chiesa] sia ancora appropriata oggi è stata oggetto di controversie», allo stesso modo la questione della liceità dell'uso di contraccettivi artificiali dentro o fuori dal matrimonio.

Infine, due vescovi hanno ricordato l'importanza di uno scontro tra scienze umane e teologia. Hanno accolto con favore i notevoli sviluppi nell'esortazione Amoris laetitia, da cui deducono che «i rapporti sessuali dopo il divorzio e il nuovo matrimonio non dovrebbero più essere considerati un peccato grave e che nessuno dovrebbe essere escluso dal ricevere l'Eucaristia».

La negazione del Magistero
I "pregiudizi" o le "posizioni già fissate" che l'arcivescovo di Berlino si permette scartare non sono altro che l'insegnamento della Chiesa. Il risultato di questa commissione, che verrà aggiunto al dossier dei forum preparatori del cammino sinodale, è in opposizione diretta col Magistero costante della Chiesa, con la Sacra Scrittura e con tutta la Tradizione. Nonostante le sue carenze, il Catechismo della Chiesa Cattolica, pubblicato sotto Giovanni Paolo II, ripete correttamente questo insegnamento irreformabile. Basta citare il numero 2357:
«Appoggiandosi alla Sacra Scrittura, che li presenta come gravi depravazioni (cfr Gn 19, 1-29; Rom 1, 24-27; 1 Cor 6, 10; 1 Tim 1, 10), la Tradizione ha sempre dichiarato che "gli atti di omosessualità sono intrinsecamente disordinati" (Congregazione per la Dottrina della Fede, dichiarazione Persona humana, 29 dicembre 1975, n. 8). Sono contrari alla legge naturale. (...) Non possono essere approvati in ogni caso».
Un atto contrario alla legge naturale e intrinsecamente disordinato non può mai e in nessuna circostanza diventare lecito. Non può essere considerata «una normale predisposizione» che «non può o non deve essere modificata da una specifica socializzazione».

La teologia caratterizza questo peccato come mortale ex toto genere suo, vale a dire, secondo tutta l'estensione della sua specie. In altre parole, un atto di questo tipo è sempre mortale, a meno che non manchi una condizione essenziale per il peccato mortale: piena conoscenza o pieno consenso. Ad esempio, se l'atto è stato commesso in uno stato di semi-coscienza. Ma i vescovi tedeschi lo hanno completamente estraniato dalla connotazione morale e dalla malizia, e lo hanno reso buono in sé - perché ciò che è naturale è buono.

Quando i pastori diventano pecore Panurge
Le affermazioni di questa commissione per il cammino sinodale sono propriamente eretiche, perché si oppongono al costante magistero della Chiesa e alla Sacra Scrittura in un insegnamento che è certamente infallibile. Portano alla logica conclusione che la Chiesa deve accettare che il sacramento del matrimonio possa essere dato ai sodomiti.

Distruggono l'intera teologia morale, perché, come dice San Giacomo, «chiunque abbia osservato tutta la legge, se fallisce in un punto, è colpevole di tutto» (cap. 2, 10). Qualificare come ammissibile ciò che è proibito dalla legge di Dio è rifiutare l'intera legge morale.

Sono una negazione della ragione e della filosofia più elementare, in nome delle scienze umane sovvertite dalle ideologie perverse che sono all'origine della teoria del genere. Sono la prova di un 'incredibile  debolezza di intelligenza da parte dei pastori - a meno che non sia una questione di complicità - che si ritengono obbligati a seguire qualsiasi modalità intellettuale come le pecore di Panurge.

Sono un abominio davanti a Dio e davanti alla Chiesa, derisa dai pastori  benché incaricati di pascolare il gregge loro affidato, conducendolo verso buoni pascoli e non presentandogli cibi avvelenati.

Invece di questo tradimento, avrebbero dovuto ricordare quale dovrebbe essere l'atteggiamento nei confronti di coloro che sono schiavi della loro carne e delle passioni di ignominia di cui parla San Paolo (Rm 1, 26).

