Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

giovedì 24 dicembre 2020

Arcivescovo Viganò: assistiamo alle 'prove generali per l'istituzione del regno dell'Anticristo'

Di seguito pubblico l'originale italiano di una recente intervista di mons. Carlo Maria Viganò con la Dr. Maike Hickson per LifeSiteNews, jn relazione a un suo precedente articolo, del quale ho parlato quiIl segno inquietante di un 'vuoto simbolico' dopo il culto della pachamama a San Pietro: l’altare papale inutilizzato da mesi.
Bergoglio non ha più offerto il Sacrificio della Santa Messa sull'altare papale da quando, nell'ottobre 2019, ha accolto una ciotola con la terra dedicata alla falsa dea Pachamama e l'ha posta, contro ogni norma liturgica, proprio sull'Altare Maggiore della Basilica di San Pietro. Il professor Armin Schwibach lo ha descritto come un "vuoto simbolico". 
Vedi qui indice articoli sul Sinodo per l'Amazzonia. E qui l'indice degli interventi di Mons. Viganò e correlati.

Arcivescovo Viganò: assistiamo alle
'prove generali per l'istituzione del regno dell'Anticristo'

La 'Dea ragione' e in parallelo la pachamama
Omnes dii gentium dæmonia
Ps. 95, 5 
Eccellenza, in un mio recente articolo ho fatto notare che l’Altare Papale della Basilica Vaticana non viene utilizzato da quando fu profanato dall’offerta presentata all’idolo della pachamama. In quella circostanza, alla presenza di Bergoglio e della sua corte, fu compiuto un gravissimo sacrilegio. Qual è il Suo pensiero in proposito? 

La profanazione della Basilica Vaticana nel corso della cerimonia conclusiva del Sinodo Panamazzonico ha contaminato l’Altare della Confessione, dal momento che sulla sua mensa è stato posto un vaso dedicato al culto infernale della pachamama. Trovo che questa ed altre analoghe profanazioni di chiese e altari ripropongano in qualche maniera altri gesti analoghi avvenuti nel passato e consentano di comprenderne la vera natura. 

A cosa si riferisce?

Mi riferisco a tutte le volte in cui Satana si è scatenato contro la Chiesa di Cristo, dalle persecuzioni dei primi Cristiani alla guerra di Cosroe contro Bisanzio, dalla furia iconoclasta dei Maomettani al Sacco di Roma per mano dei Lanzichenecchi, e poi la Rivoluzione francese, l’anticlericalismo dell’Ottocento, il Comunismo ateo, i Cristeros in Messico e la Guerra civile in Spagna, fino agli esecrabili delitti dei Partigiani comunisti durante e dopo la Seconda Guerra Mondiale e alle forme di cristianofobia che vediamo oggi in tutto il mondo. Ogni volta, invariabilmente, la Rivoluzione – in tutte le sue molteplici varianti – conferma la propria essenza luciferina, lasciando emergere la biblica inimicizia tra la stirpe del Serpente e la stirpe della Donna, tra i figli di Satana e i figli della Vergine Santissima. Non si spiega altrimenti questa ferocia contro la Madonna e i suoi figli. Penso in particolare all’intronizzazione della “dea ragione”, che ebbe luogo il 10 Novembre 1793 nella Cattedrale di Notre Dame a Parigi, in pieno Terrore. Anche in quella circostanza l’odio infernale dei rivoluzionari volle sostituire al culto della Madre di Dio il culto di una prostituta, eretta a simbolo della religione massonica, portata a spalle, su una portantina, e collocata in presbiterio. Le analogie con la pachamama sono molteplici e rivelano la mente infernale che le ispira. 

Non dimentichiamo che il 10 Agosto 1793, pochi mesi prima della profanazione di Notre Dame, era stata eretta in piazza della Bastiglia la statua della “dea ragione”, nelle sembianze della dea egizia Iside: è significativo ritrovare questo richiamo ai culti dell’antico Egitto anche nell’orrido presepe che oggi campeggia in Piazza San Pietro. Ovviamente le analogie che riscontriamo in questi eventi si accompagnano anche ad un elemento assolutamente nuovo. 

Vorrebbe spiegarci in cosa consiste questo elemento nuovo?

Mi riferisco al fatto che mentre fino al Concilio – o, a voler essere indulgenti, fino a questo “pontificato” – le profanazioni e i sacrilegi erano compiuti da nemici esterni alla Chiesa, da allora gli scandali vedono coinvolti attivamente i vertici stessi della Gerarchia, nel silenzio colpevole dell’Episcopato e nello scandalo dei fedeli. La chiesa bergogliana sta dando di sé un’immagine sempre più sconcertante, in cui la negazione delle verità cattoliche si accompagna all’affermazione esplicita di un’ideologia intrinsecamente anticattolica e anticristica; e in cui non si nasconde nemmeno più il culto idolatrico di false divinità pagane – ossia dei demoni – che vengono propiziate con atti sacrileghi e profanazioni delle cose sacre. Mettere quel vaso immondo sull’Altare della Confessione è un gesto liturgico, con una precisa valenza e uno scopo non solo simbolico. La presenza di un idolo della “madre terra” è un’offesa diretta a Dio e alla Vergine Santissima, un segno tangibile che spiega in qualche modo le molteplici esternazioni irriverenti di Bergoglio nei riguardi della Madonna. 

Non vi è dunque da stupirsi se chi vuole demolire la Chiesa di Cristo e il Papato Romano lo faccia proprio dal più alto Soglio, secondo la profezia di Nostra Signora alla Salette: «Roma perderà la Fede e diverrà sede dell’Anticristo». Mi pare che oggi non si possa più parlare di semplice “perdita della Fede”, ma si debba prendere atto del passo successivo, che si esplicita in una vera e propria apostasia, così come l’iniziale sovversione del culto cattolico con la riforma liturgica si vada evolvendo in una forma di culto pagano che comporta la sistematica profanazione del Santissimo Sacramento – specialmente con l’imposizione della Comunione nella mano, col pretesto del Covid – ed in un’avversione sempre più evidente nei riguardi dell’antica liturgia. 

In sostanza, molte forme di iniziale “prudenza” nel dissimulare i veri intenti dei Novatori stanno venendo meno, rivelando la vera natura dell’opera dei nemici di Dio. Il pretesto della preghiera comune per la pace che ad Assisi legittimò lo sgozzamento di polli e altre abominazioni scandalose, oggi non serve più, e si teorizza che la fratellanza tra gli uomini può prescindere da Dio e dalla missione salvifica della Chiesa. 

