Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

sabato 16 dicembre 2017

Approvata la legge che apre all’eutanasia. Dichiarazione dell’Arcivescovo Giampaolo Crepaldi

Giovedì scorso 14 dicembre il Parlamento italiano ha approvato la legge cosiddetta sulle DAT che apre all’eutanasia, persino in forme più accentuate che in altri Paesi. Durante la fase della discussione in Parlamento e nel Paese anche io, come vescovo e come presidente dell’Osservatorio Cardinale Van Thuân, ero intervenuto, insieme ad altri, come per esempio il Centro Studi Rosario Livatino, per mettere in evidenza la gravità del contenuto di questo testo di legge. Purtroppo ha prevalso un’ideologia libertaria e, in definitiva, nichilista, espressa in coscienza da tanti parlamentari. Così l’Italia va incontro ad un futuro buio fondato su una libertà estenuata e priva di speranza. Questa legge si aggiunge ad altre approvate in questa triste legislatura che hanno allontanato la nostra legislazione sulla vita e sulla famiglia dalla norma oggettiva della legge morale naturale che è inscritta nei nostri cuori, ma che spesso i piccoli o grandi interessi di parte e le deformazioni dell’intelligenza nascondono agli uomini. Coloro che con grande impegno stanno smantellando per via legislativa i principi della legge morale naturale, che per il credente è il linguaggio del Creatore, non sono però in grado di dirci con cosa intendano sostituirne gli effetti di coesione sociale in vista di fini comuni. La libertà intesa come autodeterminazione, che questa legge afferma ed assolutizza, non è in grado di tenere insieme niente e nessuno, nemmeno l’individuo con se stesso.

Preoccupa molto che in questa legislatura leggi così negative siano state approvate in un contesto di notevole indifferenza. Esprimo il mio compiacimento e sostegno per tutti coloro che si sono mobilitati, con la parola, gli scritti ed anche con le manifestazioni esterne, per condurre questa lotta per il bene dell’uomo. Devo però anche constatare che molti altri avrebbero dovuto e potuto farlo. Questa mia osservazione vale anche per il mondo cattolico. Ampie sue componenti si sono sottratte all’impegno a difesa di valori così fondamentali per la dignità della persona, timorose, forse, di creare in questo modo muri piuttosto che ponti. Ma i ponti non fondati sulla verità non reggono.

In momenti come questo può prevalere un sentimento di scoraggiamento. Ѐ comprensibile. Tutto si paga in questa vita e le pessime leggi approvate produrranno sofferenza e ingiustizia sulla carne delle persone. Si ha l’impressione di doversi ormai impegnare per ricostruire dalle basi un alfabeto che è stato disarticolato. Nel contempo, occorre anche ricordare che la storia rimane sempre aperta a nuovi percorsi e soluzioni e che nella storia ci si offrono sempre nuove possibilità di recupero e di riscatto. Recupero e riscatto che non ripagheranno, umanamente parlando, le ingiustizie provocate e subite, ma che permetteranno di non consentirne di nuove. Non dimentichiamo che c’è la storia, ma anche il Signore della storia. In Lui confidiamo per essere pronti alle nuove occasioni che Egli ci metterà davanti.
+ Giampaolo Crepaldi - Fonte

28 commenti:

Anonimo ha detto...

, non sono però in grado di dirci con cosa intendano sostituirne gli effetti di coesione sociale in vista di fini comuni. La libertà intesa come autodeterminazione, che questa legge afferma ed assolutizza, non è in grado di tenere insieme niente e nessuno, nemmeno l’individuo con se stesso.
Ed è ESATTAMENTE questo scopo, neppure troppo nascosto. "L'ABOLIZIONE DELL'UOMO", come C. S. LEWIS intitolò un suo saggio, pubblicato in Italia dalla Jaca book negli anni '80.

tralcio ha detto...

Scenario quasi telegrafico.

L'uomo dell'iniquità sta manifestandosi.
Il falso profeta ne glorifica il pensiero.
Il katechon è rimosso.
Il peccato è stato abolito.
Il natale è festa di luminarie e commerci, musichette e grandi pranzi.
L'uomo celebra se stesso sentendosi più buono, così buono da eliminare chi lo disturba.
L'apostasia fa più danni dell'eresia.
Dio è diventato "un'espressione filosofica", patrimonio dell'umanità che se ne appropria.

