Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

mercoledì 9 dicembre 2015

Un canonista all'Arcivescovo: No, la legge della Chiesa non scomunica chi critica il papa

Interessanti ripercussioni della conferenza-stampa sul Giubileo 

È il nostro solito sguardo all'orizzonte allargato oltre confine.
Il testo che segue è stralciato dalla edizione inglese di Aleteia ("Missionari di misericordia: cosa intende Papa Francesco?" con sottotitolo: l'Arcivescovo [Fisichella] afferma che le parole che sono "come rocce e pietre" possono costituire "violenza" nei confronti del papa). Nessuna traccia (almeno finora non ne ho trovate) da fonti italiane, mentre diversi siti e blog anglofoni ne parlano ampiamente.
Di seguito ancora riportiamo le osservazioni (by LifeSiteNews) di Un Canonista all'Arcivescovo vaticano: No, la legge della Chiesa non scomunica chi critica il papa [qui]. C'è da dire che le voci di critica - che non è necessariamente malevola, ma che spesso è volta a ripristinare la verità cattolica - evidentemente raggiungono i Sacri Palazzi e la più modesta Domus Sanctae Martae. Tuttavia, anziché coglierne le accorate richieste, anche le critiche costruttive non ad personam ma a detti e fatti, vengono misurate con lo stesso metro delle taglienti invettive che spesso sono lanciate dai mattutini della Domus non meno che da diverse esternazioni in occasioni pubbliche.
[...] Mercoledì delle Ceneri 2016, [i missionari della misericordia] riceveranno dal Santo Padre il mandato di predicatori di misericordia e confessori pieni di misericordia.
Essi riceveranno altresì dal Papa l'autorità di perdonare "anche quei peccati che sono riservati alla Santa Sede" (Bolla di indizione, n. 18) [Il Codice di Diritto Canonico li elenca precisamente nei canoni tra il 1367 e il 1388 -ndT]. Essi sono: sacrilegi contro la Santa Eucaristia (CIC 1367) che, afferma l'arcivescovo, avvengono "molto più frequentemente di quanto si possa pensare"; L'assoluzione del complice nel peccato contro il sesto comandamento (CIC 1378); L'ordinazione non autorizzata di un vescovo, che penalizza sia il vescovo ordinante che il vescovo ordinato (CIC 1382); Violazione del segreto confessionale (CIC 1388), che Fisichella ha definito "uno degli elementi più preziosi che la Chiesa possiede"; e la violenza fisica contro la persona del Romano Pontefice (CIC 1370).
Per quanto riguarda ciò che costituisce "violenza fisica" contro il Papa, monsignor Fisichella ha detto ai giornalisti durante l'incontro con la stampa di venerdì: "Direi che occorre capire bene 'la violenza fisica,' perché a volte le parole sono fin troppo come rocce e pietre, e quindi credo che un po' di questi peccati, sono di gran lunga, fin troppo, più diffusi di quanto si possa pensare". [...] (fine citazione Aleteia)
La maggior parte delle parole non costituiscono reato

Non sono sicuro di cosa intendesse l'arcivescovo Rino Fisichella quando ha detto che "occorre capire bene 'la violenza fisica' [contro il papa] perché a volte le parole sono fin troppo rocce e pietre, e quindi credo che alcuni di questi peccati sono di gran lunga, fin troppo, più diffusi di quanto si possa pensare", Certamente, abbiamo bisogno di capire bene i termini di legge, ma, poiché il presule parlava nel contesto delle facoltà di assolvere dalla scomunica automatica, e in quanto vi è una scomunica automatica contro chi usi la violenza fisica contro il papa (1983 CIC 1370 § 1), intuisco che Fisichella potrebbe pensare che 'il linguaggio duro' contro il papa sia un reato canonico che rende passibili di scomunica. Se è così, si sbaglia.

Oltre al Canone 17 che richiede che i canoni siano da intendersi secondo il corretto significato delle loro parole [considerato nel testo e nel contesto -ndT], al Canone 18 che richiede che le leggi ecclesiastiche che stabiliscono una pena vengano lette rigorosamente (vale a dire, per quanto ragionevolmente possibile), e al Canone 221 § 3 che protegge i fedeli contro pene canoniche non autorizzate dalla legge, l'intero sesto libro del codice 1983 è intriso di particolare enfasi (qualcuno potrebbe dire, in misura esagerata) sulla benignità nell'applicazione di sanzioni nella Chiesa.

Ora, il Canone 1370 condanna "vim Physicam" contro il Papa, non "verba aspera" o varianti di esse, e non conosco alcun commento canonico che nel contesto di specie includa le "parole", in una qualche sorta di "violenza fisica". In effetti, il CLSA Bew Commentary, l'Exegetical Commentary, l'Ancora Commentary, e l'Urbaniana Commentary - fine delle consultazioni - escludono espressamente la  'violenza verbale' dalla gamma di azioni sanzionate ai sensi del Canone 1370.

Certamente, il discorso di odio indirizzato contro qualcuno è oggettivamente peccaminoso e, se diretto contro un uomo di Dio, per non parlare di un Papa, è particolarmente riprovevole. A volte, il discorso potrebbe salire ad un livello di criminalità (si veda ad esempio, il Canone 1369 sugli insulti contro la Chiesa o il Canone 1373 sull'incitamento all'animosità contro la Sede Apostolica), ma le sanzioni in questi casi sono non automatiche e non si estendono alla scomunica. Di solito, l'odio verbale è solo un peccato (se posso metterla in questo modo), non è un reato.

I sacerdoti possono essere tranquilli, quindi, che se i penitenti confessano di aver pronunciato parole di odio contro il Santo Padre, essi possono assolvere tali peccatori nella normale amministrazione del sacramento e non hanno bisogno di invocare alcuna facoltà o poteri speciali per assolvere dal peccato o da un (inesistente) aspetto criminale.
Et poenae latae sententiae delendae sunt.

[Fonte] - [Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio]

74 commenti:

seraafino ha detto...

Noto un particolare, forse ultra-secondario. Mi sembra che non so se il Codice, ma certamente delle leggi di BXVI, configurino come causa di scomunica a se stante (o sbaglio?) la tentata (ovviamente nulla ed invalida, oltre che illecita) ordinazione "sacerdotale" (e, a maggior ragione "episcopale") femminile.Ora, tale specie, la vedo, come dire "costretta all'anonimato", più o meno come capita ai santi nel Confiteor del N.O.. IN concreto la vedo compresa nella generica dicitura: "L'ordinazione non autorizzata di un vescovo, che penalizza sia il vescovo ordinante e il vescovo che ordinato (CIC 1382)". Tale scelta, pensate sia meramente casuale? Si è voluto, Fisichella, attenere alla lettera del Codice e basta? O non che il V Centenario ADVENIENTE ha provocato un ennesimo cedimento "ecumenico"? Cioè, visto che i protestanti le fanno, (lo stesso "custode" dell'Ortodossia Mueller ha benedetto i fedeli insieme a vescovesse luterane) questo particolare, non lo neghiamo, ma neppure lo facciamo presente?