Qual è la Sua valutazione degli eventi a partire dallo scorso Ottobre 2019, in particolare l’abbandono del titolo di Vicario di Cristo da parte di Bergoglio, il fatto che non abbia più celebrato all’Altare Papale e la sospensione della celebrazione pubblica della Messa a Santa Marta?

Il principio filosofico secondo il quale «Agere sequitur esse» ci insegna che ciascuno si comporta conformemente a come è. Chi rifiuta di farsi chiamare Vicario di Cristo evidentemente ha la percezione che questo titolo non gli si confaccia, o addirittura guarda con disprezzo all’eventualità di essere Vicario di Colui che con le parole e i fatti dimostra di non voler riconoscere e adorare come Dio. O più semplicemente non considera che il proprio ruolo al vertice della Chiesa debba coincidere con il concetto cattolico del Papato, ma con una sua versione aggiornata e “demitizzata”. Allo stesso tempo, non considerandosi Vicario di Cristo, Bergoglio può anche esimersi dal comportarsi come tale, adulterando con disinvoltura il Magistero e dando scandalo all’intero popolo cristiano. Celebrare in pontificalibus all’altare eretto sulla tomba dell’Apostolo Pietro farebbe sparire l’argentino, metterebbe in ombra le sue eccentricità, quell’espressione perpetuamente disgustata che non si perita di dissimulare ogniqualvolta che celebra le funzioni papali: molto meglio primeggiare sul sagrato deserto di San Pietro, in pieno lockdown, riservando a sé l’attenzione dei fedeli altrimenti rivolta a Dio. 

Ella riconosce quindi il valore “simbolico” degli atti di papa Francesco?

I simboli hanno un loro valore preciso: fu simbolica la scelta del nome, la decisione di vivere alla Domus Santa Marta, l’abbandono delle insegne e delle vesti proprie del Romano Pontefice, come la mozzetta rossa, il rocchetto e la stola, o lo stemma papale sulla fascia. È simbolica l’enfasi ossessiva su tutto ciò che è profano, ed altrettanto simbolica l’insofferenza verso tutto ciò che simbolicamente richiama contenuti specificamente cattolici. È forse simbolico il gesto con cui, all’epiclesi della Consacrazione della Messa, Bergoglio ogni volta copre completamente il calice, lo tappa con la mano, quasi a voler impedire l’effusione dello Spirito Santo. 

Così, come nell’atto di inginocchiarsi dinanzi al Santissimo Sacramento si testimonia la fede nella Presenza Reale e si compie un atto latreutico nei confronti di Dio, nel non inginocchiarsi davanti al Santissimo, Bergoglio proclama pubblicamente di non volersi umiliare dinanzi a Dio, mentre non ha alcun problema a mettersi carponi davanti a degli immigrati o a funzionari di una repubblica africana. E nel prostrarsi davanti alla pachamama alcuni frati, suore, chierici e laici hanno compiuto un atto di vera e propria idolatria, onorando indebitamente un idolo e rendendo culto ad un demone. I simboli, i segni, i gesti rituali sono dunque lo strumento tramite il quale la chiesa bergogliana si manifesta per ciò che è. 

Tutti questi “riti” della nuova chiesa, queste “cerimonie” più o meno accennate, questi elementi presi in prestito da liturgie profane non sono casuali. Essi costituiscono uno dei passaggi della Finestra di Overton verso l’accettazione di ciò che in realtà Bergoglio aveva già teorizzato nei suoi interventi e negli atti del suo “magistero”. D’altra parte lo stregone che fa il segno di Shiva sulla fronte di Giovanni Paolo II e il Buddha adorato sul tabernacolo di una chiesa di Assisi si comprendono nella loro perfetta coerenza con gli orrori odierni, esattamente come in ambito sociale prima di considerare accettabile l’aborto al nono mese si è dovuto legittimarlo in casi più limitati, e prima di legalizzare il matrimonio tra persone dello stesso sesso si è prudentemente preferito lasciar credere che la tutela della sodomia non avrebbe messo in discussione l’istituto del matrimonio naturale. 

Vostra Eccellenza ritiene quindi che questi eventi avranno uno sviluppo ulteriore?

Se il Signore, Sommo ed Eterno Sacerdote, non si degnerà di porre fine a questa azione di pervertimento generale della Gerarchia, la Chiesa Cattolica verrà sempre più oscurata dalla setta che le si sovrappone abusivamente. Noi confidiamo nelle promesse di Cristo e nella speciale assistenza dello Spirito Santo, ma non dobbiamo dimenticare che l’apostasia dei vertici della Chiesa fa parte degli eventi escatologici e non potrà essere evitata. 

Ritengo che le premesse poste finora – e che rimontano in buona parte al Vaticano II – conducano inesorabilmente in modo sempre più esplicito verso una “professione di apostasia” dei vertici della chiesa bergogliana. Il Nemico esige fedeltà dai suoi servi e se all’inizio pare accontentarsi di un idolo di legno adorato nei Giardini Vaticani o di un’offerta di terra e piante posta sull’Altare di San Pietro, a breve egli pretenderà un culto pubblico e ufficiale, che sostituisca il Sacrificio perpetuo. Si concretizzerebbe cioè quello che profetizzò Daniele a proposito dell’abominazione della desolazione che sta nel luogo santo. Faccio notare l’espressione precisa della Sacra Scrittura: «Cum videritis abominationem desolationis stantem in loco sancto»; è scritto chiaramente che questo abominio starà, si troverà cioè in una posizione di sfrontata e arrogante imposizione di sé nel luogo che le è più alieno ed estraneo. Sarà uno sfregio, uno scandalo, una cosa inaudita dinanzi alla quale mancano le parole di condanna. 

Cosa ci aspetta, se le cose continuano in questa direzione?

Ciò a cui stiamo assistendo rappresenta a mio parere la prova generale per l’instaurazione del regno dell’Anticristo, che sarà preceduto dalla predicazione del Falso Profeta, il Precursore di colui che compirà la persecuzione finale contro la Chiesa prima della vittoria definitiva e schiacciante da parte di Nostro Signore. 

Il “vuoto simbolico” dell’Altare Papale non è solo un monito per quanti fingono di non vedere gli scandali di questo “papato”. Esso è in qualche maniera un modo con cui Bergoglio vuole abituarci a prendere atto di una mutazione sostanziale del Papato e della Chiesa stessa; a vedere in lui non già l’ultimo di una lunga serie di Romani Pontefici ai quali Cristo ha ordinato di pascere le Sue pecore e i Suoi agnelli, ma il primo capo di una multinazionale filantropica che usurpa il nome «Chiesa Cattolica» solo perché gli consente di godere di un prestigio e di un’autorità difficilmente eguagliabili, anche in tempi di generale crisi religiosa. 

