Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

sabato 9 dicembre 2017

Crisi della Chiesa: Un intervento del teologo Brian Harrison O.S. sulla recente scandalosa pubblicazione negli AAS

Il teologo Brian Harrison O. S. è uno dei firmatari delle varie Correctiones finora apparse. Il tema è ancora ampiamente dibattuto qui sul blog. L'intervento che segue è stato tradotto e pubblicato da Paolo Pasqualucci [qui]. Lo riprendiamo ribadendo la gravità di questa pubblicazione negli AAS, visto che la maggioranza dei cattolici non se ne rende conto.
Piccola notazione: la gravità c'è tutta. Ma è un atto di magistero autentico o di imperio autentico?

Nota previa del traduttore.
Ho tradotto dall’inglese e pubblicato, unitamente  all’originale, questo  breve ma prezioso contributo del teologo, prof. Brian W. Harrison O.S., intitolato: Il peso specifico dei diversi tipi di interventi pontifici, perché mi sembra mettere perfettamente in luce il carattere fortemente magisteriale che Papa Francesco ha voluto imprimere all’interpretazione eterodossa di certi passi ambigui della sua Esortazione Apostolica Amoris Laetitia.  
Le spiegazioni di Padre Harrison sul valore di atto di magistero dello strumento rappresentato dalle “Epistole Apostoliche”, corroborate da significativi estratti degli indici degli AAS, sono estremamente chiare e spero possano contribuire in maniera decisiva a fugare ogni interpretazione minimalista del nefas perpetrato da Papa Francesco, con il suo Rescritto del 5 giugno scorso:  atto di una gravità inaudita, che rappresenta, a mio modesto avviso, un punto di non ritorno per l’attuale Pontificato.  Grazie a quest’atto, ora è come se il Papa in persona autorizzasse ufficialmente i cattolici, trovantisi in certe situazioni matrimonialmente irregolari, a compiere il terribile peccato di una Santa Comunione sacrilega!
Ho strutturato l’intervento nel seguente modo:
Nota previa del traduttore Testo tradottoTesto originaleAllegato, come nell’originale, con estratti dagli Indici generali degli AAS, voll. 80, 86, 76.  Le tre note di riferimento a pie’ di pagina le ho aggiunte io.  Le parole in corsivo sono nell’originale. 
Paolo  Pasqualucci, 8 dicembre 2017

P. Brian  Harrison O.S. :
Il peso specifico dei diversi tipi di interventi pontifici

Presento qui acclusi (con il sistema del copia e incolla) estratti da diversi indici degli Acta Apostolicae Sedis, i quali mostrano essere le Epistole Apostoliche (Epistulae Apostolicae) documenti di livello piuttosto alto – al terzo posto nella gerarchia vaticana delle fonti, dopo le Lettere Encicliche e le Esortazioni Apostoliche.

Il 2 dicembre 2017 il Vaticano ha rivelato che il 5 giugno dello stesso anno Papa Francesco ha ordinato di conferire lo status di “magistero autentico” quale Epistula Apostolica, alla lettera (privata), come tale atto non di magistero, da lui inviata il 5 settembre 2016 ai vescovi della regione di Buenos Aires, e di promulgarla come tale negli Acta Apostolicae Sedis, il registro ufficiale della Sede Apostolica.[1]

In quest’Epistola, Papa Francesco dichiara che l’unica corretta interpretazione del cap. 8 della sua Esortazione Apostolica Amoris Laetitia, è quella sostenuta dai vescovi di Buenos Aires nella loro lettera pastorale del 5 settembre 2016.[2]

Nell’art. 6 di questa lettera, i vescovi affermano:  allorché coppie divorziate e invalidamente risposatesi decidono che un impegno alla continenza “non è praticabile” da parte loro, possono tuttavia ricevere l’assoluzione sacramentale e la Santa Comunione, pur in assenza di quell’impegno, in “casi particolari”, vale, a dire quando “si ravvisi” l’esistenza di circostanze attenuanti, riducenti la loro colpevolezza.[3]

