Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

lunedì 26 agosto 2013

Come vengono perseguitati i Francescani dell'Immacolata

Aggiornamento: Risposte alle domande del questionario cui sono stati sottoposti i Francescani dell'Immacolata.
Ancora da Esistenzialmente periferico, ripreso anche da Una Fides, a completamento del suo ottimo lavoro riportato negli articoli precedenti:


A chi mi chiama "esagerato" vorrei far notare quanto sono viscide le domande poste ai Francescani dell'Immacolata a dicembre scorso (nota: grazie alle proteste di una minoranza di ribelli, è stato ugualmente avviato a luglio 2013 il commissariamento):

Rispondiamo alle domandine:

8. Ritieni che l’introduzione definitiva della forma extraordinaria nell’Istituto è un bene?
La "forma extraordinaria" (cioè la Messa "Tridentina") non è mai stata abolita (lo ha messo nero su bianco perfino Benedetto XVI): dunque è liturgia di tutta la Chiesa. Al punto che i sacerdoti, per celebrarla, non devono chiedere nessun permesso ai superiori.

Questa domanda dunque insinua che la liturgia della Chiesa Cattolica "non sarebbe un bene" per un istituto cattolico.
- Aiuta la comunione tra i membri?
Questa domanda insinua che la liturgia della Chiesa (quella celebrata da padre Pio, don Bosco, sant'Alfonso e tutti gli altri, e mai abolita) "non aiuterebbe" la comunione tra i membri di un istituto.
- Risponde alle esigenze dell’evangelizzazione?
Questa domanda insinua che l'evangelizzazione sarebbe un mestiere e che la liturgia "tridentina" sarebbe uno strumento non adatto alle esigenze di chi fa quel mestiere.

Andateglielo a dire a padre Pio. Oppure chiedetevi di che razza di "evangelizzazione" si parla, visto che non può essere sostenuta dalla liturgia "mai abolita". Oppure chiedetevi se l'Eucarestia, "fonte e culmine" della vita della Chiesa, sarebbe uno strumento non adatto all'evangelizzazione.
- Risponde alle esigenze di spiritualità dell’uomo contemporaneo?
Questa domanda insinua che la Chiesa sarebbe un supermarket religioso che deve a tutti i costi inseguire le richieste della clientela e della moda.
- Risponde ai desideri del Superiore Generale?
Questa domanda insinua che la liturgia di tutta la Chiesa potrebbe essere contraria ai desideri del Superiore Generale. Ma allora in tal caso sarebbe il Superiore Generale a sbagliare: si vuole forse ottenere che i frati si lamentino del Superiore?
Nel caso specifico è una domanda retorica: notoriamente il Superiore Generale p. Manelli era favorevole alla liturgia tridentina.
- È richiesta dal Concilio Vaticano II?
Questa domanda insinua che ciò che non sarebbe esplicitamente "richiesto" dal Vaticano II, sarebbe da proibire.

Si può facilmente obiettare che il Vaticano II non ha "richiesto" di "girare gli altari" verso il popolo, né di imporre la "comunione sulle mani", eccetera, eppure tali cose vengono strenuamente difese in nome del Vaticano II. Dunque, per rispondere a quella domanda, occorre prima risolvere l'ambiguità di cosa abbia esattamente "richiesto" il Vaticano II, e quale livello di obbligatorietà abbia un concilio "pastorale".
- Risponde alla “mens” del Santo Padre?
Questa domanda, posta a dicembre 2012 (con Benedetto XVI felicemente regnante), insinua che il Santo Padre Benedetto XVI, nel promulgare il motu proprio Summorum Pontificum per liberalizzare la liturgia "tridentina", non rispondeva alla "mens" del Santo Padre Benedetto XVI.
 9. Ritieni che l’introduzione della forma extraordinaria nell’Istituto sia voluta dal Papa? Dal Superiore Generale? Dal Consiglio Generale? Dal Capitolo della tua Comunità?
Sono tutte autorità alle quali il frate è tenuto a ubbidire.

Questa domanda insinua dunque che il frate potrebbe ritenere di agire diversamente da quanto "voluto" dalle autorità. Si vogliono forse indurre i frati a lamentarsi dei superiori?
10. Ritieni che l’introduzione della forma extraordinaria nell’Istituto soddisfi la tua spiritualità?
Questa domanda insinua che lo scopo della liturgia della Chiesa sarebbe il "soddisfare" dei gusti personali. Come se Nostro Signore, istituendo l'Eucarestia, avesse detto «fate come vi pare, in memoria di Me».
11. Se dovessi scegliere tu tra le due forme (Ordinaria e extraordinaria), per tutti i membri dell’Istituto, quale e perché sceglieresti?
Questa domanda tenta di capire le percentuali di favorevoli e contrari esigendo però di conoscere i motivi di coscienza ("per tutti i membri", "perché sceglieresti"), motivi che solo il direttore spirituale e confessore è tenuto a sapere.
12. Qual è secondo te l’Organo di Governo preposto dalle Costituzioni dei F.I. per l’introduzione della forma extraordinaria nell’Istituto?
Questa domanda serve per delegittimare chi non desse la risposta che al momento opportuno si riterrà "giusta".
13. Il Superiore Generale unitamente al Consiglio Generale, con la «Normativa liturgica per il Vetus Ordo» del 21 novembre 2011, allegata al presente questionario, secondo te hanno agito andando al di là delle decisioni del Capitolo Generale del 2008 e creando qualche malcontento nell’Istituto, o hanno attuato nell’Istituto quanto previsto e dal Motu proprio Summorum Pontificum?
Questa domanda esige che il singolo frate e la singola suora, oltre a conoscere il Motu Proprio, siano sufficientemente documentati sulle motivazioni di coloro ai quali devono ubbidienza.

