Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

domenica 17 marzo 2019

Il “gaslighting” di papa Francesco. Si tratta di una forma di abuso spirituale

Rispolveriamo un articolo dello scorso anno che non ha perso di attualità. Anzi ora abbiamo diversi ulteriori elementi che confermano analisi e conclusione.

Il “gaslighting” di papa Francesco. Si tratta di una forma di abuso spirituale
Steve Skojec (OnePeterFive, 25-09-2018)

“Il gastlighting”, scrive la dottoressa Stephanie Sarkis su Psychology Today, “è una tattica con cui una persona o un’istituzione, al fine di ottenere più potere, fa in modo che la propria vittima si interroghi sulla realtà. Funziona meglio più di quanto si possa pensare. Chiunque è suscettibile al gaslighting, ed è una tecnica comune fra gli abusatori, i dittatori, i narcisisti e leader che promuovono il culto della propria personalità”.
Per coloro che solo di recente hanno preso coscienza dell’allarmante dissonanza cognitiva del pontificato di papa Francesco, l’articolo della Sarkis – intitolato “11 segnali di pericolo del gaslighting” – offre alcune preziose informazioni su ciò a cui tutti i cattolici sono sottoposti da parte del Vaticano, spesso in modo totalmente inconsapevole.

I gaslighters, spiega la Sarkis, raccontano menzogne palesi. Negano tutto ciò che hanno detto, anche contro ogni evidenza. Usano le cose a cui si tiene maggiormente per far leva su di esse. Conducono una campagna di manipolazione a lungo termine che gradualmente distrugge le loro vittime. Dicono una cosa, ma ne fanno un’altra. Usano il rinforzo positivo – ti dicono cose su cui sei d’accordo per farti sentire bene – facendoti pensare che loro non sono così cattivi e dubitare della tua stessa percezione. Creano intenzionalmente confusione per sradicare il tuo “senso di stabilità e normalità”, per cui dovrai “costantemente mettere tutto in discussione”. Proiettano il loro cattivo comportamento la vittima. Formano alleanze di persone contro la vittima – reali o immaginarie –, usandole per isolarla. Essi bollano le vittime come “pazze” per danneggiare la loro credibilità, quando denunciano l’abuso. E accusano gli altri di mentire affinché possano essere solo loro la fonte della “verità”.

Tenendo presenti questi segnali, diamo un'occhiata all’ultimo esempio di gaslighting pontificio. Abbiamo già esaminato come il Papa abbia recentemente martellato con l’idea che i suoi critici – particolarmente circa la sua gestione dello scandalo degli abusi sessuali tra il clero – siano in combutta con Satana, il “Grande Accusatore”, mentre lui e i suoi compagni vescovi, complici, sono innocenti e perseguitati come Cristo. Oggi, in un discorso pronunciato in Estonia, il Papa è andato oltre, dicendo che i giovani “si sentono oltraggiati quando non vedono una chiara condanna degli scandali sessuali ed economici”.

Una chiara condanna? Chi è nella miglior posizione per farlo? Quale massima autorità della Chiesa è stata accusata di complicità nel coprire gli abusi? Chi è colui che ha detto: “Non dirò una parola su questo”?

Ma un momento, c’è di più:
  • Francesco ha parlato il 25 settembre dopo aver ascoltato testimonianze di diversi giovani dell’Estonia. Ha detto loro che essi hanno la capacità di dire agli adulti quando ignorano “una realtà che esiste già”.
  • “Alcuni di voi… hanno avuto il coraggio di dire: ‘Non vedi che nessuno ti sta ascoltando più, né crede a quello che dici?’”, ha detto il Papa.
  •  “Dobbiamo… essere convertiti, per realizzare che per essere al vostro fianco abbiamo bisogno di ribaltare molte situazioni che, alla fine, vi tengono lontani”, ha detto.
Nessuno ascolta più quello che il Papa dice, perché ha perso ogni credibilità morale. Nessuno gli crede perché è un bugiardo, un giorno dice una cosa e ne dice un’altra quello dopo. Ci teniamo a distanza perché abbiamo la netta impressione che egli disprezzi la Fede che abbiamo cara e che farà – o dirà – qualcosa per mantenere il potere giusto il tempo necessario per distruggere quella Fede.

Eppure eccolo, ancora una volta, offrire un “rinforzo positivo” nel suo messaggio di oggi, dicendo esattamente ciò che le persone presenti in udienza sentono, cercando di convincerle che egli non è parte di quel problema. “Questo”, scrive la Sarkis, “è un tentativo calcolato di confonderti le idee e ulteriormente far mettere in discussione la tua realtà”.