E' questo il tempo dell'Anticristo?
Cristo infatti è vivo e proprio il Suo "anti" ce lo dice.
L'anticristo regna il mondo e il suo attivismo, mosso dall'odio che gli porta, dice Cristo.
Il Regno del Signore non è di questo mondo, le tenebre non l'hanno accolto come luce.
L'uomo di iniquità anela a prendere il posto di Dio, per essere adorato come Dio nel mondo.
Il peccato cessa d'esser vergogna privata per diventare legge pubblica.
La seduzione dell'odio a Cristo opera e spadroneggia, supportata dall'apostasia.

Tutto già detto, a suo tempo, dall'Unico Cristo, Nostro Signore, salvezza dell'umanità.
Perciò non dimentichiamo che c’è la storia, ma anche il Signore della storia.
Le varie bestie e i falsi profeti fanno persino tenerezza. Hanno già perso e festeggiano...

Luisa ha detto...

Il silenzio, i silenzi, del papa hanno il peso di una pietra tombale,
il silenzio dei cardinali e vescovi che non hanno avuto il coraggio di parlare e di, facendolo, andare contro il mutismo papale,
le parole di un papa che elogia Emma Bonino, una "grande italiana"( anche se non la pensa come la Chiesa, pazienza bisogna guardare alle persone a quello che fanno"), che sorride felice all`approvazione dell`eutanasia,
le parole dei monsignori cortigiani che non chiudono le porte ma le aprono,
un cardinale che osa parlare ma averebbe dovuto farlo prima,
il comportamento di un papa che tace sui temi etici ma parla, e molto, su migranti e ius soli, la cui vicinanza con i radicali gli meriterebbe la carta del partito,
un ""popolo di Dio"" senza una guida che riafferma e incarna il messaggio di Nostro Signore Gesù Cristo, un messaggio che non è " ^sì, ma" o "no, ma",
e ci stupiamo di come vanno le cose, che delle leggi contrarie all`ordine morale naturale possano essere approvate con il consenso beato di quel popolo?

Spontex ha detto...

Il Vescovo parla adesso: e qualche giorno fa?

Alberto ha detto...

Va bene, ma non è che la CEI abbia brillato in tempismo e determinazione. non ho sentito nessuno (a parte i laici) alzare la voce contro questa legge prima che venisse approvata

irina ha detto...

Essere rientrati, per trovarsi tra i piedi questi beoti venduti, è tragico. Sono comportamenti che neanche nelle periferie della Amazzonia si trovano più. Si trovano invece sotto 'ar cupolone', bravi una lectio magistralis sui mille modi di essere infame. Ma dietro questa lectio tutta umana abbiamo la vera Lectio Magistralis di NSGC che sta mostrando tutti gli esempi possibili per farci capire cosa significa essersi venduti l'anima al diavolo.

Anonimo ha detto...

I silenzi e le ambiguità della chiesa postconciliare la rendono la prima responsabile dello sfacelo morale e della morte legale data con aborti e pratiche eutanasiche!!

Anonimo ha detto...

Ma finora dov'era questo arcivescovo ? Era in Italia ? E se c'era dormiva ?

Anonimo ha detto...

Tutto ha inizio nel '70: approvazione del divorzio e riforma del diritto di famiglia; aborto. Poi è venuto l'uso personale della droga; infine la legge sull'inseminazione artificiale e la legge sulle c.d. unioni civili e, oggi, il biotestamento.
Ma in tutti questi lunghi anni i sedicenti cattolici al potere, la potentissima DC , e le alte sfere del Clero cosa hanno fatto per impedire tutto questo?
Ricordo solamente i poveri Fanfani e Almirante ( msi), da soli, a combattere per l'abrogazione della L. sul divorzio.
I cattolici hanno consegnato l'italia a laici, atei, abortisti, eugenetesti etc. .
Del resto Giuda era uno dei primi cristiani!


mic ha detto...

Ma finora dov'era questo arcivescovo ? Era in Italia ? E se c'era dormiva ?

Ma li leggete gli articoli che commentate?

