Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

venerdì 7 aprile 2023

Arciv.Viganò / Meditazione nel Venerdì di Parasceve

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Meditazione
nel Venerdì di Parasceve

Popule meus, quid feci tibi?

Popolo mio, cosa mai ti ho fatto? In cosa ti ho contristato? Mentre ci apprestiamo ad adorare il legno benedetto della Croce, le parole degli Improperia riecheggiano nei nostri cuori. Sono parole di rimprovero sconsolato, di straziante sofferenza del Signore che si rivolge al Suo popolo e a ciascuno di noi. Parole di un Dio che si è fatto uomo per salvare ciascuno di noi, morendo nel più infame dei supplizi, e che nel Getsemani guarda con orrore la moltitudine dei peccati di tutti i tempi, di tutti gli uomini.

Άγιος ο Θεός, άγιος ισχυρός, άγιος αθάνατος ελέησον ημάς, Sanctus Deus, Sanctus Fortis, Sanctus Immortalis, miserere nobis, grida l’Umanità di Cristo al Padre, implorando perdono a nome nostro, come Signore del genere umano e Capo del Corpo Mistico. Come Agnello di Dio che ha preso su di Sé i peccati del mondo. E in quel grido sconsolato è racchiuso tutto l’amore infinito tante volte non corrisposto, l’ardente Carità oltraggiata dall’egoismo, la consapevolezza della nostra ingratitudine dinanzi alla magnificenza sconfinata dei doni ricevuti.

Sarebbe bastata una sola goccia del preziosissimo Sangue di Nostro Signore per redimere il mondo intero: cujus una stilla… Ma la Carità di Dio – la Carità che è Dio stesso – non conosce misura, e giunge a dare la vita del Figlio incarnato per redimere noi, figli dell’ira. Noi che mille volte abbiamo sputato su quel Volto benedetto, percosso con l’arundine quel santo Capo coronato di spine, lacerato quelle Carni santissime con i flagelli, conficcato in quelle venerabili Mani i chiodi.

Guardiamo il Redentore esanime, opprobrium hominum et abjectio plebis (Sal 21, 6). Il Re dei re innalzato sul patibolo riservato agli schiavi. Il Sommo ed Eterno Sacerdote schernito dal Sinedrio. Il più bello dei figli dell’uomo reso irriconoscibile, spogliato delle Sue vesti, esposto alla derisione e agli insulti. E per chi? Per anime aride, per cuori impietriti, per menti ribelli.

Eppure, in questa sacra rappresentazione che coinvolge la natura, oscura il cielo e scuote le profondità della terra nell’assistere alla Morte dell’Uomo-Dio, riusciamo appena a scorgere l’abisso dell’Amore divino, di cui solo un Dio è capace.

L’Avversario non comprende la misericordia perché non conosce l’amore, non è capace di amare, né di farsi amare. Non capisce che l’unica ragione per cui la divina Maestà tollera la presenza del peccato è che esso è occasione di pentimento e di conversione, e che proprio nella Misericordia di un Dio che giunge a offrire Se stesso per redimere l’umanità peccatrice si manifesta la perfetta coerenza di Verità e Carità, di Giustizia e Misericordia.

Nella delirante illusione di sconfiggere Dio uccidendolo sulla Croce, Satana ha firmato la propria condanna. O mors, ero mors tua. Morsus tuus ero, inferne (1Cor 15, 55; Os 13, 14). O morte, sarò la tua morte; sarò la tua rovina, inferno! Ut unde mors oriebatur, inde vita quoque resurgeret; et qui in ligno vincebat, in ligno quoque vinceretur: affinché donde proveniva la morte nascesse la vita; e colui che vinceva con la Croce, con la Croce venisse sconfitto. Quello strumento di supplizio e morte è diventato trono del Signore della vita, sul quale Egli regna. Regnavit a ligno Deus. Che mistero insondabile! E che baratro di sordo egoismo, quello di Satana, di cieca superbia, di muto rancore che divora l’anima perduta dell’angelo più luminoso. La stessa sciagurata ὕβρις, lo stesso delirio di onnipotenza muove i malvagi della terra, i nemici di Cristo e della Sua Chiesa, che credono di poter abbattere il Signore degli eserciti e di poterGli strappare le anime che Suo Figlio gli ha riscattato morendo.