Vien da chiedersi come mai sia stata allegata la "Normativa" anziché il Motu Proprio stesso...
14. Se il Superiore Generale e il Consiglio Generale, con la «Normativa liturgica per il Vetus Ordo» del 21 novembre 2011 fossero andati al di là di quanto stabilito nel Capitolo Generale del 2008 quale dovrebbe essere secondo te l’atteggiamento dei membri dell’Istituto? 
- obbedire ciecamente, perché...
- disubbidire, perché...
- ritenere la Normativa non vincolante, perché...
- chiedere la convocazione di un Capitolo Generale straordinario, perché...

Questa domanda serve per poter delegittimare chi risponde. Infatti:
- "obbedire ciecamente" non va bene, nemmeno se sono religiosi
- "disubbidire" non va bene, proprio perché sono religiosi
- "ritenere non vincolante" non va bene, perché i religiosi devono ubbidire (e non in base alle proprie "ritenute" opinioni)
- "chiedere la convocazione" non va bene, perché dà l'idea che un singolo frate con la luna di traverso esiga di convocare "Capitoli Generali straordinari" di tutto l'Istituto.

Insomma, ogni risposta suggerita è sbagliata.

È evidente la malafede delle autorità ecclesiastiche che hanno compilato il questionario.

Comincia ora ad affacciarsi la domanda scottante: è stato così che fecero «sbroccare» Lefebvre?

Vogliono esasperare di proposito la situazione allo scopo di affibbiare l'etichetta di "ribelli" a chi non si vaticansecondizza?
NB. Una delle domande che più bruciano è la 11: se tu dovessi scegliere per "tutti" i membri dell'Istituto, quale "forma" sceglieresti?

Chi entra in un ordine religioso - a maggior ragione quando francescano - fa i voti di povertà, castità e obbedienza. Obbedienza: cioè, ciò che comandano i superiori, vale anche per lui, ciò che scelgono i superiori, vale anche per lui, l'opinione dei superiori conta più della sua.

E aggiungiamo pure che tutto questo lo libera dalla responsabilità di fare delle scelte che investano sé stesso e/o gli altri confratelli. L'unico caso in cui è tenuto a dissentire è qualora i Superiori promuovano qualcosa di oggettivamente peccaminoso.

Insomma, se l'ubbidienza religiosa non gli sta bene, allora la porta è quella: hai fatto voto di ubbidienza, rinunciando a tutte le tue "scelte", hai messo nelle mani dei Superiori (e di coloro che troverai come Superiori) la tua anima. (per questo, la prima implicazione del voto di ubbidienza è che i Superiori hanno una responsabilità gravissima davanti a Dio).

Detto questo, torniamo alla domanda 11: tu quale Messa sceglieresti per "tutti"?

A che serve questa domanda?

Un religioso risponderebbe che ciò che va bene per i Superiori, va bene anche per lui. Ha fatto voto di ubbidienza davanti a Dio: a che servirebbe mai manifestare un'opinione diversa da ciò che gli chiedono i Superiori?

Serve forse a fare una statistica sulle formalmente "non rilevanti" opinioni di chi ha liberamente scelto di fare voto di ubbidienza? E per cosa verrebbe usata quella statistica? La verità discende da Dio, non dalle opinioni degli uomini. L'autorità discende da Dio, non dalle opinioni degli uomini. E nel primo referendum storicamente documentato, Barabba venne assolto e Nostro Signore condannato...

Insomma, la sola domanda numero 11 dimostra non solo che il redattore non capiva niente di voto di ubbidienza, ma addirittura non sapeva dove comincia l'autorità.
Dovrebbe ricominciare dal primo anno di Catechismo.
Eppure è vescovo, o forse addirittura cardinale...

46 commenti:

Anonimo ha detto...

Vogliono esasperare di proposito la situazione allo scopo di affibbiare l'etichetta di "ribelli" a chi non si vaticansecondizza?

Questa è la domanda che ci stiamo facendo tutti e che esigerà una risposta.

Anonimo ha detto...

Fidele risponde:

Io risponderei alla domanda di mic, posta in alto, così:

Caro Jorge e Aviz, essendo che tramite tutta questa vicenda vi mostrate in dissenso con il Magisterio e la Tradizione della Chiesa, perchè non dimettete affinchè la Chiesa Cattolica può avere Cattolici nei vostri posti di lavoro....

