Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

domenica 25 agosto 2019

Il cardinale Burke risponde alle domande sulla validità dell'elezione di papa Francesco

Nella nostra traduzione da LifeSiteNews (23 agosto) riportiamo le affermazioni che seguono, che fanno parte dell'intervista al Card. Raymond Leo Burke trasmessa nel The Patrick Coffin Show del 13 agosto, di cui abbiamo già pubblicato lo stralcio riguardante l'Instrumentum laboris del Sinodo sull'Amazzonia [qui]. Chi volesse ascoltare l'originale su You Tube, link qui. Ne vien fuori soltanto che si tratta di sospetti indotti da indizi senza prove. Il card. Burke, da eminente canonista qual è, evidentemente parla dal punto di vista del diritto canonico, unica normativa valida nella circostanza.

Il cardinale Raymond Burke ha risposto alle domande sulla validità del papato di papa Francesco  alla luce delle rivelazioni dei cardinali elettori che suggeriscono l'esistenza di una campagna organizzata per garantire la sua elezione.
Il cardinale, esperto di diritto canonico ed ex capo della massima corte vaticana, ha parlato della questione in  un'intervista  su The Patrick Coffin Show, trasmessa il 13 agosto (vedi la discussione che inizia a 19:24 ).
Coffin ha chiesto: "Alcuni cattolici si chiedono se sia lecito indagare almeno sulla costituzione apostolica del 1995 Universi  Dominici Gregis di Giovanni Paolo II - che ha fissato le norme per i futuri conclavi papali - e se tali regole siano state violate o meno; l'intera elezione di papa Francesco potrebbe non essere valida. C'è qualche fondamento in tale ipotesi? ”

La costituzione apostolica prescrive le modalità per lo svolgimento delle elezioni papali e suggerisce che un'elezione non sarebbe valida se violasse la costituzione. Il paragrafo 76 del documento recita: “Se l'elezione fosse avvenuta altrimenti da come è prescritto nella presente Costituzione o non fossero state osservate le condizioni qui stabilite, l'elezione è per ciò stesso nulla e invalida, senza che intervenga alcuna dichiarazione in proposito e, quindi, essa non conferisce alcun diritto alla persona eletta.”

Il cardinale Burke ha risposto a Coffin, dicendo:  "L'unico appiglio che credo potrebbe essere usato per mettere in discussione la validità delle elezioni sarebbe l'ipotesi che queste fossero state organizzate in anticipo da una campagna, severamente vietata; il che è molto difficile da dimostrare". E ha aggiunto: "Si parla molto di questo scrutinio supplementare,  ma ho studiato la questione e non vedo come ciò possa mettere in discussione la  validità delle  elezioni ".

Il cardinale Burke ha dichiarato: “Esistono dichiarazioni del defunto cardinale Godfried Danneels, arcivescovo di Bruxelles e Mechelin, che parla di questo gruppo di San Gallo [vedi e anche qui ] e di come si sono incontrati dapprima per opporsi a papa San Giovanni Paolo II e ... ha continuato con l'essere in opposizione a papa Benedetto XVI", aggiungendo: "Ne parla l'assistente del defunto Cormac Murphy-O'Connor [qui]  e ci sono indicazioni,  ma penso  che ci sarebbe un argomento valido se si potesse dimostrare che costoro si sono impegnati in una campagna attiva per minare prima Papa Benedetto XVI e nello stesso tempo progettare l'elezione di qualcuno radicalmente diverso. “Non penso di avere  in mano  dei fatti, e devono essere fatti, fatti dimostrabili,  per sostenerlo.  Questo è tutto ciò che posso dire al riguardo. ”

Coffin solleva quindi un altro punto che sembra indicare una campagna organizzata in favore di papa Francesco con il  discorso  tenuto all'università di Villanova dall'allora cardinale Teodoro McCarrick, caduto in disgrazia [qui - qui video del discorso], che si vantava di far parte del piano per eleggere Jorge Bergoglio - ora papa Francesco.

