Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

domenica 17 dicembre 2017

Alcune osservazioni sul Presepe Vaticano di quest'anno

Un uomo nudo ruba la scena nella nuova rappresentazione del presepe vaticano
Il "presepe della misericordia", chiaramente ispirato alla cifra di questo pontificato, si concentra sui bisogni del prossimo anziché sull'adorazione di Colui che con la sua venuta nel mondo e la sua opera divino-umana, ha reso possibile risolverli secondo il disegno di Dio. Egli non si è incarnato per sanare i bisogni, conseguenze della natura ferita, ma per liberarci dal peccato che ne è la causa.
Anch'io ero rimasta sgradevolmente colpita dal Presepe allestito quest'anno in Piazza San Pietro. Al di là dell'uomo nudo dal fisico scolpito, palestrato si direbbe, che di fatto ruba la scena, l'effetto più inquietante è quello della cupola mozza e il senso generale di squallore.
Sono tali e tante le parole e le gesta del Soglio di cui dolerci ogni giorno - cui si aggiunge quanto ci scodella la politica - che, mentre se n'è accennato nei commenti, mi ero ripromessa di non parlarne. Tuttavia mi segnalano un articolo sul portale internazionale Veritas vincit, del quale
trovate di seguito una sintesi e diverse immagini (cliccandovi sopra potete vederle ingrandite), alcune ad illustrazione dei contenuti ed altre collocate in fondo all'articolo. Sul tema della misericordia in tutte le salse, peraltro scissa dalla giustizia, abbiamo parlato ad abundantiam, compresa l'enfasi sull'esteriorità e sul materialeche provoca la trasformazione della Chiesa da Mater et Magistra in ONG. Totalmente assente la tenerezza, la gioia e il mistero mentre traspare tutta la freddezza di una teologia senza incarnazione che declina una solidarietà solo orizzontale (M.G.)
* * *
II 7 dicembre scorso in Vaticano, in Piazza San Pietro è stato inaugurato il presepe ufficiale, che presenta 20 figure umane in terracotta a grandezza naturale in diverse situazioni. Ciò che colpisce del nuovo presepe è che invece della tradizionale rappresentazione che vede convergere l'attenzione sul bambino Gesù, Maria e Giuseppe, la versione di quest'anno si concentra maggiormente su scene riguardanti le 7 "opere di misericordia corporale".
Tra le figure quella di un uomo nudo "da vestire", di un uomo morto "da seppellire" e un prigioniero "visitato". La rappresentazione della notte della nascita di Gesù, ha detto Papa Francesco, è "ispirata dalle opere di misericordia" e ci ricorda le parole di Gesù: " Fai agli altri ciò che vorresti fosse fatto a te".

Anche Facebook disapprova l'immagine dell'uomo nudo nella Natività
È interessante notare che la stessa rete Facebook disapprova l'immagine dell'uomo nudo nel presepe. L'annuncio iniziale per promuovere l'articolo non è stato approvato da Facebook con la motivazione: "Il tuo annuncio non può includere immagini sessualmente allusive o provocatorie." L'immagine era quella dell'uomo nudo nel presepe del Vaticano. (vedi immagine a lato)

Dov'è il bambino Gesù?

A prima vista, è abbastanza difficile trovare il piccolo Gesù nell'intero scenario. È anche una bella sfida decifrare quale delle figure è San Giuseppe. La Beata Vergine Maria, di solito raffigurata nei presepi come portatrice del bambino Gesù, si trova semplicemente di lato, e non è ben visibile. L'enorme numero di figure a grandezza naturale nello scenario, più grandi di Gesù bambino, rendono molto difficoltoso individuare Gesù, Maria e Giuseppe nel contesto.

Lo scenario è stato elaborato, a quanto pare, spostando l'attenzione principalmente sugli aspetti "innovativi" della nuova interpretazione della natività: l'integrazione di immagini che ritraggono le opere di misericordia corporale. Servire i compagni - invece di adorare il neonato Salvatore - è l'inconfondibile focus dell'intera scena.

Reazioni negative al presepe "orribile"

Il presepe ha sollecitato una tempesta di reazioni per lo più negative su Twitter, con alcune che la definiscono "orribile" e "estremamente sacrilego". Alcuni hanno persino invitato i compagni cattolici a pregare un rosario di riparazione dopo aver visto il presepe. Ecco (immagine a lato)  alcune delle reazioni al presepe, dopo che le immagini sono state pubblicate per la prima volta dal reporter Edward Pentin su Twitter:

L'ultimo presepe di Papa Benedetto XVI

Il nuovo presepe promosso da Papa Francesco è in netto contrasto con quello di Papa Benedetto XVI nel 2012 in quella che sarebbe stata l'ultima celebrazione natalizia del suo pontificato. Il presepe del 2012 era tradizionale nella sua interpretazione, con l'obiettivo centrale chiaramente su Gesù, Maria e Giuseppe (vedi immagine a lato)

Stiamo assistendo in tutto il mondo ad uno sforzo concertato per de-enfatizzare la nascita di Gesù a Natale e per associare il Natale alle "vacanze" piuttosto che al compleanno di Nostro Signore. Molti leader mondiali, come il precedente presidente degli Stati Uniti Barack Obama, usano la frase "Buone Feste" per i saluti durante il Natale, invece dell'appropriato "Buon Natale" che giustamente a Natale concentra le persone su "Cristo".

La "secolarizzazione del Natale" ha portato ad associare sempre più il Natale a vacanze, ferie, regali, Babbo Natale, renne - tutto tranne che alla nascita di Gesù. I bambini pensano al Natale più come un tempo meraviglioso per ricevere regali materiali da Babbo Natale - invece di un tempo per dare i loro piccoli doni al dimenticato protagonista del compleanno, Gesù.  

Riportiamo "Cristo" nel "Natale"

Molti sosterranno che non c'è nulla di sbagliato nel nuovo presepe, poiché si concentra su un aspetto importante dell'insegnamento del Papa: misericordia e compassione per i nostri simili, come viene  manifestato attraverso le 7 opere di misericordia corporale.

Tuttavia, il nuovo presepe vaticano non aiuta affatto a combattere la secolarizzazione globale del Natale. Anzi, aggrava il problema: invece di concentrarsi sulla nascita di Nostro Signore, ci si concentra sui bisogni del prossimo [che solo grazie agli effetti di quella nascita e dell'opera divino-umana del Salvatore, possono essere risolti. Inoltre Dio non si è incarnato per sanare i bisogni (conseguenze della natura ferita) ma per liberarci dal peccato (che ne è la causa) ndT].

Natale non significa festeggiare i prigionieri e vestire gli ignudi: è la festa della nascita di Gesù Cristo. Tutti noi, nel nostro piccolo, possiamo contribuire a combattere questa "secolarizzazione" e "umanizzazione" del Natale. [Oltre alla commemorazione della nascita, la celebrazione cristiana aiuta a rivivere la gioia e le grazie spirituali di un evento di valore immenso, avvenuto «nella pienezza dei tempi», nel cuore della storia, a compimento di un'attesa struggente e dei disegni di Dio. -ndT]
[Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio]
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Nota di Chiesa e post-concilio
1. Ricordiamo, oltre alle 7 opere di misericordia corporali: Dar da mangiare agli affamati. Dar da bere agli assetati. Vestire gli ignudi. Alloggiare i pellegrini. Curare gli infermi. Visitare i carcerati. Seppellire i defunti. Le 7 opere di misericordia spirituali : Consigliare i dubbiosi. Insegnare agli ignoranti. Ammonire i peccatori. Consolare gli afflitti. Perdonare le offese. Sopportare pazientemente le persone moleste. Pregare Dio per i vivi e per i morti.