Anonimo ha detto...

Non ho capito: questi sparano eresie a raffica, avvelenando le anime di cui dovrebbero prendersi cura e hanno pure il coraggio di insinuare che chi critica l'umilerrimo Bergoglio sia passibile di pena canonica! Stracciano come se niente fosse da 50 anni tutte le leggi della Chiesa tranne quelle che fan loro comodo! E' una cosa oltremodo scandalosa! Altro che giubileo , dovremmo tutti cospargerci il capo di cenere e vestire di sacco tra digiuni e cilici per ottenere misericordia: qui la si sta infatti combinando troppo grossa! Temo un funesto epilogo per questo giubileo...

irina ha detto...

Un tema, che può essere trattato durante l'anno 2015-2016,al quale tutti i battezzati possono contribuire, è: la desertificazione delle anime, cause e rimedi.

lister ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Anonimo ha detto...


@ I canoni concernenti le "ingiurie" contro la Chiesa e il diritto di critica

Nell'articolo si fa riferimento ai can. 1369 e 1373. Il primo recita: "Chi in uno spettacolo o in una pubblica adunanza o in uno scritto pubblicamente divulgato o in altro modo servendosi degli strumenti di comunicazione sociale, proferisce bestemmia od offende gravemente i buoni costumi o pronuncia ingiurie o eccita all'odio o al disprezzo contro la religione o la Chiesa, sia punito con una giusta pena". Qui non si parla del Papa ma le eventuali "ingiurie" contro di lui possono essere ricomprese nelle "ingiurie" contro la religione o la Chiesa, visto che il Papa e' il Capo della Chiesa visibile. La punizione deve essere "una giusta pena", da determinarsi evidentemente con apposita procedura da parte dell'autorita' ecclesiastica. Non puo' essere una pena automatica, come quella della scomunica latae sententiae, ossia comportata di per se' dal fatto stesso.
Il can. 1373 recita: " Chi pubblicamente suscita rivalita' e odi da parte dei sudditi contro la Sede Apostolica o l'Ordinario per un atto di potesta' o di ministero ecclesiastico, oppure eccita i sudditi alla disobbedienza nei loro confronti, sia punito con l'interdetto o altre giuste pene". Anche qui, non e' previsto alcun provvedimento latae sententiae.
La cui irrogazione del resto e' fortemente limitata dal can. 1318. Si tratta di una pena che la Chiesa ha sempre comminato con prudenza, per "delitti" molto gravi. Il can. 1318 dice che la si deve applicare "contro qualche delitto doloso, che o risulti arrecare gravissimo scandalo o non possa essere efficacemente punito con pene ferendae sententiae [cioe' mediante regolare processo]".
Un diritto ad una critica dei loro Pastori, che non sia ovviamente offensiva, e' riconosciuto ai fedeli dal can. 211, comma 3.
L'uscita di mons. Fisichella ha il significato di un avvertimento, anche se errato dal punto di vista del diritto canonico? Sara' sottoposto a censura secondo l'art. 1373, chi dovesse chiedere agli organi ecclesiastici competenti di non applicare una normativa "misericordiosa" come quella del famoso motu proprio Mitis Iudex, con le sue "riforme" che di fatto introducono il "divorzio cattolico"? No, poiche' rivolgersi (sempre rispettosamente) alle autorita' competenti affinche' disapplichino una cattiva legge non e' lo stesso che incitare "i sudditi alla disobbedienza nei loro confronti".
Non c'e' in realta' nel diritto canonico una norma che sanzioni il diritto di critica in quanto tale, salvo il caso della sua forma ingiuriosa, non punibile comunque con una pena latae sententiae. parvus

mic ha detto...

@ Seraafino
Infatti:
I "missionari della misericordia" avranno addirittura «autorità di perdonare anche i peccati che sono riservati alla Sede Apostolica» (dev'essere un refuso: non si tratta dei peccati che solo la Sede Apostolica può compiere, ma delle scomuniche ad essi connesse).
Tali peccati hanno tutti la scomunica latae sententiae (cioè "sentenza già data": la scomunica è automatica nel momento in cui si commette l'atto) e il Codice di Diritto Canonico li elenca precisamente nei canoni tra il 1367 e il 1388 e sono:
- sacrilegi contro l'Eucarestia
- violenza contro la persona del Romano Pontefice
- la violazione del segreto confessionale
- il tentativo di "ordinare prete" una donna (l'ordinazione è comunque invalida)
- l'«assoluzione del complice» (cioè il sacerdote che assolve in confessione la persona sua complice in atti contro il sesto comandamento - prima trombano fornicano e poi lui l'assolve. Tale assoluzione è invalida tranne se amministrata in pericolo di morte)
- l'ordinazione di vescovi senza il consenso del Romano Pontefice

ne abbiamo parlato qui
http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2015/04/misericordiae-vulnus.html

Japhet ha detto...

p John Zuhlsdorf ha scritto sul suo blog che l'evento è stato "irriverente" e anche una forma di "sacrilegio."

"St. Pietro è, senza dubbio, un luogo sacro e l'oggetto (una molto grande, troppo!). Si tratta, senza dubbio, dedicato dalla Chiesa per scopi sacri. L'uso di questo edificio sacro e luogo (dove San Pietro fu martirizzato e sepolto, un luogo di pellegrinaggio, ecc ecc ecc) come schermo di proiezione per meri scopi profani è il trattamento irriverente "

Luisa ha detto...

Fisichella, Fisichella, dov`eri quando su Benedetto XVI piovevano critiche feroci, insulti, calunnie, caricature grottesche?
Dove? Agli abbonati assenti.
Allora non l`ho sentito invocare la legge della Chiesa, forse che, in questa chiesa della tenerezza, anche l`indignazione è a geometria variabile?
Decisamente Bergoglio può contare su una corte di adulatori che non sanno più che inventare per farsi "ben vedere", per meritare la loro poltrona o per non perderla, non si rendono nemmeno conto che quella patetica piaggeria è a "fondo perso", in effetti Bergoglio deve contemplare i fatti e gesti di quella corte con un sorriso compiaciuto e divertito , le gesticolazioni e gli ossequi bavosi di cui è oggetto non gli faranno modificare i suoi criteri, le sue simpatie e antipatie, e quali siano noi ce ne siamo resi conto.

Detto questo è interessante notare come si moltiplicano le reazioni all`evidenza delle analisi critiche su questo pontificato, critiche che sono sempre più numerose, argomentate e non provenienti da quelle statue da museo di tradizionalisti.
Ad esempio, a chi si interroga sul linguaggio ( forma e sostanza) di Bergoglio viene risposto magnificandolo... il suo è un linguaggio semplice che come Gesù (sì , sì, ho letto anche questo) va direttamente al cuore dei semplici...come volete replicare se abbiamo a fare non solo ad un profeta, ad un novello Francesco, ma alla "reincarnazione " di Gesù?