L’odio di Satana non è infinito, né infinito il suo potere, né eterno il regno del Principe di questo mondo; mentre infinita è la Carità di Dio, infinita la Sua onnipotenza, ed infinitamente eterno il Suo regno. Infinita la Sua Misericordia, che ogni peccato e ogni mancanza brucia e consuma nel fuoco dell’Amore per noi, povere creature, se solo ci arrendiamo, riconoscendoci peccatori e bisognosi di perdono e di aiuto, per poi partecipare della Sua eterna beatitudine, della Sua gloria. Siamo stati creati per amare ed essere amati. Per ricambiare con il nostro nulla il tutto che abbiamo ricevuto senza meriti. Per lasciarci amare da Dio, come ci lasciamo scaldare e illuminare dal Sole, come il bimbo si lascia abbracciare e stringere tra le braccia forti del padre senza timore di esserne schiacciato.

Misericordiam volo, et non sacrificium (Mt 9, 13), ci dice il Signore. Perché la Misericordia divina si è manifestata nel Sacrificio del Figlio eterno del Padre, che perpetuiamo in forma incruenta nella Messa; e noi dobbiamo corrispondere a questo miracolo di Carità divina offrendo ciò che maggiormente ci costa – il nostro amor proprio, il nostro ego, la nostra pretesa di meritare qualcosa quando siamo debitori di tutto – usando misericordia ai nostri fratelli, e facendolo nella consapevolezza che nessuno ha un amore più grande, di colui che dà la vita per gli amici (Gv 15, 13).

Questo è il mistero di Dio: la Carità ardente che tutto avvolge e infiamma. E il mysterium iniquitatis consiste nell’incapacità di piegarsi a questo amore, nella ostinazione nel combattere una battaglia persa, nell’illudersi che il Male possa vincere il Bene, che la menzogna possa oscurare la Verità, che le tenebre riescano a sopraffare la Luce, che la creatura possa sconfiggere il Creatore.

Prostriamoci adoranti dinanzi alla Croce e ripetiamo quelle parole che conosciamo già, ma di cui mai abbastanza comprenderemo il significato: Adoramus te, Christe, et benedicimus tibi: quia per sanctam Crucem tuam redemisti mundum.
+ Carlo Maria Viganò, Arcivescovo
7 Aprile 2023 Feria VI in Parasceve

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Roberto De Albentiis
Durante la Settimana Santa a Malaga il Tercio, legione dell'esercito spagnolo dalle caratteristiche peculiari, porta a braccia in processione un venerato, antico e pesante Cristo, cantando una canzone in realtà profana, "El novio de la Muerte", ma che si può interpretare rettamente in maniera spirituale.
Alcuni anni fa, in un Venerdì Santo passato in Grecia, durante la processione della sera sentii due turisti spagnoli cantare questa canzone, e con loro gioia e stupore mi accodai anche io.
Per me l'essere cattolico e l'essere europeo è questo, è avere un'unica fede, nella credenza e anche negli aspetti esteriori, al di là dei confini, della geografia e della lingua, è essere italiano in Grecia e cantare una canto spagnolo in onore dell'unico Signore e dell'unico Dio; non altro, come non esiste altra Europa diversa da questa, se non falsa. Buon Venerdì Santo!

Anonimo ha detto...

Crux fidelis, inter omnes
arbor una nobilis
nulla silva talem profert
fronde, flore, germine
dulce lignum, dulces clavos,
dulce pondus sustinet.

Anonimo ha detto...


La canzone del Tercio spagnolo. Storia.