Il paradosso è quindi evidente: Bergoglio sa che può distruggere efficacemente la Chiesa e il Papato solo se viene riconosciuto come Papa; ma allo stesso tempo non può esercitare il Papato nel senso stretto del termine, perché così facendo dovrebbe necessariamente parlare, comportarsi e apparire come il Vicario di Cristo e il Successore del Principe degli Apostoli. È lo stesso paradosso che vediamo in ambito civile o politico, dove chi è costituito in autorità per governare la cosa pubblica e promuovere il bonum commune è allo stesso tempo emissario dell’élite e ha il compito di demolire la Nazione e violare i diritti dei cittadini. Dietro a deep state e deep church vi è sempre il medesimo ispiratore: Satana. 

Cosa possono fare i laici e il clero per scongiurare questa corsa verso il baratro?

La Chiesa non appartiene al Papa, e men che meno ad una conventicola di eretici e fornicatori che con l’inganno e la frode è riuscita ad arrivare al potere. Dobbiamo quindi unire la nostra fede soprannaturale nell’azione costante di Dio in mezzo al Suo popolo con un’opera di resistenza, così come consigliato dai Padri della Chiesa: il Cattolico ha il dovere di opporsi alle infedeltà dei suoi Pastori, perché l’obbedienza che egli deve loro è finalizzata alla gloria di Dio e alla salvezza delle anime. Denunciamo quindi tutto ciò che rappresenta un tradimento della missione dei Pastori, implorando il Signore di abbreviare questi tempi di prova. E se un giorno dovessimo sentirci dire da Bergoglio che per rimanere in comunione con lui dobbiamo compiere un atto che offende Dio, avremo un’ulteriore conferma che costui è un impostore, e che come tale non ha alcuna autorità. 

Preghiamo, quindi. Preghiamo tanto e con fervore, memori delle parole del Salvatore e della Sua vittoria finale. Saremo giudicati non per gli scandali di Bergoglio e dei suoi complici, ma per la nostra fedeltà all’insegnamento di Cristo: una fedeltà che inizia dalla vita in grazia di Dio, dalla frequenza ai Sacramenti, dai sacrifici e dalle penitenze che offriamo per la salvezza dei Ministri di Dio. 

Qual è il Suo auspicio per il prossimo Natale?

Il mio augurio è che questi tempi di prova ci permettano di vedere che dove non regna Cristo Re, si instaura inevitabilmente la tirannide di Satana; dove non regna la Grazia, si diffonde il peccato e il vizio; dove non si ama la Verità si finisce per abbracciare l’errore e l’eresia. Se molte anime tiepide non hanno saputo finora rivolgersi a Dio riconoscendo che solo in Lui possono trovare la piena e perfetta realizzazione della loro esistenza, forse possono ora capire che senza Dio la nostra vita diventa un inferno. 

Come i pastori si prostrarono in adorazione ai piedi del Re Bambino, deposto nella mangiatoia ma significativamente rivestito delle fasce che nell’antichità erano prerogativa dei sovrani, così noi dobbiamo raccoglierci in preghiera attorno all’altare – fosse anche in una soffitta o in una cantina per sfuggire alla persecuzione o ai divieti di assembramenti – perché anche nella povertà di una cappella clandestina o di una chiesetta abbandonata il Signore scende sull’altare ad immolarsi misticamente per la nostra salvezza. 

E preghiamo di poter vedere il giorno in cui un Papa tornerà a celebrare il Santo Sacrificio all’Altare della Confessione, nel rito che Nostro Signore insegnò agli Apostoli e che essi tramandarono intatto nei secoli. Sarà anche quello un simbolo della restaurazione del Papato e della Chiesa di Cristo.

40 commenti:

Anonimo ha detto...

sempre più evidente e incontestabile come Mons. Viganò si sia mons. Viganò si stia spostato da una posizione di conservatore conciliarista antibergogliano (posizione su cui si trova ancora don Minutella) a quella di aperto contestatore delle eresie e delle ambiguità del CV II e del postconcilio. In questa sua evoluzione è stato aiutato dalla marea montante di eresie, blasfemie, bestemmie ed aperta apostasia di Bergolio e del entourage, inclusi ovviamente i massmedia che lo pompano quotidianamente, come fanno con i governi succubi o collusi con l'élite globalista massosatanica mondiale. Fondamentale è stato il uso riconoscimento di essersi ed essere stato ingannato dal CV II in poi, avendo dato fiducia a false autorità cattoliche, in realtà nemiche e ingannatrici del gregge di Cristo ("il colpo da maestro di satana", secondo mons. Léfèbvre ): cfr https://stmarcelinitiative.com/email/it-commenti-eleison-di-mons-williamson-dclxxv-675.html
http://www.unavox.it/Documenti/Doc1341_Williamson_20..06.2020.html

Anonimo ha detto...

Sig. Bergoglio.(non so se chiamarti Papa visto che non Ti riconosci come Vicario di Cristo), ma non Ti eri accorto che in quel funesto giorno nei giardini vaticani assieme all'idolo della madre terra Pachamama vi era anche l'idolo fallico Priapo, esplicita firma dell'inganno diabolico? Non Ti accorgevi di tutto questo?
Ah, se Tu potessi dichiarare ferma vergogna per quello che è avvenuto sotto il tuo comando, chiedere perdono a Dio Padre ed esercitare veramente e santamente il munus di Vicario del figlio di Dio.

GLI IDOLI ADORATI IN VATICANO E NELLA CHIESA SANTA MARIA IN TRANSPONTINA - CONTRO L'APOSTASIA (google.com)

Viator ha detto...

Gaudete! Gaudete!
Christus est natus ex Maria virgine,
Gaudete!
Deus homo factus est, Natura mirante,
Mundus renovatus est ả Christo regnante.

(Piae cantiones, 1582, ed. Theodoric Petri)

Sancta Nativitas Salvatoris et Annum Domini benedictum

Una serena festa del Santo Natale e un Anno Nuovo ricco di grazie

Anonimo ha detto...

Grazie Mons. Viganò. La conferma che ci troviamo ormai ai tempi della comparsa dell'anticristo è testimoniato anche dalla millenaria profezia di San Malachia, secondo la quale questo è il generico "Petrus Romanus" immeritevole di altro appellativo e sotto il quale avverrà la persecuzione finale.

Anonimo ha detto...

"Ciò a cui stiamo assistendo rappresenta a mio parere la prova generale per l’instaurazione del regno dell’Anticristo, che sarà preceduto dalla predicazione del Falso Profeta, il Precursore di colui che compirà la persecuzione finale contro la Chiesa prima della vittoria definitiva e schiacciante da parte di Nostro Signore."