64 commenti:

Anonimo ha detto...

Memorare, o piissima Virgo Maria,
non esse auditum a saeculo
quemquam ad tua currentem praesidia,
tua implorantem auxilia,
tua petentem suffragia
esse derelictum.
Ego, tali animatus confidentia,
ad te, Virgo virginum, Mater, curro;
ad te venio, et coram te, gemens peccator, adsisto.
Noli, Mater Verbi, verba mea despicere,
sed audi propitia, et exaudi.
Amen.

Anonimo ha detto...

Il presepe è molto bello. Siete dei bigotti ottusi.

tralcio ha detto...

Se il centro del presepe sono le Opere di Misericordia Corporale, è chiaro che il centro sono gli operatori di misericordia e i loro misericordiati, ciascuno con il proprio corpo.
Quello nudo, messo in bella mostra e ben palestrato, serve a catturare l'occhio, forse a compiacere qualche occhio solito a quel genere di interessi (più a spogliare che a vestire), forse persino un'intera lobby.

Tutti costoro, misericordiosi corpi all'opera, in questa misericordiosissima stagione sono stati sollevati dal disagio di doversi specchiare con la corporeità di San Giuseppe e di tutti i Giuseppe santi della storia. Non potendoli far sparire fisicamente, li hanno normalizzati, ridotti all'anonimato, nello squallore delle rovine sullo sfondo.

San Giuseppe merita più di una preghiera in questo Avvento. Se della Sua sposa, vergine e madre, i corpi speciali fingono ancora di aver qualche devozione, lui è proprio ignorato.
Per Dio, per Gesù e per Maria invece è stato non solo importante, ma essenziale.
Tanto essenziale da non dire una parola: Giuseppe ascolta e in sogno gli angeli gli parlano. Tutto quello che c'era da sapere e da fare, con grande misericordia, a beneficio dei corpi, Dio glielo ha detto e lui l'ha fatto!
Che immensa operosa santità, senza ipocrisia! Rimanda a un altro Giuseppe sognatore, venduto dai fratelli, invidiosi della sua tunica.

Quanta invidia per San Giuseppe nei misericordiosi cristiani avvinti al corpo e alle opere.
In questo mondo è un problema essere buoni, circondati da tanti operatori di iniquità.
Vivere da giusto lo condanna all'oblio persino nel presepe. Uno come lui non serve a nulla.
Essere diversi dal mondo è un grosso problema. Anche nella Chiesa oggi è così: chi infastidisce con la sua santa diversità, che mette in discussione l'incoerenza e il narcisismo, la superbia e la sporcizia, viene silenziato e messo in disparte.

In questo presepe con le opere del corpo al centro, ad essere zittita è la verginità del cuore e della mente, quello stato in cui opero sì, operando la volontà di Dio, ma proprio per questo motivo lo faccio restando integro e innocente, tenendo il male lontano da me.
La croce non è il dolore dei bisognosi: la croce è il punto di incontro tra l'orizzontalità della storia mondana e la sua verticalità che la vivifica della presenza di Dio. L'uomo è il punto di intersezione e il Verbo si è fatto carne, cioè la seconda persona della SS.ma Trinità ha preso carne umana. Di qui l'invidia di satana che ha preso ad odiare l'uomo e lo tenta, per portarlo lontano da Dio. In questo dramma emerge la misericordia.
San Giuseppe non ha perso la verginità del cuore e della mente, non ha fatto rovine, non ha aggiunto squallore, anzi: la capanna che ha trovato è stata più luminosa di tutte le lucine ipocrite che accendiamo noi, come riflettori che illuminano il nostro fare tronfio.
Ogni compromesso che va a toccare la centralità di Dio ci toglie la verginità.

San Giuseppe è l'umile che sa di non essere Dio. E' l'uomo che sta al suo posto. Zitto.
E Dio non lo ha mai abbandonato, anche perchè ha avuto fiducia in Maria Santissima. Che grand'uomo San Giuseppe. Non ha mai tradito Dio. Che brutto presepe in piazza S. Pietro!
Mi diceva un sacerdote: fidati solo di chi ama Dio più di te!
San Giuseppe si è fidato di Maria e poi di Gesù. Uno così dà fastidio.
Da' fastidio ai misericordiosi che amano le proprie opere e il mondo che le vede.
E che scendono a compromessi con il mondo, misericordioso con gli sposi in crisi, le mamme povere, i malati sofferenti: divorzio, aborto, eutanasia... Che gran cuore.

mic ha detto...

Il presepe, più che bello a me sembra squallido. Certo è questione di sensibilità e gli artisti, si sa, captano l'atmosfera che si respira. Questo presepe è la rappresentazione del clima spirituale in apnea dominante oggi soprattutto nelle gerarchie più elevate, a partire dal Papa attuale.
Se il suo non è un commento ironico, significa che in questa temperie lei si trova perfettamente a suo agio. E i casi sono due: o non si accorge di essere in apnea, o fa parte dei mutanti che si sono adattati alla nuova era...

Anonimo ha detto...

La questione della bellezza è problematica: nel senso che effettivamente lo trovo squallido, ma è un argomento che non userei perché gran parte dei cattolici il senso del bello l'ha perso; perché il mondo bombarda con bruttezza, e perché il cavallo di battaglia del bello nel mondo cattolico dovrebbero essere la celebrazione della Messa e le chiese, e sappiamo bene che piega hanno preso le cose. Insomma, su questo tema non parliamo già più lo stesso vocabolario di molti cattolici - basta leggere le argomentazioni desolanti dell'anonimo delle 08:32.

Io mi focalizzerei sulla cristocentricità: dev'essere ovvio che il presepe deve mostrare un microcosmo che ruota tutto intorno a Cristo: quindi, così come quando si entra in una chiesa l'occhio dovrebbe cadere subito sul Tabernacolo, per un presepe l'occhio dovrebbe cadere subito sulla Sacra Famiglia e il Bambinello. Proprio confrontandolo con l'ultimo presepio dell'era Benedetto si vede vene che non c'è confronto: non solo l'occhio non cade su Cristo, ma non cade su niente; è tutto disordinato e confuso (personalmente, trovo che l'occhio cade sulla cometa, che precipita verticalmente sulle rovine, e mi richiama subito Assenzio di Ap 8,11 - che Dio ci scampi.

Veicola il messaggio bergogliano: "l'amate Dio ... e amate il prossimo" è stato sbilanciato tutto sulla seconda parte.

All'obiezione: giudicate dalle foto, bisognerebbe vedere di persona, rispondo che è vero, ma siccome questo presepe è il presepe principale della Cristianità ed è ovvio che molte più persone lo vedranno in foto invece che dal vero, dico che l'obiezione non regge.

Non è certo l'unico presepe problematico: negli anni mi sono sempre più chiesto se molti presepi, specialmente quelli "turistici", pur essendo molto belli e realizzati con cura, non abbiamo perso la strada maestra nel momento in cui sono grandi ricostruzioni ambientali del contesto culturale in cui sono realizzati, con effetti speciali molto belli (statuine che su muovono, acqua che scorre, animazione del cielo, eccetera), ma dove si fa fatica a localizzare la Capanna... Però, ripeto, è il presepe della Santa Sede, quindi il principale della Cristianità.

