Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

giovedì 8 agosto 2019

Arcivescovo Viganò: “La figura di Cristo è assente dall'Instrumentum laboris del Sinodo per l'Amazzonia”

Nella nostra traduzione da LifeSiteNews. Anche l'Arcivescovo C.M. Viganò dice la sua sul Sinodo per l'Amazzonia. Vedi indice articoli.

L’arcivescovo Carlo Maria Viganò ha affermato che il sinodo di ottobre sull’Amazzonia rappresenta il trionfo dello sforzo portato avanti per decenni da parte dei gesuiti e dei loro sostenitori di ricostruire la Chiesa cattolica.

Mons. Viganò si chiede “Dov’è il messaggio cristiano qui?”, circa l’Instrumentum laboris del Sinodo, che il già prefetto della Dottrina della Fede, card. Gerhard Muller e il cardinale dei dubia, Walter Brandmüller, hanno criticato, il primo, perché diffonde un “falso insegnamento” [qui], il secondo, perché è “eretico” [qui]. Mons. Viganò ha discusso il documento in un’intervista concessa al dott. Robert Moynihan di Inside the Vatican.

“In effetti, la figura di Cristo è assente”, ha osservato. Ora, in questo momento “L’Instrumentum laboris del Sinodo testimonia l’emergere di una teologia cattolica post-cristiana. E ciò è molto preoccupante. È contro tutto quello  per cui ho lavorato e creduto per tutta la mia vita”.

Viganò ha anche denunciato che il documento di lavoro rivela influenze della Teologia della Liberazione, sviluppatasi negli anni '60 in America Latina nell'intento di conciliare gli insegnamenti cattolici con elementi del marxismo rivoluzionario. Mons. Viganò suggerisce che il gesuita papa Francesco sia favorevole alla Teologia della Liberazione. I gesuiti sono attivi da tempo nelle cause sociali in zone poveri dell’America Latina quali la regione amazzonica. Nel suo libro “I Gesuiti: La Compagnia di Gesù e il tradimento della Chiesa cattolica romana”, p. Malachi Martin ha narrato l’esempio dei sacerdoti gesuiti nelle lotte armate e nei governi rivoluzionari, come quello Sandinista del Nicaragua.

Viganò dice che ora sta studiando attentamente la storia dell’ordine dei Gesuiti. Definisce la situazione attuale come il “trionfo di un piano di 60 anni fa, la riuscita esecuzione di un piano ben congegnato per introdurre un nuovo tipo di pensiero nel cuore della Chiesa, un pensiero radicato in elementi della Teologia della Liberazione contenenti filoni marxisti, ben poco attento alla liturgia tradizionale o alla morale o alla teologia, ma focalizzato piuttosto sulla “prassi” in tema di giustizia sociale. E ora questo piano ha raggiunto uno dei suoi massimi obiettivi, con un gesuita sulla Cattedra di Pietro…”.

Viganò, già rappresentante del Vaticano negli Stati Uniti come nunzio apostolico, nel 2018 ha destato scalpore per una sua lettera [qui] sulla copertura vaticana agli abusi sessuali dell’ex cardinale Theodore McCarrick. Ha rivelato che papa Francesco aveva annullato le sanzioni imposte privatamente da Benedetto XVI al prelato ormai caduto in disgrazia.

A luglio, il vescovo Athanasius Schneider del Kazakistan [qui] ha dichiarato a LifeSiteNews  che i sostenitori del sinodo amazzonico si preoccupano poco dei bisogni spirituali delle popolazioni indigene del bacino amazzonico, affermando che essi, invece, cercano di attuare “la propria agenda ideologica consistente nell'avere un clero sposato in Europa, successivamente da estendere a tutta la Chiesa latina”.

A giugno, LifeSiteNews ha intervistato lo scrittore Julio Loredo, autore del libro Teologia della liberazione. Un salvagente di piombo per i poveri (Cantagalli, 2014). Loredo ha affermato che il retroscena “non raccontato” del sinodo sull’Amazzonia è quello di “cambiare l’intera Chiesa” sulla falsariga delle “cosiddette Teologia Indigena e Teologia Ecologica” da un punto di vista 'amazzonico': null’altro che il culmine della Teologia della Liberazione”. Mentre gran parte dei media si focalizza su questioni come l’ordinazione delle donne, Loredo ha dichiarato: “Questo Sinodo è stato preparato e gestito da una rete ben organizzata di associazioni e movimenti “indigenisti”, affermando che le persone chiave coinvolte nel sinodo sono legate alla Teologia della Liberazione.

Il Sinodo sull’Amazzonia si svolgerà a Roma dal 6 al 27 ottobre.
[Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio]

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Un grazie a quei pochi laici che hanno aperto gli occhi agli ingannati, a pochi peraltro, la massa andrà felice dietro i matrimoni dei preti e le donne false pretesse o false diaconesse, ignorando del tutto che si inchineranno a Lucifero sotto le false spoglie della bandiera di Cristo. Anche persone buone che sono manipolate dai mass media, col femminismo, femminicidio e poveri preti soli ed abbandonati!!!! Che soli ed abbandonati non sono, e sembrano uscire (i miei almeno ed anche gli africani in ferie attualmente, da una sfilata di moda, le chiese ridotte a musei con visite guidate e biglietto di entrata.

irina ha detto...