Franco ha detto...

Che cosa si intende per "criticare il papa" con parole che sono pietre? Affermare di non gradire gesti ed affermazioni estemporaneee ( il naso rosso da clown, immortalato in fotografia, l'esordio con "buonasera", il lapidario "chi sono io per giudicare?" )? oppure criticare a chiare lettere la sua linea pastorale e dottrinaria?
Ai tempi Paolo VI venne praticamente lapidato per l"Humanae Vitae" e Giovanni Paolo II subì la "Lettera dei 63 teologi", fra i quali Enzo Bianchi e l'attuale vescovo di Novara).Quanto a Benedetto XVI anni fa mi capitò di leggere in una rivistina una dura critica sui suoi divisamenti a proposito del "pro multis".
Oppure tirare le pietre al papa significa dichiararsi contrariati dal "culto della personalità" che si è creato attorno a lui?

Anonimo ha detto...

Guardate che stanno facendo esattamente la stessa cosa dei loro sodali, mandanti e sponsor laici e politici: reclamano libertà (la loro) per prendere il potere, poi quando si sono appropriati di tutto la tolgono e la negano agli oppositori che vengono così eliminati. La matrice è quella ed anche il metodo.
Miles

mic ha detto...

"Certamente, a rigor di logica, Fisichella ha straparlato.
E, certamente, possiamo constatare che quello è un altro tentativo di essere "più realista del Re"...."

Ritrascrivo l'incipit del commento di lister, oscurando il seguito.
Mi sembra superfluo richiamarvi (nell'interesse del blog che indubbiamente è "sotto osservazione". Ve ne darò conto in un prossimo articolo) a moderare i termini, evitando commenti pesanti che, in ogni caso, non mi sono congeniali a prescindere.
Credo che sia opportuno non correre il rischio di veder vanificati i nostri sforzi e il nostro impegno di riaffermare le verità cattoliche. Non lo dico per eccesso di timore o per acquiescenza, ma per realismo.
Sono sicura di avere la comprensione di tutti voi.
Ricordiamo l'obiettivo prioritario che è formativo prima ancora che informativo per quanto è nelle nostre possibilità.

Marco P. ha detto...

Ma il medesimo Mons. Fisichella, non era quello che in occasione di un uscita blasfema (una bestemmia) di Berlusconi, disse che occorreva "contestualizzare" ?

Qui non bisogna contestualizzare (a maggior e giusta, anziché sbagliata, ragione) ?


Franco ha detto...

Secondo voi le osservazioni del prof. De Marco, pubblicate da Magister, sono "parole come pietre"?

Anonimo ha detto...

http://remnantnewspaper.com/web/index.php/fetzen-fliegen/item/2206-the-remnant-implora-papa-francesco-di-cambiare-rotta-oppure-di-rinunciare-all-ufficio-petrino


Molto importante. Da divulgare...
M.

lister ha detto...

Scusami, Mic: cercherò di essere meno incisivo ma, di fronte alle minacce tipo Santa Inquisizione, ti scappa proprio.
Qualche volta "quanno ce vò, ce vò". :D

mic ha detto...

Ed ora siamo a questo (lo dice Sandro Magister):

Il prossimo sinodo è già in cantiere. Sui preti sposati

A metà febbraio papa Francesco andrà nel Chiapas, dove centinaia di diaconi con moglie premono per essere ordinati sacerdoti. E anche in Amazzonia la svolta sembra vicina. Era tutto scritto nell'agenda del cardinale Martini
http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1351189

Ma fino a quando i pastori fedeli taceranno? Cos'altro dovremo ancora vedere e sentire?

lister ha detto...

http://remnantnewspaper.com/web/index.php/fetzen-fliegen/item/2206-the-remnant-implora-papa-francesco-di-cambiare-rotta-oppure-di-rinunciare-all-ufficio-petrino

Ahi,ahi,ahi, M.
i firmatari di questa implorazione saranno oggetti di feroce rappresaglia: dopo scomunica saranno sottoposti a fustigazione, bastonatura ed infine costretti alla garrota.
Fisichella inquisuit. :D

mic ha detto...

Grazie lister,
so che c'intendiamo.

E così anche i molti che lanciano battute pungenti, senza peraltro costruire un discorso argomentato, sanno perché non vengono pubblicati.
Astenetevi da slogan e proclami e offriteci contributi ragionati, se proprio volete dire la vostra.

irina ha detto...

L'ammaina mutande globale.
Le famose Chiapas al vento!

Blogger il Mastino ha detto...

Mi manda un giovane sacerdote delle immagini e un commento, mentre ha avuto inizio lo spettacolo indecoroso sulla Basilica dell'Apostolo.

<>. E in effetti vedere l'immagine della scimmia che simboleggia il "dio rovesciato", proiettata sul cuore della Cristianità fa impressione. Oltretutto lo spettacolo, se così posso chiamarlo, è finanziato da lobby abortiste e radical, quei malthusiani ossessionato da "mondo troppo pieno".

Persino un animalista non ideologico e un tantino sentimentale come me se ne risente, che pure vado a dire in giro di stare a brevettare la "teo-zoologia": sì, mi piacciono gli animali, quelli liberi anzitutto dalle nevrosi degli ecologisti ideologici... animalisti perché odiano l'uomo; amo gli animali, ma nel loro habitat naturale non sul cupolone michelangiolesco. E che porcheria è questa!

Catholicus ha detto...

Bravo Miles, vedo che lei ha capito benissimo di quale pasta son fatti questi gerarchi adulatori di Bergoglo. Come i comunisti, o sinistrorsi in politica, pari pari. La matrice sessantottina è la stessa: prima rivoluzionari, ai quali tutto dive essere consentito, "vietato vietare" (era un po' il tormentone dei padri progressisti al CV II), solo diritti, niente doveri. Una volta giunti al potere, ecco il voltafaccia: solo doveri (degli altri, è ovvio), guai a chi dissente: anatema, scomunica, deferimento al braccio secolare, e chi più ne ha più ne metta (i precedenti: minaccia di scomunica a chi assiste alla messa dei sacerdoti della FSSPX, diaspora ai FF I che osano criticare il Concilio e celebrare la messa VO, rimozione di tutti i prelati non concordi al 100% con Bergoglio, denigrazione e offesa continua, quotidiana, nei confronti dei semplici cattolici legati alla Chiesa preconciliare, ecc.)

Anonimo ha detto...


@ "Era tutto scritto nell'agenda del card. Martini", anche per cio' che riguarda l'invasione distruttrice dei c.d. "migranti", invocata dal cardinale per "purificarci"?

