Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

venerdì 16 giugno 2023

In San Pietro. Incontro internazionale sulla fratellanza umana versus Corpus Domini

Qui l'indice dei precedenti.
In San Pietro. Incontro internazionale
sulla fratellanza umana versus Corpus Domini

Corpus Domini a Roma? Assolutamente No; ma è stato organizzato un incontro internazionale in piazza San Pietro, il World Meeting on Human Fraternity. L'evento, programmato con molti mesi di anticipo, ha avuto la priorità sulle celebrazioni del Corpus Domini in Vaticano, sia nella pianificazione che nello svolgimento. così annunciato dai media Vaticani: [qui]
"Nel primo meeting internazionale in piazza San Pietro ispirato all'enciclica Fratelli Tutti [vedi] di Papa Francesco oltre trenta premi Nobel hanno letto una dichiarazione in cui chiedono un mondo più giusto e fraterno, invitando tutti gli uomini di buona volontà a sottoscriverla. Il cardinale Parolin: abbiamo una strada da percorrere. Preghiere e affetto da tutta la piazza per Papa Francesco, in una giornata che ha coinvolto, associazioni, cantanti e artisti e otto città da tutti i continenti"
L'incontro, si è concluso con la lettura di una dichiarazione, firmata dal cardinale Pietro Parolin, a nome di papa Francesco, il cui testo è stato letto dal Premio Nobel per la Pace 2006 Muhhamad Yunus. Siamo anche nel filone della Dichiarazione di Abu Dhabi [vedi] molto contestata ma senza alcun esito. E purtroppo prosegue lo sviluppo dei frutti avvelenati e io consolidamento di insegnamenti distorti e distorcenti.
L'ho seguito in diretta con doloroso raccapriccio, posto che non ho sentito una sola volta pronunciare il Nome di Cristo Signore. Un discorso socio-politico di una banalità sconcertante che potete trovare di seguito, nel quale è stata inserita persino la transizione ecologica...

Usquequo Domine? Fino a quando, Signore? 
... Già detto e ripetuto, ma giova ribadirlo. Siamo tutti "fratelli" in quanto siamo tutti creature di Dio. Si tratta, dunque, di una fratellanza solamente creaturale. Ma noi cristiani per fratellanza intendiamo quella in Cristo Signore, in quanto figli nel Figlio per il sigillo impresso dal Battesimo che è anche una chiamata e dunque una responsabilità... Dio, infatti, ha un solo figlio unigenito, nostro Signore Gesù Cristo. Noi cristiani, innestati in Cristo mediante il battesimo e la fede, siamo figli adottivi di Dio e non solo sue creature. Ed è un dato ontologico che non appartiene  all'ordine materiale.
Se, dunque, parliamo di fratellanza soltanto in termini umani non è altro che quella illuminista che, in mancanza del Signore, alla prima occasione degenera.
C'è un solo Signore dell'umanità e un solo Re che unisce le membra del suo corpo mistico; un solo Spirito che è l'anima di questo corpo; e un solo Dio, Gesù Cristo, che può alimentare la speranza e la pace - quella vera che viene da lui solo - anche in tutti gli aspetti del vivere civile e non solo "nel contesto dell’architettura dei diritti umani". 
Stiamo parlando della salvezza e della visione eterna di Dio che colmerà e supererà i desideri più alti che si possano concepire. E tutti gli uomini sono chiamati a far parte del Corpo mistico di Cristo per grazia di Dio. Nessun'altra "religione" o cosiddetta religione può dare "speranza" o "pace, giustizia, uguaglianza" all'umanità. Nessuna di esse può essere un cuore che unisce le membra attraverso un'associazione meramente umana, totalmente incapace di realizzare questa meravigliosa unione tra i suoi membri tramite la Grazia che viene dall'alto, dal Signore nostro e della Storia, l'unico che rende possibili "le scelte che nutrono la fraternità personale, quella del cuore"....

Ti converti e credi al Vangelo? Roba nel passato… 
Il testo che trovate sotto riportato conferma le affermazioni del cardinale Roche sulla nuova teologia [qui - qui - e dal card. Cantalamessa qui].
Il cardinale Mauro Gambetti, arciprete della Basilica di San Pietro, ha invitato premi Nobel, celebrità e speso migliaia di dollari in pubblicità e organizzazione. La Basilica Vaticana è stata riempita d'altro ma svuotata della sua essenza: la preghiera.
È stato persino allestito nell'atrio della basilica un banchetto. Nessuna messa, nessuna preghiera. Durante i primi vespri della solennità del Corpus Domini, il luogo della cristianità si trasforma in un vero e proprio circo.