Vi avete fatto già schismatici con quest'ingiustizia...

Purtroppo Gesù non ha donato ai laici la capacità di scommunicare pastori schismatici...

Altrimenti...

Luisa ha detto...

Riporto qui quel che ho detto più sotto.
Abbiamo già detto molto, forma e sostanza, di quel quel questionario, probabilmente, forse, la domanda più... come definirla, ignobile, vergognosa, indecente o forse solo specchio dell`ideologia di chi governa la Chiesa, è

8. "Ritieni che l’introduzione definitiva della forma extraordinaria nell’Istituto è un bene?"

A notare che non si parla di "introduzione esclusiva" ma" definitiva", e diventa lampante l`intenzione di chi ha ispirato e redatto quelle domande.
Come se, alla fine, la Santa Messa Antica potesse essere un male!
Modo estremamente perfido e subdolo di insinuare che la Messa Antica potrebbe non essere un bene per un ordine religioso!

Non male anche quella sulle esigenze della evangelizzazione!
Ma come si evangelizzava prima della riforma liturgica? Con quale Liturgia?
Perchè non vanno a commissariare ad es. il cnc , perchè non vanno a domandare ai presbiteri del cnc se la pseudoliturgia di conio kikiano che celebrano ogni sabato sera e che continua con superbia infinita a non ripettare i libri liturgici, è un bene per l`evangelizzazione e, al di là, per la salvezza delle anime dei membri di quel movimento?

Anonimo ha detto...

La salus animarum non è più obbiettivo primario per questa neo-chiesa.

Anonimo ha detto...

Possibile che i FI non abbiano un vescovo, un cardinale che prenda le difese dell'ala perseguitata perché ama la tradizione, senza peraltro rinnegare né il concilio né la nuova messa che celebrano più che degnamente?

Se bisogna essere per forza conciliaristi e per di più nel senso della "rottura", che fine fa la vera Chiesa visibile?

Anonimo ha detto...

Ti ricordi, Luisa, le Suore FI "infiltrate" da quella insegnante di latino neocat che scriveva da Tornielli?

Anonimo ha detto...

alcune domande sulle competenze canoniche o l'applicazione nelle forme legali del motu proprio fanno pensare a "Se voi foste il giudice" della Settimana Enigmistica. Che senso ha chiedere al singolo frate se pensa che sia stato correttamente applicato un articolo del MP - citato solo in latino (nemmeno in ungherese stavolta!)? O è stato correttamente applicato, oppure no, che c'entra l'opinione dei singoli? al massimo lo deve giudicare l'autorità competente

Anonimo ha detto...

Hanno continuato a giocare affermando la continuità ma praticando la discontinuità. Adesso giocano allo scoperto...

E.P. ha detto...

Una delle domande che più bruciano è la 11: se tu dovessi scegliere per "tutti" i membri dell'Istituto, quale "forma" sceglieresti?

Chi entra in un ordine religioso - a maggior ragione quando francescano - fa i voti di povertà, castità e obbedienza.

Obbedienza: cioè, ciò che comandano i superiori, vale anche per lui, ciò che scelgono i superiori, vale anche per lui, l'opinione dei superiori conta più della sua.

E aggiungiamo pure che tutto questo lo libera dalla responsabilità di fare delle scelte che investano sé stesso e/o gli altri confratelli.

L'unico caso in cui è tenuto a dissentire è qualora i Superiori promuovano qualcosa di oggettivamente peccaminoso.

Insomma, se l'ubbidienza religiosa non gli sta bene, allora la porta è quella: hai fatto voto di ubbidienza, rinunciando a tutte le tue "scelte", hai messo nelle mani dei Superiori (e di coloro che troverai come Superiori) la tua anima.

(per questo, la prima implicazione del voto di ubbidienza è che i Superiori hanno una responsabilità gravissima davanti a Dio).

Detto questo, torniamo alla domanda 11: tu quale Messa sceglieresti per "tutti"?

A che serve questa domanda?

Un religioso risponderebbe che ciò che va bene per i Superiori, va bene anche per lui. Ha fatto voto di ubbidienza davanti a Dio: a che servirebbe mai manifestare un'opinione diversa da ciò che gli chiedono i Superiori?

Serve forse a fare una statistica sulle formalmente "non rilevanti" opinioni di chi ha liberamente scelto di fare voto di ubbidienza?

E per cosa verrebbe usata quella statistica? La verità discende da Dio, non dalle opinioni degli uomini. L'autorità discende da Dio, non dalle opinioni degli uomini. E nel primo referendum storicamente documentato, Barabba venne assolto e Nostro Signore condannato...


Insomma, la sola domanda numero 11 dimostra non solo che il redattore non capiva niente di voto di ubbidienza, ma addirittura non sapeva dove comincia l'autorità.

Dovrebbe ricominciare dal primo anno di Catechismo.