Anonimo ha detto...

Anonimo delle 8:32

E' orrendo quel presepe, degno di certe orrende chiese moderne. Non sono bigotta, credo neppure ottusa, mi viene riconosciuto anche un certo senso estetico. Penso che il Natale sia incentrato sulla venuta del Salvatore e non sulle opere di misericordia corporale,tra l'altro ricordo che esistono anche quelle spirituali, tra cui consiglare i dubbiosi(ma il papa questa non la conosce, evidentemente!). Mi meraviglio che non sia presente un barcone di immigrati, come mai non l'hanno inserito? Unica cosa che condivido: la cupola semidistrutta, simbolo di come è ormai ridotta la Chiesa cattolica!

Luisa ha detto...

Nemmeno il presepe avrà sfuggito alla tentazione di Bergoglio di metterci la mano per farlo corrispondere alla sua "predicazione" = ideologia, quel presepe è il presepe bergogliano, al centro non c`è la Natività, non ci sono il bambino Gesù, Maria e Giuseppe, non ci sono la gioia e l`Adorazione, al centro c`è Bergoglio che vuole che lo sguardo sia attirato altrove, e ci è riuscito, complimenti.
Aggiungo, ma è solo la mia opinione, che quel presepe è anche brutto se non squallido, e riflette in modo, ahinoi, perfetto, il clima, lo scenario intriso di quella povertà= mediocrità spirituale e intellettuale in cui siamo immersi e dalla quale rischiamo di essere sommersi.

Cesare Baronio ha detto...

Vedere la cupola diroccata dovrebbe ricordare la vittoria di Cristo sul paganesimo, sulle rovine dei templi. Ne abbiamo splendidi esempi nell'iconografia, dove colonne spezzate e ruderi coperti d'edera creano una quinta scenografica di grande suggestione.

Ma se notiamo la collocazione della cupola, essa pare richiamare piuttosto il Cupolone (che sta proprio lì dietro), simbolo della Cristianità, sicché le opere di misericordia corporale - facile declinazione della solidarietà orizzontale - sembrano sostituire, anzi sostituiscono de facto la scena della Natività, quasi creando un contraltare laico ad essa.

La Nascita del Salvatore è messa in disparte, e la vecchia religione è ridotta ad un rudere (si veda l'immagine della Madonna sulla sinistra, parte anch'essa di una struttura cadente); mentre la nuova religione conciliare trionfa. Apoteosi dell'uomo divinizzato e adorato, del povero e del reietto dinanzi al quale ci si inginocchia; di quel povero che secondo alcuni sarebbe il vero corpo di Cristo. La conferma, inutile dirlo, l'abbiamo sotto gli occhi...

E a voler essere un po' maliziosi, l'angelo con la cometa proprio sopra il capo ha un qualcosa di inquietante. Se la collocazione della stella è voluta, si tratta di un riferimento a Lucifero. Se è involontaria, si tratta di un errore grossolano.

C'è poi da chiedersi per quale motivo non si sia scelto di rappresentare Vestire gli ignudi con un vecchio con le pudenza coperte, anziché con un aitante giovane muscoloso, curiosamente posto proprio all'altra estremità della scena rispetto al Bambinello. Forse questo rappresenta un ammiccamento al mondo GLBT, o una rivalsa della lobby vaticana. O entrambe le cose.

Anonimo ha detto...

Anonimo ha detto...
Il presepe è molto bello. Siete dei bigotti ottusi.
Inutile, è più forte di me, non riesco a credere che chi scrive queste cose, davvero le pensi. Sono convinto (lo so che si tratta, al 99, 99periodico% p di auto-illusione), che si possa tratta di un ricordo delle sarcastiche satire di Achille Campanile "TELEGRAMMA: ZIO BENISSIMO. NON VENIRE!" (Scopo del telegramma far capire :"Zio moribondo, vieni subito"). O, più probabilmente, degli slogans degli Indiani Metropolitani del Movimento del '77: "GUI & TANNASI (Condannati e rei confessi dello scandalo Lockheed) SONO INNOCENTI!. I VERI COLPEVOLI SONO GLI STUDENTI".

irina ha detto...

E' mio profondo convincimento che, quando parliamo o scriviamo, simultaneamente consegniamo a chi ci ascolta o a chi ci legge il nostro biglietto da visita.
Ecco cosa è scritto sul suo, riguardo a lei stesso ed al suo fine giudizio estetico:

"Il presepe è molto bello. Siete dei bigotti ottusi."

Lascio a lei il riordino naturale su se stesso e sulla sua capacità di distinguere il bello dal brutto.

Anonimo ha detto...

La stella cadente al posto della cometa fa pensare a Lucifero scagliato sulla terra...

tralcio ha detto...

a Fabrizio Giudici

Tema grosso quello della bellezza. Ad essa la modernità ha rinunciato, sostituendola con il consenso su ciò che dev'essere considerato bello, in uno dei vari processi evolutivi, storicizzati, che ridefiniscono ciò che è sempre stato, ma dicendone anche il futuro. Oggi il "bello" è frutto del poter padroneggiare, è possesso e consumo. L'arte non è più rappresentazione della natura o nella natura, ma esperimento su di essa e l'uomo non si accontenta più di contemplare il creato, ma distrugge e ricrea. Dio è finito nel termovalorizzatore e l'uomo lo ricicla con il resto, secondo lo scopo che si prefigge. La tecnoscienza domina sulla natura e il bello è in questo potere del suo signore, l'uomo. Non c'è nulla di più grande, perciò il presepe celebra la bontà misericordiosa di chi solo può salvare il bisognoso, correggendo l'ingiustizia che è non fare dell'uomo il centro.

a Cesare Baronio (traggo liberamente da un testo di R. Raffalt sul tema)

L'anticristo è un uomo che ama il suo prossimo come se stesso, ma non ha niente e nessuno da amare maggiormente. L'anticristo si pone (si impone) in stretta relazione con il potere terreno (il regno di questo mondo, al quale il Solo Cristo non si dice interessato). Nel piano dell'anticristo l'idea seducente è la realizzazione della pace mondiale (senza troppi scrupoli su tutto ciò a cui l'umanità deve rinunciare perché il paradiso in terra divenga realtà). Solo la rinuncia alla propria individualità, fidandoci dell'anticristo, può condurre l'umanità alla mèta: è questa la "russia" che sparge i propri errori (Fatima).

Luisa ha detto...

Per chi ha qualche nozione di francese o spagnolo:

http://benoit-et-moi.fr/2017/actualite/une-creche-des-tenebres.html

https://adelantelafe.com/pesebre-tinieblas-vaticano/

È un presepe senza luce, senza gioia, senza tenerezza, è un presepe delle tenebre ma, come per tutto il resto, dobbiamo ancora stupirci di quel che il papa attuale sta trasformando passo dopo passo?
C`è da sperare che chi non è d`accodo con questo andazzo, ma tace per timore o per una errata concezione dell`obbedienza, avrà almeno avuto lo scossone necessario per allestire un presepe magnifico e non Bergoglio - compatibile.

lister ha detto...

Di per sé, come "opera scultorea" riferita alle opere di misericordia, è interessante, anche ben fatto... ma NON chiamatelo Presepe!
Alla stessa maniera, considerato che scaturisce dalla sua fissazione, NON chiamatelo Papa!