Tuttavia, mentre San Pietro appare sempre più disertato, crescono in maniera esponenziale le comunità legate alla Tradizione composte soprattutto di giovani e famiglie. Basti pensare agli echi del recente pellegrinaggio Parigi-Chartres [qui e precedenti], con il coinvolgimento del vescovo, e al grande risveglio nei confronti del Rito Romano antico che percorre tutta la Francia e non solo. Traditionis custodes e tutte le successive ulteriori restrizioni [qui] si sono rivelate un vero e proprio boomerang che coinvolge non solo la partecipazione alla Messa dei secoli ma anche la crescita esponenziale di nuovi sacerdoti e seminaristi sempre più interessati all'antico Rito e ad una formazione tradizionale [qui].

Un unico conforto nello scoramento dell'ora presente: l'incontro è stato un flop monumentale. Lo leggiamo nel Tweet ripreso nell'immagine a lato e tradotto di seguito: 

"Scarsissima affluenza oggi per Human Fraternity - Fratelli Tutti Event. A giudicare dalle sedie predisposte, il Vaticano si aspettava una folla molto più numerosa."

* * *
Ecco il testo del documento, di conio tutt'altro che pastorale, ma  socio-politico e totalmente antropocentrico:

Roma, Piazza San Pietro, 10 giugno 2023
Dichiarazione sulla fraternità umana

«Siamo diversi, siamo differenti, abbiamo differenti culture e religioni, ma siamo fratelli e vogliamo vivere in pace» (Papa Francesco). Ogni uomo è mio fratello, ogni donna è mia sorella, sempre. Vogliamo vivere insieme, da fratelli e sorelle, nel Giardino che è la Terra. È il Giardino della fraternità la condizione della vita per tutti.
Siamo testimoni di come in ogni angolo del mondo l’armonia perduta rifiorisce quando la dignità è rispettata, le lacrime vengono asciugate, il lavoro è remunerato equamente, l’istruzione è garantita, la salute è curata, la diversità è apprezzata, la natura è risanata, la giustizia è onorata e le comunità abbracciano solitudine e paure.
Insieme scegliamo di vivere le nostre relazioni basate sulla fraternità, che è alimentata dal dialogo e dal perdono, che «non implica il dimenticare» (FT, n. 250), ma il rinunciare «ad essere dominati dalla stessa forza distruttiva» (FT, n. 251) di cui tutti soffriamo le conseguenze.
Uniti a Papa Francesco vogliamo ribadire che «la vera riconciliazione non rifugge dal conflitto, bensì si ottiene nel conflitto, superandolo attraverso il dialogo e la trattativa trasparente, sincera e paziente» (FT, n. 244). Questo nel contesto dell’architettura dei diritti umani. Lo vogliamo gridare al mondo nel nome della fraternità: Non più la guerra! È la pace, la giustizia, l’uguaglianza a guidare il destino di tutta l’umanità. No alla paura, alla violenza sessuale e domestica! Cessino i conflitti armati.
Diciamo basta alle armi nucleari e alle mine antiuomo. Mai più migrazioni forzate, pulizia etnica, dittature, corruzione e schiavitù. Fermiamo l’uso manipolativo della tecnologia e dell’intelligenza artificiale, anteponiamo e fecondiamo di fraternità lo sviluppo tecnologico.
Incoraggiamo i Paesi a promuovere sforzi congiunti per creare società di pace, come ad esempio, l’istituzione di un Ministero per la pace. Ci impegniamo a bonificare la terra macchiata dal sangue della violenza e dell’odio, dalle disuguaglianze sociali e dalla corruzione del cuore. All’odio rispondiamo con l’amore.
La compassione, la condivisione, la gratuità, la sobrietà e la responsabilità sono per noi le scelte che nutrono la fraternità personale, quella del cuore.
Far crescere il seme della fraternità spirituale inizia da noi. Basta piantare un piccolo seme al giorno nei nostri mondi relazionali: la propria casa, il quartiere, la scuola, il luogo di lavoro, la piazza e le istituzioni in cui si prendono le decisioni.
Crediamo anche nella fraternità sociale che riconosce uguale dignità per tutti, alimenta l’amicizia e l’appartenenza, promuove l’educazione, le pari opportunità, condizioni di lavoro dignitose e la giustizia sociale, l’accoglienza, la solidarietà e la cooperazione, l’economia sociale solidale e una giusta transizione ecologica, una agricoltura sostenibile che garantisca l’accesso al cibo per tutti, per promuovere relazioni armoniose, radicate nel rispetto reciproco e nella cura del benessere per tutti.
In questo orizzonte è possibile sviluppare azioni di prossimità e leggi umane, perché «la fraternità ha qualcosa di positivo da offrire alla libertà e all’uguaglianza» (FT, n. 103). Insieme vogliamo costruire una fraternità ambientale, fare pace con la natura riconoscendo che “tutto è in relazione”: il destino del mondo, la cura del creato, l’armonia della natura e stili di vita sostenibili.
Desideriamo edificare il futuro sulle note del Cantico delle Creature di san Francesco, il canto della Vita senza fine. La trama della fraternità universale tesse l’ordito delle strofe del Cantico: tutto è in relazione e nella relazione con tutto e con tutti è la Vita.
Pertanto noi, riuniti in occasione del primo Incontro Mondiale della Fraternità Umana, rivolgiamo a tutti gli uomini e le donne di buona volontà il nostro appello alla fraternità. I nostri figli, il nostro futuro possono prosperare soltanto in un mondo di pace, giustizia ed uguaglianza, a beneficio dell’unica famiglia umana: solo la fraternità crea umanità.
Sta alla nostra libertà volere la fraternità e costruirla insieme in unità. Sottoscrivi insieme a noi questo appello per abbracciare questo sogno e trasformarlo in prassi quotidiane, affinché giunga alle menti e ai cuori di tutti i governanti e a chi, ad ogni livello, ha una piccola o grande responsabilità civica.”.