Eppure è vescovo, o forse addirittura cardinale...

Anonimo ha detto...

Burke che fine ha fatto? Non era il protettore dei FFI?

Micus

Anonimo ha detto...

La domanda n.11 è ingannevole anche per un altro motivo:

"Se dovessi scegliere tra le due forme (ordinaria e straordinaria) per tutti i membri dell'Istituto, quale sceglieresti e perché"

Il problema è non è possibile scegliere il VO come forma esclusiva. Chi lo facesse sarebbe marchiato a vita.
Ignorando che le due forme di fatto coesistono e nel motu proprio e nell'Ordine...

La "rieducazione", così, è già cominciata.

E' che purtroppo non vale solo per i FI...

Luisa ha detto...

Sì, mi ricordo, mic, scrive ancora...

Luisa ha detto...

Quel questionario potrebbe servire nelle formazioni come esempio di questionario manipolatorio, intimidatorio, con domande chiuse da manuale.

ALESSANDRA ha detto...

SCUSATEMI i Francescani dell'Immacolata possono difedersi benissimo da soli decidono con un capitolo chi vuole seguire il vetus ordo si uniscono tutti da una parte Padre Angelo Gaeta che è il capo della fazione ultra modernista e quei 10 che lo seguono escano dalla congregazione e ritornino ai conventuali tutto qua non se ne puà più con questa eterna questione santa messa antica si santa messa antica no la Messa è UNA quella di Pio V chi vuole celebrare col messale di Paolo VI esca e fondi altro.

rosa ha detto...

eh, Alessandra, troppo semplice...sarebbe come se tutti i modernisti, i filoprotestanti, i giudaizzanti, gli amanti dei riti ortodossi, ecc, uscissero dalla Chiesa e si fondassero una loro Chiesca o si uissero ai prptestanti, ecc. Non farebbero piu' notizia, non sarebbero cercati, intervistati, pubblicati, ecc.ecc.
Se i dissidenti fondassero un loro Ordine, nel giro di poco tempo non se li filerebbe piu' nesuno, soprattutto i fedeli con le loro donazioni
Rosa

Anonimo ha detto...

La domanda 14 rivela con ogni probabilità un aspetto della lamentela dei dissidenti, cioè il fatto che la normativa adottata per la Messa tridentina sia andata al di là di quanto deciso nel capitolo del 2008.
Ma se anche così fosse, le domande sono capziose e rivelano l'avversione degli inquisitori per il rito tradizionale. E, come fatto notare da Esistenzialmente periferico, mettono in secondo piano il Summorum.

Anonimo ha detto...

Fidele dice,

un'altra osservazione:


questo questionario non ha la meta solamente di attacare la Messa:

attacca anche

l'ubbedienza religiosa
il diritto dei superiori
il diritto del consiglio generale
il diritto del instituto di vivire secondo i normi approvati da "Santo" Giovanni Paulo II..

il diritto dei soggesti di vivere una vità consecrata a Gesù inveche di una vità consecrata a progressivismo...

i diritto dei fideli per avere pastori e sacerdoti e religosi fideli alla Fede e alla Tradizione e al Magistero...

............

in somma, la decisione di Aviz, di Volpi e di Mons. Jorge è un attacco contra la Chiesa stessa, contro Gesù Cristo e il Sui insegnamento, contra la Madonna Immacolata, contro San Francesco ...

da ora in poi è impossibile di ubbedire questo Jorge, se egli non fa un atto pubblico di pentimento e un percorso di penitenza pubblica...è un monstro, e ha fatto una cosa monstrosa...

Anonimo ha detto...

da ora in poi è impossibile di ubbedire questo Jorge, se egli non fa un atto pubblico di pentimento e un percorso di penitenza pubblica...è un monstro, e ha fatto una cosa monstrosa...

Fidele,
se ti riferisci al papa, probabilmente ha firmato quello che gli hanno proposto.
Purtroppo resta il fatto che non è un amante della Tradizione. Ma col dire che è un mostro, andiamoci piano.
Possiamo dire quel che c'è da dire senza lanciare epiteti o anatemi.

L'atto e anche le conseguenze addolorano tutti noi.
La via d'uscita non sembra né immediata né semplice.
Vedremo, con l'aiuto del Signore...

Luisa ha detto...

E mentre i FFI vengono perseguitati, e si vedono impediti di celebrare la Santa Messa Antica, ha luogo la settimana liturgica a Bergamo, così per curiosità vado a vedere il programma, non mi stupisco di trovarvi il nome di Piero Marini, sorrido leggendo il nome di Enzo Bianchi che farà una relazione su:"La liturgia, segno vitale della Traditio fidei" e, last but non least, leggo che a parlare dell`"Ars celebrandi " sarà don Sirboni!
Mil si è occupata più di una volta delle idee di Sirboni, solo un piccolo esempio:

http://blog.messainlatino.it/2011/09/sirboni-su-famiglia-cristiana-il-lupo.html

Ars celebrandi! Detestano il latino, lo fuggono come la peste, lo vomitano e ne fanno un titolo per descrivere le loro innovazioni dalle quali il latino è stato gettato come un reliquato di un passato da schernire e odiare!
Distruggono, disprezzano e osano anche rivisitare delle nozioni che hanno svuotato del loro senso originario .