Quanto a coloro che possono presentare tendenze omosessuali radicate, devono affrontare questa prova cercando di seguire la volontà di Dio che non vuole la morte del peccatore ma che viva (cfr. Esd 33:11).

Ecco perché la vera carità consiste nell'aiutarli a vivere il cristianesimo, unendosi al sacrificio della croce di Cristo, ricorrendo spesso alla preghiera e ai sacramenti della Chiesa portatori di grazia, praticando la castità e circondandosi di veri amici, capaci di incoraggiarli sul cammino della perfezione cristiana.

Invece, il percorso sinodale si è già trasformato in una corsa verso il basso. In tal modo, manca alla vera carità negando ai peccatori i mezzi per sfuggire al loro peccato e salvare le loro anime.
(Fonti: dbk.de/katholisch.de – FSSPX.Actualités - 12/12/2019 – Fonte)

28 commenti:

Anonimo ha detto...

Queste persone sono sulla strada sbagliata e non lo capiscono. Solo il Signore può salvarli, lasciati a se stessi non potranno che andare verso l'abisso, dove la loro sicumera li sta conducendo.

Josh ha detto...

https://www.farodiroma.it/la-vergine-maria-e-una-meticcia-e-lo-e-anche-gesu-papa-francesco-celebra-nostra-signora-di-guadalupe-e-boccia-lipotesi-di-maria-corredentrice/

👀

Josh ha detto...

https://www.radiospada.org/2019/12/mons-paglia-pres-pontificia-acc-per-la-vita-senza-freni-eretico-chi-dice-che-giuda-e-dannato-confutazione/comment-page-1/#comments

💥

Josh ha detto...

Tra una Maria presentata non più corredentrice, Gesù e Maria definiti meticci, ignorando anche le 3 genealogie dei sinottici, e ora pure Giuda come santo e salvato, per me si é raggiunto il punto di non ritorno

mic ha detto...

Quanto a "Dio meticcio", che leggo dal link sopra, il Bergoglio politicamente corretto con l'ossessione pro migranti, l'ha detta grossa.
Si tratta di un'eresia cristologica. Se con Maria Dio si sarebbe fatto "meticcio" miscelandosi nella natura umana ad opera di Maria, Maria avrebbe "mescolato" Dio nella persona del Figlio suo, per essere madre di tutti, in aperto contrasto con le affermazioni del Concilio di Calcedonia (451 d.C.) contro l'eresia dei monofisiti:
Cristo Signore non era una miscela o una confusione tra l'elemento umano e l'elemento divino, alla maniera dei semidei pagani.
La natura umana come anche quella divina in Gesù non si sono mescolate, ma ognuna di esse ha mantenuto integra la propria essenza. Gesù è una persona nella quale le due nature, distinte, ma non separate, sono ben individuate. Per cui Gesù è veramente uomo ma è anche veramente Dio. Non una miscela. 

"Noi insegniamo a confessare ...che si deve riconoscere l'unico e medesimo Cristo unigenito Figlio e Signore sussistente nelle due nature in modo inconfuso, immutabile, indiviso, inseparabile, non essendo in alcun modo soppressa la differenza delle nature a causa dell'unione, anzi rimanendo salvaguardata la proprietà dell'una e dell'altra natura" ( Denz.-Schönm., 302 ).

Ciò significa che la natura umana in nessun modo è stata "assorbita" da quella divina.
Grazie alla sua natura divina Cristo è "consostanziale al Padre secondo la divinità", grazie alla natura umana è "consostanziale anche a noi secondo l'umanità"

Dunque anche questa è un'eresia.

Anonimo ha detto...