7 commenti:

mic ha detto...

Cor Jesu sacratíssimum, miserére nobis.

Anonimo ha detto...

SOLENNITÀ DEL SACRO CUORE DI GESU'
Questa solennità ha una data mobile e viene celebrata il venerdì dopo il Corpus Domini; il sabato che segue è dedicato al Cuore Immacolato di Maria. Fu la mistica francese santa Margherita Maria Alacoque la messaggera del culto che nel 1856 papa Pio IX estese a tutta la Chiesa cattolica

INVOCAZIONI AL SACRO CUORE

Amore del Cuore di Gesù, infiamma il mio cuore.

Carità del Cuore di Gesù, diffonditi nel mio cuore.

Forza del Cuore di Gesù, sostieni il mio cuore.

Misericordia del Cuore di Gesù, rendi dolce il mio cuore.

Pazienza del Cuore di Gesù, non ti stancare del mio cuore.

Regno del Cuore di Gesù, stabilisciti nel mio cuore.

Sapienza del Cuore di Gesù, ammaestra il mio cuore.

Atto di riparazione

Amorissimo Cuore del mio Gesù sacramento, quali oltraggi tu ricevi nella santissima eucaristia! Tu qui fai l'ultimo sforzo del tuo amore e gli uomini fanno l'ultimo sforzo delle lo-ro ingratitudini.

O Gesù mio! Infedeli che non credono, eretici che ti negano, cattolici che ti dimenticano, peccatori che ti offendono, anime a te consacrate che ti sono infedeli.

O cuore, del mio Gesù, orribilmente oltraggiato e vilipeso! E io sono stato nel numero di anime così ingrate! Un tale pensiero mi riempie il cuore di un dolore acerbo. Oh, potessi con le mie lacrime lavare tutte le mie colpe! Potessi avere tutti i cuori degli uomini per offrirteli in riparazione di tanti oltraggi.

Angeli del paradiso, risarcite voi con le vostre adorazioni gli affronti che Gesù riceve dagli uomini. Maria santissima, il tuo Cuore pieno di grazia compensi il tuo Figlio delle nostre ingratitudini.

E tu, Gesù amabilissimo, accetta queste nostre riparazioni e perdona le nostre infedeltà. Che se queste meritano vendetta, vendicati da Padre amoroso gettando nel nostro cuore una scintilla del tuo fuoco divino che arda il nostro cuore e lo faccia vittima di amore in vita e in morte e lo unisca a te per tutta l'eternità. Amen.


Anonimo ha detto...

LITANIE RIPARATRICI DEL SACRO CUORE

Divino Salvatore Gesù! Degnati di abbassare uno sguardo di misericordia sui devoti del tuo Cuore che riuniti in un medesimo pensiero di fede, di riparazione e di amore, vengono a piangere ai tuoi piedi le loro iniquità e quelle dei poveri peccatori loro fratelli.

Deh! potessimo noi, con le promesse unanimi e solenni che stiamo per fare, commuovere il tuo divin Cuore ed ottenere misericordia per noi, per il mondo infelice e colpevole, per tutti quelli che non hanno la fortuna di amarti.

Per l'avvenire sì noi tutti lo promettiamo: noi ti consoleremo, o Signore.