Anonimo ha detto...

Con 200 anni di ritardo, il Santo Padre arriva finalmente all'arte moderno, col messaggio della misericordia, senza moralismi, omofobia o ideologie decadenti.
Un bellissimo presepe, che parla alla coscienza di tutti, di qualsiasi religione. Meno ai bigotti ottusi della Santa Inquisizione tradizionalista.
Grazie Santo Padre.

Anonimo ha detto...

Il presepe può piacere o no, ma accusare di bigotteria chi sa vedere al di là del conformismo imperante significa guardarlo in modo superficiale e banale, senza pensare al vero significato del S. Natale. E' tipico di questo tempo accusare chi non la pensa come la massa di bigottismo, fascismo, populismo e via dicendo. Accuse lanciate da chi non sa pensare e si adatta comodamente all'andazzo generale. Al risveglio credo che queste persone avranno sorprese amare.

mic ha detto...

Eccone un altro!
Ma non si accorge che è totalmente assente la tenerezza, la gioia e il mistero mentre traspare tutta la freddezza di una teologia senza incarnazione che declina una solidarietà solo orizzontale.

Anonimo ha detto...

https://www.lifesitenews.com/news/a-biblical-interpretation-of-fatimas-miracle-of-the-sun

lister ha detto...

"Molti leader mondiali, come il precedente presidente degli Stati Uniti Barack Obama, usano la frase "Buone Feste" per i saluti durante il Natale, invece dell'appropriato "Buon Natale" che giustamente a Natale concentra le persone su "Cristo"."

Se non ALTRO, Trump non teme di invocare Nostro Signore Gesù Cristo e di augurare " Merry Christmas".
http://opportuneimportune.blogspot.it/2017/12/ecco-come-parla-un-capo-di-stato-dio.html

Cesare Baronio ha detto...

@ Tralcio

Condivido le Sue osservazioni. C'è qualcosa di inquietante in quel presepe, come in tutto ciò che è caratteristico di questa neo-chiesa. Una finzione, un qualcosa che aveva un senso ma che è stato riutilizzato e rivisitato per veicolare un altro messaggio. Così la Messa non è più il sacrificio della Croce, ma un convito; la Chiesa non è più arca di salvezza, ma un barcone col quale traghettare i migranti perché invadano le terre cristiane; le opere di Misericordia non sono mezzi con cui dimostrare l'amore del prossimo per amor di Dio, ma solidarismo massonico per una fratellanza senza Dio.

E come tutto ciò che connota la neo-chiesa, è senz'anima, gelido, di quel gelo calvinista che non beneficia né della luce della Fede, né del fuoco della Carità.

Non basta giustapporre delle statue per avere un presepio: il cuore palpitante del presepio, la sua anima, è il Santo Bambino, con la Madonna e San Giuseppe adoranti. Metter da un lato il Redentore e usare la Natività per celebrare generici buoni sentimenti è come avere un calvario senza il Crocifisso, una Messa senza il Ss.mo Sacramento, un paradiso senza Dio.

Luisa ha detto...

Chi non ha un pensiero Bergoglio-conforme-compatibile, chi non applaude con enfasi ogni parola, gesto e iniziativa, del papa attuale, chi ha conservato un pensiero e una coscienza cattolici e li esprime, è immediatemente bollato come un bigotto senza cuore e senza misericordia, una statua da museo, ecc. ecc., il presepe è diventato in molti luoghi il pretesto per far passare l`ideologia multiculturalista, il relativismo del poliedro, c`è chi non esita a metterci una moschea....ma che ciò succeda in Piazza san Pietro, al presepe che i cattolici del mondo intero vedranno in mondovisione il 25 dicembre prossimo, dice molto se non tutto di quel che la chiesa sta diventando sotto la """"guida"""" del papa argentino e della sua corte.

Anonimo ha detto...

Più che un Presepio sembra un manifesto da indottrinamento ideologico nonchè un inno al conformismo. Ed è anche sorvegliato da kapo' pronti a bastonare chi non apprezza come in tutti i regimi. Una volta i Presepi ispiravano con immediatezza serenità, candore, gioia. Questo trasmette angoscia, degrado, abbrutimento e disperazione.
Comunque è andata ancora bene: potevano farlo anche in versione omo & gender...
Il ritratto perfetto per una Nuova Chiesa Cattolica che senza battere ciglio ha collaborato al varo dell'eutanasia in Italia senza farsi scrupolo alcuno. Figurarsi se si fanno problemi per un Presepe politicamente corretto e conforme.
Miles

Anonimo ha detto...

Ma non si accorge che è totalmente assente la tenerezza, la gioia e il mistero.......
rileggiti i vangeli ignorantona!!!
cosa ci trovi di tenero nella puzza di merda di una stalla....

Anonimo ha detto...

Inutile ed anzi dannoso parlare ancora di queste performance degradanti della pseudochiesa bergogliana. Dopo quasi cinque anni di veleno somministrato a dosi più o meno omeopatiche, stare a proporre e/o commentare ancora questi obbrobri può servire solamente a farsi del male ancora di più. Soprattutto in virtù del fatto che si tratta di immagini, deviate e devianti, la cui sola riproposizione arreca un danno cento volte superiore al beneficio teorico che si crede - io dico ingenuamente - di ottenere dalla "recensione critica" delle medesime. Esse in verità avvelenano per ciò che intrinsecamente rappresentano, e nessuna parola di censura, seppure motivata, potrà mai riparare il danno che hanno già prodotta dalla sola pubblicazione. Operazione furbissima del demonio, che piega le vostre buone intenzioni ai suoi desideri.

Anonimo ha detto...

Ecco un altro presepe osceno (esposto in una cattedrale):

https://www.churchmilitant.com/news/article/hipster-nativity-display-displayed-at-catholic-cathedral

irina ha detto...

Dispiace notare come l'attuale pontefice, felicemente regnante ( vedi Radaelli), e grande estimatore del tempo e dei tempi, non abbia notato che questo è tempo di Gaudio. Incentrato tutto sulla nascita ed i primi riconoscimenti del Re dei Re, da parte di gruppi diversi di persone. Anche l'antico e desueto rosario, certamente obliato dagli ospiti di Santa Marta sentimentalmente protestanti, parla nella prima parte di Misteri Gaudiosi. Gaudiosi perchè il Divino, Dio Uno e Trino, si manifesta lungo tutto il racconto di questa parte cruciale della Storia Sacra attraverso i suoi messaggeri, attraverso lo Spirito Santo, attraverso il Logos di Dio, Nostro Signore Gesù Cristo, che nasce qui sulla terra. Il grande evento di questa festa, Santo Natale di Gesù Bambino, porta la gioia a tutti, l'intero creato si inchina in adorazione davanti al suo Re che è Re di ogni Re. Quindi se proprio si vogliono sottolineare le sette opere di misericordia corporale e le sette opere di misericordia spirituale, è consigliabile attendere dopo il battesimo di Gesù che la Liturgia festeggia concluse le notti sante, quelle cioè che vanno dal Natale alla Epifania. Quindi, anche essendo ansiosi di parlare delle corporali opere misericordiose, conveniva dare uno sguardo al calendario liturgico per posizionarle in tempi più rispondenti in cui il pontefice, felicemente regnante, sarebbe stato più in accordo con la Liturgia. Sappiamo altresì che le corde della Liturgia, alcune sono state allentate, altre proprio rotte e continuino ad esserlo, quindi non stupisce che il pontefice, felicemente regnante,ed i suoi sottoposti siano facilmente fuori dal coro.