Riprendo ed amplio l'osservazione di Magister, nel suo sito. Il Corriere della Sera del 22 gennaio 2012 a p. 28 esponeva un sunto delle tesi sostenute da Martini in un piccolo libro di appena 92 pagine allora uscito, intitolato "Il Vescovo", E. 8,50, Rosenberg & Sellier, 2012. Vi abbondavano le note aperture martiniane al c.d. "sociale", alla necessita' per la Chiesa di diventare "chiesa dei poveri". Alla fine dei suoi ragionamenti sulla necessita' di rinnovare la Chiesa colpisce l'incredibile conclusione:
"Certo non si puo' dire che nella nostra Chiesa, lungo la storia, ci siamo sempre attenuti con fedelta' al messaggio di Cristo. Il Signore ispirera' a ciascuno come regolarsi. Ma il problema rimane ed e' molto grande. Forse sara' necessario attendere una invasione di persone venute da altre civilta', che distruggano e in qualche modo facciano tabula rasa di tutto il nostro modo di vita". Testuale. Il problema della poverta' non andava quindi risolto cercando di convertire individui e popoli al Cristianesimo, in modo che si emendassero dai loro vizi e vivessero in modo il piu' possibile consono alla morale evangelica (vedi S. Paolo). Era necessaria un'invasione di "persone venute da altra civilta'", che distruggesse tutto, "facendo tabula rasa di tutto il nostro modo di vita" e quindi del popolo italiano, dell'Italia. Questo era l'augurio che il cardinale faceva agli italiani per il 2012, il messaggio finale della sua "agenda". Un'invasione che, magari gradualmente ma inesorabilmente spazzasse via tutto, per ricostruire da zero con i nuovi venuti magari sotto la guida dei vescovi-ajatollah discepoli di Martini. L'apertura indiscriminata ed ingiustificata, irresponsabile di Papa Bergoglio e di tutta la Gerarchia alla massiccia invasione musulmana in corso, come non inscriverla nella "agenda" del defunto gesuita, considerato da loro un maestro?
La falsita' di questo ideale di "poverta'" e' poi confermata dal fatto che contemporaneamente Martini propugnava l'apertura ai costumi piu' corrotti (dai rapporti prematrimoniali all'omosessualita'), l'abolizione del celibato eccl., le "sacerdotesse", insomma la distruzione del sacerdozio e della morale cristiana. parvus

Anonimo ha detto...

In merito al linck dell'anonimo delle 11,50, si può firmare?
Se si lo faccio subito, io, la mia famiglia, i miei vicini di casa, basta che mi si dica dove firmare.

Rr ha detto...

Catholicus,
un picccolo appunto: non è dal '68 che si comportano cosi, ma da ben prima, almeno dal 1919, con Lenin e Trotzky, Stalin e poi Kuscev. Il motivo è uno solo, sempre quello: loro sono interessati al Potere puro e semplice. Fanno e permettono di tutto per conquistarlo, quindi, una volta preso, fanno di tutto per mantenerlo. I primi a pagare sono proprio quegli ingenui che li hanno aiutati.
Rr

Felice ha detto...

Fisichella è rimasto quello che, quando Berlusconi era a capo del governo italiano, lo aveva giustificato per aver diffuso una barzelletta contenente una bestemmia perché, a suo dire, era necessario contestualizzarla. E' una persona del tutto insignificante, capace solo di legare l'asino dove vuole il padrone di turno. Papa Benedetto, dimostrando anche in questo caso una estrema debolezza di governo, gli ha dato un incarico molto importante e di grande visibilità, ma è una persona veramente mediocre.

berni ha detto...

Anche se il mio commento delle 14,45 ca. non è stato pubblicato (forse per errore) vedo che diversi commenti dicono ciò che ho detto io; soprattutto l'anonimo delle 14,52. grazie. significa che la cosa tocca in linea trasversale.
Il celibato dei preti è una cosa seria, e Magister la mette molto in evidenza.

Bah ! ha detto...

Domanda :
"Chi propugnava la tabula rasa di tutto il nostro modo di vita " , che modo di vita viveva ?

su Benoit et moi ha detto...

Mais à côté de cette dispute théologique entre spécialistes qui se jettent mutuellement à la tête des articles de la Constitution juridique de l'Eglise, dispute qui n'intéresse pas les "gens ordinaires", je vais me permettre l'humble remarque d'un catholique de bout de banc: comme c'est dommage que Mgr Fisichella, pourtant nommé à son poste par Benoît XVI, ne se soit pas souvenu du CIC §1370 du temps où le Pape Benoît était traîné dans la boue (bien autrement que François!) par ses ennemis au sein de l'Eglise: un harcèlemnt psychologique constant, épuisant, confinant à la violence physique, qui a pris fin le 28 février de 2013
A cette époque, au moins dans mon souvenir, il était bien silencieux.
Aurait-il l'indignation sélective? Ou bien l'armure de paladin du Pape qu'il endosse aujourd'hui serait-elle simplement attribuable à l'attente d'une prochaine "barrette rouge"?

Anonimo ha detto...

'Che modo di vita viveva'?

Quello dettato dalla dittatura mondialista e relativista che ci obbligano a seguire, loro ordinano, pagano, e pretendono obbedienza cieca ed assoluta, sopratutto cieca.....una noterella che passa di sguincio, ma che a me ha fatto riflettere e molto anche, in Norvegia hanno tolto i 5 figli ad una coppia di genitori romeni ritenuti incapaci di educarli, e accusati di essere fondamentalisti pericolosi perché insegnavano la religione cattolica ortodossa in modo ossessivo e fuorviante, insomma ne facevano, secondo il giudice dei minori, dei cristiani fanatici e radicali perché era stato insegnato loro che il peccato allontana da Dio ed è punibile e punito. Ora la mia domanda è : se riservano lo stesso metro di giudizio ai genitori islamici che infestano anche i paesi nordici così all'avanguardia, accoglienti e permissivi, da accettare la shaarìa senza batter ciglio, ma togliere i figli a 2 bravi genitori, cui non è permesso da mesi di vederli, il più piccolo ha pochi mesi di vita.....la news su blog tedesco cattolico. Questa è l'Eurabia, Allahuakbar, e piantiamola col Natale, che sennò si offendono, porelli, loro. E Cristo? Ah, beh, quello......Anonymous

Anonimo ha detto...


Al Anonimo 15.01

C'e una casella sotto l'articolo da compilare con nome e Paese. Dopo per firmare, un 'click' nel angolo sinistro in alto.

M.


RR ha detto...

Bah!,
meglio non chiedere e non approfondire, prima che si scoprano scheletri in armadio e sepolcri molto imbiancati di fuori e colmi di massima putredine all'interno.

Non meravigliatevi della "profezia" di Martini: è quanto si augurava (masse di immigranti e meticciato europeo) Kalergy negli anni Venti e la massoneria (e non solo) da decadi.
Rr

Luisa ha detto...