""Durante la fase della discussione in Parlamento e nel Paese anche io, come vescovo e come presidente dell’Osservatorio Cardinale Van Thuân, ero intervenuto, insieme ad altri, come per esempio il Centro Studi Rosario Livatino, per mettere in evidenza la gravità del contenuto di questo testo di legge. Purtroppo ha prevalso un’ideologia libertaria e, in definitiva, nichilista, espressa in coscienza da tanti parlamentari.""

Felice ha detto...

Brava Mic. Noi cattolici vicini alla tradizione siamo espertissimi nel fuoco amico e nel farci male da soli. È anche grazie alle nostre divisioni intestine che chi contrasta le nostre idee ha spesso la meglio.

Anonimo ha detto...

Papa Pio XII ebbe ad affermare: "L’umanità deve prepararsi per sofferenze tali come non ne ha mai sperimentato prima d’ora". Egli descrisse i tempi che si stavano avvicinando come un periodo di grande conflitto spirituale. Secondo il pontefice questo periodo sarebbe stato "il più buio dal periodo del Diluvio". E aggiunse: "L’ora è scoccata. La battaglia, la più vasta, amara e feroce che il mondo abbia mai conosciuto, è stata raggiunta. Essa deve essere combattuta fino alla fine."

Anonimo ha detto...

– Ci sono più argomenti che spiegano questa ansia di regolare la morte con la scusa di non far soffrire il malato e la sua famiglia e farlo andare a farsi “eutanasizzare” all’estero (assimilabili alle scuse addotte alla spiegazione dell’aborto per non far soffrire la povera donna che non si sente di partorire ed evitare che vada ad abortire clandestinamente).

Primo

– La “necessaria” riduzione dei vecchi malati costosi in termini di cure mediche e pensioni.

Secondo.

– La necessità di stabilire, come per le nascite, le regole del “biodiritto” (imposto dall’ONU, con cui non si deve più litigare…) verso la bioetica, accettando l’annullamento definitivo del valore unico della vita umana, nell’ottica di preparare il terreno alla vita artificiale. E queste sono spiegazioni tecniche, scientifico-economiche. Ma l’Autorità morale che decide che non ci siano più “valori non negoziabili”, che fa ? Si direbbe più preoccupata di non interferire con le leggi in materia etica decise dai governi e supergoverni, limitandosi al massimo, in qualche omelia, a parlare alla coscienza individuale. Ma perché questa scelta? Caro Tosatti, mi lasci avanzare una ipotesi inquietante (che spero verrà smentita, come NON è successo ai Dubia). L’ipotesi inquietante è che si sia scoperto che non c’è la vita eterna, non c’è stata la creazione ed il peccato originale (la Genesi è un mito), non ci sono state l’incarnazione e la resurrezione (i testimoni non sono credibili). Sacra è solo la terra, e per la terra l’uomo rappresenta il maggior pericolo. Da cosa deduco questa ipotesi, lei mi chiederà. Bene, se lei avesse la pazienza di leggersi, per esempio, qualche capolavoro di Walter Kasper o di Karl Rahner , avrebbe una discreta introduzione (non una spiegazione chiara) ad alcune questioni. Così forse questo le permetterebbe di capire perché si è cominciato a riabilitare Caifa e Pilato (Gesù la morte se l’è cercata…), perché è seguita la riabilitazione di Giuda (con cui Gesù aveva complicità), perché si riabiliterà satana. Satana si riabiliterà perché non esiste in quanto principe del male, non esiste l’inferno infatti perché a nessuno spettano punizioni (per avere fatto che?) e nessuno ha bisogno pertanto di essere salvato (da che?), perché tutti Samo già salvi (senza alcun merito). Di Gesù Cristo si deve riconoscere soprattutto l’umanità. I sacramenti son stati dati da un uomo, ma che significavano? (Çhi c’era di testimone indipendente a filmare e registrare?). I vangeli sono dei semi-falsi, idem Padre Nostro e Credo che son stati influenzati e forse manipolati dalle prime comunità di credenti. I dieci comandamenti non valgono per i cattolici. Insomma dove è scritto che la vita umana è sacra? Possiamo vedere le fonti? Così anche Lutero va riabilitato, perché aveva ragione, ma non è stato ascoltato da Roma e dal papa. E già che ci siamo, anche l’autorità e infallibilità del papa va ridimensionata. Ma questo forse è uno “scivolone”, no?”.

http://www.marcotosatti.com/2017/12/17/pezzo-grosso-il-fine-vita-e-il-silenzio-di-troppi-pezzi-grossi-cattolici-unipotesi-inquietante-sulla-chiesa/

DAT di un cristiano ha detto...

