Nell'articolo che segue emergono ulteriori dettagli rispetto a quanto già pubblicato qui. Qui l'indice degli articoli sulla Traditionis custodes e successivi.
Una sorprendente difesa della Messa tradizionale
Da diversi mesi, a Roma, si vocifera che dopo Traditionis custodes e il rescritto del 21 febbraio 2023, la celebrazione della messa tradizionale verrà ancora più severamente limitata. Per il momento non è stato pubblicato nulla e non è detto che un testo compaia a breve.
Tuttavia, il 30 marzo è apparso sul settimanale francese Valeurs Actuelles, una dichiarazione che potrebbe servire come risposta anticipata a qualsiasi tentativo romano di rilasciare un permesso di sepoltura per la Messa tridentina.
Ecco questa affermazione: "Vogliamo rendere tutto orizzontale, banalizzare le cose, renderle ordinarie […]. È sorprendente vedere che questa tentazione colpisce anche la Chiesa cattolica. Una volta ho assistito a una celebrazione della Messa secondo il rito tradizionale: non è la mia cultura, ma ho avuto prima di tutto un'emozione estetica che mi ha attratto".
"Non dico che riempirà necessariamente le chiese, ma questa liturgia tridentina appartiene a un patrimonio liturgico. Ho l'impressione che quella che è in gioco con gli attacchi di cui è oggetto questo rito, sia un po' la continuazione del Vaticano II, con questa tentazione, anche nella Chiesa, di scardinare il sacro, la trascendenza. Tuttavia, ho piuttosto la sensazione che sia un tesoro che dovrebbe essere protetto e difeso."
Queste osservazioni sono state fatte da una giornalista franco-tunisina, di fede musulmana, Sonia Mabrouk.
Aggiunge: "Commettiamo l'errore di credere che con la messa a livello, l'orizzontalità, daremo più facile accesso al sacro. Penso che sia esattamente il contrario: è la verticalità che permette questa connessione, questa riconnessione al sacro. Non voglio nominare nessun responsabile di questo, ma mi sembra che papa Francesco, comunque, faccia la sua parte: il Papa non può essere una Ong ambulante, e a volte è così".
"A volte si ha l'impressione, ascoltandolo, di vedere un televisore dove sfilano tutti i temi sociali. Non dico che non sia suo compito tirare fuori certi argomenti, ma il suo discorso a volte è così desacralizzato, in connessione con un'attualità e un'immediatezza totali, che non corrisponde a ciò che ci si aspetta da lui. In ogni caso, io che sono di cultura e religione musulmana, non me lo aspetto dal Papa."
Siamo lontani dalla dichiarazione interreligiosa di Abu Dhabi del 4 febbraio 2019, "sulla fratellanza umana per la pace nel mondo e la convivenza comune", cofirmata da Francesco e dal Grande Imam di Al-Azhar [vedi].
I conciliari vogliono conquistare le grazie del mondo moderno, multiculturale e multireligioso, desacralizzando il rito cattolico. Riescono solo a screditarsi sempre più agli occhi di coloro ai quali dovrebbero portare il messaggio evangelico.
Don Alain Lorans
(Fonti: Dici n°431 - FSSPX.Actualités)
Immagine: Messe à Saint-Nicolas du Chardonnet
7 commenti:
Non accontentatevi delle piccole cose. Dio le vuole grandi.
Se sarete quello che dovete essere, metterete fuoco in tutta Italia.
- Santa Caterina da Siena -
Ora pro nobis!
Ce lo devono spiegare i musulmani, l'ovvio. Vero? Cosa ci vuole a prendere atto di una realtà che presto saranno le pietre a gridarlo? Ci vuole il coraggio forse? No: ci vuole un cuore puro.
“Cercate ogni giorno il volto dei santi ...”