Silente ha detto...

La perdita del senso del Bello è una delle tragedie del mondo moderno e massimamente lo è per il Cattolicesimo: la metafisica cattolica si basa sull'identificazione e la consustanzialità ultima del Bello, del Buono e del Vero. E il Bello soggiace a regole eterne e universali: San Tommaso le aveva identificate nella claritas, nella integritas e nella debita proportio. La dittatura del brutto, dell'osceno, del volgare, dell'informe, dell'in-significante si manifesta nella seconda meta dell'Ottocento (ma ovviamente qualche prodromo s'era visto anche prima) per poi trionfare nel secolo scorso, come consapevole e voluta rivolta infera contro l'ordine, la forma, il rispetto del reale. Come giustamente rileva Hans Sedlmayr, c'è un'origine demoniaca nell'arte moderna: se il Bello ha una scintilla divina, evocare ed esaltare il brutto è un'operazione - e talvolta anche un'evocazione - satanica.
E questi tentacoli demoniaci sono penetrati nella Chiesa: nell'architettura religiosa, nella liturgia, nella musica, negli addobbi e, ovviamente, anche nei presepi. Corrotta la Dottrina di sempre, ferita la Tradizione, introdotta l'eresia persino negli atti ufficiali, banalizzata la predicazione, tradita la difesa dei valori non negoziabili, negata la missione salvifica, falsificata e imbruttita la Santa Messa, anche l'architettura religiosa, in senso lato, è stata devastata da un disgustoso gusto del brutto e dell'informe. Dopo il concilio, l'architettura religiosa - nel senso pieno e letterale - è praticamente scomparsa; o meglio, è stata sottomessa alla sostituzione dell'Adorazione di Dio con un antropocentrismo d'origine massonica. Certo, qualche segnale si era manifestato anche prima: l'oscena cappella di Notre-Dame du Haut a Ronchamp, disegnata dalla matita sacrilega di Le Corbusier, è stata progettata nella prima metà degli anni '50, ben prima, quindi, del mai sufficientemente esecrato concilio.
Ma lo scempio continua, e la bruttezza di molti presepi lo dimostrano. Dove non sono riusciti ad abolirli, parrocchie, comuni, scuole li hanno poi trasformati, deformati, corrompendoli e invertendoli nel significato: significativo quel Comune che ha messo la Sacra Famiglia su un gommone, quale sacrilega apologia delle invasioni delle orde afro-musulmane nemiche della nostra cultura, della nostra tradizione e della nostra civiltà.

Come antidoto, almeno individuale, e soprattutto come controinformazione, consiglio la lettura di due libri recenti: L'Arte di Dio, dalla brava Angela Pellicciari, edito da Cantagalli e Costruito da dio - Perché le chiese contemporanee sono brutte, di Angelo Crespi, J.& L. Editore.


Anonimo ha detto...

Carissimi , sarebbe bello, prima del 24 , darsi un appuntamento (tarda mattinata diciamo dalle ore 10:oo con termine entro le ore 12 :00) a Piazza S.Pietro per recitare le 4 Corone del Rosario in latino , le litanie e qualche canto natalizio scelto ad hoc fra quelli della tradizione perenne , girando attorno a questo Presepe . Portando con se' la Corona piu' bella e tre rose bianche o rosse da offrire al termine alla Sacra Famiglia .
Lo spunto m'e' venuto leggendo : http://itresentieri.it/novenanatale-con-san-pio-da-pietrelcina-terzo-giorno/

“Oh! Prostriamoci innanzi al presepe e con il grande Girolamo, il santo infiammato d’amore a Gesù Bambino, offriamogli tutto il nostro cuore senza riserve.” (San Pio da Pietrelcina)

Signore Gesù, scelgo Te!

Potrei andare con l’immaginazione a visitare una comoda casa di Betlemme, potrei con l’immaginazione andare ad ascoltare qualche seduta del potente Senato romano o consultare qualche prezioso libro della ricchissima biblioteca di Alessandria…

No. Io decido di venire da Te, dinanzi a questa semplice mangiatoia, dove tra poco i tuoi vagiti si mescoleranno all’odore della stalla, dove il freddo pungente ti farà tremare tutto.

Decido di venire da Te, o Signore.

Non scelgo le comodità e i fasti illusori, non scelgo il Mondo, e ciò che il Mondo mi vuol far pensare e dire.

Non scelgo gli applausi, scelgo Te che sei venuto con la tua luce a illuminare e a salvare il Mondo.

Ma Tu, Divino Bambino, donami il coraggio di esserti fedele sempre, anche quando la comodità e la viltà mi spingerebbero a fare silenzio, donami il coraggio di non cercare il plauso del Mondo, donami la forza di impegnarmi per far conoscere al Mondo la bellezza della Verità, tua e della Chiesa Cattolica, che è la tua Unica e Santa Chiesa.

1 Pater – 10 Ave – 1 Gloria

Alfonso ha detto...

Cara Maria, valutando molto utili i suggerimenti bibliografici di Silente, ti chiedo se non sarebbe il caso di inserire una qualche rassegna che consigli i migliori libri per la nostra formazione religiosa e culturale. Auguri di Buon Natale.

irina ha detto...

Saper riconoscere e praticare l'Arte è intelligenza, conoscenza, capacità, attività, morale.
Non è sufficiente mettersi in mostra o mettere in mostra la propria opera per essere artista.

Anonimo ha detto...

No, non mi piace. C'è questa mania di interpretare e l'interpretazione viene detta arte.
Ma perché trascurare la verità storico-letteraria? Gesù incarnandosi si fece bambino, anzi si fece embrione nel seno di Maria.
E' vero che in seguito predicando ha detto di identificarsi con ogni povertà ("l'avete fatto a Me") ma questo non autorizza nessuno a storpiare il santo Natale.
Mi auguro che non sia il Papa a volere questo, ma che collaboratori si va a scegliere!
Dobbiamo pregare perché capisca.

Anonimo ha detto...

Il 14 dicembre, trenta seminaristi e due #PRETI indiani rimangono chiusi in una stazione di polizia nello stato del Madhya Pradesh, mentre una folla di #nazionalisti indù, fuori, li vuole linciare. La loro "colpa"? Cantare canti natalizi, cosa che comporta l'accusa di "#CONVERSIONE forzata". E' solo l'ultima di una serie di persecuzioni dei cristiani in India.

di Stefano MAGNI

http://www.lanuovabq.it/it/india-se-un-canto-di-natale-e-conversione-forzata

Silente ha detto...

Caro Alfonso,
grazie per l'apprezzamento. Io ovviamente sono disposto a collaborare per recensioni e raccomandazioni di buoni libri. Per mestiere e per passione, leggo molto, e seguo molto, ma non solo, l'editoria cattolica "tradizionale" e quella di Destra.
Credo che sia sufficiente la mia usuale presenza sul sito con le mie usuali "molestie" per consigli librari. Se poi Mic volesse istituire una rubrica specifica (ma sui siti non funziona molto, anche per problemi di lay-out) di consigli librari, sono a disposizione.
Il problema è che i tradizionalisti leggono poco. Così come quelli di Destra. Scriveva Marcello Veneziani qualche anno fa: "Quelli di sinistra non leggono i libri di destra. E quelli di destra, non leggono". Vero e sconfortante.