Anonimo ha detto...

Sì, sono veramente domande mal poste e tendenziose.

La domanda numero 11 poi mi lascia a bocca aperta. Non si tratta tanto dell'ubbidienza (perché in fondo si chiede "Che faresti tu se fossi il superiore?"), ma della formulazione. Se la domanda fosse stata posta a me, io avrei risposto: "Tutt'e due". E per l'appunto fin qui i poveri frati han celebrato in tutt'e due le forme. Sicché, perché si vuole che la risposta sia per forza a favore dell'una o dell'altra forma?

Mi viene in mente la famosa domanda: "Hai smesso di picchiare tua moglie? Rispondi solo sì o no". Naturalmente, lo scherzo sta nel fatto che c'è una terza possibilità: che l'interrogato non l'abbia mai sfiorata nemmeno con un fiore, la moglie.

Veramente lèggere il questionario dà un senso di pena. Le domande sono una più illogica, tendenziosa e sgradevole dell'altra.

Tra parentesi, è fastidioso questo "tu" ostentato: un'affettazione di familiarità da scamiciati, che non riesce a mascherare il tono e il metodo intimidatòri: un modo di fare molto clericale, nel senso deteriore della parola.

Sempre tra parentesi, l'autore del questionario zoppica anche nell'italiano: "Ritieni che l'introduzione ... È un bene"? Corrige, "SIA".

Mah, che tristezza!

Anonimo ha detto...

Tornando alla domanda 11, mi permetto di fare un'ipotesi sul motivo per cui è stata formulata così.

Se la risposta è: "La messa di Paolo VI", si dirà (posto che le risposte siano molte) che i frati non vogliono la messa tridentina; e quindi, perché imporgliela?

Se la risposta è l'altra, si dirà o s'insinuerà che tra i frati c'è un atteggiamento d'ostilità alla messa nuova.

L'assurdo, in tutto questo, è che i francescani dell'Immacolata sono per l'appunto biritualisti: un atteggiamento e un comportamento che dimostrano che non son punto dei ribelli o degli estremisti. Ma forse si vuol fare in modo che o diventino o almeno sembrino tali, per poterli così sanzionare.

Spero di sbagliare.

Anonimo ha detto...

Li boni frati

http://www.campariedemaistre.com/2013/08/ancora-sulla-crisi-dei-francescani.html?m=1

Anonimo ha detto...

L'assurdo, in tutto questo, è che i francescani dell'Immacolata sono per l'appunto biritualisti: un atteggiamento e un comportamento che dimostrano che non son punto dei ribelli o degli estremisti. Ma forse si vuol fare in modo che o diventino o almeno sembrino tali, per poterli così sanzionare.

Spero di sbagliare.


E' esattamente così.
Purtroppo temo che non sbagli, Anonimo.

hpoirot ha detto...

L'assurdo, in tutto questo, è che i francescani dell'Immacolata sono per l'appunto biritualisti: un atteggiamento e un comportamento che dimostrano che non son punto dei ribelli o degli estremisti.

Adesso chi NON é biritualista é viso dagli "amici" come un ribelle o estremista! Mentre é semplicemente cattolico.

Mic siete partiti per un altro round-trip che non vi porterà da nessuna parte (come quello con Ratzinger) e state rifacendo lo stesso errore. Questa volta mi dissocio al 200%.

PRIMA bisogna mettere le cose in chiaro: i FI devono dire laé verità e cioé che le due messe sono agli antipodi l'una dell'altra e intrinsecamente incompatibili, altro che biritualismo...


Marco Marchesini ha detto...

Che non è biritualista, ma esclusivista, non è estremista. Ha una posizione che a mio avviso è del tutto logica e coerente.

Purtroppo l'equivalenza tra le due messe è smentita dai fatti e dal comportamento delle autorità romane.
Quindi per Roma le due messe sono incompatibili ed hanno quindi chiesto ai Francescani con metodi barbari e vigliacchi da che parte stare.

Luisa ha detto...

Quanto è bella e luminosa questa Chiesa in cui vengono sanzionati dei Frati fedeli e obbedienti alla Tradizione, alla Dottrina, al Papa anche quando pubblica una legge universale per tutta la Chiesa, come il Summorum Pontificum, e dove nel contempo sono legittimati e incoraggiati coloro che della Tradizione, Dottrina e Liturgia se ne fanno un baffo, per costoro nessun commissariamento, nessun subdolo questionario, ma solo complimenti, e ti pare sono tutti frutti dello Spirito Santo che, dopo un lungo letargo invernale, si è svegliato con il "Concilio"!

