Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

mercoledì 6 marzo 2019

Nasce la Scuola di Dottrina sociale della Chiesa - Del Friuli Venezia Giulia

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L’Osservatorio internazionale Cardinale Van Thuân per la Dottrina sociale della Chiesa, istituzione presieduta dall’arcivescovo monsignor Giampaolo Crepaldi e diretta dal professor Stefano Fontana, da diversi anni adempie alla propria missione di diffusione della conoscenza della Dottrina sociale della Chiesa anche attraverso lo strumento delle Scuole di Dottrina sociale della Chiesa “Mater et Magistra”. Dalla Liguria al Veneto, dalla Lombardia alla Toscana passando per l’Emilia, sono ormai una decina le Scuole di Dottrina sociale della Chiesa curate dall’Osservatorio che, negli anni, ha definito programmi, consolidato una didattica, formato un vero corpo docente di esperti. 
Ora, grazie anche all’iniziativa d’un qualificato comitato di associazioni cattoliche locali che si sono attivate allo scopo, nasce la Scuola di Dottrina sociale della Chiesa del Friuli-Venezia Giulia “Beato Bertrando Patriarca di Aquileia”. La Scuola, che gode del patrocinio del Consiglio regionale del Friuli-Venezia Giulia, si struttura in 4 sabati pomeriggio dedicati intensivamente allo studio della Dottrina sociale della Chiesa, due lezioni frontali tenute dai docenti dell’Osservatorio, tempo per discussione e domande, momenti conviviali utili per un confronto più informale. Tutte le lezioni si svolgeranno a Udine nella prestigiosa sede di Palazzo Belgrado (ex Palazzo della Provincia), in quella che fu la sala del Consiglio Provinciale. La lezione inaugurale, sabato 23 marzo, sarà tenuta dal direttore dell’Osservatorio professor Fontana e preceduta da un indirizzo di saluto del Presidente del Consiglio regionale del Friuli-Venezia Giulia architetto Piero Mauro Zanin.

La nascita di questa Scuola regionale di Dottrina sociale intende essere un punto qualificante nell’attività istituzionale dell’Osservatorio Van Thuan, contribuire significativamente alla formazione di un laicato locale impegnato socialmente e politicamente secondo i principi cattolici. La Dottrina sociale della Chiesa costituisce un corpus dottrinale coerente e organico che abbraccia diritto ed economia, morale e politica, bioetica, biogiuridica e biopolitica, il tutto con un necessario fondamento metafisico. È la risposta della Chiesa alle sfide ideologiche della modernità politica, risposta filosofica e teologica allo stesso tempo. Una visione dell’uomo e della comunità, quella classica greco-romana perfezionata dalla luce del Vangelo, che la Dottrina sociale propone come risposta perenne e dunque anche per l’oggi.

Concetti come bene comune, sussidiarietà, diritto naturale, autorità, dimensione pubblica della religione, etc. saranno trattati nelle 8 lezioni che costituiscono il Corso proposto nella neonata Scuola “Beato Bertrando”. L’insegnamento sociale del Magistero pontificio sarà guida costante nelle lezioni, senza dimenticare il contributo apportato dalla riflessione filosofica, teologica e giuridica cattolica alla sempre migliore comprensione della Verità sociale del Cristianesimo. In un tempo segnato dalla dittatura del relativismo, dall’affermazione della ideologia radicale e dalla sempre più soffocante imposizione del politicamente corretto, la Scuola di Dottrina sociale intende offrire quell’ossigeno intellettuale necessario a respirare con i polmoni della grande tradizione sociale-economica-giuridica-politica della Civiltà Cristiana. Al termine del corso l’Osservatorio internazionale Cardinale Van Thuan rilascerà agli iscritti un diploma di partecipazione alla Scuola di Dottrina sociale.
Scaricare qui la Locandina in pdf
Don Samuele Cecotti

11 commenti:

Anonimo ha detto...

Inizia la Quaresima
LA LEGGE DELL'ASTINENZA E DEL DIGIUNO

I grandi motivi della legge della astinenza e del digiuno...
1. —II primo motivo della astinenza e del digiuno è motivo essenzialmente religioso. Essi sono infatti una rinuncia in ossequio a Dio. Dio non ha bisogno di noi o delle cose nostre; siamo noi che abbiamo bisogno di diportarci degnamente verso Lui, nostro Creatore e Padre. Siamo noi, che avendo tutto ricevuto, niente abbiamo che sia semplicemente nostro. Così per dimostrare a Lui ossequio ed amore niente di meglio ci rimane — dopo i sacrosanti atti del culto — che toglierci qualcosa di quanto è in nostro libero e onesto uso...
(Card. G. Siri, Lettera pastorale per la Quaresima 1949)

Japhet ha detto...