Anonimo ha detto...

✝️ Il Dio della pace vi santifichi fino alla perfezione, e tutto quello che è vostro, spirito, anima e corpo, si conservi irreprensibile per la venuta del Signore nostro Gesù Cristo.
Colui che vi chiama è fedele e farà tutto questo!
(1 Ts 5, 23-24)

Anonimo ha detto...


"cosa ci trovi di tenero nella puzza di merda di una stalla..."

Così scrive qualcuno (ed io ne avrei evitato la pubblicazione); eppure a ben pensarci, l'unico Dio in cui possiamo credere è proprio quello che non ha avuto paura di scendere fino al nostro livello, all'estrema umiliazione e debolezza, che non ha avuto paura o ribrezzo a rivestirsi della carne di un uomo.
In verità - avendo anche aiutato chi ci lavorava a spalare letame dalle stalle e spargerlo sui campi, avendo bevuto e mangiato in compagnia di pastori e allevatori, posso testimoniare che le volte che ho provato ribrezzo sono state quelle nelle quali ho potuto assistere a certe conversazioni "laiche" e vuote, o incontrare delle persone ripiene solamente di considerazione per se stesse e quindi talmente vuote che forse a riempirle di letame ne avrebbero tratto solo giovamento...

mic ha detto...

"cosa ci trovi di tenero nella puzza di merda di una stalla..."

Così scrive qualcuno (ed io ne avrei evitato la pubblicazione); eppure a ben pensarci, l'unico Dio in cui possiamo credere è proprio quello che non ha avuto paura di scendere fino al nostro livello, all'estrema umiliazione e debolezza, che non ha avuto paura o ribrezzo a rivestirsi della carne di un uomo.


E' la ragione per cui ho pubblicato... e poi non ho avuto il tempo di fare l'osservazione, che è quella giusta. Di solidamente tenero c'è l'immensità dell'amore di un Dio e le sue manifestazioni più indicibili, a partire dalla nascita fino alla risurrezione, passando per tutto ciò che Lui è ha compiuto e compie e che ci fa uomini e donne autentici.
... e l'ho fatto anche per offrire un campione della rozzezza dei nostri interlocutori che si rivelano avversari.

Alfonso ha detto...

Una delle pitture più famose del Correggio (1489? - 1534) è la Natività. Ecco come la descrive Ernst H. Gombrich nella sua 'Storia dell'arte': "Il pastore ha appena avuto la visione dei cieli spalancati in cui gli angeli cantano i loro "Gloria a Dio nell'alto dei cieli": sembra di vederli volteggiare lieti sulla nube, mentre guardano in basso la scena verso la quale è accorso il pastore dal lungo bastone. Nelle oscure rovine della stalla egli vede compiersi il miracolo: il Bambino appena nato che irraggia luce tutt'intorno, illuminando il volto bellissimo della madre felice. Il pastore si arresta e si toglie con mossa impacciata il berretto dal capo, pronto a inginocchiarsi e ad adorare. Vi sono due servette, l'una abbagliata dalla luce che emana dalla mangiatoia, l'altra che guarda beata il pastore. San Giuseppe, nell'oscurità fitta dello sfondo, rigoverna l'asino." Fissando la scena ci accorgiamo di accorrere con il pastore verso il Bambino e di "vedere ciò che egli vede: il miracolo della luce che rischiarò le tenebre, di cui parla il Vangelo di san Giovanni."
https://www.google.com/culturalinstitute/beta/asset/the-holy-night/7wGhio0LPVXb_g?hl=it&ms=%7B%22x%22%3A0.5%2C%22y%22%3A0.5%2C%22z%22%3A9.466396246384612%2C%22size%22%3A%7B%22width%22%3A3.469577190311772%2C%22height%22%3A1.2375%7D%7D

Questo è il Presepe che mi piace, questa è la Natività che mi scuote l'animo. Mi inginocchio e adoro il Puer nato da Maria Vergine, il Signore nostro Gesù Cristo.
E canto:
Adeste fideles, laeti triumphantes
Venite, venite in Bethlehem
Natum videte, regem angelorum
Venite adoremus, venite adoremus
Venite adoremus, Dominum.
Engrege relicto, humiles ad cunas
Vocati pastores ad properant.
Et nos avanti gradu festinemus
Venite adoremus, venite adoremus
Venite adoremus, Dominum.
Cantet nunc io chorus angelorum
cantet nunc aula caelestrium
Gloria, gloria in excelsis Deo
Venite adoremus, venite adoremus
Venite adoremus, Dominum.
Ergo qui natus die hodierna
Jesu, tibi sit gloria!
Patris aeterni verbum car factum
Venite adoremus, venite adoremus
Venite adoremus, Dominum.

https://www.youtube.com/watch?v=S7qQ8hl_X7s
https://www.youtube.com/watch?v=RaroIcQ-cnM
https://www.youtube.com/watch?v=gC1jJC3aBLQ

irina ha detto...

"... Scriveva Marcello Veneziani qualche anno fa: "Quelli di sinistra non leggono i libri di destra. E quelli di destra, non leggono". Vero e sconfortante."

Me lo sono chiesto anch'io. La risposta che mi sono data: quelli di destra cattolici credo che abbiano come dna, vanità, tutto è vanità; tutti fanno sempre i soliti errori poi li raccontano; la saggistica non tiene mai conto degli aspetti importanti, Grazia, Provvidenza,miracoli manifesti, angelo custode...quindi c'è poco di interessante e veramente poco da imparare. Sempre più questo è anche il mio pensiero. Vorrei conoscere bene una decina di libri. Anzi vorrei conoscerne a memoria forse la metà. Anche uno solo e sarei contenta di me.

tralcio ha detto...

un articolo del 2005

http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/32418.html

L’Anticristo ... credeva nel bene e perfino in Dio. Era un asceta, uno studioso, un filantropo. Dava “altissime dimostrazioni di moderazione, di disinteresse e di attiva beneficenza”. Ma il libro che gli aveva procurato fama e consenso universali porta il titolo: “La via aperta verso la pace e la prosperità universale”...

Tre cose di Gesù, però, gli riuscivano inaccettabili.
-Prima di tutto le sue preoccupazioni morali. “Il Cristo – affermava – col suo moralismo ha diviso gli uomini secondo il bene e il male, mentre io li unirò coi benefici che sono ugualmente necessari ai buoni e ai cattivi”.
-Poi non gli andava “la sua assoluta unicità”. Egli è uno dei tanti; o meglio – diceva – è stato il mio precursore, perché il salvatore perfetto e definitivo sono io, che ho purificato il suo messaggio da ciò che è inaccettabile all’uomo d’oggi.
-Infine, e soprattutto, non poteva sopportare il fatto che Cristo sia vivo, tanto che istericamente ripeteva: “Lui non è tra i vivi e non lo sarà mai. Non è risorto, non è risorto, non è risorto. È marcito, è marcito nel sepolcro...”.

Ma dove l’esposizione di Solovev si dimostra particolarmente originale e sorprendente – e merita la più approfondita riflessione – è nell’attribuzione all’Anticristo delle qualifiche di pacifista, di ecologista, di ecumenista. [...]