Censura? Auto-censura?

Correggetemi se mi sbaglio ma l`articolo di Cascioli :

"San-Pietro caduta nelle-mani dei neo pagani"

è stato tolto dalla Bussola.

Rimetto il link:


http://www.lanuovabq.it/it/articoli-san-pietro-caduta-nelle-mani-dei-neo-pagani-14641.htm

Anonimo ha detto...

Non importa, c'è anche su qui

http://www.corrispondenzaromana.it/spettacolo-animalista-proiettato-sulla-basilica-di-san-pietro/

Luisa ha detto...

Non è lo stesso articolo e non è lo stesso autore, se l`articolo di Cascioli è stato tolto, come sembra, possiamo come minimo interrogarci sui motivi di quella decisione.
Se è abbastanza logico dedurne che la scure censoria di "chi di dovere" è caduta sulla Bussola, forse sono altri motivi e l`articolo rifarà capolino.

Anonimo ha detto...

Ma sì che c'è ancora, Cascioli, nessuna censura!
http://www.lanuovabq.it/it/articoli-san-pietro-caduta-nelle-mani-dei-neo-pagani-14641.htm
humilitas

Anonimo ha detto...

Se è stato tolto dalla Bussola quotidiana l`articolo di Cascioli è ripreso da Messa in latino.

http://blog.messainlatino.it/2015/12/di-nuovo-sul-gravissimo-problema-dei.html

Luisa ha detto...

Perchè allora quando apro il sito della Bussola, sia con Firefox che con Safari, l`articolo non è più visibile?
Certo il link funziona ancora, l`ho dato io stessa, ma a meno che io abbia problemi di computer, la Bussola l`ha tolto.

È ripreso da Mil e da Socci sulla sua pagina Facebook

Anonimo ha detto...

ma sì che c'è ancora, si accede cliccando appena sotto quello di Introvigne...

humilitas

irina ha detto...

Come ha potuto la Chiesa riempirsi il petto di tante serpi?

Rr ha detto...

Anch'io non l'ho trovato.
Se è stato rimosso, è una caz...ta, perché una volta pubblicata una cosa in Iternet, è sempre recuperabile. Denota, nel caso, vigliaccheria.
Anche perche in rete e sui social lo spettacolo non è piaciuto quasi a nessuno e l'iniziativa è criticassima.
Rr

Anonimo ha detto...

Fuori argomento, ma: qualcuno mi sa dire, con un minimo di precisione giuridica, quali sono le condizioni specifiche per lucrare l’indulgenza plenaria del giubileo? Ho dato un’occhiata, veloce è vero, alla bolla d’indizione e al sito della Penitenzieria, ma non mi pare ci sia nulla.

L’impressione di confusione (per usare un termine blando) domina in tutti i campi e a tutti i livelli. “Sed tu, Domine, usquequo?”

Grazie.

Maso

Luisa ha detto...

Grazie humilitas, avevo letto l`articolo di Introvigne ma non avevo notato quello di Cascioli sotto, sarà inattenzione, meglio così.

marius ha detto...

@ Anonimo9 dicembre 2015 11:50
http://remnantnewspaper.com/web/index.php/fetzen-fliegen/item/2206-the-remnant-implora-papa-francesco-di-cambiare-rotta-oppure-di-rinunciare-all-ufficio-petrino

VERAMENTE NOTEVOLE

Anonimo ha detto...

Le condizioni specifiche per lucrare l’indulgenza plenaria del giubileo, SONO sempre le stesse, per tutte le indulgenze.
Ovvero: iNTENZIONE (quanto meno implicita) di volerla lucrare, Confessione, Comunione, Preghiera secondo le intenzioni FISSATE PER SEMPRE *DEI* Sommi pontefici (cioè: Esaltazione della Santa Madre Chiesa; Estirpazione dell'Eresia; Concordia dei governanti cristiani). Per quella giubilare, si deve aggiungere, oltre alla visita alle basiliche pontificie o alle chiese parificate ad esse, un punto ulteriore, particolarmente difficile (almeno per me). SE NON ALTRO NEL MOMENTO in cui si compiono tali azioni, BISOGNA *NON* AVERE/PROVARE affetto per il peccato, NEPPURE VENIALE. La "plenarità" dell'indulgenza è inversamente proporzionale a tale ultima disposizione. Se si continuano ad avere/provare tale affetto per il peccato anche veniale, l'indulgenza è "solo" parziale. Più ci si vuole tenere legati a tali affetti, meno purgatorio (o, comunque, pena temporale) si sconta. San Filippo Neri, ebbe, in occasione di un giubileo cui aveva partecipato, la comunicazione, dal suo Angelo Custode, che, nella Roma gremita di quel giorno, l'indulgenza era stata davvero plenaria, per una decina di persone in tutto, lui compreso.

Luisa ha detto...

E sì Marius, se in Italia le voci critiche, o che esprimono anche solo riserve, si fanno bacchettare, accusare di essere ribelli alla Riforma (sì sì il vaticanista Izzo, in un suo recente articolo, ha scritto Riforma con la R maiuscola!) voluta da Bergoglio, etichettare con espressioni sprezzanti, escludere dalla Sala Stampa...se in Italia le voci fuori dal coro sono oggetto di pressioni, monitoraggi ravvicinati più o meno minacciosi, ho l`impressione che fuori dalle vostre frontiere quelle voci siano più libere, ancora, di esprimersi, non che siano legione, ma esistono e sono sempre più numerose.

Ma in fondo Bergoglio, al quale piace una chiesa inquieta e che considera che, dovrebbe accettare quelle domande anche se è lui stesso a suscitarle, dovrebbe essere soddisfatto dello scompiglio e delle inquietudini che sta creando con il suo governo, o no?

O allora dobbiamo capire che domande e dubbi sono permessi e tollerati solo se non riguardano le parole e l`azione di Bergoglio?
Del resto, nella serie ci sono le parole e ci sono i fatti, basta rileggere il discorso papale alla chiusura del sinodo, un discorso adirato con una picca più che esplicita rivolta a chi si è permesso di difendere la Dottrina della Chiesa.

Luisa ha detto...

Scusate, è saltato un pezzo...
Ma in fondo Bergoglio, al quale piace una chiesa inquieta e che considera che " la dottrina cristiana non è un sistema chiuso incapace di generare domande, dubbi, interrogativi" , dovrebbe accettare quelle domande anche se è lui stesso a suscitarle, dovrebbe essere soddisfatto dello scompiglio e delle inquietudini che sta creando con il suo governo, o no?

Maddalena ha detto...