*« Ai miei parenti, ai signori medici e a coloro che mi assisteranno nel periodo finale della mia vita:*

*1* . Se mi trovo in pericolo di vita, per incidente o per malattia, chiedo di chiamare al più presto un sacerdote cattolico che mi possa dare i sacramenti ( *Unzione degli infermi e, se è possibile, Confessione e Comunione* ).

*2* . Non si abbia timore di spaventarmi chiamando un prete, perché riceva l’unzione degli infermi; il passaggio alla vita eterna non mi spaventa!

*3* . Non voglio nessun accanimento terapeutico, ma solo la normale assistenza, compresa l’alimentazione e l’idratazione, ventilazione..

*4* . In caso di forti sofferenze, chiedo che mi siano somministrate tutte le cure palliative e sedative, ma *non la “sedazione profonda”,* perché questa viene data sapendo e volendo che il paziente non si risvegli più.

*5* . *Nel momento dell’agonia,* *chiedo che siano accanto a me i sacerdoti, parenti e amici a me cari e che mi aiutino a sopportare la sofferenza col loro affetto, mi accompagnino con la loro preghiera, e mi raccomandino a san Giuseppe e alla Madonna magari con la Coroncina della Divina Misericordia e il S. Rosario.*

*6* . *Chiedo fin d’ora a Dio la grazia di una santa morte* e di una santa sepoltura senza cremaziome e che Dio stesso venga glorificato nella mia morte.

*Queste sono le mie volontà, quelle di un cristiano imperfetto ma sincero.*

*Amen»*

Anonimo ha detto...

1* . Se mi trovo in pericolo di vita, per incidente o per malattia, chiedo di chiamare al più presto un sacerdote cattolico POSSIBILMENTE ANZIANO E/O CHE CELEBRI LA S. MESSA TRIDENTINA O ORIENTALE, che mi possa dare i Sacramenti ( *Unzione degli infermi e, se è possibile, Confessione e Comunione* ).
*3* . Voglio CHE SIA FATTO TUTTO CIO' CHE MEDICI CREDENTI (MEGLIO ANCORA SE AMICI CHE MI CONOSCANO) REPUTINO, SECONDO SCIENZA & COSCIENZA UTILE PER ME. Anche la voce corrente lo dovesse reputare accanimento" ( ma poi che significa "accanimento"?!? pratiche che solo 5 anni fa erano considerate "accanimento" terapeutico, oggi sono considerate, in specie in Giappone e negli USA, "normale assistenza"), IN PRIMIS CHE NON SIANO *MAI* SOSPESE né l’alimentazione né l’idratazione, né la ventilazione e che se anche SEMBRERà che non ho coscienza non si smetta mai di parlarmi e di cercare di comunicare con me. Non voglio ricevere organi per eventuali trapianti (salvo le cornee), né voglio che miei organi (salvo le cornee) sia usati per trapianti.

Anonimo ha detto...

’Osservatorio Cardinale Van Thuân

Visto che potrebbe essere sfuggito... mons. Crepaldi è responsabile del citato gruppo di lavoro, che a sede a Trieste. Il direttore è Stefano Fontana (collaboratore anche del Timone e La Nuova Bussola Quotidiana); ha scritto molte cose chiare sia prima che dopo (una sua chiara denuncia ai silenzi ecclesiastici è stata qui riportata da un commentatore pochi giorni fa). Il vescovo quindi ha parlato sia direttamente, che per mezzo dei collaboratori... pregate per lui, perché chissà quanti vorrebbero impallinarlo.

Anonimo ha detto...

http://www.lanuovabq.it/it/legge-sul-biotestamento-e-giusto-fare-resistenza

Mons. Luigi Negri

mic ha detto...

Anonimo 12:57
Anni fa ho ricevuto l'unione degli infermi (stupendo sacramento dalle formule mirabili che molto mi ha confortata e rafforzata) da un normalissimo cappellano d'ospedale non tradizionalista...
Non facciamo i disfattisti totali.

