Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

venerdì 12 luglio 2013

Nonostante la liberazione di Nicolas Bernard-Buss, le «sentinelle» restano «in piedi»

Un fenomeno del nostro tempo che ci interpella e dimostra come nell'uomo la coscienza e la libertà sono beni inalienabili, anche se spesso sono messi a rischio da molte forze oscure, ma non possono essere mai totalmente soffocati. Colpisce che sia proprio la Francia, dov'è iniziata la parabola dell'Illuminismo, il luogo di una resistenza forte e decisa, sotto gli occhi di tutto il mondo.

Malgrado la notizia della liberazione di Nicolas Bernard-Buss, i «veilleurs debout», piazzati davanti al ministero della giustizia mantengono la posizione «per tutte le altre ingiustizie».
"Sentinelle in  piedi" davanti al Grande Oriente di Francia
Martedì sera, Place Vendôme. Una trentina di Veilleurs Debout (Sentinelle in pedi) appresa la notizia del rilascio di Nicolas (condanna a quattro mesi di reclusione commutata a 3000 euro di multa - nda) stappano una bottiglia e mangiano una fetta di torta per poi tornare al proprio posto:  ”La libertà per Nicolas, dovrebbe essere un fatto normale, noi restiamo per tutte le altre ingiustizie” dice Timothy studente.

Di fronte al Ministero della Giustizia, presidiato da agenti in borghese e da due furgoni della polizia, ripetono, citando Montesquieu, che “un’ingiustizia a uno è una minaccia contro tutti”. Sybille, allieva infermiera, racconta di essere stata interrogata 16 volte: “perché restavo con la mia valigetta di pronto-soccorso durante le manifestazioni contro la legge Taubira per medicare i manifestanti all'occorrenza”. Timoteo aggiunge: “stavo riprendendo poliziotto violento nei confronti di un manifestante, mi hanno fermato e costretto a cancellare tutte le foto anche quelle delle vacanze”. Un po' più in là Blandine, liceale, annuisce: “è accaduto a Nicolas, ma potrebbe capitare al mio fratello maggiore, o a chiunque di noi …”

Immersa nelle poesie di Baudelaire Caroline "è venuta quando ha potuto dopo l'arresto di Nicolas". “Questo è il culmine di una scandalosa repressione con metodi molto vicini a quelli dei regimi totalitari”, s'indigna amareggiato l’insegnante con i capelli brizzolati: “mai pensato di vedere cose simili nel mio paese!”

Sono riconoscibili gli habitués, che hanno previsto berretto e crema solare. Ma martedì, c'erano anche dei neofiti. Come Sylvain, disoccupato di 42 anni, che ha iniziato la sua protesta in piedi solo per mostrare solidarietà per Nicolas e che comincia a nutrire un senso di un rancore verso il governo. Alain, 72 anni, “apolitico e aconfessionale” che è venuto apposta da Compiègne “per difendere tutte le libertà, perché ci si accorge che stanno diminuendo e molto”. Come il vecchio signore che resisterà un'ora prima di aver male alle gambe. Cyril, un medico si è mobilitato subito dopo aver sentito la notizia della condanna a Nicolas in TV: “E' mostruoso quest'odio di persone di sinistra contro persone di destra, e sono ancora più arrabbiato perché ho votato Hollande …”.

Spilla rossa sul petto con la scritta “prigioniero politico” Jean-Pierre, un "anziano del ministero della difesa" tornerà di tanto in tanto per manifestare contro la legge Taubira. ”Nicolas ha risvegliato i giovani nella loro lotta per la difesa della famiglia”, dice con soddisfazione. Dall'alto dei suoi 12 anni, Paul ha appena lasciato Place Vendôme, è molto orgoglioso di essere un Veilleurs Debout (Sentinella in piedi) al fianco della sorella. Con aria spavalda dice: “Nicolas è il primo, ma non sarà l’ultimo. Eravamo lì per Nicolas ma c’è dell’ altro: noi siamo debout, vogliamo che la Francia sia debout”.
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interviste tratte da LeFigaro.fr

6 commenti:

Dave Welf Masters ha detto...

Scusate l'off-topic, ma credo di aver trovato qualcosa di interessante sul sito della FSSPX. http://www.sanpiox.it/public/index.php?option=com_content&view=article&id=986:papa-francesco-un-tentativo-di-lettura-del-nuovo-pontificato&catid=64&Itemid=81

Anonimo ha detto...

E' vero colpisce proprio in Francia questo fenomeno esteso e trasversale a diversi strati sociali e anche extra relugioso.
Dovrebbe essere un esempio per tutti.

Anonimo ha detto...

A differenza dei francesi i tradizionalisti italiani brillano per la loro assenza da qualsiasi manifestazione o incontro di protesta. Buoni solo a pontificare dalle decine di blog che mettono su, molti dei qualii seguiti solo dagli autori.

Louis Martin ha detto...

http://romualdica.blogspot.it/2013/07/benedetti-o-maledetti.html


Bergoglio tace.
Ma Dio provvede: e un monaco parla ... un discorso edificante per tutti.

Anonimo ha detto...

...Beati quelli che piangono! Sì, beati quanti vedono il male davanti a sé e ne rimangono emozionati fino al più profondo della loro coscienza. Sono capaci di dire «no» con forza e di ricevere dei colpi. Beati quelli che piangono a causa dei gas lacrimogeni, perché saranno consolati dalla soavità della missione compiuta e da queste parole di Dio: «Entra nella gioia del tuo Maestro!». Maledetti gli insensibili al bene e al male, soprattutto quando riguarda i più piccoli, giacché tutti i sofismi non basteranno a calmare il fuoco eterno della loro coscienza.
Beati quelli che hanno fame e sete di giustizia, quanti operano per difendere i diritti fondamentali, in particolare quelli dei più deboli: gli embrioni, i bambini e gli anziani. Come san Benedetto, essi vogliono che questa giustizia sia inscritta nella legge. Sì, beati, perché riceveranno una giusta ricompensa che supera tutto ciò che è asceso al cuore dell’uomo. E maledetti quelli che costruiscono la città sulle sabbie mobili delle passioni disordinate. Riceveranno il castigo delle proprie azioni e di tutte le loro conseguenze.
Beati i misericordiosi, quelli che amano il proprio fratello e detestano i vizi. Essi prendono su di sé il peccato del mondo, a imitazione di Gesù Cristo. Beati quelli che vegliano, che cantano la speranza nelle tenebre, perché sarà loro fatta misericordia, a loro e a tutto il mondo. Maledetti quelli che spronano la legge del più forte, poiché verrà uno molto più forte di loro.
Beati i cuori puri. Sì, beati quelli che hanno buon senso, che possiedono ciò che il Papa Giovanni Paolo II chiamava la grammatica universale della morale. Essi lasciano trasparire nella loro vita e nei loro atti la luce della legge superiore. Beati perché vedranno Dio, Luce eterna e beatificante. Maledetti i cuori ottusi e opachi, perché saranno sprofondati nelle tenebre esteriori.
...

Louis Martin ha detto...


Non c'è da scherzare, né a Parigi ... né a Lampedusa ...

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