Anonimo Anonimo ha detto...
Fuori argomento, ma: qualcuno mi sa dire, con un minimo di precisione giuridica, quali sono le condizioni specifiche per lucrare l’indulgenza plenaria del giubileo?
Una carissima amica newager, è stata tra le persone che hanno attraversato LA Porta Santa il primo giorno. Portava con se scritti i nomi di tutti i suoi amici e parenti (forse me compresa). Ha scritto che era convinto che, in questo modo, avrebbe alleggerito i "carichi KARMICI" non solo suoi, ma di tutti noi. Preghiamo Che San Pietro, San Paolo e San Michele (due figure verso le quali conserva una incoerente devozione), le mettano del sale in zucca.

Anonimo ha detto...


@ La testa di un Gufo al posto del Cupolone di S. Pietro, troneggiante nella notte su Roma.

Nel bestiario proiettato sulla Basilica di S. Pietro in occasione dell'apertura del Giubileo [sic, memmeno fossimo stati a Hollywood, al Premio Oscar], mescolato ad immagini di pagode e altra paccottiglia politicamente corretta, ad un certo punto il Cupolone e' apparso incappucciato dalla testa di un gufo, che guatava torvo sulla citta'! Il gufo, la civetta, predatori notturni dall'occhio di tenebra e dal lugubre richiamo, da sempre simboli di morte e sventura nella tradizione popolare. Simboli come questi, veramente diabolici, si sono voluti sovrapporre alla Cupola michelangiolesca che da cinque secoli rappresenta per i romani la rassicurante e familiare immagine della Basilica centro della Cristianita' e protettrice della Citta' Eterna. Una chiesa si profana anche all'esterno. Speriamo che, contro questa indegna e sacrilega carnevalata, si levi anche la voce di qualcuno tra gli alti prelati che, al recente Sinodo sulla famiglia, hanno coraggiosamente difeso il Deposito della Fede contro l'assalto portatovi dalla parte deviata del clero. parvus

Japhet ha detto...

La medicina della misericordia è arsenico per gli araldi della Veritas.

Anonimo ha detto...

Se almeno avessero proiettato un bambino... o ancora meglio un bimbo ancora nel grembo materno... Forse (forse) avrei potuto concedere il beneficio del dubbio. Ma così proprio no. È sacrilegio e basta. Neo pagano, filo satanista e tutte le altre porcherie.
Come commentava a caldo Westen su lifesitenews, qui la Misericordia la si sta proprio mettendo alla prova...
humilitas

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Silvano ha detto...

Can. 212 - § 3. In modo proporzionato alla scienza, alla competenza e al prestigio di cui godono, essi hanno il diritto e anzi talvolta anche il dovere, di manifestare ai sacri Pastori il loro pensiero su ciò che riguarda il bene della Chiesa; e di renderlo noto agli altri fedeli, salva restando l'integrità della fede e dei costumi e il rispetto verso i Pastori, tenendo inoltre presente l utilità comune e la dignità della persona.

E' vero che il Nostro ha sempre detto che non gli interessa la teologia e il codice di diritto canonico, ma questo è per aprire gli occhi ....

Anonimo ha detto...

Sono Giuseppe M., scusate, scrivo qui che mi sembra in tema.....

In un forum cattolico dove scrivo da anni e dove sono entrato in rotta di collisione per le mie idee espresse sul pontificato di Bergoglio, in particolare dopo l'oscenità dello spettacolo di luci e dei suoi sponsor, dopo una serie di critiche alla mia persona per le critiche espresse, mi è stato risposto così. Premetto che in quel forum non scriverò più. Cmq vorrei riportarvi il tutto perché fa riferimento a "La nuova bussola quotidiana", non so se di oggi:

Fonte al link seguente

http://www.lanuovabq.it/it/articoli-obb ... o-8225.htm

…la linea editoriale della Nuova Bussola Quotidiana, che non ritiene giusto che i cattolici manifestino sui media le proprie opinioni critiche nei confronti del Papa: meglio insistere a chiarire all’opinione pubblica la verità cattolica garantita dal Magistero, e poi confidare nell’indefettibilità che Cristo assicura sempre alla sua Chiesa.

Va ricordato, innanzitutto, che per tutti noi cattolici, la principale (e talvolta unica) ragione per cui dobbiamo interessarci delle parole e dei gesti del Papa è perché egli è a capo della Chiesa di Cristo per volontà espressa di Cristo stesso, come sappiamo per fede. È dunque l’adesione convinta al dogma del Corpo Mistico ciò che giustifica l’obbedienza incondizionata alle direttive pastorali del Papa e motiva l’unione affettiva ed effettiva con lui, quella devozione che faceva dire a santa Caterina da Siena, nel Trecento, che il Papa è «il dolce Cristo in terra» (il che non le impediva di recarsi ad Avignone per rimproverarlo di non risiedere a Roma). Un santo del Novecento, Josemaria Escrivà, per indicare il giusto ordine di una devozione sostanziata di fede, diceva che «per noi cristiani i grandi amori sono Cristo, Maria e il Papa».

Anonimo ha detto...

Scusate, devo fare una precisazione.
Ho aperto il link che dal telefono non mi si apriva.
In pratica quello che ho postato sopra era solo un estratto, preso a puzzle, dall'intero articolo. Insomma, hanno stravolto il senso dell'articolo per dirmi che se critico il Papa faccio una sorta di reato, di peccato, di cosa quantomeno ingiusta. Bah.....
Comunque che brutta aria che tira, che brutto sentirsi cacciato fuori, chiamato fariseo e altri epiteti.
Erano meglio gli atei e i comunisti....almeno quelli avevano messo un confine evidente tra le due barricate in nome della loro ideologia.
Non voglio commiserarmi per questo mio piccolo episodio, prendo semplicemente atto che i tempi cambiano

Giuseppe M.

Anonimo ha detto...


La linea de La Nuova bussola quotidiana appare incoerente. Approva i rimproveri di S. CAterina da Siena al Papa del tempo perche' se ne stava ad Avignone, sotto l'interessata protezione del re di Francia ("cattivita' Avignonese") mentre Roma, lo Stato della Chiesa e anche la Chiesa andavano in Rovina. IL rimprovero della Santa era o no una critica al comportamento del Papa? FAtta con il dovuto rispetto, si capisce. E perche' dovrebbe esser proibito a noi cattolici di oggi fare lo stesso, sempre con il dovuto rispetto? Forse che solo i Santi possono criticare il Papa, quando c'e' da criticare? E non c'e' da criticare, oggi? Forse che la Chiesa gode di ottima salute, abbondano le conversioni, fioriscono le vocazioni, la societa' tutta vive secondo i valori del Cristianesimo? Sono domande retoriche, ovviamente. Viviamo in mezzo ad uno sfacelo morale che si allarga ogni giorno, c'e' tutto un settore del clero che vuole "aprire" ai costumi piu' che corrotti del secolo, il Papa mantiene nei suoi confronti un atteggiamento ambiguo, elogia tutti i nemici della nostra religione e rimprovera quelli che cercano di difenderla, e dovremmo stare tutti zitti? Ha appena emanato un motu proprio che di fatto introduce una sorta di "divorzio cattolico" e nessuno deve dir nulla? Una delle cause della presente crisi, anche se non la principale, e' rappresentata anche da questa timidezza (chiamiamola cosi') che affligge tanti, troppi chierici e laici; dalla paura insensata di esser bollati come "nemici del Papa". Che il mondo parli e straparli, le nostre critiche, imposte dalle dolorose circostanze presenti, sono svolte nello spirito di Gal 2, 11 ss.: "Ma quando Cefa venne ad Antiochia io mi opposi a lui apertamente perche' si era reso degno di biasimo...". PP

RAOUL DE GERRX ha detto...