Ma sono delle ovvietà. Sono cose risapute e ridette mille volte. Solo che adesso le dice Viganò. Ecco, adesso "È arrivato Viganò!". Ha impiegato qualche anno, però. Parla di "vittoria definitiva di Nostro Signore". Ma si arguisce che parla per slogan. Certo, la sua prosa riluccica, ma è un abbaglio. "E arrivato Viganò".

https://m.youtube.com/watch?v=zagGwSec4JE

A me sembra sempre più un "fenomeno" degno del film di Fellini. Contenti voi.

Radicati nella fede . ha detto...

Nono Giorno Novena del Santo Natale secondo tradizione - Vocogno Giovedì 24 Dicembre
ore 20.30
https://www.youtube.com/watch?v=vM3LihDdb9U&feature=youtu.be

Regem venturum Dominum... ha detto...

S. Natale - Messa cantata della Notte in rito tradizionale a Vocogno - Pianificato per 24 dic 2020 . ore 24,00
radicatinellafede
https://www.youtube.com/watch?v=WHY3nICzOSQ&feature=youtu.be
Visto le norme vigenti la S. Messa sarà celebrata e assistita dal solo clero, i fedeli potranno seguirla da casa in diretta streaming.

Anonimo ha detto...

Bisognerebbe fare molte Sante Messe V.O. di riparazione.

Magnificat . ha detto...

Secondo me l'importante e' che ci siano e che tutti i redenti siano essi cattolici tiepidi , atei , indifferenti, varie ed eventuali possano "anche per caso" vedere e magari rimanerne folgorati come avvenne per lo scrittore Claudel.

Anonimo ha detto...


Sempre lucidissima l'analisi di mons. Viganò, nel far vedere la coerenza
nel Male mostrata da Bergoglio, passo dopo passo.


La Gerarchia attuale sembra posseduta dall'odio per la Chiesa, ovvero per se
stessa, in quanto cattolica. Questo odio con annesso il desiderio
di distruggere la Gerarchia com'era, cioè fedele al dogma, prima del
Concilio lo possedevano soprattutto i "nuovi teologi", i K. Rahner,
i Kueng, i de Lubac, etc. L'istanza distruttiva è penetrata nel
Concilio sotto le apparenze delle "riforme", attuate però subito guarda caso
in modo distruttivo. Dopo, è stato un crescendo continuo, sino
alla odierna cacofonia, assordante.
Dietro all'odio ci può essere solo Satana, si capisce.
Questa è l'origine profonda. C'è poi l'origine nelle cattive
dottrine, non adeguatamente combattute a suo tempo, evidentemente.
Né colpite come si doveva nei loro propugnatori. E non si
era percepita la doppiezza di un Roncalli, abilissimo nel farsi
passare per un bonario abate amante soprattutto della buona tavola.
Anche Bergoglio, dicono, è una forchetta poderosa.
Mangerà kg di verdura ogni giorno, vista la sua fede ecologista, per
mantenere la stazza notevole che ha?
La profanazione di S. Pietro con l'osceno culto della Pachamama
è stata cosa peggiore della cerimonia del Culto della dea ragione,
impersonata da un'attrice, organizzato dalla mente esaltata di
Robespierre, seguace di J.-J. Rousseau, che aveva conosciuto, o
meglio dell'ideologia della "religione civile" in sostituzine del
Cristianesimo propugnata alla fine del Contratto Sociale del ginevrino.
Quel culto era il frutto di un traviamento ideologico e morale di
semplici laici, ormai via di testa nella fornace della Rivoluzione,
che tutto bruciava con il suo alito ardente. Possiamo dire che non
si rendessero del tutto conto delle enormità che stavano facendo.
Nel caso dell'idolo in S. PIetro, no invece: non si può dire che
Bergoglio sia uno sprovveduto che si impasticcia con la religione,
come l'Incorruttibile. Sa benissimo quello che sta facendo e lo
vuole fare e lo farà sino in fondo, usque ad internicionem Ecclesiae.
E Cristo NS lo lascia finora fare, visto che ad opporsi nel senso
autentico del termine a questo abominio abbiamo solo un vescovo,
mons. Viganò + mons. Schneider = 2, numero imperfetto, in tutta
la Gerarchia!
Abominio del resto iniziatosi, come ricorda mons. Viganò, già con i
papi precedenti (Assisi, il segno di Shiva in fronte etc.).
La frase sull'abominio della desolazione nella sede santa, viene
in genere intesa come riferentesi all'assedio di Gerus. nel 68-70 AD,
quando gli zeloti assassinarono il Sommo Sacerdote dentro il Tempio,
profanandolo. Allora i cristiani di Gerusalemme dovevano fuggire ai
monti, cosa che fecero, a quanto sembra.
Ma la frase vale anche certamente in senso più ampio, non limitato
al dramma della distruzione di Gerusalemme.

Anonimo ha detto...

La Chiesa nella sua bimillenaria storia ha vissuto momenti bui, talvolta tragici. Basti pensare alle persecuzioni dei primi secoli, all'eresia ariana che sembrava destinata a prevalere, allo scisma d'oriente, alla crisi del sec. XI ... sino alla rivoluzione francese e poi alla difficile situazione che si protrare da oltre sessanta anni e che ha le sue radici nel periodo precedente al CVII. Tuttavia dobbiamo sperare e continuare a restare fedeli all'insegnamento ricevuto da NSGC: "... e contro di essa le porte dell'inferno non prevarranno"; " ... sarò con voi fino alla fine dei giorni".
Buon Natale.

Anonimo ha detto...

Credo siano opportune delle scuse da parte mia nei confronti di mons. Viganò. Mi rendo conto di essere stato troppo severo e irriverente. Tutto ciò dipende in buona sostanza dalla difficoltà mia, e credo di molti altri, di mettere in atto efficaci azioni di contrasto alla debordante apostasia. A ciò credo vada aggiunta, nel mio caso, una notevole dose di gelosia, che è forse l'ingrediente che ha fatto lievitare il "composto" oltre il tollerabile. Mi cospargo il capo di cenere e mi taccio.

Da Fb ha detto...

