Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

domenica 7 luglio 2013

Oggi è il sesto anniversario del motu proprio Summorum Pontificum.

14 settembre 2007, dal filmato di Repubblica
Mi chiedevo come ricordare oggi, il sesto anniversario del motu proprio Summorum Pontificum. Ho visto che lo ha già fatto con essenziale efficacia Esistenzialmente periferico. E dunque condividiamo il suo testo che inserisco di seguito, dopo la condivisione dei miei ricordi.

Nell'immagine a lato la celebrazione storica del successivo 14 settembre, la prima a Roma dopo 39 anni, nella Cappella della Salus Populi Romani di fronte alla quale, dall'altro lato della navata, c'è quella in cui è sepolto San Pio V, il Papa che ha codificato per l'Occidente cattolico la forma del Rito Romano, rimasta sostanzialmente integra nel  Messale del 1962.

Purtroppo la celebrazione era stata fissata per le prime ore del pomeriggio e per di più non pubblicizzata e nota solo a chi, come noi, aspettava da tempo questo momento. Era quindi difficile un afflusso maggiormente consistente. Ma non mancavano gli organi di stampa (il circo mediatico si mobilitò anche in quell'occasione). C'era anche Repubblica che ha realizzato un filmato, che sono riuscita ad avere per conservare il ricordo storico, con interviste all'uscita dalla Basilica (vedi immagine a lato). Le domande erano tendenziose, ma siamo stati in diversi a fornire con garbata fermezza le necessarie puntualizzazioni. Infatti c'ero anch'io ed è stata l'occasione in cui ho conosciuto Don Camillo e Don Bernardo (Areki). E, oggi, siamo arrivati fin qui. Preghiamo il Signore che ci aiuti a custodire il nostro tesoro prezioso.

La guerra è sulla liturgia

Le seguenti citazioni di Benedetto XVI servono a confermare che la guerra in corso nella Chiesa Cattolica è proprio sulla liturgia.

Citazione 1: dal Summorum Pontificum, articolo 1:
Perciò è lecito celebrare il Sacrificio della Messa secondo l’edizione tipica del Messale Romano promulgato dal B. Giovanni XXIII nel 1962 e mai abrogato, come forma straordinaria della Liturgia della Chiesa.
:: La liturgia tradizionale non era stata mai abrogata.
:: Chiunque abbia insinuato il contrario ha mentito.
:: Chiunque abbia proibito quella liturgia, ha commesso un grave sopruso.
:: Chi ancor oggi la ostacola, commette un grave sopruso.

Citazione 2, sempre dall'articolo 1:
Tuttavia il Messale Romano promulgato da San Pio V e nuovamente edito dal B. Giovanni XXIII deve essere considerato come espressione straordinaria della stessa “lex orandi” e deve essere tenuto nel debito onore per il suo uso venerabile e antico.
:: La liturgia tradizionale è espressione di tutta la Chiesa.
:: Deve essere tenuta nel debito onore, non nelle "riserve indiane".

Citazione 3: dall'articolo 2:
Per tale celebrazione secondo l’uno o l’altro Messale il sacerdote non ha bisogno di alcun permesso, né della Sede Apostolica, né del suo Ordinario.
:: La liturgia tradizionale è un diritto di tutti.
:: Non è una gentile concessione di un permesso.

Citazione 4: dalla lettera di accompagnamento del Summorum Pontificum:
Ciò che per le generazioni anteriori era sacro, anche per noi resta sacro e grande, e non può essere improvvisamente del tutto proibito o, addirittura, giudicato dannoso.
:: Dunque è condannabile anche l'atteggiamento deliberatamente tiepido nei confronti della liturgia "mai abolita", "sacra" e "grande".

Citazione 5: dalla Lettera ai vescovi riguardante la remissione delle scomuniche dei lefebvriani:
A volte si ha l’impressione che la nostra società abbia bisogno di un gruppo almeno, al quale non riservare alcuna tolleranza; contro il quale poter tranquillamente scagliarsi con odio...

7 commenti:

don Camillo ha detto...

Che emozione quel Santo Giorno! almeno parlo per me, e come se mi fossi svegliato da un lungo sonno, che gioia ... per poi scendere dopo non troppi mesi con le mani legate ad catacumbas...

Vi invito a pregare per la buona anima di Mons. Tavanti che officiò quel giorno: quanto era emozionato, e quanto ha tribolato nei mesi che seguirono per colpa di spocchiosi fratacci sacrestani!! Eterna memoria!

Japhet ha detto...

Un santo giorno che grazie a Benedetto non dovrebbe più tramontare.

dodi li we anì lo ha detto...

Iam enim hiems transiit;
imber abiit, et recessit.
Flores apparuerunt in terra nostra;
tempus putationis advenit:
vox turturis audita est in terra nostra;
ficus protulit grossos suos;
vineæ florentes dederunt odorem suum.
Columba mea, in foraminibus petræ, in caverna maceriæ,
ostende mihi faciem tuam,
sonet vox tua in auribus meis:
vox enim tua dulcis, et facies tua decora.

Anonimo ha detto...

Sì il motu proprio è stato un vero e proprio miracolo. E quello è stato davvero un Santo Giorno come dice don Camillo.
Custodiamo e preghiamo!

viandante ha detto...

Volevo chiedere a mic se il filmato citato nell'articolo é reperibile in rete o altrove.
Grazie mille.

Areki ha detto...

Gentile Mic
Ricordo anch'io quella mia prima messa antica (a cui non avevo mai partecipato data l'età).
Ricordo con emozione che non ero solo con le mie idee sulla crisi presente della Chiesa e che anzi vi erano molti compagni di viaggio, fratelli in questa straordinaria avventura della Messa di sempre e della dottrina cattolica di sempre.

Vi abbraggio tutti con fraterno e sacerdotale affetto e dico: andiamo avanti nella battaglia contro il protestantesimo e il modernismo.

Gentile Mic se mi scrivi a questo indirizzo betrelle@libero.it avrei piacere di comunicarti mie incoraggianti notizie.

Areki.

Japhet ha detto...

Speriamo di poter contare in una continuità in questa direzione.