"the-remnant-implora-papa-francesco-di-cambiare-rotta-oppure-di-rinunciare-all-ufficio-petrino"…

Mais, bon sang, ils n'ont pas encore compris que ce farceur ne s'est incrusté à Santa Marta que pour achever de démolir l'Église, en accord avec la clique qui l'a élu ? C'est ça son job…
Quand on ne veut rien voir, rien entendre et, surtout, rien comprendre, c'est qu'on est déjà mort…

RAOUL DE GERRX ha detto...

"Speriamo che, contro questa indegna e sacrilega carnevalata, si levi anche la voce di qualcuno tra gli alti prelati che, al recente Sinodo sulla famiglia, hanno coraggiosamente difeso il Deposito della Fede contro l'assalto portatovi dalla parte deviata del clero" (Parvus).

On attend toujours qu'ils disent quelque chose…
A propos, comment s'appellent-ils déjà ?
Burke ?… Schneider ?… Fellay ?… Williamson ?…
Ils se sont évaporés ! Ils ont pris la poudre d'escampette…
Drôles de "résistants"…
Ils doivent croire, dans leur myopie spirituelle, que ce spectacle immonde, ce n'était pas de la théologie, et donc que ça ne les regardait pas. Ils n'avaient pas à se prononcer… Pauvres cloches !

Si ce n'était pas de la théologie, c'était certainement de la démonologie. Mais ce mot, à l'évidence, ne leur dit strictement rien.
Le diable ? Qu'est-ce que c'est que ça ? On n’a jamais dû leur en parler au séminaire…

Rappelez-vous l'histoire du "Bataclan", vraie liturgie démoniaque, et la réaction du misérable Barbarin expulsant de son diocèse l'abbé Benoît qui avait eu le courage — seul de tout le clergé de France — de dénoncer l'Adversaire…

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Catholicus ha detto...

Per Giuseppe M: caro Giuseppe, non si angusti troppo; anch'io mi sono allontanato da LNbQ ormai da tempo; non sopportavo più il loro doppiopesismo, il loro fermarsi a metà del guado. Povero Cascioli, poveri lettori e seguagi della Bussola: hanno perduto LORO la bussola e da mo', purtroppo. Sono forse quegli eletti che si sono lasciati ingannare dai falsi pastori, da lupi travestiti da pecore, rendendosi colpevoli di una falsa obbedienza, che per di più estende l'inganno ad anime inconsapevoli e in buona fede. Si allontani da loro, con la mente e con il cuore, e scuota la polvere dei suoi sandali, a testimonianza contro di loro. Pace e bene e... sia lodato Gesù Cristo.

Anonimo ha detto...


https://bergoglionate.wordpress.com/2015/12/10/alla-cei-non-candrei/

RAOUL DE GERRX ha detto...

Il avait d'abord voulu la profanation de la Chapelle Sixtine, où il venait d'être élu pape. On n'a pas oublié le "dîner Porsche" à 4 590 euros l'assiette. Pour la bonne cause évidemment !
Il vient d'organiser, avec la Banque Mondiale, la profanation de l'extérieur de la basilique de Saint-Pierre, devant laquelle on l'a vu, naguère, faire le paillasse. Encore pour la bonne cause évidemment !
Il ne lui manque plus que de profaner l'intérieur, en y faisant — par exemple — danser, comme à Buenos Aires, le tango devant l'autel de la Confession. Toujours pour la bonne cause évidemment !
Ce jour-là il pourra vraiment dire : j'ai enfin accompli ma mission, j'ai affermi tous les ennemis de l'Église, Satan peut être content de moi.

mic ha detto...

@ Giuseppe M.

L’insegnamento papale, compreso l’esercizio del Magistero straordinario, non può contraddire la Scrittura, la Tradizione o anteriori insegnamenti papali vincolanti, e non può nemmeno introdurre novità. I papi hanno solo l’autorità di preservare e interpretare ciò che hanno ricevuto. Possono dedurre le implicazioni di insegnamenti precedenti o chiarirli nel caso in cui siano ambigui; possono rendere formalmente vincolante quanto veniva insegnato in modo informale. Ma non possono cambiare insegnamenti anteriori e non possono creare nuove dottrine dal nulla.
Il magistero ordinario (es. omelie, discorsi), se non riafferma principi già codificati in materia di fede e di morale non è infallibile, così come non è infallibile ciò che attiene alla scienza o alla politica)

E' stato ricordato anche sopra (e potremmo citare anche il Bellarmino e San Tommaso):
Can. 212 - § 3. In modo proporzionato alla scienza, alla competenza e al prestigio di cui godono, essi [i fedeli] hanno il diritto e anzi talvolta anche il dovere, di manifestare ai sacri Pastori il loro pensiero su ciò che riguarda il bene della Chiesa; e di renderlo noto agli altri fedeli, salva restando l'integrità della fede e dei costumi e il rispetto verso i Pastori, tenendo inoltre presente l'utilità comune e la dignità della persona.
Dunque, se si riscontrano 'deviazioni' dalla dottrina non solo è legittimo ma doveroso per un cristiano denunciarle (è il caso di molte affermazioni rettificate in base al Magistero perenne nei nostri "memoranda")

"" Il papa non è un monarca assoluto i cui pensieri e desideri sono legge. Al contrario: il ministero del papa è la garanzia dell’obbedienza a Cristo e alla sua Parola. Il papa non può proclamare le proprie idee, bensì deve vincolare costantemente se stesso e la Chiesa all’obbedienza alla Parola di Dio, combattendo ogni tentativo di adattarla o annacquarla e ogni forma di opportunismo […].
Il papa sa di essere legato alla grande comunità della fede di tutti tempi e alle interpretazioni vincolanti che si sono sviluppate durante il pellegrinaggio della Chiesa in questo mondo quando deve prendere importanti decisioni. Il suo potere, pertanto, non è al di sopra ma al servizio della Parola di Dio. Incombe su di lui il dovere di assicurare che questa Parola continui ad essere presente in tutta la Sua grandezza e a risuonare in tutta la Sua purezza, senza essere fatta a brandelli da continui cambiamenti d’uso"". (Benedetto XVI, Omelia 7 maggio 2005)

Anonimo ha detto...