Quanto è attirante e luminosa questa Chiesa in cui mentre l`ignoranza della massa dei fedeli sui concetti fondamentali della nostra Fede è crassa e abissale, in una diocesi francese il vescovo ha deciso di iniziare i suoi fedeli al giudaismo, alle feste ebree, per " éveiller les chrétiens aux relations avec leurs frères aînés dans la foi" per risvegliare i cristiani( cattolici non va più di moda?) alle relazioni con i loro fratelli maggiori nella fede!!
E risvegliarli alla Dottrina cattolica ci pensa?

http://www.riposte-catholique.fr/riposte-catholique-blog/breves/initiation-aux-fetes-juives-dans-le-diocese-de-saint-brieuc

http://www.saintbrieuc-treguier.catholique.fr/Dimanche-8-septembre-eveil-au-judaisme

Quanto è simpatica, empatica, e credibile, questa Chiesa che punisce i FFI privandoli della Messa Antica, ma tollera ogni sorta di abuso liturgico, quando prende in giro i fedeli che non hanno ancora perso ogni nozione cattolica e vedono che in un convegno sulla Liturgia( si sta tenendo a Bergamo) si fa parlare di Ars Celebrandi un "liturgista" come Sirboni che disprezza il latino e ha mostrato su Famiglia cristiana quel che pensa della liturgia, come la concepisce.
Ho messo i link a Mil più sopra.

Guardate queste foto, fanno male non solo agli occhi ma al cuore, quella è la nuova Chiesa fatta da mani di uomo in cui si è perso ogni senso del sacro, i massacri architteturali non fanno che rivelare il massacro che ha subito e subisce quel che il Magistero ci dice ancora essere la fonte e l`apice della nostra Fede, della vita della Chiesa, la sacra Liturgia:

http://www.riposte-catholique.fr/perepiscopus/massacres-architecuraux-dans-le-diocese-dangers


Anonimo ha detto...

Adesso chi NON é biritualista é viso dagli "amici" come un ribelle o estremista! Mentre é semplicemente cattolico.

risponderò con un articolo.
E' arrivato il momento di fare il punto della situazione.

minstrel ha detto...

Mi permetto mic: molte di queste risposte insinuano il dubbio che non si siano capite né le domande, né il contesto dove esse si pongono.
Qualcuno di voi infatti conosce perfettamente di cosa i frati si sono lamentati, in modo certo, sicuro e provato?
Temo di no visto che si sta cercando da settimane di capire praticamente solo la causa scatenante il commissariamento A RITROSO, usando cioè vari documenti che, non si sa come, vengono fuori da svariate fonti.

Quello è il punto di partenza: è il contesto nel quale si è mosso il commissario e per il quale c'è stato il commissariamento. Se questo contesto è pressoché sconosciuto (o si crede di conoscerlo perché ci si può muovere solo per deduzioni basate sulle voci e su atti successivi), tutti i sucessivi ragionamenti potrebbero sviare dalla verità.

O ci si fida o non ci si fida.
In entrambi i casi si creano pregiudizi che pesano su ogni atto futuro nella vicenda.
Qui mi sembra che non ci si fidi dell'operato della Curia.
Approfondire con questa premessa secondo me potrebbe portare a farvi soffrire inutilmente per deduzioni fallibilissime.

Anonimo ha detto...

O ci si fida o non ci si fida.
In entrambi i casi si creano pregiudizi che pesano su ogni atto futuro nella vicenda.
Qui mi sembra che non ci si fidi dell'operato della Curia.


Mi pare che se ne siano forniti motivi più che validi...

Approfondire con questa premessa secondo me potrebbe portare a farvi soffrire inutilmente per deduzioni fallibilissime.

Che le deduzioni siano fallibilissime, qualcuno ce lo deve dimostrare...

Luisa ha detto...


"Qualcuno di voi infatti conosce perfettamente di cosa i frati si sono lamentati, in modo certo, sicuro e provato?"

Quel di cui si son lamentati lo si deduce, anzi, lo si vede perfettamente nelle domande del questionario!
Bisogna essere ciechi o in malafede per non rendersene conto.

minstrel ha detto...

E' indimostrabile che le vostre deduzioni siano completamente vere, esattamente come esse siano completamente false.
E' solamente dimostrabile che sono fallibili perché partono da una premessa che è sconosciuta: il contesto iniziale.
Questo è innegabile.
Dunque non se ne deve nemmeno parlare?
Certo, ma con PRUDENZA!

Anonimo ha detto...

Minstrel, la tua insistente capziosità è snervante, perché il questionario - ed è stato ampiamente argomentato - qualunque sia il punto o i punti di partenza, presenta oggettive e più che evidenti distorsioni ideologiche.

Luisa ha detto...

minstrel, o lei è in malafede, o ci prende in giro, o ha problemi di vista, o è di un`ingenuità colossale, le domande di quel questionario sono da manuale, da far studiare a chi è in formazione, in che cornice gli eventi si stanno svolgendo, da dove e come sono partiti ne sappiamo abbastanza grazie alle note pubblicate dai FFI stessi, le domande capziose, orientate, ricche in parole molto "cariche" capaci di influenzare il questionato, mostrano i suggeritori, quei frati ribelli che son stati ascoltati e i cui argomenti, le cui lamentele, i cui intenti, traspirano in tutto il questionario.

don Camillo ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Anonimo ha detto...