Un papa può essere eretico? Dice di no. Ma no perché perde il libero arbitrio per cui è sempre ispirato dallo Spirito Santo o no perché se eretico è decaduto ipso facto, latae sententiae? Probabilmente perché decade e il suo magistero non va più seguito e obbedito. Mantiene solo il ruolo giuridico-formale per l'ordinaria amministrazione, per cui la sede non è vacante, se non c'è una autorità che lo possa rimuovere, come in passato l'Imperatore. Il successore non eretico potrà dichiararlo eretico e invalidare o annullare tutti i suoi atti di magistero, nomine di vescovi. I cardinali invece saranno validi, perché comunque non è una ordinazione e avranno validato la loro posizione contribuendo al conclave che ha eletto un nuovo papa non eretico. Fonte Ammiocuggino. Chi sa intervenga...

Anonimo ha detto...

https://gloria.tv/post/Et79UPKZ8VEd1HVa2mFTh8Cpf
Don Curzio Nitoglia, sacerdote ‘non allineato’, proviamo a capire quali sono le cause della crisi della Chiesa cattolica, sempre meno chiesa e sempre più organizzazione non governativa. “La crisi della Chiesa non nasce oggi con Papa Bergoglio – attacca Don Curzio Nitoglia – ma affonda le radici nel Concilio vaticano II.

Anonimo ha detto...

Il Potere Occulto dell’Alta Finanza sul Mondo Moderno (5)~ LE FAMIGLIE CHE DOMINANO IL MONDO ~ Parte Quinta: i Rothschild(5)
Pubblicato il 19 dicembre 2020 di doncurzionitoglia

https://doncurzionitoglia.wordpress.com/2020/12/19/le-famiglie-che-dominano-il-mondo-5-rothschild/

Aloisius ha detto...

Brava Mic, hai fatto bene a rammentare quelle parole di Mons. Vigano'.
Mons. Viganò è l'unico che ha compiuto un atto di umiltà iniziale decisivo:
ha riconosciuto di aver sbagliato anche lui sul CVII, evento nel quale, invece, sono rinvenibili le cause di questa progressiva demolizione della Chiesa cattolica.
Ha infranto il tabù della Chiesa, riconoscendo umilmente che Mons. Lefebvre aveva ragione.
Questo è il primo gradino:
o lo si supera o si fa il gioco di Satana.
Sono i frutti sotto gli occhi di tutti a dimostrarlo.

Gesu' ci ha indicato una via stretta e dolorosa, che si segue con gioia solo se si ama e si è amati da Lui.
Il CVII, invece, col pretesto della pastorale adeguata ai tempi, ha portato lentamente i fedeli sulla via larga, piena di negozi, luoghi di divertimento e comodi alberghi.

La Chiesa e' diventata come Lucignolo con Pinocchio.
Ci ha esposto ai rischi della perdizione, perché quella via è gestita dal grande farabutto, Satana.
Anzi, paragonerei il maligno ad un bravissimo e astuto pescatore sportivo.
Anche Satana è "un pescatore di uomini".
Con la differenza che il Signore ci fa pescare per salvarci, non per mangiarci; ci tratta come figli, non come pesci, perché ci ama di un amore immenso, divino, soprannaturale e vuole che partecipiamo a quell'oceano infinito di bene.

Satana, invece, ci cattura per divorarci, perché è senza amore e vive di malvagità, nel buio e nella zozzeria.
E perché, essendo angelo, è molto più intelligente e furbo di noi, quando veniamo sviati dalla
"...conventicola di eretici e fornicatori che con l’inganno e la frode è riuscita ad arrivare al potere...", come la chiama senza fronzoli Mons. Viganò.

Senza pastori, o con pastori senza sale e infedeli che ci portano sulla via comoda, noi uomini siamo come pesci e Satana è come un pescatore sportivo.

La pesca sportiva, che praticavo con passione, è infatti l'arte dell'inganno.
Conoscevo i cibi graditi a tutte le specie di pesci che volevo pescare, e le loro abitudini.
Preparavo la pastura, che si getta in acqua per attirare i pesci con l'odore, poi confezionavo l'esca, celando un amo adeguato, a sua volta attaccato ad un certo tipo di lenza, col filo di trasparenza variabile a seconda dell'acqua e del peso del pesce.
Infine aspettavo con la pazienza tipica del pescatore.
Il pesce, se ha fame, non essendo evidentemente molto intelligente ed essendo abilmente ingannato, abbocca.
Ma fino a che non lo estrai dall'acqua, si può liberare.
O lo puo' liberare il pescatore, se è ancora vivo e non lo vuole mangiare, o se è di taglia troppo piccola.

Mi sembra che Satana faccia lo stesso con noi, ma lui non libera nessuno, perché vuole distruggere tutti i pesci sapendo che non vincerà mai la gara di pesca con il Pescatore buono.

Il maligno nosce gusti, debolezze e abitudini di tutti gli sprovveduti che, male istruiti, si sono convinti che non esiste nessun pericolo, che non esiste nessun pescatore sportivo e si illudono del fatto che, se anche esistesse, avranno la forza di liberarsi.
Meno male che c'è ancora un "pescatore di uomini" per conto del Signore Gesù.
Aloisius

Da Fb ha detto...

Ovviamente Bergoglio cerca di pilotare il prossimo conclave. Lo ha già imbottito di suoi uomini. Il prossimo conclave è a maggioranza bergogliona. Chi eleggeranno? Dopo un confusionario e arruffato sud americano, probably puntano a una mente raffinata, un europeo o un nord americano. Né un rigido progressista, né uno stupidotto qualsiasi. Questa mente raffinata scelta dal conclave bergoglione e non dallo Spirito Santo, come da prassi, dopo la elezione, dovrà ritirarsi in una stanza da solo, per decidere se accettare, dopo un momento di meditazione. Lì gli farà visita lo Spirito Santo. Se si convertirà farà rinascere la chiesa, disattendendo alle aspettative dei bergoglioni. Se rifiuterà lo Spirito Santo, sarà l'anticristo luciferino. Sarà cmq un soggetto molto raffinato, più affascinante dell'attuale... previsione di Ammiocuggino. fvn

Anonimo ha detto...

Si mormora fortemente che entro 2020 si dimette....ora se lo fa ci presenta l'anticristo ultimo...il falso profeta presenta l'Anti finale. LO dice dall'inizio che possono esserci tanti papi..... infatti nella chiesa di satana ciò è possibile.

Anonimo ha detto...

DEVONO FARE IN FRETTA
Come tutti i Coronavirus, anche quelli più letali di questo, dopo un paio d'anni perderà forza e si attenuerà spontaneamente.
Questo renderà inutile il vaccino perché il pericolo sarà ridotto al livello della più classica influenza.
Ergo, devono fare in fretta a vaccinare il bestiame per venire a cassa dei soldi investiti in questa operazione colossale.
E una volta finito il giro, pronti per il prossimo come alle giostre!
Aver ceduto sulle libertà costituzionali ha creato un precedente politico che ipoteca la nostra vita libera per i decenni a venire...