29 aprile SANTA CATERINA DA SIENA, Dottore della Chiesa, patrona d’Italia e d’Europa
« ... un’antica cartolina della regalità di Cristo riportava una frase famosa di santa Caterina: “Se sarete quello che dovrete essere, metterete fuoco in tutta Italia. Non accontentatevi delle piccole cose: Egli, Iddio, le vuole grandi”. ... 𝗻𝗼𝗻 𝘀𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗮𝗺𝗶𝗰𝗶 𝘁𝗿𝗮 𝗱𝗶 𝗻𝗼𝗶 𝘀𝗲 𝗻𝗼𝗻 𝗰𝗶 𝗿𝗶𝗰𝗼𝗿𝗱𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗼, 𝗻𝗼𝗻 𝗰𝗶 𝘀𝗼𝗹𝗹𝗲𝗰𝗶𝘁𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗼, 𝘀𝗼𝗽𝗿𝗮𝘁𝘁𝘂𝘁𝘁𝗼 𝗰𝗼𝗻 𝗾𝘂𝗲𝗹𝗹’𝗲𝘀𝗲𝗺𝗽𝗶𝗼 𝗰𝗵𝗲, 𝗶𝗻 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗲 𝗰𝗼𝘀𝗲, 𝗱𝗶𝘃𝗲𝗻𝘁𝗮 𝘂𝗻’𝗲𝗻𝗲𝗿𝗴𝗶𝗮 𝗰𝗵𝗲 𝗳𝗹𝘂𝗶𝘀𝗰𝗲 𝗱𝗮 𝗻𝗼𝗶 𝗲 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝗴𝗶𝗮 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗰𝗼𝗹𝗼𝗿𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝗰𝗶 𝗰𝗶𝗿𝗰𝗼𝗻𝗱𝗮𝗻𝗼. ... »
(dall’intervento di don Luigi Giussani durante il pellegrinaggio dei giovani al Santuario di Caravaggio, promosso dalla diocesi di Milano in occasione dell’Anno Mariano. 18/06/1988)
« ... Da santa Caterina, dunque, noi apprendiamo la scienza più sublime: conoscere ed amare Gesù Cristo e la sua Chiesa. Nel Dialogo della Divina Provvidenza, ella, con un’immagine singolare, descrive Cristo come un ponte lanciato tra il cielo e la terra. Esso è formato da tre scaloni costituiti dai piedi, dal costato e dalla bocca di Gesù. Elevandosi attraverso questi scaloni, l’anima passa attraverso le tre tappe di ogni via di santificazione: il distacco dal peccato, la pratica della virtù e dell’amore, l’unione dolce e affettuosa con Dio.
Cari fratelli e sorelle, 𝗶𝗺𝗽𝗮𝗿𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗱𝗮 𝘀𝗮𝗻𝘁𝗮 𝗖𝗮𝘁𝗲𝗿𝗶𝗻𝗮 𝗮𝗱 𝗮𝗺𝗮𝗿𝗲 𝗰𝗼𝗻 𝗰𝗼𝗿𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼, 𝗶𝗻 𝗺𝗼𝗱𝗼 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗻𝘀𝗼 𝗲 𝘀𝗶𝗻𝗰𝗲𝗿𝗼, 𝗖𝗿𝗶𝘀𝘁𝗼 𝗲 𝗹𝗮 𝗖𝗵𝗶𝗲𝘀𝗮. Facciamo nostre perciò le parole di santa Caterina che leggiamo nel Dialogo della Divina Provvidenza, a conclusione del capitolo che parla di Cristo-ponte: “Per misericordia ci hai lavati nel Sangue, per misericordia volesti conversare con le creature. O Pazzo d’amore! Non ti bastò incarnarti, ma volesti anche morire! (...) O misericordia! Il cuore mi si affoga nel pensare a te: ché dovunque io mi volga a pensare, non trovo che misericordia” (cap. 30, pp. 79-80). ... »
(BenedettoXVI, Udienza generale, 24/11/2010)
Che Santa Caterina da Siena, mistica e patrona dell'Italia e dell'Europa, possa essere di guida all'Italia e all'Europa nello svolgimento della loro missione culturale, economica, politica e spirituale nello scacchiere internazionale in questo momento storico caratterizzato da paura, incertezza, contrapposizione.
O Santa Caterina da Siena, prega per noi e per il mondo intero.
Santa Caterina da Siena,
nella Tradizione e secondo TRADIZIONE si festeggia domani.
Oggi la principale ricorrenza è San Pietro da Verona, Martire domenicano, ucciso dagli eretici catari .
Novena alla SS. Vergine del Rosario di Pompei
La Novena alla prodigiosa Vergine del Rosario di Pompei per impetrare le grazie nei casi più disperati - approvata, indulgenziata e consigliata da Leone XIII e san Pio X - fu composta dal beato Bartolo Longo nel 1879, mentre era gravemente ammalato di febbre tifoide. Il primo miracolo sortito da questa Novena fu la guarigione istantanea dello stesso Autore il 15 agosto 1879, giorno della prima incoronazione della Taumaturga Effigie. La stessa Nostra Signora, apparendo alla giovane Fortunatina Agrelli, figlia malata del Commendatore Agrelli di Napoli, le disse: "Ogni volta che vuoi grazie da me, fammi tre Novene con la recita delle quindici poste del Rosario ed altre tre novene per ringraziamento". Seguite le istruzioni della pietosissima Madre, Fortunanita ottenne la guarigione. E seguendo il suo esempio molti fedeli ottennero e ottengono grazie e miracoli certificati. Nel 1894, infine, santa Caterina da Siena apparve a una moribonda di Arpino e le inculcò di recitare la seguente Novena per ottenere la guarigione. Santa Caterina si degnò di recitare la preghiera con la inferma che alla fine si ritrovò perfettamente sanata.
http://tradidiaccepi.blogspot.com/2018/04/novena-alla-ss-vergine-del-rosario-di_28.html
Motivo per cui i novatori hanno cancellato san Pietro. Di cui santa Caterina era devotissima..
Posta un commento