Poiché gli insegnamenti del “magistero autentico”, anche quando non proposti in modo infallibile, richiedono “l’assenso religioso dell’intelletto e della volontà” da parte dei fedeli  cattolici, ciò significa che, per il Pontefice regnante,  dal 2 dicembre 2017 dobbiamo dare il nostro assenso a una dottrina che, anteriormente a quella data, da tempo immemorabile Papi, Concili e il diritto canonico vietano di professare.  Il divieto risulta anche dal Rituale Romano (il testo usato dalla Chiesa per la pratica dei Sacramenti e altri riti per 350 anni, a partire dalla sua promulgazione nel 1614), nonché dal Catechismo della Chiesa Cattolica (nn. 1650 & 2390).

Ad innumerevoli Cattolici e in special modo a coloro cui sono affidati l’insegnamento della dottrina della Chiesa e l’amministrazione dei Sacramenti, Papa Francesco ha ora fatto il regalo di una grave crisi di coscienza.

Come si può  prontamente vedere dai titoli sottolineati e messi in rilievo negli Indici degli AAS  qui sotto riportati, le Epistole Apostoliche sono di rango superiore alle Litterae Apostolicae, per quanto i mezzi di informazione di massa cancellino normalmente la differenza coll’indicare entrambe come “Lettere Apostoliche”. Le Epistole Apostoliche superano di rango anche i Motu Proprio e persino le Costituzioni Apostoliche, del tipo di quella con la quale Giovanni Paolo II ha promulgato il Catechismo della Chiesa Cattolica.  Difatti, Giovanni Paolo si è servito  di una Epistola Apostolica per promulgare ciò che molti di noi considerano una definizione ex cathedra proclamante una verità infallibile della seconda categoria (definitive tenenda); vale a dire, che solo gli uomini possono esser ordinati sacerdoti (Ordinatio Sacerdotalis, 1994).  
B. H. 
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1. Il testo del Rescritto con il quale il Papa ha dato quest’ordine, è il seguente:  “Summus Pontifex decernit ut duo Documenta quae praecedunt edantur per publicationem in situ electronico Vaticano et in Acta Apostolicae Sedis, velut Magisterium authenticum.  In Aedibus Vaticanis, die V mensis Iunii anno MMXVII, Petrus Card. Parolin, Secretarius Status” (pubblicato da Maria Guarini sul suo blog: chiesaepostconcilio.blogspot.it, 6.12.2017 [qui], nella posta intitolata: Alcune notazioni sulla pubblicazione negli AAS dei criteri interpretativi dell’AL dei vescovi argentini e della lettera papale). 
2. Scrive infatti Bergoglio:  “El escrito es muy bueno y explicita cabalmente el sentido del capitulo VIII de Amoris laetitia.  No hay otras interpretaciones.  Y estoy seguro de que hará mucho bien”. Ossia:  “Lo scritto [dei vescovi] è molto buono ed esplicita perfettamente il significato del capitolo VIII di Amoris laetitia.  Non vi sono altre interpretazioni.  E sono certo che da ciò verrà molto bene”.  (Reperibile sul blog di Maria Guarini, nella posta sopra citata).  
3. Testo del par. 6 della Lettera dei vescovi argentini: “En otras circunstancias más complejas, y cuando no se pudo obtener una declaración de nulidad, la opción menciónada puede no ser de hecho factible.  No obstante, igualmente es posible un camino de discernimiento.  Si se llega a reconocer que, en un caso concreto, hay limitaciones que atenúan la responsabilidad y la culpabilidad (cf. 301-302), particularmente cuando una persona considere que caería en una ulterior falsta dañando a los hijos de la nueva unión, Amoris laetitia abre la posibilidad del acceso a los sacramentos de la Réconciliación y la Eucaristía {cf. notas 336 y 351).  Estos a su vez disponen a la persona a seguir madurando y creciendo con la fuerza de la gracia”. (Reperibile sul blog di Maria Guarini, nella posta sopra citata). La Lettera pastorale dei vescovi della “regione pastorale di Buenos Aires” si intitola:  Criterios básicos para la aplicación del capitulo VIII de Amoris laetitia.
[Fonte:  iter Venerdì 8 dicembre 2017]                   
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The Relative Weights of Different Types of Papal intervention