Certo Solovev non identifica materialmente il grande romanziere con la figura dell’Anticristo. Ma ha intuito con straordinaria chiaroveggenza che proprio il tolstojsmo sarebbe diventato lungo il secolo XX il veicolo dello svuotamento sostanziale del messaggio evangelico, sotto la formale esaltazione di un’etica e di un amore per l’umanità che si presentano come “valori” cristiani. [...] Verranno giorni, ci dice Solovev – e anzi sono già venuti, diciamo noi – quando nella cristianità si tenderà a dissolvere il fatto salvifico, che non può essere accolto se non nell’atto difficile, coraggioso, concreto e razionale della fede, in una serie di “valori” facilmente smerciabili sui mercati mondani.

Da questo pericolo – ci avvisa il più grande dei filosofi russi – noi dobbiamo guardarci. Anche se un cristianesimo tolstojano ci rendesse infinitamente più accettabili nei salotti, nelle aggregazioni sociali e politiche, nelle trasmissioni televisive, non possiamo e non dobbiamo rinunciare al cristianesimo di Gesù Cristo, il cristianesimo che ha al suo centro lo scandalo della croce e la realtà sconvolgente della risurrezione del Signore.

Gesù Cristo, il Figlio di Dio crocifisso e risorto, unico salvatore dell’uomo, non è traducibile in una serie di buoni progetti e di buone ispirazioni, omologabili con la mentalità mondana dominante. Gesù Cristo è una “pietra”, come egli ha detto di sé.

Dodici anni dopo il Card. Biffi non c'è più e chi predica alla curia dice tutt'altro.

Aloisius ha detto...

L'anonimo sostenitore del presepio papista, tra i vari e penosi slogan del nuovo clericalismo laico, riesuma il famoso "ritardo di 200 anni" del card. Martini, riguardo all'adeguamento della Chiesa al mondo e che il nostro anonimo riferisce all'arte.

Desumiamo, quindi, che fino al '700 circa (partendo dal secolo scorso), la Chiesa era ancora 'in orario', capace di annunciare il Vangelo in modo adatto ai tempi e con forme d'arte adeguate.
Ma da quel momento in poi si e' fermata.

Evidentemente ritengono che la Chiesa doveva adeguarsi alle nuove "idee" di Illuminismo e Massoneria moderna, che hanno dato la loro impronta a quel secolo, ma non essendoci adeguata, sarebbe in ritardo di 200 anni.
E già qui si vede la loro scala di valori, con buona pace del primo comandamento.

Finalmente è arrivato Bergoglio, che come nota l'anonimo h. 10.55,
"...col messaggio della misericordia, senza moralismi, omofobia o ideologie decadenti..", ha aggiornato il Vangelo e l'arte.
Ne consegue che, fino al '700, il Vangelo annunciato dalla Chiesa andava bene, mentre dal '700 in poi e' stato "un'ideologia decadente e moralista" e in grave ritardo.

Quindi, secondo i modernisti che lamentano il famoso ritardo di 200 anni, il cristianesimo è un'ideologia e come tale va aggiornata ai tempi e modificata dal leader di turno che piu' sa rappresentarli.

Il presepio in questione, sostituendo di fatto la rappresentazione della Natività con le opere di misericordia corporale, peraltro raffigurate con immagini adeguate ai tempi - maschione muscoloso in primis, capace di piacere ai tanti omosessuali, anche in Vaticano, e alle laiche moderniste - rappresenta questa mentalità.

E se li metti alle strette rispondono con i soliti insultarelli (bigotti, inquisitori tradizionalisti, moralisti,gruppetti di pettegoli, duri di cuore, ecc...) e scappano come conigli senza dare risposte.

L'aggettivo giusto per tutto cio', come dice Maria, è squallido, ma anche avvilente, scandaloso e irritante.

Anonimo ha detto...

Ma quel quadro/dipinto sulla parete diroccata di sinistra che rappresenta la Vergine con il bambino in braccio, che c'entra????

Anonimo ha detto...

" Ma quel quadro/dipinto sulla parete diroccata " ?

E' la firma di chi dona : L'Abbazia di Montevergine in cui e' venerata quella Madonna .https://it.wikipedia.org/wiki/Madonna_di_Montevergine


" il Santo Padre arriva finalmente all'arte moderno, "

Il Santo Padre ha approvato il bozzetto dell'opera ?
Mio caro amico le sue stesse parole la tradiscono : e' arte moderna , e' una interpretazione dell'autore , e' una interpretazione dell'archistar dei presepi napoletani . Non e' il Presepe di S.Francesco : la ri-presentazione della nascita del Figlio di Dio .

Anonimo ha detto...

Omaggio a Maria
https://www.youtube.com/watch?v=W3KtkGvdAzw

lister ha detto...

@ Silente

Rif. "Costruito da dio - Perché le chiese contemporanee sono brutte, di Angelo Crespi, J.& L. Editore."

Anche la Cattedrale Neoromanica di Pristina, consacrata il 5 Settembre c.a.?

https://sq-al.facebook.com/katedralja.org/

Proficuo ripasso . ha detto...

Il presepio, segno per eccellenza del Natale - Riccardo Barile 13-12-2017 -
http://lanuovabq.it/it/il-presepio-segno-per-eccellenza-del-natale


Il presepio secondo san Francesco - Riccardo Barile - 14-12-2017
http://www.lanuovabq.it/it/il-presepio-secondo-san-francesco

Sacerdos quidam ha detto...

"Anche la Cattedrale Neoromanica di Pristina, consacrata il 5 Settembre c.a.?"

Intanto rispondo io: certamente no, tutto dipende anche e soprattutto dalla Fede dell'architetto... La Cattedrale è molto bella, complimenti Lister!

Anonimo ha detto...

La Grazia di Dio e' per tutti tutti ....anche per le archistar .

Umiltà e stupore - Danilo Quinto - 18 dicembre 2017
https://gloria.tv/article/rWsuRVggLUfV4Ha22A61qwBeL

Anonimo ha detto...

Squallida ma coerente rappresentazione dell'ideologia di Bergoglio: la raffigurazione non del momento unico e prodigioso della salvezza divina offerta agli uomini ma del via vai confuso e disordinato di una giornata qualunque nell'attività di una grande cooperativa sociale. Neo presepe per la neo chiesa. Unico appunto: manca un vescovo con la faccia da bambino tonto che aiuta un maomettano a costruire una moschea. Peccato. Ma si può rimediare l'anno prossimo.

Luisa ha detto...

Qui il commento di Valli:

http://www.aldomariavalli.it/2017/12/18/se-nel-presepe-gesu-bambino-sembra-un-intruso/

Anonimo ha detto...

La sensibilità estetica nella forma della chiesa va di pari passo con quella liturgica, e fortunatamente così come abbiamo un risveglio di sensibilità per la seconda, c'è anche per la prima. Ora non riesco a trovare l'articolo, ma tempo fa lessi che negli Stati Uniti le comunità tradizionali, strettamente tali, ma diciamo anche affini, ovvero quelle che non celebrano (ancora?) in VO, ma hanno imboccato una strada, procedono a: 1) costruire chiese semplici, "a forma di chiesa", e 2) cosa ancora più significativa, certe chiese - incluse cattedrali - costruite negli anni di modernismo imperante vengono ristrutturate in forme, ove possibile, molto più opportune e sobrie.

Bellissimo il commento di Valli. E così anche Edoardo, a suo modo, è diventato profetico: "Te piace 'o presepe?" - "No! Nun me piace!".

Anonimo ha detto...