Un'idea sbagliata può portare lontano nell’errore. E c'è chi persevera...
Nel sito del Vaticano è riportata ufficialmente (c'è anche il video) l’omelia pronunciata dal Papa in Colombia. https://w2.vatican.va/content/francesco/it/homilies/2017/documents/papa-francesco_20170908_omelia-viaggioapostolico-colombiavillavicencio.html

Ed ecco estrapolate le parole sulle quali soffermarci: "Nel Vangelo abbiamo ascoltato la genealogia di Gesù (cfr Mt 1,1-17), che non è una mera lista di nomi, bensì storia viva, storia di un popolo con cui Dio ha camminato e, facendosi uno di noi, ha voluto annunciarci che nel suo sangue scorre la storia di giusti e peccatori"...

Gesù avrebbe dunque ereditato il sangue delle generazioni che l'hanno preceduto, secondo quanto trapela dalle genealogie riportate nei vangeli di San Matteo e San Luca?
Ma il vangelo di San Luca (Lc 3,23) afferma che Gesù "era figlio, come si credeva, di Giuseppe..." non che lo fosse naturalmente. La genealogia di San Matteo connette Gesù tramite San Giuseppe alla stirpe davidica, ma lo fa per spiegare che a tale stirpe Dio aveva assicurato un trono eterno, quello del Messia (Lc 1,32-33).

Gesù è nato da Maria ed ella, la Beata Sempre Vergine, è anche l'Immacolata Concezione, essendo figlia molto “speciale” dei suoi genitori, che la tradizione ci consegna nei nomi di Anna e Gioacchino.

Il corredo genetico umano di Gesù, vero uomo e vero Dio, nato da Maria, è per metà materno (dunque preservato dalla trasmissione del peccato, sottratto alla “normalità” di una discendenza umana decaduta, essendo posto da Dio in Maria tramite un misterioso e decisivo intervento creativo) e per metà consegnato al Figlio direttamente da Dio. Il Verbo fatto carne, l'ipostasi della seconda Persona della Santissima Trinità, riceve -come vero uomo quale effettivamente è- un DNA "puro": non è portatore delle conseguenze del peccato originale come gli altri uomini!
In Gesù quindi non c'è affatto sangue pagano o di peccatori, indipendentemente dalle genealogie. Non crederlo o equivocare, significa rifiutare il dogma dell'Immacolata Concezione di Maria (che ha implicazioni “genetiche”) o rifiutare l'estraneità di San Giuseppe nel concepimento di Gesù. Gesù non è solo un uomo.

C'è chi non sente il bisogno di altri dogmi perchè non ha ancora capito quelli che ci sono.

Anonimo ha detto...

...

La “ri-evoluzione” dalla natura decaduta passa dal momento in cui Dio “si fa uomo”.
Per farlo, Dio opera ancora un “intervento genetico”: Maria di Nazaret nasce geneticamente priva dei "geni recessivi" conseguenti al peccato di Adamo.
Per essere in questo stato ella NON può aver attinto alla genetica dei suoi genitori.
Ella è tornata a essere come il primo uomo, priva del peccato originale, anche geneticamente, ovvero nelle conseguenze genetiche che il peccato originale ha avuto sulla creatura umana. Tuttavia la sua anima/psiche è pur sempre libera, come da progetto originario di Dio per l’essere umano: ha la possibilità di accettare o meno lo Spirito di Dio, come lo fu per il primo uomo e la prima donna creati. Maria è nella stessa condizione della creazione, ma differentemente da Adamo, Maria si rende totalmente disponibile a servire il Signore. Maria è una creatura che mantiene puro il proprio spirito, è piena di grazia (così la trova l’Angelo prima del “fiat” decisivo all’annunciazione) nello Spirito di Dio. Da lei viene l’incarnazione del Dio fatto uomo.

Il vertice della ri-creazione non è la donna, ma questa volta è Gesù, vero Dio e vero uomo.
Gesù è il nuovo Adamo che obbedisce il Padre nel custodire la creazione che è chiamato a “ricapitolare”. Gesù è (biologicamente e geneticamente) un uomo normale della specie homo sapiens sapiens. Metà del suo patrimonio cromosomico lo eredita da Maria (geneticamente “pura”). Come “Verbo incarnato” non genera figli materiali (non genera “corpi”), ma libera amore e genera figli di Dio. Gesù, vero uomo e vero Dio, riporta lo Spirito di Dio negli uomini che così "rinascono dall’alto”.