Eccellente, costruttivo chiarimento di Mic sui limiti che pur incombono sul magistero papale.
Meno costruttivi (e persino imbarazzanti) mi sembrano quegli interventi di lettori che si limitano a lanciare invettive contro il presente Pontefice, ripetendole oltretutto all'infinito. PP

Anonimo ha detto...

Blondet : "Sono quasi contento tutto cio sta per finire … Abbandonate la civiltà…"

http://www.maurizioblondet.it/sono-quasi-contento-tutto-cio-sta-per-finire/

Anonimo ha detto...

Invettive…
"Ma sapete ancora agghiacciarvi, leggere i “segni” dietro lo spettacolo ?" (Blondet).

RAOUL DE GERRX ha detto...

Blondet magnifique, une fois de plus ! Bravo !
Et tant pis pour les petits marquis, académiques et autres, qui trouveront ses propos embarrassants…

Anonimo ha detto...

Per l’anonimo delle 8 e 34 di ieri: conosco le condizioni che devon esser adempiute per lucrare QUALUNQUE indulgenza plenaria (stato di grazia, assenza d’affètto a qualunque peccato anche veniale, intenzione almeno generale di lucrar l’indulgenza, confessione, comunione e preghiera secondo la mente del Santo Padre); ma si richiede inoltre, com’è naturale, di “opera injuncta implere statuto tempore ac debito modo, secundum concessionis tenorem” (“adempier le opere prescritte nel tempo stabilito e nel modo dovuto, secondo il tenore della concessione”: “Enchiridion indulgentiarum”, norma 17, § 2).

In altri termini, oltre alle condizioni che valgono per qualunque indulgenza plenaria, ce ne sono sempre anche di specifiche, che valgono per QUELLA particolare indulgenza plenaria, e che sono in sostanza l’opera che la Chiesa ha inteso arricchire dell’indulgenza: per esempio, dire il rosario in chiesa ecc., far la “via Crucis”, adorare il Santissimo o legger la Bibbia per mezz’ora, ecc.

Questo naturalmente vale anche per il giubileo. Ma, come dicevo, finora non sono riuscito a trovare una menzione precisa e esauriente, in documenti ufficiali, degli “opera praescripta”. Non vorrei che la scriteriata mentalità antigiuridica, in fin de’ conti soggettivista, ch’è tipica del clero più o meno affètto dal neomodernismo, avesse colpito ancóra. Spero d’esser solo stato distratto.

Maso

mic ha detto...

Maso,
Conoscendola attraverso altri interventi era chiaro il suo intento.
Purtroppo sappiamo benissimo non trattarsi di sua distrazione, ma degli esiti di un soggettivismo spinto che ha invaso persino la Chiesa perfino ai suoi vertici.

Anonimo ha detto...

La misericordia va anteposta al giudizio. vdr.
La misericordia senza verità si chiama complicità. Papa Benedetto XVI
Mi pare di aver illustrato l'abissale differenza, quando ero piccolo mi si insegnava che la misericordia di Dio era quella cui ci si affidava dopo essere stati giudicati per i nostri peccati, se Dio è misericordioso a priori, siamo al pecca fortiter sed crede fortius, e allora altro che buona sera, buona notte; il problema è che, stante la totale ignoranza della massa cattolica, ogni cosa che esce dalla sua bocca è innovativa, se non addirittura apodittica, c'era qualcuno che faceva il conto dei religiosi di ogni grado e dei 'fedeli', ma penso che ci sarà il coro muto come quello de I lombardi alla I crociata di Verdi, se poi un artista - regista giudìo non proprio forte in storia, si permette di dire che Giovanna d'Arco andava a letto col re di Francia, beh, allora gli scienziati/scientisti giudii che imperversano su Focus tv fanno bene a dannarsi l'anima per trovare le ossa di Cristo, magari pure con qualche trauma che avvalori la crocifissione......non ho parole, torno nella stanza dei risvegli e aspetto qualcuno desto che mi faccia compagnia. Anonymous.

Maddalena ha detto...

L'amica newager mi fa sapere che, avendo portato con sé anche il mio nome scritto, quando ha varcato la Porta Santa, ha influito positivamente anche sulla mia prossima reincarnazione. Anzi, aggiunge pure che, sempre per influire sulle prossime reincarnazioni, quella di San Paolo fuori le mura è più indicata persino di quella di San Pietro.

RR ha detto...

Maddalena,
la sua amica sa anche qual è la porta dello Stargate ?
RR

Anonymous,
ma tu li hai visti i due e soprattutto il Moise ? Io mi sono chiesta chi ha deciso di mettere la Prima della Scala ed un'opera di VERDI, non rappresentata da 150 anni !!, in mano a due simili ignoranti, arrivati dove sono arrivati per meriti "de culandra giudìa", come scriverebbe Blondet. Il quale Moise, alal fine dello spettacolo s'è pure permesso di gridare dietro il sipario, acciocchè tutti udissero anche in Eurovisione, "asshole" (!!!) a Chailly. Che così impara a non averli cacciati subito dal primo incontro (pare burrascoso).
RR

Anonimo ha detto...

A la giudìa amo solo i carciofi, anzi articiocchi, che carciofi è calco dall'arabo al karchuf, non amo Verdi, preferisco Puccini, l'opera non è delle più conosciute, ma tant'è, dopo aver visto un'infinita serie di nudi maschili in un'opera lirica di Mozart di cui non rammento il titolo, sarà per lo schifo, me ne guardo bene dal guardare la pareja, già bastano Eltonya Johanna e marito......riguardo alla Scala, l'80 % ci va per farsi vedere che c'era, e non capisce una mazza ferrata, il 20 % era loggione competente, non come i tremendi parmigiani, ma belli tosti, ormai sono in via d'estinzione.....noto che il tuo arcivescovo non è nelle grazie della joya e quindi si attende che si tolga di mezzo e ci si metta un ciottolo qualsiasi al suo posto, auguri; la porta dello Stargate mi piacque assai, come ho lasciato il cuore sul manichino vestito di tutto punto da Dart Vader, in promo qui in rep. mamma mia, ero un ragazzino e me ne innamorai follemente.....the dark side of my mood, BTW, Ford è patetico come Ian Solo, gli anni passano, fortuna che Leila appare in olo per 30 secondi soltanto, è irriconoscibile. Anonymous.

Misericordia ! ha detto...

07/ Settembre / 2014 : Dunque , c'erano gia' state delle avvisaglie , delle prove tecniche di tal fatta ............!!
https://vimeo.com/101673425

Anonimo ha detto...

Chissà perché nell'epoca Ratzinger "criticare il Papa" scatenava applausi, e ora invece scatena quasi una scomunica per "violenza fisica" contro il Romano Pontefice