Anonimo 12:57 ha detto...

Che lei si sia trovata bene con un cappellano d'ospedale (anziano, immagino) NULLA QUESTIO. Mi piacerebbe morire accompagnato dalle forme sacramentali con cui sono vissuto. L' Elenco degli amici, anche ecclesiastici cui è stato impedito è lungo.

Anonimo ha detto...

Comincia ad esserci qualche Vescovo in più da qualche parte... meglio tardi che mai! Disobbedienza civile!

Anonimo ha detto...

MONS. LUIGI NEGRI:
«DOPO L'APPROVAZIONE DELLA LEGGE SUL BIOTESTAMENTO, È GIUSTO FARE RESISTENZA»
http://www.iltimone.org/36706,News.html

Anonimo ha detto...

"L’orgia di soddisfazione perbenista e ipercorrettista seguita all’approvazione del testamento biologico, una cosa in sé ininfluente, che non cambia nulla di serio, salvo la codificazione di quanto dovrebbe appartenere a un altro ordine del sentimento della cosa, a qualcosa di più misterioso ed equivoco di un codice, mi ha suggerito un tuìt: “Bene, e adesso andiamo tutti a morire ammazzati #con gioia”.

Amarezza e ironia erano in quella breve frase elettronica appena dissimulate, com’è il caso in simili circostanze. Ovviamene i gozzuti della rete, e gli ipergozzuti, mi hanno augurato una morte lenta e una quantità di sofferenze, e si sono ingegnati a farmi la lezioncina sul fatto che il corpo è mio, la vita è mia, e la gestisco io.

Beati loro che hanno la vita in proprietà personale e patrimoniale, possono metterla a reddito o anche venderla se gli salti il ticchio.

Io mi sento proprietario di una Ford, di alcune case, di molte penne e matite, ma la vita non so da dove venga, e sospetto dall’amore, e non so bene dove vada, ma da laico devoto accetto il sospetto che vada verso l’amore.
E qui mi fermo. La quantificazione non è il mio genere".
(Giuliano Ferrara, Il Foglio, 17 dicembre 2017)

Andrea ha detto...

Non è il caso dell'arcivescovo Crepaldi o di mons. Negri e pochi altri. Ma chi parla ora non è come piangere sul latte versato?

Anonimo ha detto...

Qualora un ospedale cattolico decidesse di non applicare la legge, perderebbe l'accreditamento e le convenzioni con lo Stato italiano. In pratica dovrebbe chiudere. Complimenti alla gerarchia cattolica italiana.

Gianni B. ha detto...

EMERGE UN QUADRO AGGHIACCIANTE, MA ANCHE AMPIAMENTE PREVEDIBILE: come con le altre “conquiste di civiltà” si parte dai casi limite e si giunge, in pochi anni, alla normalizzazione di pratiche scandalose e inumane

Pro vita ha detto...

Chabot, psichiatra e gerontologo, da sempre favorevole all’eutanasia, tanto da averla lui stesso somministrata, ora si dichiara preoccupato per la deriva mortifera che ha preso il suo Paese, l’Olanda.

Anonimo ha detto...

Qualora un ospedale cattolico decidesse di non applicare la legge, perderebbe l'accreditamento e le convenzioni con lo Stato italiano. In pratica dovrebbe chiudere. Complimenti alla gerarchia cattolica italiana.

Il rischio c'è ed è colpa della gerarchia; ma non è detto che sia tutto così inevitabile. Leggo innanzitutto che certi stanno facendo riferimento al Concordato, per cui le istituzioni mediche cattoliche potrebbero legittimamente opporsi. Diciamo che c'è materiale per aprire un contenzioso legale. Se poi le dette istituzioni facessero fronte unico, minacciando di chiudere piuttosto che adeguarsi, la sanità statale avrebbe un tracollo. Dunque abbiamo anche sostanziali armi di disputa.

Il problema è quel "fronte unico": disgraziatamente lo può fare solo la CEI. Se non lo fa, e non sono affatto certo che lo farà, si vedrà un lento stillicidio.

Anonimo ha detto...

http://www.marcotosatti.com/2017/12/20/fine-vita-vaticano-e-cei-improvvisamente-svegliarsi-almeno-in-parte-aridatece-ruini/