Below are excerpts (copy-and-pasted) from several indices of Acta Apostolicae Sedis showing that Apostolic Epistles (Epistulae Apostolicae) are quite high-ranking magisterial documents – in third place in the Vatican ‘pecking order’ after Encyclical Letters and Apostolic Exhortations. The Vatican made public on December 2, 2017 that on June 5 of the same year Pope Francis had ordered that his originally non-magisterial (private) letter of September 5, 2016 to the bishops of the Buenos Aires region of Argentina be raised to the status of “authentic magisterium” as an Epistula Apostolica, and promulgated as such in the official record of Peter’s See, the Acta Apostolicae Sedis. In this Epistle Pope Francis declares that the only correct interpretation of Chapter 8 of his Apostolic Exhortation Amoris Laetitia is that given by the Buenos Aires bishops in their own pastoral letter of September 5, 2016. In article 6 of this letter these bishops affirm that when divorced and invalidly remarried couples decide that a commitment to continence is “not feasible” for them, they may still be given sacramental absolution and Holy Communion without that commitment in “particular cases” where “one recognizes” that there are mitigating circumstances that reduce their culpability.
Since teachings of the “authentic magisterium”, even though not infallibly proposed, require the “religious assent of mind and will” of faithful Catholics, the present Pontiff is telling us that as of December 2, 2017 we must assent to a doctrine which we were forbidden to hold prior to that date by previous Popes, Councils and canon law from time immemorial, as well as by the Roman Ritual (the Church’s text for sacramental practice and other rites, used for 350 years after its promulgation in 1614), and by the Catechism of the Catholic Church (nos. 1650 & 2390). Pope Francis has now presented a grave crisis of conscience for countless faithful Catholics, especially those entrusted with teaching the Church’s doctrine and administering the sacraments.
As can readily be seen from the highlighting below, Apostolic Epistles outrank Litterae Apostolicae, even though the vernacular media usually obscures the difference by translating both types of document as “Apostolic Letters”. Apostolic Epistles also outrank Motu Proprios and even Apostolic Constitutions such as the one by which John Paul II promulgated the Catechism of the Catholic Church. In fact, John Paul used an Apostolic Epistle to promulgate what many of us regard as an ex cathedra definition proclaiming an infallible truth of the second category (definitive tenenda), namely, that only men can be ordained as priests (Ordinatio Sacerdotalis).
B.H.