Il cardinale Burke ha risposto: “ Vi sono certamente delle indicazioni,  ma da queste dovremmo ricavare prove concrete. Il discorso a Villanova di Theodore McCarrick ingenera certamente un grande sospetto, ma non so se ci siano o meno persone in grado di dimostrarlo”.
[Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio]

27 commenti:

irina ha detto...

Se le prove non le cercano, non le trovano. Se non interrogano chi ancora sa, mai sapranno. Tra i votanti al conclave nessuno ha visto nulla? udito nulla? qualche impressione? qualche voce riferita? qualche dubbio? Tutto liscio! Bene. Allora si vada a baciare lo scarpone.

Anonimo ha detto...

Canonista e garantista. Ma è ovvio che doveva dare risposte che fossero "prudenziali". Ma alla fin dei conti "...anche se uno risuscitasse dai morti non sarebbero persuasi". Le prove!!!??? Come se lui non fosse in quel sciagurato conclave , quel sciagurato 13/03/13.

mic ha detto...

Il fatto che fosse nel vonclave non significa che conoscesse quelle trame, che peraltro sono venute fuori da molte fonti, una è la Piquet, giornalista amica di Bergoglio; il che farebbe apparire la conferma da Bergoglio stesso... dovrò pescare anche questo riferimento... Il famoso scrutinio in più lo nomina, e lui c'era, dice di averlo studiato ma non vede appigli.
Che dire? Siamo punto e a capo. Ma rimane tutto il resto e non è poco...

Anonimo ha detto...

"Non avere timore del domani, perché il domani è nelle mani di Dio. È Lui il signore del tempo e della storia.A noi è chiesto di non separarci mai dalla Sua volontà. Vivi nella gioia del servizio e allontanati da ciò che può dispiacere a Dio"

S.Luigi IX, terziario francescano e re di Francia, commemorato il 25 agosto

gianlub ha detto...

Il miglior modo per nascondere le cose e' quello di renderle evidenti cosicchè abbiamo risposte come quelle del Card Burke: risposte al limite dell'assurdo

Anonimo ha detto...

Il Signore, nella Sua Provvidenza, ha congegnato così bene la creazione, che la “punizione” è iscritta già nelle leggi della natura umana e nelle leggi del rapporto dell’uomo con se stesso, con il prossimo e con Dio, così che essa – la “punizione” – emerge dopo che queste leggi vengono violate.
La “correzione” degli errori dell’uomo, da parte di Dio, non si limita ad una “esortazione” per i più “devoti” e “benevoli” nei confronti del Signore; ma si concretizza attraverso dei “fatti”, che segnano i giorni della vita del mondo. Fatti che hanno un “peso reale”, anche molto duro da sopportare in certi periodi, come ad esempio il nostro.

Anonimo ha detto...

intanto la volontà demolitoria dei gerarchi della neo-chiesa persiste, e pure dichiarata...leggete un po':
il card. Kasper afferma che la Chiesa dovrebbe diventare "più Protestante"
https://gloria.tv/article/PvWMcfW2NUSa2Myx6WF323RMW

Da Fb ha detto...

QUEL PALAZZO VUOTO

Due papi. Uno trasferitosi a Santa Marta per affettazione di semplicità, anche se la scelta è costata e costa un mucchio di denari; l’altro, celatosi al mondo per un misterioso gioco di nascondino di cui ora non comprendiamo il senso, vive come un Pietro dimidiato nel monastero della Mater Ecclesiae.

E intanto lo studio del papa – del papa come istituzione non come nome o nomi – è vuoto. E’ uno studio semplice, peraltro. Da avvocato benestante che non è caduto nella trappola di qualche arredatore alla moda. Una stanza guarnita con mobili di buona qualità ma nulla di più.