Questo bailamme reazionario dimostra tristemente la non possibilità di praticare liberamente il VO. Il VO ora deve passare sotto un controllo equilibrato dei cattolici non estremisti e per ora vanno sospese quasi tutte le messe extraordinarie. Questa è la linea da seguire in Vaticano ed è ciò che si realizzerà nei prossimi mesi, la malafede e la rabbia anticristiana dei gruppi ultraconservatori va isolata.

Anonimo ha detto...

Invito le gerarchie ecclesiali semplicemente ad ignorare questi latrati reazionari, che continuino ad avvitarsi da soli su tematiche "pelagiane".

Anonimo ha detto...

Anonimi 14:24
Vorrei sapere quali sarebbero i cosiddetti gruppi ultraconservatori e dove vede "malafede e rabbia" da isolare.
Sia noi che la FSSPX (tanto per nominare una realtà molto conservatrice), che si distingue per la sua fedeltà alla tradizione, non vediamo rabbia e malafede in chi difende il Santo Sacrificio, ma la passio Ecclesiae.

Da isolare c'è solo l'inganno e la menzogna.

Anonimo ha detto...

Già sarebbe molto se l'anonimo successivo sapesse cos'è davvero essere "pelagiani" e magari bisognerebbe che qualcuno lo spiegasse al nuovo papa.

Luisa ha detto...

Abbiamo due anonimi per uno, che rara intelligenza!

Anonimo ha detto...

Fidele dice,

Quindi, anonimo a 14:24...

tu dice che l'Arcivescovo Pozzo è un estremista...vuoi negare il suo diritto di celebrare il Rito Vecchio....che egli fa spessissimo...?

o Arcivescovo Sciaccia ...?

per fare la sua programme si deve cacciare fuori tanti dal Vaticano...

Anonimo ha detto...

Una gerarchia non può attaccare l'ortodossia, proteggendo l'eresia e ancora considerarsi alla guida della catholica.

Perchè nessuno contesta i falsi pastori austriaci e si prendono di mira dei religiosi validi?

Anonimo ha detto...

Per l'anonimo delle 14:31: mi vorrebbe spiegare che c'entra il pelagianesimo?

Come saprà, questi eretici, combattuti da sant'Agostino, sostenevano (semplifico un po') che l'uomo si salva colle sue forze, senza bisogno della grazia di Dio, e negavano o svotavan di significato la predestinazione, l'inferno, il peccato originale. La loro visione del cristianesimo era insomma tutta ottimistica e attivistica: erano, direi, dei progressisti, fautori d'un ecumenismo spinto.

Mi pare che i nostri "latrati reazionari" (parole piene di santa carità, le Sue!) siano tutt'altra cosa.

O no?

Luisa ha detto...


"Perchè nessuno contesta i falsi pastori austriaci e si prendono di mira dei religiosi validi?"

Ci fossero solo quelli, già sarebbe uno strazio, dalle mie parti la creatività liturgica è la norma, e non è solo la Liturgia ad essere vittima di quei sacerdoti, ma la Dottrina, Tradizione è una parolaccia da evitare in loro presenza, l`abate benedettino di un`abbazia meta di pellegrinaggi in Svizzera scrive un libro esaltato da quei cattolici di un nuovo tipo, scismatici anche se non ancora formalmente, eppure per loro libertà e nessuna sanzione, perchè, ancora, nessuno sanziona i presbiteri del cnc che obbediscono come dei bravi soldati al loro maestro, perchè nessuno li ha sanzionati quando hanno obbedito a lui invece di obbedire alle norme di Benedetto XVI sulla "liturgia" come celebrata nel cnc, perchè viene tollerato che ogni sabato sera( la domenica è per noi cristiani della domenica) quei presbiteri disobbediscano ai libri liturgici?
E quel che è successo a Genova durante i funerali di don Gallo?
Ma tutto è ok,tutti possono fare quello e anche di peggio, salvo i cattolici che amano e desiderano rendere Culto a Dio con la Messa che era quella di tutti i cattolici fino al CVII.
Per loro disprezzo, ostracismo, percorso a ostacoli e tutto in salita, e spesso alla fine viene loro comunque sbattuta la porta in faccia.
Se nell`Opus Dei la liturgia è rigorosamente NO, è comunque celebrata con dignità e rispetto, ma che cosa si può dire di quel che succede nei vari movimenti così tanto lodati e incoraggiati, focolarini, sant`Egidio, carismatici vari, cnc?
Eppure per loro nessun questionario, visita apostolica o commissariamento, salvo per le Beatitudini che hanno conosciuto dei problemi molto gravi in Francia, ma non per la liturgia, lì potevano far quel che volevano...

don Camillo ha detto...