Il Tercio è in realtà la legione straniera spagnola. Credo presieda alle piccolissime enclavi ancora mantenute dalla Spagna in Marocco, Ceuta e Melilla. Il nome "Tercio" vuol dire terzo. Istituiti nel XVI secolo: erano i reggimenti della famosa fanteria spagnola, composti di circa 3000 uomini. Da qui il nome. I tercios indicavano in generale questa fanteria.
La legione straniera spagnola si chiama ancora credo Tercio extranjero, abbreviato in Tercio. Su di essa un buon romanzo scrisse lo scrittore francese Pierre Mc Orlan, La Bandera, negli anni Trenta o Quaranta. L'ho letto tanti anni fa. Egli vi militò. I tercios legionari si dividevano in Banderas.
Il titolo della canzone Novio de la muerte vuol dire "Fidanzato della morte". Credo sia la canzone della Legione straniera spagnola.
La Legione o el Tercio fu istituita nel 1920 per combattere le tribù marocchine in rivolta. La lotta fu lunga, sembra che gli spagnoli abbiano anche impiegato i gas. Alla fine la rivolta fu domata e i capi locali giurarono fedeltà alla Spagna. Franco e altri generali che organizzarono l'insurrezione contro il feroce governo della Spagna Rossa venivano dalla Legione, un'ottima scuola. Nella Legione si arruolarono anche molti italiani, molti dei quali caddero nella Guerra di Spagna. La Legione o Tercio, assieme ai marocchini (divisi in unità chiamate tabores) svolsero un ruolo essenziale nella prima fase della Guerra di Spagna, supplendo con la professionalità e il valore alla maggior quantità del nemico. Occuparono fulmineamente il Marocco all'inizio della rivolta, facendone la base della stessa. Il trasporto a Cadice del Tercio e di Franco fu decisivo per il fronte nazionale in quella guerra. I Rossi dominavano il mare ma avevano ammazzato quasi tutti gli ufficiali per cui erano poco efficienti. La protezione aerea fornita dagli aerei da guerra italiani, inviati in Marocco, fu decisiva: mitragliarono e spezzonarono le navi, scompaginandone le formazioni e mettendole anche in fuga. Anche gli aerei erano "legionari", con la Croce di S. Andrea dipinta, perché ufficialmente l'Italia non poteva entrare in quella guerra. Le camicie nere combatterono assieme ai legionari.
Il ritornello della canzone dice:

Soy un hombre a quien la suerte
Hiriò con zarpa de fiera
soy un Novio de la Muerte
que va a unirse en lazo fuerte
con tal leal compañera

H

Anonimo ha detto...

"Egli è stato trafitto per le nostre colpe,
schiacciato per le nostre iniquità.
Il castigo che ci dà salvezza si è abbattuto su di lui;
per le sue piaghe noi siamo stati guariti"
Isaia 53,5

Anonimo ha detto...

Fabrizio Fabbri
Per Ursula Von der Layen la legge di Orban che impedisce agli lgbtq di indottrinare i minori nelle scuole è vergognosa perché sarebbe una violazione dei diritti umani cioè di gay e trans (e 15 Stati Ue han fatto ricorso contro l'Ungheria di Orban e in difesa degli lgbtq)
Per me è vero il contrario, cioè è clamoroso e ipervergognoso il giudizio della Von der Layen, capo della Unione europea (e simbolo della grande decadenza europea) che vuol diffondere a minori contenuti assai immorali sulla sessualità.
Fino agli anni 80, come sull'aborto prevaleva ancora il diritto alla vita negli organismi internazionali, così il matrimonio eterosessuale era la sola giusta relazione sessuale e non ci si sognava minimamente di ufficializzare i rapporti lgbtq, tanto meno il propagandarli ai minori nelle scuole.
In questi 30-40 anni le anormalita' omosessuale e transgender son diventate normalità.
E chi ammettendo solo il matrimonio eterosessuale ne impedisce la diffusione ai minori è ritenuto addirittura vergognoso!
C'è stato un capovolgimento.
La morale cristiana difesa eroicamente da Orban è diventata vergognosa per 15 Stati europei, che l'han sostituita con la morale omosessualista!

Coraggioso stavolta il governo Meloni e quindi l'Italia a non condannare Orban

Catholicus ha detto...