(AAS vol. 80, 1988, p.1823)
                                           INDEX GENERALIS ACTORUM (AN. ET VOL. LXXX )
ACTA SUMMI PONTIFICIS
LITTERAE ENCYCLICAE : 513.
EPISTULAE APOSTOLICAE: 241, 935, 1639, 1653.
DECLARATIO : 252.
SACRA CONSISTORIA: 689, 692, 1071, 1077.
LITTERAE DECRETALES : 1375. LITTERAE APOSTOLICAE MOTU PROPRIO DATAE: 121, 1255, 1258, 1495.
CONSTITUTIONES APOSTOLICAE: 5, 6, 353, 355, 357, 694, 841, 1091, 1092, 1262, 1263, 1264, 1381, 1382, 1499, 1501, 1502, 1729, 1731, 1733, 1735, 1737.
LITTERAE APOSTOLICAE: 7, 360, 365, 366, 367, 368, 696, 957, 961, 965, 966, 967, 1094, 1097, 1100, 1101, 1265, 1270, 1384, 1389, 1392, 1395, 1398, 1503, 1507, 1508, 1509, 1739, 1740, 1741, 1742, 1743, 1744, 1745.
EPISTULAE : 923, 969, 988, 1119, 1121, 1280, 1292, 1746.
CONVENTIO: 1271.
HOMILIAE : 10, 369, 373, 379, 586, 592, 597, 702, 707, 711, 997, 1084, 1102, 1107, 1112, 1276, 1399, 1404, 1410, 1510, 1516, 1521.
ALLOCUTIONES : 15, 17, 25, 29, 31, 34, 38, 46, 52, 59, 125, 129, 255, 261, 266, 271, 603, 606, 6.11, 614, 620, 622, 627, 630, 635, 643, 647, 652, 657, 658, 660, 663, 668, 669, 674, 678, 680, 682, 689, 716, 721, 722, 723, 728, 730, 734, 736, 739, 1002, 1004, 1009, 1014, 1016, 1019, 1025, 1071, 1125, 1129, 1131, 1133, 1143, 1154, 1158, 1164, 1167, 1170, 1172, 1178, 1186, 1192, 1197, 1199, 1202, 1205, 1208, 1211, 1214, 1219, 1221, 1226, 1296, 1299, 1301, 1304, 1310, 1314, 1319, 1323, 1325, 1329, 1331, 1335, 1339, 1343, 1346, 1347, 1416, 1421, 1424, 1427, 1434, 1441, 1447, 1449, 1455, 1460, 1464, 1466, 1527, 1532, 1538, 1543, 1546, 1748, 1750, 1755, 1762, 1771, 1775, 1782, 1784.
NUNTII GRATULATORII : 1230, 1231, 1550.
NUNTIUS RADIOPHONICUS : 66. NUNTII TELEVISIFICI : 1233,1252, 1254.
NUNTII SCRIPTO DATI: 64, 277, 278, 1237, 1241, 1358, 1362, 1365, 1472, 1473, 1552.
ITINERA APOSTOLICA: 134, 140, 147, 157, 163, 172, 178, 186, 193, 200, 206, 215, 221, 287, 289, 297, 305, 311, 319, 327, 384, 386, 390, 398, 405, 412, 420, 424, 433, 441, 448, 456, 463, 469, 476, 482, 488, 493, 741, 749, 755, 761, 768, 775, 781, 787, 805, 813, 815, 831, 1552, 1559, 1566, 1573, 1588, 1595, 1603, 1612.

(AAS vol. 86, 1994, p.  1028)
                           INDEX DOCUMENTORUM CHRONOLOGICO ORDINE DIGESTUS
                                               I   ACTA IOANNIS PAULI II PP.
I - EPISTULA APOSTOLICA 1994 Maii 22 Ordinatio sacerdotalis - De Sacerdotali ordinatione viris tantum reservanda 545
II - CONSISTORIA 1994 Iun. 13-14 Consistorium extraordinarium 614 » Nov. 26 Consistorium ordinarium publicum 1011
III - LITTERAE DECRETALES 1992 Maii 31 « Notum feci vobis ». - Beatus Claudius La Colombière, professus Societatis Iesu sacerdos, Sanctus renuntiatur 305 1993 Mart. 21 « Luceat lux vestra ». - Beata Claudina Thévenet Sancta declaratur 5 » » » « Qui habet mandata ». - Beata Teresia a Iesu de Los Andes Sancta renuntiatur 465 » Iun. 16 « Haec est autem ». - Beatus Henricus de Ossó y Cervello Sanctus declaratur 625
IV - LITTERAE APOSTOLICAE MOTU PROPRIO DATAE 1994 Ian. 1 Socialium Scientiarum. - Pontificia Academia Scientiarum Socialium constituitur . . . . . 209 » » » Adnexum: Pontificiae Academiae Scientiarum Socialium ordinatio 213 » Febr. 11 Vitae mysterium. - Pontificia Academia pro Vita constituitur . 385 » » » Adnexum: Academiae pro Vita ordinatio ....... . 388 » Sept. 30 La sollecitudine. - Ultima ordinatio Officii Laboris Apostolicae Sedis foras datur . 841 » » » Officii Laboris Apostolicae Sedis ordinatio . 843 » » » Adnexum I: Albo degli Avvocati presso il Collegio di conciliazione e arbitrato dell'Ufficio del Lavoro della Sede Apostolica (ULSA) 851 » » » Adnexum II: Norme circa la procedura di ricorso per legittimità contro le decisioni dell'Ufficio del Lavoro della Sede Apostolica 853
V - CONSTITUTIONES APOSTOLICAE 1992 Oct. 11 Fidei depositum. - Catholicae Ecclesiae Catechismus post Concilium Oecumenicum Vaticanum II instauratus publici iuris fit 113 1993 Iul. 1 Ad aptius. - In India nova conditur dioecesis Srikakulamensis . 8 I