MERCOLEDI' DELLE CENERI

Oggi 06 marzo 2019, Giorno delle Ceneri e principio del digiuno della sacratissima Quaresima.
Il Mercoledì delle Ceneri è il giorno nel quale ha inizio la quaresima, il periodo di quaranta giorni che precedono la Pasqua di Risurrezione e nei quali al Chiesa cattolica invita i fedeli ad un cammino di penitenza, di preghiera, di carità per giungere convertiti al rinnovamento delle promesse battesimali, che si compirà appunto la Domenica di Pasqua.
Momento caratteristico della liturgia del Mercoledì delle Ceneri è lo spargimento, da parte del celebrante, di un pizzico di cenere benedetta sul capo dei fedeli. Si accompagna tale rito con le parole «Convertitevi e credete al Vangelo» (Mc 1,15), frase introdotta dal Concilio Vaticano II, mentre prima si utilizzava l'ammonimento, contenuto nel Libro della Genesi, «Memento homo, quia pulvis es et in pulverem reverteris» («Ricordati uomo, che sei polvere e in polvere ritornerai»), forma quest'ultima ancora in uso nella Messa tridentina.
È consuetudine che le ceneri utilizzate per l'imposizione delle ceneri sul capo dei fedeli si ricavino dalla bruciatura dei rametti di palme o di ulivo benedetti in occasione della Domenica delle Palme, dell'anno precedente.
Altro aspetto caratteristico della liturgia che ha inizio il Mercoledì delle Ceneri è l'uso del colore viola per i paramenti sacri nonché il fatto che per tutto il periodo quaresimale non si canta l'alleluia e non si recita il gloria.
Mario Proietti

Anonimo ha detto...

OT

riguardo alla Tav: tener presente che la facilitazione del passaggio di merci e persone può facilitare ingressi indesiderati di uomini e mezzi.

irina ha detto...

Interessante coincidenza! Nel libro di Giorgio Spini, Storia dell'Eta' Moderna, questa mattina ho letto:

"Di questi corridoi...uno dei più importanti e famosi è la Valtellina. Un esercito spagnolo infatti,che voglia andare in Germania a dar man forte agli Asburgo di Austria, deve sbarcare a Genova, raggiungere Milano e di qui entrare nella Valtellina, risalendo il corso dell'Adda dal lago di Como al passo della Stelvio, onde portarsi sul territorio austriaco. Un esercito francese, viceversa, che voglia scendere in Italia ad unirsi con i Veneziani, aggirando le posizioni spagnole nella valle padana, deve passare per la Svizzera protestante, vecchia e sicura amica, e di qui entrare nell'Engadina e attraversare finalmente la solita Valtellina, per sboccare in Val Camonica. Col possesso dunque della Valtellina, la Spagna può raggiungere ugualmente due scopi ugualmente importanti: impedire a Venezia e alla Francia di concentrarsi...e trasportare facilmente le proprie forze militari in Germania...Altrettanto importante è la via che porta da Genova nelle Fiandre spagnole.Per raggiungere Bruxelles infatti, bisogna prima attraversare il Monferrato e lo Stato dei Savoia..." (op.cit.p.476)

Sempre meglio capisco l'importanza della geografia per l'arte della sopravvivenza oltre che per quella della guerra.

mic ha detto...

riguardo alla Tav: tener presente che la facilitazione del passaggio di merci e persone può facilitare ingressi indesiderati di uomini e mezzi.

Non mancano le giuste precauzioni per questo. Ma non può essere certo una dirimente!

Anonimo ha detto...


Sul significato strategico della Valtellina

I Cantoni svizzeri avrebbero voluto assicurarsi la Valtellina. Il Ticino lo avevano preso da Ludovico il Moro, che aveva ingaggiato i mercenari svizzeri per difendersi dall'esercito del re di Francia, comandato mi sembra dal Trivulzio (sto citando a memoria). Ma gli svizzeri, con la scusa che la paga era in arretrato, vendettero il Moro al Re di Francia (Luigi XII) che potè impossessarsi (temporaneamente) del Ducato di Milano. In cambio gli svizzeri ottennero il Ticino, che fu il prezzo del tradimento. Ma, per avere una difesa ancora più forte verso Sud avrebbero voluto anche la Valtellina. Ci si erano rifugiati diversi protestanti italiani e l'eresia vi si era abbastanza diffusa. Alla fine gli eretici furono sterminati, perché, data la sua importanza strategica, gli Spagnoli non potevano permettersi di perderla. Così il Ducato di Milano provincia spagnola mantenne la Valtellina.
A conferma della natura apparente dell'alleanza tra Italia e Austria, il capo di Stato Maggiore imperiale maresciallo Franz Conrad progettò nel 1908 e 1911 un attacco preventivo contro l'italia, formalmente alleata nella Triplice. Ma questo piano degli ambienti oltranzisti austriaci non fu approvato in alto loco. Si è saputo poi da ricerche di archivio degli ultimi anni che al piano austriaco erano interessati anche elementi dello Stato Maggiore elvetico, desiderosi di prendersi la Valtellina o alleandosi all'Austria-Ungheria nell'attacco o sfruttandone le conseguenze, che si supponevano deleterie per noi.
Questo cose furono tenute all'epoca sempre segrete, ma il desiderio dello Stato maggiore svizzero di partecipare a un eventuale attacco contro di noi, era sicuramente noto ai vertici militari italiani, nel periodo precedente la nostra entrata in guerra, nel 1915.
Alla fine della Guerra dei Trent'anni (1648), che ridimensionò la potenza spagnola facendole perdere le Fiandre, e pertanto anche quella degli Asburgo, titolari della carica imperiale, che dovettero riconoscere l'indipendenza dei Confederati elvetici, loro ex-sudditi,
la 'Valtellina venne a perdere l'importanza strategica di un tempo.