Se qualcuno sentisse qualche prurito che lo porti ad accusare di mariolatria chi attribuisce questa prerogativa a Maria Santissima, valga questa considerazione per farlo ricredere: il mistero ineffabile dell’incarnazione non passa attraverso la comparsa di un uomo adulto, ma fa tutta la trafila da uovo fecondato, a embrione impiantato, a feto e a neonato, tanto ha condiviso la natura umana. Gesù è anche rimasto “sottomesso” 30 anni ai suoi genitori o reputati tali, in una famiglia. Stiamo parlando di Colui attraverso il quale “tutte le cose sono state create”. Ebbene, per un vero uomo così, la cellula uovo della madre, una vera madre, l’ha fatta partecipe di una comunione di nove mesi con il corpo di Cristo. Doveva essere necessariamente senza macchia, in grazia di Dio, anche fisicamente! Un corpo assolutamente puro, come l’anima, per non corrompere in alcun modo il Figlio che porta in grembo.

Maria così corredime l’umanità: il redentore è il Dio incarnato, fattosi uomo.

Dio crea l'uomo e, al vertice della creazione, la donna.
La donna non è “la seconda”, ma “l'ultima” creatura di Dio, vertice del creato
Per la redenzione, Dio ricrea la donna e Dio si fa uomo in lei.
Il Peccato Originale introdusse una corruzione della specie umana e la perdita dello Spirito di Dio. Maria nasce già "redenta", nascendo già “piena di grazia” (e resta tale): il suo "sì" permette di compiere il percorso di riparazione.

Josh ha detto...

Maria, mi limito a un'osservazione breve. Sappiamo tutti che da una (o più) eresia cristologica non può venire nulla di buono mai. Vengono alla mente i passi in cui, per es , Pietro riconosce Gesù come Cristo, e Lui gli dice che è il Padre che gliel'ha rivelato, o successivamente quando gli Apostoli crederanno alla Resurrezione, perché è lo Spirito Santo che fa cadere loro internamente il velo che avevano riguardo le verità scritturali.
Solo da questo si può misurare che significhi intendere Maria non corredentrice, Gesù e Maria meticci, o Giuda un santo.
Siamo all'inversione citata da Isaia "guai a chi chiama bene il male e male il bene"

Crisostomo ha detto...

Definire Maria e soprattutto Gesù come "meticcio" significa passare alla storia come IGNORANTI in teologia o, peggio, come SPREZZANTI della stessa.
Tutto e ripeto tutto, indica che Bergoglio non è né cattolico né cristiano e, di conseguenza, neppure papa.

Anonimo ha detto...

Senza dubbio questo papa, spero senza saperlo, è un bestemmiatore ("Dio meticcio, Maria meticcia"). Che Dio abbia pietà di noi!

Josh ha detto...

vengo finalmente al testo del post

"il percorso sinodale deve essere intrapreso senza pregiudizi e senza posizioni già fissate"

già qui mi fermo e siamo all'assurdo. A stabilire le posizioni, in ambito cristiano, sono la Rivelazione, le Scritture, il magistero perenne, la Tradizione, il catechismo, non l'andazzo del mondo o le "scienze".

Le posizioni già fissate per un cristiano ci sono eccome. Per dirla alla grossa: ma i Comandamenti non sono forse posizioni già fissate?
ah beh certo nel mondo c'è chi vive diversamete, ma non dovrebbe essere la posizione già fissata dalla fede il criterio da cui partire e a cui aspirare/in realtà, da realizzare appieno? mi sembra di sognare.

E' poi proprio dalle prefissate posizioni Rivelate che dovrebbe partire l'evangelizzazione, e se si vuole, e se si può, anche l'accompagnamento verso la virtù e verso la santità, questa sì sarebbe la pastorale che doveva essere volta ai lontani, non certo confermarli nei loro peccati....