Anonimo ha detto...

Eugenio Capozzi :
Con la grottesca processione di San Vaccino che valica le Alpi e attraversa la penisola il regime sanitocratico italiano (grazie ai media suoi ignobili servi) ha toccato il fondo della manipolazione propagandistica e della circonvenzione di incapaci.
Quattro dosi di vaccino genico a stento sperimentato, che non basteranno neanche per il personale di un ospedale, celebrate come una soluzione salvifica ad una emergenza montata ad arte per terrorizzare gli idioti (che ahimé, va detto, sono a quanto pare una porzione consistente della popolazione), mentre si ignorano, trascurano, ostacolano colpevolmente in ogni modo tutte le terapie più efficaci su cui all'estero si lavora da tempo con successo.
Al seguito, l'allestimento di un ridicolo "Vaccine Day" puramente virtuale, quando si sa benissimo che per le disfunzioni del governo italiano e dell'Ue le ordinazioni di vaccini sono in ritardo clamoroso, e prima della tarda primavera sarà impossibile l'immunizzazione anche solo degli operatori sanitari e dei pazienti di ospedali e Rsa. Mentre tra Regno Unito, Stati Uniti, Russia forse siamo già oggi oltre il milione di vaccinati.
Una farsa oscena degna di una dittatura da operetta dello stato di Bananas.

Anonimo ha detto...

LA RIDICOLA PROPAGANDA

Ora: non sono un no vax –se mi fossi scoperto tale sarei già corso da un neurologo – né ho una fideistica fiducia nella bontà di un vaccino la cui efficacia, in pratica, si sta testando sul campo. Sono mediamente soddisfatto che il vaccino e anzi molti vaccini ci siano e che, sembra, in Inghilterra si facciano– chissà perché la ricerca funziona nelle democrazie in cui NON è, tutta o in gran parte, nelle mani dello stato… - per un preparato curativo.


Ma la telecronaca minuto per minuto dell’arrivo dei camion con il vaccino a Roma a Napoli, Milano e Canicattì, è propaganda così sciatta che neppure un Achille Starace avrebbe saputo concepirla. O meglio: l’avrebbe anche concepita, ma il De Cuius gli avrebbe ordinato di soprassedere.
Biagio Buonomo

Anonimo ha detto...

Vogliono scacciare Dio dai cieli
https://www.youtube.com/watch?v=cVt4ibKawkc

Vox Italia Tv
Il cardinale Burke sostiene come dietro la narrazione terroristica costruita intorno alla pandemia si nasconda in realtà il desiderio di "élite senza Dio" di colpire la libertà delle famiglie e delle Nazioni. Di questo e di molto altro si discute a "Dietro il Sipario" in compagnia del giornalista Aldo Maria Valli, del filosofo Francesco Lamendola e del saggista Matteo D'Amico.

Anonimo ha detto...


ma chi lo dice che entro il 2020 Bergoglio si dimette?
Sono solo "fake news". A vederlo, appare in ottima forma.
Come si può essere così creduloni?
Mai visto un uomo di potere così saldamente in sella
e ben convinto di restarci.

Anonimo ha detto...

Giulio Meotti:
“Dal gender alla morte, un progressismo impazzito trasforma la civiltà in compost”. Intervista sul Foglio al filosofo francese Jean-François Braunstein, docente alla Sorbona e autore di un saggio sulla "filosofia impazzita". “Le nostre discussioni sul gender fluid mi ricordano quelle dei dotti bizantini sul sesso degli angeli mentre i turchi prendevano Costantinopoli. Queste ideologie sono religioni sostitutive. Abbiamo bisogno di una trascendenza perché una società funzioni, dobbiamo aggrapparci a qualcosa che sia al di là di noi, in modo da voler continuare l’avventura umana. Il problema principale è che, per ora, l’unica religione veramente vivente in Europa è una importata di recente, l’islam, presente solo nella sua versione più rigorosa e politica, e sembra aver preso il posto di un cristianesimo esaurito. Quello che a mio avviso pone davvero un problema, il che è molto preoccupante, è la quasi assenza di reazioni da parte nostra di fronte a questi attacchi, a parte qualche candelina. L’islam non lascia spazio a questi sproloqui e li caccia senza pietà nei paesi che governa. Ma certi islamisti in Europa si presentano abilmente come ‘alleati’ di attivisti omosessuali, trans, animalisti o decolonialisti, su certi canali come al Jazeera, ovviamente destinati esclusivamente ai paesi occidentali. Non appena l’islamismo sarà al potere sarà la fine di tutti questi ‘utili idioti’, che saranno puniti con la morte. Nel peggiore dei casi si può sperare che la civiltà occidentale possa continuare in un’altra forma in Europa centrale o in Asia. Ma sono abbastanza pessimista sul suo futuro”

https://www.ilfoglio.it/cultura/2020/12/26/news/-dal-gender-alla-morte-un-progressismo-impazzito-trasforma-la-civilta-in-compost--1591906/

Anonimo ha detto...