Per carità: il papa può o deve vivere e lavorare – e soprattutto pregare – dove vuole: al Laterano, ad Avignone, a Firenze, a Fontainebleau. Eppure fa impressione quel palazzo vuoto. Due papi e nessuno che lo abiti. Come se qualcosa non fosse al suo posto. Come se niente, in Vaticano, fosse al suo posto.

Anonimo ha detto...

Diveniamo pagani? ...dato che i porporati non vedono errori, vedono tutto regolare, anche i 2 papi e uno studio papale vuoto…. tutto nella norma per loro….. ed allora staranno senza fedeli, per fare i pagani non necessitiamo del loro aiuto. Molto profondo il commento 8,48. Intanto precisiamo che 2 papi è eresia grande come una casa, che le elezioni del 2013 fossero pilotate è provato da varie fonti, che le eresie protestanti arrivino dal concilio è prova scritta, forse sarebbe ora che ci si svegli dal lungo sonno dal 1958 ad oggi. Esigiamo e ne abbiamo diritto di conoscere i fatti di quel conclave, 26 e 28 ottobre.Solo una doppia elezione approvata dal conclave ci ha potuti portare all'eclissamento della Chiesa da parte di un corpo estraneo com'è visibilmente e pertnacemente, altrimenti Gesù avrebbe fallito nel "non praevalebunt".

Marisa ha detto...

Cos'altro poteva dire il card. Burke?

Quand'anche cercassero le prove e le trovassero. Quand'anche interrogassero CHI SA (e ce n'è) ottenendo PROVE PROVATE A CONFERMA dell'invalidità della nomina papale, si porrebbero subito due problemi:

1) CHI SA dovrebbe riuscire ad esprimere gli attributi (merce introvabile nella neochiesa) per esporsi e affrontare la sicura tremenda vendetta del capataz;

2) Trovato il coraggio di agire gli attributi, trovare anche - fra color CHE SANNO - dei sodali nella Verità.

E allora... capisci ammè cumpà! e ricordati di ciò che disse don Abbondio...
Per cui rassegnamoci a seguitar a baciare lo zoccolo caprino...

Anonimo ha detto...

...è un fatto che siamo tiepidi...a buon intenditore!

Anonimo ha detto...

Quando Scola entrò in conclave sembrava in pole position. Ratzinger lo aveva pure spostato da Venezia a Milano per favorirlo, invece suscitò lo sdegno dei martiniani, che perdevano la loro sede principale. Scola aveva l'appoggio anche dell'influentissimo Caffarra, probabilmente uno dei registi del conclave. Eppure Scola, che sapeva evidentemente dei movimenti della mafia di San Gallo e delle pressioni su Ratzinger perché si togliesse dai piedi, si rese conto che sarebbe stata durissima uscire papa. Scola tentò, a questo punto, di azzerare il tavolo, di annullare sia la sua candidatura, che quella sostenuta dalla mafia di San Gallo e consapevole della crisi in cui versava la Chiesa, disse che ci sarebbe voluto un santo come papa. Probabilmente non fu preso in considerazione o i cardinali elettori si guardarono in faccia l'un l'altro e poi dissero tutti assieme a Scola: "Qui di santi non c'è l'ombra!!!".

mic ha detto...

http://www.marcelloveneziani.com/articoli/bergoglio-va-alla-guerra/

Anonimo ha detto...

Su Eminencia el Cardenal Burke sospecha -aunque no se puede demostrar- que hubo irregularidades en la elección de Bergoglio. Esto es más que suficiente para iniciar una inquisición canónica de los hechos.
Cuando yo estudiaba Derecho Canónico con los Profesores de Salamanca se me decía que el llevar las insignias papaples -solideo y hábito talar blancos- es privativo de aquel que es "verus Papa". Ningún otro las puede llevar.
En 1994, en el Policlinico Gemelli Su Santidad el Papa Juan Paulo II afirmó tajantemente: "En la Iglesia no hay lugar para un Papa Emérito".
Por otra parte se ha hablado por persona autorizada que Ratzinger ha introducido la innovación de "un Papado alargado con dos miembros". Afirmación contraria a la Doctrina Católica del Primado.
En cuanto a Bergoglio, es imposible que tenga la asistencia divina. Ha sido acusado de herejía por cualificados teólogos en público Documento!
Al menos permítasenos el beneficio de la duda.