E Volpi parlò!

http://www.immacolata.com/index.php/it/35-apostolato/fi-news/235-messaggio-professioni-perpetue

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Permettete, ora, che faccia un cenno all’Istituto cui vi aggregate. So bene che esso è sorto alle porte del Terzo Millennio come risposta al decreto conciliare Perfectae caritatishe invita i religiosi ad un “ritorno alle fonti”. Oltre alla Regola bollata del I Ordine dei Frati Minori, voi professate la Traccia mariana di vita francescana che ne è l’espressione mariana, la cui eredità spirituale voi avete accolto pienamente e vivete nelle Case Mariane e nelle Case dell’Immacolata, impegnati nell’uso dei mezzi moderni della comunicazione (televisione, radio), nell’attività religiosa-sacerdotale e in quella missionaria.

Molto bene; me ne compiaccio con tutti. Anche voi siete testimoni della varietà dei carismi di cui parla S. Paolo (1 Cor 12,4), effusi dallo stesso Spirito e che quindi non possono contraddirsi tra loro. Vita consacrata e nuovi soggetti ecclesiali sono forze vive dello Spirito della Chiesa; forze che piacciono ai giovani per la freschezza del fenomeno, per la presenza autorevole dei fondatori, per l’agilità di strutture organizzative non ancora complesse. Tuttavia mi tornano in mente le parole che il B. Giovanni Paolo II il 30 maggio 1998 rivolse ai responsabili delle nascenti forme di VC: “La nascita di nuovi Istituti e la loro diffusione ha recato nella vita della Chiesa una novità inattesa, e talora persino dirompente. Ciò non ha mancato di suscitare interrogativi, disagi e tensioni; talora ha comportato presunzioni e intemperanze da un lato, e non pochi pregiudizi e riserve dall’altro. E’ stato un periodo di prova per la loro fedeltà, un’occasione importante per verificare la genuinità dei loro carismi. Oggi si apre davanti a voi una tappa nuova: quella della maturità ecclesiale. Ciò non vuol dire che tutti i problemi siano risolti. E’, piuttosto, una sfida; una via da percorrere. La Chiesa si aspetta frutti di comunione e di impegno”.

Una delle problematiche centrali a mio avviso, viene proprio dalla minaccia di una certa autoreferenzialità, cioè nel desiderio di sottolineare a tutti i costi la propria peculiarità caratterizzante. Ritengo invece prova certa di maturità cercare di superare tale atteggiamento, riconoscendo con spirito umile e francescano l’edificazione della Chiesa come referente ultimo della propria esperienza carismatica.

Il teologo Von Balthasar in un saggio sulla spiritualità (Verbum Caro) sosteneva che quando una realtà religiosa ed ecclesiale si preoccupa essenzialmente di distinguersi dagli altri ponendo le proprie convinzioni come unica eccellenza a cui fare riferimento, è segno di una chiusura che non può che danneggiare il futuro stesso della Chiesa. Come potrebbe esserlo, aggiungo io, una certa confusione tra i fini ed i mezzi, per cui i testi, i suggerimenti, gli atteggiamenti o le parole dei fondatori potrebbero essere considerati più decisivi dell’insegnamento del magistero quando se non addirittura non degli stessi testi biblici. In questo caso il movimento che si professa ufficialmente come una mediazione verso una forma nuova di evangelizzazione, ne diventa il sostituto.



Ascoltate questo aneddoto: un papà guardava un giorno il suo bambino che cercava di spostare un vaso di fiori molto pesante. Il piccolino si sforzava, sbuffava, brontolava, ma non riusciva a smuovere il vaso neppure di un millimetro.

“Hai usato tutte le tue forze?”- gli chiese il padre.

“Sì” rispose il bambino.

“Non è vero - ribatté il padre - perché non mi hai chiesto di aiutarti”.



Cari giovani e cari confratelli: spostiamo tutti insieme il vaso verso la luce di Dio per capire ciò di cui ha bisogno e per far esplodere in una variopinta spalliera di colori i suoi fiori gonfi ancora di linfa celeste.



P. Fidenzio Volpi, ofmcap

Commissario apostolico

rosa ha detto...

Mi pare che, considerando i numeri delle vocazioni, la diffusione in tutto l' orbe cattolico, le testimonianze lette e la personale esperienza di una S.Messa NO ad Ognissanti, i " fiori gonfi" siano da tanto tempo ormai frutti maturi. E prprio qui e' il " busillis": da un lato tanti buoni frutti, dall' altro tanto deserto. E secondo il modus operandi dei marxisti, meglio omogeneizzae al basso, cihe provare ad innalzare tutti ad un livello superiore.
Rosa

Max7 ha detto...

Volpi insomma accusa i FI di deviazione dal magistero e di eresia nell'allontanamento dall'insegnamentio biblico.
Scommetto che se oltre a Balthasar, richiamato dal commissario, i FI usassero i testi di Rahner sarebbero considerati in pieno sentire cum Ecclesia.
A proposito dell'aneddoto, non cispiega il commisssario se il vaso er da fiori o da notte.