CONTINUIAMO A FAR MATURARE LE COSCIENZE.
IL COVID SI PUO’ CURARE, NON È IL VACCINO LA SOLUZIONE DEL PROBLEMA.
La variante inglese del Covid che tanta preoccupazione sta destando in questi giorni conferma quanto sostengo da mesi: il vaccino per un virus che è già mutato così tante volte rischia di essere poco efficace e addirittura pericoloso, meglio puntare sulla rivalutazione della medicina del territorio. Lo dico da medico in prima linea: credo da sempre nel valore della vaccinazione ma oggi sono sempre più sconcertato davanti alle modalità con cui viene gestita questa epidemia. Da mesi contesto le misure varate dal Governo per arginare la diffusione del virus. Ribadisco le mie perplessità davanti ad un’indiscriminata vaccinazione di massa che definisco “non necessaria”, dai benefici ancora tutti da verificare, ma soprattutto con forti dubbi sulla sua innocuità, e respingo l'accusa di essere "no-vax" e negazionista.
Ho dalla mia una lunga formazione universitaria con tre specializzazioni ed una invidiabile carriera prima in ambito militare, come ufficiale medico, successivamente in ambito civile, come dirigente dell'Unità Sanitaria Locale, e poi ospedaliera con 15 anni di pronto soccorso e chirurgia d'urgenza. La mia condotta è testimoniata da decenni di attività, sia nell'esercito, sia nell'ambito universitario e ospedaliero e infine come medico di base al servizio dei miei pazienti. Il valore della vaccinazione è innegabile e personalmente l'ho consigliata e praticata a decine di migliaia di pazienti ma rivendico, da medico, anche il diritto di invitare alla cautela perché non tutti i vaccini sono uguali e non tutti i pazienti possono reagire allo stesso modo. Questo non significa essere "no-vax" ma esercitare la professione in modo critico e coerente con i principi del giuramento di Ippocrate e nell'interesse esclusivo dei cittadini.
Sui nuovi vaccini contro il Covid ribadisco le mie perplessità: I primi vaccini che ci offrono sono prodotti di terapia genica, inietteremo acidi nucleici che causeranno la produzione di parti del virus da parte delle nostre stesse cellule ma, poiché è la prima volta che si effettua sull’uomo, non conosciamo le conseguenze di questa iniezione. E se le cellule di alcuni "vaccinati" producessero troppi elementi virali, provocando reazioni incontrollabili nel nostro corpo? I rischi della vaccinazione possono essere maggiori dei benefici specie nel caso di un vaccino non sufficientemente testato circa la sua efficacia ed innocuità. Ciò in particolar modo se viene praticato in maniera indiscriminata, per una malattia la cui mortalità è prossima allo 0,05%. Gli effetti collaterali dell'inoculazione potrebbero derivare proprio dalle modalità di funzionamento del vaccino: le prime terapie geniche saranno con l'RNA, ma ci sono progetti con il DNA. Normalmente, nelle nostre cellule, il messaggio viene inviato dal DNA all'RNA, ma in determinate circostanze è possibile il contrario, soprattutto perché le nostre cellule umane contengono i cosiddetti retrovirus "endogeni" integrati nel DNA dei nostri cromosomi. Questi retrovirus "addomesticati" che ci abitano sono generalmente innocui ma possono produrre un enzima, la trascrittasi inversa, in grado di trascrivere all'indietro, dall'RNA al DNA: quindi un RNA estraneo al nostro corpo e somministrato per iniezione potrebbe codificare DNA, altrettanto estraneo, che può quindi integrarsi nei nostri cromosomi.
Pertanto non solo c’è il rischio reale di trasformare i geni del soggetto vaccinato in modo permanente ma anche la possibilità, modificando gli acidi nucleici degli ovuli o dello sperma, di trasmettere queste modificazioni genetiche ai figli.

Anonimo ha detto...

...segue
Ma quindi, in attesa di accertare efficacia e innocuità del virus, come fronteggiare il Covid? La soluzione può passare solo da una effettiva valorizzazione della medicina del territorio e vi spiego: in queste settimane per screditare la mia azione mi hanno dato del negazionista ma è una calunnia. Ho, infatti, vissuto sulla mia pelle cosa significa combattere questo virus stando ogni giorno al fianco dei pazienti, con terapie mirate e spesso alternative rispetto ai rigidi protocolli ministeriali, e sono convinto che proprio noi medici di famiglia possiamo svolgere un ruolo strategico. In tutti questi mesi nei pazienti del gruppo di medici che coordino non abbiamo avuto vittime, né abbiamo ricoverato alcun paziente ammalato e positivo al tampone. Noi assistiamo un bacino di oltre 6mila pazienti che è ben più di un ospedale: perché non tenere conto della nostra esperienza, invece di bollarci subito come “negazionisti”?
È una proposta che formulo anche in prospettiva futura e post emergenziale: si dovrebbe prendere questo nostro modello operativo come esempio per ristrutturare completamente il Servizio Sanitario Nazionale. Una medicina del territorio ben organizzata può ridurre almeno del 90% i ricoveri in ospedale, sia per le malattie contagiose e/o diffusive (Covid compreso) sia per altri tipi di patologie, riservando all'ospedalizzazione solamente i ricoveri in reparti di elezione. Ovvio che per fare questo dobbiamo mettere al centro il medico di base, figura assolutamente da rivalutare in quanto è il professionista che più di tutti può e deve conoscere il quadro clinico generale dei pazienti. A differenza dei medici ospedalieri, dei membri del CTS e dei cattedratici infatti è proprio il medico di base che, grazie ad una casistica di gran lunga più ampia, conosce le patologie contagiose e/o diffusive ed i loro meccanismi di trasmissione. Così facendo, evitando inutili ospedalizzazioni, la Sanità potrebbe essere ristrutturata rivalutando i reparti da riservare ai ricoveri di elezione ed al contempo sarebbe possibile potenziare, con i risparmi di spesa, i centri diagnostici per offrire al medico del territorio la possibilità di far eseguire accertamenti diagnostici in tempo reale come può fare un ospedale. Al professionista ospedaliero, invece, deve essere riservato il ruolo di medico nei reparti di elezione, lasciandolo libero di curare secondo scienza e coscienza, senza l'imposizione di un rigido protocollo terapeutico che gli discenda da direttive superiori, in quanto i pazienti non sono tutti uguali e debbono essere curati caso per caso, in funzione del quadro clinico che presentano poiché, diversamente, si rischia di arrecare gravissimi danni al paziente stesso come purtroppo verificatosi durante questa emergenza.
Mariano Amici medico

Anonimo ha detto...

L’Argentina e la pretesa di rendere “legale” il crimine abominevole dell’aborto. Parla monsignor Aguer, vescovo coraggioso
https://www.aldomariavalli.it/2020/12/27/largentina-e-la-pretesa-di-rendere-legale-il-crimine-abominevole-dellaborto-parla-monsignor-aguer-vescovo-coraggioso/
Personalmente piu' che 'coraggioso' lo definirei " autentico apostolo".
C'e' chi parla in nome di Cristo il vero Re e c'e' chi parla in nome di altri e che bisogna raccomandare alla Madre .

Anonimo ha detto...

"Il vero ecologista e rispettoso della natura non fa uso del vaccino:
- serve tantissima energia per tenerlo a -78 gradi celsius fino all'uso, e Greta piange
- se la natura ha deciso che l'uomo deve morire per un virus, bisogna rispettare il suo volere"

copiato da un amico, provocatorio, ma molto meno di certi Torqemada de noartri che non vorrebbero curare i negazionisti ma vogliono i miei soldi per far abortire le donne
(Alberto Lacchini)

Anonimo ha detto...