(AAS vol. 76, 1984, p.1108):
          INDEX DOCUMENTORUM CHRONOLOGICO ORDINE DIGESTUS
                                                   I - ACTA IOANNIS PAULI PP. II I
 ADHORTATIO APOSTOLICA 1984 Mart. 25 Redemptionis donum. Ad religiosos et religiosas sodales de eorum Consecratione Mysterio Redemptionis illustrata
EPISTULAE APOSTOLICAE 1984 Febr. 11 I. « Salvifici Doloris ». - Ad totius Catholicae Ecclesiae Episcopos, Sacerdotes, Religiosas Familias et Fideles de christiana doloris humani significatione . 201 »
              Apr. 20 II. « Redemptionis Anno ». - Ad totius Ecclesiae Catholicae Patriarchas, Archiepiscopos, Episcopos, Sacerdotes, Religiosas Familias et Christifideles: de urbe Ierusalem quae est omnibus in Deum credentibus bonum sacrum atque optatus concursionis locus ad pacem conciliandam pro populis regionis Mediae Orientalis .
SACRA CONSISTORIA 1984 Iun. 25 I. Consistorium secretum: Summi Pontificis allocutio 753 Camerarii Sacri Collegii nominatio 754 Assignatio tituli Ecclesiae Suburbicariae 755 Optio 755 Provisio Ecclesiarum 755 Nuntius Ecclesiarum quae iam concreditae sunt 755 Relatio causae 756
            II. Consistorium unicum: Peroratio Causarum Canonizationis
LITTERA E DECRETALES 1982 Oct. 10 I. Beato Maximiliano Mariae Kolbe, Sacerdoti professi Ordinis Fratrum Minorum Conventualium, Sanctorum honores decernuntur
            II. Oct. 16 1983 » » II. Beato Leopoldo Mandic" a Castro Novo, Sanctorum caelitum honores decernuntur
LITTERA E APOSTOLICAE MOTU PROPRIO DATA E 1984 Ian. 2 Pontificia Commissio Codici iuris canonici authentice interpretando constituitur

15 commenti:

Emanuele ha detto...

Personalmente della gravità me ne rendo molto molto conto.
Sarebbe bello che pubblicaste anche la lettera che nel 1994 la Congregazione per la Dottrina della Fede inviò a tutti i vescovi "circa la recezione della Comunione Eucaristica da parte dei divorziati risposati" http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/documents/rc_con_cfaith_doc_14091994_rec-holy-comm-by-divorced_it.html

Nella lettera del 1994 si sintetizza il Magistero Ordinario e Universale (che è infallibile) in materia di divorziati risposati. La lettera è chiarissima e i termini adottati non lasciano spazio a dubbi.
Ora abbiamo un Magistero Autentico (non infallibile) che propone il contrario.
La domanda è: può un Magistero autentico fallibile prevalere su un Magistero Ordinario Universale infallibile? La risposta è certamente no.