Tornando all'art., dopo l'ovvia parte pro gender, che rende quindi indiscutibile alcuni peccati perchè ora pare non si possa fare altro che così,
si cita ovvio Amoris Laetitia patrona di tutte le rivoluzioni etiche, (sorvolando sia il non commettere atti impuri, sia non commettere adulterio e non desiderare la donna d'altri) e si depenalizza l'adulterio anche contro le stesse parole di Cristo nei Vangeli, che consiglia a chi si fosse malauguratamente separato, di non "consumare" più per non rendere adultero anche l'altro/a nuovo/a partner.

Nemmeno si parla nei testi sacri di stabilità dell'adulterio, ovvero i divorziati risposati, che hanno reso l'adulterio stabile, ora premiato con la Comunione, senza pentimento ma legalizzando e promuovendo il loro peccato.

D'accordo con le valutazioni di decadenza espresse nel resto nell'articolo...per carità, possono fare tutti i consessi del mondo, basta non chiamarli cristiani o cattolici se queste sono le modalità...

La cosa che più sembrano avere a noia, che odiano, che devono annullare, e sostituire col mondo
gli organizzatori di queste sedute sono la fede cattolica e i Vangeli

Signore , fa che vedano ! ha detto...

PRUDENTIA AURIGA VIRTUTUM

" con il beneficio del dubbio - dobbiamo ripiegare sull'idea che si sia soltanto spericolatamente esposto, parlando a braccio, nel confutare il Concilio di Calcedonia e la fede plurisecolare della Chiesa su due punti essenziali della dottrina e del Magistero.
Ammesso e non concesso che, dunque, si tratti di "semplice" imprudenza, come si spiega che un uomo di quell'età (che conferisce prudenza "in re ipsa"), di formazione clericale d'antan (che instillava nei preti e nei religiosi la prudenza fin dall'accesso al Seminario minore), che ricopre un ufficio così alto e delicato (e pertanto comporta in colui che lo ricopre una gravissima responsabilità) si esponga, per l'ennesima volta in 6 anni, a un atto di così grave e sventata irresponsabilità?
E, secondariamente, come si spiega che tali errori evidenti e plateali (se non vogliamo parlare di eresie), vengano placidamente pubblicati ufficialmente e non emendati - da coloro cui incombe questo incarico - delle eventuali imprecisioni, frutto della foga pastorale di parlare a braccio? "

https://it-it.facebook.com/monsignorfavella/

Anonimo ha detto...

Meluzzi: La Procura di Roma guidata da Pignatone designato da Bergoglio giudice supremo Vaticano con Ielo già anticraxi si incarica di aprire guerra contro Salvini! Siamo alle solite povera Italia ma stavolta non so se la solita strategia sinistra funzionerà.

Anonimo ha detto...

2 nature separate e non meticciato…. Maria maternalizza la chiesa facendola divenire santa madre cheisa Parlare di Maria meticcia perché si è meticciata con Juan Diego è bestemmia, Maria è stata ebrea e basta, ed è apparsa a Juan Diego con pelle scura ma non si è meticciata con lui. Gesù non è un meticcio come nota mic, anzi questa è una somma eresia, Gesù ha 2 nature, la natura umana si è sottomessa a quella Divina, la volontà umana si è annullata per vivere la Divina, come viene chiesto a noi pure , seppure per noi è impossibile farlo come Lui. Ha anche detto che Maria maternalizza la chiesa facendola diventare Santa Madre Chiesa (ha abolito Gesù?). Quanto al gender dei tedeschi dimenticano un dato naturale brutale nel caso, dall'ano non nascono figli. E' NON naturale e non lecito e contro la Volontà di Dio. Idem la poligamia che deriva dal divorzio, seppure non in contemporanea, è contro la Volontà di Dio "in principio non fu così".

mic ha detto...

Ho scritto un articolo che troverete domattina.

Catholicus ha detto...