Catholicus ha detto...

I fatti successi il 26 e 28 ottobre 1958 sono abbastanza noti. La fumata bianca la vidi io stesso con i miei occhi di adolescente (assieme a molte persone venute a casa mia, dove c' era una delle poche televisioni del paese). I cronisti dicevano che era stato eletto Siri e aveva scelto il nome di Gregorio XVII. Dopo mezz'ora di attesa, la fumata nera. Si seppe poi di una tremenda lotta attorno alla stufa (da un rapporto FBI). Siri prima di morire rivelò : "in quel Conclave sono successe cose tremende, ma non posso parlare, sono legato dal segreto". Prima del Conclave giravano già voci attendibili (diplomatici, nobili romani) sull'elezione di Roncalli, a cui fu imposto di nominare subito Montini (il manovratore oscuro, l'uomo della massoneria, dei comunisti, dei protestanti) cardinale, preparandolo per la successione.

fabrizio giudici ha detto...

Da giorni circolavano commenti sulle dichiarazioni del card. Burke come se avesse cambiato idea sulla questione. E invece, come si vede, dice che è "molto difficile" provare certe cose (il che non vuol dire che sia impossibile, ma evidentemente niente di nuovo).

Però una cosa mi sembra importante: proprio perché molto difficile non è impossibile, questo vuol dire che un giorno potrebbe succedere (e magari alla prossima sede vacante). Una delle critiche alle ipotesi di Socci era che se ci fosse un'irregolarità questa dovrebbe essere denunciata da qualcuno nel collegio cardinalizio subito dopo l'elezione - detto in altri termini, se nessuno contesta subito, vuol dire che è tutto ok. Ho letto tesi secondo cui questo criterio sarebbe "de fide". Ma evidentemente non è così, almeno secondo Burke. Ho capito bene?

Catholicus ha detto...

Sempre grande e inarrivabile Alessandro Gnocchi, quando fa articoli di apostolato cattolico, di vera edificazione cristiana: http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV3130_Gnocchi_Angeli_e_demoni.html
Il tema trattato mi riporta alla mente lo scandalo suscitato (nei soli cattolici tout court, non nei cattolici adulti) dal cardinal Ravasi che faceva la danza in onore di Pacha Mama, alcuni anni or sono; niente di nuovo sotto il sole, quindi, tutto conferma la veridicità del pensiero del bravo Alerssandro su questa "chiesaccia" di vescovi miscredenti e blasfemi, oltre che apostati, al cui confronto quel cappellano caduto sull'Ortigara brilla come una stella del firmamento su una cisterna di letame !

Anonimo ha detto...

Con Burke viene spesso in mente la citazione di don Abbondio "Il coraggio, uno, se non ce l'ha, mica se lo può dare". Abbiamo fior di confessioni da parte di cardinali coinvolti nel complotto, eppure il card. Burke parla di mancanza di prove... ma lo sa che "confessio regina probationum"? La confessione dei congiurati è essa stessa la prova più lampante di tutte!

Anonimo ha detto...


"Abbiamo fior di confessioni da parte di cardinali coinvolti nel complotto.."

Non confondiamo dicerie e vanterie, attribuite a persone defunte, con "confessioni" di un reato.

Anonimo ha detto...

Perché la rinuncia all’auctoritas e, in particolare, al Papato porta il mondo alla tirannide, alla follia e al ritorno degli déi (demoni):

Hay una reciprocidad necesaria entre autoridad y poder. El mismo reconocimiento social que transforma al poder en podestad depende de la autoridad, que a su vez hace depender su propio reconocimiento del sistema constituido por la potestad. Porque para el razonable desarrollo de la responsabilidad y la libertad personales es necesario que la potestad se apoye siempre en la autoridad.

