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domenica 10 dicembre 2017

La Chiesa polacca respinge le minacce del Parlamento europeo

Nella nostra traduzione dal Catholic HeraldTroviamo drammatica la protervia delle autorità europee contro la Polonia che starebbe operando una "grave violazione dei valori europei" solo perché cerca di impedire l’aborto eugenetico. Ma quali sarebbero i cosiddetti “valori europei” portati avanti da questa Europa che, non meno della gerarchia ecclesiale egemone, sta perdendo la sua anima e la sua cultura insieme alle sue radici cristiane? 

Un portavoce della chiesa polacca ha respinto una minaccia di sanzioni dell'Unione europea se il parlamento del suo paese dovesse andare avanti con la legislazione, appoggiata dalla Chiesa polacca, per frenare gli aborti di feti portatori di handicap.

"La Conferenza episcopale polacca sottolinea che il diritto alla vita è fondamentale per ogni essere umano, quindi dovremmo tutti proteggere questo diritto per i bimbi indifesi", ha detto il portavoce della Conferenza, padre Pawel Rytel-Andrianik. "Nessuno può eliminare questo diritto, né pressioni esterne né interne possono cambiare il fatto scientificamente provato che la vita umana inizia al momento del concepimento".

Il Parlamento europeo ha detto che avrebbe richiesto un'azione dell'UE se i legislatori procedessero con nuove restrizioni, appoggiate da 830.000 polacchi in una petizione presentata il 30 novembre al Sejm, la Camera bassa del Parlamento polacco.

Padre Rytel-Andrianik, in un'intervista rilasciata lo scorso 8 dicembre al servizio stampa cattolico, ha detto che sarebbe stato difficile "giudicare preventivamente" l'impatto delle minacce dell'UE, che sono state criticate come ingerenze da parte di alcuni politici nel paese tradizionalmente cattolico. Egli ha aggiunto che la ricerca ha dimostrato le modalità di sviluppo del feto prima della nascita; quindi non è solo questione di religione, ma anche di scienza".

La risoluzione afferma che i membri del Parlamento europeo invocherebbero l'articolo 7 del trattato sull'Unione europea per chiedere la sospensione della Polonia dal Consiglio europeo intergovernativo, qualora procedesse con le controverse riforme giudiziarie e di comunicazione, nonché con il divieto di abortire a causa di menomazioni fetali.

La risoluzione dell'UE ha affermato che le misure previste rappresentano una "grave violazione dei valori europei" e ha anche esortato la Polonia a "prendere una posizione ferma sui diritti delle donne, fornendo contraccezione libera e accessibile senza discriminazioni".

Padre Rytel-Andrianik ha affermato che il discorso sulle sanzioni dell'UE è arrivato durante una "situazione complessa e mutevole" in Polonia, dove la presidente del Consiglio Beata Szydlo, che ha appoggiato l'iniziativa a favore della vita, ha rassegnato le dimissioni il 7 dicembre.
Ma i vescovi cattolici polacchi continueranno a sostenere la nuova legislazione, che sarà introdotta all'inizio del 2018.

Egli ha detto: "La nostra legge attuale non protegge sufficientemente la vita umana; permette l'aborto di bambini non ancora nati quando si suppone che siano danneggiati o in qualche modo imperfetti, e nel 90 per cento dei casi questo si riferisce a bambini con sindrome di Down". Se i genitori decidono di non allevare un bambino, possono sempre promuoverne l'adozione, soprattutto quando tante famiglie sono pronte a prendersene cura.
[Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio]

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Altro che valori. Se si scava sotto i lustrini esteriori emerge ben altro, e tutti i prezzolati del sistema ben si guardano, tranne rari casi, di mettere a nudo la verità.

Anonimo ha detto...

http://www.liberoquotidiano.it/news/esteri/13288633/cristo-sconfitto-poitiers-francia-vietato-parlare-natale-.html

Anonimo ha detto...


Diritti per tutti di trucidare bambini innocenti ? Allora, siamo tutti SS, tutti membri delli "Einsatzgruppen", con la benedizione del Parlamento Europeo ?…

Anonimo ha detto...

http://www.lanuovabq.it/it/la-casa-di-loretouna-sfida-affascinante

C'è chi crede agli asini che volano, come fanno oggi certi estimatori del trio carne/mondo/demonio in grande spolvero anche tra le pareti ecclesiali.

La Beata Vergine fece volare, letteralmente, la sua casa...
E a Guadalupe, con la tilma, sfida la scienza.

Anonimo ha detto...

" grave violazione dei valori europei"
Che ardire ! Ammazzare , ghigliottinare , sarebbero valori europei ? No , quelli sono i LORO valori , i valori dei figli dei demoni che ti vogliono prima sradicare dal Creatore e poi calpestarti l' anima .

Anonimo ha detto...

Aggiornatevi!

Quella grande commemorazione di popolo per la ritrovata indipendenza polacca l’11 novembre a Varsavia, decisamente è stata deplorevole: “Slogan che rinnegano di fatto i valori democratici, liberal, europeisti e di tolleranza e non violenza”, ha scritto Repubblica. Uno “slogan era “Europa bianca di nazioni fraterne”, un chiaro no sia ai migranti – la Polonia rifiuta le quote di ripartizione decise dall´Unione europea, e non ospita praticamente nessun migrante nordafricano o arabo”.

Decisamente da correre ai ripari. Forse è questo il motivo per cui il partito di potere e di governo “Diritto e Giustizia” (PiS) ha cambiato primo ministro? Fuori Beata Maria Szydło, al suo posto è stato messo Mateusz Morawiecki. Un rimpasto. Beata Szydło, 53 anni, è cattolica, ha un figlio prete, va alla messa antica in latino; Morawiecki, 49 anni, è ebreo, banchiere-squalo (persino suo padre ha detto di lui: è un bankster), sionista militante. Non è nemmeno del partito PiS, anzi è stato braccio destro di Donald Tusk, il gran nemico della “destra” nazionale polacca oggi al potere. Morawiecki, capo di una banca del gruppo Santander, che ha introdotto JP Morgan negli affari della Polonia, si è iscritto al partito di potere due anni fa quando, essendo Tusk battuto sonoramente alle elezioni, la nuova maggioranza gli ha chiesto di diventare suo ministro per lo sviluppo economico, cui ha aggiunto la poltrona di ministro delle finanze un anno fa.

https://www.maurizioblondet.it/polonia-premier-ebraico-eccessivo-patriottismo/