@ Crisostomo: "Tutto e ripeto tutto, indica che Bergoglio non è né cattolico né cristiano e, di conseguenza, neppure papa": caro amico e fratello in Cristo, spero che la nostra beneamata Mic le lasci vedere questo mio post, dato che il precedente è stato cestinato : il mio "stilum" non dev'essere molto gradito, a volte, sebbene quello di "romana ecclesiae" sia ben più duro, falso ed ipocrita ("agnosco stilum romana ecclesiae" disse Paolo Sarpi, mentre un sicario del papa lo pugnalava, in un vicolo di Venezia, nel 1607). Ma più e meglio di me parlano le parole di mons. Cesare Baronio, di Opportune & Importune (pseudonimo, forse, di Giuseppe Ricciotti, della vecchia Pontifex Roma) : https://opportuneimportune.blogspot.com/2019/12/analogie-tra-crisi-politica-e-crisi.html
Spero che lui sia ammesso in questo sito, per il bene delle anime, che è bene non lasciare nel dubbio e nell'angoscia, ma dir loro chiaramente come stanno le cose, affinché possano correre ai ripari. L J C !

Anonimo ha detto...

All'anonimo che dice che Gesù non aveva il sangue della genealogia davidica, Maria era discendente di Aronne e pure di Davide.

Josh ha detto...

Eh certo che era discendente di Aronne e anche da Re Davide... all'inizio citai il caso genealogie solo per dire che sta fola del meticciamento, oltre che l'eresia e il fuori luogo, non stava in piedi da nessun punto di vista, nemmeno questo...

Josh ha detto...

E nel mondo ebraico la discendenza per linea femminile ha un grande rilievo

Anonimo ha detto...

Maria, se fosse discendente come pensate voi, sarebbe anche portatrice del peccato originale.
E' inevitabile: fa parte della norma della generazione umana e il peccato originale si trasmette indipendentemente dalle colpe di chi nasce e di chi lo concepisce: è entrato nel genere umano come "tara genetica", corrompendone l'integrità originaria creata da Dio.
Maria è l'immacolata concezione perché in lei, per volere di Dio, le cose sono andate diversamente. Perciò la sua genetica, per così dire, è separata da quella dei suoi genitori, non solo spiritualmente, ma anche fisicamente. Non che questo garantisca dalla possibilità di peccare: anche i progenitori erano geneticamente privi di peccato, eppure il peccato ci fu.
Maria, concepita senza peccato per preparare l'incarnazione del Verbo, vero Dio e vero uomo, nasce da donna, creatura umana, redenta da Cristo prima del sacrificio redentivo sulla croce.
Maria è una creatura scelta e preparata dalla volontà di Dio per la redenzione dell'umanità dal peccato e dalla schiavitù che fa dell'uomo uno schiavo del principe di questo mondo.
La redenzione la opera Gesù, vero Dio e vero uomo. Maria intanto, per una vita intera, resta aliena da ogni peccato, pur avendo (Gesù stesso l'ebbe) la prova della tentazione.
Eppure, da umile ancella del Signore, la tutta bella resta la tutta pura, sempre.
La sua verginità non è solo corporea, ma spirituale, di un'anima totalmente e umilmente timorata di Dio e solo a Lui soggetta, qualunque cosa accada.

Josh ha detto...

Nessuno ha detto che Maria non fosse preservata dal peccato originale, e non obsta con l'Immacolata Concezione il fatto che fosse di fatto figlia di Sant'Anna.

Josh ha detto...

A meno che lei non voglia sostenere che in grazia dell'immacolata concezione, che tra noi qui nessuno discute, Maria NON fosse figlia di Anna e quindi discendente comunque da quei nonni, bisnonni etc . Pur dell'Immacolata Concezione, e nell'essere preservata, è nata da Anna, o é discesa qui tra noi diversamente?

Josh ha detto...