Dalla Lettergate [vedi] alla Strategia Scalfari [se ne parla qui - qui], dalla quasi costante contraddizione delle pubblicazioni e alle intenzionali errate traduzioni di commenti papali dopo il fatto, per farli apparire più accettabili, nonché attraverso il frequente e deliberato uso della Regola di Perón, è diventato innegabilmente chiaro che questo è un Vaticano di cui non ci si può fidare.

Ma per i cattolici, il Vaticano – e particolarmente la persona del Papa –, è l’unica cosa al mondo di cui fidarsi completamente. Questo è probabilmente il punto più fatale di gaslighting. La Sarkis scrive che i gaslighters “sono consapevoli che la confusione indebolisce le persone”:
I gaslighters sanno che alle persone piace avere un senso di stabilità e normalità. Il loro obiettivo è sradicarlo e farti costantemente interrogare su tutto. La naturale tendenza degli esseri umani è guardare alla persona o all’entità che ti aiuterà a sentirti più stabile – e questo succede coi gaslighters.
Ora che conoscete i segnali di pericolo, fate loro attenzione. La vostra filiale devozione al papato non significa che dovete sopportare in silenzio l’abuso di colui che dovrebbe essere il vostro padre spirituale. Alzatevi, parlate e reagite respingendo.
[Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio]
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1. Il gaslighting è una forma di violenza psicologica nella quale vengono presentate alla vittima false informazioni con l'intento di farla dubitare della sua stessa memoria e percezione. Può anche essere semplicemente il negare da parte di chi ha commesso qualcosa che gli episodi siano mai accaduti, o potrebbe essere la messa in scena di eventi bizzarri con l'intento di disorientare la vittima. Gaslighting è una parola di origine colloquiale e la sua etimologia è spiegata di seguito, ma il termine è stato anche usato nella letteratura clinica.
Il termine deriva da un'opera teatrale del 1938 Gaslight, e dagli adattamenti cinematografici del 1940 e 1944 (quest'ultimo conosciuto in Italia come Angoscia). La trama tratta di un marito che cerca di portare la moglie alla pazzia manipolando piccoli elementi dell'ambiente, e insistendo che la moglie si sbaglia o si ricorda male quando nota questi cambiamenti. Il titolo origina dal subdolo affievolimento delle luci a gas da parte del marito, cosa che la moglie accuratamente nota, ma che il marito insiste essere solo frutto dell'immaginazione di lei.

10 commenti:

Anonimo ha detto...


"Nessuno ascolta più quello che il Papa dice, perché ha perso ogni credibilità morale. Nessuno gli crede perché è un bugiardo, un giorno dice una cosa e ne dice un’altra quello dopo."

Questa è la verità.

Anonimo ha detto...

anonimo 8,04 Se fosse così e si rispettasse almeno la legge naturale, sarebbe ok. Il guaio è che non è così, il clero lo segue nella discesa all'inferno. E il popolo, quel poco rimasto che è minimo, pure. Chi manipola la mente in questo modo? Il serpente dell'eden, confondendo le verità con una menzogna.

Catholicus ha detto...

"per i cattolici, il Vaticano – e particolarmente la persona del Papa –, è l’unica cosa al mondo di cui fidarsi completamente" : la falsa obbedienza, diceva Mons. Léfèbvre, è il colpo da maestro di Satana, usare la fiducia e la cieca obbedienza dei cattolici verso il papa per distruggere il Cattolicesimo, l'opera della Redenzione; ciò era possibile soltanto dopo aver posto sul soglio petrino "uno secondo i nostri bisogni" (Istruzioni dell'Alta Vendita), e così è stato, con l'estromissione di Ratzinger e l'intronizzazione di Bergoglio al suo posto. Ma i cattolici sono gente di dura cervice, non vogliono vedere né ascoltar ragione, preferiscono arrovellarsi il cervello, soffrire in silenzio, che andare alle conclusioni. Come ho già detto altre volte, anche qui,se non di prende atto che Bergoglio non è affatto un papa cattolico, e che la sua non è la vera Chiesa di Cristo, si finisce per dar fuori di testa. Fa piacere quindi leggere il pensiero della dottoressa Stephanie Sarkis, che dice ciò che molti consacrati avrebbero il dovere di gridare dai tetti.

Anonimo ha detto...