Sono andata a portare qualche indumento nuovo e qualche indumento usato (fresco di lavanderia) alle Suore di Madre Teresa di Calcutta . Per questo mio niente ho ricevuto in regalo un cartoncino con la seguente rappresentazione : Gesu' avvolto in panni di lino e coperto da una lunga camiciola , fra le braccia della Mamma Maria , la quale non lo stringe a se' ma lo mostra a tutti e S.Giuseppe , al fianco della Madre di Dio , ma un po' dietro , con la espressione di immensa gratitudine e stupore e nell'atteggiamento di proteggere per entrambi . Tutta la scena e' sovrastata da una piccola luminosa stella cometa con una coda lunghissima appena accennata con tanti puntolini dorati . Con poche immagini le Suore hanno tratteggiato la grandezza della Venuta del Messìa .
Hanno rappresentato i tre obbedienti all'Eterno Padre : Gesu' , Maria e Giuseppe .

Santo Natale a tutti !

Anonimo ha detto...

http://www.aldomariavalli.it/2017/12/18/se-nel-presepe-gesu-bambino-sembra-un-intruso/

Anonimo ha detto...

Questa e' una battuta :
Visto che l'ignudo ha i muscoli belli sodi e scoppia di salute vada a guadagnarsi il pane con il sudore della fronte come fanno tutti e venga multato per atti osceni in luogo pubblico .
Si copra ! Perdincibacco .

Rr ha detto...

Per me è brutto. Proprio artisticamente parlando, è brutto. Brutte le statue, brutta l’ambientazione, tutto brutto. Opera di un artista mediocre e scadente.
Ed infatti Nostro Signore, il Dio in terra, non c’è, o è come se non ci fosse. Perché qualita’ intrinseca, ontologica, della Divinita’ è proprio la Bellezza, il Bello.

Anonimo ha detto...

.... EdUardo...

Anonimo ha detto...

Le figure del Presepe di Papa Giovanni Paolo II e e di Papa Benedetto XVI erano quelle dell'Ottavario della Epifania a Sant'Andrea della Valle (di San Vincenzo Pallotti). Voglio dire quelle della Sacra Famiglia.

Anonimo ha detto...

Non capisco perché la neochiesa parla, pubblicizza, martella solo le opere di misericordia CORPORALE E DIMENTICA le SETTE opere di misericordia SPIRITUALE : delle quali una è proprio AMMONIRE I PECCATORI.... altro che relativismo e misericordia spiccia

Anonimo ha detto...

La domanda e' :
Osservando , sostando , davanti a questo Presepe :
1) la tua Fede si accresce , 2) la tua Fede sopita si ravviva , 3) in te che non credi nasce la Fede in Cristo Salvatore ?

Perche' a tutto questo e' servita l'intuizione di S. Francesco .

Luisa ha detto...


https://www.lifesitenews.com/news/vaticans-sexually-suggestive-nativity-has-troubling-ties-to-italys-lgbt-act

"Indagini di LifeSiteNews hanno rivelato che l'Abbazia di Montevergine, che ha donato l'innovativa "Natività della Misericordia", ospita l'immagine mariana che è stata adottata come patrona dagli attivisti LGBT in Italia. Il santuario dell'abbazia è la destinazione annuale di una sorta di pellegrinaggio "ancestrale gay pride" sacro e profano che, secondo un attivista LGBT, negli ultimi anni ha guadagnato la "partecipazione attiva e politica della comunità LGBT".


"La presenza del presepe Vaticano per noi è un motivo per essere ancora più felici quest'anno", ha detto a LifeSiteNews Martedì Antonello Sannini, presidente del gruppo attivista omosessuale Arcigay Napoli. "Per la comunità omosessuale e transessuale a Napoli, è un importante simbolo di inclusione e integrazione".

Luisa ha detto...

Ancora dall`articolo:


"Un funzionario del Governatorato del Vaticano ha detto a LifeSiteNews che l'abbazia di Montevergine inizialmente ha proposto l'idea originale per la "Natività della Misericordia". Il Vaticano ha discusso e sviluppato un progetto più dettagliato con l'abbazia, quindi ha presentato i piani finali al Segretario di Stato e Papa Francesco per approvazione, che è stato debitamente concessa."

"La Madonna di Montevergine ha un significato particolare per gli omosessuali e transgender in Italia. Secondo una leggenda, la Madonna di Montevergine salvò due omosessuali dalla morte nell'inverno del 1256. La coppia era stata picchiata e guidata di notte dalla loro città e portata sulla montagna dove erano legati ad un albero e lasciati morire di freddo o essere mangiato dai lupi. Secondo la leggenda, la Madonna di Montevergine ha avuto pietà di loro e li ha "miracolosamente" liberati. Nel 2017, La Repubblica ha definito "il miracolo progressivo di una Madonna gay friendly"

Anonimo ha detto...

Appena letto. Dall'articolo riportato da Luisa si capisce che:

1. a pensar male si farà peccato, ma ci si prende (come diceva quel tale)
2. ma ancor più solidamente: a leggere i segni, che purtroppo la stragrande maggioranza dei cattolici non capisce più, ci si prende.

Luisa ha detto...


Non ci sarà risparmiato proprio nulla durante questo pontificato, nemmeno il presepe gay friendly.

" Osservando , sostando , davanti a questo Presepe :
1) la tua Fede si accresce? No.
2) La tua Fede sopita si ravviva ? No.
3) In te che non credi nasce la Fede in Cristo Salvatore ? No.

Mi sembra che siamo ben lontani dall'intuizione di S. Francesco, oggi a San Pietro c`è un presepe che fa paura ad un bambino e che suscita l`entusiasmo della lobby lgbtqiecc, un presepe in cui Gesù Bambino sembra un intruso.
Comunque il "popolo di Dio" sarà ammaestrato=ignorante e indaffarato ad altro ma i commenti a quel presepe sono tutto salvo positivi (salvo la famosa lobby) , resterebbe ancora un zesto di di sensibilità cattolica?

Da Rossoporpora ha detto...

Presepe di piazza San Pietro: è dedicato alle sette opere di misericordia corporale. E’ un presepe in cui si notano subito una stella cometa assai bizzarra, contorta; un angelo ammiccante e vestito in modo da poter essere facilmente scambiato per Luxuria; un ‘ignudo’ (la terza opera è “vestire gli ignudi”) che – vedi ad esempio i bicipiti ben torniti – sembra appena uscito da una palestra di fitness e non certo un misero mendicante. La capanna? Non c’è. La Sacra Famiglia? Molto defilata. L’asino e il bue? Accompagnati delicatamente alla porta. Le pecorelle? Idem. Insomma: un presepe tutto ‘orizzontale’, terreno, privo di spiritualità, un po’ arcobaleno e un po’ ONG. In altre parole: un presepe catto-fluido che purtroppo temiamo trovi pronti imitatori in diverse parrocchie. Che però sia un presepe cattolico ne dubitiamo fortemente.

Anonimo ha detto...

Riassunto delle puntate precedenti :
http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/?topic=03/04/09/3080386
"Non sorprende, quindi, che Sannino si dica convinto che una maggiore apertura della Chiesa in materia di omosessualità dipenda anche da "quanto consapevoli" siano i dirigenti vaticani del nesso tra il presepe di piazza San Pietro e la comunità LGBT. "La Chiesa è estremamente lenta nelle sue trasformazioni", ha aggiunto. "Ma spero che finalmente svilupperà una reale apertura sulla scia delle parole del papa: 'Chi sono io per giudicare?'".