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martedì 16 luglio 2013

16 luglio. Beata Vergine del Carmelo

Quando ho programmato per oggi l'articolo precedente sulla vera Mariologia non avevo presente - ed è una splendida coincidenza - che proprio oggi ricorre la Solennità della Beata Vergine del Carmelo, sulla quale ho trovato questi riferimenti, che condivido con voi per l'edificazione di tutti.
Flos Carmeli, Auxilium Christianorum, Ora pro nobis!

Il 16 luglio ricorre una festa mariana molto importante nella Tradizione della Chiesa: la Madonna del Carmelo, una delle devozioni più antiche e più amate dalla cristianità, legata alla storia e ai valori spirituali dell’Ordine dei frati della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo (Carmelitani). La festa liturgica fu istituita per commemorare l’apparizione del 16 luglio 1251 a san Simone Stock, all’epoca priore generale dell’ordine carmelitano, durante la quale la Madonna gli consegnò uno scapolare (dal latino scapula, spalla) in tessuto, rivelandogli notevoli privilegi connessi al suo culto.

Nel Primo Libro dei Re dell’Antico Testamento si racconta che il profeta Elia, che raccolse una comunità di uomini proprio sul monte Carmelo (in aramaico «giardino»), operò in difesa della purezza della fede in Dio, vincendo una sfida contro i sacerdoti del dio Baal. Qui, in seguito, si stabilirono delle comunità monastiche cristiane. I crociati, nell’XI secolo, trovarono in questo luogo dei religiosi, probabilmente di rito maronita, che si definivano eredi dei discepoli del profeta Elia e seguivano la regola di san Basilio. Nel 1154 circa si ritirò sul monte il nobile francese Bertoldo, giunto in Palestina con il cugino Aimerio di Limoges, patriarca di Antiochia, e venne deciso di riunire gli eremiti a vita cenobitica. I religiosi edificarono una chiesetta in mezzo alle loro celle, dedicandola alla Vergine e presero il nome di Fratelli di Santa Maria del Monte Carmelo. Il Carmelo acquisì, in tal modo, i suoi due elementi caratterizzanti: il riferimento ad Elia ed il legame a Maria Santissima.

Il Monte Carmelo, dove la Tradizione afferma che qui la sacra Famiglia sostò tornando dall’Egitto, è una catena montuosa, che si trova nell’Alta Galilea, una regione dello Stato di Israele e che si sviluppa in direzione nordovest-sudest da Haifa a Jenin. Fra il 1207 e il 1209, il patriarca latino di Gerusalemme (che allora aveva sede a San Giovanni d’Acri), Alberto di Vercelli, redasse per gli eremiti del Monte Carmelo i primi statuti (la cosiddetta regola primitiva o formula vitae). I Carmelitani non hanno mai riconosciuto a nessuno il titolo di fondatore, rimanendo fedeli al modello che vedeva nel profeta Elia uno dei padri della vita monastica.

La regola, che prescriveva veglie notturne, digiuno, astinenza rigorosi, la pratica della povertà e del silenzio, venne approvata il 30 gennaio 1226 da papa Onorio III con la bolla Ut vivendi normam. A causa delle incursioni dei saraceni, intorno al 1235, i frati dovettero abbandonare l’Oriente per stabilirsi in Europa e il loro primo convento trovò dimora a Messina, in località Ritiro. Le notizie sulla vita di san Simone Stock (Aylesford, 1165 circa – Bordeaux, 16 maggio 1265) sono scarse. Dopo un pellegrinaggio in Terra Santa, maturò la decisione di entrare fra i Carmelitani e, completati gli studi a Roma, venne ordinato sacerdote. Intorno al 1247, quando aveva già 82 anni, venne scelto come sesto priore generale dell’Ordine. Si adoperò per riformare la regola dei Carmelitani, facendone un ordine mendicante: papa Innocenzo IV, nel 1251, approvò la nuova regola e garantì all’Ordine anche la particolare protezione da parte della Santa Sede.

Proprio a san Simone Stock, che propagò la devozione della Madonna del Carmelo e compose per Lei un bellissimo inno, il Flos Carmeli, la Madonna assicurò che a quanti si fossero spenti indossando lo scapolare sarebbero stati liberati dalle pene del Purgatorio, affermando: «Questo è il privilegio per te e per i tuoi: chiunque morirà rivestendolo, sarà salvo». La consacrazione alla Madonna, mediante lo scapolare, si traduce anzitutto nello sforzo di imitarla, almeno negli intenti, a fare ogni cosa come Lei l’avrebbe compiuta.
Autore: Cristina Siccardi

12 commenti:

rafminimi, ha detto...