Lo spot di Francesco pro-vaccino alla benedizione Urbi et orbi. Il vaccino paragonato all'eucaristia. La salvezza verrà dal vaccino magari fatto con feti abortiti che "il Vaticano " ha dichiarato essere moralmente accettabili, per poter così dire un giorno che la nostra salvezza terrena è arrivata Grazie ai bambini uccisi con l'aborto.
Vaccini che avrebbero bisogno di anni di sperimentazione vengono sdoganati come sicuri ed efficaci, nel contempo non garantiscono l' immunizzazione, e semmai non si sa per quanto tempo, smentendosi poi da soli dicendo che comunque anche i vaccinati dovranno mantenere le misure di prevenzione, distanziamento sociale mascherine eccetera....
Ma viene da chiedersi Allora questo vaccino a chi Giova se non alle case farmaceutiche e alle Elite mondiali che hanno orchestrato questa pandemia per cambiare il mondo a una velocità supersonica? Modificando il nostro DNA con conseguenze che potrebbero essere pesantissime a livello psichico e fisico. Praticamente Vogliono farci diventare dei zombie succubi e dipendenti dai governi e dalle Elite MONDIALI. M. C.

Viator ha detto...

Al di là dell'opportunità di vaccinarsi o meno, la UE ha dato 300.000 dosi di vaccino alla Germania, 100.000 alla Francia e 10.000 all'Italia. E' il frutto della abilità di Di Maio, della autororevolezza del nessuno e dell'europeismo di Mattarella. Si può dire che la UE sia amica dell'Italia?

Anonimo ha detto...

Luigi Bisignani su Il Tempo:
Caro direttore, dubito ergo sum. Sergio Mattarella, il Presidente Tentenna, è assalito da dubbi che gli hanno rovinato il Natale: uno di carattere costituzionale, l’altro economico, visto che per Bruxelles le risorse del Recovery Fund realmente utilizzabili sono circa 110 miliardi di euro e non 209. Gli interrogativi che vagano nei corridoi della Manica Lunga del Quirinale sono fondamentalmente due: fino a quando può continuare questa assurda accozzaglia di governo senza andare alle elezioni? E poi, dal momento che i numeri messi sul tavolo dal Mef non sono veri, l’Ue boccerà clamorosamente la manovra italiana e ci manderà la Troika? 

Il Capo dello Stato sa che non può più tergiversare. Finché c’era un’alleanza che reggeva e un Premier in qualche modo sopportato, se non supportato, poteva anche far finta di nulla, ma ora che la maggioranza si va via via sgretolando, dalla Tav alla delicatissima questione dei Servizi di sicurezza, è ora di agire. Ma c’è un altro tema delicatissimo che viene sottoposto all’attenzione del Capo dello Stato in vista del nuovo settennato: può questo Parlamento eleggere il Presidente della Repubblica con una rappresentanza che non rispecchia più gli equilibri del Paese? Basti pensare al crollo del Movimento 5 Stelle dal 32,7 al 14 percento e all’esplosione di Fratelli d’Italia dal 4,3 al 16 percento. Mattarella rischia di esser ricordato, nelle cronache costituzionali, come il Presidente che - incurante dell’esito del referendum sulla riduzione del numero dei parlamentari - ha voluto ad ogni costo forzare le Camere, ormai delegittimate, a trascinare la Legislatura fino al «semestre bianco», in spregio a dinamiche non più conformi alla Costituzione, pur di assicurare, sempre e comunque, la fiducia ad un Governo, a sua volta privo di ogni investitura e quindi non più espressione della sovranità popolare. La scusa della pandemia non regge più visto che si vota dagli Stati Uniti a Israele.

Anonimo ha detto...

Il salvifico vaccino, con tanto di benedizione da Oltretevere, distribuito quasi fosse un'ostia sacrilega il 27 dicembre, festa di San Giovanni Evangelista, data notoriamente cara a certi ambienti non proprio filantropici...
Ma saranno tutte coincidenze, dai!

Anonimo ha detto...

Maria Giovanna Maglie:
BUONGIORNO SCAMPOLI DI VERITÀ SUI VACCINI CHE LA PROPAGANDA DI GOVERNO NASCONDE
Avete visto le immagini della propaganda natalizia? Un camioncino col numero più basso di vaccini del mondo riservato all'Italia, mostrato trionfalmente all'arrivo dalla TV di regime? I produttori Pfizer e Moderna avevano offerto alla Commissione Europea 800 milioni di dosi. Bruxelles ha fatto la scelta protezionista del cavolo, ordinando 300 milioni di dosi alla francese Sanofi e solo 200 milioni a Pfizer e 80 milioni a Moderna.
Siccome il diavolo è sempre distratto, Sanofi ha sbagliato il vaccino, consegnerà solo nel secondo trimestre 2022, e noi da questo ritardo dipenderemo, rischiando di avere tutto il 2021 in compagnia del Covid.
Contenti di stare nella gloriosa Unione Europea?
Mentre meditate, sappiate anche che resta la speranza che i cattivi inglesi, quelli della variante sulla quale il governo italiano ha fatto terrorismo sotto Natale lasciando i nostri connazionali negli aeroporti inglesi abbandonati, tirino fuori rapidamente il vaccino dell’Anglosvedese Astrazeneca. Che cos'è? Un farmaco immunitario che protegge dal virus e che potrebbe essere disponibile fra 4 mesi.
Ma il governo italiano starà sicuramente agli ordini dell'Unione Europea ancora una volta.
E ancora una volta per sperare di salvarci la vita e salvare la nazione, la prima cosa da fare e' liberarsi di questo governo. Buona domenica a tutti

Anonimo ha detto...

Il papa invece di difendere gli ultimi li offre come cavie

https://m.youtube.com/watch?v=Lki5_d4cCsQ&feature=youtu.be

Anonimo ha detto...

Viganò una voce che grida nel deserto.
Castellaz Giovanni

Anonimo ha detto...

Diego Fusaro:
Italiani del futuro, vi scrivo dall'anno 1 d.C. (dopo Covid-19). Oggi è il V-Day, il nuovo Santo Dì del calendario del nuovo ordine terapeutico. È una giornata indimenticabile, habemus vaccinum. Un giorno sacro e lieto, pur se offuscato da fastidiose nubi di troglodoti reazionari che osano dubitare delle virtù taumarurgiche del sacro vaccino, reso possibile dalla Dea Scienza. Ci rasserena, tuttavia, sapere che questi troglodoti in futuro saranno sempre meno, perché saranno rieducati con le buone o con le cattive alla fede nella Scienza e nel Progresso.

Viator ha detto...

La propaganda del dio immanente per una salvezza fisica non più metafisica

Anonimo ha detto...

Organizzazione mondiale su..lavita ?su.. Lamorte ?
https://www.facebook.com/meglio.di.ieri/videos/189887796017812/
Intervista al Dr.Giorgianni (Magistrato)

Anonimo ha detto...

https://rinascimentoitalia.it/covid/

John Bell Hood ha detto...

Non è che non possa; è evidente che non vuole, perché vuole tutt'altro.