La situazione è gravissima. Innalziamo preghiere e preghiamo veramente tanto con cuore anche per l'attuale Pontefice.

lister ha detto...

Intanto è in vendita il libro -bestseller- "Il Papa Dittatore": la storia segreta del papato più tirannico e senza scrupoli dei tempi moderni.
Qualcosa si muove...Velocior?

Alessandro Mirabelli ha detto...

Magistero autentico si (perché proviene da un legittimo Papa) ma magistero che insegna l'errore è pertanto ...

Anonimo ha detto...

MI VIENE DA pensare che, se sarà approvato il Nuovissimo Rito della messa ecumenica, senza le parole esplicite della Consacrazione, ciò sarà consentito da Dio, come una sua astuzia per "ridurre il danno". Dato molte messe montiniane possono già dubbie di loro, il moltiplicarsi di messe, proprio INVALIDE ED INEFFICACI (O, quanto meno, tutte più che dubbie, PER DEFINIZIONE) farà in modo che le Comunioni sacrileghe siano in numero limitato.

Anonimo ha detto...

"Le Epistole Apostoliche superano di rango anche i Motu Proprio e persino le Costituzioni Apostoliche": qui c'è ben più di un motu proprio!

Anonimo ha detto...

Un ateo come Cacciari dice cose più cattoliche di questo papa. In un impeto di consapevolezza, a fatto persino mea culpa per il fallimento della propria generazione.

Sacerdos quidam ha detto...

"Poiché gli insegnamenti del “magistero autentico”, anche quando non proposti in modo infallibile, richiedono “l’assenso religioso dell’intelletto e della volontà” da parte dei fedeli cattolici, ciò significa che, per il Pontefice regnante, dal 2 dicembre 2017 dobbiamo dare il nostro assenso a una dottrina che, anteriormente a quella data, da tempo immemorabile Papi, Concili e il diritto canonico vietano di professare."

Comunque l'assenso religioso dell'intelletto e della volontà non equivale all'assenso di Fede, richiesto, invece, dal Magistero infallibile (ordinario o straordinario che sia). C'è una differenza essenziale tra i due casi.

La gravità dell'atto di Papa Bergoglio resta tutta, ma la sua obbligatorietà è non solo discutibile (da persone competenti ed in presenza di serie motivazioni) ma del tutto nulla.
Questo perchè, come ho già detto, l'assenso religioso dell'intelletto e della volontà ad un atto di Magistero solo autentico presuppone un fatto importante e decisivo: e cioè che quel Magistero autentico non sia chiaramente opposto alla dottrina perenne, o già solennemente definita, della Chiesa.
In presenza di una evidente contraddizione della dottrina costante ed universale della Chiesa, quell'atto di Magistero autentico è erroneo ed eretico, e ad esso non può lecitamente tributarsi alcun 'religioso assenso' in nessuna forma.

Quindi in realtà la crisi di coscienza tra clero e fedeli in seguito a quanto inserito negli AAS può esistere solo nella misura in cui vi sia ignoranza di quanto ho appena detto.
Si tratta, da parte nostra, di aiutare costoro a comprendere che nessun successivo 'magistero autentico' può lecitamente e validamente contraddire il precedente e costante Magistero della Chiesa. Dobbiamo esortare clero e fedeli ad opporsi apertamente a questo che, con termine romanesco, ho chiamato magistero 'farlocco' ( cioè falso, truffaldino e dunque nullo).

Ma poiché, come ricorda il prof. Pasqualucci, "grazie a quest’atto, ora è come se il Papa in persona autorizzasse ufficialmente i cattolici, trovantisi in certe situazioni matrimonialmente irregolari, a compiere il terribile peccato di una Santa Comunione sacrilega", Cardinali e Vescovi hanno lo stretto dovere di intervenire in difesa delle anime.