- J. F. Segovia, Schmitt y Álvaro d’Ors: Una inspiración ad modum recipientis, Fuego y Raya, n. 11, 2016, p. 11)

mic ha detto...

Lo pubblicano con sorpresa. Ma credo che sia quanto Salvini ha già detto a Mattarella

https://www.liberoquotidiano.it/news/politica/13495692/giancarlo-giorgetti-ministro-economia-retroscena-trattativa-salvini-m5s-lega-di-maio-premier-conte-commissario-ue.html

mic ha detto...

E nel nostro giro la voce circolava da tempo...

Anonimo ha detto...

Lo stesso Gaenswein nell'introduzione alla biografia di Regoli conferma l'esistenza della San Gallo e la contrapposizione a Benedetto XVI, facendo tanto di nomi.

Cito: "Ugualmente brillante e illuminante è l’esposizione approfondita e ben documentata di don Regoli delle diverse fasi del pontificato. Soprattutto dell’inizio di esso nel conclave dell’aprile del 2005, dal quale Joseph Ratzinger, dopo una delle elezioni più brevi della storia della Chiesa, uscì eletto dopo solo quattro scrutini a seguito di una drammatica lotta tra il cosiddetto “Partito del sale della terra” (“Salt of Earth Party”) intorno ai cardinali López Trujíllo, Ruini, Herranz, Rouco Varela o Medina e il cosiddetto “Gruppo di San Gallo” intorno ai cardinali Danneels, Martini, Silvestrini o Murphy-O’Connor; gruppo che, di recente, lo stesso cardinal Danneels di Bruxelles in modo divertito ha definito come “una specie di mafia-club”. L’elezione era certamente l’esito anche di uno scontro, la cui chiave quasi aveva fornito lo stesso Ratzinger da cardinale decano, nella storica omelia del 18 aprile 2005 in San Pietro; e precisamente lì dove a “una dittatura del relativismo che non riconosce nulla come definitivo e che lascia come ultima misura solo il proprio io e le sue voglie” aveva contrapposto un’altra misura: “il Figlio di Dio e vero uomo” come “la misura del vero umanesimo”. Questa parte dell’intelligente analisi di Regoli oggi si legge quasi come un giallo mozzafiato di non troppo tempo fa; mentre invece la “dittatura del relativismo” da tempo si esprime in modo travolgente attraverso i molti canali dei nuovi mezzi di comunicazione che, nel 2005, a stento si potevano immaginare".

Anonimo ha detto...

anonimo 19,38 cita Gaenswein, è normale che i cardinali si esprimano in tal modo? Oltretutto sapendo che ciò è illecito e rende illegale e nulle le elezioni? Segno dei tempi protestanti pagani.

Anonimo ha detto...


Bisogna dimostrare che il Gruppo di S. Gallo ha effettivamente influenzato il voto dei
cardinali in conclave.
Le dichiarazioni attribuite a Danieels e fatte anche da altri costituiscono un indizio ma non
sono una prova.
DAta l'omertà regnante fra i cardinali, come si fa a trasformarlo in prova, l'indizio?
Se Bergogli fosse costretto pubblicamente a dimettersi per eresia manifesta e apostasia,
allora forse qualcuno potrebbe decidersi a parlare.
Ma fare indagini adesso (e chi le farebbe?) sarebbe tempo perso.

irina ha detto...

Intanto un cardinale xy, per tastare il terreno, potrebbe fare qualche visita fraterna ai cardinali, presenti allora e vivi ora, in buona salute e oggi senza incarichi.

Anonimo ha detto...

Durante el Cisma de Occidente (1378-1417) no se perdonó esfuerzo alguno para saber la verdad. En los Archivos de Europa. -Italia, Francia, España-se conservan las inquisiciones canónicas hechas a los testigos para saber la verdad. Ello ha permitido que los historiadores actuales posean un material inmenso para reconstruir la Historia de aquel Cisma.
Invece, adesso...