Regina et decor carmeli, ora pro nobis et pro eis. Se tutta la riforma liturgica non fosse andata oltre il declassamento della festa del 16 luglio, già solo in ciò ci sarebbe materia NECESSARIA & SUFFICIENTE per guardarla con sospetto.

Amicus ha detto...

"la Madonna assicurò che a quanti si fossero spenti indossando lo scapolare sarebbero stati liberati dalle pene del Purgatorio".
Non vanno confuse le due promesse della Madonna: la prima è la grande Promessa a San Simon Stock e riguarda la salvezza dall'Inferno. Una seconda promessa riguarda invece il 'privilegio sabatino', in riferimento alla liberazione delle pene del Purgatorio.

bernardino ha detto...

Volevo chiedervi, se vi siete accorti che Bergoglio, ha tolto alla firma la sigla di Papa ""P.P. Pastor Pastorum"".? firma solo con francesco.
Tra quanto i vescovi toglieranno accanto al nome la croce che precede il nome e la parola vescovo che lo segue?
Non avevo torto: prima tutti i simboli poi anche il papato.
Povera Chiesa in quali mani sta'!
Nella Chiesa della parrocchia ove abito, sono stati tolti da tuti gli altari, le Croci, i candelieri e tutte le suppellettili (trattasi di una collegiata del XV secolo)
rivoluzionato il presbiterio con materiali moderni, e non e' intervenuta neanche le Belle Arti.
Ormai anche delle chiese intoccabili i progressisti fanno cio' che vogliono.
Nel centro storico se devi ristrutturare una palazzina, il comune obbliga anche i colori; per la chiesa il comune non e' esistito.

bernardino ha detto...

Scusate, volevo riprendere l'articolo che segue riguardo il latino come lingua della Chiesa e lingua sacra.

Anonimo ha detto...

Meraviglioso il miracolo di GPII!
http://vaticaninsider.lastampa.it/inchieste-ed-interviste/dettaglio-articolo/articolo/giovanni-paolo-ii-john-paul-ii-juan-pablo-ii-26505/

rocco ha detto...

Sedes Sapientiae ora pro nobis

Maria fondamento della sapienza ci rischiari le menti .

rocco ha detto...

cara mic, da quando mi hai scritto quelle parole sull' umilta' , il porsi sotto,le fondamenta, l'ubbidienza, leggo le parole diversamente. grazie!

Maria fondamento della sapienza!

rocco ha detto...

scisa Mic, se scivo in continuazione.... :)

ma si puo' dire: Maria e' un mistero?

oppure la figura di Maria puo essere compresa del tutto?

la mia opinione e' che sia un mistero, poiche la sua figura e' talmente vasta che non puo essere compresa fino in fondo. quando penso a Maria , mi appare talmente infinita che rimango , come dire, bloccato. e i pensieri corrono talmente veloci che a volte rimangono intuizioni sfuggenti e ogni pensiero si apre a mille altri per similitudini e logica che ogni pensiero meriterebbe un approfondimento.

grzie mic per gli articoli su di lei che stai proponendo!

Anonimo ha detto...

Grazie a te, rocco per l'amore e la devozione che lasci trasparire.
È questo il contagio di cui abbiamo bisogno!

Luigi ha detto...

Sulla mancanza di "PP" alla firma dell'enciclica...
E' probabile che in mancanza di "I" (primo) la sigla venga omessa.
Ho visto le precedenti encicliche e vi figura. Talvolta è omessa in altri documenti di minor rilievo.
Pastor Pastorum o pater pauperum? Credo che se qualcuno suggerisse al pontefice questa seconda interpretazione, riadotterebbe subito la sigla, con tanto di nota della sala stampa...

Anonimo ha detto...

Pastor Pastorum o pater pauperum? Credo che se qualcuno suggerisse al pontefice questa seconda interpretazione, riadotterebbe subito la sigla, con tanto di nota della sala stampa...
Non è la "P.P."sigla di "PRIMUS PETRUS" Ovvero di "PRIMO PIETRO", intendendo "PRIMO" nel senso di ATTUALE?

Anonimo ha detto...

C'è chi dice che potrebbe anche significare Post Petri.