Della dimenticanza e della ingratitudine degli uomini, noi ti consoleremo, o Signore.

Del tuo abbandono nel santo tabernacolo, noi ti consoleremo, o Signore.

Dei delitti dei peccatori, noi ti consoleremo, o Signore.

Dell'odio degli empi, noi ti consoleremo, o Signore.

Delle bestemmie che si vomitano contro di te, noi ti consoleremo, o Signore.

Delle ingiurie fatte alla tua Divinità, noi ti consoleremo, o Signore.

Dei sacrilegi coi quali si profana il tuo sacramento d'amore, noi ti consoleremo, o Signore.

Delle irriverenze commesse alla tua adorabile presenza. noi ti consoleremo, o Signore.

Dei tradimenti dei quali tu sei l'adorabile Vittima, noi ti consoleremo, o Signore.

Della freddezza del maggior numero dei tuoi figlioli, noi ti consoleremo, o Signore.

Del disprezzo che si fa delle tue amorevoli attrattive, noi ti consoleremo, o Signore.

Delle infedeltà di coloro che si dicono tuoi amici, noi ti consoleremo, o Signore.

Della nostra resistenza alle tue grazie, noi ti consoleremo, o Signore.

Delle nostre proprie infedeltà, noi ti consoleremo, o Signore.

Dell'incomprensibile durezza dei nostri cuori, noi ti consoleremo, o Signore.

Dei nostri lunghi indugi ad amarti, noi ti consoleremo, o Signore.

Della nostra tiepidezza nel tuo santo servizio, noi ti consoleremo, o Signore.

Dell'amara tristezza in cui ti getta la perdita delle anime, noi ti consoleremo, o Signore.

Del tuo lungo aspettare alla porta dei nostri cuori, noi ti consoleremo, o Signore.

Degli amari rifiuti di cui sei abbeverato, noi ti consoleremo, o Signore.

Dei tuoi sospiri d'amore, noi ti consoleremo, o Signore.

Delle tue lacrime d'amore, noi ti consoleremo, o Signore.

Della tua prigionia d'amore, noi ti consoleremo, o Signore.

Del tuo martirio d'amore, noi ti consoleremo, o Signore.

Preghiamo

Divino Salvatore Gesù, che ti sei lasciato sfuggire dal Cuore questo doloroso lamento: lo ho cercato dei consolatori e non ne ho trovati..., degnati di gradire l'umile tributo delle nostre consolazioni, ed assistici così potentemente con l'aiuto della tua santa grazia, che per l'avvenire, schivando sempre più tutto ciò che potrebbe dispiacerti, noi ci mostriamo in tutto e per tutto tuoi fedeli e devoti.

Noi te lo domandiamo per il tuo Cuore, o caro Gesù, che essendo Dio col Padre e con lo Spirito Santo, vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen

Anonimo ha detto...

DI SANTA MARGHERITA MARIA

lo N.N. dono e consacro al Sacro Cuore di nostro Signore Gesù Cristo, la persona e la vita mia, le mie opere, pene, sofferenze, per non volere più servirmi d'alcuna parte del mio essere che per onorarlo e glorificarlo.

Questa è la mia volontà irrevocabile: essere tutta sua e far ogni cosa per amor suo, rinunziando con tutto il cuore a quanto potrebbe dispiacergli.

Ti prendo, dunque, o Sacro Cuore, per l'unico oggetto del mio amore, per protettore della mia vita, per sicurezza della mia salvezza, per rimedio della mia fragilità ed incostanza, per riparatore di tutte le colpe della mia vita, e per sicuro asilo nell'ora della mia morte.

O Cuore di bontà, sii la mia giustificazione presso Dio, tuo Padre, e allontana da me le minacce della sua giusta indignazione.

O Cuore d'amore, io pongo in te tutta la mia confidenza, perché tutto temo dalla mia malizia e debolezza, ma tutto spero dalla tua bontà; consuma in me quanto può dispiacerti e resisterti.

Il tuo puro amore s'imprima così profondamente nel mio cuore che io non posso mai dimenticarti, né mai essere separata da te. Ti scongiuro, per la tua bontà, di concedermi che il mio nome sia scritto nel tuo Cuore, perché voglio far consistere la mia felicità e la mia gloria nel vivere e morire in qualità di tua schiava. Amen.

(Questa consacrazione è stata raccomandata da nostro Signore a santa Margherita Maria).