E nel caso si ammetta ancora che, con l'intervento divino dell'Immacolata Concezione, Maria sia nata da Anna e Gioacchino, come di fatto é, loro avevano quella discendenza ben scritta o no?
Quindi la genealogia valida per Anna e Gioacchino non sarebbe valida, nemmeno formalmente per Maria? Ma allora perché lo SS l'ha fatta scrivere? Se quei signori sono avi di Anna e Gioacchino, possono non essere avi di Maria ( e ancora nessuno nega l'Imnacolata Concezione)? Forse invece che quelle genealogie mostrano invece la fermezza del piano divino nei secoli.. più che dover dissociare Maria dalla storia familiare terrena di fatto( pur semore ammettendo e credendo serenamente l'Immacolata Concezione)...

Anonimo ha detto...

Egregio Josh, nessuna velleità polemica da parte mia, però un "obstat" c'è e va aggirato.
Semplice: è nata da Anna, ma "geneticamente" non discende da lei... E' un miracolo? Sì.
Nessun problema ad essere di stirpe davidica, anzi, grand'onore (nel rispetto delle profezie).
Ma essere di quella stirpe (come anche Gesù lo è in quella di San Giuseppe) non significa che le cose andarono come la normale genetica vorrebbe che fossero. Nulla è impossibile a Dio.

Josh ha detto...

Cmq sia, non vedo il problema sollevato dall'utente anonimo né l'utilità di continuare, e ovvio é vero il monito scritturale sul fatto di non perdersi in genealogie....

Come concetto affine, vediamo 1 tratto della Tradizione.

Sisto V, papa francescano, ha fatto scolpire la preghiera - detta anche motto di Sant'Antonio - alla base dell'obelisco fatto da lui erigere in Piazza San Pietro a Roma. Eccola nell'originale latino:

Ecce Crucem Domini!
Fugite partes adversae!
Vicit Leo de tribu Juda,
Radix David! Alleluia!

tradotto

Ecco la Croce del Signore!
Fuggite forze nemiche!
Ha vinto il Leone di Giuda,
La radice di Davide! Alleluia!

Quindi nominare un ...avo di Gesù e Maria é comunque una modalità accettata da secoli per l'identificazione, in questo caso di Cristo Vincitore, senza nulla togliere alla Sua Infinita Maestà e ai dogmi relativi.

mic ha detto...

è nata da Anna, ma "geneticamente" non discende da lei... E' un miracolo? Sì. 

Egregio signore, davvero inutile continuare. Se, come lei sostiene, Maria è nata da Anna ma non geneticamente, dov'è la sua natura umana che ha potuto trasmettere a Gesù? Non si può certo immaginare una sorta di quarta persona della SS. Trinità. Non abbiamo certo bisogno di altre bestemmie!

Anonimo ha detto...


La confusione creata da Bergoglio sulla B. Vergine è particolarmente nefasta

Particolarmente nefasta, oggi che subiamo, con la complicità della presente Gerarchia,
l'assalto anche culturale dell'Islam. Per i musulmani, infatti, Maryam, figlia di Imram, e madre di Isah, ha una genealogia che non corrisponde alle nostre fonti, riconosciute dalla Chiesa, che sono le uniche valide. Tant'è vero che dicono esser Maryam stata "sorella di Aronne" confondendola con Maria appunnto sorella di Aronne e di Mosè, vissuta circa 12 secoli prima di Cristo (C. 19: 29). Naturalmente, i loro commentatori sostengono che questa è la vera "genealogia" di Maria, non quella dei Vangeli: ci deve esser stato questo Aronne contemporaneo di Maria, anche se non se trova traccia. In realtà la Maryam che compare nel Corano proviene dalle fonti cristiane apocrife alle quali si era informato Maometto, fornite dalle varie comunità eretiche sparse anche nell'Arabia del tempo.
Secondo Maometto, Imram è il padre di Maria Vergine; Maria ed Elisabetta sono sorelle e formano con Gesù, Giovanni e Zaccaria la casa di Imràm.

Anonimo ha detto...

Impressione della foto illustrativa del post: compagni di merende.