La UE sta diventando l' anticamera dell' inferno, i suoi padroni sono contoterzisti, cioè lavorano per conto altrui, il diavolo, che li ricompenserà torturandoli per l' eternità...ricordiamoci che Satana odia tutti gli esseri umani, nessuno escluso, e per i traditori dei loro simili ( che prima seduce con potere, denaro, successo, perversioni di ogni tipo) ha un odio speciale, appena hanno fatto il loro sporco lavoro li elimina con somma soddisfazione. Farebbero meglio a pensarci bene, questi governanti vendutisi ai satanisti, e, per loro tramite, al demonio stesso.

Anonimo ha detto...

Purtroppo l'UE va avanti per la sua strada e nessuno può fermarla. Dappertutto, per esempio, stanno ristrutturando le case secondo le direttive green dell'UE, la gente usa quasi esclusivamente le carte di credito per pagare la spesa, le bollette in posta, e via di seguito. È Inutile illudersi. L'ingenuità dei miei vent'anni è scomparsa, anche se non del tutto, il sogno è finito per lasciare il posto alla realtà. Io resto sempre lo stesso, con le mie idee, i miei principii, il mio amore per la Bellezza in ogni sua manifestazione, ma totalmente disilluso riguardo a ricompense e punizioni. Almeno fino a quando io non le vedrò con i miei occhi. Per ora, coltivo la serenità e la tranquillità dell'animo, che sono doni dello Spirito Santo.

Anonimo ha detto...

Ripartendo da Fabrizio Fabbri: il Governo italiano ha semplicemente fatto il suo dovere. Fare il proprio dovere al servizio del bene comune, nell'epoca triste e buia che stiamo vivendo, è già di per sé eroico.
Certamente un governo di centrosinistra si sarebbe comportato diversamente, ma appunto per questo (soprattutto per questo) è stato votato il centrodestra.
La piccola Ungheria mantiene accesa la fiamma della virtù e della fede cristiana in Europa. L'Italia migliore può fare la differenza, nel bene e nel male.

Hgz

Anonimo ha detto...


Difficile immaginare un personaggio politico più squallido di questa Ursula von der Leyen.
Ha fatto cinque o sei figli, prima di dedicarsi alla politica, è regolarmente sposata.
Poi evidentemente deve esser passata al fronte "arcobaleno". NOn si spiega altrimenti tutto questo fervore per la causa dei contronatura.
Sembrerebbe impossibile un rovesciamento del genere.
Ma il fenomeno è stato registrato negli Stati Uniti, tanto per cambiare:
la diffusione del lesbismo tra le donne di mezz'età, madri di famiglia, che ad un certo punto passano dall'altra parte.

La suddetta Ursula è stata per anni ministro della difesa della Germania. Dicono le cronache che l'esercito tedesco sia ridotto in condizioni penose. I problemi della Von der Leyen erano soprattutto quelli delle molestie sessuali alle soldatesse, degli asili nido delle stesse, dei diritti delle soldatesse lesbiche e così via.
Quale che sia la vita privata di questi politici bisogna combattere fermamente contro l'agenda omo che continuamente ci impongono.
Il governo Meloni in questo campo sta tenendo duro, anche se deve fare di più, molto di più.
Contro questi depravati che stanno suicidando l'Europa bisogna iniziare una politica più aggressiva, a cominciare dalla chiarezza dei concetti.
Si deve cominciare a confutare la bugia dell'omosessualità tendenza naturale, derubricata scorrettamente dalle patologie.
E si deve cominciare a spiegare che dire pedofilo non basta, bisogna chiarire se si tratta di un pedofilo omosessuale o non.
Certe cose i nostri governanti devono cominciare a gridarle dai tetti.
Bisogna uscire dall'omertà imposta dalla cricca dei poteri forti.
Z.

Anonimo ha detto...

E bisogna non solo che i governanti le gridino dai tetti certe cose, come dice Z., ma che la gerarchia vaticana e la grande maggioranza del clero escano dall'oblio dorato in cui si sono rannicchiati.

Gz