CONSACRAZIONE DELLA FAMIGLIA

Cuore dolcissimo di Gesù, che hai fatto alla tua grande devota santa Margherita Maria la consolante promessa: «Benedirò le case, nelle quali sarà esposta l'immagine del mio Cuore», degnati di accettare la consacrazione che ti facciamo della nostra famiglia, con la quale intendiamo di riconoscerti Re delle nostre anime e di proclamare il dominio che tu hai sopra tutte le creature e sopra di noi.

I tuoi nemici, o Gesù, non vogliono riconoscere i tuoi di-ritti sovrani e ripetono il satanico grido: Non vogliamo che costui regni sopra di noi! straziando così nel modo più crudele il tuo amabilissimo Cuore. Noi invece ti ripeteremo con maggior slancio e maggior amore: Regna, o Gesù, sopra la nostra famiglia e su ciascuno dei membri che la compongono; regna sulle nostre menti, perché possiamo sempre credere alle verità che ci hai insegnate; regna sui nostri cuori perché vogliamo seguire sempre i tuoi divini comandi. Sii tu solo, Cuore divino, il dolce Re delle anime nostre; di queste anime, che hai conquistate al prezzo del tuo sangue prezioso e che vuoi tutte salve.

Ed ora, Signore, secondo la tua promessa, fa' scendere sopra di noi le tue benedizioni. Benedici i nostri lavori, le nostre imprese, la nostra salute, i nostri interessi; assistici nella gioia e nel dolore, nella prosperità e nell'avversità, ora e sempre. Fa' che regnino in mezzo a noi la pace, la concordia, il rispetto, l'amore reciproco e il buon esempio.

Difendici dai pericoli, dalle malattie, dalle disgrazie e soprattutto dal peccato. Degnati infine di scrivere il nostro nome nella piaga sacratissima del tuo Cuore e non permettere che si cancelli mai più, affinché, dopo essere stati uniti qui in terra, possiamo trovarci un giorno uniti tutti in cielo a cantare le glorie e i trionfi della tua misericordia. Amen.

Anonimo ha detto...

LA TUA FEDE...

Non di rado, prima che il Signore conceda una Grazia, la situazione peggiora notevolmente, le forze si affievoliscono, lo scoraggiamento tocca picchi inconsueti, i problemi si moltiplicano e l'aridità invade il campo che fu del fervore e magari si precipita nel peccato...
che significa tutto ciò?
Che bisogna solo continuare a pregare e farlo con maggior intensità.
Dio premia la “Fides”, termine che identifica, per gli autori sacri, la Fede e la Fiducia. Esse sono veramente incarnate solo quando, umanamente, sembra che tutto sia perduto, ma si crede che in Dio nulla è perduto.
Oremus!
RB

Anonimo ha detto...

La gente non varca nemmeno più le soglie delle chiese per le messe-spettacolino moderne, figuriamoci se va per quegli incontri. Passata la sbornia, i primi fervori sono rimasti prerogativa degli addetti ai lavori. Adesso la gente va al mare. Le spiagge sono gremite di giovani belli, ricchi, abbronzati, che stasera andranno in discoteca a ballare. L'Italia continua la sua marcia verso il paradiso terrestre agognato per secoli. A questo quadro idilliaco dei tempi nostri si aggiungono anche delle brutture, almeno dal nostro punto di vista, ma così è sempre stato, in tutte le epoche. Io amo da sempre la lettura di libri di memorie - sto leggendo le Mémoires du comté de Tilly - e ho notato questo costantemente. Per la verità, fintanto che l'età me lo ha concesso, pur mantenendo le mie idee - come la Regina Marie-Antoinette e tanti altri, a tempo suo - io sono sempre andato a ballare e le mie serate restano indimenticabili, fra i miei ricordi più belli. Non ho mai amato, di contro, le spiagge, la mia pelle è bianchissima e mi scotto subito, divento un pollo arrosto! Detesto quei tradizionalisti irranciditi, seriosi, che vivono la vita come un dramma continuo. Non conviene! Che tanto i drammi arrivano inevitabilmente da soli, senza coltivarli, come la gramigna. E, se alcuni ad un certo punto finiscono, come nei casi di perdite di parenti, ad altri noi non possiamo porre fine. E non vivo di bei ricordi, mi sono inventato mille altri bei divertimenti, non resto tutto il dì assiso sul divano ad aspettare che caschi qualche missile, che non cascherà mai. Anche la guerra non è più una cosa seria, non occorre più l'ardimento dei tempi passati, è fatta coi pulsanti. Comunque sia, pazienza! Ai convegni non ci più nessuno, mettiamo il cuore in pace!

Anonimo ha detto...

La "fratellanza universale" è solo un'utopia liberalista ed è finalizzata ad un devastante progresso di matrice atea