Una sola nota finale: quanto sta accadendo ora con questo colpo di mano bergogliesco è già successo con l'approvazione da Paolo VI degli Atti del Concilio Vaticano II.
Anche allora quel Papa volle che si prestasse un 'religioso assenso' ai suoi documenti contenenti le famigerate 'novità', che contraddicevano apertamente, in alcuni casi, il precedente Magistero della Chiesa: si pensi ad esempio a 'Dignitatis humanae'.
Allora in gioco era la dottrina dogmatica, oggi quella morale.
Solo due Vescovi - Mons. Marcel Lefebvre e Mons. Antonio de Castro Mayer - reagirono allora in difesa della Fede e delle anime, affrontando coraggiosamente calunnie e sanzioni (del tutto nulle) da parte della Gerarchia 'conciliare'. Tutti gli altri restarono in silenzio, o presero parte attiva alla demolizione della Chiesa, che ha condotto direttamente e logicamente al tragico 13/3/2013.

irina ha detto...

"...decidono che un impegno alla continenza “non è praticabile” da parte loro..."

Tutti gli esseri umani nascono continenti.E tali rimangono per anni ed anni. Ci sono poi coloro che rinunciano alla continenza 'per vedere l'effetto che fa' non essere continenti; altri invece rimangono continenti fino al matrimonio ed oltre, cioè non usano la sessualità come un giocarello, ma col fine di procreare. Evidentemente quelli che decidono che non possono impegnarsi alla continenza, implicitamente, ammettono che la situazione a loro scappa di mano e va di mano in mano. Credo che situazioni di tale portata vadano curate, non in un ospedale da campo, che non è attrezzato alla bisogna ma, da medici specialisti: in sessuologia o in psichiatria, poichè, come disse il buon Sigmund Freud, medico e psicanalista, il principale organo sessuale è nella mente.Anche nella mente di molti consacrati che,vecchi, dimostrano, con le loro parole proferite o scritte, di non aver pensato, durante la loro lunga vita, che a non essere continenti.

Anonimo ha detto...

Il cardinale Sturla: “Sproporzionato il dibattito su Amoris laetitia”

http://www.lastampa.it/2017/12/09/vaticaninsider/ita/inchieste-e-interviste/il-cardinale-sturla-sproporzionato-il-dibattito-su-amoris-laetitia-qjo8tnNIbdUs8Md5Ai9FSK/pagina.html?utm_source=dlvr.it&utm_medium=twitter

Ottimo centro di : ن CantualeAntonianum‏

Il "tempo" assurto a criterio per valutare l'adulterio : più si passa tempo nell'unione illegittima e più diventa legittima. Una specie di usucapione , Eccellenza? E poi dice che il dibattitto è esagerato! Hai voglia! Ancor di più se questo è lo stato "confusionale", non "pastorale" .

Suggerimenti per il futuro :
In risposta a @cantuale
La sua prossima enciclica dovrebbe essere chiamata: Love in Usucapion Times.

Sacerdos quidam ha detto...

Bisogna cercar di capire il card. Sturla.
Lui ed i suoi simili hanno fatto uso per decenni di droghe pesanti, tutte noti derivati del Vaticano II: culto dell'uomo, apertura al mondo, volemosebbene universale, ecumenismo, libertà religiosa, abbattere i bastioni (oggi nella nuova sintesi chimica 'non muri ma ponti') e adesso sono inevitabilmente giunti alla fase terminale.

In fondo, l'intuizione bergogliana del famoso 'ospedale da campo' è giusta: solo che dovrebbe essere un ospedale psichiatrico in cui ricoverare d'urgenza tutti gli Sturla prodotti dal Vaticano II che da decenni infestano la Chiesa.

Anonimo ha detto...

Segnalo:
http://lectiobrevis.blogspot.it/2017/12/nel-solito-silenzio-generale-degli.html?m=1
Antonio

Sì ha detto...