Nel consiglio di amministrazione della banca miseramente crollata, con milioni di euro scomparsi senza lasciare traccia, siede il locale Vescovo, che non si è sentito in dovere di dire UNA parola, per giustificare o motivare. Ipocriti! Poveretto chi si fida di loro...prima lo spennano ben bene in vita, poi lo mandano all' inferno da morto.

Catholicus ha detto...

Ricordo che da giovane, appassionato di racconti di fantascienza, amavo leggere le raccolte monografiche che apparivano con il titolo “il meglio di …” (Isaac Asimov, Ray Bradbury, ecc.).
Ebbene, avendo tempo a disposizione (grazie al pensionamento) ed ammirando il pensiero di due personaggi di spicco di quella che amo definire Resistenza Cattolica Antimodernista, cioè i professori Francesco Lamendola e Luciano Pranzetti, ho pensato di fare anch’io un’accurata selezione dei loro migliori articoli a difesa della Chiesa Cattolica preconciliare, da presentare ai fratelli nella fede cattolica bimillenaria, una sorta di antologia con “il meglio di … Francesco Lamendola e Luciano Pranzetti”; una fatica non indifferente (specialmente per la predisposizione degli articoli ad una lettura veloce e facilmente comprensibile), che però ho affrontato volentieri, in totale spirito di umile servizio “ad maiorem Dei gloriam et salus animarum”, come si diceva ai bei tempi della vera Chiesa Cattolica .
Ecco i relativi link:
https://iltuovoltosignoreiocerco.blogspot.com/2018/04/la-verita-la-chiesa-il-gregge-allo.html
Articoli di Francesco Lamendola 1 (pdf)
Articoli di Francesco Lamendola 2 (pdf)
Articoli di Francesco Lamendola 3 (pdf)
Articoli di Francesco Lamendola 4 (pdf)
Articoli di Francesco Lamendola 5 (pdf)
Articoli di Francesco Lamendola 6 (pdf)
Articoli di Francesco Lamendola 7 (pdf)
Articoli di Francesco Lamendola 8 (pdf)
Articoli di Francesco Lamendola 9
Articoli di Francesco Lamendola 10
Articoli di Francesco Lamendola 11
Articoli di Francesco Lamendola 12
Articoli di Francesco Lamendola 13
Articoli di Francesco Lamendola 14
Articoli di Francesco Lamendola 15
Articoli di Francesco Lamendola 16

https://iltuovoltosignoreiocerco.blogspot.com/2019/03/cinquanta-sfumature-di-grigio.html
Articoli di Francesco Lamendola 17
Articoli di Francesco Lamendola 18
Articoli di Francesco Lamendola 19
Articoli di Francesco Lamendola 20
Articoli di Francesco Lamendola 21

Articoli di Luciano Pranzetti 1
Articoli di Luciano Pranzetti 2
Articoli di Luciano Pranzetti 3
Articoli di Luciano Pranzetti 4




irina ha detto...

Catholicus, grazie.
Uniamo il fronte.

Alfonso ha detto...

A proposito di quelli che si sentono "oltraggiati quando non vedono una chiara condanna degli scandali sessuali ed economici”. Vi posso garantire che è stata proprio una situazione simile, da me vissuta professionalmente, a determinare quella svolta etico-politica che da un quarto di secolo mi impegna a lottare contro l'ipocrisia, le menzogne e i soprusi del potere ingiusto. In breve, eravamo in visita in corsia e rilevando molti disservizi, diffusa incuria e varie negligenze, il Primario se ne uscì con una sospirata lamentela contro la "mancanza di responsabilità" del personale! Già allora feci rilevare che la primaria responsabilità di ottenere da ogni operatore lo svolgimento del proprio lavoro secondo le rispettive responsabilità, era proprio di chi era "nella miglior posizione per farlo", ovvero lui stesso! La constatazione amara, allora come oggi, è purtroppo sempre la stessa: alla prova dei fatti, quando c'è da assumersi vere, concrete ed impegnative responsabilità, emerge in tanti italiani quel vizio etico-politico sintetizzato nel famigerato "tengo famiglia"! Approfitto per salutare e ringraziare ex toto corde Catholicus per il suo impegno "cattolico"!

Aloisius ha detto...

Il pesce puzza dalla testa

Josh ha detto...

per chiarire il riferimento:
"Gaslight" non è altro che "Angoscia" di George Cukor del 1944, con Ingrid Bergman e il sinistro Charles Boyer, che molti avranno visto.

https://it.wikipedia.org/wiki/Angoscia_(film_1944)

Anonimo ha detto...

JMB è un'altro caso umano dove le scienze umane avranno da scandagliare nei secoli avvenire.