Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

martedì 5 dicembre 2017

6 dicembre. Santa Messa tradizionale a Ferrara

Domani 6 Dicembre 2017 alle ore 09:00 presso la Chiesa di S. Maria dei Servi (ex-Orsoline), Via Cosmé Tura angolo Contrada della Rosa, sarà celebrata una S. Messa in Rito Antico nella Festa di S. Nicola di Bari (Myra), Vescovo e Confessore, protettore dei barcaioli, per iniziativa dell’Associazione Sportivo-Culturale, I barcar ad puatèl (i barcaioli del Po di Primaro-Ferrara, sezione di voga veneta del Canoa Club Ferrara) in onore del loro Santo Patrono.

La S. Messa apre le iniziative del III Raduno remiero ferrarese, come potrete vedere nel volantino in allegato. 
(cliccare sull'immagine per ingrandire)

7 commenti:

irina ha detto...

Tv2000. Il Papa : «Non è Dio a indurci in tentazione ma Satana»
Nella preghiera del Padre nostro Dio che ci induce in tentazione “non è una buona traduzione. Anche i francesi hanno cambiato il testo con una traduzione che dice ‘non mi lasci cadere nella tentazione’ sono io a cadere, non è lui che mi butta nella tentazione per poi vedere come sono caduto, un padre non fa questo, un padre aiuta ad alzarsi subito”. Lo afferma Papa Francesco, nella settima puntata del programma ‘Padre nostro’, condotto da don Marco Pozza, in onda su Tv2000 domani 6 dicembre alle ore 21.05. Francesco dialoga con il giovane cappellano del carcere di Padova, don Marco Pozza, nell’introduzione di ogni puntata.

Anonimo ha detto...

Meno male che non vedo SAT2000 neanche se mi pagano !

Anonimo ha detto...

"Non ci indurre in tentazione" Papa Benedetto lo spiegò 10 anni fa...
http://www.cantualeantonianum.com/2017/12/non-ci-indurre-in-tentazione-papa.html

mic ha detto...

La corretta traduzione del Padre Nostro - Non ci indurre in tentazione (VIDEO)
https://www.facebook.com/IstruzioneCattolica/videos/1504861172902369/

Anonimo ha detto...

Et ne nos inducas in tentationem
«Diciamo di essere indotti in tentazione, quando cediamo alla medesima. Ora noi possiamo esservi indotti cosi in due modi: primo, quando, rimossi dal nostro stato, precipitiamo nel male, verso il quale qualcuno ci ha spinto col tentarci. Ma nessuno è in questo modo indotto in tentazione da Dio, perché per nessuno Dio è causa di peccato, odiando egli tutti quelli che commettono iniquità (Sal. 5,7). [...] secondo, possiamo essere tentati, nel senso che uno, sebbene non tenti egli stesso né si adoperi a farci tentare, tuttavia lo permette, mentre potrebbe impedire sia la tentazione che il prevalere di essa. Ebbene, Dio lascia che cosi siano tentati i buoni e i pii, senza privarli però della sua grazia. Talvolta anzi, quando i nostri peccati lo richiedono, con giusta e impenetrabile sentenza, Dio ci abbandona a noi stessi, e noi cadiamo. Si dice anche che ci induce in tentazione quando ci serviamo dei suoi benefici, che dovevano servire alla nostra salvezza, per operare il male, e consumiamo le sostanze del padre, come il figlio prodigo, in una vita lussuriosa, secondando le nostre basse passioni (Lc 15,12). [...] Chiediamo di non essere privati dell'aiuto divino, cosi da acconsentire alla tentazione per inganno, o da cederle per viltà; chiediamo che la grazia di Dio ci soccorra, si da rianimare e rinfrancare contro il male le nostre forze fiaccate. Per cui da una parte dobbiamo sempre implorare il soccorso di Dio in qualunque tentazione, dall'altra, nei casi singoli di afflizione, occorre cercar rifugio nella preghiera».
(Catechismo Tridentino, n. 413-414)

Anonimo ha detto...

La prova è necessaria. Nella prova l'uomo di fede comprende e compie la volontà di Dio.

Amen . ha detto...

Il Pater noster con Pio XII Giovanni Paolo II e Benedetto XVI
https://www.youtube.com/watch?v=BxB9nHuVO5o

Pater Noster qui es in cælis:
sanctificetur nomen tuum;
adveniat regnum tuum;
fiat voluntas tua,
sicut in cælo, et in terra.
Panem nostrum cotidianum
da nobis hodie;
et dimítte nobis debita nostra,
sicut et nos dimittimus
debitoribus nostris;
et ne nos inducas in tentationem;
sed libera nos a malo.
Amen.