" Sgusciante " ?
http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/?topic=03/04/09/3080386

Aloisius ha detto...

Eccellente Sacerdos Quidam, non so se lei o qualcun altro aveva evidenziato la frase di Paolo VI, del tipo 'come Pio V ha introdotto il rito che ora chiamiamo antico, lui e Giovanni XXIII hanno introdotto quello nuovo', per cui ogni critica era vanificata dal fatto che pari sono.

Solo che il primo, da quel poco che so, ha rispettato Tradizione apostolica e Dottrina, valorizzandole ancor di più nella liturgia, tutta incentrata sul Signore e il Suo sacrificio, mentre i secondi l'hanno modificata in senso modernista, affidando anche a protestanti, modernisti e forse anche catto/massoni, la cura di importanti aspetti liturgici, per meglio soddisfare l'adeguamento ai tempi moderni e il falso ecmenismo.

Il problema è che la maggioranza di cattolici è tale solo per usanza, ma non si interessa affatto a quello che sta succedendo.
Vede queste prese di coscienza come un gesto di intollerabile presunzione di chi vuole saperne più dei papi. dei vescovi e dei cardinali.
Ti vedono come una specie di marziano, oppure come un cospiratore pericoloso, un integralista uguale ai terroristi... un "nemico di Francesco"!

Nonostante il loro totale disinteresse a ogni problematica religiosa, anche non riguardante il modernismo, rivendicano il diritto ad essere benvoluti da Dio, a veder giustificati i loro peccati comunque, secondo il noto motto - avvalorato da Bergoglio - "Cristo si, Chiesa no", perchè la Chiesa ha nascosto il vero Cristo.
E vista l'alta percentuale di separati, divorziati, risposati e coppie di fatto, etero e omo, le aperture del nuovo riformatore sono una figata pazzesca.

Siamo nelle mani del Signore, solo la preghiera ci potrà salvare, ma ance rinnovare la nostra misera denuncia di questa distruzione della nostra Fede è una necessità fondamentale.

mic ha detto...

Il 'Magistero autentico' è autorevole ma non infallibile come quello ex cathedra.
Il problema è che ormai viene considerato "rigido" e "fissista" tutto ciò che definisce, non solo autorevolmente, ma anche con termini certi e definitori, senza ambiguità o contorcimenti mentali e verbali. E dunque appare improbabile, chissà fino a quando, ottenere insegnamenti ex cathedra. E, nel frattempo, la prassi imbastardita i cambiamenti li opera e la verità risulta tradita.

Anonimo ha detto...

chi volesse ancora interrogare il Signore e chiedergli visioni o rivelazioni, non solo commetterebbe una stoltezza, ma offenderebbe Dio, perché non fissa il suo sguardo unicamente in Cristo e va cercando cose diverse e novità. Dio infatti potrebbe rispondergli: «Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto. Ascoltatelo» (Mt 17, 5). Se ti ho già detto tutto nella mia Parola ch'è il mio Figlio e non ho altro da rivelare, come posso risponderti o rivelarti qualche altra cosa? Fissa lo sguardo in lui solo e vi troverai anche più di quanto chiedi e desideri: in lui ti ho detto e rivelato tutto. Dal giorno in cui sul Tabor sono disceso con il mio Spirito su di lui e ho proclamato: «Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto. Ascoltatelo» (Mt 17, 5), ho posto fine ai miei antichi modi di insegnare e rispondere e ho affidato tutto a lui. Ascoltatelo, perché ormai non ho più argomenti di fede da rivelare, né verità da manifestare. Se prima ho parlato, era unicamente per promettere il Cristo e se gli uomini mi hanno interrogato, era solo nella ricerca e nell'attesa di lui, nel quale avrebbero trovato ogni bene, come ora attesta tutto l'insegnamento degli evangelisti e degli apostoli.