Ma in che mondo siamo? ha detto...

" L'Agenzia del Farmaco (ente governativo) ha posto a carico del servizio sanitario nazionale la triptorelina, che blocca la pubertà dei ragazzini con disforia di genere. Il comitato nazionale di bioetica ha dato manforte (roba da matti. "
(L'Occidentale.it)
“il c.d. farmaco viene immesso nell’elenco del SSN in carenza di studi clinici e di follow-up a lungo termine;
è alto il rischio, adoperando la TRP per bloccare la pubertà fino a 4 anni circa – dai 12 ai 16 anni d’età –, di indurre farmacologicamente un disallineamento fra lo sviluppo fisico e quello cognitivo del minore;
non esistono evidenze sull’effettivo pieno ripristino della fertilità nel caso di desistenza dal trattamento e di permanenza nel sesso di appartenenza...”
(Centro studi Livatino)
La riptorelina è un farmaco usato per il cancro al seno e alla prostata.
Triptorelina - Wikipedia

Anonimo ha detto...

Decenni di deboscia portano a questo e tanto altro ancora, siamo all'inferno.

https://www.maurizioblondet.it/a-totale-carico-del-servizio-sanitario/

Anonimo ha detto...

Quando Zygmunt Bauman ha elaborato il concetto di 'modernità o società liquida', forse nemmeno lui si aspettava che l'espressione diventasse quasi di uso comune. Ma cosa si intende esattamente per società liquida? “Con la crisi del concetto di comunità emerge un individualismo sfrenato, dove nessuno è più compagno di strada ma antagonista di ciascuno, da cui guardarsi. Questo soggettivismo – così Umberto Eco spiegava Bauman - ha minato le basi della modernità, l’ha resa fragile, da cui una situazione in cui, mancando ogni punto di riferimento, tutto si dissolve in una sorta di liquidità. Si perde la certezza del diritto (la magistratura è sentita come nemica) e le uniche soluzioni per l’individuo senza punti di riferimento sono da un lato l’apparire a tutti costi, l’apparire come valore e il consumismo. Però si tratta di un consumismo che non mira al possesso di oggetti di desiderio in cui appagarsi, ma che li rende subito obsoleti, e il singolo passa da un consumo all’altro in una sorta di bulimia senza scopo”. La modernità liquida, per dirla con le parole del sociologo polacco, è “la convinzione che il cambiamento è l'unica cosa permanente e che l'incertezza è l'unica certezza”.

Anonimo ha detto...

Vaccini da feti abortiti, il muro di silenzio vaticano
Vaccini prodotti attraverso feti abortiti. La Pontificia Accademia per la Vita è diventata tollerante rispetto alle condanne del passato. Un convegno a Roma cerca di abbattere il muro di silenzio. E di spiegare a genitori e operatori che l'alternativa eticamente sostenibile c'è.
http://lanuovabq.it/it/vaccini-da-feti-abortiti-il-muro-di-silenzio-vaticano

irina ha detto...

Riflettendo...,a mio parere la première dame, conosce questi 'corridoi geografici' d'Europa e sa che possono essere usati per fini buoni e/o cattivi.
A parte costi e non costi, non abbiamo tante prove di altruismo da mettere sul piatto della bilancia, nè possiamo illuderci ancora una volta che, dando fiducia agli altri, rispetto ed altruismo gemmeranno, nei fatti. Ricordiamo che gli altri hanno già cavato almeno due occhi al loro prossimo più prossimo con proiettili di gomma. Pur non avendo seguito e nulla conoscendo dei colloqui amichevoli televisivi, mi sembra di aver capito che sono stati 'zucchero e miele', starei comunque attenta. Molto.