Purtroppo è la conseguenza del lasciar correre, del lasciar fare, del credere che poi con il tempo le persone riconosceranno i propri errori e li correggeranno. Errore alla cui base è il convincimento che l'essere umano nasca buono. Errore di secoli e secoli, errore di coloro che hanno sempre criticato e combattuto la Chiesa, in particolare nelle epoche materialiste in cui 'in principio era l'azione', così come la nostra era materialista-tecnologica. Il ribaltamento ha fatto scivolare la testa, parte nobile, all'inguine e salire i piedi sul collo così che dopo aver raccolto le sensazioni dalla testa si ragiona con i piedi. A volte credo che 'togliere la sete con il prosciutto' sia la strada giusta per far apprezzare l'acqua fresca di fonte. Primo renderei obbligatorio il coito, come le medicine da assumersi ogni ora, notte e giorno, per un mese, parimenti per le altre malattie mortali gola, ira, invidia, accidia, avarizia, superbia. I superbi, tipo il nostro, dovrebbero, di ora in ora, pubblicamente dichiararsi dio e mostrare, argomentando, tutte le loro qualità somme, divine. Un mese di questa terapia, credo sia sufficiente. Spero. Sicuramente è da molto tempo che Padre, Figlio, e Spirito Santo non abitano più in Vaticano. Abitano solo in qualche cuore semplice che prega e si tiene informato del mondo e sul da farsi con il mondo ruminando la Buona Novella.

Anonimo ha detto...

il convincimento che l'essere umano nasca buono coincide con la negazione del peccato originale. Ed è questa la radice ultima della modernità anticristiana.
Anche nella Chiesa, non a caso è stato il papa buono a proclamare l’abbraccio al mondo, improvvisamente dichiarato buono.
Da qui il riconoscere buone le religioni del Libro, scorgere inesistenti semi del Verbo pressoché ovunque, fino all’apoteosi della proclamazione della sanità del paganesimo sciamanico-amazzonico.
Chi mi conosce sa che da sempre uso chiamar “amazzonia” la nota setta inimica…
Oreste

Anonimo ha detto...

https://campariedemaistre.blogspot.com/2019/06/sinodo-amazzonia-fra-fregnacce-ed-eresie.html

Sinodo Amazzonia. Fra fregnacce ed eresie
SINODO AMAZZONIA NO COMMENTS

Anonimo ha detto...

Se il Sinodo di ottobre rappresente lo sforzo di decenni da parte dei gesuiti, faranno anche carte false pur di farlo passare. Ne vedremo di belle!

Anonimo ha detto...

https://gloria.tv/article/wfk4rmLBMaAR44vMYXVmZgrD2

Francesco rimuove nipote del denunciante Viganò
Monsignor Carlo Maria Polvani, nipote del denunciante arcivescovo Carlo Maria Viganó, è stato rimosso come capo Ufficio Informazioni e Documentazione della Segreteria di Stato.

Con grande sorpresa, papa Francesco ha trasferito Polvani all'irrilevante Pontificio Consiglio per la Cultura, dove sarà secondo sottosegretario. Pertanto non appartiene più ad alcun servizio diplomatico della Santa Sede.

Il posto di Polvani è stato preso da Monsignor Mauro Carlino, un protégé dell'ex vice segretario di stato, Angelo Becci, che ora è cardinale.

Secondo i media italiani, i cambiamenti sono stati decisi dal segretario di Stato, Cardinale Parolin, e dal suo vice, arcivescovo Edgar Peña Parra, che è considerato un omosessuale.

Anonimo ha detto...

Scrive d'Ors: "Indipendentemente dal segno ideologico di alcuni suoi attuali nemici, ciò che la globalizzazione cerca è il progetto sinarchico di un dominio economico centralizzato del mondo intero, che, all’opposto dell’universalità morale della Chiesa cattolica, non tiene in alcun conto di un ordine etico di pace". Postilla ci troviamo però ora nel momento in cui la Chiesa (leggi: il Vaticano) ha deciso di fare corrispondere il proprio dominio morale con il dominio sinarchico (o peggio: tecnico o, in un ribaltamento irrazionalistico, amazonico) del mondo.

- Álvaro d'Ors, Bien común y enemigo público, p. 62

Anonimo ha detto...

Il geometra Enzo Bianchi travestito da monaco

https://www.agensir.it/quotidiano/2019/7/23/sinodo-amazzonia-enzo-bianchi-gettera-luce-sulla-vita-e-sul-futuro-delle-nostre-chiese/

mic ha detto...

Mi basta il titolo. 
"Le nostre chiese"? Sono diventate chiese anche le confessioni riformate? Ma la Chiesa è Una!
Il 'vulnus' è notoriamente di conio conciliare (il falso ecumenismo). Ma ora è meno sommerso.